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Ospedali Pediatrici Sostenibili

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Academic year: 2021

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5.1

O

SPEDALI

P

EDIATRICI SOSTENIBILI

Gli Ospedali Pediatrici sono strutture per la salute che hanno come scopo la prevenzione, cura e riabilitazione nella fascia d’età pediatrica (0 -17 anni): neonati, bambini e adolescenti. L’Ospedale pediatrico, così come anche i reparti pediatrici inseriti nelle strutture sanitarie, richiedono delle particolari attenzioni in riferimento agli aspetti architettonici ingegneristici. Il concetto di sostenibilità per un edificio ospedaliero pediatrico di nuova costruzione deve essere espressamente dichiarato con scelte costruttive che guardano al futuro.

In Italia gli edifici pediatrici sono ad oggi ancora nelle sedi storiche, sottoposti a riqualificazioni architettoniche e impiantistiche. L’Ospedale Pediatrico che è il simbolo in Italia dell’edificio realizzato tra la tradizione e l’innovazione è l’Ospedale più recentemente realizzato con la riqualificazione della Villa Ognissanti e la nuova struttura realizzata secondo i principi della sostenibilità.

Nel resto del mondo gli Ospedali Pediatrici più all’avanguardia si trovano concentrati soprattutto nei paesi ricchi. In America l’edilizia sanitaria dispone di progettisti architetti e ingegneri altamente specializzati e pronti a creare ambienti quanto più confortevoli e sicuri per i piccoli pazienti.

Involucri: sostenibilità e comunicazione

La missione degli Ospedali Pediatrici è di offrire le migliori attività per prevenire, curare e riabilitare. Tali servizi devono essere resi ancora più necessariamente nel pieno rispetto di sostenibilità, per i fruitori pazienti di piccola età che vi si trovano e che saranno gli adulti di domani. I sistemi costruttivi che comunicano questa ricerca di una sostenibilità globale fin dal primo impatto con la struttura per la salute sono gli involucri.

Gli involucri tipo del futuro delle strutture per la salute per la sostenibilità sono quelli che educano, comunicando la volontà di produrre energia.

La scelta in quelli pediatrici varia tra involucri tradizionali, innovativi e tecnologici, colorati e ricchi di elementi artistici; ogni soluzione è una risposta all’esigenza primaria del benessere del fruitore.

L’Edimburgh Children’s Hospital presenta le facciate modulari realizzate con pannelli di rivestimento di forma quadrata, a creare una doppia pelle con utilizzo di colori e di cubature a simulare i giochi per bambini. L’edificio è strutturato come un monoblocco con sviluppo prevalente in orizzontale e tre piani fuori terra, connesso alla struttura sanitaria da cui si

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distingue per diverso trattamento estetico. L’ingresso è fortemente caratterizzato da un porticato orizzontale circondato da cubi di mero scopo artistico illuminati e colorati, con inserti che riproducono figure di animali e lettere dell’alfabeto.

Figura 1 Edimburgh Children’s Hospital, pianta e facciata d’ingresso

Dell Children’s Hospital: esempio di sostenibilità certificata

L’Ospedale Pediatrico Dell Children’s Hospital di Austin - Texas, così nominato in onore della maggior benefattrice di questo intervento ‘Dell Foundation’, è stato terminato di costruire nell’anno 2007 dallo studio di architettura Karlsberger Architects Planners Designers (Ohio). È stato concepito come ospedale di riferimento per accogliere i bambini malati e le famiglie dell’area del Texas centrale.

Certificazione LEED

Primo Ospedale ad avere ottenuto la certificazione LEED Platinum (massimo grado di sostenibilità), ha visto come input durante la programmazione un forte interesse per una struttura per la salute realmente sostenibile. L’edificio sorge su una area dove sorgeva la vecchia pista dell’aeroporto della città. L’Ospedale è inserito in un master plan di riqualificazione e recupero dell’area aeroportuale, nel quale il costruttore identifica che le strutture costruite su di esso siano certificate LEED.

Il raggiungimento del massimo livello di certificazione LEED è stato raggiunto per step:

-processo partecipativo con coinvolgimento di figure professionali e fruitori dell’area territoriale;

-studio approfondito delle condizioni del sistema luogo ambiente paesaggio territorio costruito;

-particolare cura nelle scelte architettoniche – bioclimatiche;

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-sistemi costruttivi e materiali scelti secondo le linee guida della sostenibilità (analisi del ciclo di vita dei materiali e dei sistemi costruttivi, scelta di materiali ecocompatibili e possibilmente del luogo);

-organizzazione di workshop per lo studio più approfondito della certificazione LEED;

-consultazione dei criteri guida LEED step by step del processo edilizio, con creazione di un apposito database.

L’edificio si caratterizza per essere un promotore della sostenibilità per l’ambiente cittadino e i fruitori dell’edificio.

Produzione energetica

Elemento chiave per la sostenibilità è anche la produzione di energia con il sistema di Cogenerazione CHP progettato in comune con il gestore locale di energia. La scelta per la turbina con maggior efficienza presente sul mercato produttivo permette di raggiungere un rendimento di oltre il settantacinque percento di altre soluzioni, con riduzione notevole delle emissioni nocive.

La cogenerazione produce vapore che viene catturato come fonte di calore da recuperare per la produzione di acqua calda sanitaria per l’edificio.

L’energia per la cogenerazione è apportata da due blocchi separati dalla locale rete elettrica; non è necessario alcun generatore di corrente di back-up e in caso di mancanza di energia nella rete e black out generale l’edificio è in grado di essere autonomo e autosufficiente. L’innovativo sistema elettrico HVAC permette di abbattere notevolmente i costi rispetto ad una struttura per la salute similare; il risparmio energetico è assimilabile alla climatizzazione di quasi 200 residenze familiari. Sistemi per l’efficienza energetica dell’edificio consistono in: - decentramento delle unità trattamento aria in relazione agli Ambiti Spaziali Omogenei –

Blocchi servizi (degenza, amministrazione, laboratori); - utilizzo di superfici altamente riflettenti sulla copertura; - sistema di distribuzione sotterraneo dell’aria;

- sistemi domotici per il rilevamento di movimenti per accensione e spegnimento delle luci; - sistemi per il recupero del calore;

- collocazione delle scale di emergenza nell’esterno dell’edificio; - basso flusso per gli impianti idraulici;

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Tra le politiche di sostenibilità vi è anche la piantumazione di un albero ogni quattro posti di parcheggio, che permette di assicurare al terreno una bassa necessità di innaffiamento anche durante i periodi di siccità.

A copertura è stata impostata in modo tale da poter accogliere in futuro i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia.

