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Capitolo III Materiali e metodi

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Capitolo III

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Materiali e metodi

In questo studio abbiamo osservato il comportamento di 7 cavalli che vivono in gruppo permanente da almeno due anni, allo scopo di valutare l’eventuale presenza di riconciliazione, ovvero la riunione amichevole post conflitto. Per ottenere i nostri dati sono state fatte delle osservazioni in campo, che hanno coinvolto vari operatori adeguatamente formati, eseguite con due diversi design sperimentali, in base agli obiettivi prefissati:

Osservazioni per avere dati relativi all’etogramma baseline: un operatore (o più di uno in base alle disponibilità) è stato impegnato nell’osservazione diretta o tramite binocolo del branco e nella raccolta dei dati riguardanti le attività svolte dai vari cavalli durante tutto il periodo di osservazione (pascolare, bere, camminare ecc…). Le varie attività sono state scritte su un’apposita scheda dove sono riportate varie categorie di comportamenti.

Metodo Post Conflict/Match Control (PC/MC):Il PC/MC consiste nel registrare un evento conflittuale fra due membri del gruppo e quindi di analizzare nei minuti successivi, la quota di comportamenti affiliativi fra i soggetti coinvolti nel conflitto. Tale quota viene poi comparata con i medesimi comportamenti affiliativi che avvengono fra gli stessi soggetti il primo giorno utile, alla stessa ora e nelle stesse condizioni del PC corrispondente, ma senza che vi sia stato un comportamento conflittuale (MC). L’operatore è stato impegnato ad eseguire le riprese dei cavalli coinvolti nel conflitto e degli eventuali altri cavalli che intervenivano come calmanti o consolatori, nei momenti successivi ad esso. Il medesimo operatore si impegnava poi nei giorni successivi a tale conflitto ad effettuare il controllo (MC) facendo riprese in una situazione non conflittuale.

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3.1- Luogo della sperimentazione

La presente ricerca è stata svolta presso la Fondazione “Flaminia da Filicaja” ora chiamata“Italian Horse Protection Association”, che si trova presso la tenuta da Filicaja a Montaione (Fi), nel cuore della campagna toscana.

L'Italian Horse Protection Association è un centro di recupero per equidi sottoposti a maltrattamenti e sequestrati in base alla legge 189 del 2004. Qui i cavalli suddivisi in branchi vivono liberi in grandi spazi, in un contesto molto simile a quello che troverebbero in natura.

Lo scopo principale di questa associazione è quello di recuperare gli animali sia sotto il profilo fisico che psicologico, ricreando condizioni di benessere ed equilibrio. Un altro importante obiettivo è quello di far conoscere meglio le caratteristiche etologiche e le esigenze proprie della specie equina.

Sono ospiti dell'IHP numerosi cavalli e altri equini sottoposti a sequestro da parte dell'Autorità Giudiziaria, nonché alcuni cavalli a pensione, anche se in numero molto limitato.

Il lavoro ha previsto l’osservazione in campo di un branco di cavalli tenuti in gruppo all’interno di un paddock fin dal loro arrivo. Il paddock, di 4 ha di estensione, presenta due zone di alimentazione ed una di abbeveramento. Le osservazioni sono state effettuate da una postazione alberata ai lati del paddock, tale da permettere agli operatori di osservare tutto lo spazio a disposizione dei cavalli, ma allo stesso tempo di rimanere nascosti per non interferire con la naturale manifestazione del comportamento da parte degli animali oggetto di studio.

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Vista del paddock e del gruppo di studio, sulla destra punto di osservazione.

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3.2- Cavalli

Per lo svolgimento della ricerca è stato preso in considerazione un gruppo formato da 7 cavalli, di diverse razze ed età media di 16,6±5 anni, stabile dal gennaio 2004 con l’eccezione di un cavallo entrato in gruppo nel gennaio 2006.

L’osservazione del gruppo e la raccolta dati è stata effettuata nei mesi di giugno, luglio e agosto 2007.

