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INCLUSIVA(MENTE) Piano per l'inclusione DIREZIONE DIDATTICA STATALE 5 CIRCOLO

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Academic year: 2022

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(1)

DIREZIONE DIDATTICA STATALE 5° CIRCOLO VIA PIGNA, N.27

80014 – GIUGLIANO (NA) TEL 081/8958351

Cod. mecc. NAEE346003 C.F. 94203720639

E-mail naee346003@istruzione.gov.it Sito: www.quintocircologiugliano.edu.it

Piano per l'Inclusione

INCLUSIVA(MENTE)

(2)
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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

L’area dei Bisogni Educativi Speciali è molto ampia. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali.

Nell’area dei BES sono comprese tre grandi sottocategorie:

1. DISABILITA’

Alunni diversamente abili

Certificati dall’ASL

Hanno l’insegnante di sostegno

E’ una situazione a carattere permanente

La scuola redige il P.E.I.

2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

Alunni con DSA- deficit del linguaggio- deficit di abilità non verbali

Deficit coordinazione motoria- ADHD (deficit attenzione, iperattività)

Funzionamento intellettivo limite

Certificati dall’ASL o da Enti accreditati

Non hanno l’insegnante di sostegno

E’ una situazione a carattere permanente

La scuola redige il P.D.P.

3. SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE

Alunni che, con continuità o per particolari periodi, possono manifestare Bisogni Educativi Speciali: per motivi fisici, psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguati e personalizzati percorsi.

Certificati da Consiglio di classe/team docenti.

Non hanno l’insegnante di sostegno.

E’ una situazione a carattere transitorio

La scuola redige il P.D.P.

(4)

PREMESSA

Il Piano per l'inclusione in ottemperanza al decreto di revisione del D.lgs. 66/2017, recante norme per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, trova massima espressione nel P.T.O.F del 5° Circolo attraverso:

– un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;

– criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegiando, rispetto a una logica meramente quantitativa di distribuzione degli organici, una logica “qualitativa”, sulla base di un progetto di inclusione "INCLUSIVA(MENTE) condiviso con famiglie e i servizi sociosanitari (richiesta di ausilii specifici per abbattere barriere ed attivare facilitatori) che recuperi l’aspetto “pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di competenza della scuola;

– l’impegno a partecipare ad azioni di formazione concordate a livello territoriale.

La rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola sono finalizzate ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi.

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

Situazione relativa all’anno scolastico 2019/20

1. Rilevazione dei BES presenti: n°122

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 55 (38 Primaria e 17 Infanzia)

Ø minorati vista 1

Ø minorati udito 1

Ø Psicofisici 53

1. disturbi evolutivi specifici 10

Ø DSA 10

Ø ADHD/DOP 0

(5)

Ø Borderline cognitivo Ø Altro

1. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 57

Ø Socio-economico 8

Ø Linguistico-culturale 13

Ø Disagio comportamentale/relazionale 16

Ø Altro 20

Totali 122

% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 55

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

10

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

30

1. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì /

No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

si

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo si

(6)

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Si

Assistenti alla comunicazione Assistenza specialistica

Attività individualizzate e di piccolo gruppo 3

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Funzioni strumentali / coordinamento

2

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

2

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

Si

Docenti tutor/mentor

Altro: 1 Terapiste metodo ABA Si

Altro:

1. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Si

Altro:

(7)

Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Si

Altro:

Altri docenti Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Si

Altro:

1. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Si Progetti di inclusione / laboratori integrati

Altro:

1. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

Si

Coinvolgimento in progetti di inclusione

No

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

Si

Altro:

(8)

1. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza.

Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

No

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola

Rapporti con CTS / CTI Si

Altro:

1. Rapporti con privato sociale e volontariato Progetti territoriali integrati Si

Progetti integrati a livello di singola scuola

Si

Progetti a livello di reti di scuole

1. Formazione docenti Strategie e metodologie

educativo-didattiche / gestione della classe

Si

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

Si

Didattica interculturale / italiano L2

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

(9)

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

Altro:classi meno numerose in presenza di H,attenzione alla continuità dei docenti specializzati sui casi affidati

x

(10)

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA

Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i punti di forza attuali della scuola. Ad oggi si ritiene di dover segnalare , per ovviare, laddove sia nella possibilità, i seguenti punti di criticità:

• ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità;

• assenza di psicologo e/o psicopedagogista;

• inesistenti/ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali dei comuni a favore delle famiglie con gravi problemi socio-economici;

Punti di forza:

• presenza di F.S. responsabile per DSA

• valorizzazione delle risorse esistenti

 Presenza di laboratori

IL PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIVITA’ (PI)

A conclusione di ogni anno scolastico il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione elabora una proposta di Piano annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, procedendo ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno scolastico che si conclude.