Luci, texture e igiene

L’illuminazione e ventilazione naturale sono assicurate su oltre l’ottanta per cento della superficie. I corridoi principali presentano una luce diffusa data dalle aperture finestrate collocate in copertura. Di ausilio all’illuminazione vengono i colori scelti che permettono una giusta riflessione dei raggi solari sino a giungere al livello del piano terra.

Figura 2 visione del corridoio di ingresso, uffici amministrativi al piano terra, negozio al piano superiore Nella parte di ingresso e uffici amministratici le luci artificiali inserite giocano con i colori delle pareti divisorie con pannellature semitrasparenti e colorate degli uffici amministrativi. Le ampie altezze in cui si sviluppano i corridoi, che potrebbero sembrare non idonee rispetto

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alla metratura in pianta, creano nei bambini un senso di curiosità, ma soprattutto dal punto di vista igienico sanitario migliorano le condizioni di ricircolo dell’aria.

Materiali e sistemi costruttivi

La struttura è realizzata in cemento armato e acciaio; ulteriori materiali utilizzati sono: -pietra locale;

-alluminio;

-vetro basso emissivo; -zinco;

-pannelli sandwiches con isolamento in lana di roccia.

Caratteristica particolare di questo edificio è data dal riciclo del materiale derivante dalle vecchie piste dell’aeroporto: 47.000 tonnellate di asfalto e di altri materiali sono stati riutilizzati in sito.

Sulle corti interne si affacciano ampie facciate vetrate caratterizzate da una trama di inserti modulari colorati o trasparenti, tali da creare una tessitura non monotona delle facciate. L’edificio per un quaranta per cento è costituito da ceneri volatili – fly ash, come sostitute del cemento Portland abitualmente utilizzato. L’utilizzo delle ceneri volatili è in grado di sostituire l’equivalente in termini di cemento; ciò corrisponde, per ogni tonnellata ad una riduzione di emissioni di anidride carbonica.

Il valore di questo tipo di scelta di materiale è quantificabile in termini di sostenibilità anche attraverso l’Indice di Valore (Utilità/ Costo Globale). La comparazione avviene tra:

cemento e fly ash;

Figura 3 comparazione cemento e fly ash

L’utilità del fly ash viene ad essere superiore per fattori legati ai punteggi da assegnare nel momento della comparazione alla risposta alle esigenze di:

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SICUREZZA: resistenza equivalente se non superiore;

BENESSERE: minor inquinamento dell’atmosfera per la riduzione delle emissioni nocive; GESTIONE: la durata degli elementi in cemento armato con le ceneri volatili è dimostrato che richiede minori manutenzioni e ha una durata superiore;

INTEGRABILITÀ: minor impatto ambientale per utilizzo di materiali di risulta;

SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE: maggior valore viene considerando il fattore di utilizzo dell’acqua; nel caso del fly ash mix è richiesto un quantitativo minore di acqua, ciò significa maggior valore rispetto al cemento per utilizzo sostenibile dell’acqua – risorsa limitata.

Figura 4 corti interne e ingresso dell’ospedale pediatrico Dell Children’s Hospital

In termini di costo globale, le ceneri volatili presentano lo svantaggio della necessità di maggiori lavorazioni, ma hanno il vantaggio di una maggior durata nel tempo (minor Costo di gestione) e il pregio di poter evitare l’utilizzo di nuove risorse, utilizzando materiale di sfrido (riducendo così i costi di smaltimento).

Cg = Cp + Cge⋅ n ⋅ f + (Cf - Vr) ⋅ n ⋅ f

Dove Cg costo globale

Cp costo di produzione

Cge costo di gestione nella vita utile ipotizzata

n vita utile ipotizzata (numero di anni) Cf costo finale (dismissione, riuso, …….)

Vr valore residuo

f fattore di attualizzazione Ucemento>Ufly ash , Cgcemento> Cgfly ash

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Le pareti interne presentano pitture, disegni e carta da parati adesiva selezionate tra quelle con minori contenuti di sostanze organiche volatili. I pavimenti sono realizzati in linoleum naturale e i tappeti posizionati in alcune zone di attesa e di gioco sono interamente derivati da materiale riciclato (bottiglie di plastica riciclate).

I sistemi costruttivi selezionati sono tutti volti ad una politica di efficienza energetica; Ambiti Spaziali Omogenei

La struttura si articola su quattro livelli, con la torre posizionata all’ingresso che segnala da lontano la presenza della struttura. Il segnale di ingresso tramite la torre con la parte culminate coperta da una forma geometrica similare al cappello-velo di una Suora, denota la volontà di attirare l’attenzione anche da parte dei bambini con movimenti diversi e nuovi rispetto alla tradizione. La semplicità degli spazi è resa attraverso un utilizzo di gioco tra i differenti materiali delle superfici orizzontali e verticali.

Le corti esterne si collocano talvolta non solo al piano terra ma anche sugli altri livelli, per creare delle corti interne a gradoni su vari livelli, atti a creare un senso di orientamento maggiore.

La pianta è segnata dalla via di accesso che sembra “tagliare” con l’andamento rettilineo la struttura in due parti asimmetriche.

Gli Ambiti Spaziali Omogenei presenti nell’edificio sono:

Ingresso, Atrio, Sala d’attesa, Percorsi, Corti interne ed esterne, Negozi, Camere degenza, Sale operatorie, Parcheggio, Servizi, Ambulatori, Radiodiagnostica, Amministrazione, Farmacia, Nido, Laboratori, foresteria.

Tipologia

Il tipo edilizio di questa struttura presenza delle caratteristiche dell’edificio riconducibile al tipo misto per la presenza di caratteri tipici di:

monoblocco, per l’estensione in orizzontale e le degenze in determinate aree-ali dell’edificio. poliblocco per la presenza di piani con diverse piante, presenza di volumi differenziati,

piastra forata, per le corti interne poste ad apportare contributo illuminotecnico e di ventilazione naturale.

Le degenze sono dichiarate non solo per la sporgenza dei due blocchi a formare due “denti” sporgenti rispetto al blocco centrale, ma anche dalla variazione di forma da lineare a curvilinea.

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Figura 5 Pianta Piano Terra Dell Children’s Hospital

Ospedale Pediatrico architettura innovativa in contesti storici

L’integrabilità di un edificio ex novo con il contesto territoriale e cittadino è una esigenza che richiede numerosi studi per ottenere una risposta in termini funzionali.

