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2. La posizione strategica di Stratford

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 3

L’AREA OLIMPICA: STRATFORD 1. L’east end

Nell’Ottocento, il termine East End, che indicava l’East End di Londra1, cominciò a essere usato in senso dispregiativo, giacché in quest’epoca si assisté a un forte popolamento dell’area, con una concentrazione impressionante di povertà e immigrazione2. Questi problemi furono aggravati dalla costruzione della stazione ferroviaria centrale di Londra (1840 - 1875) e del St. Katharine Docks (1827); per questo progetto, che prende il nome dall’ospedale medievale, furono demolite, oltre a quest’ultimo, 1250 case. 11.300 abitanti, per lo più lavoratori portuali stipati in baracche malsane, persero la casa. Solo i proprietari d’immobili ricevettero una liquidazione.

Gli sfollati si ammassavano nell’East End che, nel giro di un secolo, è divenuto sinonimo di povertà, sovraffollamento, malattie e criminalità.

Figura 1 - Piano elaborato per il Katharin St. Dock Company che mostra la strada e gli edifici che furono demoliti per far posto al nuovo bacino.

In origine, l’East End era una zona caratterizzata da villaggi raggruppati lungo le vie principali, circondati da campi e paludi, con il fiume Lea che ha da sempre soddisfatto le esigenze delle comunità.

Fino all’arrivo delle banchine formali, le imbarcazioni erano tenute in un’apposita area del Tamigi, ma, fin dai tempi dei Tudor, erano fiorite nella zona molte industrie legate alla costruzione, riparazione e approvvigionamento delle navi.

1Area di Londra a est della medievale City of London e del nord del Tamigi; anche se non è definita da confini formali, l’espressione è universalmente accettata.

2 Dal 1801 al 1821, la popolazione di Bethnal Green è più che raddoppiato, e nel 1831, era triplicata. Gli immigrati, all’inizio, erano principalmente tessitori.

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L’area, inoltre, aveva attirato molti abitanti in cerca di occupazione nelle zone rurali. Le successive ondate migratorie straniere iniziarono con gli Ugonotti francesi, che si stabilirono nel nuovo quartiere di Spitafields, e continuarono con i tessitori irlandesi, gli ebrei e, nel XX secolo, con gente proveniente dal Bangladesh.

L'abbondanza di lavoro non o poco qualificato portò a bassi salari e condizioni di povertà in tutto l'East End. Questo attirò le attenzioni dei riformatori sociali durante la metà del XXVIII secolo e ha portato alla formazione di sindacati e, alla fine del secolo, di associazioni dei lavoratori. Il carattere radicale dell'East End contribuì alla formazione del Partito laburista e da qui partirono le richieste per l’emancipazione delle donne.

I motivi della povertà dell’East End affondano in strutture socio - economiche lontane. Il sistema medievale di sfruttamento della terra, che ha prevalso nell’East End fino all’Ottocento, disincentivava, di fatto, lo sfruttamento massimo delle terre da parte dei lavoratori. Con la rivoluzione industriale, le attività nocive, come le concerie o le industrie tessili, o quelle pericolose, come la produzione di polvere da sparo, furono sistemate al di fuori dei confini della città, e quindi lontano dai controlli ufficiali. I posti di lavoro disponibili erano di scarsa qualifica e quindi poco remunerativi, come quelli legati alla manutenzione delle imbarcazioni, o, ancor peggio, erano disponibili lavori a cottimo e occasionali. Infine, la posizione geografica dell’area, così lontana dal centro giuridico e politico di Westminster, lasciava l’East End solo di fronte al degrado incalzante.

Figura 2 – 1745, Mappa dell’East End. Londra è in espansione, ma a est ci sono ancora ampie zone agricole.

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2. La posizione strategica di Stratford

La parola “Stratford” deriva dall’inglese antico e significa letteralmente “il guado (ford) dove la strada romana attraversa il fiume”. Originariamente il nome indicava due villaggi adiacenti, uno su ciascun lato del fiume Lea, sulla strada romana che da Londra porta a Colchester. Sulla riva occidentale sorge quello che era stato chiamato, dopo la costruzione di un ponte ad arco sul fiume, Stratford-atte-Bow, oggi noto semplicemente come Bow. Sulla riva orientale sorge Stratford Langthorne, ormai chiamato solo Stratford.

L’origine del nome testimonia come questo villaggio abbia avuto nella storia un ruolo chiave nell’accesso settentrionale della città. Ma è solo con la Rivoluzione Industriale che l’area ha raggiunto il periodo di crescita massima, quando è stata possibile la costruzione di molti edifici storici che ancor oggi definiscono il carattere urbano di Stratford. Mentre la maggior parte del ventesimo secolo ha visto Stratford in un periodo di declino, gli anni novanta sono stati caratterizzati da uno stimolo innovatore di crescita e rigenerazione.

Stratford è oggi un centro a nord est della capitale, un paio di chilometri a settentrione di Canary Wharf, nel comune di Newham, comprensorio settentrionale della Lower Lea Valley, che prende il nome dal piccolo affluente di sinistra del Tamigi, che sfocia sulla sponda opposta alla penisola di Greenwich; è un’area dalle grandi opportunità e potenzialità, situata nel cuore dell’area di rigenerazione della Lower Lea Valley. Sarà il centro dell’attenzione di tutto il mondo durante l’evento dei Giochi Olimpici e Paraolimpici del 2012 e avrà la capacità di rimanere sotto i riflettori anche per gli anni seguenti3.

Dal 1889 al 1965 faceva parte del County Borough of West Ham, ma con la formazione della Grande Londra nel 1965, Stratford entrò a far parte del London Borough of Newham. Questa contea, a differenza della maggior parte delle altre, è guidata da un sindaco eletto direttamente.

Anche se, dal punto di vista statistico, è considerato facente parte dell’Inner London, il quartiere è considerato spesso parte della Outer London, per esempio dal punto di vista finanziario. Questo deriva dal fatto che gran parte del territorio oggi facente compreso nel Newham, non era inclusa nella Contea di Londra (1889-1965). Ad ogni modo, la maggior parte dell’area è sempre stata abitata ed è uno dei quartieri più svantaggiati di Londra dal punto di vista economico.

3 Questo è, almeno, uno dei principali obiettivi che il piano urbanistico di rigenerazione per la Lower Lea Valley si è proposto (vedi capitolo 4).

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3. Il contesto socioeconomico 3.1 Residenze

Attualmente il Newham ha più di 96000 abitazioni, che sono per un quinto alloggi della Local Authority, un quinto affittate ai privati, il 13% sono di proprietà della Registered Social Landlord4 e il 46% è occupato dai proprietari5. L’area necessita sia di un recupero del patrimonio abitativo esistente, sia di disporre di nuove abitazioni per andare incontro al futuro aumento demografico previsto. Il Local Development Framework6 Core Strategy Preferred Opinions è centrato sul recupero di edifici ormai vacanti ex - industriali e di aree poco sfruttate, al fine di svilupparli come aree residenziali o miste.

Il Newham ha intenzione di aumentare le abitazioni di 50000 unità entro il 2020; di queste, più di 15800 dovrebbero localizzarsi nell’area di Stratford.

3.2 Occupazione

Attualmente il tasso di occupazione della contea è del 59,4%, considerevolmente inferiore alla media nazionale del 74,4 %7, ed è il terzo dato più basso della nazione, dietro le zone di Hackney e Tower Hamlets. Comunque le previsioni del Newham Council indicano che entro il 2020 dovrebbero crearsi 56700 posti di lavoro nella contea, di cui 23900 provenienti dall’area di Stratford. Un cambiamento chiave per l’economia della zona sarà assicurare che gran parte di tali opportunità di lavoro siano colte dai residenti.

3.3 Altri indicatori socio - economici

Negli ultimi anni il Newham è stato teatro di grandi miglioramenti per quanto riguarda le condizioni di vita dei residenti, e questa tendenza sembra continuare. Chiaramente, la crescita attesa nel Newham, e in particolare a Stratford, nei prossimi anni avrà un forte impatto e porterà necessariamente un effetto positivo, che porterà ulteriore crescita. Ci sono infatti ancora significative zone che possono essere sviluppate.

