LIMITE DI SUCCESSIONI
L’operazione di limite consente di rispondere in forma rigorosa alla domanda “Come si comportano i valori di una successione {an}, al crescere dell’indice n?”
Esempio: an = 2n + 1
2n+1 , n = 0, 1, . . .
Qualitativamente: I valori an si “avvicinano” in modo
“progressivo” al “valore limite” L = 0.5.
Def. {an} converge ad L ∈ R, quando:
∀ ε > 0 ∃mε ∈ N : ∀ n ≥ mε, |an − L| ≤ ε . L si dice limite della successione {an}, e si scrive
lim
n→+∞an = L oppure an → L , n → +∞ . 1
Interpretazione grafica di lim
n→+∞an = L
∀ ε > 0 ∃mε ∈ N : ∀ n ≥ mε , |an − L| ≤ ε . (1)
Osservazioni:
• L’intero mε dipende dalla soglia ε prefissata (tipica- mente, tanto pi`u piccolo `e ε, tanto pi`u grande dovr`a essere mε)
• Non `e restrittivo limitarsi a verificare la condizione (1) soltanto per tutti gli ε minori o uguali ad una prefissata soglia ε0 > (sufficientemente piccola)
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Verifica formale del limite: lim
n→+∞
2n + 1
2n+1 = 1 2 Dobbiamo verificare che
∀ ε > 0 ∃mε ∈ N : ∀ n ≥ mε
2n + 1
2n+1 − 1 2
≤ ε Fissato un ε > 0 arbitrario, consideriamo la disuguaglianza finale
2n + 1
2n+1 − 1 2
≤ ε . (2)
Obiettivo: determinare un intero mε ∈ N tale che per tutti gli interi n ≥ mε la disuguaglianza (2) sia verificata.
Strategia: “risolviamo” la (2) rispetto ad n:
2n + 1
2n+1 − 1 2
≤ ε ⇔
2n + 1 − 2n 2n+1
= 1
2n+1 ≤ ε
⇔ 2n+1 ≥ 1
ε ⇔ n + 1 ≥ log2 1
ε ⇔ n ≥ log2 1
ε − 1 . 3
Indichiamo con mε un numero intero positivo tale che:
mε ≥ log2 1
ε − 1
(un tale numero mε ∈ N esiste certamente, poich´e R
`e un campo Archimedeo), allora
n ≥ mε ⇒
2n + 1
2n+1 − 1 2
≤ ε .
Dunque l’intero mε, definito come sopra, ci permette di conseguire l’obiettivo preposto. Data l’arbitrarie- t`a dell’ε prefissato nel ragionamento, quanto precede dimostra la validit`a del limite.
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