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BIBLIOTECA

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In "

(5)

CENNI STORICI SUL RECENTE CONCORSO

PER

LA

ELEZIONEDI

li PROFESSORE

DIDISEGNO

NEL REAL ISTITUTO

DI

BELLE ARTI

Napoli Marzo

4851.

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TIPOGRAFIAIH G.CATANEO.

(7)

Pergrat e età congiunta« malfermasalutel’emerito professore di disegnodelRealeInstilulodibelleartiCo- stanzoAugelinipiàiwnpoteva surreggere quella scuola nellaquale,perlungo volgeredi

ami

,tantiutili

am-

maestramentiavevacon Splendidi successidettalo.Nella tornata della RealeAccademiadiBelleArtidel4febbraio 4830eglilamentavaloscadimentoonde era minacciatolo studiodeldisegnoperdifettodiuniformità d’indirizzo« Eppcrò, mosso dallo zelo d’impedire tantoHanno,istan- temente chiedeva

,glisidesseunsostitutocapacedigui- daregliallieviperlaunicarettavia,fuor della quale sismarrisceilverotipodel bellodiarte.Additavapertale ufizioilprofessoreMichele diNapoli,venutoingrido dieccellenteper egregi lavoriusciti dalsuopennello:e affinchèquestifosseincuoratoadassumereeadesercitare con alacritàlosua mistione,avvisavaglisiassicurasse sovranamentelaproprietàdelpostodiprofessorecoglian- nessiemolumenti,loslochèvenisseavacare.

Questo ragguaglioèstatoestratto dalquadernodegliattidelcon- corso, del rapportofattoa S. E.ilMinistrodalPresidentePerpetuodella Società RealeedalbellissimorapportofallodaS.E.ilMinistrodella Pubblica IstruzionealRe,del(pialesiè proccurato conservarleparole.

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4

La

Reale Accodatila faceva plausounanimealvotodel Nestorede’napoletaniartisti;loavvaloravacollaenergia che potevamaggiore,eperVorganodelPresidente della SocietàRealeBorbonicailsommelteva all’approvazione Sovrana.

Ma

varie supplicheeranostategià umiliateal

Re

(d. g.) daaltrivalorosi professori,ciascunode'qualiesponeva notevolititoliper aspirare alridettoufiziodisostituto:

quandonelConsiglioordinario di Statodel4digiugno 4850ilMinistro di Pubblica lustrazione sifecead im- plorareiSovrani oracoli sull'accademica deliberazione intesa aravvivarel’insegnamentodeldisegno,tenuto a ragione siccome principio fondamentaledi tutte learti del bello.

La

Maestàdel

Re

sollecitadi provvedere alla

men-

tovata sostituzione,inmodoche tornasse veramentepro- fittevoleallagioventù studiosa,degnavastatuiresiapt'is- sefra’professoripetizionariequellodesignalodall’Ange- liniunesperimento in concorso,per conferirsil’ufiziodi sostitutoacoluiche verrebbe chiarito meglio idoneoa di- rigeree sostenerelapiùimportantedellescuole dibelle arti:Fosseilconcorso solenne

,pergrandiosità di temi, perseveritàdinormedisciplinarieperrettitudine digiu- dizi,notialtrimenti chesesitrattassedellaelezionedel

professoretitolare:Si permettesseaciascuno deiconcor- rentidi esporre alladisamina de’giudici,oltrea’saggi dellosperimento

,leoperedaessiprecedentementeeseguite, daallogarsiin apposite sale; e dallaRealeAccademiasi sottoponesteallaSovranasanzioneilcorrelativoprogram-

ma

eregolamento.

Peruna propizia coincidenza la RealeAccademiadi BelleArti recedeva dal primitivo suo volo,quandove- deva che altriartistidistintisifacevano innanzia do-

?

(9)

mandarelaslessacaricadi sostituto, echenonpotevano respingersilelorodomande,siper la loro riputazione

,

come perde’titoliparticolari che alcunidi essiavevano ad unapreferenza.EpperòlaReale Accademiaprelodata, inconsapevoledellesovrane determinazioni,deliberavaan- cor essadiaggiudicarsiilposto disostitutoperconcorso fra coloro che aveanlosollecitalo:di talche essa riceveva ilReaiRescrittoappuntopochi momentidopodiavere speditoilrapporto cheilprovocava.Adempiendojjoìal comando Sovrano,presentavaunelaboralo progetto di programmaediregolamento,incuiconmolla lucidezza eranparticolarizzatelerittialitàatteagarantire scru- polosamentesìlaesecuzionedelleopere, che laimparzia- litàdei giudizi.Il

Re

(N.S.)approvavaquelprogetto con qualchelievemodificazione(1) nelConsiglioordinario distato deldi3agosto 1850.Senonche,permaggiore solennità di procedimento, riserbavaaselanominadi altrigiudicidelconcorso,dacongiungersiaquellichia- malidalregolamentoadecideredelmerito dei candidati.

A

secondadeldecretoorganicoperloRealeIstitutodi BelleArti edelleproposizioniaccademicheadessoconfor- miil

Re

approvavacheilconcorso dovesse versare su di cinque elementiqui appresso dinotati(2).

1. Effigiare a

matita

in

un

cartonedi

palmi

otto per dodici

una

composizionedigenere clas- sico,toltada

un argomento da

estrorsia sorte,

tracciandosene pria ilconcettoin

una bozza

e-

stemporanea

dipiccola dimensione.

2. Ritrarreildisegno di

una

statua antica« scelta dall’

Accademia.

(1)Vediinultimoidocumenti1e2.

(2)Vediilprogrammainultimoossiaildocum.nuin.I.

(10)

6

3.

Trarre un

disegno dal nudo.

4.

Cavar

dal vero

un

disegnodipanneggi.

5.Distendere

una

scrittura esplicativade’

pre-

cetti deirarte.

Pel lavoriodelcartoneassegnavansi giorni quarantacin-

que;delbozzetto estemporaneo oresei;deldisegno dall'an- ticogiornidieci;deldisegnodelnudogiornicinque;deldi- segnodellepieghe giornidue;eper la redazione dellascrit- tura oresei.

A

confortar poi con regolelogiche econcreteilgiudizio sulmeritocomparativodelleopere,fermatasi per ciasche- duna brancadelconcorsoundatonumerodiputiti:Alla composizionedelcartone,cherappresentardoveva l'elemento filosoficodell’arte,dovamicinquantapunti:Al disegno dall’antico,a quellodelnudoeall’altrodellepieghe

,che

costituivano l'elementotecnico, sidavano, alprimoventicin- quepunti,alsecondoventi, alterzo quindici.

Ed

allascrit- tura,richiestasiccomepruovadelmeritoletterario de’con- correntinell’esprimerecon acconcia locuzioneleidee diar-

te,davanzidiecipunti;sicchélatotalità di essipunti

mon-

tavaacentoventi.

La

soprainlcndenzadelconcorsoera delegata al Presi- denteGeneralePerpetuodellaSocietàReale Borbonica,eal SegretarioGeneralediessal’ufizio diSegretario.

GliAccademicidelleBelleArticran deputaliagiudicare delmeritodelleoperecon ragionali pareriin iscritto; edue di essiavegliarpure,siccomeCommissari,

fondamen-

todelconcorso.Al direttore,all’Ispettore Ecclesiasticoea vari professoridell’IstitutoimponevasiVobbligo di curare larigorosaosservanzadelleprescrittenormedisciplinari.

Da

ultimosistabilivanoduepubblichemostre,l’unadi quindici giornialterminedellosperimento pe’ saggidelcon-

(11)

7

corsocperleprecedentiopere de'candidati,e l'altra di dieci

giornialterminedelgiudiziope’solilavoridelpremialo.

VersolametàdisettembreilSegretarioGeneraledella Società lleaale Borbonica inviava circolareagliundicicon- correnticonunacopiadel

Programma

e del Regolamento Sovranamenteapprovato, comepuredelRegolamentoin- terno disciplinarestatuitodellaRealeAccademiadiBelle Arti:Gl’invitava di presentarsinelReaiMuseoBorbonico ildiprimodiottobredestinatoall’aperturadelconcorso collabozza estemporanea che dovevaesser dinormaall'ese- cuzionedelcartone.Inviavapurea ciascheduno de'Soci dellaRealeAccademia unacopiadel

Programma

colRego- lamento approvato dvl

Re

,eunacopiadelRegolamento interno disciplinare:

E

lostessopraticavacoll’ IspettoreEc- clesiastico e co’dueprofessoridi disciplina.