Con il Piano di Inclusività ci si propone i seguenti obiettivi :

Definire pratiche condivise tra tutto il personale all’interno del nostro istituto;

Facilitare l’ingresso a scuola degli alunni e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente;

Promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola ed enti territoriali (comune , ASL ,provincia, cooperative , enti di formazione);

Promuovere la socializzazione finalizzandola al miglioramento dell’asse relazionale;

Favorire la creazione di una situazione interattiva piacevole ed emotivamente serena per stimolare, incoraggiare e coinvolgere l’alunno nelle attività didattiche ed operative;

Incrementare le reali possibilità dell’alunno nel poter superare le sue difficoltà specifiche e raggiungere un positivo livello di autonomia, stima e sicurezza;

Promuovere e valorizzare la capacità di trasferire le abilità cognitive ed operative acquisite nell’ambito di contesti di vita quotidiana.

Promuovere e valorizzare la condivisione con le famiglie nei diversi processi Metodologia

(11)

Per raggiungere gli obiettivi, il progetto è strutturato in diversi percorsi:

Intensificare i rapporti con le diverse istituzioni locali (ASL, Comune, Enti Locali) sia per la realizzazione di eventuali “Progetti Integrati”, sia per la stesura del P.E.I. e del P.D.P, sia per particolari situazioni problematiche che eventualmente si potranno creare;

Il lavoro dell’alunno si aggancia il più possibile a quello del gruppo classe ed accanto al necessario intervento individualizzato, sono privilegiate le attività a piccoli gruppi e/o laboratoriali, senza mai perdere di vista le finalità dell’integrazione;

Sono previsti incontri trimestrali di continuità con la scuola dell’infanzia e a maggio un incontro con la scuola secondaria di primo grado, con particolare attenzione alla realizzazione di attività idonee agli alunni;

Gli insegnanti si riuniscono con cadenze bimestrale , coordinati da un insegnante referente o Funzione strumentale al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le strategie di intervento più idonee al raggiungimento degli obiettivi programmati;

Si effettua il rilevamento delle difficoltà oggettive nei campi dell’apprendimento dall’inizio dell’anno scolastico fino al mese di ottobre per poi compilare il PEI/PDP;

Nell’eventualità della DAD / LEAD si attiveranno laboratori creativi e video lezioni a cui l’alunno parteciperà con il gruppo classe/sezione, in modo individuale e in piccoli gruppi.

PROCEDURE OPERATIVE PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, DSA E DISTURBI EVOLUTIVI DELL’APPRENDIMENTO

Per gli alunni diversamente abili, già certificati con una diagnosi, il nostro Istituto, ai sensi di quanto stabilito dall'art. 12 comma 5 della legge 104/1992, e dagli artt. Da 2 a 5 del DPR del 24 febbraio 1994, predispone con cadenza annuale un PEI (Piano Educativo Individualizzato) sulla base del Profilo di Funzionamento (che accorpa la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale) elaborato dall’ASL. Tali documenti vengono redatti dai Consigli di classe in collaborazione con i familiari e con gli specialisti dell'ASL che hanno certificato l'allievo e redatto la diagnosi funzionale.

Il P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato), in considerazione della personalità e delle attitudini psico- fisiche del disabile, fissa obiettivi educativi e didattici conformi e compatibili con le sue capacità. Il Piano, definendo le tappe di partenza e di sviluppo conseguite o da conseguire, contiene obiettivi, contenuti, metodi, strategie, tempi di verifica e di valutazione. Se la situazione dell'alunno lo richiede, oltre agli insegnanti di classe e di sostegno, per affrontare eventuali problemi di autonomia e di comunicazione sono previste altre figure professionali.

