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C 368/24 Gazzetta ufficiale dell Unione europea

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(1)

RELAZIONE

sui conti annuali dell’impresa comune per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione relativi all’esercizio 2010, corredata delle risposte dell’impresa comune

(2011/C 368/04)

INTRODUZIONE

1. L’impresa comune europea per ITER ( 1 ) e lo sviluppo del­

l’energia da fusione è stata istituita nel marzo 2007 ( 2 ) per un periodo di 35 anni. L’impresa comune ha sede a Barcellona, mentre gli impianti di fusione principali verranno messi a punto a Cadarache, in Francia.

2. I compiti dell’impresa comune sono i seguenti ( 3 ):

a) apportare il contributo dell’Euratom all’Organizzazione inter­

nazionale dell’energia da fusione ITER ( 4 );

b) apportare il contributo dell’Euratom alle attività che rien­

trano nell’approccio allargato con il Giappone (attività com­

plementari di ricerca congiunta sulla fusione) per la realiz­

zazione in tempi rapidi dell’energia da fusione; e

c) preparare e coordinare un programma di attività volte alla costruzione di un reattore dimostrativo a fusione e degli impianti associati, in particolare l'impianto internazionale di irraggiamento dei materiali per la fusione (IFMIF).

3. Sono membri dell’impresa comune l’Euratom, rappresen­

tata dalla Commissione europea, gli Stati membri dell’Euratom, nonché paesi terzi che hanno concluso accordi di cooperazione con l’Euratom nel settore della fusione nucleare controllata e che hanno espresso il desiderio di diventare membri (al 31 dicembre 2010: la Svizzera).

4. Quando l’impresa comune è stata istituita, le risorse totali indicative considerate necessarie per il periodo 2007-2041 am­

montavano a 9 653 milioni di euro. Il contributo totale dell’Eu­

ratom era fissato a 7 649 milioni di euro, di cui il 15 % al

massimo per le spese amministrative. Le altre risorse consistono nei contributi del paese ospitante l’ITER (Francia), nei contributi annuali di associazione dei membri, nei contributi volontari dei membri diversi dall’Euratom e nelle risorse supplementari da ricevere alle condizioni approvate dal consiglio di direzione.

La Corte attira l’attenzione sulla necessità di un incremento sostanziale delle risorse destinate al progetto ITER (cfr. paragrafi 27-29).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

5. In virtù dell’articolo 287, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali ( 5 ) dell’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione, che includono «gli stati finanziari» ( 6 ) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» ( 7 ) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, nonché la legit­

timità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

6. La presente dichiarazione di affidabilità è destinata al Parlamento europeo e al Consiglio conformemente all'articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio ( 8 ).

La responsabilità del direttore

7. In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’impresa comune, sotto la pro­

pria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autoriz­

zati ( 9 ). Il direttore ha il compito di porre in essere ( 10 ) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi ( 11 ) privi di inesattezze siano esse dovute a frode o a errore, nonché di garantire la legittimità e regola­

rità delle operazioni su cui sono basati i conti.

( 1 ) ITER: Reattore sperimentale termonucleare internazionale.

( 2 ) Decisione 2007/198/Euratom del Consiglio, del 27 marzo 2007, che istituisce l'Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'ener­

gia da fusione e le conferisce dei vantaggi (GU L 90 del 30.3.2007, pag. 58).

( 3 ) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze, le attività e le risorse dell’impresa comune, a titolo informativo.

( 4 ) L’Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER è stata istituita nell’ottobre 2007 per un periodo iniziale di 35 anni, al fine di attuare il progetto ITER. Quest’ultimo ha lo scopo di dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione come fonte di ener­

gia. I membri sono l’Euratom, la Repubblica popolare cinese, la Repubblica dell’India, il Giappone, la Repubblica di Corea, la Fede­

razione russa e gli Stati Uniti d’America.

( 5 ) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce, tra l'altro, il tasso di esecuzione degli stanziamenti, nonché un riepilogo degli storni di stanziamenti tra le varie voci di bilancio.

( 6 ) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione dell’attivo netto e l’allegato agli stati finanziari, che in­

clude una descrizione delle principali procedure contabili nonché altre informazioni esplicative.