Aprivasiilconcorsonel di Idiottobre1850. Degli undici professori chevieranostatiammessidalRetrericusarono di esporvisi; esoliottov’intervennero:

Francesco Citar

elli,

Gaetano Forte

,

Gennaro Mal-

d

avelli

,

Giuseppe Man cine

Ili,

Michele di Napoli

,

Raffaele Postiglione

,

Gen- naro Ruo, Giovanni Salomone.

Intanto la Maestà Sua (D. G.)avevapresceltoadassistere a tutti glialti delconcorsoilcavaliereNicolade’

Mar-

chesiSessa,ancheper rafforzarelasezionedeldisegno che poco o nulla poteva giovarside’lumi di Costanzo Angelini nelledismissioniafarsi,perlagrave etàemal fermasa- lute diquesto egregio Artista.

Con

somma

accuratezza procedè VAccademiaalladi- scussione detemi presentati perlacomposizionedelcar- tone;epostigliapprovati in un’urnadicristallo,ne fu (rattoa sorteilseguente:

(12)

8

«

GIACOBBE MORIBONDO BENEDICE AD UNO

«

AD UNO

I

SUOI FIGLIUOLI E PREDICE AD ES-

«SI

LE COSE FUTURE.

»

Nelcapo49dellaGenesi sonodescrittiiparticolari di taleargomento:epoichéiconcorrentimostraronsidesi- derosidi

fame

lettura,furono lorodistribuite ottocopie dellaBibbia prese dallaReale Biblioteca Borbonica.

Dopo

seiore di lavoroiconcorrenticondusseroatermineiboz- zettiestemporanei che venner chiusiesuggellatiinunacas- sellinadepositata pressodelSegretarioGenerale dellaSo- cietàReale Borbonica.

Nelgiornoottodellostessomese,a normadelRegola- mento,iconcorrentisiaccinseroatratteggiareilcartone, dopoesserestataaciaschedutto diessiassegnata dalla sorte lacamerapel lavoro.

Primadituttofu lorofattoconoscerenonesserpermes- sodicambiareo di alteraremenomamenteilconcettoela idea primitivadellabozza estemporanea.

Illavoro giornalierodovevadurareseiore,dallenove a.m.alle trepomeridiane.Epperò ognunodi essiera gior- nalmente chiusoachiave nella stanza toccatagli insorte.

E

sonaleletrepomeridiane, euscitidallestanzeicon- correnti,lemedesimeerano chiuseachiaveesuggellatea cera diSpagnacolsuggellodellaRealeAccademia,alla presenzadegli stessicandidali:

E

lechiavieilsuggelloera- noalla loro presenzastessadepositateinunacassellinaa duechiavi,unadellequaliera conservala dal professore assistentedidisciplina,eValtradal custodedellecamere addette al concorso.Ildimaniladeltacassellina siapriva dinuovoallapresenzadegli stessiconcorrentiper estrarne lechiavidellecameree.’lsuggello.

Eragiàmoltoinnanziillavoro,allorchétuttiprodus-

(13)

9

seroconcordementedue domande;laprimadi esserdispen- satida’ saggideldisegnodelnudoe dellepieghe,dappoi- ché ditalielementiera studio grandissimo nel cartone;la seconda di protrarsi dialtricinque giorniilterminefis- satoalcompimentodelcartonemedesimoilcui soggetto,

soprammodocomplicato pelnumeroditredicifigure,esi- gevagran tempoefaticosisforziperessercondottoa per- fezione.

Sullaprimadomandamanifestaval’Accademiaessersi prescritti nel

programma

isu menzionatiduedisegni,sic- come studi sostanziali ed indispensabili;potercTaltronde l’argomentodelcartoneessertaledaescluderliintuttoo inparte,comeeradi fattiavvenuto neltemauscitoasorte, neltrattareilqualegrandiesercizidinudoe dipanneg- giavevandovuto fareiconcorrenti:meritar perciòuna giustaconsiderazione la lorodomanda.Sulla secondaos- servavala RealeAccademia cheilperiodo diquaran- tacinque giorni pel saggiodelcartonefufermatonella ipotesieh’ essoconterrebbe alpiùsettefigure;enon po- teva dileggieriprevedersicheiltemadato nerichiedesse tredici.Perlequaliconsiderazioniopinava potersi aderi- realledimandede’ricorrenti.

E

la

M.

S.nel

22 Novem-

bregliesentava dallo sperimento separatodelnudoedelle pieghe;e lorconcedeva la chiestaprorogadicinque giorni, coll’obbligo però di ritrarreildisegnodall’antico.

Animali daquesto atto diSovranaClemenza,sifeceroa chiedere chea’cinquanta punti devolutialcartonesiag- giungesseroiventidelnudoediquindicidellepieghe,a- vulo riguardoalleragioni addottedall’Accademia.Tale domandamosseilconsesso accademicoadelevareildubbio sedovesse giudicarsidelcartoneconunasolavotazione complessivadiottanlacinque punii,ovverocotitrevota-

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10

zionidistinteeragionate,unadicinquanta punti perla composizione,unadi venti pelnudoel’altradi quindici pei panneggi.

Ottoaccademici sostennero le trevotazioni distintee quattro la votazione complessiva. SuaMaestàsciolsela quistione,aprovandoil parere dellamaggioranzadel- I'Accademiaperletrevotazioni separale.

A’ nove dicembre,ultimode’cinquanta giorni assegnali alla esecuzionede’cartoni, erano questidituttopunto compiutiedepositaliiaunastanzaataleuopoallestita che fu chiusaachiave e suggellataacera diSpagnacol suggello dellaIlealAccademia,allapresenzadegli stessi concorrenti,delSegretarioGeneraledellaSocietà Reale Borbonica, de’dueCommissaridell’Accademia,delDiret- toredelReaiImtituto di Belle Arti,dell'IspettoreEccle- siasticoede’dueprofessori didisciplina.Ciascun concor- rentepresentòuninvolto dicarta suggellatacolmolto di ordine al di fuori rispondenteaquelloposto nel cartone ecolproprionomealdidentro; iqualiinvolti,chiusi itiunpiegoasuggello,furono consegnatialSegretario Generale indeposito.

NeldiiOdello stessomesesidièprincipioallosperi- mentodeldisegnodall’antico,perloquale era statatra- sceltadall’Accademia lastatuadelGladiatorecombat- tente.

A

normadel

Programma

questodisegno,cuierano assegnatidiecigiornieseiore ed giorno, dovevaesserri- trattoda’ candidatisuccessivamentedaun medesimo punto additalodellaReaiAccademia;di

modo

che questosolo saggioavrebberichiestoottanta giorni.

Ma

per accorciare siffattoperiodo,riducendolo alla metà, vennero diligente- menterestauraliduecopie in gessodi quella scollava, mercèlequali ebbero agiodilavorareadun tempo due

(15)

r

il concorrenti.

E

perchèfosseallontanataqualunqueideh di parzialitàA duegladiatorifuronodispostiapari situazione induestanze separale:efuronotiraleasorte peror- dine successivo di lavorolequattro coppiede’concorrenti

elastanza cheessidovevanooccuparenelrispettivope- riododi diecigiorni.

E

cometerminavaognunodeipredetti quattro periodi,sene distendevaV alto di chiusura dal SegretarioGenerale da’due CommissaridellaReaiAcca- demiadiBelleArti dal DirettoredelReaiInstituto dal- l'IspettoreEcclesiasticoeda’dueprofessorididisciplina.

Neltempostessoi lavoridiartesidepositavano nella stessastanzaov’èranoicartoni,laquale dissugatala alla presenzadeglistessiconcorrenti e de’personaggi quassù mentovali>sisuggellava di nuovo.Comeicartoni,cosi i disegnidall’antico erano contrassegnalida unmollo che era ripetutosu.diunascheda suggellala entrolaquale erascrittoilnomedell’autore:

E

leschede,avvoltein unpiego suggellalo,sidepositavanopressolostessoSe- gretarioGenerale.

