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Academic year: 2021

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(1)

Elaborazione di un Business Plan - parte

prima

Lavinia Parisi

Lavinia Parisi Economia dell’impresa

(2)

1 Introduzione

2 Contenuto

(3)

Introduzione

Lavinia Parisi Economia dell’impresa

(4)

Cos’è un Business Plan (BP)

Un BP è la rappresentazione degli obiettivi e del modello di business di un’attività d’impresa.

E’ fondamentale per la pianificazione e per la gestione aziendale. Ma trova la sua utilità anche per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori. Il BP è una previsione, basata su dati statistici (talvolta difficili da reperire) e su congetture.

Esso è riconosciuto dalla maggior parte delle banche di investimento e viene addirittura venduto se redatto da persone competenti.

(5)

Come si redige un BP

IL BP ha un particolare contenuto e segue una determinata struttura.

In generale occorre mostrare chiarezza e coerenza tra gli obiettivi definiti e gli strumenti utilizzati per raggiungerli. La coerenza si evidenzia sia nelle fasi iniziali della stesura del BP (l’idea e il profilo imprenditoriale) sia nella fase finale (fattibilità economico-finanziaria).

Lavinia Parisi Economia dell’impresa

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Elementi essenziali

Descrizione del progetto d’investimento ed illustrazione del tipo di impresa che si intende creare.

Presentazione dell’imprenditore ed eventualmente dei suoi stretti collaboratori.

Indicazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e sui fattori critici (punti di forza e punti di debolezza) dell’impresa.

Obiettivi di vendita ed organizzazione commerciale. Descrizione della fattibilità tecnica del progetto: necessità di investimenti in impianti, disponibilità di manodopera e di servizi.

Piano di fattibilità economico-finanziaria (quinquennale o triennale) con indicazione del fabbisogno finanziario complessivo.

Lavinia Parisi Economia dell’impresa

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Elementi accessori

Piano di marketing, analisi della campagna pubblicitaria. Informazioni sulla redditività attesa dell’investimento e sui fattori di rischio.

Indicazione degli investitori coinvolti ed eventualmente la proposta di partecipazione richiesta alla Finanziaria. Valutazione dell’impatto ambientale del progetto. Piano temporale di sviluppo delle attività.

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Struttura

Lavinia Parisi Economia dell’impresa

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Introduzione

Un business plan si compone di almeno tre parti fondamentali:

1 l’idea imprenditoriale e l’imprenditore stesso con le sue

principali qualità

2 il quadro chiaro di cosa si vuole fare, come, dove e quando

si vuole farlo

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Prima fase: l’imprenditore e l’idea

La descrizione del progetto imprenditoriale consiste innanzitutto in una presentazione dell’attività che si vuole avviare e della motivazione che spinge a farlo. Sarà utile far leva su tali elementi:

Quali bisogni si vuole soddisfare?

Qual è il mercato in cui si vuole operare?

Quali sono le attitudini personali e le capacità professionali che spingono l’aspirante imprenditore ad entrare in quel determinato settore?

Eventuali paternità intellettuali (ad esempio brevetti)

Lavinia Parisi Economia dell’impresa

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Seconda fase: cosa, come, dove e quando

cosa

In questa sezione del BP, innanzitutto, dovrà essere fornita una dettagliata descrizione di cosa si va ad offrire al mercato, cioè le caratteristiche del prodotto o del servizio e a quali potenziali clienti si rivolge.

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Seconda fase: cosa, come, dove e quando

dove

Inizia, poi, una vera e propria raccolta di informazioni

sull’ambiente dove la nuova attività andrà ad operare. Si dovrà quindi fare particolare attenzione a:

il macro-ambiente tutto ciò che l’impresa non può controllare direttamente: la pubblica amministrazione, il clima politico, il clima sociale, il clima economico, il clima culturale (cioè nuove mode, nuove leggi ecc.)

il micro-ambiente è il campo di battaglia sul quale si

cimenterà la nuova impresa: clienti, concorrenti, fornitori, intermediari commerciali.

Lavinia Parisi Economia dell’impresa

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Seconda fase: cosa, come, dove e quando

come

Inoltre si prendono decisioni relative all’identità dell’impresa, cioè alla quantità di merce che si vorrà produrre, alla struttura dell’impianto, al livello di redditività del capitale investito. Definiti questi obbiettivi bisogna indicare come si vorrà raggiungerli.

quando

Infine occorre effettuare una pianificazione temporale del BP cioè programmare quando immettere sul mercato i prodotti o i servizi (ad esempio non ha senso aprire un’attività turistica a stagione iniziata).

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Terza fase: le previsioni economico finanziarie

L’analisi del progetto deve essere completata con la valutazione degli aspetti finanziari e della fattibilità del BP.

L’imprenditore deve definire:

il piano degli investimenti i capitali necessari per avviare l’impresa

le fonti di copertura individuare le fonti di finanziamento

il conto economico previsionale valutare i profitti dei primi anni di vita

lo stato patrimoniale preventivo valutare la situazione

patrimoniale dell’impresa nei suoi primi anni di vita

Lavinia Parisi Economia dell’impresa

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