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Estratto. 29.dianoia. Rivista di filosofia anno XXIV, dicembre mucchi Editore

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Academic year: 2022

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29. dianoia

29. dianoia

Credere e argomentare.

L’eredità intellettuale di Anselmo d’Aosta tra filosofia, storia e religione a cura di Riccardo Fedriga

RiccaRdo FedRiga Introduzione, Lasciti e altre eredità BeRnd goeBel

The vindication of teaching and theology in a monastic community: Lanfranc of Le Bec and his students Anselm and Ralph

ian logan

Anselm’s Conception of God’s Omnipotence RoBeRto di ceglie

Anselmo d’Aosta e la fecondità filosofica di una prospettiva teologica RiccaRdo Saccenti

Il primo dei moderni? Henri de Lubac, Yves Congar e Marie-Dominique Chenu sul posto di Anselmo nella storia della teologia

RoBeRto limonta

Fuga saeculi. Spiritualità monastica e crisi di civiltà nel pensiero tedesco del primo Novecento aleSSandRo gatta

L’eredità del platonismo medievale nel pensiero di Pavel Florenskij tra uso e sovrainterpretazione storica

giovanni BaSile

Il mito della caduta degli angeli ribelli nel Cur Deus homo. Analisi e osservazioni a margine di Elaborazione del Mito di H. Blumenberg

nicola alBaneSi

L’insopprimibile desiderio della fede di comprendere gianmaRco BiSogno

Anselmo in Italia: Tra Mario Dal Pra e Sofia Vanni Rovighi SteFano maRchionni

L’educazione nella vita comunitaria e la rettitudine. La chiave dell’amore in Anselmo d’Aosta a Le Bec

BeRnaRd Sawicki o.S.B.

Sulla scia dei motivi anselmiani negli scritti di Elmar Salmann: verso una teologia monastica sapienziale

mucchi Editore

30,00 i.c.  issn 1125-1514

29.dianoia

Rivista di filosofia

anno XXiV, dicembre 2019

Estratto

(2)

29.dianoia

Rivista di filosofia

del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna

Mucchi Editore

(3)

dianoia

Rivista di filosofia del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna fondata da Antonio Santucci † Direttrice Mariafranca Spallanzani

Vicedirettrice Marina Lalatta Costerbosa

Comitato di direzione Alberto Burgio, Francesco Cerrato, Vittorio d’Anna, Franco Farinelli, Ric- cardo Fedriga, Carlo Gentili, Manlio Iofrida, Marina Lalatta Costerbosa, Mariafranca Spal- lanzani.

Comitato scientifico Carlo Borghero (Università di Roma - La Sapienza), Dino Buzzetti (Uni- versità di Bologna), Giuseppe Cambiano (Scuola Normale Superiore di Pisa), Pietro Capitani (Università di Bologna), Claudio Cesa † (Scuola Normale Superiore di Pisa), Raffaele Ciafar- done (Università di Chieti), Michele Ciliberto (Scuola Normale Superiore di Pisa), Giambat- tista Gori (Università degli Studi di Milano), Lucian Hölscher (Ruhr Universität Bochum), Giorgio Lanaro † (Università degli Studi di Milano), Catherine Larrère (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne), Ernst Müller (Humboldt-Universität zu Berlin), Paola Marrati (Johns Hopkins University - Baltimore), Gianni Paganini (Università del Piemonte Orientale), Jo- hannes Rohbeck (Technische Universität - Dresden), Ricardo Salles (Universidade Federal do Estado do Rio de Janeiro), Falko Schmieder (Zentrum für Literatur- und Kulturforschung Berlin), Maria Emanuela Scribano (Università di Siena), Giovanni Semeraro (Universidade Federal Fluminense - Rio de Janeiro), Stefano Simonetta (Università degli Studi di Milano), Alexander Stewart (Lancaster University), Walter Tega (Università di Bologna), Luc Vincen- ti (Université “Paul Valéry” Montpellier III), John P. Wright (Central Michigan University - Mount Pleasant, Michigan), Günter Zöller (Ludwig-Maximilians-Universität - München).

Comitato di redazione Alessandro Chiessi, Diego Donna, Roberto Formisano, Gennaro Imbria- no, Gabriele Scardovi, Piero Schiavo.