( 7 ) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

( 8 ) GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

( 9 ) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

( 10 ) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

( 11 ) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte degli organismi dell’UE sono stabilite dal capo 1 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testual­

mente nel regolamento finanziario dell’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia di fusione.

(2)

La responsabilità della Corte

8. La Corte ha il compito di fornire, sulla base del pro­

prio audit, una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’impresa comune e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

9. La Corte ha espletato l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici IFAC e ISSAI ( 12 ). In base a tali princìpi, la Corte è tenuta ad ap­

plicare princìpi etici ed a programmare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole dell’as­

senza di inesattezze rilevanti nei conti, nonché della legitti­

mità e regolarità delle operazioni sottostanti.

10. L’audit della Corte comprende l’esecuzione di proce­

dure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli im­

porti e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le proce­

dure scelte, compresa la valutazione del rischio di inesat­

tezze rilevanti nei conti o di operazioni illegittime o irrego­

lari, siano esse dovute a frode o a errore, dipendono dal giudizio professionale degli auditor. Nello svolgere tali valu­

tazioni di rischio, vengono esaminati i controlli interni ap­

plicati dall’entità alla compilazione e presentazione dei conti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circo­

stanze. L’audit della Corte include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ra­

gionevolezza delle stime contabili elaborate dai responsabili, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

11. La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

12. A giudizio della Corte, i conti annuali dell’impresa comune presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rile­

vanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2010, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario della stessa.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

13. A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’impresa comune per ITER e lo

sviluppo dell’energia da fusione per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

14. I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO Esecuzione del bilancio

15. Il bilancio definitivo comprendeva stanziamenti d'impe­

gno per 444,1 milioni di euro e stanziamenti di pagamento per 241,7 milioni di euro. Dall’esercizio 2009 sono stati riportati 106,8 milioni di euro di stanziamenti d'impegno e 52,2 milioni di euro di stanziamenti di pagamento (principalmente stanzia­

menti provenienti dallo Stato ospitante ITER e destinati alla costruzione di ITER). Il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato solo del 63,4 % ( 13 ) in conseguenza dei ritardi nell’esecuzione delle attività; ciò si rispecchia anche nel­

l’elevato saldo di cassa, che ammontava a 78,8 milioni di euro alla fine dell’anno (pari al 26,8 % degli stanziamenti di paga­

mento disponibili nel 2010).

Riorganizzazione dell’impresa comune e sistemi di controllo interno

16. Nelle sue due precedenti relazioni annuali specifiche, la Corte dei conti aveva osservato che i sistemi di controllo in­

terno dell’impresa comune non erano stati completamente de­

finiti e attuati come richiesto dal suo regolamento finanzia­

rio ( 14 ). Analogamente, in data 31 maggio 2010, il revisore interno dell’impresa comune ha pubblicato una relazione sui circuiti finanziari in cui ha espresso la propria preoccupazione sugli stessi e sulla separazione delle funzioni.

17. In risposta a ciò, il consiglio di direzione ha adottato a giugno del 2010 un piano per il miglioramento della gestione e, a ottobre, una proposta di modifica della struttura organizza­

tiva. La nuova struttura organizzativa ( 15 ) è divenuta operativa il 1 o gennaio 2011.

18. Nonostante tali modifiche, la responsabilità dei circuiti finanziari non era ancora stata completamente assegnata al momento dell’audit (aprile 2011), in quanto alcuni posti chiave risultavano ancora vacanti ( 16 ) (ad esempio capo del diparti­

mento ITER, capo dell’Amministrazione e capo dell’unità Bilan­

cio e finanze).

( 12 ) Federazione internazionale dei revisori contabili (International Fede­

ration of Accountants — IFAC) e Princìpi internazionali delle Istitu­

zioni superiori di controllo (International Standards of Supreme Audit Institutions — ISSAI).

( 13 ) Stanziamenti di pagamento per 55,8 milioni di euro sono stati riportati al 2011, mentre 51,8 milioni di euro di stanziamenti di pagamento riportati dall’esercizio 2009 sono stati annullati alla fine dell’anno.