Qualora la scuola non sia già in possesso della documentazione clinica attestante il disturbo, premesso che all’insegnante compete l’osservazione dell’alunno e non la formulazione di diagnosi, in caso di problematiche, si indicano in successione le azioni da compiere anche sotto l’aspetto formale:

Individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento attraverso griglie di osservazione e test

Individuazione del caso sospetto a cura del team docente

Informazione al Dirigente Scolastico del sospetto individuato

Colloquio con la famiglia

Dietro suggerimento dei docenti, i genitori, avvalendosi eventualmente della scheda di segnalazione prevista dall’ASL e adottata dalla scuola, possono rivolgersi:

Ad un Ente pubblico (ASL)

(12)

Ad uno specialista privato (psicologo, neurologo, logopedista) nel caso di DSA.

Fase diagnostica ad opera dello Specialista.

Sulla base dell’esito di test specifici lo specialista rilascia un documento di diagnosi.

La diagnosi rilasciata da uno specialista privato deve essere validata da esperti dell’ASL.

La diagnosi deve essere consegnata alla segreteria della scuola da parte della famiglia e fatta protocollare, attestando così ufficialmente che la scuola ha ricevuto la documentazione.

L’intero team docente, nel caso di diagnosi di DSA, redige per l’alunno il primo Piano Didattico Personalizzato (per le nuove certificazioni entro 30 giorni dal ricevimento a protocollo della diagnosi presso l’istituto) prevedendo l’utilizzo di opportuni strumenti dispensativi e compensativi.

Il team docente si confronta, se possibile, con lo specialista che ha redatto la diagnosi in un’apposita riunione concordata tra le parti.

Il PDP predisposto per l’alunno è presentato ogni anno scolastico entro due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, dal team docenti ai genitori che ne prendono visione, firmano e trattengono una copia.

Il team docenti programma incontri con i genitori e lo specialista (se possibile) per aggiornamenti del PDP che viene verificato sia in itinere( alla fine del primo quadrimestre) che al termine dell’anno scolastico.

DOCUMENTAZIONE ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI DELL’APPRENDIMENTO

CHI COSA QUANDO COME

CdC Individua il

problema

ottobre Somministrando test

Referente BES Convoca i genitori Ottobre/novembre Tramite segreteria Famiglia Si rivolge ad uno

specialista esterno

Tramite ASL o specialista privato Famiglia

Consegna diagnosi Appena redatta In segreteria

CdC

Redige PDP Entro 30 giorni dal

ricevimento della diagnosi Genitori

Preside

Prendono visione e firmano il PDP Prende visione e firma il PDP

Ogni anno scolastico In incontro concordato

Docente

referente e CdC

Redigono relazione finale

A fine anno scolastico

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PROCEDURE OPERATIVE PER ALUNNI CON SVANTAGGIO LINGUISTICO-CULTURALE E SOCIO- ECONOMICO

Nel caso di allievi BES con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, l’iter prevede che:

Il Consiglio di classe “individui”, sulla base di dati oggettivi (segnalazione dei servizi sociali) ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche, gli alunni che necessitano di attenzioni educativo/didattiche specifiche.

Informazione al Referente BES e al Dirigente Scolastico della presenza del caso sospetto individuato.

Comunicazione alla famiglia perché sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti e dell’eventualità di attivare percorsi personalizzati e/o una didattica differenziata.

L’intero team docenti elabori il Piano Didattico Personalizzato sulla base della situazione di disagio e sulle effettive capacità dell’alunno, adottando strumenti compensativi e misure dispensative. Per questi casi il PDP sarà limitato ad aree specifiche, avrà un carattere provvisorio e sarà utilizzato per un periodo limitato.

Verifica del PDP durante e a conclusione dell’anno scolastico, secondo un calendario programmato.

