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1 Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo 26 NOV. 2007 PIANO PLURIENNALE 2008-2010 P

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1 Direzione Centrale Programmazione

Organizzazione e Controllo

26 NOV. 2007 PIANO PLURIENNALE 2008-2010

PREMESSA

Il Piano pluriennale 2008-2010 è stato elaborato sulla base del documento

“Programma generale e linee di indirizzo 2008 - obiettivi strategici pluriennali 2008-2010” approvato dal Consiglio di indirizzo e Vigilanza con propria deliberazione n. 12 del 19 giugno 2007.

In conformità a quanto stabilito dalla vigente normativa, il Piano contiene gli obiettivi operativi declinati per la realizzazione dei richiamati obiettivi strategici e fornisce una visione sintetica delle principali linee definite per tradurre le politiche intraprese in concrete azioni di intervento.

In prospettiva, e “nell’ambito del più complessivo adeguamento del sistema di pianificazione,programmazione e controllo dell’Istituto ai principi fissati dal DPR n. 97/2003”, il CIV ha espresso l’orientamento a rivisitare, per la parte di propria competenza, le attuali modalità mediante l’individuazione di linee di indirizzo “di mandato” quadriennali e la redazione di una

“relazione programmatica” annuale.

Tenuto conto delle richiamate anticipazioni, l’introduzione di nuove metodologie riferite all’intero processo di pianificazione e programmazione potrà avviarsi solo a partire dal successivo triennio, conseguentemente alle prospettate modifiche.

Alla luce dei risultati che nel frattempo saranno conseguiti in tema di complessiva reingegnerizzazione dei processi sarà, in ogni caso, possibile pervenire ad un più puntuale e coerente ridisegno degli attuali sistemi in funzione delle rinnovate esigenze di efficacia, efficienza e qualità dell’azione.

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IL CONTESTO

Il progressivo consolidamento delle misure strutturali per la razionalizzazione della spesa pubblica, insieme agli obiettivi di efficacia e di efficienza, definiscono il contesto in cui tutta la Pubblica amministrazione dovrà operare, caratterizzando in maniera crescente i propri servizi e prodotti in termini di qualità e miglioramento continuo.

In tal senso, il progetto di bilancio per l’esercizio 2008 si è fondato sul quadro normativo definito dalla legge finanziaria per il 2007 (legge n.

296/2006), dalla legge finanziaria per il 2006 (legge n. 266/2005), dalla legge 248/2007, di conversione del decreto legge 223/2006 (c.d. decreto Bersani), alla luce delle politiche intraprese in tema di contenimento della spesa e qualità dei servizi, espresse, tra l’altro, nel “Memorandum di intesa su lavoro pubblico e riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche”, sottoscritto definitivamente nell’aprile scorso, e nella direttiva 20 dicembre 2006 del Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica amministrazione “Per una pubblica amministrazione di qualità”.

L’evoluzione intervenuta nel corso del 2007, con riferimento, tra l’altro, al quadro programmatico delineato dal DPEF 2008-2011, al protocollo su previdenza, lavoro e competitività siglato in data 23 luglio 2007, al progetto di legge finanziaria per il 2008, conferma e rafforza l’esigenza di interventi capaci di garantire nel medio-lungo termine i risultati attesi a fronte degli obiettivi - di crescita economica, equità sociale e qualità dei servizi - che tutta la Pubblica amministrazione è impegnata a realizzare.

In tale contesto, coerentemente con le Linee di indirizzo del CIV, trovano ampia conferma le tematiche a valenza “interna” ed “esterna” per l’attuazione delle politiche dell’Ente, già orientate a rafforzare le azioni negli ambiti funzionali all’incremento dei livelli di efficacia ed efficienza.

Il Piano pluriennale 2008-2010 rappresenta, in particolare, le scelte concrete che l’Istituto, “a politiche invariate”, intende effettuare nell’ambito di ciascuna area tematica, in una linea di stretta continuità e coerenza con il piano pluriennale approvato per il triennio 2007-2009.

