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Perugia-Italia. n MINIMETRO METROBUS NODINO del 07 novembre 2021 Questo numero inviato a indirizzi.

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Perugia-Italia…

PERIODICO DI INFORMAZIONE CITTADINA E DELL’UMBRIA

Direttore, Amministratore, Editore, Redattore, Postino e addetto alle Pulizie: Luigi Fressoia.

Direzione, Redazione, Amministrazione, via del Castellano, 7 -06121 Perugia archifress@tiscali.it

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n. 136- MINIMETRO’ METROBUS NODINO del 07 novembre 2021

Questo numero inviato a 4.628 indirizzi.

--- MINIMETRO’, METROBUS, NODINO

Cari concittadini di Perugia,

tutti voi conoscete il Minimetrò e sapete che a parte la sua estetica (che può anche piacere) è stato un fallimento dal punto di vista dei trasporti e dal punto di vista economico, basti pensare che fu approvato dal ministero per una previsione di 25.256 passeggeri/giorno, invece non furono più di 6.700 poi aumentati di un migliaio grazie a sforzi “sovrumani”

(parcheggi in centro semivuoti poiché a prezzi altissimi; autobus obbligati a puntare sulle stazioni del Minimetrò però perdendo un sacco di utenti; chiusura della ferrovia centrale umbra poiché sottratti i soldi della sua manutenzione).

Non ci voleva molto a capirlo già dal progetto (il Minimetrò non pesca su bacini di utenza sufficienti), ma fu costruito ugualmente perché erano stati intercettati 68 miliardi di lire di una certa legge sui trasporti. Per la politica italiana infatti l’importante non è l’utilità di un’opera pubblica bensì i miliardi/milioni dell’appalto, sicché succede spesso che un’opera si fa solo perché ci sono i soldi anche se non serve a niente.

C’è da aggiungere che questa perversione è moltiplicata da un altro meccanismo consolidato: sui ministeri vengono dirottate le industrie del settore (trasporti in questo nostro caso) che premono sui partiti, sicché città e regioni vengono assegnate a questa e quell’industria o meglio a questo o quel tipo di prodotto, anche se non adatto a quella singola città. Da ultimo Perugia è stata assegnata ai mezzi su gomma.

Con questi giochini si è lentamente ma largamente dissanguata la Nazione non solo per

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dappertutto girino tangenti però nei paesi normali l’utilità dell’opera è fuori discussione e quella Nazione progredisce. Noi invece siamo speciali.

Poi ovviamente, grazie al monopolio dell’informazione (non bastasse quello sui ministeri), inducono la gente a prendersela con la Germania, con la Finanza, col Capitalismo cinico e baro, con i Ricchi… sarebbero capaci di mandare un’altra volta i nostri figli alla guerra contro nemici immaginari piuttosto che mollare l’osso.

Il Minimetrò è costato 100 milioni per costruirlo (dicono, ma secondo me sono stati di più) e altri 140 milioni circa di debito gestionale in tredici anni. Ma lor signori non sono satolli, per loro questa è la normalità, questa è la politica, a questo servono le istituzioni. Soprattutto il Minimetrò è acqua passata, adesso dovere della politica è confezionare nuovi business.

Siccome tale depravazione istituzionale ha preso le midolla dei tanti enti pubblici, non si è più capaci di fare scelte tecniche sensate e strategiche, tutto si esaurisce nell’intercetto dei soldi sicché quasi per diabolico disegno vengono fuori opere tutte sprecate, a sanguisuga del popolo italiano, sulle spalle della gente che lavora sul serio, sul lavoro e sul benessere (largamente perduto) dell’ex “quinta potenza mondiale” che arrivammo ad essere negli anni

’80. Ma come poteva andare diversamente con queste zucche? Ingegneroni, architettoni e dottoroni delle pubbliche amministrazioni servono a perfezionare questi business, e dobbiamo pure pagarli almeno 100.000 euro l'anno.

Sta il fatto che il Minimetrò dal 2008 costa al Comune non meno di 10 milioni all’anno (poco meno di 30.000 euro al giorno), sottratti alla manutenzione delle strade e altre decadenze evidenti: questo è il prezzo per i cittadini.

* * * *

Ora, di nuovo affamati, hanno studiato un altro giochino uguale al Minimetrò, si chiama Brt (“bus rapid transit”, con l’inglese notoriamente la supposta va su meglio) o anche Metrobus.

È previsto da Castel del Piano a Fontivegge in 42 minuti passando per la Perugina, Ponte della Pietra e via Settevalli (12 chilometri). Al costo di 92 milioni.

Ma a dispetto del nome ingannatore (“metro…”) non è una metropolitana (su binario) bensì è un bus su gomma che camminerà per l’80% del proprio tragitto in mezzo al traffico, in mezzo ad automobili, furgoni, camion, motorini e apetti, anche se godrà di qualche semaforo dedicato.