La presenza di una struttura sanitaria in un edificio storico, di qualsiasi categoria esso sia rende difficile e dispendioso il cambiamento tecnologico- impiantistico e funzionale. Il dibattito che spesso si accende in Italia è quello se sia più conveniente la soluzione di riqualificazione o di progettazione ex novo dell’edificio. Della città di Londra, aperta alle innovazioni, due casi con scelta di soluzioni differenti per ospedali storici:

- Great Ormond Street Hospital; - Evelina Children’s Hospital; Great Ormond Street Hospital

In Inghilterra numerosi edifici sanitari sorgono in edifici storici dell’epoca vittoriana; i più recenti appartengono all’epoca post bellica. A questo stato dell’arte segue una forte volontà di rinnovare lo storico con riqualificazioni moderne, volte a ricercare il modello ideale del futuro.

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Tra gli Ospedali Storici londinesi vi è il Great Ormond Street Hospital, situato in un intero isolato urbano oggetto di programmazione per una totale riqualificazione di una durata di venti anni, suddiviso in quattro lotti. Tra questi vi è il lotto che interessa il padiglione Octav Botnar, edificio collocato nell’angolo all’incrocio.

Figura 6 Great Ormond Street- foto e pianta

La soluzione progettuale studiata dallo Studio Anshen Allen è caratterizzata dalla presenza di un team di lavoro interdisciplinare, comprensivo di figure quali esperti sanitari, architetti, paesaggisti, psicologi, esperti di illuminotecnica, di evidence based design, industrial designers,…

Il progetto di riqualificazione dell’Ospedale Pediatrico prevede interventi per trecento milioni di pounds per permettere all’edificio di divenire l’Ospedale più verde e sostenibile della Gran Bretagna. La riqualificazione permetterà ogni anno di risparmiare fino a circa 20.000 tonnellate di anidride carbonica emessa.

L’involucro trasparente

Il progetto prevede la costruzione di un involucro trasparente, capace di captare e filtrare un quantitativo di raggi solari tali da:

massimizzare l’illuminazione naturale, fonte di benessere psicofisico; minimizzare l’apporto di energia.

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Figura 7 Involucro vetrato: vantaggi in termini di illuminazione e di energia

L’involucro vetrato permetterà un dialogo con gli edifici storici del quartiere, oltre a creare un’atmosfera familiare per gli utenti dell’edificio.

Le facciate costruttive sono un sistema costruttivo tipico dell’età contemporanea per interventi in luoghi storici di particolare pregio artistico- architettonico. La scelta è dovuta essenzialmente a fattori legati alle possibilità di: modularità, flessibilità.

Il vetro è un elemento costruttivo che si ripete al’interno, per separare gli ambienti, con apposite colorazioni per assicurare la privacy degli utenti.

Distribuzione funzionale

Lo sviluppo dell’Ospedale avviene principalmente in verticale, con tipo edilizio assimilabile a un monoblocco di tre piani fuoriterra. Ogni piano ha macroambiti spaziali diversificati:

- piano interrato: impianti;

- piano seminterrato: sale operatorie e relativi servizi;

- piano terra: atrio, accettazione, ambulatori specialistici pediatrici; - piano primo: day hospital;

- piano secondo, terzo e quarto: degenze;

Ogni piano è caratterizzato da un nucleo centrale e un anello esterno. Nella parte esterna vengono privilegiate le funzioni di tipo collettivo, quali zone ricreative, zone di attesa, mentre nel centro vengono posti servizi e locali con minor necessità di luce naturale. Nei piani dove anche il centro diviene luogo di incontro, quale ad esempio nei piani della degenza le mura si caratterizzano con spazi curvilinei e accoglienti.

Wayfinding negli ospedali pediatrici

Un aspetto particolarmente importante per le strutture per la salute è lì orientamento all’interno di esse. Il fruitore che si trova a fruire di questi spazi deve poter avvalersi di una facile e accessibile mappatura e cartellonistica.

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L’ospedale pediatrico presenta un fattore di complicazione in più, rappresentato dalla necessità di comunicare come fruire della struttura ad un pubblico bambino, che richiede non solo di capire dove sta andando ma anche di sentirsi accolto. Le soluzioni per rendere quanto più fruibile l’ospedale vedono nei vari Ambiti Spaziali una rievocazione di ambienti di gioco, figure e colori noti ai bambini.

La segnaletica viene così ad essere integrata rispetto alla cartellonistica classica con simboli e colori presenti nei piani sia sul pavimento che nelle pareti.

Evelina Children’s hospital

L’Ospedale è organizzato su sei livelli identificati tramite ambientazioni naturalistiche e temi correlati: cielo,montagna, savana, spiaggia, foresta, artico e oceano.

Figura 8 Evelina Children’s Hospital

simbolo livello e Ambiti spaziali pianta

6 - Sky – cielo Uffici amministrativi

accesso al pubblico non permesso

5 - Mountain – montagna

Servizi, sala genitori, degenze (stanza singola e stanza multipla)

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4 - Savannah – savana Servizi, sala genitori, degenze (stanza singola e stanza multipla) 3 - Beach Spiaggia atrio, giardino, caffetteria, reception, camere, scuola e ludoteca 2 - Forest Foresta Degenze, terapia intensiva, sala d’attesa, sala operatoria 1 - Arctic Artico Accoglienza, reception, servizi, 0 - Ocean oceano 1. corte di ingresso 2. ingresso 3. atrio 4. Farmacia 5. area attesa 6. amministrazione 7. spazio intrattenimento

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Le degenze si affacciano sulla galleria e sull’esterno

Camere private – 1 letto Camere multiple da 4 a 6 letti

Vista assonometrica

Gli ascensori sono elementi verticali che attraversano la grande piazza atrio - galleria.

La grande piazza accoglie servizi vari tra cui spazi per il gioco e la socializzazione dei bambini

Tabella 1 Livelli Evelina Children’s Hospital

Children’s Hospital Colorado, Aurora

L’Ospedale è collocato in una vasta area di 48 acri ed ha richiesto una cifra di cinquecentosessanta milioni di euro per la realizzazione. L’involucro vetrato esterno crea un’atmosfera di trasparenza verso i piccoli pazienti, grazie alla sua leggerezza in massa resa ancora più brillante dalle luci che si riflettono dall’interno. L’Ospedale pediatrico è inserito in un contesto residenziale suburbano, da cui risulta per scelta periferico. I parcheggi e le strade sono stati progettati in modo da risultare lontani dalla struttura edilizia per creare spazi a verde, con una zona di accoglienza di tipo familiare, sicura dai pericoli della strada. L’Ospedale Pediatrico di Aurora si contraddistingue per la volontà di andare oltre rendere l’edificio accessibile, accogliente e capace di riprodurre un ambiente familiare. Dal punto di

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vista della sostenibilità sociale l’Ospedale espande la visione ai familiari dei bambini, costretti a viaggiare da lunghe distanze per raggiungere l’ospedale e stare vicino ai pazienti, ponendo ad ogni piano uno spazio foresteria pronto ad accogliere i genitori. Questo spazio foresteria non è una mera camera, bensì delle reali abitazioni con spazi cucina, lavanderia, fornite dei più innovativi sistemi tecnologici e informatici.