L’adozione di iniziative funzionali al raggiungimento di elevati livelli quali-quantitativi, specie sul piano della produzione, costituisce quindi elemento di continuità e presupposto per la più idonea attivazione di iniziative di natura programmatica.

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3 Secondo questa impostazione, la reingengerizzazione dei processi e la correlata rivisitazione del modello organizzativo, che stanno concretamente impegnando l’Istituto per la piena realizzazione degli specifici obiettivi, programmata per il prossimo anno, continuano ad essere temi fondanti per la stessa pianificazione operativa, nel presupposto che i diversi risultati attesi debbano soddisfare tutti il medesimo obiettivo: dotare l’Istituto dei più avanzati sistemi per il migliore utilizzo possibile delle risorse disponibili.

Nel contempo si rinnova e si rafforza l’impegno per il rilancio dell’Inail quale soggetto attivo del sistema di sicurezza sociale, da perseguire attraverso politiche di ampio respiro che permettano di prevedere un significativo recupero in termini di autonomia e di incisività dell’azione dell’Istituto sugli specifici versanti della prevenzione e della sicurezza.

LE SCELTE STRATEGICHE DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA

Con deliberazione n. 12 del 19 giugno 2007, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza ha approvato il programma generale e le linee di indirizzo 2008, declinando, contestualmente, gli obiettivi strategici pluriennali 2008-2010.

In una linea di continuità rispetto al precedente anno, viene confermato l’approccio metodologico introdotto dallo stesso CIV con la delibera n.

18/2006: la declinazione delle linee di indirizzo è stata infatti effettuata in modo funzionale alla valenza “interna” od “esterna” delle singole tematiche, distinguendo così nettamente quelle realizzabili attraverso decisioni assunte dagli Organi da quelle che, invece, presuppongono modifiche legislative o, comunque, apporti di soggetti esterni.

Con riferimento allo scenario già definito in occasione della pianificazione strategica 2007-2009, il CIV ha attualizzato le linee di intervento sulla base di una “analisi di contesto” tesa a verificare gli elementi di novità, con particolare riferimento a quelli introdotti dalla legge finanziaria per il 2007.

Alla luce delle richiamate analisi, il CIV ha individuato le linee di intervento prioritarie nell’ambito delle due macro-aree concernenti, rispettivamente, l’autonomia e la mission dell’Istituto confermando, sostanzialmente, quelle già individuate con la citata delibera n. 18/2006, di seguito sintetizzate:

a) superamento dei fattori di squilibrio del sistema economico finanziario (vincoli normativi in materia di investimenti immobiliari– esposizione debitoria della gestione agricoltura);

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4 b) recupero, da parte dell’Istituto, del ruolo di garante della “tutela

privilegiata” dei lavoratori assicurati nelle diverse fasi della prevenzione, cura , riabilitazione, reinserimento ed indennizzo, anche mediante il completamento del processo di riforme avviato con il decreto legislativo n. 38/2000 (adeguamento del sistema indennitario introdotto dall’articolo 13, aggiornamento delle vigenti tariffe dei premi, istituzionalizzazione degli incentivi economici e dei meccanismi premiali per la prevenzione);

c) definizione del ruolo dell’Inail in campo sanitario, in funzione, soprattutto, della continuità assistenziale e della effettività della tutela nei confronti dei soggetti assicurati;

d) riordino complessivo della normativa in materia di assicurazione infortuni;

e) riassetto ordinamentale.

Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza ha ribadito che sul versante delle tematiche “a valenza esterna” l’unico approccio possibile sia quello “del confronto ai massimi livelli tra Governo e forze sociali”: in tal senso ha impegnato le Strutture per l’individuazione di proposte e soluzioni condivise con le Parti Sociali, nonché per la predisposizione dei necessari supporti tecnici in relazione ai rispettivi ambiti di competenza.

Sul versante delle tematiche “a valenza interna” il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, ha confermato l’esigenza di definire soluzioni per il definitivo superamento delle criticità a suo tempo rilevate.

