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S La sanità italiana è sempre più declinata al femminile

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Academic year: 2022

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p r o f i l i

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXV numero 2 - marzo 2018 15

S

ono 159.669 i medici don- na oggi in Italia, 11.825 le odontoiatre, 4.439 le profes- sioniste iscritte a entrambi gli albi.

In totale quasi 176mila professioni- ste, che, in tutte le fasce di età sotto i cinquant’anni, hanno ‘sor- passato’, per numero, i colleghi uo- mini. E la forbice è tanto più eviden- te tra le generazioni più giovani.

“Le nostre professioni sono sempre più declinate al femminile - ha affer- mato il presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli -. È necessario che anche i sistemi organizzativi tengano conto di questa nuova fotografia della popolazione medica e odontoiatrica, e vi si adeguino. In questo primo scorcio del governo del nuovo Comi- tato Centrale abbiamo portato all’at- tenzione delle istituzioni, in particola- re del Ministero della Salute, alcuni punti di criticità che potrebbero esse- re fonti di disuguaglianza tra colleghi e di inefficienza per il Ssn. Il Ministro Lorenzin si è adoperata per affrontare la questione delle colleghe in mater- nità durante il Corso di Formazione, è stato riattivato il Tavolo tecnico sulle problematiche in materia di Medicina Generale ed è stato finalmente istitu- ito l’Osservatorio nazionale sulla sicu- rezza degli operatori sanitari”.

“Sono primi passi concreti - precisa -.

In particolare, l’Osservatorio sulla si- curezza, che monitorerà e analizzerà i casi di aggressione e violenza, per individuare i fattori di pericolosità e proporre soluzioni per permettere a

tutti gli operatori sanitari, uomini, donne, giovani o meno giovani, di la- vorare non esponendosi a rischi inu- tili. La problematica della violenza è ormai trasversale al genere e all’età, anche se, in alcuni contesti, le colle- ghe e i giovani sono maggiormente esposti a fattori di rischio quali, ad esempio, i turni di guardia medica in luoghi isolati e non adeguatamente protetti. Proprio per sottolineare que- sta trasversalità e comunanza delle problematiche, il Comitato Centrale ha voluto creare una nuova Area Strategica, quella della Professione, la cui referente sarà Maria Erminia Bottiglieri, che nello scorso triennio era al vertice dell’Osservatorio Pro- fessione medica al Femminile”.

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¼ È necessario un cambio di rotta

“La sanità è donna, grazie ad una crescita, numerica e professionale, costante al punto da divenire già maggioranza tra i nuovi medici, ma questo fenomeno - ha commentato il segretario nazionale Anaao Asso- med Costantino Troise - tarda però ad entrare nelle proposte strategi- che delle organizzazioni, comprese quelle sindacali, fino a rappresentar- ne una parte essenziale e costitutiva per dare anche una compiuta visio- ne di genere ad esigenze e legittimi interessi di categorie professionali in rapida mutazione. Una visione di genere che occorre assumere nei contratti di lavoro, nelle leggi, nella

prassi che non possono rimanere quelle di dieci anni fa, arroccate a vecchi paradigmi, come se la cresci- ta delle donne fosse semplicemente un fenomeno di costume. Spetta a tutti assumere l’impegno di rilegge- re teoria e prassi delle organizzazioni alla luce della differenza di genere e far sì che cresca la rappresentanza e la partecipazione delle nuove intelli- genze professionali. L’ingresso delle donne in medicina non è neutro, ma portatore di domande che obbligano a ragionare su modifiche dell’orga- nizzazione del lavoro positive per tutti, a pensare a nuovi modelli che recuperino i valori professionali ed i tempi di vita, che si prendano cura del nostro lavoro per permetterci di meglio prenderci cura dei cittadini. Il conflitto evidente tra organizzazione del lavoro e sistema di tutele, può risolversi solo con un cambiamento dell’organizzazione, e non con una sconfitta del sistema dei diritti, in un gioco a somma zero che pensa di poter dare un diritto in più a qualcu- no soltanto togliendolo ad un altro”.

“Occorre realizzare il cambiamento necessario, sia organizzativo che culturale, in tempi ravvicinati - con- clude Troise - vincendo le resistenze che caratterizzano ogni gruppo orga- nizzato, sollecitandolo a ripensar- si, ad includere meriti e valorizzare disponibilità, per compiutamente in- terpretare e rappresentare i cambia- menti e le nuove domande di cui l’altra metà del cielo è portatrice”.

Un’impetuosa transizione di genere attraversa la sanità italiana con un impatto non inferiore a quella demografica ed epidemiologica

La sanità italiana è sempre più

declinata al femminile

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