Direzione e redazione Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, Via Zamboni, 38 - 40126 Bologna info@dianoia.it

I manoscritti devono essere inviati per posta elettronica alla redazione della rivista. La loro accettazione è subordinata al parere favorevole di due referees anonimi. Le norme tipografi- che e le modalità d’invio dei contributi sono scaricabili dalla pagina web della rivista:

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numero singolo € 30,00 (più spese di spedizione); numero singolo digitale € 22,00

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ISSN 1125-1514 - ISSN digitale 1826-7173 ISBN 978-88-7000-830-2

Grafica e impaginazione STEM Mucchi (MO), stampa Editografica (BO). Finito di stampare nel mese di dicembre 2019

© STEM Mucchi Editore - Via Emilia est, 1741 - 41122 Modena - Tel. 059374094 info@mucchieditore.it www.mucchieditore.it

facebook.com/mucchieditore twitter.com/mucchieditore instagram.com/mucchi_editore La legge 22 aprile 1941 sulla protezione del diritto d’Autore, modificata dalla legge 18 agosto 2000, tutela la proprietà intellettuale e i diritti connessi al suo esercizio. Senza autorizzazione sono vietate la riproduzione e l’archiviazione, anche parziali, e per uso didattico, con qualsiasi mezzo, del contenuto di quest’opera nella forma editoriale con la quale essa è pubblicata. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nel limite del 15% di ciascun volume o fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del com- penso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dall’editore o dagli aventi diritto.

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29. dianoia

Credere e argomentare.

L’eredità intellettuale di Anselmo d’Aosta tra filosofia, storia e religione

a cura di Riccardo Fedriga

7 Riccardo Fedriga, Introduzione, Lasciti e altre eredità 21 Bernd Goebel, The vindication of teaching and theology in a

monastic community: Lanfranc of Le Bec and his students Anselm and Ralph

49 Ian Logan, Anselm’s Conception of God’s Omnipotence 69 Roberto Di Ceglie, Anselmo d’Aosta e la fecondità filosofica di

una prospettiva teologica

87 Riccardo Saccenti, Il primo dei moderni? Henri de Lubac, Yves Congar e Marie-Dominique Chenu sul posto di Anselmo nella storia della teologia

105 Roberto Limonta, Fuga saeculi. Spiritualità monastica e crisi di civiltà nel pensiero tedesco del primo Novecento

127 Alessandro Gatta, L’eredità del platonismo medievale nel pensie- ro di Pavel Florenskij tra uso e sovrainterpretazione storica 139 Giovanni Basile, Il mito della caduta degli angeli ribelli nel Cur

Deus homo. Analisi ed osservazioni a margine di Elaborazione del Mito di H. Blumenberg

155 Nicola Albanesi, L’insopprimibile desiderio della fede di comprendere

181 Gianmarco Bisogno, Anselmo in Italia: Tra Mario Dal Pra e Sofia Vanni Rovighi

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203 Stefano Marchionni, L’educazione nella vita comunitaria e la rettitudine. La chiave dell’amore in Anselmo d’Aosta a Le Bec 217 Bernard Sawicki O.S.B., Sulla scia dei motivi anselmiani negli

scritti di Elmar Salmann: verso una teologia monastica sapienziale

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Credere e argomentare.

L’eredità intellettuale di Anselmo d’Aosta tra filosofia, storia e religione

a cura di Riccardo Fedriga

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«dianoia», 29 (2019)

Il mito della caduta degli angeli ribelli nel Cur Deus homo.

Analisi e osservazioni a margine di Elaborazione del Mito di H. Blumenberg

Giovanni Basile

The path that we will propose will be to show how Anselmo d’Aosta, in front of the choice on the convenience between myth and dogma, seems to address the myth.

Along the article we will explain why this choice and how Anselmo arrives and present it. To do this we will focus mainly on the textual and hermeneutical anal- ysis of the Cur Deus homo and then let ourselves be tempted by the provocations that Hans Blumenberg proposed in his text Elaborazione del mito precisely on this question.

Keyword: Anselm, Blumenberg, Myth, Dogma, Hermeneutics.