Terminaliilavorinel dicinque febbraio;csegnatidalla sorteiposticheessidovevanooccupareicartoni eidi- segnidall’antico,egliunie glialtriinottosilidistinti nellasala di Ercole delReaiMuseoBorbonico,laReale Accademiaapriva la pubblicamostra de’saggidelcon- corso. Nel tempostessoaprivasipurela jmlèlicamostra delleopere precedentemente eseguile da’concorrentinelle sale

terreneasinistradell’ingressoprincipale diquell'èdifizio, eilavori diognunoeranosituati

mi

sitiitulicali dalla sorte.

Eranquellespaziosesale,inciaschedunode’quindici giornidellapubblicamostra,gremitemai sempredi gente chetraeva volentierosaariguardaregliesposti lavori.

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E

inmezzo ad unainénarrabilecolluviedidiversipa- reri,di ributtanti opinioni,direttiefalsiragiotutmenti, dicensure,diesagerazioni, di sofismi e di dispute,

mi

davanoperenne originequelleopere,sorgeva spontanea in tuttelementi un’idea predotninante, avercioèifallichia- ritoche la scuola pittoricaNapoletananonsiasecondaa verun’allrad’Italia,eforse ancheatalunadioltremen- te:eche questi progressieran dovutiallebuoneinstila- zioni fondatea pròdelleBelle Arti dagli augustiPrin- cipi Borbonichecigovernano;instituzionichenonri- maserocertamenteisteriliteinunsuolofertilediacuti e svegliatiingegni.

Neldiciassettefebbraiosiprocedeall’ultimo esperimento dellascrittura.Bussolali,insenodell’Accademia,itemi discussied approvali,ne «sciasorteilseguentecosicon- cepito.

«

TRACCIARE UN PIANO DI STUDI PER UN

«

GIOVANE CHE VOGLIA ADDIRSI AL DISEGNO,

«

DIVIDENDO QUESTI STUDI NELLA PARTE

«

PRATICA E NELLA PARTE TEORICA.

» Doposeiore,a normadelregolamento,fu portataa termine la redazionedegli scrittiche,chiusi inunpiego suggellato,vennero consegnatialDirettore dalReailn- stitulodi Belle Arti.

Volgevaalsuofinelamostra,allorché fu datoadem- pimentoalla sovrana determinazione de’

20

delloscorso gennaio,collaqualepiacque al

Re

(N.S.) diappro- vare lanominadi dodicialtrigiudicidelconcorso,nu- merougualeaquellodegliAccademici prepostiatalemis- sione.

E

quindivennerospeditiicorrispondenti RealiRe- scritti,edal Segretario Generaledella S.R.ilProgram-

ma

eidueregolamentia’predetti signoricioè:

(17)

13 Cav.Nicola deiMarchesiSessa.

Commendalor Fi- lippo Morsigli.

Cav.GennaroCali.

Cav.

Tommaso

AloisioJuvara.

Cav.SalvatoreFergola.— Paolo Fal- cioni, Raffaele d’Auria, NicolaLavolpe,

Tommaso Arnaud

,Luigi Persico,Francesco Pisanti,Beniamino

delVecchio. .

Scorsiiquindici giornidellamostra pubblica,sene disteseVatto dichiusura dal Segretario Generaleassistito dallestessepersone chiamateacurareillegaleandamento delconcorso.

E

poine'giorni2o,26,27,28Febbraio tuttiigiudicisicongregaronoperoccuparsi dalla coscien- ziosae specialedisaminadelleoperede"concorrenti.

Cominciavanoa circolare fra’ giudicidelleparole di amichevoli composizioni.Parevache cominciasseroa pre- valerede’sentimenti personali.Sembravapotersitemereve- derperdutadivistalacosa pubblica perdelleaffezioni in- dividuali:Quanto piùsiraffermaval’opinione favorevole adalcunisolicartoni,tantopiùsiudivanoproposizionie parlitidiaccomodamentoche avrebbero traditalamissione Sovranaaffidataci.Epperò,convocatosi neldì6 marzola prima adunanza perladecisionediffinitiva, apreve- nireogni divergenza dallo scopostrettissimo dellamissione ricevuta

,ilPresidente della Società Reale indrizzava ai votanti breve discorso nel quale con molla perspicacia di concettieconforbitimodididire facevasiarammentare Vobbligoprecipuo che loroincombevadi presentare al

Re

quellode’concorrentichenellesue opere avesse toccoilsom-

mo

relativodell’eccellenza (i)TerminatoildiscorsoilSe- gretarioGenerale distribuivaaciaschedunode’volantiuno specchiettosinotticoa stampa(2)perchèvinotasseronu-

li)Vedi pag.2i.

(2)Vedi in ultimodocumenton.3.

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14

mericamcntc, sottoledifferenticategorie,ipunti della corrispettivavotazione,e loroannunziavadovesse tale specchietto essereaccompagnalodalragionamentoin iscritto intesoagiustificarlo.

Siprocede poscia alla lettura ed alladisaminadelleotto scritture,operazioni che protrassero latornataaccademica alleoretreemezzapomeridiane.

NeldisetteilPresidenteavvertivaigiudicicheeraaper- ta la discussionemilavotazionedelcartone. Alcuni diessi soslenevamesserpiùutileconsiglioilcominciare lavo~

tazionedaunaoperazionepreparativa che scorgerfacesse ingrandeilmeritorispettivodiciascunode’concorrenti.

Altriall’opposto,equestieranoipiù,avvisavanonon dovere la votazionenumericaestendersiaciaschedunode- gliottocartoni;

ma

limitarsia’ solitreche visibilmente prendevanoun rangoelevatosutulliglialtri.Notavano costoroesigerelasingolarevotazionenumericasutulligli ottocartoni mollissimotempo,messiacalcolocosiitreele- menti, di composizione, dinudoe dipieghe compresi in ogni cartone,comeilnumerodiventiquattro votanti,ognunodei quali ripeterdovevaipredettitreelementi.Esser ditalein- doleipregidegli altricinque cartoniche,posti gliunia con- frontodegli altri,assai malagevole tornerebbeVaccurata e scrupolosaclassificazionediessi:Dapoichèsealcun de’car

-

tonipredettisuperavaalcun altro inunode’ tre descritti elementi,potevabenesssergliinferioreneglialtridue:c similirisultamenlidarebbe ladisamina comparativadilutti glielementide’ànguecartoni.Averogni giudiceildritto dinon azzardare numerieamenie unparere diparagone quandol’animosuo,siccome nel caso presente,nonne fossepienamente convinto,acausadellapicciolaequasi impercettibiledifferenza di ciascunode’cinquecartoni

,

(19)

15 comparaloaglialtri.Essertalipensamenti dettatidalla equanimità di rispettareilmerito di arte ditaliopere

,

icuiautorieranoagiustititolitemitiin conto di arti- stichiarissimiedigranpregio,edoversipor mente come nell’arduocdubbioso aringo diunconcorso,ilsuccesso piùomeno felicedipenda ordinariamentenondalsolo merito personalede’candidati,

ma

ancoradal complesso diquellespecialità fisiche emorali chesimanifestata)in ognunonell'allodelcimento.

Per siffatte ragionisistatui di limitarsi la votazione numericaper punti,elosquillino diessia'solitrecar- toni seguenti, tollerandosiche qualcheduno votasse pertutti:

al N. 4contradistintodal motto.ChifidainDionon periscemai:

alN.6.colmolto.

Dopo

lungofaticarrestalaspeme:

alN.7.colmolto.FiantiucapiteJosephetin vertice Nazaraei iuler fratres suos.

Fu

purdeliberatoapluralità di venti suffragi contro quattro chelavotazione costerebbedidueattidistinti; cioèdiunavotazione generaleediun’altraper punti che seguiterebbeimmediatamentelaprimainalloseparalo.

Procedevasi quindi alla votazione preparativalaquale, inrapportoa’mensionatitrecartoni, diedeilrisullamento che segue.

Primoposto di meritoaln.quattro Socondoposto dimeritoaln.sci

Terzo posto di meritoal».sette,contradislinti da'so- pracennati motti.