DOCUMENTAZIONE ALUNNI CON SVANTAGGIO

CHI COSA QUANDO COME

CdC Individua il problema ottobre Somministrando

test Dirigente Individua un docente

referente all’interno del CdC

ottobre Tramite nomina

Dirigente

Coordinatore Bes Referente

( coordinatore)

Convocano le famiglie per approvazione percorso personalizzato

Ottobre/novembre Segreteria

Docente referente ( coordinatore)

Cura la stesura del PDP Ottobre/novembre In collaborazione con il CdC

Docente referente Coordinatore)

Sottopone per approvazione il PDP alle famiglie

Ottobre/novembre In incontro concordato

Docente referente (Coordinatore) e CdC

Redigono relazione finale A fine anno scolastico

Per ogni alunno con Bisogni Educativi Speciali sono previsti:

(14)

 incontri quadrimestrali con l’equipe pscico-socio-medico-pedagogico ,(laddove esiste una diagnosi specialistica) e con l’equipe docenti negli altri casi per una verifica del PDP / PEI

 monitoraggio iniziale, in itinere e finale

 colloqui individuali con il team docenti della classe /sezione

 incontri G.L.H.O.

 eventuale rimodulazione degli obiettivi che si vogliono raggiungere

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

Gruppo di Lavoro per l’Inclusione

Compiti: Rilevazione BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; elaborazione PAI da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno); raccolta Piani di Lavoro ( PEI e PDP) relativi ai BES;

Funzione Strumentale area 2

Compiti: Attività di coordinamento, sia all’interno della scuola, con i docenti di sostegno e curriculari, che all’esterno, con le ASL, le famiglie, gli Enti e le agenzie del territorio.

Coordinatrice d’Interclasse,docenti di classe e docenti con compiti specifici nell’ambito dell’inclusione

Compiti: Rapporti con le famiglie, tutoraggio degli alunni, progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva.

Docenti di sostegno

Compiti: Attività individualizzate e di piccolo gruppo, sia laboratoriali che integrate. Inoltre, elaborano il PEI con l’Unità multidisciplinare, condividendolo con il C.d.C.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti In questo momento difficile che ha radicalmente cambiato abitudini di vita, sociali e lavorative, occorre supportare i docenti attraverso la condivisione di ambienti di formazione orientati alla didattica a distanza e la realizzazione di una serie di azioni orientate a promuovere una didattica inclusiva, dal momento che prima degli studenti i protagonisti della trasformazione devono essere i docenti.

I percorsi specifici di formazione e aggiornamento dei docenti devono tener conto dell’inclusività e riguardare:

o Strategie e metodologie educativo-didattiche/gestione della classe/sezione in presenza e in caso di DAD/ LEAD;

o Progetti educativo-didattici e didattiche speciali su tematiche inclusive anche in modalità telematiche;

o Progetti di formazione sulle diverse disabilità.

(15)

o Organizzazione di incontri di formazione in cui docenti formati trasferiscono le competenze in una formazione tra pari.

Percorsi suggeriti:

 Progetto ESSEDIQUADRO

 Progetto TRIS

 Progetto CLIPSO

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

Le strategie di valutazione degli apprendimenti e degli esiti, coerenti con le prassi inclusive, saranno calibrate in base agli obiettivi iniziali previsti nel P.E.I o nel P.D.P. assicurando attenzione alla coerenza delle previsioni iniziali, nonché alle modifiche in itinere. Si attuerà una valutazione formativa che si focalizzerà sui progressi raggiunti dagli alunni, sui loro punti di forza, sui processi e non solo sulla performance, tenendo conto del livello di partenza.

Nel valutare il rendimento scolastico, i docenti dovranno tener conto anche del grado di inclusione raggiunto, il livello dell’impegno mostrato, dando priorità alla verifica della padronanza dei contenuti disciplinari piuttosto che agli elementi vincolati alle abilità deficitarie.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Diverse figure professionali collaborano all’interno della scuola:

- contitolarità dei docenti di sostegno con gli insegnanti di classe/sezione;

- assistenti educativi;

- terapisti metodo ABA;

- personale ATA.

Anche per il prossimo anno si prevede di proporre e organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all’inclusione come:

o attività laboratoriali (learning by doing)

o attività per piccoli gruppi (cooperative learning);

o tutoring e peer to peer;

o Attività individualizzata (mastery learning)

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

o Collaborazione con i centri socio-educativi del territorio di pertinenza:

 C.T.I. (Centri Territoriali per l’Inclusione)

 C.T.S. (Centri Territoriali di Supporto degli Uffici Scolastici Regionali)

 A.S.L. e Comune, cooperative socio-assistenziali.

o Possibilità di collaborazione in rete con le associazioni e con altre realtà scolastiche.