Il quadro sociale più recente indica che l’aspettativa di vita per gli uomini nel Newham è di 2,1 anni inferiore alla media di Londra, mentre per le donne lo è di 2,3 anni8. Inoltre, la maggior parte dei dati statistici mostrano, nel campo dell’istruzione, che i ragazzi che raggiungono il diploma superiore nelle scuole del Newham sono all’incirca il 4% meno della media della città di Londra9. Quindi, risulta cruciale che quella crescita che è prevista dal Newham Council entro il 2020 venga effettivamente raggiunta, per assicurarsi che questi indici significativi e molti altri migliorino e che quella prosperità economica e sociale che la riqualificazione dovrebbe portare, sia percepita in lungo e in largo in tutta la popolazione.

4Organizzazioni senza scopo di lucro che forniscono residenze a prezzi abbordabili a chi ne ha bisogno. La legislazione vigente prevede che, per qualunque intervento speculativo a carattere residenziale, il 50% delle unità abitative siano a prezzo controllato, fuori mercato. Così si consente ai lavoratori con redditi più bassi, ma il cui contributo è essenziale al funzionamento della città, di poter acquistare o affittare case a prezzo contenuto, dal 20 al 50% del valore di mercato.

In tal modo si mantengono le professionalità a basso reddito dove occorrono, evitando allo stesso tempo la ghettizzazione delle periferie. La vicinanza dal centro, quindi, perde del tutto di significato.

5Dato del Newham Council; Febbraio 2006

6 Il Local Development Framework (LDF) è un insieme di documenti sullo sviluppo locale, redatti dall’autorità pianificatrice locale che, collettivamente, compone la strategia di pianificazione per l’area di sua competenza. Il nucleo di strategia (Core Strategy), all’interno del LDF, espone la visione generale, gli obiettivi strategici e diffonde le strategie per il raggiungimento di essi. Il complesso del LDF è l’espressione spaziale della strategia comunitaria sostenibile (Sustainable Community Strategy) per l’area.

7Office of National Statistics; Gennaio 2007

8Office of National Statics; 2003

9Office of National Statics 2005

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3.4 Contesto politico

Ci sono numerosi documenti importanti per la politica di pianificazione, operanti a scale territoriali diverse, che sono rilevanti per Stratford10. Il Comune di Londra ha portato avanti un piano regionale e due piani sub- regionali. Il London Plan pone Stratford nel contesto della continua crescita di Londra, indicandola come un’area di opportunità e come un sito per un maggior sviluppo e luogo di espansione delle funzioni di Londra. Al di sotto del London Plan sta il SubRegional Development Framework, che indica l’espansione di Stratford come un centro metropolitano sostenibile. Il Lower Lee Valley Opportunity Area Planning Framework (LLV OAPF) si basa su questi documenti e delinea alcuni progetti ambiziosi per l’area, che riguardano trasversalmente le contee di Newham, Hackney, Tower Hamlets e Waltham Forest.

Il piano che ha valore statuario per Stratford, il piano UDP (Unitary Development Plan), pone Stratford come un’area chiave di crescita. Questo è portato avanti nel sistema emergente di LDF (Local Development Framework), che, una volta adottato, oltrepasserà l’UDP. Il piano del LDF consisterà in tre piani di azione particolareggiati AAPs (Area Action Plans), che fisseranno le politiche pianificatorie e i siti che potrebbero essere oggetto di opportunità di crescita particolari. Uno di questi AAPs ha come oggetto Stratford e Canning Town.

3.5 I soggetti della pianificazione

Il panorama delle decisioni pianificatorie sull’area di Stratford è complicato e vede l’azione di quattro corpi principali che detengono poteri decisionali in diverse aree geografiche.

3.5.1 The London Borough of Newham

Il Newham Council detiene i poteri decisionali su tutte le aree entro i confini amministrativi della contea, eccetto dove una proposta di sviluppo cade entro i confini della London Thames Gateway Development Corporation e riguarda particolari caratteristiche (vedi par. 3.5.2), o quando cade entro territori legati alle area di progetto di competenza della Olympic Delivery Authority (ODA).

3.5.2 The London Thames Gateway Development Corporation (LTGDC)

La LTGDC ha il potere di determinare le realizzazioni urbane per quanto riguarda gli sviluppi di portata maggiore, entro i confini determinati in un’apposita ordinanza del 2005. Questo significa che le trasformazioni a larga scala nell’area strategica di Stratford finiranno per essere determinate dalla corporazione. I tipi di interventi che la LTGDC ha il potere di determinare comprendono, ad esempio, quelli che prevedono almeno cinquanta unità residenziali o più di 2500 mq di spazi commerciali.

3.5.3 The Olympic Delivery Authority (ODA)

ODA è l’unità di pianificazione del parco olimpico e dell’area di Stratford City. Qualsiasi realizzazione che abbia a che fare con i territori all’interno dell’area di competenza dell’ODA deve essere soggetta alla sua autorità, piuttosto che alle specifiche delle singole contee locali. Durante il periodo che precede i giochi del 2012, le quattro contee coinvolte non gestiranno la maggior parte delle realizzazioni. Tutti i progetti dovranno essere redatti da ODA, anche se essa può decidere di passare tale compito alla contea locale interessata, per quanto riguarda aspetti decisionali che, di fatto, non sono relazionati con i giochi olimpici del 2012. Il compito deve essere avvallato dall’organo ODA PDT (Olympic Delivery Authority Planning Decisions Team). Questo registra e convalida tutti i progetti entro i confini di competenza di ODA.

ODA ha deciso di rimandare a Newham Council il progetto di pianificazione della Zona 1 di Stratford City.

10Un’analisi più dettagliata si trova nell’Appendice 1 di questo capitolo

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3.5.4 The Greater London Authority (GLA)

A causa della scala di intervento e dell’importanza di molti sviluppi in corso e previsti nell’area di Stratford, la GLA ha un ruolo chiave nel panorama decisionale. In un atto del 1999 fu deciso che per i progetti di particolare importanza strategica dovesse essere consultato il sindaco di Londra.

La GLA, eliminata da Margaret Thatcher e reinserita da Tony Blair nel 1996, si occupa di pianificazione a livello cittadino, identificando nel London Plan le aree di intervento strategico che toccano gli interessi di più di un distretto. In tale ambito rientrano, al momento, undici masterplan in aree strategiche di Londra e gli edifici a torre che modificano lo skyline della città, in quanto visibili da molte parti di Londra.

3.5.5 Stratford Renaissance Partnership (SRP)

È una società non a scopo di lucro, formata da soggetti pubblici, privati e da volontari coinvolti in qualche modo nella rigenerazione di Stratford. SRP è stata fondata nel 2007 e vivrà almeno dieci anni, quando la rigenerazione dovrebbe essere già a buon punto e lo scopo dell’organizzazione, ossia di innescare al meglio il processo di sviluppo dell’area, dovrebbe ormai essere raggiunto.

La società si occupa di raccontare la storia di Stratford, promuovendo il suo ruolo all'interno di Londra, il suo patrimonio, le persone e le opportunità che offre, di sviluppare e promuovere il ruolo economico di Stratford e il suo potenziale come una guida per la crescita economica di Newham e l’East End, di sostenere la crescita di Stratford, sia come polo di attrazione di servizi e persone, sia come nuovo centro culturale.

3.5.6 The Local Development Framework (LDF)

Si ritiene opportuno far riferimento a un particolare sistema di pianificazione introdotto nel 200411 che ha come scopo principale la partecipazione della comunità alla pianificazione.

Il Local Development Framework (LDF) è un insieme di documenti sullo sviluppo locale, redatti dall’autorità pianificatrice locale che, collettivamente, compone la strategia di pianificazione per l’area di sua competenza. Il nucleo di strategia (Core Strategy), all’interno del LDF, espone la visione generale, gli obiettivi strategici e diffonde le strategie per il raggiungimento di essi. Il complesso del LDF è l’espressione spaziale della strategia comunitaria sostenibile (Sustainable Community Strategy).