La psicologia del “far sentire a casa” i familiari si ripercuote sui bambini, che si ritrovano in un ambiente familiare, dove poter giocare a trovare il piano di interesse.

Il prodotto edilizio, la scelta di alcuni sistemi costruttivi e componenti sono il risultato di un processo partecipativo. L’indagine ha visto i progettisti partecipare con un gruppo di familiari e staff medico per disporre le luci, le tessiture, i suoni e i colori giusti al punto giusto. Nell’insieme l’edificio risulta bene rispettoso dei principi dell’evidence based design: l’ambiente sviluppa sensazioni di benessere psicologico grazie all’utilizzo di tematiche legate alla natura e all’utilizzo dell’arte nelle corsie.

Dal punto di vista della fruibilità, per assicurare un miglior orientamento e cognizione della posizione il Children’s Hospital Colorado di Aurora, che si sviluppa su 10 livelli, contraddistingue ogni livello con delle colorazioni associate ad un animale: balena, farfalla, cavallo, rana, tortora, bufalo, orso, alce, muflone.

piano Ambiti Spaziali Omogenei

livello 0 Cassa centrale, Centro

Analisi

livello 1 Centro donatori di sangue,

Atrio, Cappella e giardino della speranza,

Accettazione, Zona giochi, Dipartimento di

emergenza, biblioteca della salute, Servizi finanziari, Spazi

commerciali, Laboratorio per fruitori esterni, Padiglione per esterni,

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Farmacia per esterni, Radiologia, Sala d’aspetto, Ufficio volontari

livello 2 Atrio, Biblioteca clinica,

Centro conferenze, Foresteria, Sala per staff medico, Padiglione per esterni, Centro chirurgia, Sala d’attesa

livello 3 Sala d’attesa, Padiglione

per esterni, Terapia intensiva pediatrica, Ludoteca, spazio per lo staff, istituto ospedaliero infantile per il cuore, Degenze interni

livello 4 Sala d’attesa, Centro per

l’infanzia, Terapia intensive neonatale, Neuropsichiatria e centro del sonno, Padiglione per esterni, Neonatologia

livello 5 Servizi tecnici

livello 6 sala d’aspetto, foresteria,

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livello 7 clinica, sala d’aspetto,

foresteria, ludoteca, degenze

livello 8 sala d’aspetto, foresteria,

ludoteca

livello 9 sala d’aspetto, foresteria,

ludoteca, degenze (unità cardiologica e respiratoria)

Tabella 2 livelli e relativi ambiti spaziali omogenei del Children’s Hospital Aurora

I percorsi orizzontali del monoblocco risultano facilmente fruibili; ad ogni piano gli Ambiti Spaziali Omogenei sono ben definiti e pressoché univoci, dedicati ad una sezione di cura(neonatologia, pneumologia, cardiologia, clinica medica, oncologia). Vi sono dei reparti esclusivamente dedicati ai pazienti esterni, con ambulatori e day hospital come accoglienza. L’ottavo livello è dedicato esclusivamente all’accoglienza dei genitori. Nei restanti piani la variabilità per l’accoglienza dei parenti varia da un minimo di spazi riservati a circa il cinquanta per cento del piano.

Ad ogni piano è previsto un punto di informazione per permettere di arrecare quanto meno disagi, rendendo così più vivibile il nuovo ambiente per i familiari e per il paziente malato.

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5.2

O

SPEDALE

P

EDIATRICO

M

EYER

L’Ospedale pediatrico Anna Meyer nasce quando l’architetto Giovanni Meyer decise di costruire uno “spedalino” per i bambini, in memoria della moglie Anna, nel 1984 presso la barriera delle Querce, attuale via Giordano a Firenze. Oggi l’Ospedale Pediatrico sorge in una nuova zona, nel viale Pieraccini di Firenze vicino all’Ospedale Careggi.

Figura 9 il vecchio Ospedale Pediatrico Meyer

La nuova struttura, resasi necessaria per rispondere alle nuove esigenze maturate sia a livello di spazi che di dislocazione, è il frutto di una collaborazione tra medici e progettisti, e di un’attenta indagine a quelle che sono le necessità dei fruitori.

Il sistema luogo ambiente paesaggio territorio costruito

Il nuovo polo è costituito in parte dai volumi ricavati dalla ristrutturazione della Villa Ognissanti e di ulteriori nuovi corpi connessi ad essa, inseriti nel contesto paesaggistico con una soluzione parzialmente ipogea. L’idea progettuale è stata guidata dallo studio morfologico del contorno della Collina di Careggi; la scelta della struttura di nuova progettazione parzialmente ipogea e con la copertura a verde è rivolta a far emergere il tema della storia e della memoria della Villa Ognissanti (struttura sanitaria per la cura della tubercolosi).

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Il nuovo blocco di cinque piani, di cui due parzialmente interrati, presenta gli ulteriori tre piani sfalsati, con ampie terrazze a verde con sistemi di captazione della luce per i piani inferiori. Il tema della copertura a verde ha un ruolo fondamentale per la valorizzazione del benessere dei piccoli pazienti e dei familiari.

paese Italia

città Firenze

via Pieraccini 24, 50139

utenti Personale medico e paramedico

Assistiti di varie fasce d’età di varie nazionalità (bambini, adolescenti, adulti) con bacino d’utenza regionale,

nazionale ed internazionale

anno completamento 2008

Numero di piani sopra il

terreno

2

Numero di piani sotto il

terreno 1 Superficie riscaldata 21.600 m2 Volume climatizzato 60.238 m3 Superficie dell’involucro edilizio 32.671 m2

Tabella 3 dati generali Ospedale Pediatrico Meyer

Ambiti spaziali omogenei

L’edificio si sviluppa principalmente su cinque piani, ognuno dei quali accoglie:

- piano terra: laboratori, ambulatori, servizi commerciali, radiolgogia, pronto soccorso. Centro del sangue, camere bianche, medicheria, atrio centrale, locali tecnici, lactarium, studi medici, sala d’aspetto, neuropsichiatria infantile e day hospital, CUP, amministrazione, mensa;

- piano primo: day hospital e foresteria, oncoematologia, blocco operatorio, rianimazione polifunzionale, locali tecnici, studi medici, ambulatori, dipartimenti universitari, servizi;

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- piano secondo: degenze, foresteria, laboratori universitari, didattica, auditorium, ludoteca;

Figura 10 pianta piano terra Osp. Meyer

Figura 11 pianta piano primo Osp. Meyer

Gli ambiti spaziali della struttura ospedaliera pediatrica sono variati negli anni, in relazione a nuove esigenze manifestate dagli stessi fruitori della struttura. Ad esempio si sono resi

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necessari nuovi spazi adibiti ad accogliere i familiari dei bambini ricoverati, sono state realizzate stanze per il dialogo con i genitori.