Allorché sorseildubbiosela votazionenumericaavesse acircoscriversia’ solitrecartoniprescritti,ovvero esten- dersiatulli glialtri, vari votanti affermarono distin- guersipermeritodiartedopoitrecernati,ancheilcur-

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16

«

ione n.5,ilcui autore con ripieghispeciosidiarieaveva sapulo ingegnosamentevincereledifficoltàcreatesidase stessodi disegnareilcartone secondo l’altezzaenonsecon- dolalarghezza:etulliconcordementeconvenneroaver quelcartonegranpregio di disegno,edesserpiùmerite- volediuna menzionespeciale.

Dopotalidiscussioni venne ciascun votante invitaloafor- molarelasua votazionenumericaperpuntisoprairidetti trecartoni,numeri

4,6

e7.Epperòognunodiessidistese sullospecchiodimostrativolasua votazione per puntiela munìdellasuasoscrizione.Losquitlinodelle singolevota- zionidiedeirisultamenli che seguono.

Alcartone n.41899 punti.

-

Alcartone n. 7,1567punti.

Alcartone n.6,1415 punti.

L’adunanzasi sciolseallecinqueemezzapomeridiane.

Nelgiornoottodiederooperaigiudicidelconcorso alla votazionenumerica perpuntiedallosquitlino cosi degli otto disegnidell’antico,comedelle otto scritture:e altermine ditalioperazioni,dissuggellale leschedechecontrasegna- vanoicartoni,idisegnidellastatua egliscritti,rico- nobbcsiappartenere.

A

Giuseppe Mancinelliilcartonen.4colmotto.Chifida in Diononperiscemai;il disegnodell'antico n.Icol inolio.Meritarsempreenonpretendermai;elascrittura n.5.colmotto.Fattivuollapitturaenonparole.

A

MichelediNapoliilcartone ». 7.colmolto.Fiant in capiteJosephec.;ildisegnodall’anticon.VIIcolmotto ExemplariaGreca-Noclurnaversate

manu

versatediur- na;eluscrittura». 8. colmotto.Piùmeritarchecon- seguir desio.

A

RaffaelePostiglioneilcartone ».6. colmotto.

Dopo

(21)

17

lungofaligarrestalaspeme;ildiségnodall'anticon.

VI

collo stessomotto;elascrittura n. colmotto.

Non

v’è principiosenzafine.

Quanto allesingolevotazioniallequali si èproce- dutoper ciascunodeglielementidelconcorso,e airi- sullamenti parziali che quelle votazionihandatoe alle singoleargomentazionidellequali ciascun votantehafatto usoperdilucidamelodelsuo voto,tuttequestecosepo- tranno osservarsine’pareririspettiviqui appresso messi a stampaincomparazionedelquadrodimostrativodello numerichevotazioni,dalqualeacolpodiocchio scorgesi ladistribuzionede’puntiaciascunodeglielementi sottopo- stialgiudizio.

I risultamenli generalidi tuttiquestisquittinì sonoi seguenti:

o

C

</>

Cartone.

Composizione,punti . . 1086

Nudo

460

1wo Pieghe 353 1899

Disegnodella statua . . , . 561

»•-<

D

te Scrittura 221

o

5'

Somma

2681

Cartone

25

8

te I

Composizione,punti . . 904

Nudo

. 365

Pieghe 298 1567

Disegnodellastatua

....

393

Scrittura

...

150

Somma

. . 2110 9

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(22)

18

Cartone

Composizione,punti .

Nudo

Pieghe

Disegnodellastatua . 68-2 408 323

Scrittura .

Somma

. 1413

313 68

1996

Sesiparagonaìavotazione generale conquella parti- cvlarizzataperpunti potrebbe per avventurascorgersifia diesseun’ apparente contraddizione;dapoichèlaprima assegnavailsecondo postoalsignor RaffaelePostiglione eilterzoalsignor MichelediNapoli;mentrelavotazione per puntihainvertitoquest’ordine,ponendoin secondo luogoilde NapolieinterzoilPostiglione.Questospecie di contraddizione spariscesesiriflettache coloroiqualivo- levanoilPostiglione in secondoluogoglifu rono parchidi

punti,forse pertroppa,austerità di principiidiarte:lad- dovequelliche volevanoilde Napoli inprimooinsecondo luogo, largheggiarono dipunti,

a

segno chenellavotazione numericaessodiNapolirisultòin secondo luogoeil

Po-

stiglieneinterzo.

E

poiché la votazione preparativaaltro nonera cheun temperamentoeconomico escogitatoa fa- cilitare quellaperpunti, cheèla solalegale,secondo rart.15delregolamentosovranamenteapprovato, necon- seguita chelavotazionedi(finiiivaaritenersièquella che emerge dada swnniade'puntiraccoltidal cartone,dal di- segno date anticoe dallarscrittura.

puòdirsiabbastanza con quale nobilegara concor- seroalrisultamentodiffinitivodi questo grandiosoesperi- mentodiarteeisocidellaRealeAccademiadiBelle Arti

*igiudici straordinari sceltiataluopodal

Re

,equelli

(23)

10

chiamatia regolareoadassisterel’andamentodelcon- corso,affinchètuttoprocedesseregolarmenteecolla

mag-

gioreimparzialitàpossibile.

Non

sarà fuori di proposito di quicomare unatto di giustiziadellaRealeAccademiadiBelle Arti, sortoSpon- taneo edunanimenelcuore dituttitSocidèliaMedesima dopo apertalapubblica mostra.Dapoickèleoperediatte ditutti gliottoconcorrentisiappalesaronocosifavorevol- mentea’Soci,atutti gliartisti èatuttalametropoli, che ognuno lamentavaildebito rigorosodipremiarneunsolo.

Ogni

uomo

,nel cuiseno palpitaVamordell’arteeV onor nazionale,avrebbe desideralo chevifosserostateottocari-

cheaprovvedereinvantaggioeprosperitàdelleArtiBelle.

Ma

neglistretticmfini diunasolaproposizioneapresen- tarsi alSovraiw

,

gliAccademici,confidendo nella genero- sitàdetBe

,fecero giungereapièdelTrono,permezzo di S. E. il MinistrodiPubblica lustrazione,unacalda commendatizia afavore dilutiiconcorrenti.

E

laMaestà Sua,nelmentresegnartiilR.Decreto(4)con cui eleggeva aProfessore ordinariodidisegno nelReaiInstitulo diBelle Artiil signor GiuseppeManometti,Vartistapremiato, accoglievalecommendatiziedell’Accademia api ode’ sette concorrentiesclusidalpremioeprincipalmentede’dueche asseguirono1’accessit,edelsignorGennaro

Ruo

i cui lavori diarie meritaronounosguardo particolaredeivo- lanti:esiriserbavalaM.S.dirisolvere sulledelibera- zionicheataloggettoleverranno rassegnaledall'Acca- demia.

Chiudiamoquesticennistorici ulconcorsodiarte tenuto perdar undegno professore alla scuola dì disegnonelReai

(1)Vediildocumentonum. 4,cioèilReai decreto del17in.irzo.

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(24)

20

i /istitutodilidieArti,congratulandoci chelascuolana- politanodiArti Belleèassairicca di rinomati artisti edi unaelettaenumerosagioventù

,

*qualifannoallargare ilcuoreagrandi speranzéepresagiredallafloridezza futurgdelleBelleArti franoi.

SegueVallocuzionedelPresidenteGenerale Perpetuo% eipareri ragionatidiognuna de’ SIAgiudicisulle ridette operediarte.

ilSegr.G#n.deHa Società Reale Borbonica CAV.FERDINANDODELUCA.

(25)

Allocuzione del Cav. Bozzelli Presidente Generale Perpetuo della Società

Reale

Borbonica.

Signori

Questisodoigiorni solenni delConcorso;igiorni assegnatialladecisionecheilpubblico attendecon an- sietàinquieta.Soffriteadunque cheiov’ indirizzialcune brevi parole intornoaiprincipiiedalle

norme

della di- scussionedievidebbe averluogo; e ciònell’unico Bcopodisemplicizzarneitermini,e direi quasisfron- darladituttelequistioniozioseche possano maicon- tribuirearenderlaintralciataedinterminabile.Ionon vi

domando

che pochiminuti d’indulgenza edi at- tenzione.