In tal senso ha ribadito, tra l’altro, la necessità di:

attivare un sistema di contabilità analitica e un modello econometrico;

procedere alla reingegnerizzazione dei processi produttivi ed alla rivisitazione dell’assetto organizzativo;

completare i monitoraggi e gli studi funzionali allo sviluppo delle tematiche “a valenza esterna”;

attuare politiche del personale adeguate alle nuove esigenze.

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5 GLI OBIETTIVI STRATEGICI PLURIENNALI

Come anticipato, nel medesimo contesto della delibera n. 12/2007, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza ha individuato le linee di indirizzo per il 2008 e gli obiettivi strategici pluriennali 2008-2010, che specificano i contenuti delle tematiche a valenza interna.

La metodologia adottata lo scorso anno è stata confermata per il triennio 2008-2010, gli obiettivi strategici costituiscono, quindi, la declinazione diretta degli argomenti “a valenza interna” e sono stati declinati nell’ambito delle sottoelencate aree tematiche:

area tematica A: economicità della gestione;

area tematica B: qualità della tutela;

area tematica C: prevenzione;

area tematica D: politiche ordinamentali, organizzative e del personale.

Alla luce delle innovazioni introdotte ed in stretta aderenza con gli obiettivi strategici relativi alle tematiche “a valenza interna”, sono stati tracciati gli sviluppi operativi per il triennio di riferimento, la cui sintetica descrizione di dettaglio è contenuta nelle schede del piano pluriennale 2008-2010.

IL PIANO PLURIENNALE 2008-2010

Coerentemente con l’impostazione metodologica richiamata in precedenza, il “Piano” disegna sinteticamente gli sviluppi che si prevede di conseguire nell’arco del prossimo triennio a fronte di ciascun obiettivo strategico.

Nei paragrafi che seguono sono evidenziati gli aspetti di maggiore rilievo che, nell’ambito di ciascuna delle aree individuate dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, caratterizzano la pianificazione di medio periodo.

Le schede contengono invece la declinazione degli obiettivi strategici in obiettivi operativi. Coerentemente a quanto previsto nella citata delibera n.

12/2007, tutti gli obiettivi operativi sono stati codificati come prioritari e ricondotti nell’ambito della sezione 2 (obiettivi direttamente perseguibili), in conformità al metodo già adottato in occasione delle precedenti pianificazioni pluriennali.

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6 Si evidenzia che il carattere sostanzialmente confermativo degli indirizzi formulati dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza rispetto a quelli relativi al triennio precedente trova riscontro e conferma negli obiettivi operativi 2008-2010 che rappresentano, nella maggior parte dei casi, la prosecuzione o l’attualizzazione degli obiettivi operativi del triennio precedente.

Area tematica A: economicità della gestione

Le politiche intraprese fin dallo scorso anno, anche in attuazione della legge finanziaria per il 2007, si sono già tradotte in concreti interventi mirati ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse, razionalizzare le spese di funzionamento in termini di economicità ed efficienza, migliorare i risultati produttivi, accentuare e riorientare l’azione verso nuovi settori, quali prevenzione, riabilitazione e reinserimento.

In stretta coerenza con gli interventi di tipo organizzativo, proseguono le attività connesse all’introduzione di sistemi avanzati a supporto della pianificazione strategica.

Al riguardo, si richiama l’attenzione sugli sviluppi in tema di contabilità analitica.

Come noto, sul tema della contabilità analitica l’Istituto sta realizzando un proprio progetto, la cui prima tappa è stata l’elaborazione del modello di consuntivo per centro di costo e di responsabilità per la riconduzione delle spese, articolate secondo il piano dei conti, al modello di analisi previsto dal prospetto allegato n. 16 al DPR n. 97/2003.

Si è proceduto alla prima rilevazione dei dati relativi agli anni 2005 e 2006, ed al primo semestre 2007, al fine di verificare gli esiti della sperimentazione.

Per quanto riguarda l’elaborazione di scenari di medio-lungo periodo, il modello econometrico MODINAIL già consente di elaborare previsioni, anche disaggregate, per le principali variabili di interesse per l’Istituto utilizzate per elaborare il quadro di riferimento macroeconomico che costituisce parte integrante della relazione al bilancio di previsione.