Ogni LDF include uno o più piani di sviluppo con valenza di legge, che sono usati dai soggetti pianificatori per controllare lo sviluppo e determinare i metodi applicativi. Tra questi ci possono essere i piani di azione di area (Area Action Plans AAPs) o i documenti supplementari di sviluppo (Supplementary Development Documents SSDs), che fissano alcune esigenze della pianificazione in modo più dettagliato.

L’intento del nuovo sistema dei LDF è di permettere ai soggetti pianificatori locali di rispondere alle condizioni in continua evoluzione delle varie realtà. Questo sistema inoltre fornisce una maggior enfasi sulla consultazione della comunità e sull’impegno nel processo pianificatorio, rispetto al sistema precedente.

11Con il provvedimento della Planning and Compulsory Purchase Act

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Figura 3 – Confini di competenza delle varie autorità agenti nel processo di pianificazione dell’area di Stratford

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4. Sede olimpica: difficoltà, fattibilità e costi

Per la terza volta dal 1894, anno d’inizio dei Giochi Olimpici dell’era moderna, la capitale britannica sarà sede nel 2012 delle Olimpiadi, dopo le edizioni del 1908 e del 1948.

La notizia è stata appresa con grande soddisfazione ed entusiasmo dal popolo britannico e lo stesso primo ministro allora in carica, Tony Blair, dichiarò “un grande giorno” quello della vittoria della candidatura di Londra, aggiungendo poi che le Olimpiadi avrebbero generato grandi opportunità sia per un maggiore sviluppo economico della Gran Bretagna, sia per lo sviluppo dello sport nel Paese.

Purtroppo, la difficile fase che dalla fine del 2008 attanaglia il Regno Unito ha smorzato molti degli entusiasmi iniziali e reso più complessa la realizzazione del programma degli interventi, soprattutto sul piano dei cofinanziamenti delle opere e delle strutture da parte dei privati.

Serie difficoltà, ad esempio, sono sorte per la costruzione del villaggio olimpico e dello stadio, da realizzarsi, in base della pianificazione originaria, grazie a capitali proventi principalmente da un gruppo di privati, composto da banche e società specializzate nello sviluppo immobiliare. Lo stesso Presidente dell’Olympic Delivery Authority, John Armitt, durante un'audizione parlamentare nel mese di dicembre 2008, ha espresso preoccupazioni in merito alla solidità finanziaria attuale di alcune aziende coinvolte nella realizzazione delle strutture dei Giochi.

Gli enti locali coinvolti nell’organizzazione dell’evento sportivo sono due, creati a seguito del documento London Olympic Games & Paraolympic Games Act del 2006:

ODA (Olympic Delivery Authority) è l'ente incaricato della realizzazione delle strutture e dei servizi per i Giochi Olimpici e Paraolimpici, dello svolgimento di alcune funzioni operative, come la fornitura dei trasporti e dell’utilizzo degli impianti dopo l’evento; lavora in stretto contatto con una serie di enti locali coinvolti a diverso titolo e/o cofinanziatori della valorizzazione dell’area dove sorgerà il villaggio olimpico, tra cui Urban Development Corporation for the Thames Gateway, East London Line, Transport for London, Lea Valley Regional Park Authority;

LOCOG (London Organising Committee of the Olympic Games) si occupa dell’organizzazione sportiva delle Olimpiadi e del lato commerciale dell’evento, dalla promozione alla sponsorizzazione.

Il primo schema del piano di fattibilità dell'area destinata al Parco Olimpico risale al 2005. Negli anni successivi è stato rielaborato in virtù di una serie di cambiamenti finalizzati a consentire l'utilizzo degli impianti anche dopo la conclusione dei Giochi. Il fascicolo è stato sottoposto, tra gli altri, al parere delle municipalità coinvolte che erediteranno le attrezzature realizzate.

La previsione di spesa stimata nel 2006 dal Ministro per le Olimpiadi, Tessa Jowell, di 3.3 miliardi di sterline è salita nel 2007 a 5.3 miliardi per raggiungere poi nello stesso anno i 9.35 miliardi, inclusivi di un fondo di riserva di circa 2 miliardi di sterline. Nel mese di giugno 2008 il National Office Audit ha espresso dubbi sulla possibilità gestionale di attenersi a tale previsione di spesa, ma sia dall’ODA, sia dal sindaco di Londra, Boris Johnson, sono state date garanzie che il budget non sarebbe lievitato ulteriormente.

Sul fronte delle entrate, il LOCOG ha raggiunto una quota di circa 320 milioni di sterline attraverso i contratti con gli sponsor internazionali12 e nazionali13. La British Telecom, che sarà responsabile per tutti i sistemi di telecomunicazione per gli impianti di telefonia mobile e fissa previsti nelle strutture sportive, ha pagato una delle cifre più alte stanziate per una sponsorizzazione olimpica.

E’ stata creata anche una società ad hoc, la London Development Agency, per gestire lo sviluppo dell’area dopo la conclusione dei Giochi, nel rispetto del Legacy Masterplan Framework. Questa ritiene che il lascito generato dai progetti previsti nel masterplan creerà un modello di rigenerazione urbana sostenibile di altissima qualità, collocando una parte nuova della città di Londra all'interno della Lower Lea Valley.

Durante l’anno 2007, l’LMF ha svolto un lavoro tecnico previsionale, esaminando il masterplan in collaborazione con una larga serie di partner, arrivando alla pubblicazione di documenti d’analisi adesso in consultazione, sia per addetti ai lavori, sia per i fiduciari e pubblico più largo.

Partendo dalla consultazione di questi documenti, dalle analisi esposte dai vari piani di politica territoriale14 e con l’aiuto di sopralluoghi, è stato possibile ricavare un quadro conoscitivo generale dell’area, individuando concept progettuali, problematiche e possibilità reali di uno sviluppo continuativo post olimpiadi.

12Coca- Cola, Acer, Atos Origin, GE, McDonald's, Omega, Panasonic, Samsung, Visa

13Adidas, BP, British Airways, BT, EDF Energia, Lloyds TSB, Nortel, Supporters - Adecco, Cadbury, Deloitte.

14Vedi appendice 2 al capitolo.

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4.1 Olimpiadi contro la povertà

Londra ha deciso di collocare nel cuore più povero della capitale e dell’Inghilterra, perché, come disse Lord Sebastian Coe15 nella presentazione della candidatura “ i giochi di Londra dimostreranno che esiste la magia”.

La chiusura dell'ultimo dei bacini di East End nel Porto di Londra nel 1980 ha creato ulteriori sfide e ha portato a tentativi di rigenerazione e la formazione della London Docklands Development Corporation.

Lo sviluppo di Canary Wharf, il miglioramento delle infrastrutture, e il Parco Olimpico mostrano che l'East End è in fase di ulteriore cambiamento, ma alcune delle sue parti continuano a contenere alcune delle peggiori sacche di povertà inglesi. Nel primo caso si è davanti a uno dei casi di trasformazione urbana più riusciti della storia. Il secondo è un encomiabile esperimento, che però corre il rischio di risultare troppo costoso, una volta spente le luci della ribalta dei Giochi.

Olimpiadi è ormai sinonimo di Stratford, Il comprensorio rientra a sua volta in un mastodontico progetto di rigenerazione urbana noto come “Thames Gateway”, la Porta del Tamigi, un corridoio che corre lungo le due sponde del fiume verso l’estuario per 60 chilometri a oriente della capitale.

Il Parco olimpico sorgerà su 200 ettari compresi entro i 1450 ettari del comprensorio di Lower Lea Valley e farà parte di un’area verde che verrà collegata a sud-est con il polo urbano di Stratford City, dove il treno super rapido Eurostar, proveniente dal continente, compie la penultima fermata prima del capolinea a St.

Pancreas, nel cuore di Londra. Il Parco verrà peraltro collegato con St. Pancreas anche da un treno navetta super veloce, chiamato “il giavellotto”, che giungerà in stazione in soli 7-8 minuti, viaggiando alla velocità di 225 chilometri orari.

La sfida di Londra è di non ricreare una “cattedrale nel deserto” come accadde al Millenium Dome; per questo il Parco olimpico dovrà essere completamente “riciclabile”.