La cappella per il culto ha subito trasformazioni; in particolare, concepita come luogo esclusivamente cristiano cattolico, visti i numerosi ricoveri di bambini e familiari provenienti da altre sedi internazionali, l’ufficio tecnico si è adoperato per trasformare lo stesso spazio come un luogo del culto agibile da: Ebrei, Musulmani, Cristiani Ortodossi e cattolici.

Ulteriore elemento inserito è la cappella del Commiato, situata al piano terra nell’area a verde del parco.

Figura 12 pianta piano secondo Osp Meyer

Le tecnologie innovative: stato dell’arte e possibili integrazioni

L’edificio è realizzato secondo le direttive di un edificio bioclimatico e predilige i sistemi di ventilazione e climatizzazione naturale con quelli meccanici a completamento dell’opera.

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La ventilazione nell’Ospedale è garantita da aperture posizionate nelle parti alte e basse dell’edificio, prive di un controllo automatizzato.

Una combinazione tra i dispositivi di oscuramento ed i sistemi di ventilazione permette che la temperatura interna non superi più di 10°C quella esterna. Per ottenere una diminuzione dei consumi energetici per raffrescamento sono state adottate tecniche per favorire la ventilazione naturale in modo tale da utilizzare il meno possibile, e solo se necessario, l’impianto di raffrescamento. La serra svolge la funzione di spazio cuscinetto per l’intero edificio. L’aria riscaldata viene utilizzata per creare un flusso d’aria naturale che attraversa l’edificio.

L’involucro vetrato trasparente sulla facciata Nord permette l’illuminazione della hall centrale durante i giorni piovosi e durante la stagione invernale; il suo orientamento e la forma contribuiscono (durante la stagione invernale) ad accrescere l’apporto di calore gratuito dovuto alla radiazione solare.

In estate il problema del surriscaldamento viene risolto attraverso la possibilità di apertura di alcune parti vetrate della serra.

L’illuminazione è realizzata mediante condotti solari –solar tube e camini di luce, al fine di massimizzare l’apporto di energia solare all’interno degli ambienti. L’effetto prodotto dai condotti di luce a prima vista appare "innaturale", simile a quello dovuto ad una lampada. La combinazione di condotti di luce e camini solari determina un buon livello di illuminazione nei corridoi delle degenze, che altrimenti non avrebbero alcuna illuminazione naturale. Tale sistema permette di economizzare per quanto concerne l’utilizzo di illuminazione artificiale nel periodo diurno.

Copertura a verde: benefici e criticità

La copertura a verde ha permesso nel tempo un’ambientazione paesaggistica e il rispetto del rilievo collinare.

In alcuni periodi dell’anno la copertura, nonostante i valori di trasmittanza sotto i limiti delle coperture tradizionali, non ha permesso di raggiungere il benessere ideale teorico.

La copertura a verde inoltre richiede una notevole cura per rimanere realmente a verde. Ulteriore criticità è data dalla possibilità di infiltrazioni di acqua nel solaio di copertura con il tempo.

La copertura potrebbe essere oggetto di studio per il recupero delle acque piovane, con sistema di accumulo da adibire per accumulo per utilizzo dell’acqua per usi non potabili.

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La Serra fotovoltaica

Accedendo da uno dei due corridoi curvilinei che abbracciano il giardino e connettono gli edifici della Villa preesistente si giunge all’atrio principale caratterizzato dalla serra espressione di innovazione e della volontà di produrre energia pulita.

L’innovativa serra bioclimatica risulta perfettamente integrata architettonicamente con la Villa Ognissanti, con rilevante caratterizzazione e interscambio dialettico con l’architettura della facciata a cui si presenta addossata. È caratterizzata da un sistema di arcate che quasi come degli alberi sostengono una sovrastruttura metallica reticolare a cui si agganciano i pannelli di tamponamento che seguono l’andamento curvilineo. La serra fotovoltaica, orientata a sud, è caratterizzata dalla presenza di celle fotovoltaiche nella fascia superiore sino ad altezza di persona, diradate in modo da permettere il passaggio di luce per l’illuminazione naturale. L’impianto è composto da 181 vetrocamere speciali aventi funzione anche di moduli fotovoltaici di diverse dimensioni, per una potenza nominale complessiva di 32 kWp. La serra fotovoltaica è articolata in tre compartimenti (est, centrale e ovest).

Figura 14 immagine aerea del complesso dell'Osp. Meyer

Il gruppo di conversione in grado di trasformare la corrente continua in corrente alternata è stato collocato nella parte superiore del tetto della sera. Ad esso vi si accede direttamente dall’esterno, attraverso la terrazza visibile dalla foto aerea dall’alto. Tale scelta nella fase di gestione è risultata da una parte adeguata per la possibilità di intervenire sugli inverter, senza interferire con le attività dell’Ospedale, dall’altra crea dei disagi manutentivi legati al

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fatto che il sistema risulta poco protetto dalle intemperie, esposto quindi agli agenti atmosferici che potrebbero rendere più breve la vita degli apparecchi e pertanto andare ad incidere sul costo di gestione dell’impianto.

La maggior parte dei vetrocamera ha dimensioni di 220x 938 mm ed una potenza di 201 Wp ciascuno, in silicio monocristallino; le celle sono collocate distanziate tra loro in modo da permettere il passaggio di luce. Il sistema di pannelli è caratterizzato da due laminati trasparenti di vetro con interposta intercapedine d’aria (6+16+6) delle dimensioni di 2,2 m per 1,0m. il vetro è dotato di un rivestimento solare basso emissivo, magnetronico e strato temperato.

Figura 15 solaio dove sono alloggiati gli inverter

Il quadro di controllo è posizionato all’interno della reception; un monitor informa i fruitori in merito alla produzione di energia in atto. Tale monitor favorisce l’intento di far sì che la serra divenga non solo una sorta di piccola centrale solare per la produzione di energia elettrica ma anche uno strumento educativo delle possibilità di produzione energetica. Dal punto di vista del benessere psicofisico igrotermico la struttura nel tempo ha evidenziato alcuni benefici e alcune criticità. Tra i benefici maggiori quello dal punto di vista di comfort visivo e psicologico, per l’estrema cura dei dettagli e per l’effetto cromatico dato dalla tessitura delle celle fotovoltaiche con colori bianchi del legno lamellare che costituisce la struttura portante del fotovoltaico e avvolge i pilastri in acciaio. Tra le criticità l’impossibilità di poter far ricircolare l’aria in modo adeguato per poter dare aria rinnovata agli uffici che si

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affacciano sulla serra e la necessità di intervenire con l’impianto di climatizzazione nei periodi estivi per l’eccessivo “effetto serra”.