Entro il prossimo biennio, grazie allo sviluppo dei submodelli del MODINAIL riguardanti sia il modello satellite del rischio che quello attuariale delle entrate e delle uscite (rischio infortunistico, attuariale prestazioni, attuariale entrate), saranno inoltre rese disponibili elaborazioni con viste specifiche, di dettaglio rispetto al modello macro.

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7 Infine, nel corso del 2008 sarà dato ulteriore corso alle iniziative per la razionalizzazione e la semplificazione del sistema pianificatorio, tenuto conto delle innovazioni che saranno introdotte in tema di pianificazione strategica, secondo le anticipazioni contenute nella citata delibera CIV n.

12/2007.

Area tematica B: qualità della tutela

Il maggiore impegno verso le aree istituzionali, connesso e conseguente alla riallocazione delle risorse sui processi “core” e la realizzazione degli obiettivi di efficacia ed efficienza posti alla base dell’intera manovra organizzativa, continuano a costituire un forte impulso verso il miglioramento dei livelli quali-quantitativi dei servizi.

Sul versante delle politiche sanitarie viene confermato l’impegno dell’Istituto nei diversi campi, dalla ricerca alla riabilitazione e cura ed alla protesizzazione, per garantire agli assicurati una più puntuale valutazione del danno, l’ottimizzazione degli interventi di recupero, di reinserimento e l’uniformità delle condizioni di cura e di riabilitazione sul territorio nazionale.

Con particolare riferimento alle problematiche connesse alla uniformità delle condizioni di cura, si conferma l’impegno a rafforzare, alla luce dei possibili sviluppi normativi in materia, le sinergie ed i rapporti convenzionali con le competenti istituzioni sanitarie per l’erogazione di prestazioni riabilitative anche tramite la fornitura diretta da parte dell’Istituto.

Sullo specifico versante della protesizzazione, gli obiettivi operativi proposti costituiscono la prosecuzione di quelli già approvati per il triennio precedente, a fronte delle linee di intervento definite in merito all’adeguamento ed allo sviluppo dei livelli quali-quantitativi delle prestazioni protesiche, finalizzate all’accrescimento dell’autonomia personale ed al reinserimento della persona disabile.

Nello stesso ambito si pone l’attuazione del piano di sviluppo e valorizzazione del Centro protesi, per l’adeguamento della capacità produttiva e lo sviluppo di nuove tecnologie, funzionale alla valorizzazione ed alla ottimizzazione del modello organizzativo del Centro, nonché delle prestazioni proteiche.

Tra gli obiettivi di Piano, conservano centralità quelli dedicati al potenziamento dell’attività di ricerca ed innovazione, che prevedono

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8 l’attivazione ed il rafforzamento delle sinergie con Istituti, Enti ed Università e la creazione di una specifica area operativa dedicata, come previsto nello stesso Piano di sviluppo del Centro protesi.

In tema di reinserimento sociale, familiare e lavorativo, proseguirà il monitoraggio delle iniziative e delle sinergie attivate a livello territoriale per la valorizzazione della funzione di servizio sociale attraverso il coordinamento e lo sviluppo delle specifiche attività in logiche di “rete”

con le associazioni e con gli altri attori istituzionali.

Area tematica C: Prevenzione

La fase sperimentale che ha caratterizzato le iniziative assunte in questo campo, fase che ha determinato, tra l’altro, anche il parziale utilizzo delle risorse economiche, dovrà essere definitivamente superata mediante un organico piano di intervento coordinato a livello centrale ed integrato con le strutture del territorio competenti in ambito prevenzionale.

E’ necessario, quindi, progettare ruoli e processi di prevenzione per allargare l’impatto dell’Istituto e per proporre, anche in collaborazione con altri Soggetti istituzionali, obiettivi e strumenti specifici che, partendo dalle esigenze nel campo della sicurezza, ne individui i prodotti nonché gli utilizzatori finali.