Una volta spenti i riflettori sui Giochi del 2012, il Parco olimpico dovrebbe diventare il maggiore polo sportivo della capitale, ma le strutture che non serviranno più verranno smontate e serviranno da materiale edilizio per sviluppare l’area circostante o verranno trasportate e rimontate in altre località della Gran Bretagna.

Quanto al resto di Lower Valley, il governo e il municipio di Londra hanno annunciato nel maggio del 2006 un nuovo progetto di rilancio su una superficie di 173 ettari a sud del Parco olimpico, per un totale di 35000 nuove abitazioni e 50000 nuovi posti di lavoro “in un ambiente naturale unico, fatto di canali e spazi verdi, che daranno vita a una città sull’acqua e a un’area che nel suo insieme diverrà una meta preferita per vivere e lavorare”. Lentamente, a caduta, da nord a sud, il Parco olimpico e Stratford City fungeranno dunque da catalizzatori per il rilancio di un’area industriale vittoriana povera e desolata, con l’obiettivo di trasformarla in una sorta di “Venezia degli East Enders”.

15Presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paraolimpici di Londra

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Appendice 1

SCHEMA DEL SISTEMA DI PIANIFICAZIONE – 2004 - o REGIONAL SPATIAL STRATEGIES

Redatto dall’autorità regionale (o dal Sindaco di Londra per ciò che riguarda gli sviluppi della capitale), indica una strategia di piano con obiettivi da raggiungere entro 15, 20 anni o più.

o LOCAL DEVELOPMENT FRAMEWORKS

Una cartella di documenti di sviluppo locale, preparata dai consigli di quartiere, dalle autorità unitarie o dalle autorità dei parchi nazionali, che sottolinea la strategia di pianificazione spaziale per l’area locale.

Statement of Community Involvement (SCI)

Il documento, obbligatorio, mostra come e quando le autorità intendono consultare le comunità locali e altri soggetti interessati. Questo strumento incrementerà la consultazione delle comunità all’inizio della redazione di ogni documento pianificatorio, così che queste abbiano al meglio l’occasione di partecipare al progetto e di introdurre modifiche.

Ogni SCI deve garantire l’accesso libero alle informazioni, incoraggiare attivamente il contributo delle idee della comunità, e fornire un regolare e tempestivo giudizio su ciò che viene fatto.

Annual Monitoring Report

La relazione è obbligatoriamente presentata al governo dalle autorità locali per valutare lo stato di avanzamento e l’efficacia del LDF. Il documento accerterà se le politiche in atto stanno ottenendo gli obiettivi prescritti, se lo sviluppo che viene proposto è sostenibile e se i livelli fissati sono stati raggiunti.

A questo scopo, vengono fissati alcuni standard, tarati sulla realtà locale di riferimento. Inoltre, viene messo in luce se siano necessari alcuni cambiamenti nello schema di sviluppo locale (LDS)

Local Development Scheme (LDS)

È un progetto pubblico, di redazione obbligatoria, che identifica quali piani di sviluppo (DPDs) saranno prodotti, in quale ordine e quando. Rappresenta il punto di partenza per le comunità e coloro che prendono parte alla pianificazione, in quanto essi possono individuare alcune questioni particolari da affrontare con le autorità.

Supplementary Planning Documents (SPDs)

Il documento, facoltativo, dettaglia le politiche di sviluppo disposte nei DPDs, o preserva alcuni obiettivi di piani esistenti. Anche la forma del documento è facoltativa, in rispetto delle informazioni che intende fornire. Le autorità locali possono coinvolgere le comunità nella redazione di questo materiale.

Local Development Orders (LDOs) and Simplified Planning Zones (SPZs)

LDO è fatto da un’autorità che intende estendere alcuni diritti per certe forme di sviluppo, riguardo a un documento di sviluppo di rilevanza locale.

Un’area di pianificazione semplificata (SDZ) è un’area in cui le autorità intendono stimolare lo sviluppo ed incoraggiare gli investimenti. Questa opera grazie a speciali permessi, senza il bisogno di alcune formalità e con agevolazioni tributarie.

Development Plan Documents (DPDs)

Questi documenti sono soggetti a rigorose procedure di coinvolgimento delle comunità, consultazione e esami nazione indipendente. Una volta adottate, le decisioni di controllo dello sviluppo devono essere accordate con i documenti di sviluppo , a meno che non sia indicato il contrario. DPDs sono soggetti anche alla perizia di sostenibilità, per assicurare effetti socio – economici in linea con gli standard dello sviluppo sostenibile.

- Core Strategy

È il principale documento di sviluppo. Indica la visione spaziale generale e gli obiettivi per lo sviluppo della struttura del LDF. È una parte cruciale del sistema, in quanto rappresenta un momento di formazione delle strategie, ma anche di diffusione dei risultati.

Il nucleo di strategia gioca anche un ruolo chiave nella diffusione della strategia sostenibile, indicando gli obiettivi a lungo termine del progetto di sviluppo.

- Adopted Proposal Map

È una rappresentazione cartografica dell’applicazione di tutte le politiche indicate nei documenti di sviluppo. Non è uno strumento che fornisce ulteriori proposte, ma è solo rappresentazione di quanto già espresso nei documenti che precedono.

- Area Action Plans (AAPs)

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Questo documento, di redazione facoltativa, si concentra su un’area specifica soggetta a particolari cambiamenti o a conservazione. Può comprendere una maggior rigenerazione dell’area o una crescita rilevante.

- Other Development Plan Documents

In modo facoltativo, può ritenersi opportuno redigere altri documenti riguardanti tematiche specifiche.

Devono essere prodotti solo se è veramente necessario dettagliare alcune questioni che non lo sono nel nucleo strategico (Core Strategy) e devono comunque essere in conformità con gli altri strumenti di pianificazione.

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Appendice 2

PIANIFICAZIONE POLITICO TERRITORIALE 1. London plan (2004)

Questo piano parte dalla volontà del sindaco di "sviluppare Londra” come esempio di città sostenibile, basandosi su tre forti temi che troveranno realizzazione a lungo termine:

- inclusione sociale;

- miglioramento ambientale;

- uso delle risorse;

Il piano di Londra identifica la Lower Lea Valley e Stratford a est di Londra come 'zone di opportunità' per la città.

Il Piano individua Stratford come un sito per i principali sviluppi e l'espansione delle funzioni centrali di Londra nelle frange della città. Il Sindaco intende collocare nell’est di Londra 112.000 nuove abitazione 249.000 nuovi posti di lavoro entro il 2016.

2. London Plan Sub-Regional Development Frameworks

Gli studi identificano la LLV, insieme a Stratford, come il 'fulcro' per legare insieme il Thames Gateway all’est e la Londra-Stansted-Cambridge al nord, entrambe caratterizzate da studi del Vice Primo Ministro del Sustainable Communities Plan individuate a livello nazionale come aree di crescita significativa.

L’espansione di Stratford viene ipotizzata come un sostenibile centro metropolitano, assicurando che le esigenze strategiche di vendita e le opzioni di trasporto siano massimizzate con la necessità di garantire la redditività di altri centri connessi.

Inoltre, viene sottolineata la necessità di abitazioni armoniose e varie con strategici tenendo conto dei requisiti .per abitazioni destinate alle famiglie a prezzi accessibili.

3. The Lower Lea Valley Opportunity Area Planning Framework (LLV OAPF)

L’OAPF LLV copre una vasta area, che comprende: Hackney Wick , Borough of Hackney e Leyton Borough of Waltham Forest, a nord; Leaside (Fish Island e Bow, Bromley-by-Bow, Poplar Riverside, Blackwall e Leamouth) nella parte est di Tower Hamlets a ovest; e Newham Arc (Stratford, Three Mills, West Ham, Canning Town e Thameside West) a est.

L’ OAPF delinea una visione ambiziosa per il futuro sviluppo di questa area seguendo principi tematici che saranno incorporati nell’LDFs, masterplans e proposte di sviluppo all'interno della zona quadro tra cui: la creazione di una città d'acqua, una forte struttura urbana dei centri fiorenti; quartieri e comunità coesi, una valle di opportunità lavorative, strategicamente collegate ottimizzando i vantaggi derivanti dagli investimenti olimpici.