Non

era giàda provvedersi

come

vacanteilposto di ProfessoredidisegnonelrealeIstitutodi bellearti:

questo anzi eraedè tuttaviaoccupato datalbenemerilo edegregioartista,chenonèfranoichinonfacciacal- dissimi votialcielo,perchèpossaeglicontinuarvian- cora per lunga serie di anni;perchéilsuo

nome

solo è

un

titolodigloriaperilpaese. Traltavasiunicamente, avuto riguardoallasua tanto inoltrata evenerandaetà, di scegliere

un

altro artista il quale, assumendone leveci,losgravasse delle faticosecuredi

quello-

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(26)

22

fessorato.Senon che vedendoilreaiGoverno che non poteasi scegliereallaciecailsuccessore aun Costan- zo Angelini, volle,a tributo dionoreperlui, or- dinarneun concorsonelleforme:e consultatalareale Accademiadibellearti

,prescrisse,cheoltreall’espe- rimentoletterarioper assicurarsi della coltura intellet- tuale de’concorrenti,fossero questi chiamati adarprova della loroabilità,primanellacomposizionedi

un

quadro amatitasopraunappositoargomento,

nelcherisie- de Velementoestetico dell’arte

;indineldisegno del-

I’antico,delnudoe de’panneggi,

nelcherisiede relementotecnico dell’ arte.

— Mi

èfermoavvisocheciò venneconcepitoconlapiùgrandesaviezza:

ma

in ogni

modo

sciuperebbeinutilmenteuntempocosiprezioso cosistringenteper noi, chisiavvisassedimettere ad esame, se altre regoleavessero potutostabilirsiper unsinobilecimento:noi quisiamoconvocati agiu- dicare degli effettidel concorso,e nondelleregole ond’ esso in originefudisposto diaprirsi. Coufìdoin conseguenza cheniuuovorrà porre in

campo

una qui- stionecotanto oziosa; poichésiaqualunquela legge all’uopo emanata,iorammenteròalutticheitascripta est;eanoinonèpermessodiallontanarcinèdalsuo spirito,nèdallasualettera.

Or

qual èmai1’obbligo inerenteallaqualitàdigiu- dice inun Concorso?Quello certamented’indicarecon imparziale giustizia chifraidiversiconcorrenti abbia toccoil

sommo

dell'eccellenza nello scioglimento del problema cheseglieraproposto;ragionevolmente pre- sumendosi,chequestisiailpersonaggioidoneoaso- stenerl’incarico pelqualeilConcorsofu aperto.

Ma

intendiamoci. Signori; questomerito presunto perin-

(27)

duzioneinunsolode’eoncorrenli,nèdistrugge,nèan- nebbiaiimeritoreale,dicuipossanoesser dotatiglial- tri,benchérimastigliperavventurainferiorinell’affronta- tagara.Lamente dell’uomohapuressaisuoi giornifasti, eisuoi giorninefasti;lesueore propizie.elesuetristissi- me:talchedi

un

concorrenteilqualenonsiabenriu- scitonell’impresa,nonaltropuòdirsiconverità,senon cheinquel

momento

glisienomancateleforze,adonta cheinse

medesimo

eglineabbondasse daogni canto.

Neisubiticimenti, dice Tacito, vi è chisisveglia,eviè chistupidisce.

È

fama cheGiambattista Vico, l'ingegno ilpiù straordinario delsuosecolo,concorrendoperuna cattedra,naufragasse a pettodiunuomo,sconosciuto ancora nella repubblica delle lettere.Diremohoiche GiambattistaVicofosseun ingegno mediocre?No:di-

remo

solo,che per unodi quegli accidentalifenomeni

,

che sonosipropriallafralezzadellanatura

umana

,le forze inquell’incontroglimancarono pervincerlalotta.

Deduco

daquestiprinqpii,essernostroinflcssibildovere d’indicarnettamentechinelConcorsoattualestesicol- locatoalprimo luogo pergliesperimenti cuisièfatto soggiacere;senzalasciarcisoffermare otravolgere dal maleintesotimoredioffenderegli altri,chenon ebberola fortunadigiugnersioltre:tantopiù che,

uno

essendoil postodaprovvedersi,tuttigiàsapeano,chediessi,

un

solosarebbeilprescelto,irimanenti esclusi.

Ma

,ecco,mi’ dirà forse taluno;iotrovochenon

un

solo,

ma

due,

ma

tre,

ma

quattrofraidiversicandidati hannoesauritigliesperimenti proposticonuguale,anzi conidenticovalore di fantasia e d’arte.

Stabene,io rispondo;echi ciòpensa,loprovi,loavvalori de’ suoi analoghi ragionamenti.

Ma

e achepuò menarquestaos-

(28)

24

servazione?Sicuramenteanulla:poiché se quegli uguali, quegl'identici pregi, indue opiù delleoperegiàeseguite, importerannoparità di suffragi nelladecisione,sonoio chiamalodallalegge adirimerla; eadonta de’ miei scarsi lumi,conGdodirimerlaconpiena sicurezzadicoscienza:

se perl’oppostoimporterannopluralitàdisuffragi,le vie a batteresonosemplicissime:iorappresenteròalreai Governo,chenon

un

solo,

ma

due,

ma

tre,

ma

quattro fraiconcorrentisonostaticollocatialprimo luogo per assolutaidentità disuccesso negliesperimenti:ilreai Governoalloraprenderàessoi consigli della sua dignità, conferendoilposto a chi piùglisembra opportuno.

Non

bisognadunque,oSignori,crearfantasticiostacoli a noi stessiper darcilavoluttàdicombatterli.

Ma

no,soggiugnerà forsetalaltro:è probabileche

un

solorisultidiaver toccoil

sommo

dell’eccellenza;

ma

chepurvi sia trai rimanentichi segliavvicinidi molto,nonglirestando inferiorecheper differenze assai minime.

— Ed

io confesso schiettamente dinon giugne- re a penetrareilsenso di questasecondaosservazione.

Quando

nonviè assoluta identitàdimeritofradue opere per quantosiagiàminimaladifferenzafraloro,1’una rimarrà semprealdisottodell’ altra,enonpotràcon- tendereall’altrailprimoluogo.Quindiarimovergli equivoci e chiarirbenelamateria,ioelevolaseguente alternativa.Se conquellaosservaziones’intende solle- citarmiadinvocarlaSovrana clemenzain favor di coloro chesenza toccarl’ottimo,seglisonoaltamente avvici- nati,io rispondoche1’hogiàfattoindistintamenteper tuttiicandidati; perchèsindall’aperturadell’esposi- zione

mi

accorsi,chesevieradifferenzadigradifra le:

loroopere,tuttiaveanperòmostratodiesserdc’valen-.

(29)

25

(.issimiartisti;edhoricevutopromessalealechevi si provvederebbe,allorcheilreaiGovernoavrà conosciuta lagradazione,chevoisieteincaricatidistabilir fra essi;

mi

stancheròdiripeterelemie devoteinsistenzeper implorare che Sua Maestàsidegnidiesser largoverso di loro dellasuagenerosabenevolenza.Sepoiconlasud- detta osservaziones’intendeinsinuarcon destrezza,

chementreilpostodaprovvedersi èuno,pursipotreb- be,per contentarnedue,benchédivalornon uguale,

oscindere quella unità in se stessa individua,o raddop- piarlaacarico de’ fondinonubertosidell’Istituto,io debbo rammentarvi,o Signori

,chenoisiamoquiper giudicar de’fatti,enonperproporretransazionied espe- dienti,che potrebbero imbarazzareilreaiGoverno. Di- chiaro anzi francamente,chesiccomeladisciplinainter- nadelCollegioèa

me

affiata,ionon permetterò nè an- chelasemplice discussione su questo rincrescevole

ob-

bietto:poiché conessailcollegio siarrogh crebbedei poterichenonglifuronodelegati;emostrerebbedivo- lere,nongiàchesicerchinogliuominiperoccuparele cariche,

ma

chesisbranino esicreino a capriccioleca- richeperoccuparegliuomini.Iononintendogravarmi dellaresponsabilitàmoralediaverapertaunavia dipes- simo esempioaifuturiConcorsi,iquali,se

un

talsi- stema prevalesse,diverrebberouna beffasolenneper tutti.

