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Ventilazione passiva

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Academic year: 2021

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PRINCIPI DI ARCHITETTURA SOSTENIBILE PRINCIPI DI ARCHITETTURA SOSTENIBILE PRINCIPI DI ARCHITETTURA SOSTENIBILE PRINCIPI DI ARCHITETTURA SOSTENIBILE

seconda parte seconda parte seconda parte seconda parte

Università degli Studi della Basilicata Facoltà di Architettura

Laurea Specialistica in Ingegneria Edile-Architettura

Tecnologia dell’Architettura I prof. arch. Sergio Russo Ermolli a.a. 2009-2010

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Ventilazione passiva

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Parete ventilata

I BENEFICI

Comfort ambientale

Vantaggi termoigrometrici

- Smorzamento e sfasamento dell'onda termica

- Eliminazione dei Ponti termici - Controllo della condensazione interstiziale

Schermatura alla pioggia (rainscreen)

Vantaggi acustici

Manutenzione/Durabilità

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Schermature

estate 72°

inverno 41°

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Schermature fisse

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Schermature mobili

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Alberature

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Serre

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Tetti verdi

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I VANTAGGI DEL TETTO VERDE

Ambientali: assorbendo il calore, i tetti verdi riducono l’utilizzo degli apparecchi di condizionamento degli edifici, oltre a filtrare l'aria inquinata, eliminando le particelle in sospensione nell’aria ed il biossido di carbonio. Una adeguata superficie di tetti verdi aumenta considerevolmente l'assorbimento dell'acqua meteorica, alleviando così la rete di smaltimento. Inoltre, sulla scala di una città, possono ridurre l'effetto di “isola di calore”, e ridurre sensibilmente la temperatura della città in estate.

Tecnologici: Protegge la copertura riducendo l’escursione termica giornaliera e stagionale.

Aumenta l’isolamento termico e acustico dell’ edificio (particolarmente efficace nel ridurre i carichi termici estivi).

carichi termici estivi).

Economici : Una semplice diminuzione di 1°C della temperatura di superficie elimina il 5%

della domanda in elettricità per la climatizzazione e il raffreddamento degli ambienti. Secondo l'esperienza europea, i tetti verdi durano due volte più a lungo dei tetti ordinari. Possono anche servire a fini agricoli.

Sociali: I tetti verdi offrono un buon isolamento acustico e un'oasi di verde. La tecnologia offre anche possibilità di coltivazione in un contesto urbano che si potrebbe sfruttare per aiutare a nutrire le famiglie dei centri urbani riducendo così il trasporto di prodotti dalle campagne verso i centri urbani.

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VERDE ESTENSIVO

La vegetazione impiegata è costituita da piante erbacee a sviluppo contenuto in altezza che richiedono ridotta manutenzione e con caratteristiche di veloce

radicamento e copertura, resistenza alla siccità e al gelo, buona autorigenerazione.

Lo spessore delle stratificazioni è normalmente ridotto (minore di 15 cm.). Il substrato impiegato è costituito prevalentemente da componenti minerali. Il peso delle

stratificazioni é compreso tra i 90 e i 150 Kg/mq. I pesi vanno sempre definiti in condizioni di massima saturazione idrica.

Di fatto si crea una sorta di prato composto da specie termofile, abbastanza resistenti all’aridità. Infatti sono inverdimenti che, dopo il primo o secondo anno dall'impianto, all’aridità. Infatti sono inverdimenti che, dopo il primo o secondo anno dall'impianto, richiedono manutenzione ridotta. Normalmente sono sufficienti 1 o 2 interventi

all'anno. Questi “prati aridi” sono di solito strutturati in modo che

l'approvvigionamento idrico e di elementi nutritivi avvenga, nella misura maggiore possibile, attraverso processi naturali. Pertanto in questi casi è spesso evitato l’impianto di irrigazione.

Gli inverdimenti estensivi sono compatibili anche con coperture prive di parapetti e vengono quindi utilizzati particolarmente su grandi tetti (es. capannoni industriali), in sostituzione delle usuali coperture in ghiaia o altri materiali inerti. I costi di

realizzazione sono abbastanza contenuti.

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VERDE INTENSIVO

Consente la creazione di prati e giardini pensili, utilizzabili a tutti gli effetti allo stesso modo. Anche la loro manutenzione sarà analoga (sfalci, irrigazioni, diserbi,

concimazioni, ecc.); pertanto in questi casi è quasi sempre previsto l’impianto di irrigazione. Questo tipo di verde viene di solito impiegato per abbellire o rendere fruibile qualsiasi tipo di superficie pensile: tetti, terrazze, garage, parcheggi interrati, ecc.