In tema di prevenzione il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza ha confermato i propri indirizzi, con particolare riferimento alla valorizzazione delle specifiche competenze dell’Istituto, al decentramento delle iniziative e, soprattutto, alla condivisione con le parti sociali ed alla promozione del sistema partecipativo secondo quanto previsto dal decreto legislativo 626/94.

In stretta aderenza agli obiettivi strategici contenuti nella citata delibera n.

12/2007, la pianificazione operativa per il prossimo triennio ha individuato i seguenti filoni di intervento:

l’implementazione del patrimonio statistico e informativo dell’Inail, attraverso iniziative mirate a realizzare interazioni ed integrazioni tra i soggetti firmatari dell’accordo per la realizzazione del Sistema Informativo Nazionale Integrato per la Prevenzione (SINP);

la realizzazione di studi integrati del quadro normativo nell’ambito del Sistema Nazionale Integrato per la Prevenzione, con particolare riferimento alla legge delega sulla sicurezza ed alla normativa in materia di privacy, per

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9 la definizione della struttura dei dati e delle informazioni accessibili ai diversi destinatari in relazione agli specifici ruoli, funzioni, competenze e responsabilità;

il potenziamento della funzione prevenzionale a livello territoriale, in stretta coerenza con il nuovo modello organizzativo;

l’avvio di interazioni con i Soggetti Istituzionali e le Parti sociali per la definizione di piani operativi e protocolli di intesa finalizzati alla costituzione di Osservatori sia a livello centrale, sia a livello territoriale;

il sostegno alla bilateralità – tenuto conto anche dei protocolli a livello territoriale in attuazione dell’Accordo nazionale INAIL/CPNA- CONFAPI/CGIL/CISL/UIL – mediante la definizione di piani di intervento sui versanti dell’informazione, della formazione e degli incentivi;

l’avvio del piano di intervento a sostegno dell’attuazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro nel settore scolastico, introdotta dalla legge finanziaria 2007 (articolo 1, comma 626 legge n. 296/2006).

Area tematica D: politiche ordinamentali, organizzative e del personale I temi delle politiche ordinamentali, organizzative e del personale continuano ad essere caratterizzati da iniziative coerenti e correlate tra loro finalizzate alla crescita dei livelli quali-quantitativi dei servizi offerti, pur in presenza di una tendenziale riduzione delle risorse disponibili.

In questa prospettiva, la manovra organizzativa costituisce uno dei temi portanti della pianificazione operativa: la reingegnerizzazione dei processi, ormai in atto, si pone come uno degli strumenti fondamentali per realizzare un migliore e più razionale impiego delle risorse.

In concreto, gli obiettivi del triennio 2008-2010 saranno mirati al miglioramento dei livelli di efficacia ed efficienza attraverso:

• la realizzazione del nuovo modello organizzativo delle Strutture dell’Istituto che, in prospettiva, dovrà evolversi in funzione degli effetti che saranno determinati dall’ulteriore estensione dei servizi on-line - e quindi da una maggiore partecipazione dei cittadini ai processi produttivi – adeguando il grado di risposta alle crescenti esigenze degli utenti;

• la progettazione e realizzazione del processo di gestione del personale che, in coerenza con le linee generali di revisione del modello

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10 organizzativo, sia funzionale alla riallocazione delle risorse dalle attività strumentali a quelle istituzionali;

• la progettazione e realizzazione dei processi lavorativi di Sede in una logica di qualità - TQM/norme ISO – e di gestione integrata delle relazioni con l’utente (CRM) e di gestione dei rischio aziendali (risk management);

• il riavvio del sistema gestione qualità certificata presso le Sedi;

• la progettazione di un sistema di gestione integrato dei flussi documentali e degli archivi, che tenga conto della necessaria flessibilità organizzativa;

• lo sviluppo di strumenti funzionali alla flessibilità organizzativa, con particolare riferimento alla Sede virtuale ed al Contact center;

• il potenziamento delle risorse impegnate nella funzione di vigilanza, per sviluppare anche l’attività di intelligence mirata a migliorare l’efficacia delle verifiche ispettive per la lotta all’elusione/evasione contributiva ed il contrasto al lavoro irregolare;

• il completamento, per le fasi attuative ancora in corso, dell’accordo di programma per il reclutamento e lo sviluppo delle risorse umane per il triennio 2005/2007 e la predisposizione del nuovo accordo, sulla base del nuovo CCNL e dei nuovi modelli organizzativi previsti nell’ambito del processo di reingegnerizzazione e di riallocazione delle risorse.

