Maturità 2011: il compito di matematica era così difficile?
Tra algebra, geometria e storia della materia, gli studenti del liceo scientifico quest’anno hanno avuto vita dura. Ma quanto? Lo abbiamo chiesto a Roberto Natalini, matematico del Cnr (che ci ha messo meno di 10 minuti a risolvere il primo quesito)
23 giugno 2011 di Valentina Arcovio
Studi di funzione, calcolo di massimi e minimi, integrali e quesiti che spaziano dall’ algebra alla geometria e dall’analisi alla storia della matematica. Quest’anno nella traccia di matematica nell’esame di maturità del Liceo Scientifico non manca davvero nulla, come dimostrano le foto pubblicate subito dopo l’inizio della prova da Scuola.net.
“Capisco che gli studenti hanno trovato diverse difficoltà nello svolgere la prova”, commenta Roberto Natalini, matematico dell’ Istituto per le Applicazioni del Calcolo M. Picone (Iac) del Cnr. Lo scienziato ci ha messo poco meno di 10 minuti a risolvere la prima parte del compito. “ Mi rendo conto però - ammette - che sono un matematico di professione, mentre per gli studenti alcuni esercizi sono sembrati davvero impossibili da risolvere”.
Il primo problema proposto è un classico. “ C’erano un paio di cose su cui gli studenti dovevano stare molto attenti - spiega il matematico - ma francamente sono convinto che su questa traccia avrebbero avuto difficoltà anche studenti universitari alle prese con l’esame di Analisi 1”.
Tutto sommato il secondo problema, almeno a detta dell’esperto, è abbastanza semplice, anche se insidioso: un esercizio di funzione presentato in forma applicativa. “ Mi ha stupito molto - dice Natalini - che nell’ultima parte si sia fatto riferimento a dati veri sul profitto d’azienda. In generale, è un esercizio facilissimo, peccato che gli studenti delle scuole superiori non vengono proprio preparati ad affrontare problemi così applicativi e sono convinto che molti sono rimasti a bocca aperta”. Un po’ come è successo per i test Invalsi, in cui c’erano esercizi pienamente in linea con i programmi scolastici, ma sottoposti agli studenti in una forma completamente diversa da quella a cui sono abituati.
Per quanto riguarda la seconda parte della prova di matematica, quella del questionario, anche qui si i nervi dei maturandi sono stati messi a dura prova. “ Quasi tutte domande difficili - commenta il matematico - e non assolutamente banali.
Agli studenti è stato chiesto uno sforzo non indifferente di ragionamento”.
Ad aver fatto rizzare i capelli dei più è stata in particolare la domanda numero 8: “ In che cosa consiste il problema della quadratura del cerchio? Perché è così spesso citato?”
Un quesito, questo, probabilmente lampante solo per chi mastica la matematica in
maniera disinvolta. “ Sono domande - spiega Natalini - che vanno bel al di là della cultura matematica scolastica. Non so quanti hanno saputo scrivere che trovare un quadrato che abbia la stessa area di un cerchio è impossibile con riga e compasso. Il quesito proposto, inoltre, richiedeva un ragionamento abbastanza complesso basato su una cultura più approfondita della materia”.
In definitiva, ai maturandi di quest’anno non è andata poi così bene. “ Ben vengano quesiti così ragionati e esercizi così applicativi, che poi sono la sintassi alla base delle tecnologie moderne. Ma attenzione”, precisa Natalini: “ a non sopravvalutare la formazione offerta ai ragazzi. è evidente che c’è uno scollamento tra chi scrive le tracce e la reale preparazione che danno le scuole”.