( 14 ) Al paragrafo 21 della relazione sull’esercizio 2009 si faceva riferi­

mento alla riorganizzazione della struttura dei servizi dell’impresa comune che, a giudizio della Corte, sollevava la questione della separazione delle funzioni tra le attività finanziarie e quelle opera­

tive.

( 15 ) La nuova struttura organizzativa è orientata al «project management»

(gestione di progetto).

( 16 ) La copertura di tali posti è prevista nel corso del 2011.

(3)

Sistemi IT

19. Mentre i sistemi contabile e finanziario (ABAC e SAP) utilizzati dall’impresa comune sono di proprietà della Commis­

sione e sono stati convalidati dal contabile, gli altri importanti processi aziendali che forniscono informazioni finanziarie non sono stati ancora convalidati. Come indicato nella relazione della Corte relativa all’esercizio 2009 ( 17 ), non è stato ancora posto in opera un adeguato strumento per la gestione dei con­

tratti operativi (ABAC Contracts o simile) integrato ai sistemi di informativa finanziaria e di bilancio.

ALTRE QUESTIONI Sovvenzioni e appalti

20. La Corte ha verificato un campione di nove procedure per l’aggiudicazione di appalti e di sei per la concessione di sovvenzioni. Per tre delle nove procedure di appalto controllate, all’impresa comune era pervenuta una sola offerta. Per quel che riguarda le sovvenzioni, il numero medio di proposte pervenute era di una sola proposta per invito. Pur riconoscendo che l’im­

presa comune si trova ad operare in un settore industriale al­

tamente specializzato, la Corte raccomanda che essa compia ulteriori sforzi per massimizzare la concorrenza e segua il prin­

cipio dell’ottimizzazione delle risorse (value-for-money) nelle varie fasi di preparazione dell’invito, pubblicazione, valutazione e gestione del contratto.

21. I controlli applicati dall’impresa comune prima che ven­

gano effettuati pagamenti nell’ambito di convenzioni di sovven­

zione non sono sufficientemente documentati per fornire garan­

zie sul rispetto degli obblighi finanziari e sull’ammissibilità dei costi sottostanti ( 18 ).

22. La Corte accoglie con soddisfazione il fatto che l’impresa comune abbia iniziato a sviluppare una strategia di audit ex post da attuare nel 2012. La strategia di audit ex post rappre­

senta un controllo chiave ai fini della valutazione della legitti­

mità e regolarità delle operazioni sottostanti e dovrebbe essere posta in essere il più presto possibile, coprendo anche le sov­

venzioni e i contratti di appalto operativi.

Versamento tardivo dei contributi di associazione

23. Nel 2008 e nel 2009, la Corte ha osservato che diversi membri dell'impresa comune non avevano provveduto al versa­

mento dei rispettivi contributi di associazione entro il termine stabilito dal consiglio di direzione. Per il 2010, il termine era fissato al 31 maggio 2010 ma solo 14 dei 28 membri lo hanno rispettato.

Servizio di audit interno della Commissione

24. Nel parere n. 4/2008, la Corte rilevava come il regola­

mento finanziario dell’impresa comune non facesse riferimento alle competenze del revisore interno della Commissione in

materia di audit dell’impresa comune. Sebbene il regolamento finanziario dell’impresa comune non sia stato ancora modificato introducendo le competenze del revisore interno ( 19 ), la Com­

missione e l’impresa comune hanno preso iniziative per garan­

tire una più chiara definizione dei rispettivi ruoli operativi per quel che riguarda il servizio di audit interno della Commissione e la funzione di audit interno dell’impresa comune.

Comitato di audit dell’impresa comune

25. Nel parere n. 4/2008, la Corte aveva anche rilevato che, considerata l’entità del bilancio e la complessità dei compiti che l’impresa comune deve assolvere, era necessario istituire un co­

mitato di audit che riferisse direttamente al consiglio di dire­

zione. La Corte si compiace della decisione presa dal consiglio di direzione di istituire un comitato di audit ( 20 ).

