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Cambiamenti dall’1-1-2013

A partire dal 1º gennaio 2013 il sistema incentivante per la produzione di biogas è stato modifi cato: il dm 6-7-2012, infatti, ha cambiato sia le modalità di accesso al sistema sia le tariffe. Le principali mo- difi che hanno riguardato: la limitazione della potenza elettrica installabile an- nualmente; l’introduzione di un sistema a graduatoria (Registri); la corresponsio- ne di una tariffa basata sulla taglia del- l’impianto e delle matrici utilizzate; l’al- lungamento da 15 a 20 anni della tariffa onnicomprensiva; l’introduzione di una serie di bonus per la valorizzazione del- l’energia termica e del recupero-riduzio- ne del contenuto di azoto nel digestato prodotto dagli impianti.

La defi nizione di questo nuovo regime di incentivazione, ritenuto dal settore in prima approssimazione meno remune- rativo, ha spinto per la costruzione di un grande numero di impianti entro la

fi ne del 2012. La data del 31-12-2012 è di- venuta in questo modo una data impor- tante di demarcazione fra un sistema incentivante e quello successivo.

Il censimento 2012

Il Crpa ha condotto la propria indagi- ne sullo stato di evoluzione del settore biogas proprio in questo periodo per cercare di fotografarne la dimensione e l’importanza, rispetto a quanto verrà sviluppato a partire dal 2013. Il lavo- ro di raccolta dati, come di consueto, viene condotto con indagini periodi- che che prevedono interviste alle dit- te impiantistiche e fornitrici di mezzi tecnici operanti nel settore, ai proprie- tari di impianti, alle amministrazioni pubbliche locali, associazioni agricole, eventi pubblici. Questa estesa collabo- razione sta a indicare l’interesse che attualmente ricopre questo settore in Italia e la necessità di avere informa- zioni sempre più aggiornate, al fi ne di capire le dinamiche della fi liera biogas.

Le analisi e le considerazioni riporta- te in questo lavoro di aggiornamento tengono conto dei dati raccolti, per il settore agrozootecnico, dal Crpa a di- cembre 2012.

Viste le diffi coltà presentate dall’in- dagine, i dati riportati non intendono essere esaustivi, ma contribuire in mo- do organico all’analisi dell’evoluzione del settore biogas in Italia. Alcuni dati possono aver subìto modifi che per ag-

Biogas, il settore è strutturato e continua a crescere

di

C. Fabbri, N. Labartino, S. Manfredi, S. Piccinini

I

n Italia, nel corso del quadrien- nio 2008-2012, la produzione di biogas e, conseguentemente, di energia elettrica da fonte rinno- vabile, ha rappresentato uno dei settori maggiormente dinamici in termini di interesse per gli investimenti del mon- do agrozootecnico. A benefi cio di que- sta dinamica va considerata la grande opportunità economica offerta dal si- stema incentivante, che consente agli imprenditori di mantenere all’interno della propria plv aziendale tutto il va- lore aggiunto della produzione: dal- la materia prima (effl uenti zootecni- ci, colture dedicate) al prodotto fi nale (energia elettrica e termica).

Il quadriennio è stato caratterizzato da una forte crescita del numero di impian- ti costruiti soprattutto grazie alla tariffa onnicomprensiva di 280 euro/MWh, cor- risposta per l’energia immessa in rete.

DATI DEL CENSIMENTO CRPA AGGIORNATI A FINE 2012

Complice anche lo scadere al 31-12-2012 del sistema incentivante basato sulla tariffa onnicomprensiva di 280 euro/MWh, quello scorso è stato un anno

di forte sviluppo del biogas

agrozootecnico: gli impianti sono cresciuti fi no ad arrivare a 994 unità, per una potenza elettrica installata totale di 756 MWe

TABELLA 1

- Impianti di biogas agrozootecnici rilevati operativi e in costruzione (2007, 2010, 2011 e 2012)

Settore agrozootecnico Aprile

2007 Marzo

2010 Maggio

2011 Dicembre 2012

Incremento 2012/2011

(%)

Impianti (n.)

154 273 510 (*) 994 95

Potenza elettrica installata (MWe)

49 140 350 756 116 (*) Non sono considerati gli impianti di biogas che alimentano in via esclusiva caldaie.

Fonte: indagine Crpa.

Da maggio 2011 a dicembre 2012 gli impianti di biogas sono cresciuti di quasi il 95%.

11

supplemento a L’Informatore Agrario 11/2013

BIOGAS

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giornamenti o correzioni di precedenti informazioni pervenute erronee o per modifi che dell’assetto produttivo de- gli impianti.