1. Premessa

Può una narrazione mitica rivelarsi utile per la comprensione di un mistero della fede cristiana? Semplicisticamente si potrebbe rispon- dere di sì, se non altro per la chiara presenza del linguaggio miti- co-simbolico nei brani biblici 1 e nei testi dei Padri della Chiesa 2. La domanda però, nonostante queste considerazioni, resterebbe irri- solta se cancellando dalla questione iniziale, “mistero della fede cristiana”, inserissimo “dogma”. Comprendiamo adesso che quel- la iniziale risposta positiva, pur avendo in sé un fondo di verità, ci apre ad un problema di non poco conto per chi dovesse trovar- si a scegliere, per esempio, tra un mito e un dogma per l’esposizio- ne di un mistero di fede. Il percorso che proporremo sarà quello di mostrare come un dottore della chiesa, Anselmo d’Aosta, innanzi alla scelta sulla convenienza tra il mito ed il dogma, pare rivolger- si al mito. Lungo l’articolo spiegheremo il perché di questa scelta e come Anselmo vi arrivi e la presenti. Per far questo ci sofferme- remo principalmente sull’analisi testuale ed ermeneutica del Cur

1 A. Minissale, Alle origini dell’universo e dell’uomo (Genesi 1-11), Cinisello Balsamo, San Paolo, 2002.

2 Atanasio, L’incarnazione del Verbo, introduzione, note e trad. it. a cura di E. Bellini, Roma, Città Nuova, 2005.

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Deus homo 3 per poi lasciarci tentare dalle provocazioni che il filoso- fo tedesco Hans Blumenberg ha proposto nel suo testo Elaborazione del mito 4 proprio su questa questione. Le indagini blumenberghia- ne ci aprono infatti alla risoluzione della nostra domanda inizia- le: può un mito essere utile per la comprensione e la comunicazio- ne di un mistero della fede? L’utilità di questo lavoro sarà quella di consegnare il percorso ermeneutico presente nel CDH attraversan- do però uno spazio poco sviluppato nelle trattazioni su quest’opera:

l’utilizzo del linguaggio simbolico-mitico come mezzo e strumento di comunicazione. Sposando pienamente la linea proposta da que- sto volume, proponiamo una lettura rinnovata di Anselmo e del suo genio ermeneutico. Per far questo ci occuperemo in modo partico- lare, dandone una interpretazione plausibile, dei capitoli XV-XVIII del Libro Primo, i più lunghi dell’opera, entro i quali è narrato il mito della “caduta” degli angeli ribelli. Scopriremo che Anselmo troverà utile per l’intento del suo trattato, riprendere un racconto dai tratti esplicitamente mitologici per condurre i suoi interlocuto- ri al senso del perché dell’incarnazione del Verbo Divino. In que- sto lavoro, ci chiederemo essenzialmente due cose. La prima: cosa ci fa un racconto mitico all’interno della narrazione di un mistero di fede? La seconda: è utile un racconto mitico? Per rendere chiari que- sti passaggi percorreremo due tappe. Prima evidenzieremo l’inten- to e l’interlocutore del primo libro dell’opera, poi faremo emergere il lavoro ermeneutico racchiuso nella narrazione della caduta ange- lica servendoci delle provocazioni ermeneutiche di H. Blumenberg.

2. L’interlocutore e l’intento del CDH

Credo possa essere utile iniziare dal testo per fare emergere come sin da subito si delinei l’interlocutore anselmiano a cui è rivolto questo primo libro del CDH.

3 Le fonti latine consultate sono: J.P. Migne, Patrologia Latina, tt. 158 e 159: S. Anselmi Bec- censi Abbate Cantuariensis Archiepiscopi opera omnia necton Eadmeri Monachi Historia Novorum et alia opuscola, labore et studio D. Gabrielis Gerberon, Monachi Congregationis S. Mauri, ad mss.

fidem espurgata et aucta. Editio nova, opusculis recens editis illustrata, Lutetiae Parisiorum 1853- 1854; F. S. Schmitt, S. Anselmi Cantuariensis Archiepiscopi opera omnia, ad fidem codicum recen- suit Franciscus Salesius Schmitt, Edimburgi 1946-1961. Per la traduzione in lingua italiana uti- lizzeremo Anselmo D’Aosta, Perché un Dio uomo?, a cura di A. Orazzo, Roma, Città Nuova, 2017. Da ora CDH, sia nel testo che nelle note.

4 H. Blumenberg, Eleborazione del mito [Arbeit am Mythos, Frankfurt am Main, 1979], trad.

it. di G. Carchia, Bologna, il Mulino, 1991.

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