Sul versante della formazione si evidenziano:

• la realizzazione di itinerari formativi personalizzati che rispondano ai profili delle competenze attese;

• la prosecuzione delle attività connesse allo studio ed alle analisi dell’architettura del sistema di Knowledge management – scuola di formazione permanente.

Avuto riguardo agli obiettivi declinati in materia di tecnologie informatiche, il piano triennale per l’informatica assume carattere di stretta complementarietà rispetto alla pianificazione operativa.

Infatti le attività già pianificate – progetti in sviluppo ed attività di evoluzione – secondo le linee guida del CNIPA trovano conferma e completamento negli obiettivi strategici declinati dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza per il medesimo triennio, e permettono, nello stesso tempo, di delineare compiutamente gli interventi di rilievo strategico riferiti

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11 all’utilizzo delle tecnologie informatiche, specie con riferimento alle iniziative di più forte impatto organizzativo.

Sullo specifico tema viene quindi confermato l’impegno a sviluppare i servizi applicativi in rete e ad adottare soluzioni che permettano la semplificazione dei servizi in termini di fruizione e garantiscano più elevati livelli di sicurezza, anche attraverso il progressivo adeguamento delle reti locali secondo le più recenti innovazioni in tema di affidabilità, sicurezza, performance e accessibilità.

Sul versante della comunicazione, infine, saranno attivate iniziative per potenziare il relativo sistema e garantire una costante e qualificata informativa ad una sempre più ampia platea di utenti, anche a sostegno delle promozione della sicurezza in ambito lavorativo.

Per garantire una corretta conoscenza del fenomeno infortunistico saranno ottimizzati i rapporti con la stampa, curando, in particolare, le informazioni in uscita verso i media, con specifico riferimento ai dati statistici.

Il rafforzamento delle risorse informative on-line, le campagne di informazione in campo prevenzionale e le attività per la diffusione di una cultura positiva della disabilità completano il quadro di sintesi degli impegni e dei programmi correlati al sistema di comunicazione, confermandone la valenza strategica a supporto del cambiamento per il triennio 2008-2010.

Conclusioni

Il Piano pluriennale 2008-2010, in una linea di coerenza con la pianificazione operativa 2007/2009 - della quale costituisce in massima parte l’attualizzazione e la prosecuzione - è stato elaborato privilegiando la massima sinteticità degli obiettivi mantenendo forti elementi di concretezza che si rinvengono, in particolare, nelle correlazioni ed interdipendenze tra le azioni da intraprendere nei diversi campi di intervento.

Sullo specifico versante dei processi di pianificazione, programmazione e controllo di gestione, gli ulteriori interventi di razionalizzazione e semplificazione saranno sviluppati in stretta coerenza con il progetto di reingegnerizzazione, nell’intento di introdurre sistemi e criteri adeguati alle innovazioni, anche sotto il profilo degli impatti organizzativi.

Nel campo della tutela, il piano delinea, in particolare, azioni e relazioni con gli altri soggetti istituzionali e le Parti sociali, accentua i rapporti di

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12 sinergia ed è mirato a tessere una rete di rapporti ispirati alla reciprocità degli apporti nei settori della ricerca e della sanità.

La centralità delle tematiche relative, da un lato, alla reingegnerizzazione dei processi, dall’altro, alla qualità della tutela da perseguire sempre più attraverso sinergie e collaborazioni tendenti a correlare le politiche sanitarie dell’Ente con quelle nazionali e regionali, trova il suo naturale sviluppo negli obiettivi gestionali declinati nell’ambito della programmazione annuale 2008 delle Strutture centrali.

IL DIRETTORE CENTRALE f.to Dott. Antonio Mario ZOTTI

IL DIRETTORE GENERALE

f.to Dott. Piero GIORGINI

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