Lo spessore delle stratificazioni è superiore ai 15 cm. (di solito attorno ai 40 -50 cm.).

Il substrato impiegato é costituito da una miscela bilanciata di componenti minerali ed Il substrato impiegato é costituito da una miscela bilanciata di componenti minerali ed organici. Il peso delle stratificazioni è superiore ai 150 Kg/mq. (in media attorno ai 350 Kg./mq.) e può arrivare anche sino a 600-700 Kg./mq. I pesi vanno sempre definiti in condizioni di massima saturazione idrica.

Viene impiegata un'ampia gamma di tipi di vegetazione: tappeti erbosi, erbacee

perenni, cespugli, sino ad alberi di varie dimensioni. Il verde intensivo permette infatti di realizzare veri e propri prati pensili, ma anche giardini di vario tipo,

I costi sono superiori a quelli di verde estensivo e proporzionali alla complessità dell’intervento.

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Esempio di stratigrafia SEIC per verde pensile intensivo leggero su copertura piana

1.Inverdimento Intensivo Leggero (tappeto erboso e tappezzanti arbustive)

2.Miscela di substrato Zinco® per inverdimenti intensivi leggeri. Spessore variabile (15 cm per tappeto erboso e 20/25 cm per tappezzanti arbustive a basso sviluppo)

3. Telo filtrante ZinCo® TG, sp. ca. 1 mm 4.Strato di accumulo, drenaggio aerazione 4.Strato di accumulo, drenaggio aerazione Floradrain® FD 40-E. Spessore ca. 4 cm 5. Feltro di protezione e accumulo ZinCo®

SSM 45

6. Membrana impermeabilizzante sintetica antiradice HarpoPlan ZUV

7. Strato di separazione: geotessile 8. Isolamento termico

9. Barriera a vapore: foglio in PE (0.30 mm) 10. Substrato: piano di copertura in c.a.

(pendenza min. > 1%)

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9850 kWh (1mq in 30 anni) 800 kWh (1mq in 30 anni)

Vetro basso emissivo

vetrocamera basso emissivo vetro a singola lastra

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Vetro selettivo

vetrocamera selettivo

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Ponte termico

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Materiali riciclati e a basso impatto

(low carbon materials)

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(paglia, canapa, ecc.) (canapa, lino, agave, kenaf) (bambù, giunchi)

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Bambù

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Geotessili organici

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Vetro riciclato

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Foster & Partners, Canary Wharf Station, Londra (2000)

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Plastica riciclata

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Gomma riciclata

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Materiali e prodotti riutilizzati

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Impianti ecoefficienti

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sfruttano il cosiddetto effetto fotovoltaico, cioè la capacità di alcuni materiali semiconduttori opportunamente trattati – drogati – di generare elettricità se esposti alla radiazione luminosa. Il materiale più usato è il silicio di grado solare (con impurità pari a 0,01%)

La cella fotovoltaica è l’elemento base dei sistemi tradizionali in silicio monocristallino o policristallino.

Impianti ecoefficienti -

Pannelli fotovoltaici

Le celle di silicio

monocristallino hanno maggiori efficienze di conversione ma sono anche più costose rispetto a quelle policristalline, più diffuse sul mercato mondiale

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EFFICIENZA DEL SISTEMA FOTOVOLTAICO

Per calcolare la produzione di un impianto fotovoltaico è necessario conoscere alcuni elementi fondamentali

1. L’estensione dell’insieme dei pannelli (mq)

3. La posizione dei moduli nello spazio 2. Le condizioni di irraggiamento del sito

di installazione – variano al variare della latitudine (KWh/mq a)

Il tilt è l’angolo di inclinazione dei pannelli rispetto all’orizzonte

L’azimut indica l’angolo formato dalla posizione dei panelli rispetto al sud. Pertanto è uguale a 0° se sono orientati a sud e +/-90° se sono orientati ad est oppure ad ovest

3.

(azimut e tilt)

4. L’efficienza della conversione dei moduli 5. L’efficienza di conversione del BOS

(Balance Of Sistem)

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Impianto tipo:

celle policristallino 8mq x 1 kWh (alloggio tipo: 3 kWh)

circa 7000 euro/kWh

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I PANNELLI SOLARI TERMICI

Sono utilizzati per produrre energia termica a bassa temperatura (< 100 °C). Il loro impiego è indirizzato prevalentemente alla produzione di acqua calda (per uso civile, agricolo, industriale) o di aria calda (per riscaldamento di ambienti ed alcuni processi industriali).

Il classico sistema solare è composto dalle seguenti parti:

il pannello vero e proprio, il serbatoio di accumulo dell’acqua, i collegamenti idraulici ed elettrici.