Insomma non potrà avere tempi certi di percorrenza, già lunghi di suo.

Vantano Fontivegge come “nodo strategico di scambio” tra Metrobus, Minimetrò, Treni e Bus (i giornalisti abboccano come il pesce persico), nascondendo che proprio il cambio di mezzo uccide l’appetibilità dei mezzi pubblici presso il pubblico: la gente non ama scendere

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a metà percorso e salire su altro mezzo, poiché teme di perdere coincidenze, fuori può fare troppo freddo o troppo caldo, può avere bagagli... E finisce per continuare ad usare solo la propria automobile.

Chi progetta mezzi pubblici sa, non può ignorare, queste verità base dei trasporti. Proprio per questo le città medie o piccole d’Europa (come la nostra) cercano di dotarsi di un solo sistema principale (con gli altri sistemi che al caso fanno da adduttori), ma non dotarsi di più sistemi equivalenti.

Peraltro in questo Metrobus non riusciamo a trovare puntuale analisi costi-benefici e conseguente piano economico finanziario, pur previsti da sterminate teorie di leggi e regolamenti. Per il Minimetrò il piano economico finanziario ci fu, basato su quel dato falso di 25.246 utenti/giorno (sennò il ministero non glielo finanziava); stavolta sembrano cavarsi d’impiccio evitando ogni conteggio ufficiale, hai visto mai, e poi si fa anche prima, evidentemente vale la copertura magica della Transizione.

I giochi di prestigio con le parole abbondano. Come detto, il Metrobus è un bus su gomma che corre per lo più in mezzo alla strada, però in effetti è speciale sia perché di più grandi dimensioni sia perché elettrico, cioè non dotato di normale motore a diesel o benzina.

Proprio questo ne fa un prodotto estremamente costoso all’acquisto e gestione, costa infatti

€ 8/9 al chilometro, mentre i bus normali costano la metà.

Lo contrabbandano dietro lo slogan -molto di moda- “è elettrico!” Embè? Anche il Minimetrò è elettrico, anche i treni sono elettrici, anche i tram sono elettrici. E’ un argomento di consistenza zero, solo fuffa per spillare quattrini in favore di pseudo imprese ammanicate con la politica che è lecito sospettare vorranno poi ripagare adeguatamente partiti centrali e periferici e funzionari ingegneroni architettoni dottoroni.

Il buon senso direbbe di sperimentare lo stesso servizio con bus normali sulla stessa tratta.

Ma tali prudenze sono come fumo negli occhi. E’ come il Nodino a Ponte San Giovanni dove converrebbe prima raddoppiare la rampa che sale a Perugia (e quella che scende verso Assisi-Foligno) e vedere l’effetto che fa. Poi se non basta pensare ad altro. Ma siamo matti?

E se poi il business sfuma?

Per i motivi tecnici richiamati il Metrobus risulterà non gradito da pendolari e cittadini in generale e quindi non potrà che essere nuovo grande debito aggiuntivo agli altri. E’ una facile previsione. Si noti che tutti i partiti sono favorevoli a quest’opera, così come sono favorevoli al Nodino (anche se neanche riguarda le code che si formano verso Perugia e le sue gallerie). Così come nessun partito fiata sul quotidiano massacro di denaro pubblico per il ripristino della ferrovia centrale umbra, sui bus che girano a vuoto, sui treni locali Fs che

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anch’essi girano quasi a vuoto. Va tutto bene, la politica è questo e altro non c’è. C’è solo da pagare e impoverire. Se vuoi fare il sindaco, l’assessore, il presidente, il parlamentare, il vescovo e il dirigente, devi impegnarti per questi business romano-locali, comandano loro e te ne devi fare una ragione.

* * * *

Castel del Piano, uno dei pochi filamenti urbani privi di ferrovia (non a caso scelto per il Metrobus), ben invece potrebbe essere raggiunto da binario tramviario (che sfiocchi dal passaggio a livello di S. Sisto, grossomodo) e così godere dell’unico servizio unitario disponibile per tutta la vasta conurbazione, che è la metropolitana di superficie organizzata sulle molte ferrovie esistenti che ora solcano (ma non servono) gran parte dei quartieri perugini: così facendo chi sale in vettura a Castel del Piano potrebbe trovarsi, senza aver mai cambiato mezzo -ma passando pur sempre per il centro storico- ad esempio ad AssisiS.MariaDegliAngeli in 55 minuti, mentre col Metrobus gli ci vorranno 42 minuti solo per arrivare a Fontivegge, ove cambiare mezzo per continuare...