Un'ultimaconsiderazione.Sitemeda talunicheil

tem-

poassegnatoalladecisionepossanonesser sufficiente,e convenirquindi chiedernealleAutorità superioriuna proroga.

Iononsonoaffaitodiquestoavviso.

Quando un

processo èpieuamenleistruito

,pienamentestudiato, è agevol cosail darnesentenza. Basteràsolamenteal

-

4

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26

l’uopo,dieleore a ciò prescrittenonsieno dissipate in estraneiedinutilidiverbi;die niunosterilmentesidi- vaghiper entro a quistioni oziose;chenonsiparliacoro per metternei linguaggilaconfusione diBabele;che dopoaverciascuno di voi chiestaedottenutalaparola,

niunosiarbitrid’interromperloper troppa vivacità di tempra,competendoa

me

soloilfarlo,nonper interdire lalibertàdei pareri,

ma

per richiamar l’oratoreallaqui- stione,ove per avventuraseneallontani;chesiserbi finalmentedocilità,gentilezzae pacatezza reciproca negli ordini,tanto della discussioneche deeprecedere,quanto dellavotazioneche deeseguire.Allorché voi,oSignori,

come

neson certo,vorrete in ciòessermitutticortesi dellavostracompiacenza,ionondubitopunto cheusci-

remo

d’impaccioconparispeditezze edecoro.IIdo- mandar proroghesenzaeffettivobisogno,sarebbedall’

un

càuto mostrarciinferioriallabenevole fiduciacheil reaiGoverno hariposta io noi,eprolungartristamente dall’altroquella specie di agonia convulsiva,in cui èil pubblico eiconcorrentisitrovanodivederdefinitoil giudizio.A’ termini delregolamento,giàsanzionato,

im-

piegheremolatornatadiquest'oggia leggereed esami- nare,perl’esperimentoletterario, gli scrittide’concor- renti:domani discuteremoleopered’arte sulla faccia delluogoperprocedereimmediatamenteallavotazione definitiva.Riserberemolatornata di

doman

l’altroalla lettura de’ragionamenti,ondeciascun di voinell’inter- valloavrà stimatodoveraffiancareilsuovoto.

% Napoli6marzo1851.

(31)

27

-

Voto del Cav. Bozzelli Presidente Generale Perpetuo dellaSocietà’

Reale

Borbonica.

All’appressarsidell’ora fatale,Jacobraccoglieaintorno a seidodici suoifigli,per dar loroilsupremoaddio della vita,edesalargliultimianelilidellasuavoceprofetica

,

predicendo atutti,Pun dopol’altro,lesorticui sareb- beroundi riservaticonlelorodiscendenze,secondoi meritiedilparticolarcarattere diciascuno.

— E

questo magnifico episodio,cherestasimemorabilenellasacra epopea,dondecisonrivelatelepiù lontane origini del popolod’Israele,venia postoad argomentodi

un

qua- droa matitanell’attuaisolenneConcorso.

Lapitturanon può certamente,

come

lapoesia,rap- presentar successionidifatti,edallargarsiapienoe libero corso nelleincommensurabiliregioni dell’infinito edell’eternità:essanondisponechediunpiccolcampo ne’ vastidominiidellospazio,diunsolfuggitivoera- pidomomentone’ vasti dominii deltempo.

Pelquadro diesperimentoincontesa,gliordinidell’aperto

Con-

corsoaveanogiàstabiliteledimensionidel

campo

:la sceltadel

momento

chesidoveaporre inrisalto,era lasciata indispensabilmenteall’arbitrio de’ concorrenti

artisti. *

Se non chel’esteticadell’artec’insegnadoverquel- 1'unicomomento,nellasuccessione de’fatti,essér

sem-

preilpiùluminoso,ilpiùfecondo,ilpiùcompren-

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2*

sivoalpossibile della svariataindolede’fatlicircostanti: edènell'impetoistintivo,concuil’artistasacoglierlo e rilevarlo intuttalanobiltàdellesue forme, chesta l’elemento fondamentaledell’intrinsecosuomerito.

A

giudicarquindi,negli espostiquadri,del valorvero dellacomposizione, io

mi

torrò principalmente aguida lapiùo

men

feliceispirazionedell’artistanellascelta delmomento

Fraidodicipersonaggidielianparte in questa si- tuazionedrammatica, cinquesolioccupanoiprimi spazi dellascena;Ruben, Simeon,Levi,Giudae Josef;poi- ché adessiJacobindirizzaisuoipiùcaldi,lunghi epar- ticolarizzalioracoli.Gl»altrisette,cuiegliappenari- volge parole brevi,e talvolta spogliedigeneralein- teresse,virestanogittati

come

inunaspeciedilon- tananza,non adaltroatti,aggruppandosifraloro,che abenpiramidareilquadro.

— Non

puòquindi ravvi- sarsichenell’un deicinque ilprotagonistadel gran

momento

di cuiandiamoincerca.

Ma

sulcapodeitreprimi già pesava l’indignazione diun padreaddolorato;poiché

Ruben

aveacontami- nato illettodelsuoriposo;eglialtriduegliavean turbatalacalma,insanguinandosi nellastragedi Si- clien».Leasprerampogne onde Jacobsiversacontro essi,rappresentandoilgrido della rettitudine,chetorce ilvolto dalle

immonde

non

men

chedalle ferocipas- sioni,spandonosu questonodopreliminaretinte si fo- sche,silugubri,sicompressivediogni espansibilità di affetti,daescluder finoall'ideacheI’artepossa scor- gereinessoil

momento

dicuiha mestieriper

mo-

strarsimeravigliosa.

Benchéper diverse ragioni,pur

mi

riesce altrettanto

(33)

29

sterileil

momento

in cui viendatalabenedizione a Josef.Tutto quelche Jacobglidice,riman concen- trato nelladiluipersona;sieh’einonoffresenonil rovescio dellamedagliadeitreprimifratelli.Pergli uni,rimproveriamarissimi;per1’altro,effusioni vi- vissime di paterna tenerezza,lequalisirisolvono in un innodigaudioalpiùbenemeritode’figliuoli,che dopotantinonmeritatistrazidiveniailsostegno cla pietrad’Israele.Josef è pari aunalbero maestoso,ilquale percosso dafittomeriggio,nondistendelasua

ombra

ospitale inalcunode’suoi dintorni.

Benaltroèilpersonaggiochecivienrappresentato daGiuda.Benché ilquarto natofratutti,purfatto centroadunarivoluzione di famiglia,cadeinattesamente inluiquellaprimogenitura chepressogl’israelitiassu-

mea

caratteresisacro,echenellemanidi

Ruben

si era dispersacomeacqua.JacoblocostituiscePrincipe dei suolfratelli;e

come

se aquestomotto

un

guizzo di arcano lumeglibalenasse dinanzi a sgombrargliletene- bredell'avvenire,altamentelo affidaeh’eiterrebbe in sefermoloscettro d’Israele, sino achenonsarebbeve- nutoColuialqualesiappartiene.

Le formecolossaliche Giudarivestepersiautorevoli dettali,lacommozioneistantanea ch’ei suscitatracoloro

iquali difratelliglidiventan sudditi,l’impero chejri- sperante pariavilefruttiferanon maicrollerebbe nella sua discendenza,ilmisteriosoannunziodellaRedenzione cl»esembrain tal

modo

acquistar principio dalui,e di- stendersi a rallegrarl’uman generefinoallaconsumazio- nede’ secoli,tuttoconcorreprestigiosamente a circon- dar questo personaggioditantasuffusionediluce

,che

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30

l’artenon puòrivolgersiadaltriperriconoscere1’eroe deli’azionecheapprestasi a dipingere.

Inquattrosolidegli espostiquadri ècolto,

ma

condi—

verta fortuna,

un

sìsplendidomomento.Iononfaròpa- ralleliodiosi;poiché salvol'ispirazionepoetica el’ordi- nedelle figurecheneèlaconseguenza,ioscorgo,per ogni altrogeneredi pregi,e in questi e intuttiirima- nenti,l’operadivalentissimiartisti.

Mi

atterròquindi alparticolarizzatobenchérapidissimoesamediquel solo incuisembrami veder nettamenteraccolto, dalsuoeste- ticoaspetto,quantomail'ingegnoel'artepoleanoespri- meredipiu alto e vigoroso.