L’attivazione della serra fotovoltaica ha richiesto iter burocratici di oltre un anno con il GSE, il quale ha fornito incentivi per un breve periodo.

La serra fotovoltaica risulta inserita in un contesto verde chiuso da qualsiasi lato all’accesso di un mezzo mobile.

Figura 16 misuratore e informatore delll'energia prodotta

Questo aspetto, ben visibile in pianta o da una vista aerea comporta dei problemi logistici per la pulizia dei vetri. Le celle solari per una produzione quanto più efficace di energia necessitano di un vetro quanto più pulito. Una soluzione applicabile sia per questo caso che per ulteriori che si vorranno creare è quella di ricorrere a scelte di vetri autopulenti al fine di ridurre nell’arco di tempo gli interventi di pulizia, oppure applicazione di spray capaci grazie alle nanotecnologie di non far aderire lo sporco e permettere una perfetta pulizia uniforme nel momento della caduta di acqua, senza necessità di dover asciugare.

Ulteriore strumento utile per il monitoraggio delle serre fotovoltaiche è sicuramente la termo camera che attraverso semplici immagini e indagini eseguibili da tecnici con

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specializzazione minima perette di individuare possibili guasti, controllando il funzionamento delle celle periodicamente.

Figura 17 la serra fotovoltaica vista dall'esterno

I costi della serra fotovoltaica

Cifra finanziata dal Ministero* 330.668,00 euro

Cifra autofinanziata dal Meyer 80.000,00 euro

Ulteriori costi

display – monitoraggio 7.020,00 euro

tot 417.688,00 euro

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La commissione di valutazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha selezionato per il 1° posto nel “Programma Fotovoltaico ad alta valenza architettonica” il progetto Serra bioclimatica dell’Ospedale Pediatrico Meyer. Ciò ha permesso di poter accedere ai finanziamenti per la costruzione di oltre 300.000 euro; il costo di costruzione complessivo della serra ha raggiunto quota di circa 400.000 euro. Ulteriori costi sono quelli che annualmente vengono spesi per la manutenzione dell’opera.

Manutenzione

Servizio pulizia e verifica staticità del generatore fotovoltaico

Servizio manutenzione e controllo parti elettriche e rendimenti

Lavaggio moduli con getto d’acqua a pressione

Controllo a vista delle apparecchiature

elettriche

Controllo ed eventuale serraggio delle

bullonerie di ancoraggio dei moduli fotovoltaici

alla struttura e verifica a vista della buona

tenuta della struttura

Controllo e serraggio dei collegamenti elettrici

Prove di funzionamento degli interruttori di

protezione

Pulizia delle apparecchiature

Prove di funzionamento elettriche

Verifica della produzione dell’impianto in

funzione dell’irraggiamento istantaneo

mediante solarimetro

Tabella 5 servizi di manutenzione per la serra fotovoltaica

Quanta energia prodotta? Quali altre fonti sono possibili?

Come è possibile evincere dai dati della produzione di energia, in confronto al consumo dell’energia nel tempo in un edificio ospedaliero, quello dato dalla serra fotovoltaica non è che un contributo minimo che permette di salvaguardare l’ambiente. Ma tale integrazione e

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capacità è encomiabile e deve e vuole essere un primo passo verso ulteriori scelte tese da una parte a rendere quanto più possibile autonoma la struttura dal punto di vista energetico, attenta agli aspetti della salute dell’uomo e dell’ambiente.

FOTOVOLTAICO DATI INVIATI AL GSE ANNO

2010 U n it à d i m is u ra g e n n a io fe b b ra io m a rz o A p ri le m a g g io g iu g n o lu g li o se tt e m b re o tt o b re n o v e m b re d ic e m b re Kwh 5 9 7 ,9 5 5 6 ,9 1 6 7 7 ,2 3 0 4 5 ,3 2 5 4 1 ,9 3 0 5 7 ,4 3 3 8 2 ,4 2 1 4 1 ,2 1 0 7 1 ,3 3 8 2 ,1 2 8 0 ,2

Tabella 6 dati di produzione di energia dalla serra fotovoltaica

ANNO 2010 Costo al Kwh GSE Totale Kwh

0,443 22.004,16 9.747,84

Tabella 7 costo energia prodotta e venduta

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Questi sono alcuni degli interrogativi che ci si pone per poter migliorare giorno dopo giorno il benessere dei pazienti, dell’ambiente e della città. Le nuove soluzioni oltre ad essere innovative dovranno essere rispettose della storia dell’edificio ed essere in linea con la promozione della salute e l’educazione al concetto di sosteniblità.

Una ipotesi è quella di coprire in parte la copertura a verde con pannelli fotovoltaici (valutandone però l’impatto paesaggistico)e con sistemi di produzione di energia dal vento. Secondo la filosofia dell’integrazione dovranno però essere studiati sistemati atti a tutelare il bene paesaggistico in cui l’opera si inserisce, cercando di conciliare i dati tecnici di produzione all’aspetto.

Domotica e sistemi informatici

Nella nuova area di progettazione per gli uffici è prevista l’installazione di sistemi domotici. I sistemi di building automation permetterebbero di agire per il miglioramento della struttura sanitaria per tutte e sette le classi di esigenza (UNI 8289: 1981):

- sicurezza (antincendio e controllo accessi);

- benessere (controllo climatizzazione, illuminazione con sensori di presenza e in relazione alla distanza dalla luce naturale) ;

- fruibilità (sistemi per apertura porte e finestre, per accensione o spegnimento luce e televisione)

- aspetto (colorazione delle pareti o del soffitto in relazione all’umore rilevato tramite alcuni sensori presenti in un braccialetto – insieme di luci led e sistemi domotici) - gestione (controllo dei consumi di acqua e di energia)

- integrabilità (sistemi semplici per facilitare l’accesso a tutti gli utenti) - salvaguardia dell’ambiente (efficienza energetica);

Le sale di degenza potrebbero essere dotate di schermi per la programmazione da parte dei pazienti di sistemi di intrattenimento o di climatizzazione particolare in relazione alle loro esigenze.