Accordo con lo Stato ospitante sulla sede

26. L’accordo con lo Stato ospitante sulla sede, il sostegno, i privilegi e le immunità che è stato firmato tra il Regno di Spagna e l’impresa comune il 28 giugno 2007 stabilisce che deve essere messa a disposizione dell’impresa comune una sede permanente entro tre anni al massimo dalla firma dell’accordo.

Al momento dell’audit, l’impresa comune non disponeva di una sede permanente.

Stato di avanzamento del finanziamento del progetto ITER 27. Nel maggio 2010, la Commissione ha pubblicato una comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio circa lo stato di avanzamento del progetto ITER ( 21 ), nella quale stimava che per far fronte agli aumenti dei costi era necessario aumen­

tare di circa 1,4 miliardi di euro, per il periodo 2012-2013, il contributo di Euratom a ITER.

28. A luglio del 2010, la Commissione ha presentato una proposta di modifica dell’attuale quadro finanziario pluriennale per far fronte alle necessità di finanziamento aggiuntive per il 2012 ed il 2013 ( 22 ). Il Parlamento europeo ed il Consiglio non hanno raggiunto un accordo su tale proposta. Al momento dell’audit (aprile 2011), il problema del finanziamento del con­

tributo dell’UE al progetto ITER era ancora irrisolto.

29. La Corte rileva che tali sviluppi potrebbero avere un'in­

fluenza significativa sulle attività e sul bilancio dell'impresa co­

mune ed eventualmente ritardare il contributo dell’Euratom alla fase di costruzione del progetto ITER.

( 17 ) Paragrafo 20 della relazione della Corte relativa all’esercizio 2009.

( 18 ) Il revisore interno dell’impresa comune ha anche notato che l’ap­

proccio di controllo ex ante per il pagamento delle dichiarazioni di spesa non è efficace ed è poco preparato a trattare le dichiarazioni di spesa anche se le operazioni sottostanti sono legittime e regolari.

( 19 ) Cfr. parere n. 4/2008 della Corte.

( 20 ) Il comitato di audit è inizialmente costituito per un periodo di due anni ed è composto da cinque persone, di cui una designata dal­

l’Euratom.

( 21 ) Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Con­

siglio: Lo stato di avanzamento di ITER e possibili vie per il futuro, COM(2010) 226 definitivo, del 4 maggio 2010.

( 22 ) Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio re­

cante modifica dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria con ri­

guardo al quadro finanziario pluriennale per far fronte alle necessità di finanziamento aggiuntive del progetto ITER, COM(2010) 403 definitivo del 20 luglio 2010.

(4)

La presente relazione è stata adottata dalla sezione IV, presieduta da Igors LUDBORŽS, membro della Corte dei conti, a Lussemburgo nella riunione del 25 ottobre 2011.

Per la Corte dei conti Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente

(5)

ALLEGATO

Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione (Barcellona) Competenze e attività

Ambiti di competenza della Comunità secondo il trattato (Dagli articoli 45 e 49 del trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica)

Capo 5, concernente le imprese comuni, del trattato che istituisce la Comunità europea per l’energia atomica, in particolare:

Articolo 45

«Le imprese che rivestono fondamentale importanza per lo sviluppo dell'industria nucleare nella Comunità possono essere costituite in imprese comuni ai sensi del presente trattato, conformemente alle disposizioni degli articoli seguenti».

Articolo 49

La costituzione di una impresa comune risulta dalla decisione del Consiglio. Ogni impresa comune ha personalità giuridica.

Competenze dell’impresa comune

(Decisione del Consiglio 2007/198/Euratom)

Obiettivi

— apportare il contributo della Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) all’Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER,

— apportare il contributo dell’Euratom alle attività che rientrano nell’approccio al­

largato con il Giappone per la realizzazione in tempi rapidi dell'energia da fu­

sione,

— preparare e coordinare un programma di attività volte alla costruzione di un reattore dimostrativo a fusione e degli impianti associati, in particolare l'Impianto internazionale di irraggiamento dei materiali per la fusione (IFMIF).