N cv nome età sesso razza Data di arrivo

1 Oliver 23 MC Purosangue argentino 21/06/2004

2 Biscuit 21 F Sella Italiano 30/06/2004

3 Giulia 20 F Boudjonni 21/06/2004

4 Calippo 16 MC S.Fratellano/Quarter Horse 27/07/2004

5 Betrsie 15 F Appalusa 6/08/2004

6 Schugar 11 F Quarter Horse 15/10/2004

7 Sissi 10 F Quarter Horse 01/03/2006

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3.3: Osservazioni del gruppo

Per effettuare le osservazioni è stato effettuato un training per le persone coinvolte nella ricerca affinché fossero definiti chiaramente i comportamenti considerati e ci fosse uniformità di giudizio.

Inoltre è stata effettuata una settimana di osservazioni del gruppo per il riconoscimento e l’identificazione dei diversi cavalli.

Sono stati raccolti dati per la realizzazione di un etogramma baseline per la valutazione delle attività generali di tutto il gruppo e sono state effettuate osservazioni Post-conflict (PC) e Matched-control (MC) (De Waal & Yoshihara, 1983; Kappeler & van Schaik, 1992), per valutare l’eventuale presenza di riconciliazione post conflict.

Gli operatori presenti durante le osservazioni erano in numero minimo di 2, con ruoli generalmente a rotazione giornaliera: operatore alla telecamera ed operatore all’osservazione diretta o con l’utilizzo di un binocolo. Alla raccolta dati dell’etogramma baseline potevano collaborare più operatori, in base alle disponibilità degli stessi (questo per avere una visione più oggettiva possibile), mentre per la raccolta dati relativa alle situazioni PC ed MC,lavorava un unico operatore.

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3.4: Definizione dei comportamenti osservati

I comportamenti del gruppo sono stati registrati seguendo un etogramma che comprendeva comportamenti aggressivi, affiliativi, di sottomissione, di sostituzione e una miscellanea di altre attività (Araba & Crowell-Davis, 1994; Kimura, 1998; Weeks et al, 2000; Christensen et al 2002; Strand et al, 2002; McGreevy, 2004; Mills & McDonnell, 2005; Heitor et al, 2006; Lloyd et al, 2006)

I comportamenti osservati, appartenenti alle categorie elencate precedentemente sono stati:

AGB: (Aggressive Behaviours) Comportamenti aggressivi: minaccia di mordere, minaccia di calciare, minaccia di colpire, minaccia leggera, mordere, pizzicare, calciare, colpire, spingere, inseguire, attaccare.

AFB: (Affiliative Behaviours) Comportamenti affiliativi: allogrooming, annusare il naso, annusare i genitali, annusare il corpo, contatto amichevole, gioco, approccio, seguire.

SB: (Submissive Behaviours) Comportamenti di sottomissione: girare la testa, schiacciare la coda, ritirarsi, mouth clapping, evitare.

DA: (Displacement Activities) Attività di sostituzione: self-grooming, grattarsi, esplorazione per evitare.

M: (Miscellaneous)Miscellanea: sdraiarsi, mangiare il fieno, pascolare, bere, stare fermo, camminare, trottare, galoppare.

COMPORTAMENTI AGGRESSIVI:

Threat to bite – Minaccia di mordere: l’aggressore tiene le orecchie indietro, la bocca dell’animale è aperta e mima il movimento di mordere muovendosi con la testa o con tutto il corpo verso un altro animale ma non avviene il contatto (Christensen et al, 2002).

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Threat to kick – Minaccia di calciare: l’aggressore tiene le orecchie indietro e si comporta in uno dei seguenti modi: a) movimento rapido all’indietro b) portare il quarto posteriore rapidamente verso un altro animale c) alzare le zampe posteriori verso un altro animale d) proiettare le zampe posteriori indietro mentre il cavallo avanza. Tutto questo senza che ci sia il contatto tra gli animali (Heitor et al, 2006).

Mild threat – Lieve minaccia: un cavallo tiene le orecchie indietro e cammina o guarda fisso verso un altro cavallo (Heitor et al, 2006).

Threat to strike – Minaccia di colpire: l’aggressore tiene le orecchie indietro e la testa e le spalle orientate contro un altro animale, uno o entrambi gli arti anteriori muovono contro un altro animale ma non avviene il contatto (Weeks

et al, 2000).