CLASSE DOMOTICA DEFINIZIONE

impianti tradizionali

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dotazione avanzata di BACS e TBM

alte prestazioni del sistema BACS e TBM

Tabella 8 classe domotica

Gli schermi potrebbero essere inoltre ausili per gli infermieri per poter accedere alla scheda elettronica del paziente con segnalazione delle medicine da somministrare, con controlli dettagliati. La norma CEN-EN15232 “Energy performance of buildings - Impact of Building Automation, Controls and Building Management”, che consente di valutare il risparmio energetico conseguibile con la domotica e più in generale con l’automazione dell’edificio. In termini di energia termica potrebbe esserci un risparmio pari al trentaquattro per cento.

Fruibilità e sistemi applicativi tra tradizione e innovazione

Durante l’analisi del complesso è emersa la difficoltà di orientamento. Il privilegiare in un’edilizia sanitaria il wayfinding è uno degli elementi che garantisce il benessere psicofisico del fruitore.

In relazione agli studi e ai casi riportati una soluzione per la fruibilità potrebbe essere data dalla colorazione e identificazione degli Ambiti Spaziali Omogenei con tematiche della natura e degli animali.

Le tematiche della natura potrebbero essere accompagnate da alcuni percorsi olfattivi all’interno dei corridoi, con partenza sin dal percorso esterno dai parcheggi.

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Ulteriore servizio a implemento della segnaletica cartellonistica e dei colori nelle pareti potrebbe essere dato dallo studio di applicazioni informatiche scaricabili dal sito web e installabili su i-phone di coloro che sanno di dover fruire dell’Ospedale.

Alternativamente all’ingresso dell’Ospedale Pediatrico potrebbero essere forniti tali strumenti con illustrazione sulle modalità d’uso.

Nell’applicazione degli strumenti potrebbero essere previste funzioni per:

- ricercare il percorso per giungere alla destinazione (centro ticket, sala d’attesa, ambulatorio,….);

- intrattenere con giochi i bambini;

- segnalare eventuali ostacoli e necessità di ascensore in caso di percorsi verticali e utenza debole;

- segnalare informazioni inerenti la mobilità di mezzi pubblici per la città; - segnalare il tempo di attesa prima della visita;

Nanotecnologie che sbarcano in corsia

Le innovazioni in campo delle nanotecnologie permetterebbero di avere notevoli risultati in applicazioni in ambito di - arredi; - impianti; - pavimenti; - pitture; - pavimentazioni esterne; - involucri vetrati;

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Con l’applicazione di questi sistemi l’Ospedale potrebbe divenire un luogo di particolare pregio anche come luogo di sperimentazione ed educazione.

La sala d’attesa della serra fotovoltaica, i servizi igienici potrebbero essere dotati di pavimentazione con piastrelle ceramiche con proprietà:

- antinquinanti; - autopulenti; - antibatteriche;

ciò permetterebbe di fruire di una struttura con maggior igiene, elemento fondamentale per i bambini.

Le camere delle degenze potrebbero essere colorate con pitture foto catalitiche per ridurre il deposito di batteri nel tempo.

Il piazzale del parcheggio una volta necessario il rifacimento potrebbe essere realizzato con betonelle foto catalitiche, capaci di assorbire l’inquinamento prodotto dai tubi di scarico delle macchine e quello della città.

Illuminazione

L’illuminazione artificiale denota alcune problematiche:

- scarsità di illuminazione in zone esterne, quali l’area del parcheggio e l’area che connette questo con la struttura ospedaliera;

- presenza di elementi che provocano inciampo nella corte interna;

- illuminazione scarsa nella zona ovest, percorso laterale di accesso alla struttura; una proposta progettuale è quella di modificare le illuminazioni del parcheggio con integrazioni di illuminazione sia raso terra che con pali (alimentati da fotovoltaico) per permettere maggior sicurezza e fruibilità.

Le luci presenti nella corte interna dovrebbero essere rimosse e sostituite con sistemi a raso della pavimentazione.

Ulteriore illuminazione dovrebbe essere riprogrammata con sistemi di lampade led per illuminare la strada del padiglione laterale e pali con alimentazione fotovoltaica per sostituire il “faro” presente sulla copertura del padiglione sinistro.

Edilizia residenziale per i familiari

L’Ospedale Pediatrico Meyer, essendo ad oggi l’Ospedale Pediatrico del Centro Italia più efficiente insieme al Bambino Gesù di Roma vede accogliere tra i suoi pazienti bambini provenienti da varie Regioni italiane.

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- bambini figli di immigrati;

- bambini bisognosi di cure provenienti da paesi poveri esteri; - esigenze dei ricercatori/ medici;

Le nuove utenze richiedono analisi di aspetti sociologici, psichici, sanitari. Una proposta progettuale prevede l’individuazione di una sorta di edilizia abitativa sociale nella zona ospedaliera per coprire le necessità delle utenze sopraindicate. Una foresteria a se stante potrebbe essere inserita come progetto di ampliamento nel rispetto del parco vincolato paesaggisticamente.

Pedana piezoelettrica con sviluppi medici

Tra le ipotesi proposte durante la ricerca vi è quella dell’inserimento di una pedana piezoelettrica all’interno della sala d’attesa per permettere ai bambini di giocare e saltare, producendo energia, in minima quantità ma adeguata a educare sull’importanza dell’energia.

Occorrerebbe sperimentare la pedana non solo come gioco educativo ma anche come pedana per rilevare eventuali problematiche motorie, in relazione alla pressione esercitata. Gestione a misura di bambino

Visitando una struttura per la salute talvolta capita di vedere nelle fasi gestionali delle necessarie modifiche, non ipotizzate in fase di progettazione.

L’esperienza presso l’Ospedale Pediatrico Meyer e in particolare presso l’ufficio tecnico ha permesso di valutare problematiche di tutti i giorni, a partire dal momento di apertura della struttura. È necessaria l’esperienza dell’ufficio tecnico affiancata da quella degli educatori, medici ed infermieri, oltre che a occhi esterni per vedere le possibili errate applicazioni. Tra queste, alcune che sono state notate e modificate:

- spazi presenti nella facciata continua a contatto con il vano scala (seppur fruito quasi esclusivamente dai tecnici e dal personale, non vi è una forma di blocco dei bambini; è stato pertanto necessario inserire elementi orizzontali atti a prevenire la caduta.

- presenza di sassi nelle aiuole interne dell’atrio: sono state rimosse al fine di evitare che i bambini potessero prendere i sassi come elemento di gioco.

- coni di ventilazione aperti e collocati ad un’altezza raggiungibile da genitori e quindi pericolo per non conoscenza dell’apertura non percepita se non dai piani superiori o inferiori: collocata una rete per evitare cadute.

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La gestione a misura di bambino implica necessariamente una continua attenzione ad ogni elemento inserito. Elementi di architettura e design potrebbero divenire fonti di pericolo.