(16)

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Per coinvolgere attivamente la famiglia nel processo di inclusività è fondamentale migliorare la relazione di collaborazione con essa, al fine di garantire una sinergia di risorse, di intenti e di finalità.

In particolare occorrerà strutturare incontri periodici di confronto, finalizzati a condividere decisioni, scelte e orientamenti, sia in sede, che tramite videoconferenze se persistono situazioni di pericolo (contagio)

Gli incontri si svolgeranno nel mese di dicembre,marzo e a fine maggio.

Si propongono corsi di formazione digitale dedicati alle famiglie per meglio gestire o supportare un’eventuale DAD/LEAD

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi:

L’intero percorso curricolare garantisce la qualità dell’apprendimento di ciascun alunno. Nella pratica didattica si cerca di agganciare il più possibile il lavoro dell’alunno a quello del gruppo classe, favorendo la sua partecipazione alla vita comunitaria, ed accanto al necessario intervento individualizzato o personalizzato, sono privilegiate comunque le attività a piccoli gruppi e/o laboratoriali, sia in presenza che in un’eventuale DAD/LEAD

Nell’ambito della personalizzazione dei curricula si provvede a:

- Predisporre verifiche più brevi;

- Semplificare le richieste;

- Consentire tempi più lunghi o ridurre il numero degli esercizi;

- Fornire schemi, mappe, diagrammi;

- Utilizzare materiali strutturati;

- laboratori emozionali, creativi,pscico-motori,musicali,sportivi - Usare una didattica multisensoriale/multimediale.

In caso di DAD/LEAD, l’inclusione si basa su molti fattori, tra cui emerge la fiducia instaurata tra alunni e famiglie; la presenza e la disponibilità di mezzi e strumenti idonei ad una didattica personalizzata; una leale e concreta collaborazione tra tutti gli educatori coinvolti.

Compito del docente di sostegno è affiancare l’alunno con disabilità durante le lezioni on-line e renderle il più possibile inclusive.

L’obiettivo è quello di creare occasioni di rinnovata socializzazione in un ambiente condiviso, seppur virtuale, con l’intero gruppo classe.

(17)

Valorizzazione delle risorse esistenti

Ogni intervento sarà strutturato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola cioè da docenti formati e con competenze specifiche, e da risorse aggiuntive costituite da esperti esterni cioè da terapisti, logopedisti, psicologi, assistenti educativi. Tutti saranno considerati come risorsa interna per sostenere gli alunni in particolari difficoltà. Verrà implementato l’utilizzo di strumenti multimediali al fine di integrare vecchi e nuovi linguaggi: quelli della scuola tradizionale e quelli della società multimediale. Sarà valorizzato l’uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire l’interazione e la partecipazione di tutti gli alunni.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Dall’analisi della situazione pregressa emerge l’esigenza di individuare eventuali risorse aggiuntive, non completamente presenti nella scuola:

Risorse professionali :

o assegnazione di docenti di sostegno da utilizzare nella realizzazione dei progetti d’inclusione e personalizzazione degli apprendimenti;

o presenza di figure professionali (terapisti ABA, assistenti alla comunicazione LIS);

o assegnazione dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità dall’inizio dell’anno scolastico;

o costituzione di reti di scuole in tema d’inclusività.

o Beni materiali aggiuntivi:

o software didattici per potenziare le abilità richieste;

o finanziamenti di corsi di formazione sulla didattica inclusiva,in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta sugli alunni;

Il progetto di inclusione si serve inoltre di tutte le risorse strutturali, interne ed esterne, a disposizione (palestra, biblioteca, spazi esterni, laboratori, aula multimediale).

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola

Risulta importante attuare una progettualità volta a favorire un clima di accoglienza, con particolare attenzione alla continuità educativo-didattica nel momento del passaggio tra i diversi gradi di scuola.

A tale proposito si prevedono incontri tra docenti, anche “virtuali” in virtù del COVID-19, al fine di acquisire informazioni sugli alunni per valorizzare le competenze già acquisite e per intervenire con tempestività sulle aree di criticità, per armonizzare le strategie didattiche, gli stili educativi e pratiche di insegnamento. La collegialità è fondamentale nell’accoglienza degli alunni, ed in particolare degli allievi con BES.

Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro inserimento nella classe più adatta.

Approvato dal Collegio dei Docenti in data 29/06/2020

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