4. Unitary Development Plan (UDP) The London Borough of Newham

La UDP per il London Borough of Newham è stato adottata nel 2001. Quest’ultimo e quello precedente del 1997 fissano politiche che mirano ad ottenere una profonda rigenerazione.

L'UDP stabilisce quattro obiettivi strategici su cui si fonda la Newham Urban Regeneration Strategy:

• Sviluppare un'economia forte e diversificata attraverso incoraggiamento di imprese e settori guidati da target

• Creare ambienti di alta qualità per le imprese e per i residenti attraverso un miglioramento dell’ ambiente sociale

• Migliorare l'accesso ai posti di lavoro all'interno e all'esterno del quartiere per i residenti attraverso l'istruzione, la formazione e programmi per l'occupazione

• Creare e promuovere un'immagine positiva del Comune attraverso il miglioramento delle prestazioni e la comunicazione dei risultati in modo più efficace

l’UDP ha adottato una serie di specifiche politiche che mirano a favorire lo sviluppo e aumentare qualità ambientale del Comune, compreso un arco di opportunità all'interno del quale rientra tutto il sito di Stratford

5. The Local Development Framework (LDF) The London Borough of Newham

L’ UDP dovrebbe essere superato con lo sviluppo locale una volta che il quadro LDF verrà adottato ed approvato come Piano di sviluppo di Newham. Il consiglio di Newham ha preparato un documento che enuncia opzioni strategiche per lo sviluppo futuro di Newham e una serie di 'politiche fondamentali'; il documento descrive la possibilità per Newham di diventare entro il 2010 centro di affari fondamentali e luogo in cui le persone sceglieranno di vivere di lavorare".

6. The Stratford and Lower Lea Valley Area Action Plan

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The London Borough of Newham

A sostegno del cambiamento questo documento propone tre piani d’azione (AAPS) per le aree di interesse di cui uno per Stratford e uno per la Lower Lea Valley. L'AAP affronterà l’uso del suolo appropriato, coerenti denominazioni del terreno e l’identificazione dei siti per i cluster di strutture comunitarie.

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Documenti consultati

Guide to Local Development Framework www.planningportal.gov.uk

IDeA: Improvement and Development Agency for local government www.idea.gov.uk

LDA Legacy Now www.legacy-now.co.uk

Stratford Renaissance Partnership (SRP) www.startford-renaissance.co.uk Fondamenti londinesi, a cura di C. Bianchi, in AREA, Rivista di architettura e arti del progetto, gennaio/febbraio 2004 n.72 'london itineraries' Federico Motta Editore

Londra 1800/2000 Dalla rivoluzione industriale alla rigenerazione urbana, testo di D. Ricchi, in AREA, Rivista di architettura e arti del progetto, gennaio/febbraio 2004 n.72 'london itineraries' Federico Motta Editore

Siti consultati

History of Stratford historyofstratford.co.uk/index.shtml

Newham – London www.newham.gov.uk/

Wikipedia – the free encyclopedia en.wikipedia.org

Fonti delle immagini

Wikipedia – the free encyclopedia Figure 1, 2

SRP Strategic Plan Figura 3

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CAPITOLO 4

IL MASTERPLAN OLIMPICO

Figura 1 – Individuazione dell’area su mappa satellitare

Il ruolo del piano attuativo è di impostare le premesse per lo sviluppo futuro del sito de i Giochi Olimpici e delle Paraolimpiadi. Questo assicurerà che gli effetti della rigenerazione associati ai Giochi saranno massimizzati a favore delle comunità esistenti e future nella Lower Lea Valley.

Nel gennaio 2006 la società Edaw PLC16 si è aggiudicata la gara per la progettazione del masterplan dell’intero Parco Olimpico, la cui costruzione rappresenta una tra le più grandi opere nell’ingegneria europea. Dopo la demolizione degli oltre 220 edifici presenti nell’area, il progetto volge ormai quasi al termine, vista l’imminenza dell’estate 2012. Le attrezzature sportive sono pressoché completate e anche molte aree residenziali sono ad un buon stato di avanzamento.

1. Le attrezzature sportive

Il Parco Olimpico ospiterà in primo luogo le grandi attrezzature sportive, che costituiranno i poli attrattivi delle aree circostanti.

Olympic Village

Il Villaggio Olimpico fornirà migliaia di posti letto per gli atleti a breve distanza dagli impianti sportivi. Al suo interno troveranno spazio negozi, ristoranti, strutture mediche, centri multimediali e ampie aree ricreative per il tempo libero.

Dopo i Giochi, l’area verrà integrata nel progetto di riqualificazione della municipalità di Stratford, che includerà un nuovo centro commerciale, uffici e oltre 3.000 abitazioni, di cui parte verrà destinata a progetti di edilizia popolare. I lavori, iniziati nel giugno 2008, saranno eseguiti dalla società australiana Lend Lease in partnership con First Base Ltd e East Thames.

Olympic Stadium

Lo stadio Olimpico sarà dotato di una struttura innovativa che offrirà la possibilità di avere 80.000 posti a sedere durante i Giochi e di ridurne la capienza a 25.000 posti al termine degli stessi, per garantirne il riutilizzo. I lavori sono iniziati ufficialmente il 22 maggio 2008 ed occuperanno oltre 1.000 lavoratori fino al

16Consorzio composto da Buro Happold, Foreign Office Architects, HOK Sportive, Allies & Morrison

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2011, data in cui sarà consegnato l’impianto per consentire lo svolgimento di alcune prove. Ad ottobre 2008 è stato eretto il primo dei piloni in acciaio - ognuno dei quali pesa 35 tonnellate per 35 metri di altezza - che sosterranno l’anello di tribuna che verrà rimosso al termine dei giochi. Dopo le Olimpiadi, lo stadio sarà sede di eventi sportivi e culturali a disposizione delle comunità locali. La costruzione vede a capo Team Stadium, formato da HOK Sport Architect, Sir Robert McAlpine, Burro Happold e la società Hed per l’architettura paesaggistica. La struttura avrà un costo di 496 milioni di sterline.

Acquatic Centre

Situato vicino alla stazione regionale ed internazionale di Stratford, all’angolo sud-orientale del Parco Olimpico, il Centro Acquatico sarà una sorta di “porta d’accesso” all’area dei Giochi. Disegnato dall’architetto Zaha Hadid, il progetto prevede la realizzazione di un impianto da 17.500 posti, dotato di due vasche da 50 metri (una per le competizioni, l’altra per il riscaldamento degli atleti), una vasca da 25 metri per i tuffi ed una struttura temporanea per la pallanuoto da 5.000 posti. Dopo numerose consultazioni con i residenti, nel giugno 2008 la ditta Balfour Beatty, vincitrice della gara di appalto e capofila al gruppo composto da Ove Arup ed S&P Architects, ha potuto cominciare i lavori di realizzazione del complesso, che costerà 303 milioni di sterline e dovrebbe essere pronto nel 2011. L’impianto verrà edificato seguendo criteri ecosostenibili, con utilizzo di materiali a basso impatto ambientale e riciclo dell’acqua utilizzata nelle piscine. A giochi ultimati sarà messo a disposizione della comunità, delle società sportive e delle scuole, con una capienza ridotta a 2.500 posti.

Velopark

Il velodromo, del valore di 80 milioni di sterline, sorgerà nell’area nord del Parco Olimpico ove sarà realizzato anche un circuito per BMX. Per disegnare il progetto è stato scelto un consorzio internazionale composto da Hopkins Architects, Expedition Engineering, BDSP e Grant Associates. I lavori sono iniziati a marzo 2009 ed il loro completamento è previsto per i primi mesi del 2011. Il velodromo avrà una capienza di 6.000 posti a sedere, mentre il circuito BMX verrà dotato di tribune rimovibili per altrettanti persone. Al termine dei giochi, il complesso verrà implementato con un circuito ciclistico su strada ed un percorso per mountain bike, e quindi messo a disposizione delle comunità locali.

