La progettazione organizzativa
1 Introduzione
2 Complementarità e Sostituibilità
3 La non-convessità e la non-concavità
4 Connessioni forti e connessioni deboli
Lavinia Parisi
Per analizzare i concetti fondamentali della progettazione organizzativa occorre rifarsi al concetto di adattamento analizzato nel primo capitolo.
E’ infatti fondamentale scegliere tra modelli organizzativi coerenti alle caratteristiche ambientali, alle scelte strategiche e alla struttura organizzativa.
Spesso tali modelli non sono facili da comprendere e prevedere.
Lavinia Parisi
I modelli organizzativi sono in numero limitato perchè si basano su alcune idee chiavi:
complementarità sostituibilità non-convessità non-concavità
La complementarità e la sostituibilità
Lavinia Parisi
La complementarità
Due variabili di scelta sono complementari quando applicando (a livelli maggiori) una delle due aumentano i benefici
dell’applicazione (a livelli maggiori) dell’altra.
Esempio: prezzo e qualità, varietà dei prodotti e flessibilità degli impianti.
La sostituibilità
Due variabili di scelta sono sostitutive quando applicando (a livelli maggiori) una delle due variabili si riduce l’attratività di applicare (a livelli maggiori) l’altra.
Esempio: produzione di magazzino e produzione di commessa, controllo diretto e remunerazione applicata alla performanze.
Stabilire se due variabili sono complementari o sostitutive, permette di strutturare i diversi modelli di progettazione organizzativa.
Ad esempio l’utlizzo di alcune varibili di scelta organizzativa (e non altre) porta alla definizione di due modelli coerenti di progettazione:
1 la produzione di massa
2 la produzione snella
Lavinia Parisi
scienze sociali, dalla matematica. La convessità
se sono possibili due opzioni di scelta allora lo è anche ciascuna soluzione intermedia, ciò implica che le scelte siano divisibili.
La concavità
l’effetto sulla performance di un incremento marginale di una variabile organizzativa è decrescente fino a diventare negativo, ciò implica che se due scelte portano alla stessa performance una scelta intermedia porta a risultati maggiori.
Lavinia Parisi
La scelta ottimale
Così come nelle scelte microeconomiche di consumatore e produttore, le assunzioni di convessità e concavità garantiscono l’esistenza di un’unica scelta che massimizza il risultato.
Se la scelta effettuata non si collocasse nel punto di massimo allora qualunque variazione della stessa porterebbe a risultati migliori e sarebbe quindi da preferire.
In un contesto di scelte strategiche sensibili all’ambiente circostante, le assunzioni di convessità e concavità sono poco plausibili.
Ciò comporta che:
ci possono essere molteplici scelte coerenti tra loro, ma alcune possono condurre a risultati migliori di altre.
ad esempio, spesso aziende passano da strutture in cui la responsabilità decisionale è totalmente centralizzata ad altre che operano in modo esattamente opposto e ciò senza alcuna logica apparente. Questo perché chi è responsabile delle decisioni non è una variabile divisibile.
Lavinia Parisi
Come individuare la scelta ottimale
Elementi indispensabili affinchè la leadership aziendale riesca a riconoscere e attuare la scelta ottimale sono:
1 riconoscimento strategico: riconoscere il bisogno o
l’opportunità di cambiare strategia
2 vision: riconoscere percorsi strategici, alternativi e vincenti
3 comunicazione: abilità di comunicare e trasmettere le
nuove modalità organizzative, le loro caratteristiche e il modo per implementarle.
4 persuasione: abilità di convincere i propri collaboratori
dell’importanza del cambiamento e dei vantaggi ad esso connessi
5 coraggio: abilità di innovare e sperimentare soluzioni
Connessioni forti e connessioni deboli
Lavinia Parisi
Dobbiamo distinguere tra:
1 sistema organizzativo a connessioni forti: le variabili
organizzative sono altamente connesse tanto che cambiare un elemento della struttura organizzativao e/o dell’ambiente compromette fortemente la performance aziendale a meno che non vengano modificati anche altri elementi.
2 sistema organizzativo a connessioni deboli: le variabili
organizzative sono debolmente connesse, c’è flessibilità della struttura organizzativa e si puo’ rispondere
Esistono dei trade-off nei problemi di progettazione organizzativa:
Tanto piu’ la struttura organizzativa è caratterizzata da connessioni forti, tanto più c’è capacità di adattarsi
perfettamente al contesto ma tanto piu’ bassi possono essere i livelli di performance.
Tanto piu’ la struttura organizzativa è caratterizzata da
connessioni deboli, tanto piuŠ sarà facile modificare solo parte di essa per fronte a cambiamenti imprevisti o ambientali, ma tanto piu’ sarà difficile la selezione e il trasferimento della struttura stessa.
Lavinia Parisi