Bite – Mordere: l’aggressore tiene le orecchie indietro, la testa innalzata, apre la bocca ed estende la testa e il collo verso un altro cavallo tentando e riuscendo a chiudere i denti sul suo corpo (Heitor et al, 2006).

Nipped – Pizzicare: simile al morso ma la bocca è poco aperta e i denti chiudono pizzicando solamente il corpo di un altro cavallo (Lloyd et al, 2006). Kick – Calciare: l’aggressore tiene le orecchie indietro e proietta uno o entrambi gli arti posteriori contro un altro cavallo tentando di colpirlo; avviene il contatto (Heitor et al, 2006).

Strike – Colpire: l’aggressore tiene le orecchie indietro e la testa e le spalle orientate contro un altro animale, uno o entrambi gli arti anteriori muovono contro un altro animale e questo viene colpito sul corpo (Weeks et al, 2000). Push – Spingere: l’aggressore spinge con la testa, il collo, le spalle, il torace o il corpo contro un altro cavallo in modo che questo debba muoversi per riacquistare l’equilibrio (Christensen et al, 2002).

Chase – Inseguire: l’aggressore tiene le orecchie indietro e insegue un altro cavallo con passo deciso per più di tre volte la lunghezza del suo corpo (Heitor

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Attack – Attaccare: l’aggressore tiene le orecchie indietro e insegue un altro cavallo con passo deciso per più di tre volte la lunghezza del suo corpo e tenta di mordere il corpo dell’altro animale (Heitor et al, 2006).

COMPORTAMENTI AFFILIATIVI

Allogrooming e Mutual-grooming: un cavallo (allogrooming) o due cavalli reciprocamente (mutual grooming) usano i loro denti per strofinarsi il corpo, con le orecchie tenute lateralmente o in avanti (Kimura, 1998; Weeks et al, 2000).

Nasal sniff – Annusarsi naso-naso: investigazione olfattoria: due o più cavalli si annusano muso contro muso, con le orecchie tenute lateralmente o in avanti (Christensen et al, 2002).

Body sniff – Annusare il corpo: investigazione olfattoria: un cavallo annusa il collo, il garrese, il fianco, o la coda di un altro cavallo, che può o meno fare lo stesso. Le orecchie sono tenute lateralmente o in avanti (Christensen et al, 2002).

Genital sniff – Annusare i genitali: investigazione olfattoria: un cavallo annusa la regione genitale di un altro cavallo che può o meno fare lo stesso. Le orecchie sono tenute lateralmente o in avanti (Christensen et al, 2002).

Play – Giocare: gioco diretto verso un altro cavallo che può o meno accettare di giocare. Include movimenti di bassa intensità come mordicchiare, afferrare, tirare la criniera o la coda (Christensen et al, 2002).

Friendly contact – Contatti amichevoli: un cavallo è a contatto con un altro con le orecchie tenute lateralmente o in avanti (Heitor et al, 2006).

Approach – Approccio: un cavallo si muove incontro ad un altro cavallo ed è distante entro due volte la lunghezza del corpo e rimane in questa posizione per almeno 10 secondi senza che l’altro cavallo si allontani (Heitor et al, 2006).

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Follow – Seguire: un cavallo si muove seguendo un altro cavallo che si è mosso prima di lui, questo per almeno 10 secondi senza iniziare un contatto e rimanendo distante almeno tre volte la lunghezza del corpo (Heitor et al, 2006).

COMPORTAMENTI DI SOTTOMISSIONE

Head turn – Girare la testa: il destinatario dell’aggressione ruota la testa di lato rispetto all’aggressore, il cavallo non si muove (Araba and Crowell Davis, 1994).

Tail tuck – Coda ripiegata:un cavallo tiene la coda stretta contro il suo corpo e ha gli arti posteriori flessi mentre si allontana da un altro cavallo (Araba &

Crowell-Davis, 1994).

Retreat – Ritirarsi: un cavallo si allontana immediatamente da un altro individuo che si avvicina più di un metro nonostante non avvenga un’aggressione (Araba & Crowell-Davis, 1994).