Compiti

— sovrintendere alla preparazione del sito per il progetto ITER,

— fornire all’organizzazione ITER componenti, attrezzature, materiali e altre risorse,

— gestire le procedure di aggiudicazione degli appalti nei confronti dell’organizza­

zione ITER, in particolare le procedure relative alla garanzia di qualità,

— preparare e coordinare la partecipazione dell’Euratom allo sfruttamento scientifico e tecnico del progetto ITER,

— coordinare le attività di ricerca e sviluppo scientifico e tecnologico a sostegno del contributo dell'Euratom all’organizzazione ITER,

— apportare il contributo finanziario dell’Euratom all’organizzazione ITER,

— prendere le disposizioni necessarie affinché le risorse umane possano essere messe a disposizione dell’organizzazione ITER,

— garantire l’interfaccia con l’organizzazione ITER e svolgere ogni altra attività a sostegno dell’accordo ITER.

Organizzazione 1 Consiglio di direzione

Il consiglio di direzione è responsabile della supervisione dell'impresa comune nel conseguimento dei suoi obiettivi stabiliti e assicura una stretta collaborazione tra l’impresa comune e i suoi membri nell'espletamento delle attività della stessa.

2 — Comitato esecutivo

Il comitato esecutivo assiste il consiglio di direzione nella preparazione delle sue decisioni e svolge qualsiasi altro compito delegatogli dal consiglio di direzione.

3 — Consiglio di programma scientifico

Il consiglio di programma scientifico trasmette al consiglio di direzione e al direttore, se necessario, il proprio parere sull’adozione e l’attuazione del piano di progetto e dei programmi di lavoro.

(6)

4 — Direttore

Il direttore è il massimo responsabile della gestione delle attività correnti dell’impresa comune, nonché suo rappresentante legale.

5 — Audit esterno Corte dei conti.

6 — Audit interno

Istituito a decorrere dal 1 o luglio 2009.

7 — Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse a disposizione

dell'impresa comune nel 2010 Bilancio

241,70 milioni di euro di cui il 93 % finanziato dal contributo UE.

Effettivi al 31 dicembre 2010

234 posti permanenti previsti nella tabella dell'organico, di cui 185 occupati;

Altri agenti:

— esperti nazionali distaccati: 6

— agenti contrattuali: 84

— agenti locali: n.a.

— totale effettivi: 275 Addetti a (all’incirca):

— attività operative: 160

— funzioni amministrative: 60

— funzioni miste: 55 Attività e servizi forniti

nel 2010 — Contratti operativi: 44 contratti aggiudicati per un valore totale di 826 milioni di euro (avviati 42)

— Contratti amministrativi: 7 contratti aggiudicati per un valore totale di 6 milioni di euro (avviati 5)

— Sovvenzioni: 23 per un valore totale di 8 milioni di euro (avviate 16)

— Esecuzione del bilancio:

— 99,9 % per gli stanziamenti di impegno, (99,8 % operativo e 99 % ammini­

strativo)

— 63,4 % per gli stanziamenti di pagamento (61,8 % operativo e 77 % ammini­

strativo)

— Procedure di appalto:

— 4 per il progetto ITER (384,44 kIUA ( 1 ) equivalenti a 615 milioni di euro) (per un totale di 803,7 su 1 135,9 kIUA, pari al 66 % di tutti i contributi europei in natura pianificati)

— 5 per le attività che rientrano nell’approccio allargato (98,4 kBAUA equiva­

lenti a 66 milioni di euro su un totale di 236,4 kBAUA previsti per tutti i contributi europei)

— Crediti ITER aggiudicati: 10,4 kIUA (equivalenti a 16,6 milioni di euro).

Fonte: Informazioni fornite dall’impresa comune.

( 1 ) IUA: ITER Units of Account (unità di conto ITER).

