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Le fasi della mitosi di una cellula del meristema apicale

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Academic year: 2022

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Le fasi della mitosi di una cellula del meristema apicale

(8)

Zona di divisione cellulare

(9)

superficie sezione longitudinale

zona dei peli radicali

zona di

accrescimento

meristema apicale

capsula radicale

(10)

zona di distensione cellulare

zona di maturazione

Z o n a d i d is te n s io n e c e llu la re

(11)

Zona di maturazione cellulare

con peli redicali

(12)

simplasto

apoplasto

(13)

Radice di Salix

Endoderma

(14)

Banda del Caspary

parete cellulare trasversale

parete cellulare radiale

(15)
(16)

RADICE DICOTILEDONE –STRUTTURA PRIMARIA

(17)

A - epidermide B - Stele

C - corteccia

Actinostele triarca

A - xylema B - floema

C - endoderma D - periciclo

(18)
(19)
(20)

Ranunculus

(21)

Zea mays con midollo centrale

RADICE DI MONOCOTILEDONE

(22)

RADICE DI MONOCOTILEDONE

Sez. trasversale di lilium

(23)

Formazione di una radice laterale a partire dal

periciclo

(24)
(25)
(26)

Radice a fittone

L’apice radicale della radichetta dell’embrione persiste per tutta la vita della pianta. La radice primaria cresce verso il basso; da questa si formano delle radici laterali.

Crescita è di tipo monopodiale.

Tipica delle Gimnosperme e delle Angiosperme dicotiledoni

Radice fascicolata

La radice primaria interrompe la sua attività. Si formano molte radici

avventizie con una crescita simpodiale.

Tipica delle Angiosperme

monocotiledoni

(27)

Radici a trampolo nel sorgo- radice fascicolata

(28)

Le radici di alcune piante possono assumere morfologie particolari

In molte monocotiledoni vi sono radici avventizie con funzioni di sostegno

Rhizophora mangle L.

Pandanus sp.

(29)

Radici avventizie possono formarsi anche a partire dai rami.

Hedera helix L.

Ficus genghalensis L.

(30)

In Taxodium distichum (L.) Rich., pianta di ambienti acquitrinosi con substrato asfittico, alcune radici ( pneumatofori) hanno geotropismo negativo; tramite le lenticelle presenti sulla loro corteccia permettono l’arrivo dell’ossigeno ai tessuti radicali.

(31)

Le orchidee tropicali epifite hanno radici che non toccano mai il terreno; ciò le esporrebbe ad un rapido disseccamento.

La loro epidermide

pluristratificata ha gli strati più esterni formati da cellule

morte. Esse formano il velamen, che limita molto l’evaporazione e trattiene l’umidità atmosferica.

(32)

Radici aeree di orchidee epifite

(33)

Le radici possono essere sede di simbiosi.

Molte piante hanno radici nelle quali si instaura una simbiosi con funghi che, essendo saprofiti, sono in grado di fornire alla pianta sostanze organiche semplici. Tale tipo di simbiosi viene detta micorriza.

Sez. di radice di orchidee con micorriza.

Fungo

(34)

Nelle Fabaceae molte specie vivono in simbiosi radicale con batteri del genere

Rhizobium, capace di fissare l’azoto molecolare presente nell’aria. Nei punti in cui il Rhizobium penetra e infetta le cellule della corteccia si formano dei noduli radicali.

(35)

In alcuni Gimnosperme primitive (Cicadaceae) si instaurano simbiosi a livello radicale con dei cianobatteri azotofissatori (generi Nostoc e Anabaena). La simbiosi a sede in radici specializzate che, dalla forma assunta, vengono dette radici coralloidi.

Cycas revoluta Thunb.

(36)

Fasci aperti - Radice di dicotiledone- crescita secondaria

(37)
(38)
(39)

FUSTO

RADICE

(40)

Radice di dicotiledone- crescita secondaria

struttura primaria

struttura secondaria

(41)

Radice di Salix

Struttura primaria

Struttura secondaria

(42)

Pino

tiglio

(43)

Crescita secondaria in Daucus carota L.

(44)

Radici

secondarie

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