Centro trasmissioni e stampa

I lavori per la realizzazione del Media Centre, formato da due strutture per complessivi 120.000 mq., i cui costi sono stimati in 400 milioni di sterline, sono iniziati ad aprile 2009 dalla società Carillion, con la collaborazione delle ditte Severfield-Reeve e Corus, che si occupano della realizzazione dei piloni d’acciaio.

I due edifici saranno costruiti nella limitrofa area di Hackney e saranno costituiti da 29.000 mq. di uffici, strutture multimediali all’avanguardia, 50.000 mq. di spazi adibiti a studi televisivi, una sala catering da 12.000 mq. ed una sala conferenze da 800 posti. La flessibilità delle strutture realizzate consentirà, dopo il 2012, un’ampia scelta di destinazioni d’uso per i due edifici.

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2. Occasione e sfida

Il progetto del villaggio olimpico, però, si configura come solo uno dei vari progetti che Londra ha intenzione di realizzare nell’area di Stratford. Di fatto, i giochi del 2012 costituiscono l’occasione per allargare i propri orizzonti e rivolgersi alla rigenerazione dell’intera Lower Lea Valley e ancora oltre. La vera sfida per Londra, e per il Regno Unito, è quella di realizzare un nuovo polo urbano a nord est della City, che rappresenti un modello di sviluppo urbano da proporre a tutto il mondo.

La Lower Lea Valley deve diventare il nuovo cuore verde dell’est di Londra, simbolo di una nuova sensibilità ambientale, della promozione all'inclusione sociale, della celebrazione della diversità e della biodiversità e della minimizzazione dell’uso di energia non rinnovabile.

Una zona che veniva indicata come area limite per definire i confini di Londra, verrà a definire una nuova possibilità d’espansione grazie al progetto di rigenerazione urbano più ampio che si dovrà estendere sempre più oltre i confini di Stratford.

Dalla consultazione diretta è fuoriuscito da coloro che conoscono la zona quali sono i punti di forza e cosa invece andrà cambiato. Sono stati formulati quindi i drive keys, o principi generatori. L'intenzione dei pianificatori è di far rendere la zona al meglio celebrando le sue qualità uniche e permettendo che la sua diversità di fiorisca agli occhi di tutta la città.

I concetti spaziali alla base della modellazione progettuale che rispondono alle complessità ed ai requisiti del luogo e del relativo contesto sono sei:

1. Eredità olimpica 2013

L’importanza dell’eredità lasciata dalla rigenerazione di questa zona ha influito la collocazione di tutte le sedi sportive progettate, delle infrastrutture e dei collegamenti.

2. Dintorni e Centri

I centri attuali nelle zone adiacenti alla frangia d’intervento che si stanno sviluppando ed espandendo cominciano a definire il carattere e l'amenità dei quartieri previsti.

3. Collegamenti

I nuovi e migliori collegamenti previsti cuciranno il luogo al contesto circostante e daranno nuove possibilità per i residenti attuali e nuovi di muoversi velocemente da e per l’area.

4. Parchi e spazi aperti

I paesaggi progettati forniranno una significativa rete di spazi aperti per i residenti e i visitatori. I parchi ospiteranno vari eventi e attività.

5. Città dell'acqua

I canali d’acqua formano uno degli elementi strutturali chiave del programma pianificatorio;

l’aumentata accessibilità, l’incremento di habitat ecologici e la ricca biodiversità nel sistema dei canali navigabili sono risultati fondamentali per la redazione del masterplan.

6. Evoluzione del verde

Lo sviluppo delle aree verdi si evolverà col passare del tempo e sarà integrato con le zone limitrofe all’area d’intervento. Sulla base di un sistema del verde, in cui le differenti vegetazioni cambiano col passare del tempo, è di grande importanza questo continuo processo di controllo.

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Figura 2 – Rappresentazione delle sei key drivers

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3. Eredità Olimpica 2013

Il piano proposto per la Lower Lea Valley non è semplicemente una conseguenza delle contingenze, ma è frutto di un’attenta analisi delle circostanze che ora prevalgono e delle previsioni per il futuro, immaginandosi che cosa questo posto potrà diventare.

Sono state svolte ricerche varie su come questa grande area della città di Londra e l’ulteriore parte orientale di essa, continueranno a evolversi subito dopo il 2012 e nel lungo futuro.

La struttura, che contribuirà a guidare la trasformazione di questa parte della valle in un distretto urbano prospero, è il prodotto di molti fattori è basata su una conoscenza ampia e multidisciplinare.

Il panorama più ampio di ricerca, ma anche di novità, è quello della strategia della sostenibilità.

La sfida è guidata da un codice di rigenerazione urbana che unisce la migliore evoluzione ambientale, sociale e tecnologica, per generare una nuova parte della città, rispondendo anche alle esigenze urgenti, alle aspirazioni delle comunità locali e dimostrando come lo sviluppo su questa scala possa trovare una nuova dimensione sociale, economica ed ambientale.

Nello sviluppare la struttura del piano è stato di particolare importanza riferirsi alla geografia urbana delle zone circostanti per accertarsi che il prodotto fosse un mosaico integrato con tutto il contesto.

Per fornire l’energia sufficiente in occasione dei Giochi, è stata iniziata la costruzione di una nuova centrale elettrica che fornirà acqua calda, riscaldamento, elettricità ed eventuale aria condizionata agli edifici all’interno dell’Olympic Park. La centrale, ecosostenibile e con maggiore risparmio energetico rispetto a singoli impianti per ogni edificio, sarà dotata di caldaie a biomassa e di un impianto combinato per riscaldamento, raffreddamento ed energia che ridurrà le emissioni di anidride carbonica del 20%. Dopo i giochi, oltre ovviamente a continuare a fornire energia alle aree circostanti, la centrale sarà visitabile dal pubblico. L’appalto per la realizzazione dell’opera, del valore di 90 milioni di sterline, e’ stato vinto nel luglio 2008 da Elyo, una società filiale di SUEZ Energy Services, mentre EDF Energy si occuperà della realizzazione della sottostazione elettrica.

Il Regno Unito inoltre ha un obiettivo legalmente vincolante sul piano energetico per tagliare l’80% delle emissioni entro 2050. Questa è un'occasione unica affinché Londra sia a capo del mondo per l’uso di energia sostenibile. La strategia mira a costruire con un investimento significativo infrastrutture a bassa produzione di carbonio per i giochi ed permettere al successivo sviluppo dell’area ci continuare su queste linea.

La strategia proposta include:

• case ben illuminate di giorno, efficienti, con ottimo rendimento a livello d’illuminazione, alti livelli di isolamento, chiusure ermetiche ed i sistemi di recupero di calore;

• costruzioni strette per elevare il daylighting (illuminamento naturale diurno), orientate e protetto per ridurre il calore e rinfrescarsi attraverso la ventilazione naturale o mista, impianti di riscaldamento e di refrigerazione efficienti

• Fornitura di energia rinnovabile supplementare proveniente dalla turbina di vento della proprietà terriera di Eton e, potenzialmente, tramite una seconda turbina similmente graduata.

Quello che risulta comunque necessario per questa nuova area è il lavoro su più livelli attraverso tematiche differenti, che guardano comunque alla società e allo sviluppo umano nell’area:

Residenze: dimore urbane di buona qualità, di vari formati e tipologie e di diverse fasce di prezzo. L’LMF contribuirà alla più vasta rigenerazione d’est di Londra generando nuovi ‘posti letto’, per famiglie con formato e redditi differenti grazie a progetti residenziali di grande qualità, circa 10.000-12.000 nuove case, oltre le circa 5.500 unità ereditate dal villaggio olimpico degli atleti e dalla città di Stratford.

Occupazione: numerosa offerta stabile di posti lavorativi nella zona, attraverso molti industrie e servizi.

Formazione: offerta di buone scuole a tutti i livelli.

Tempo libero: posti utili ed interessanti, aree destinate a camminate, parchi e giardini, trasporto pubblico sviluppato, frequenti collegamenti alle zone vicine, negozi, ristoranti ed altre cose che alimentano la quotidianità delle vie della città.

Sicurezza: vie curate e leggibili che contribuiscono alla percezione personale di sicurezza e generano attività varie.