A proposito di “scelta del Metrobus”. Si vantano che sarebbe scaturita alla fine della elaborazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) ma noi siamo testimoni, avendo partecipato a tutte le riunioni, che il Metrobus ben apparve già scelto in partenza: la sua foto compariva già nel primo documento partecipativo! Come Italia Nostra facemmo le nostre osservazioni alle bozze di Pums e in particolare eccepimmo il sospetto di questa

“scelta già fatta”; mano a mano che la proposta Metrobus avanzava e si fortificava, abbiamo chiesto ufficialmente dibattito specifico su di esso con confronto tecnico con svariati altri sistemi che il mercato mondiale offre. Nessuna risposta. Nessuna ombra di vero "debat public" che pure le normative europee imporrebbero. Qui si fa come gli pare.

Eccoci dunque avviati ad altra tragedia civica e civile. Lo stanziamento è stato appena fatto dal Pnrr e da questo momento si apparecchia la tavola, ogni interferenza è tradimento della patria…

Ma Perugia subirà altro debito e quindi altro impoverimento e decadimento estetico- funzionale. La partecipazione è parola per gonzi. Imparzialità, economicità e sensatezza della Pubblica Amministrazione sono carta straccia, la democrazia irrisa, il popolo offeso cornuto e mazziato.

Questa epistola cari concittadini viene a voi tramite mail e social, ma va anche alle magistrature, cui la mandiamo con valore di esposto giudiziario, così potremo vedere se

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anche per fare i giudici valgono le stesse skills dei sindaci, assessori, presidenti, parlamentari, vescovi e dirigenti.

Luigi Arch. Fressoia, pg ---

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Perugia, Italia…

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1- Eurochocolate, del 27.10.02 2- S. Giuliano, del 04.11.02 3- Polo sportivo, del 18.11.02 4- Servizi e tasse, del 24 nov. 2002 5- Rocca Paolina, del 5 dic. 2002 6- Rettori, del 15 dic. 2002

7- Mercantilismo a S. Andrea delle Fratte, del 23 dic. 2002 8- Monteluce, del 13 genn. 2003

9- Gherlinda e l’Ottagono, del 15 febbr. 2003 10- Scale Mobili, dell’08 mar. 2003

11- S. Egidio, del 15 apr. 2003 12- Minimetrò 1, del 4 mag. 2003 13- Minimetrò 2, del 6 mag. 2003 14- Minimetrò 3, del 14 mag. 2003 15- Minimetrò 4, del 24 mag. 2003 16- Minimetrò 5, del 27 mag. 2003 17- Minimetrò 6, del 23 ott. 2003 18- Fontivegge, del 15 sett. 2003 19- Musei, del 10 ott. 2003

20- Zone industriali, dell’ 8 dic. 2003 21- Cos’è l’Urbanistica, del 25 aprile 2004 22- Perugia che vota, del 27 giugno 2004 23- Perugia e i treni, del 15 dicembre 2004 24- Occasioni perdute, del 28 dicembre 2004 25- Basta verde, del 28 dicembre 2004 26- Due record, del 10 febbraio 2005 27- Targhe alterne, del 14 marzo 2005

28- Barriere architettoniche, del 13 luglio 2005 29- Ancora Treni, del 31 ottobre 2005

30- Eurochocolate II, del 05 novembre 2005 31- Il senatore deraglia, del 27.12.2005 32- Quadrilatero, del 05 Marzo 2006

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35- Mercato Coperto 3, del 20 settembre 2006 36- Semafori rossi, del 12 novembre 2006 37- Buon Natale, del 22 dic. 2006 38- Tar, del 22 febbraio 2007

39- Bandiere Arancioni, del 27 Aprile 2007 40- Silvestrini I, del 05 Giugno 2007 41- Gae a Gubbio, del 05 Giungo 2007

42- Perugia quale futuro I, del 10 Giugno 2007 43- Perugia quale futuro II, del 10 Giugno 2007 44- Perugia quale futuro III, del 10 Giugno 2007 45- Tre piccole cose, del 6 settembre 2007 46- Villa Fidelia, del 23 settembre 2007 47- Ghino di Tacco, del 14 dicembre 2007 48- Novità grosse sui treni, del 15 gennaio 2008 49- Rifiuti I, del 28 gennaio 2008

50- Rifiuti II, del 14 marzo 2008 51- Silvestrini II, del 15 marzo 2008 52- Noi e il turismo del 02-05-2008

53- Perugia quale futuro IV, del 05 agosto 2008.