E

ilquadrosegnatoal

nu- mero

4 della collezione.

Congregatimietaudite,gridavailpatriarcavenerando a’suoi dodicifigli:e inquesta tavola seglimiranoinfatti schieratituttidinanzi;dueallasinistraspondadelletto, esonoJosef eGiuda;gli altri,aggruppati pressoilpiede arimpetto delmoribondo,esilasciandiscemerefraessi Ruben, Simeone Levi. Tuttisongenuflessi.

E

quest’or- dine datoaipersonaggi èprofondamenteconcepito:poi- chénon

mi

consentelaragione,né chepartediloroan- dasse a collocarsiallespalle delpadre,nèchetuttirestas- sero aginocchiorittoinnanzi a quelcherappresentava 1*oracolo di Dio.

Giuda occupailmezzodiquellasponda,prostrato h»

un

atteggiamento,chenella schiettaumiltà delsuo cuore mostralostuporedacuiècompresoinsentirsiannun- ziaretanta gloria e tanta grandezza.Jacobglitien l’una* inano prostesa sulcapo,asimbolodellecelestigrazie di cuiloriempie,mentre conl’altrain altofarisuonar d’in- tornoisuoiprofeticiaccenti.Sibramerebbearigore

,

chela

mano

impostasulcapodiGiuda nonfosselasini—

(35)

31 stra;ognun sapendo conqual prestigio riguardavasila benedizionedelladestrapressogl’Israeliti:

ma

e forse l’autorecaddein questaleggierainavvertenza,perchè insisolenne

pompa

ibisognidell’arteglichiedeano liberaladestraperlaenergia elaespressione del gestire.

Gliè in sul destro fiancoIosef,assorto in atto dieste- ticameraviglia, eveggentementeintenerito all’annunzio dellafutura salute del

mondo.

Eglinon ancorsapeache maiglidirebbeilpadre, allorchelasuavoltasarebbe giunta:

ma

nonper ciò manifestasi agitatonèpurdal- l’ombradialcuntristosospetto,perchèavea seco gagliar^

damente

La buona compagnia chel’

uom

francheggia Sottol’usbergodel sentirsi pura.

giàegli,che aveavinte tutteleinvidie,poteacon- tristarsiallameritata elevazione di

un

fratello,chesolo gliasciugavalelacrime ne’campidiDotain,quandogli altritumultuavano perfarlomorire.

Nove

deglialtrifigliuolidilacobsirimangonoa piò delletto;scidiessi,variamenteatteggiatinell’ansietà dellaespettazione di ciòchea sorte propiziao avversa lortoccherebbediudire dalle labbra delpadre;itreri->

manenti,già innanzicolpitidellesue sdegnoseparole ,

coperti di confusione,

ma

senzadarcenno cheosassero imprecarelapaternagiustizia,organovivente di quella inflessibilee punitrice delcielo.Neilorovoltiesterrefatti sembra unicamente lampeggiar da Iungeilrimorsodellq colpa elarassegnazione del dolore.

Con

isquisitosensoBeniaminoètratto dalla folla,econ lemanigiunte collocato sui primi spazianeli'essoinun

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32

angolo a piè delletto,fraGiudaeilgruppodeglialtrino- ve.LeviscerediJacobsoleanocommoversidelle più careedacerbememoriealsolo aspettodiquestofigliuolo, ultimonato dellasuadilettissima Rachele,chenel darlo allaluce,peria nel bacio del Signore, senzacheilvecchio inconsolabile,ilqualeatlor sitrovavaperegrinandoper le viediEfrata, potessedeporneglionoratiavanzi entro alsepolcro di famiglia nella spelonca diMacpela.

Cosi tutto in questa tavola èarmonizzatoconfelice ispirazionedievidenza edigrandiosa e patetica bellezza;

senza dissonanze, senzastenti,senzacaricaticolpi di

ma-

tita.Ildisegno delnudo,ovel’autoresiavvennediado- perarlo, vi èpuroe castigato; svelta e semplice,qual conveniasi a pastori,ladisposizionede’panneggi; corri- spondentealcaratteremoralediciascuno,l’animatae- spressione delle figure;talchel’occhio dello spettatore percorred’unsolgiroesenza inciampi questa scena di biblicameraviglia.

miè di alcuna esteticaimportan- zaildiscutere se aJacobavessepotuto darsialtragiaci- tura,per giustificare quelcollegitpedes suos super lectu- lum,ondelaGenesi,compiutol’attodellabenedizione, glifametterel’estremoalilodellavita. Ilbello incerte specialicose restaindipendentedalleminutezze della storia.

Quindièfermovoto dellamiacoscienza,chel’opera segnataal

numero

4,conlaepigrafeChi fida in Dio,non periscemai,meritiesclusivamente di esser collocataal primoluogofraquelle de’ diversi concorrenti:la

mata

assegnazione de'puntiesprimeràilmioavviso intornoalla gradazione delmeritodi tutteloaltre.

(37)

33

Voto

del Cav. Ferdinando de LucaSec.retarioGener.

dellaSocietà’

Reale

Borbonica.

Signori

Chiosserva assiso ascrannadigiudice delie bellearti

me

che Onoradebolmentee senza interruzionemi sono occupatodiscienzeperbennovelustri,potrebbetacciar-

mi

perlo

meno

distoltapresunzione,ogridarmiad- dosso«Proculestoprofane».

Ma

chièavvezzoagiu- dicar degliuominie delle coseconpacatezza dianimo esenza prevenzioni,

me

vedrànonintruso inquesto giudizioperfavoreo perbriga;

ma

portatovi dallamia carica;nonincitatorenèbramosodell’onordisederfra voi aquestoatto solenne,etremendo per(luttuanza di scrupoloso sentire;

ma

perconsuetudinediubbi- dienzaal

comando

dichipuotee vuole.

Onde

io,con- fortato per lunga usanzadidisamineartistichedagli ammaestramentivostri,voicheparisietea’ soli artisti che primeggianoinItalia,vengoa fianco vostro ase- dergiudice di altissimeoperediclassicodisegno.

ciò bastaagliscrupolosi pensierichehanno imperosul

mio

cuore:Epperòiorestringeròimiei ragionamenti piùall’estetica,cheallaspecialità de’ lavori di arteese- guiti: chèilbello di arteè

un

raggio diquelbello ingrande chelafilosofiasa ritrarre in varieforme da tutteleoperedelCreatore, eche

nommai

sisottrae allosguardodi chi èavvezzoameditaresullemedesi- me.

E

cominceròdalpremetterealcune considerazioni generaliche sarannoiprincipi regolatoridelmioparere.

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3*

].Unabenedizionenon puòriceversicheginocchione innanzi a coluichebenedice;e tantopiù unabene- dizione paterna data atuttiitiglidallettodimorte,

benedizioneaccompagnatada profezie e solenni profezie a sentirlequaliilPatriarcaGiacobbechiamaisuoifiglia radunanzaintorno ase,eperbenduevoltegl’invitaa sentirel’estremoprofeticosuoaccento(a).Questasi- tuazione dianimodivolo eumileèunanecessitàperun pittore.ilcuilinguaggio èrappresentatodatrattidimatite che debbonorivelareall’occhio,alprimogirar dello sguardo,ilsoggetto del disegno.

£

infattipresentate al- l’impensataad

un

osservatoreun quadroin cui varii personaggicircondano

un

vecchio moribondo":Se que- stisonodipinti tuttiginocchione innanzi al vecchio

,

quell’osservatore diràchesitrattadiunabenedizione chequelvenerando

uomo

dàa quellichesonointale situazione intornoalui.

E

sequestoosservatoreco- nosce lastoriaeilcostumeeiportamentide’ popoli antichi-; esecontaledodicipersoneallequali quel veglio impartiscelabenedizione, vi dirà tostochedesso èGiacobbeilquale,

morendo

,benediceifigli.

Sepoituttigliuomini,che circondanoil vecchio

,

sonoinpiedi, eglidiràcheilsoggetto delquadroè unafamigliao

un numero

diamiciriunitiintornoad

un

vecchioinfermo o moribondo.