Comunità: Una miscela urbana, un melting pot ricco in cui le molte culture e i molti caratteri di Londra avranno una parte uguale negli spazi e nelle ambizioni per il futuro

Il punto di partenza dell'analisi è capire la natura della gente che vivrà, lavorerà, visiterà, questa parte di Londra esaminando le loro scelte di stile di vita, mode, gusti, strati socio-economici ed etnici.

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Cosa è quindi che rende un posto migliore per vivere? Interrogandosi su quali siano gli elementi che rendono un posto migliore per vivere, sappiamo che le grandi città generano i grandi posti per vivere: posti con carattere, che rispondono a necessità e richieste di comodità; Londra abbonda di tali posti; ma è realmente possibile definire che cosa fa un grande posto? Non è tutto il relativo? Un aspetto di gusto personale? Si possono riconoscere tali posti? Cosa si può imparare da questi? I grandi posti sono riconoscibili dal rapporto personale che gli abitanti hanno con il loro quartiere, quando la cura della gente verso il posto in cui vive risulta prioritaria. Investono nel posto perché credono che il posto ampiamente li ripaghi dell’investimento. Come si manifestano i segni di quest’attaccamento? Con la continuità, la gente che vive in un grande posto è più probabile che quando avrà bisogno di una casa più grande invece di muoversi fuori cercherà di rimanere nel suo quartiere. Quando la gente vive in un grande posto, è probabile vi cerchi lavoro o che lo cerchi nelle vicinanze, così da poter continuare ad abitare nel suo quartiere, piuttosto che cercare casa vicino ad un posto di lavoro lontano. La gente che vive in un grande posto è felice di crescervi i bambini, è probabile che un grande posto abbia anche delle buone scuole vicine. Poiché i grandi posti sono di solito sicuri, hanno vie e parchi accessibili e questi stessi bambini sono più propensi a sviluppare un forte rapporto con il luogo in cui vivono. A sua volta, questo contribuisce ulteriormente a cementare la struttura sociale che sostiene il posto. Il vantaggio di questo genere di continuità è che il posto tenderà ad essere economicamente indipendente: nessun posto può prosperare lungamente senza investimenti interni continui. Un grande posto avrà inoltre varia offerta di tipologie abitative e servizi con uno sviluppato trasporto pubblico, offrirà opportunità per imprese e commercianti. E’ evidente che queste cose da solo non renderanno un posto grande. Il senso di comunità, dello spirito e della bellezza reale di un posto può avere bisogno di molte generazioni per svilupparsi, in più il carattere emergente di un posto sarà sempre sottoposto all’instabilità degli eventi imprevisti e accidentali.17

17LMF- Public consultation, parte 2

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4. Dintorni e centri

Figura 3 –Mappa delle distanze in termini di percorrenza pedonale, dei centri, esistenti e previsti , intorno all’area dei Giochi Olimpiadi del 2012.

La zona del Newham risulta facilmente vivibile dai residenti, in termini di distanze. Le aree che attualmente agiscono da centro di gravità sono facilmente raggiungibili a piedi dai centri circostanti. L’evento delle Olimpiadi del 2012 sta creando dei nuovi poli fortemente attrattivi, che potranno funzionare da centri di servizio e di sviluppo per le zone vicine. Tra l’altro, i vari piani che esistono per Stratford, ben si sposano con masterplan previsti anche per le aree non interessate dagli impianti olimpici. Ciò di cui invece è più carente l’area in esame, è la connessione con il resto di Londra.

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Figura 4 – Lower LEA Valley e i suoi progetti per le zone intorno al Parco Olimpico

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5. Collegamenti

Figura 5 - Le connessioni esistenti. In giallo sono evidenziate le aree più dense di attività. È evidente come il paesaggio della Lea Valley crei una divisione tra l’East End e il resto della città.

La bassa valle del fiume Lea rappresenta una componente insolita del tessuto urbano londinese. Nella maggior parte delle altre zone della città, un agglomerato piuttosto continuo ha finito per emergere durante i secoli, oltrepassando i confini fisici. Nell’East London, invece, la zona della Lea Valley è finita per diventare un confine, una barriera con il resto della città e anche la disposizione delle infrastrutture lungo i suoi bordi ha aggiunto delle cesure nel tessuto della valle.

Fino ad oggi solo quelle arterie che sono importanti per l’intera regione di Londra colmavano quel vuoto che le connessioni locali non avevano mai affrontato. Neanche l’uso del suolo o la presenza delle vie d’acqua navigabili hanno fornito una ragione sufficiente per affrontare questo mancanza di continuità nel tessuto costruito e connettivo. L’occasione delle Olimpiadi del 2012 fornirà gli spunti per trovare una soluzione al problema delle infrastrutture e alle connessioni col resto della città e del territorio regionale.

La struttura del piano generale cerca di migliorare questa situazione attraverso il progetto di nuove reti di trasporto e la creazione di nuovo contesto urbano intorno al parco.

Vista l’estensione dell’area, si prevedono dei collegamenti fra le comunità locali attuali ed il nuovo est - ovest particolarmente permeabili, collegati e percorribili a piedi.

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Figura 6 - In arancio le nuove connessioni previste da oggi al 2025, in giallo le esistenti.

La generazione di un tessuto urbano permeabile che sormonta la separazione storica dall'estremo orientale londinese è uno degli obiettivi chiave del piano generale dell'eredità. Ciò significa il superamento delle barriere fisiche che variano dalla rete dei canale e del fiume alle molte linee ferroviarie ed autostrade presenti. Per realizzare questa permeabilità, la struttura del piano generale fa uso massimo dei collegamenti esistenti e ne prevede di nuovi stabiliti per i giochi e lo sviluppo di Stratford City.

Durante i giochi, però, il luogo funzionerà come un ambiente chiuso ed altamente controllato. Di conseguenza le grandi parti dell'investimento nei collegamenti saranno d’entrata e di collegamento all'interno di questo ambiente. Il confine dell’area destinata ai giochi olimpici coinciderà quindi temporaneamente con una barriera fisica.

Sono previsti chiaramente anche alcuni collegamenti per rinforzare i legami con le vicinanze contigue. La natura e la posizione di questi vari collegamenti è un fattore che influenza la forma e lo sviluppo del piano generale. La strategia per la progettazione ottimale di nuove strade e ponticelli è di concentrare lo sviluppo intorno a loro; proponendosi essi stessi come infrastrutture per le varie attività, invece che solo una presenza fisica sul luogo. Considerati nel complesso, tutti questi collegamenti risponderanno a frequenti e rapidi accessi al cuore del luogo.

La struttura del piano generale propone alcuni nuovi collegamenti al confine occidentale lungo Hackney. Gli interventi supplementari sono inoltre destinati ad aumentare la connettività nell'angolo di nord-est dell’area,

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in modo da potere stabilire buoni itinerari ciclabili e pedonali attraverso la zona e servire come estensione della griglia della città di Stratford e del nuovo lungofiume.

La stazione ferroviaria di Stratford rappresenterà una delle principali porte d’accesso al Parco Olimpico, accogliendo circa il 60% degli spettatori che viaggeranno in treno, ossia il 45% del totale. Per questa ragione sono stati stanziati 100 milioni di sterline per rinnovare e potenziare le infrastrutture della stazione, che sarà servita durante i giochi da 8 linee ferroviarie e dovrà sostenere il transito di circa 180.000 viaggiatori al giorno. I lavori permetteranno anche di ampliarne la capacità ricettiva: già oggi, circa 37.000 persone utilizzano la stazione di Stratford nelle ore di punta e si prevede che i transiti supereranno gli 80.000 nel 2016. Nove ascensori, otto scale mobili, piattaforme più larghe e più lunghe, nuove banchine ed ulteriori innovazioni rispetto alla struttura attuale ridurranno la congestione ed offriranno un servizio più rapido ai passeggeri in transito. Il progetto è stato vinto dalla società Jacobs Babtie, mentre la joint venture Skanska/GrantRail si è aggiudicata la costruzione, che dovrebbe concludersi nel 2010. La città di Londra godrà, quindi, di un nuovo ed efficiente nodo di scambio già due anni prima dell’inizio dei Giochi Olimpici.