Mouth clapping – Aprire e chiudere le bocca: il cavallo destinatario dell’aggressione apre e chiude la bocca con le labbra retratte, solitamente la testa e il collo sono estesi e le orecchie orientate in avanti o lateralmente (Christensen et al, 2002).

Avoid – Evitare: il destinatario dell’aggressione si sposta rispetto all’aggressore (Araba & Crowell-Davis, 1994).

ATTIVITA’ DI SOSTITUZIONE

Self groom - Auto-grooming: un cavallo si strofina contro un oggetto o si mordicchia il corpo con i denti, o si gratta con lo zoccolo (Lloyd et al, 2006). Scratching - Strofinarsi, Grattarsi: un cavallo si strofina o gratta ripetutamente con la testa o gli arti.(Modificato da Schino, 1998).

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Exploration to avoid - Esplorazione per evitare: un cavallo si sposta rispetto ad un altro che gli va incontro e inizia ad annusare il terreno (Heitor et al, 2006).

MISCELLANEA

Attività di riposo

Stay – Stare fermo: stare fermo con gli occhi verso il basso o in avanti e con le orecchie rilassate per 5 o più secondi (Lloyd et al 2006 da Strand et al, 2002).

Lying down – Essere disteso: un cavallo è con il ventre a terra o sdraiato su un fianco (Lloyd et al 2006 da Strand et al, 2002).

Attività di alimentazione e abbeveramento

Feeding – Mangiare fieno: un cavallo mangia il fieno all’interno del paddock (Lloyd et al, 2006).

Grazing – Pascolare: Stare con la testa abbassata verso il suolo, prendere dell’erba con la bocca e masticare (per 5 secondi o più) (Lloyd et al 2006 da Strand et al, 2002).

Drink – Bere: stare con la testa abbassata e mettere la testa in acqua e deglutire (Lloyd et al 2006).

Attività di movimento

Walk – Camminare: muoversi in avanti con un andatura lenta a quattro battute (Lloyd et al 2006 da Strand et al, 2002).

Trot – Trottare: andatura a due battute (Lloyd et al 2006 da Strand et al, 2002).

Gallop – Galoppare: andatura a tre battute (Lloyd et al 2006 da Strand et al, 2002).

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3.5: Raccolta dati etogramma baseline del gruppo in studio

Diversi operatori hanno provveduto alla compilazione delle schede relative all’osservazione diretta delle attività generali del gruppo di studio (Fig. sottostante). Sono stati raccolti i dati di 40 ore di osservazione: tutti gli operatori contemporaneamente, in numero variabile in relazione ai giorni, hanno effettuato un’osservazione di due ore per 20 giorni consecutivi.

E’ stata considerata poi la media dei comportamenti registrati dai diversi sperimentatori sulle stesse 40 ore di osservazione.

Nella scheda relativa alle attività baseline sono stati raccolti dati relativi alle categorie di comportamenti, quindi è stato indicato il numero e la durata in minuti dei comportamenti aggressivi, affiliativi e di sottomissione e le varie attività quali il mangiare fieno, pascolare, bere, sdraiarsi e le diverse andature. Questa osservazione ha permesso di raccogliere dati sulla quotidiana interazione all’interno del gruppo e comprendere quali fossero i cavalli che interagivano tra loro maggiormente e in che modo. Questa prima fase di lavoro è servita per continuare lo studio riguardo il contesto post conflitto della vita del gruppo ed applicare il metodo Post conflict- Matched control (De Waal & Yoshihara, 1983) in cui si confrontano i comportamenti del contesto post conflittuale con i comportamenti in situazioni controllo.

Per facilitare il lavoro è stata creata una scheda apposita contenente i nomi dei cavalli in studio, i comportamenti di interesse e le attività svolte dai cavalli, correlate al tempo di durata e per quanto riguarda i comportamenti in esame (aggressivi, affiliativi, di sottomissione ecc..) verso quale altro componente del gruppo questi venivano rivolti.