5.3

C

OLONIE SOSTENIBILI PER LA RIABILITAZIONE

Il progetto prevede la riconversione di un’azienda agrituristica nella località di Riotorto- Piombino in una colonia sostenibile per la riabilitazione. Gli utenti individuati potrebbero essere i fruitori del Meyer, che una volta dismessi dall’Ospedale Pediatrico necessitano di cure riabilitative. In virtù del benessere che è possibile avere da un ambiente attiguo al mare e immerso in campagna, la riabilitazione avrebbe dei vantaggi maggiori ed evidenziare una sostenibilità su larga scala:

- sostenibilità ambientale, con riutilizzo di edifici esistenti;

- sostenibilità ambientale- alimentare, con sviluppo della filiera corta (utilizzo di prodotti dell’orto – filiera corta);

- sostenibilità sociale data dalla possibilità non solo di elementi artistici, ma anche di onoterapia e pet teraphy;

- educazione all’ambiente;

- giardino sensoriale tattilo olfattivo;

Figura 20 evoluzione di strutture per la salute

Per gli aspetti di salute la struttura assicurerebbe una riabilitazione efficiente, con accortezze in termini innovativi, quali ad esempio utilizzo di impianti di domotica, ma anche utilizzo di

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materiali ecosostenibili negli spazi di nuova costruzione, soluzioni volte ad una efficienza energetica migliorativa.

L’Analisi del Valore permetterebbe di comparare, inseriti input esigenziali e stime economico sociali, altre soluzioni alternative:

- soluzione originale, azienda Agrituristica;

- soluzione colonia sostenibile per bambini – riabilitazione da Ospedale Pediatrico; - soluzione colonia sostenibile per diversamente abili;

- soluzione casa diurna per anziani; - soluzione casa di cura per anziani;

- soluzione casa di cura per malati di Alzheimer.

Figura 21 attuale configurazione dell’edificio centrale azienda agrituristica da riconvertire

Nel caso in cui la struttura fosse riconvertita in struttura per la riabilitazione per i bambini dismessi dall’ospedale pediatrico, occorre riconvertire alcuni spazi, come di seguito. La zona attualmente destinata a cantina, articolata su due piani accoglierebbe la palestra

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fisioterapica, con piscina nella parte interrata. La parte ad oggi adibita ad abitazione andrebbe ad essere convertita in uffici amministrativi e spazi per l’alloggio del personale. Le abitazioni agrituristiche, 6 appartamenti, sarebbero articolate in modo da poter accogliere il bambino con la famiglia, come se fossero a casa. Spazi collettivi per il gioco e la mensa sarebbero inseriti nell’area attualmente destinata a deposito attrezzi, con mpio spazio per ricreare una palestra, una piccola ludoteca e servizi generali. La corte esterna e la corte interna sarebbero riorganizzate con aree destinate a:

- percorsi tattilo olfattivi;

- recinto con asini – per la onoterapia;

- spazi per la coltivazione e l’educazione alla campagna;

Il giardino tattilo – olfattivo

Il percorso tattilo-olfattivo si propone di soddisfare l’esigenza didattico culturale di conoscenza e percezione di un giardino per tutti, e costituisce un arricchimento dell’offerta culturale, sociale ed ambientale, in cui si privilegiano strumenti conoscitivi diversi da quelli tradizionali.

L’itinerario presenta le seguenti caratteristiche:

- facilità e sicurezza d’accesso per tutti bambini, anziani, diversamente abili;

- percezione della configurazione paesaggista del giardino e dei suoi elementi caratterizzanti: i dislivelli, i corsi d’acqua, i luoghi d’ombra alternati a quelli assolati;

- aree di sosta il godimento di una breve pausa;

- individuazione e riconoscimento delle specie botaniche più significative attraverso l’esperienza tattile - olfattiva (toccare e annusare i campioni di fiori, foglie, tronchi appositamente predisposti).

Il progetto consiste nella volontà di realizzare spazi ludico educativi capaci di dialogare con un’utenza ampliata, ponendo l’attenzione sulle problematiche di accesso e fruibilità per le persone con disabilità sensoriali e di deambulazione.

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Indice figure

Figura 1 Edimburgh Children’s Hospital, pianta e facciata d’ingresso ... 246

Figura 2 visione del corridoio di ingresso, uffici amministrativi al piano terra, negozio al piano superiore... 248

Figura 3 comparazione cemento e fly ash ... 249

Figura 4 corti interne e ingresso dell’ospedale pediatrico Dell Children’s Hospital ... 250

Figura 5 Pianta Piano Terra Dell Children’s Hospital ... 252

Figura 6 Great Ormond Street- foto e pianta ... 253

Figura 7 Involucro vetrato: vantaggi in termini di illuminazione e di energia ... 254

Figura 8 Evelina Children’s Hospital ... 255

Figura 9 il vecchio Ospedale Pediatrico Meyer ... 261

Figura 10 pianta piano terra Osp. Meyer ... 263

Figura 11 pianta piano primo Osp. Meyer ... 263

Figura 12 pianta piano secondo Osp Meyer ... 264

Figura 13 sezione ospedale Meyer: ventilazione naturale ... 264

Figura 14 immagine aerea del complesso dell'Osp. Meyer ... 266

Figura 15 solaio dove sono alloggiati gli inverter ... 267

Figura 16 misuratore e informatore delll'energia prodotta ... 268

Figura 17 la serra fotovoltaica vista dall'esterno ... 269

Figura 18 difficoltà di individuazione dei percorsi ... 273

Figura 19 betonelle fotocatalitiche ... 274

Figura 20 evoluzione di strutture per la salute ... 277

Figura 21 attuale configurazione dell’edificio centrale azienda agrituristica da riconvertire ... 278

Indice tabelle Tabella 1 Livelli Evelina Children’s Hospital ... 257

Tabella 2 livelli e relativi ambiti spaziali omogenei del Children’s Hospital Aurora... 260

Tabella 3 dati generali Ospedale Pediatrico Meyer ... 262

Tabella 4 costi della serra fotovoltaica ... 269

Tabella 5 servizi di manutenzione per la serra fotovoltaica ... 270

Tabella 6 dati di produzione di energia dalla serra fotovoltaica ... 271

Tabella 7 costo energia prodotta e venduta ... 271

Figura

Figura 1 Edimburgh Children’s Hospital, pianta e facciata d’ingresso
Figura 2 visione del corridoio di ingresso, uffici amministrativi al piano terra, negozio al piano superiore
Figura 3 comparazione cemento e fly ash
Figura 4 corti interne e ingresso dell’ospedale pediatrico Dell Children’s Hospital
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Riferimenti

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