E

sequalcheduno so- lamenteè ginocchione innanzialmedesimo,niente

im-

pediràchequestipossa giudicaretrattarsidi

un

colpe- voleilquale chiedeperdonodellesue colpeallapre-

(a)VocavitautemJacobtiliossuosetaiteis:Congregamini ut annun- tiem quae ventura sunt vobisindiebus novissimis.

Congregamini et audite,filliJacob, auditeIsraelpatrem vestrum.Ge- nesi cap.49vere.1e2.

(39)

35

senza deglialtri;o puredellabenedizione di quel solo eh' è giuoechione innanziallettodelvecchio.

Or

nel soggettoinquistione era obbligo delpittóre ditradurre indisegnoleparole diGiacobbee1’augusta funzionedell’estremabenedizione ch’egli dàa’ tìgli.

E

qualisonoleprimeparoleche pronunziailPatriarca moribondo? Congregaminieglidice,eloripetedi

nuo-

vo:

Adunque

ilpittoredovevariunire e disporreartisti- camenteitìglidiGiacobbeintornoalsuoIetto.

E

aquale oggettoeglilichiamaintornoalsuoletto?«Utannun-

»tiemquae venturasunt vobis indiebusnovissimis»:

dunquetrattasidi profezie.

E

perchèconoscesseroitìgli diGiacobbel’importanzadeli’attosolenne a cuieglili

chiama,ilPatriarca lor dice:«auditefilliJacob,e ri-

» pete, audite Israelpatremvestrum».

E

dopotuttoquesto era piùpermessoalpittore di scostarsi*dal testo biblico?•Potevaeglinonvedersiob- bligatoadisporreidodici personaggi artisticamentee ginocchioneintornoallettodelmoribondoProfeta? II pittoredoveaconsiderarecheilsoggetto atrattarsierail piùsublimee’1più solenne dell’AnticoTestamento; da- poichè,dopolapromessadi

un

Riparatorefattada Dio ad

Adamo,

lasua matitedoveva esprimereilprimoatto in cuiquellaSolennePromessasiannunzia con unapro- fezia:

E

dachisiannunziaquestasolenne profezia?Dal CapodiquellarazionecheDiochiamò suopopolo.

Qua-

lisublimi ecelestialipensieri!Quale augusta cerimo- niasantificatadaun. raggio profetico!Allapresenza di similialti,inqualunque siasiluogo,ogni

uomo

sa- rebbe cadutoginocchione per adorareiprofeticiannun- zieannunziestremi diun padre moribondoispiratoda

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quelDiodiSabaotilcui

nome

eratremendoa’Progeni- toridelpopolodiDio.

La

stessaSacraBibbia e nello stessoavvenimentodella mortediGiacobbeviene inappoggiodiquesta partee- steticadelcartone.Dapoiché nel capitoloprecedente dellaGenesi(cap. 48.),quandosi trattadeliabenedi- zione de'figlidiGiuseppe,Manasse ed Efraim,iltesto cosìsiesprime:«

Cumque

tulisseteosJosephdegremio

» patris(per riceverelabenedizione),adoravitpronus

»interr

am

».

Adunque

gliartistiche hanno mancatodiporreido- dicifiglidiGiacobbeginocctiione intornoallettodelpa- dre moribondo, nè hannotradottalaS.Scrittura,nè han-

no

espresso l’augustacerimoniadell’ultima benedizione del Patriarca Profetaa’suoifigli.Essihannorinunziato alvero sublime,alverobello diquestoatto,ilpiùso- lennedituttol’Antico Testamento.

II.PressogliEbreilabenedizione davasi collaimposi- zione dellemani.

E

GesùCristone conservòilcostume nellaLeggediGrazia:elaChiesaIoritenne nellefun- zioni più santeeauguste.Epperò sarebbeun’anacroni-

smo

grossolanoed imperdonabilel’esprimerelabenedi- zione colsegnodella S.Croce,

come

qualcheduno ha fatto,essendostataquesta specie di benedizione intro- dotta dalla Chiesa in

commemorazione

dellaCrocedel Redentore.

Adunque

labenedizione diGiacobbenon po- teva esseraltrimenti datachecollaimposizione delle mani.

Ma

poteva questa imposizione dellemanifarsiin- distintamente sopratutt’i figlidiGiacobbe?Cioè poteva adottarsi indisegnounabenedizione identica pertutti, quandoalcunidi essifuronoanzi maledetti?Leggendosi laSacra BibbiasiosservacheilS.Patriarcahadiretto

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lesue parole profetiche aduno adunoaciaschedunode’

suoi figli;e queste parolesonotulledifferenti.Sicché

collaimposizione dellemanisudi tutt’iAglidiGiacobbe indistintamentenonsarebbesitradotto indisegnoilte- stodella S.Scrittura:latraduzionenon sarebbecorri- spostaall’originale.Epperò,nonpotendosiesprimere con unasolaazione tante benedizionidifferenti,bisognava rappresentarneunasola,ecertamentelapiù solenne,ed atteggiare poigli altri figliin corrispondenza de’loroca- ratteri speciali e delleparole loro dirette dal Patriarca.

Cheanzi disegnata un’ azione,per esserelabenedizione dataaGiuda,cheèlaquarta,dovevailpittoreespri-

mere

laimpressione cheleparole delS.Patriarcaave- vanoprodotto in

Ruben

,inSimonein Levi,a’quali già avevadirettoleparole diriprovazioneilS. Patriarca;e porre poi sul volto deglialtriottofigli,a’qualinon an- coraaveva Giacobbe annunziatolesueparole profetiche, quell’ansietà di speranza e ditimore chesidesta nell’a-

nimo

nostro;quandoaspettiamouna supremasentenza checirisguarda:

E

questa anzietà mistaalle riflessioni prodotte dalleprecedenti profezie.

111.

É

precetto difilosofiaesteticache, inqualunque produzionedellospirito

umano

,simettainprimavista ilpuntopiù rilevante di ciocchéformaloscopodiessa.

Diognidrammaticaazionedee semprerifulgereilfatto principale, intornoalqualetutti gli altridiminore

im-

portanzadebbonsi aggruppare. Tantopiùquestoprecetto èimportanteinpittura,oveil

dramma

trattato dal pit- toredeeesser tuttopresentato allosguardodegli spetta- torialprimogirar degliocchi.Epperòquell’artistache mancassedimettereinveduta con grandeforzailpunto più notabile del

dramma

chestatrattando,snerverebbe

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38

l'azione laquale tanto piùperderebbed’importanza,quan- to più debole fosse1*effettodelpuntoprincipale.

Nelcaso speciale,dicuicioccupiamo,potevasidare puntopiùimportantedella benedizione diGiuda,

come

quellachesiconnettecollamaggioreprofezia di tutto l’Anticoe del

Nuovo

Testamento?Lestesse parole della S.Bibbianon possono nonscuotere l’animaanchelapiù fredda,e colmarla di santo stupore,

come

certamente dovetterorimanereattonitiifiglidiGiacobbealleparole profetiche: «

Non

auferetursceptrum de Judaet

dux

de

»femoreejus,donecveniatquimittendusest;etipse

»eritexpeetatiogentium».

Adunque

lasolabenedizio- nediGiudaeralagrandeazioneche dovevaprevalere nel disegnodel cartone:Essasoladoveasciogliereilno- dodelsanto

dramma

chedovevasi rappresentare in di-, segno:

Con

essa solasiraggiungevaloscopodellasubli-

me

azioneche dovevaesprimersi collamatite,cioèla grandiositàel’importanzasolenne delfattopiùaltodel- l’AnticoTestamento;esenzadiessadovevacadérsi nella freddezzacheapportal'ultima scena diun

dramma

in cui l’azione principale e più interessante vedesirimpiaz- zatadaunsoggettosecondario.

E

chiscorgerebbe più inquesto

modo

difarel’importanza el’unitàdiazione?

Taluno potrebbedirecheGiacobbe amava specialmen- teGiuseppe;epperò chefossedebito del pittorel’espri- merequesta predilezione colporreinazione principale labenedizione diGiuseppe. Questaosservazione,lungi daldiminuire l’importanza elanecessità di ritrarre in disegnolabenedizione diGiudainpreferenzadiogni al- tra,l’aumentaanzi e di molto.Dapoichèlapredilezione diGiacobbeperGiuseppeeraun sentimentonaturale;

laddoveerauopodiritrarreindisegnonongiàun padre

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