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DA

Calippo Betsie Biscuit Giulia Oliver Schugar Sissi

Calippo Betsie Biscuit Giulia Oliver Schugar Sissi

AB: Aggressive behaviours: minaccia di mordere, minaccia di calciare, minaccia di colpire, lieve minaccia, mordere, pizzicare, calciare, colpire, spingere, inseguire, attaccare, guidare il branco. SB: Submissive behaviours: girare la testa, coda ripiegata, ritirarsi, evitare, aprire e chiudere la bocca. AFF B:Affiliative behaviours: grooming reciproco, odorarsi naso-naso, annusare i genitali, annusare il corpo, contatti amichevoli; gioco, avvicinarsi, seguire.

DA: Displacement activities: auto-grooming, grattarsi, esplorare per evitare. M: Miscellaneous: essere disteso.

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3.6: Osservazioni Post-conflict(PC) e Matched-Control(MC)

Con il metodo Post-conflict (PC) Matched-control (MC) sono state effettuate 108 ore di osservazione diretta del gruppo di studio.

I conflitti registrati durante il periodo di osservazione e i relativi controlli sono stati 102; un totale di 204 (102 PC e 102 MC) osservazioni utilizzate per la raccolta dati.

Appena osservato un comportamento aggressivo da parte di uno dei membri del gruppo, ha avuto inizio l’osservazione PC, ossia è stato fatto un focal sampling (Altmann, 1974) su i due animali coinvolti nel conflitto (l’aggressore e l’aggredito) della durata di 10 minuti, tempo considerato come situazione post conflitto, in accordo con quanto riportato in letteratura nello studio della riconciliazione in altre specie e in accordo con la definizione di “riconciliazione”.

Per ogni situazione PC è stata compilata una scheda mediante osservazione diretta in cui sono stati annotati i seguenti dati:

- Giorno del conflitto. - Ora inizio conflitto.

- Identità cavallo aggressore. - Identità cavallo aggredito.

-Tipologia del comportamento aggressivo secondo l’etogramma precedentemente descritto.

- Conflitto di elevata intensità (contatto diretto tra i due animali) o bassa intensità (minaccia a distanza senza contatto diretto tra i due animali).

- Minuto del primo contatto affiliativo tra i due soggetti.

-Tipologia del comportamento affiliativo secondo l’etogramma precedentemente descritto.

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- Comportamenti minuto per minuto dei due cavalli secondo l’etogramma precedentemente descritto.

- Distanze minuto per minuto tra i due cavalli in body lengths

- Eventuale comportamento affiliativo verso uno dei due cavalli di un terzo soggetto.

-Tipologia del comportamento affiliativo del terzo cavallo secondo l’etogramma precedentemente descritto.

- Identità del terzo cavallo che compie il comportamento affiliativo.

- Cavallo “consolatore” (terzo cavallo compie comportamento affiliativo nei confronti dell’aggredito) o “calmante” (terzo cavallo compie comportamento affiliativo nei confronti dell’aggressore).

La situazione controllo (MC) invece è consistita nella compilazione di una scheda di osservazione diretta compilata il primo giorno utile di osservazione del gruppo, nelle stesse condizioni ed alla stessa ora del corrispondente PC ma senza la presenza di un conflitto; quindi l’unica condizione differente tra il PC e l’MC è stata che, tra i due cavalli su cui veniva fatto il focal MC (10 minuti), non c’era nessun comportamento aggressivo prima di iniziare l’osservazione e durante i 10 minuti successivi.

Nel caso di conflitti verificatisi durante la raccolta dati MC l’osservazione è stata interrotta e posticipata al giorno seguente. Questo entro 7 giorni dal PC secondo quanto descritto in letteratura (De Waal & Yoshihara, 1983; Veenema et al, 1994).

Nella scheda relativa all’osservazione diretta della situazione controllo MC sono stati annotati i seguenti dati:

- Giorno dell’ MC. - Ora inizio MC.

- Identità dei due cavalli.

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-Tipologia del comportamento affiliativo secondo l’etogramma precedentemente descritto.

- Identità del cavallo che compie il comportamento affiliativo.

-Comportamenti minuto per minuto dei due cavalli secondo l’etogramma precedentemente descritto.

- Distanze minuto per minuto tra i due cavalli in body length.

-Eventuale comportamento affiliativo verso uno dei due cavalli di un terzo cavallo.