Il pannello è costituito da:

• un vetro temperato e antiriflesso

Impianti ecoefficienti -

Collettori solari

antiriflesso

• un assorbitore di calore nel quale circola un fluido termovettore

• uno strato di isolante posto sotto l’assorbitore

• una cornice nella quale sono predisposti gli attacchi di ingresso e di uscita del fluido termovettore

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I PANNELLI SOLARI SOTTO VUOTO

Possono presentarsi sotto la forma del classico pannello oppure a tubi di vetro.

Questi ultimi in particolare hanno un ottimo rendimento in tutti i mesi dell’anno e sono adatti ad essere installati negli edifici residenziali ubicati nelle zone ad insolazione medio-bassa, anche in condizioni climatiche rigide (aree del Nord Italia, zone montane e di alta collina, ecc.). A differenza di quelli tradizionali possono essere installati con inclinazione a 90°con perdite di rendimento trascurabili

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PANNELLI SOLARI A

CIRCOLAZIONE NATURALE Il fluido termovettore raggiunge il serbatoio per effetto di una circolazione naturale. Il boiler deve essere installato nella parte alta del pannello o comunque a poca distanza da esso e ad una quota più alta

PANNELLI SOLARI A

CIRCOLAZIONE FORZATA Il boiler può essere posizionato in un vano tecnico in qualsiasi punto dell’edificio, quindi presentano una maggiore semplicità d’integrazione

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L’energia necessaria per la preparazione di acqua calda nelle abitazioni private è di circa 1000 kWh per persona all’anno.

In condizioni meteorologiche simili a quelle italiane, l’area di collettore varia tra 0,5 mq a persona per i climi caldi meridionali e 1 mq a persona per l’Italia settentrionale.

EFFICIENZA

L’uso dell’energia solare è L’uso dell’energia solare è possibile anche per il riscaldamento utilizzando impianti combinati per il riscaldamento dell'acqua calda e degli ambienti.

In questi casi sono da preferire impianti a bassa temperatura come quelli a pavimento o a parete.

L’area di collettore necessaria per il riscaldamento varia da 1,5 a 3 mq/kW di potenza nominale

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CONFRONTO DEI CONSUMI ENERGETICI E DELLE EMISSIONI DI ANIDRIDE CARBONICA PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA DI UN’UTENZA MEDIA

Risparmio per un’utenza media:

50 - 60% del fabbisogno energetico annuo per l’acqua calda sanitaria ed il riscaldamento invernale.

In una casa unifamiliare, l’integrazione di un sistema di collettori può consentire di ridurre le emissioni di anidride carbonica di 0,75 tonnellate all’anno.

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Impianti ecoefficienti –

recupero acque meteoriche

Serbatoio 4/5 mc per soddisfare le esigenze di un singolo nucleo

familiare

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Impianti ecoefficienti -

Geotermia

L’energia geotermica è una forma di energia sfruttabile che deriva dal calore presente negli strati più profondi della crosta terrestre. Infatti penetrando in profondità la superficie

terrestre, la temperatura diventa gradualmente più elevata, aumentando di circa 30 °C per km nella crosta terrestre.

La geotermia consiste nel convogliare i vapori provenienti dalle sorgenti d'acqua del

provenienti dalle sorgenti d'acqua del

sottosuolo verso apposite turbine adibite alla produzione di energia elettrica e riutilizzando il vapore acqueo per il riscaldamento urbano, le coltivazioni in serra e il termalismo.

Per alimentare la produzione del vapore acqueo si ricorre spesso all'immissione di acqua fredda in profondità, una tecnica utile per mantenere costante il flusso del vapore.

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Impianti ecoefficienti -

Biomassa

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Impianti ecoefficienti –

Energia eolica

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www.wwf.it

www.legambiente.it/nazionale.htm www.kyotoclub.org

www.miw.it www.miw.it

www.miniwatt.it

www.architetturaenatura.it

www.edilportale.com/risparmio-energetico/

www.assa-cee.org

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L. Brown, Piano B , Edizioni Ambiente, Milano, 2004

G. Bologna, Manuale della sostenibilità , Edizioni Ambiente, Milano, 2005

S. Comandini, A. Dal Fiume, A. Ratti, Architettura sostenibile ,

Pitagora, Bologna, 1998 Pitagora, Bologna, 1998

A. Paolella (a cura di), L’edificio ecologico , Gangemi, Roma, 2001

D. Gauzin-Muller, Architettura sostenibile , Edizioni Ambiente, Milano, 2003

P. Sassi, Strategie per l’architettura sostenibile , Edizioni

Ambiente, Milano, 2009

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