(7)

RISPOSTE DELL’IMPRESA COMUNE EUROPEA PER IL PROGETTO ITER E LO SVILUPPO DELL’ENERGIA DA FUSIONE

Osservazioni sulla gestione finanziaria e di bilancio

Riorganizzazione dell’impresa comune e dei sistemi di controllo interno Paragrafi 16, 17 e 18

A seguito del cambiamento nella gestione in febbraio 2010, F4E ha avviato, nella seconda metà dello stesso anno, una riorganizzazione di ampia portata, che si è incentrata sull’attuazione della gestione basata su progetti e sul rafforzamento dell’ambiente di controllo interno. Nel contesto della riorganizzazione, e in risposta alle raccomandazioni formulate nell’audit del circuito finanziario dal revisore interno, la gestione finanziaria è stata sviluppata attraverso il riesame dei circuiti finanziari e la creazione di un’unità bilancio e finanza in gennaio 2011. Allo stesso tempo, si è istituito un gruppo di lavoro sul circuito finanziario, per documentare le procedure finanziarie, rivedere i controlli e gli elenchi di verifica ed emanare note orientative migliorando il sistema di gestione finanziaria in seno a F4E.

In parallelo, è stato nominato un coordinatore del controllo interno, responsabile del coordinamento generale dell’ambiente di controllo di F4E all’interno dell’unità bilancio e finanza.

La riorganizzazione della gestione di F4E è proseguita a ritmo costante per tutto il 2011. Progressivamente sono stati introdotti controlli aggiuntivi e sono state coperte le funzioni di gestione vacanti. Ora i nuovi circuiti finanziari sono stati integralmente realizzati, è stato predisposto un sistema di informativa gestionale periodica e i sistemi di gestione stanno raggiungendo la piena operatività.

Tenendo conto del settore industriale a elevata specializzazione in cui opera F4E, l’organizzazione applica anche un sistema di garanzia qualità basato sulle norme ISO, attivo dal 2009. Data l’esigenza dell’organiz­

zazione, e per evitare la duplicazione di sforzi, la garanzia qualità e il controllo interno verranno accorpati in un più ampio sistema di gestione F4E.

Sistemi informatici Paragrafo 19

F4E è pienamente consapevole delle mancanze nell’ambito dell’integrazione dei dati finanziari e di bilancio con le attività operative. Tra l’altro, le restrizioni tecniche applicate all’accesso ai dati finanziari dal pro­

prietario del sistema hanno comportato ritardi nella creazione degli strumenti di gestione e informativa. Tale questione è stata recentemente risolta mediante un ulteriore accordo sul livello dei servizi con la DG BUDG.

Inoltre, la complessità del progetto ITER e successivamente la gestione dei relativi impegni giuridici sotto­

stanti, a livello sia amministrativo sia operativo, hanno ritardato la realizzazione di un sistema unico per la gestione dei contratti. Al momento della redazione della presente risposta, un sistema centrale per la gestione dei contratti era in fase di adozione da parte della direzione, ed era in corso di preparazione un piano d’azione volto ad assorbire i ritardi nella codifica e normalizzare la situazione.

Altri punti

Sovvenzioni e appalti Paragrafo 20

F4E ritiene che la raccomandazione della Corte di fatto abbia già trovato applicazione attraverso i processi e la strategia di pubblicazione in essere. Va rilevato che, nei settori industriali con un grado di specializzazione meno elevato, F4E ha ricevuto fino a 33 offerte in risposta ai bandi di gara. Ciò mostra chiaramente che il problema non è associato in modo intrinseco ai metodi di comunicazione e informazione usati da F4E, bensì alla natura specialistica dell’industria, come evidenziato dal revisore stesso. L’impresa comune non può influenzare il livello di competenza disponibile sul mercato.

Paragrafo 21

Le relazioni di valutazione tecnica e le note di accettazione sono convalidate e confermano che i costi addebitati sono conformi alle attività. Inoltre, i costi dichiarati sono sottoposti a controlli finanziari. F4E conviene tuttavia sul fatto che esiste un margine di miglioramento per quanto riguarda la documentazione dei controlli svolti. Tale questione è attualmente all’esame del gruppo di lavoro sui controlli interni, e si sta procedendo a un rafforzamento delle procedure.

(8)

Versamento tardivo dei contributi di associazione Paragrafo 23

A parte l’invio di solleciti, lo statuto di F4E non prevede altri mezzi legali per assicurare che i membri versino tempestivamente il rispettivo contributo. Dati i ricorrenti ritardi nel pagamento dei contributi di associazione, la questione è stata inserita nell’ordine del giorno della sessione del consiglio di direzione della fine di maggio 2011.