54- Pum e Ztl, del 05 agosto 2008 55- Università, del 28 settembre 2008 56- Scusate, dell’ 8 dicembre 2008 57- Minimetrò I, del 12 gennaio 2009 58- Minimetrò II, del 17 gennaio 2009

59- Maxi parcheggio a Ospedalicchio, del 08 febbraio 2009 60- Cari amici, del 9 febbraio 2009

61- I tagli e le ronde, del 26.02.2009 62- Ikea e l’urbanistica, dell’8 marzo 2009

63- Prove tecniche di buongoverno, del 18 marzo 2009 64- Modello Umbro, del 28 aprile 2009

65- Ponte di Pasqua, del 29 aprile 2009 66- Infrastrutture I, del 10 maggio 2009 67- Infrastrutture II, del 21 maggio 2009 68- Infrastrutture III, del 26 maggio 2009 69- Sipa, del 06 gennaio 2010

70- Mafia, del 10 gennaio 2010 71- S. Costanzo, del 29 gennaio 2010 72- I Casalesi, del 28 febbraio 2010

73- Sul progetto di via Mazzini I, del 02 giugno 2010 74- Sul progetto di via Mazzini II, del 02 giugno 2010 75- Perugini o Perugiotti? del 28 Luglio 2010

76- Aiuti alle imprese, del 12 Agosto, 2010 77- Giustizia, del 17 Ottobre 2010

78- S. Margherita, del 18 Dicembre 2010 79- Lampi nel buio, del 24 Febbraio 2011 80- ZTL, del 10 Aprile 2011

81- Minimetrò al Silvestrini, del 10 Aprile 2011 82- Pagare l’autostrada, del 29 maggio 2011 83- Sei arresti, del 10 Luglio 2011

84- Umbria verde e al verde, del 29 Luglio 2011 85- Amanda e Raffaele, del 02 ottobre 2011 86- Un perugino a Roma, del 22 Ottobre 2011

87- Il Sindaco Il Rettore Il Giudice, del 18 Febbraio 2012 88- Gubbio o cara, del 21 Febbraio 2012

89- Cucinelli-Guarducci, del 22 Febbraio 2012 90- Il fisco uccide, del 05 Aprile 2012

91- Sant’Ercolano, del 27 Maggio 2012 92- Perugia Capitale, del 30 Maggio 2012 93- Mutui, del 5 giugno 2012

94- Biomasse a Ponte Valleceppi, del 10 luglio 2012 95- Terni, del 28 Luglio 2012

96- Sicurezza e Mercato, del 25 Agosto 2012

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97- Motorizzazione Civile e incivile, del 25 Agosto 2012 98- Pennivendoli e straccivendoli, del 24 Settembre 2012 99- Aeroporto regionale, del 17 febbraio 2013

100- Sangue alla Regione, del 15 Aprile 2013 101- Umbria bye bye, del 27 Settembre 2013

102- Lorenzetti, del 29 Settembre 2013 103- Torna il Centro, del 13 Ottobre 2013

104- Dal Bove a S. Giuliana, del 4 Novembre 2013

105- La famosa Libertà, del 27 Novembre 2013 106- Il bene comune, del 26 Novembre 2013 107- Minimetrò a Monteluce, del 24 Gennaio 2014 108- L’Autostrada ci asfalta, del 13 Febbraio 2014 109- Ode alla Superstrada, dell’11 Maggio 2014 110- Avevo indovinato, del 12 Luglio 2014 111- Illegalità a Terni, del 12 Agosto 2014

112- Stazione Medio Etruria, dell’11 Settembre 2014 113- Perugia degli ultimi sessant’anni, del 3 novembre 2014 114- 25anni, del 01 Dicembre 2014

115- A Milano in tre ore, del 21 gennaio 2015 116- Morire a Terni del 15 Aprile 2015 117- Bus e Treni a Perugia, del 24 Luglio 2015 118- Isolamento dell’Umbria, del 29 Dicembre 2015 119- La Regione fa danni, del 30 Aprile 2016 120- Lo Spreco non si tocca, 04 Agosto 2016 121- ToscanaUmbriaMarche, del 11 Settembre 2016 122- Rigenerazione Urbana, del 05 Ottobre 2016 123- Fontivegge, del 27 Dicembre 2016

124-Regina del Centro Italia, del 04 Gennaio 2017

125- Progetto Industriale per la Valnerina, del 21 Gennaio 2017 126- Due Tre Cose sulla Cultura, del 25 maggio 2017

127- Baci Perugina, del 10 Marzo 2019

128- Una specie di nuovo Minimetrò, del 23 Settembre 2018 129- Tornare Indietro, del 21 Ottobre 2019

130- Deltaplano, del 31 Ottobre 2019 131- Housing, del 28 Novembre 2019 132- Umbrò, del 24 Ottobre 2019 133- Scandalo Sanità, del 8 Marzo 2020 134- Allerona, del 04 Dicembre 2020

135- Libero Comune, dell’11 Dicembre 2020

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