-Tipologia del comportamento affiliativo del terzo cavallo secondo l’etogramma precedentemente descritto.

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3.7: Utilizzo del software Observer® Noldus 5.0

Per approfondire le indagini relative ai momenti PC e MC sono stati eseguiti filmati mediante telecamera. Le situazioni filmate sono state successivamente analizzate con l’ausilio del software Observer® Noldus 5.0, che permette di effettuare un'attenta analisi dei video. In tale contesto risulta comunque di fondamentale importanza il lavoro dell’operatore che deve inizialmente impostare il suddetto programma in base ai comportamenti da valutare, e deve poi osservare i video raccolti selezionando di volta in volta i comportamenti di interesse presenti. Questa analisi ha permesso di raccogliere dati più precisi sui diversi comportamenti oggetto di studio.

E’ stata quindi effettuata un’ analisi delle situazioni PC-MC integrando i dati raccolti attraverso l’utilizzo delle schede, compilate durante l’osservazione diretta, con i filmati a disposizione, raccogliendo così dati relativi alla frequenza, ai tempi di latenza e alla % del tempo di ciascun comportamento. Si ottiene così un quadro generale approfondito del comportamento in situazione post conflitto e in una situazione controllo.

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3.8: Valutazione della presenza della riconciliazione diadica

Sono state registrate in totale 204 coppie PC-MC (102+102). Per quanto riguarda la riconciliazione diadica è stato calcolato il numero di coppie attratte, di coppie disperse e di coppie neutre su tutte le coppie PC-MC.

Per coppia attratta si intende la coppia in cui il contatto affiliativo avviene prima nel momento PC rispetto al MC (o avviene nel PC e non avviene affatto nel MC); nelle coppie disperse il primo contatto affiliativo avviene prima nel MC rispetto al PC (o avviene nel MC e non avviene affatto nel PC); nelle coppie neutre, infine, il contatto affiliativo avviene nello stesso minuto sia nel PC che nel MC (o non avviene sia nel PC che nel MC).

Il livello di riconciliazione diadica all’interno del gruppo è stato calcolato secondo il metodo proposto da Veenema e coll. (1994) con la seguente formula: (coppie attratte – coppie disperse) diviso (numero totale delle coppie PC-MC) moltiplicato per 100.

In questo modo è stato possibile misurare la % di Contact Conciliatory Tendency CCT - (Veenema et al,1994) all’interno del gruppo di studio.

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3.9: Valutazione della presenza della riconciliazione triadica

Per la valutazione della presenza di riconciliazione triadica all’interno del gruppo di studio, è stato utilizzato il parametro della Triadic Contact Tendency TCT - (Call et al, 2002), seguendo lo stesso principio descritto nel paragrafo precedente delle coppie attratte, disperse e neutre; considerando questa volta l’interazione di un terzo cavallo.

Si ha una coppia PC-MC attratta quando il terzo cavallo ha compiuto un comportamento affiliativo prima nel PC rispetto al MC (o avviene nel PC e non avviene affatto nel MC); nelle coppie disperse il primo contatto affiliativo di un terzo cavallo avviene prima nel MC rispetto al PC (o avviene nel MC e non avviene affatto nel PC); nelle coppie neutre infine il contatto affiliativo di un terzo cavallo avviene nello stesso minuto sia nel PC che nel MC (o non avviene sia nel PC che nel MC).

Il grado di riconciliazione triadica all’interno del gruppo è stato calcolato con la seguente formula: (coppie attratte – coppie disperse) diviso (numero totale delle coppie PC-MC) moltiplicato per 100.

E’ stato inoltre descritto il ruolo del terzo cavallo che può comportarsi da “consolatore” o “calmante” a seconda che il terzo eventuale cavallo emettesse un comportamento affiliativo nei confronti dell’aggredito o dell’aggressore.

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3.10: Alcune definizioni

Aggressione: comportamento diretto verso un individuo della stessa specie o di specie diversa per causare un danno fisico o minacciarlo, tutto questo per impedire un azione, in questo caso può consistere nel mostrare una minaccia vocale o facciale.