Sono state quindi approvate misure che prevedono l’applicazione di un interesse sul contributo di associa­

zione annuale in caso di pagamento tardivo. Inoltre, è stato adottato e posto in essere un quadro che definisce le modalità relative ai tassi di interesse e alle note di addebito.

Accordo con lo Stato ospitante sulla sede Paragrafo 26

L’accordo con lo Stato ospitante sulla sede firmato dall’impresa comune e dal Regno di Spagna nel 2007 prevede di fatto che la Spagna fornisca a F4E una sede permanente al più tardi tre anni dopo la firma dell’accordo. L’accordo prevede altresì che nel frattempo, e prima di mettere a disposizione la sede definitiva, la Spagna fornisca una sede temporanea. Poiché la Spagna non ha ancora reso disponibile una sede permanente, l’impresa comune occupa una sede temporanea a titolo gratuito, in quanto la Spagna sostiene il costo complessivo dei locali (affitto e manutenzione come previsto dall’accordo, mentre F4E si fa carico della parte imputabile al locatario). Nel contesto delle recenti discussioni con lo Stato ospitante di F4E, ci è stato comunicato che la Spagna è alla ricerca di una soluzione permanente, la cui presentazione a F4E per accettazione è prevista entro la fine del 2011.

Nel frattempo, è importante rilevare che la situazione attuale non ha alcun impatto negativo sull’organiz­

zazione.

Stato di avanzamento del finanziamento del progetto ITER Paragrafi 27, 28 e 29

In preparazione del consiglio ITER di luglio 2010, F4E ha valutato la fattibilità di uno scenario di riferi­

mento rivisto per ITER (lo «scenario di riferimento»), che fissava il termine della fase di costruzione a novembre 2019 nonché le risorse necessarie per la realizzazione. A tale scopo, F4E ha esaminato le possibilità di fabbricazione e analizzato le implicazioni in termini di costi e rischi. Lo scenario di riferimento è stato approvato in occasione della riunione del consiglio ITER; l’Unione europea ha dato il proprio sostegno «ad referendum», poiché l’autorità di bilancio doveva ancora approvare e assicurare il finanzia­

mento di ITER.

Nel 2010, F4E ha svolto le attività ITER in linea con lo scenario di riferimento. Il 95 % delle attività previste nel programma di lavoro 2010 di F4E è stato avviato come previsto. Nei casi in cui si sono verificati ritardi, sono state prese misure per limitarli e rispettare il calendario per il primo plasma.

Nel 2011, F4E ha continuato a svolgere le attività ITER conformemente allo scenario di riferimento, compiendo notevoli progressi su vari fronti. Al contempo, si sono registrati ritardi per alcuni importanti aspetti UE ed extra-UE. Inoltre, il sisma che ha colpito il Giappone orientale in marzo ha avuto conseguenze negative sul calendario di ITER. Pertanto, nel contesto del consiglio ITER del giugno scorso, è stato chiesto all’organizzazione internazionale, in particolare dall’UE, di costituire un gruppo di lavoro speciale, sotto la guida del suo direttore generale insieme a tutte le agenzie interne, al fine di definire piani di attenuazione per gli aspetti del percorso critico, nell’ottica di limitare al minimo i ritardi e rimanere entro i costi complessivi massimi stimati.

A prescindere da questa nuova ottimizzazione del calendario, i fondi aggiuntivi richiesti per il 2012 e 2013 saranno usati soprattutto per sostenere l’assegnazione degli importanti contratti relativi ai principali edifici ITER, ancora previsti per il 2012 e 2013.

Il bilancio supplementare per il 2012 e 2013 è stato discusso con gli Stati membri in occasione della riunione del comitato del bilancio del Consiglio, il 27 settembre. La presidenza intende presentare il suo progetto di proposta di mandato da discutere con il Parlamento europeo nel quadro del trilogo sul bilancio del 19 ottobre; l’obiettivo è raggiungere un accordo prima della riunione di metà novembre del consiglio ITER, in occasione della quale dovrebbe essere approvato il nuovo scenario di riferimento.

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