Anche il collegamento ad alta velocità Olympic Javelin, offrirà la possibilità ‘ di raggiungere il centro di Londra dal Parco Olimpico in soli 7 minuti.

La stazione internazionale di Stratford, insieme ad un certo numero di altri miglioramenti di trasporto, renderà a Stratford il centro metropolitano migliore-collegato a Londra.

Le infrastrutture ereditate dopo i giochi olimpici renderanno questa zona una delle parti miglior collegate di Londra, e questi incrementi continueranno successivamente.

Figura 7 - Rappresentazione delle linee di trasposto pubblico principali e delle strade veicolari

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Figura 8 - Rappresentazione dei percorsi pedonali e ciclabili

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Figura 9 – Rappresentazione di sottopassi e ponti e i relativi usi

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I collegamenti visivi sono importanti quanto i collegamenti fisici in questo contesto e nella struttura del piano generale si cerca sempre di stabilire contatti chiave per l'inquadramento dei riferimenti importanti.

Figura 10 – Collegamenti visivi

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6. Parchi e spazi aperti

Figura 11 – Studio delle aree verdi esistenti lungo il fiume Lea

Un esame del paesaggio della Lea Valley rivela un modello ricorrente di insediamenti rurali e urbani, che risultano avere un modo molto simile di sfruttamento del territorio. Sia i campi agricoli, che i bacini idrici o gli agglomerati urbani condividono uno schema comune che finisce per essere un’eredità storica per la città di Londra.

Gli usi che occupano la valle, tuttavia, mostrano tendenze differenti ma complementari. A ovest, il tessuto urbano sembra spingersi verso nord, mentre a est i campi aperti penetrano nella città verso sud.

L’occupazione di terre agricole da parte delle infrastrutture urbane, la transizione dai campi all’ambiente costruito porta con sé un ricordo di strade, percorsi, tracce, confini ed elementi naturali.

Sono queste antiche strutture presenti sul territorio che, insieme con nuovi elementi di occupazione, devono fornire gli elementi strutturanti il paesaggio nel prossimo sviluppo dell’area.

La cartografia di questa parte di Londra risalente agli inizi del XVIII secolo, o anche precedente, mostra come le antiche rotte preesistenti siano state rinforzate, e come siano stati preservati i segni del territorio e gli usi del suolo. Sarebbe quindi un errore presumere che sia una sola l’eredità storica sull’area, ossia quella derivante dallo sfruttamento industriale.

Ameno tre distinti usi del territorio sono quelli che devono strutturare quest’area, sia fisicamente sia culturalmente.

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Figura 12 – I segni sul territorio: la trama dei campi, i corsi d’acqua e le ferrovie, le autostrade e le discariche.

- Eredità agraria Trama dei campi ben leggibile - Eredità industriale Corsi d’acqua e ferrovie

- Eredità dei consumatori Smaltimento dei rifiuti, discariche, autostrade.

Si prevede che dopo la chiusura dei Giochi Olimpici, un quarto layer sarà sovrapposto, ossia quello dell’eredità olimpica, con parchi, ponti e impianti sportivi.

Infatti, ruolo centrale per la modellazione della nuova area è affidata ai parchi e alla rete degli spazi aperti.

La riqualificazione dell’area è un’occasione per generare un nuovo grande parco progettato al passo con l'ambiente urbano e con la comunità presente.

Una superficie di 102 ettari, più di un terzo della zona sarà destinata agli open space. La maggior parte di questa ripartizione si trova all'interno dei Parklands. Il parco ereditato avrà rilevanza locale, regionale, nazionale ed internazionale per gli sport e la ricreazione comunitaria.

Figura 13 – Caratteri progettuali diversi degli spazi verdi

Il parco principale, gli altri parchi, gli alberi lungo le strade, le piante sui balconi, le pareti verdi, i tetti con giardini pensili e le diffuse nicchie di produzione alimentare si combinano per creare un paesaggio urbano

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molto interessante e particolare. Questa strategia verde ammorbidisce lo spazio, fornisce un habitat originale ed è uno strumento fondamentale per l'adattamento al caldo umido provocato dai cambiamenti climatici. Sistemi o tipologie di verde saranno codificati e scritte in un documento relativo alla pianificazione delle gestione del verde per assicurare un'applicazione coerente e una facilitata interpretazione da parte di sviluppatori, proprietari e occupanti degli edifici esistenti.

Figura 14 – Sistemi del verde e degli spazi aperti

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7. La città dell’acqua

L’area di Stratford e dei quartieri dintorno ha un rapporto molto stretto con l’acqua. Come si nota nella mappa, esiste una fitta rete di canali e fiumi che si immette nel Tamigi. Si crea così una via di comunicazione e di trasporto che corre da nord a sud lungo la Lea Valley e che ha favorito la colonizzazione, in termini abitativi, dell’area.

Dal XVIII secolo l’acqua è stata sinonimo di vita, trasporto, comunicazione, energia e quindi profitto. La attività manifatturiere, prima e le industrie poi, che sono fiorite nell’East End hanno tratto beneficio da tutto ciò.

Purtroppo, nel XIX secolo il patrimonio di acqua e canali è stato ben poco valorizzato, essendo ridotto in una condizione di altissimo grado di inquinamento, da cui oggi si cerca di tornare indietro.

L’obiettivo che si pone il nuovo masterplan è di riscoprire i canali come mezzo di comunicazione e di trasporto, interpretando il rapporto con l’acqua in modo multi disciplinare, sfruttandone il valore urbanistico della sua presenza, ma anche promuovendone un uso limitato e consapevole dal punto di vista dei consumi per la costruzione e il mantenimento del nuovo villaggio olimpico.

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Figura 15 – Sistema dei canali della Lea Valley

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8. I quartieri

Nel masterplan sono previsti sei quartieri che si integreranno con le comunità circostanti e che graviteranno intorno alle infrastrutture protagoniste del piano d’intervento.

Questi quartieri che sono stati nominati:

1. Pudding Mill;

2. Stratford Village;

3. Old Ford;

4. Hackney Wick East;

5. Stratford Waterfront;

6. Olympic Quarter;

Per ognuna delle sei aree grazie agli studi fatti dalla Struttura di Rigenerazione Strategica (SRF) ed il distretto amministrativo Multi Accordo di Area (MAA), abbiamo ricavato dati riguardo alla possibile densità, uso del suolo, configurazioni spaziali, percorsi e collegamenti chiave.

La trasformazione del sito olimpico, circa 230 ettari nel totale, sarà fondamentale per il continuo sviluppo di Londra, sia a livello nazionale che internazionale.

L'impegno dell'amministrazione centrale, del sindaco di Londra e dei soci sarà quello generare una parte della città su vasta scala; un nuovo centro metropolitano per la Londra orientale.

A base di questi presupposti ci sono varie strategie progettuali: a livello urbanistico una continua ricerca di concertazione pubblica per una visione comunitaria dell’area; l’importanza di trasporti efficienti, accessibilità e connettività saranno migliorate, accertandosi che ci sia capacità sufficiente affinché la rete di trasporto, incrementata, migliori gli spostamenti incoraggiando l'uso di mezzi pubblici sostenibili e la riduzione dell'uso dell'automobile; l’importanza data ad un consapevole uso dell'acqua che sarà ridotto e le fonti sostenibili saranno usate per dirigere le risorse idriche locali; rifiuti utilizzati come risorsa per generare energia, con riutilizzazione, riciclaggio ed recupero; il parco olimpico ereditato e fruibile come spazio verde urbano; minimizzazione della produzione di CO2 come insegnamento generale per incrementare l’attenzione al problema del cambiamento di clima mondiale; raggiungimento di un alto tenore di vita dovuto all’utilizzo di nuove tecnologie a basso uso di carbonio.

Si procede con una breve analisi dei sei quartieri in cui l’area di Stratford è stata suddivisa, in funzione del masterplan per la cittadella olimpica.

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Figura 16 – Mappa dei quartieri in cui è divisa l’area di Stratford in funzione del masterplan redatto per i Giochi Olimpici del 2012

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