Conflitto: situazione che si verifica quando gli individui agiscono con obiettivi, interessi e azioni incompatibili. Conflitto non significa aggressione. Gestione del conflitto: azioni che servono a regolare un conflitto ma che non lo risolvono necessariamente.

Risoluzione di un conflitto: azioni che eliminano l’incompatibilità di un comportamento e di obiettivi che hanno causato il conflitto tra due individui. Riconciliazione: riunione amichevole post-conflitto di due soggetti precedentemente coinvolti in un conflitto che ristabilisce la loro relazione sociale disturbata dal conflitto stesso. La riconciliazione è uno dei meccanismi di risoluzione di un conflitto e avviene subito dopo un conflitto. (Aureli, 2002).

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3.11: Analisi statistiche

Trattandosi del primo lavoro relativo ai comportamenti post conflitto ed alla riconciliazione nel cavallo domestico (Equus caballus) le analisi statistiche effettuate sono state: una prima analisi di tipo descrittivo e, successivamente, un’analisi mediante l’applicazione di test statistici.

3.11.1: Statistica descrittiva

Questo tipo di analisi è stata effettuata relativamente alle osservazioni PC e MC per apportare nuove conoscenze sul comportamento sociale del cavallo, soprattutto in riferimento ai comportamenti agonistici ed affiliativi in un gruppo considerato stabile. Questo tipo di analisi è risultata utile per descrivere graficamente i diversi risultati ottenuti e per orientare la successiva analisi statistica. In particolare, per quanto riguarda l’analisi descrittiva sono stati messi in evidenza: tipologia di interazione post conflitto, comportamenti agonistici e affiliativi emessi dai diversi animali; intensità dei conflitti all’interno del gruppo; ruolo dei due cavalli coinvolti in un conflitto; ruolo di un eventuale terzo cavallo (appeaser o consolator); ruolo dei singoli cavalli nelle interazioni agonistiche e affiliative all’interno del gruppo sia nelle situazioni post conflitto sia nelle situazioni considerate controllo.

Grazie all’etogramma baseline (40 h) sono state messe in evidenza le normali attività quotidiane del gruppo di studio e il grado di interazione.

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3.11.2: Test statistici

Il software utilizzato per le analisi statistiche è stato “R” (R version 2.6.2 (2008-02-08) Copyright (C) 2008 The R Foundation for Statistical Computing ISBN 3-900051-07-0).

Per quanto riguarda le diverse analisi statistiche per valutare il grado di riconciliazione diadica e triadica e per le analisi relative ai dati ottenuti dall’osservazione diretta integrata all’utilizzo del Software Noldus Observer® 5.0 è stato utilizzato il Test dei segni per ranghi di Wilcoxon (p<0.05).

Il Test dei segni per ranghi di Wilcoxon o anche Test di Wilcoxon è un test non parametrico, analogo al T di Student per campioni accoppiati, che può essere usato al posto di questo quando non è rispettata l'assunzione di normalità dei dati. Il test permette di verificare se la tendenza centrale di una distribuzione si discosta in modo significativo da un qualsiasi valore prefissato di confronto. A differenza del test T di Student che confronta una media campionaria ed una media attesa, il test di Wilcoxon come termini di confronto utilizza la mediana.

In generale è dimostrato che nella pratica della ricerca naturalistica, in cui la distribuzione dei dati è spesso lontana dalla normalità, il test di Wilcoxon è preferibile ai test parametrici: assicura condizioni di validità più generali, senza perdere in potenza (Wilcoxon,1945).

Per facilitare la comprensione delle singole analisi statistiche relative ai differenti parametri tenuti in considerazione (tendenza alla riconciliazione diadica, tendenza alla riconciliazione triadica, categorie di comportamenti affiliativi, di sottomissione, di sostituzione, di alimentazione e abbeveramento, di movimento e di riposo di cui sono stati analizzati i dati relativi a frequenza, latenza, tempo totale di emissione, correlazione distanza tra le coppie di cavalli/tendenza alla riconciliazione diadica) nel capitolo Risultati è stata

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descritta brevemente la metodologia e l’applicazione del test di Wilcoxon prima di elencare i diversi risultati numerici.

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