Quadro generale

Nel corso del biennio 2011-2012 il set- tore del biogas ha ampliato considere- volmente la propria importanza: il nu- mero di impianti è passato dai prece- denti 521 (Crpa, 2011) agli attuali 994, con una potenza elettrica installata che è passata dai precedenti 350 MWe agli attuali 756 MWe (tabella 1): per 912 impianti è disponibile il dato (91,7% del totale), mentre per i restanti 82 impian- ti (8,3% dell’indagine) è stato utilizzato il valore medio della potenza degli im- pianti censiti (761 kW/impianto).

I grafi ci 1A e B illustrano in modo esau- stivo lo sviluppo esponenziale che il set- tore ha avuto nell’ultimo quadriennio:

a titolo indicativo si fa notare che dal 2007 al dicembre 2012 la poten- za elettrica installata è aumentata da circa 32 MWe a 756 MWe, con un incremento di 24 volte circa. Nel corso del biennio 2011-2012, invece, il numero degli impianti censiti dal Crpa è aumentato del 95%, mentre la potenza elettrica è aumentata del 116%. Del totale degli impian- ti vi sono 57 casi in cui non è stato possibile individuare esattamente la fase di operatività.

Osservando l’andamento del- la costruzione degli impianti può essere condotta anche un’elabo- razione relativa all’età media de-

gli impianti esistenti: in tabella 2 è ri- portata l’analisi temporale. Allo stato attuale circa il 3,6% degli impianti ha più di 15 anni, l’8,6% ha un’età com- presa fra 6 e 15 anni, mentre la mag- gior parte degli impianti ha un’età fra

1.200

1.000 800 600 400 200 0

Ante 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Ante 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Impianti operativi Dato non disponibile Stima per dati non disponibili 50 56 63 72 79 86 97 121 158 208

314 587

937 Totale 994

Numero

800 700 600 500 400 300 200 100

0 3 4 4 5 7 11 20 32 60 98 176

95

388 661 Totale 756

MW

57

B - Potenza elettrica installata A - Impianti

GRAFICO 1-

Andamento del numero di impianti biogas e della relativa potenza elettrica installata nel settore agrozootecnico

Nel corso del biennio 2011-2012 il numero degli impianti censiti è aumentato del 95%, mentre la potenza elettrica è aumentata del 116%.

Per quanto riguarda il numero di impianti, il dato relativo all’anno di operatività è disponibile per il 94% degli impianti, i 57 impianti per i quali il dato non è noto sono stati contabilizzati nell’ultima annualità. In merito alla potenza installata, invece, il dato è disponibile per l’87% degli impianti, per i restanti impianti è stata assunta una stima sulla base della taglia media degli impianti per cui è disponibile il dato.

Fonte: Crpa.

TABELLA 3

- Classifi cazione degli impianti per classe di potenza elettrica installata e relativa potenza elettrica media

Classe di potenza

elettrica installata (kWe)

Potenza elettrica media installata (kWe/impianto)

Incre- mento

2012/

2011 marzo (%)

2010 maggio

2011 dicembre 2012

≤ 100

28 52 56 7,6

101-500

330 301 308 2,2

501-1.000

920 943 943 0

> 1.000

1.758 1.778 1.879 5,7 Fonte: indagine Crpa.

Gli impianti al di sotto dei 100 kW hanno avuto un incremento nel 2012, rispetto al 2011, del 7,6%.

1 e 5 anni (46,9%) e pari o inferiore a 1 anno (35,5%). Sommando gli impianti costruiti negli ultimi 5 anni si arriva all’82,4%, equivalenti a circa il 95% del- la potenza elettrica presente.

Valutando la potenza elettrica instal- lata in Italia (tabella 3), un funziona- mento medio di 8.000 ore/anno e auto- consumi del 10%, l’attuale potenzialità produttiva di energia elettrica del set- tore biogas agrozootecnico, una vol- ta giunta a regime di funzionamento, può essere stimata in circa 5,5 TWh elettrici/anno. A tal riguardo, si tenga conto che la maggior parte degli im- pianti (circa il 50% della potenza in- stallata) hanno effettuato il primo pa- rallelo con la rete elettrica (cioè l’avvio uffi ciale dell’impianto di cogenerazio- ne) nel corso degli ultimi 6-8 mesi del 2012 e che per arrivare a regime di sta- bilità produttiva un impianto di biogas può impiegare da 2 a 4 mesi di tempo.

Ciò in parte può spiegare l’attua- le basso numero di ore effettive di produzione che attualmente viene riportato dal Gestore dei servizi energetici (Gse) nel suo ultimo rap- porto per il 2011, pari a 4.620 ore a pieno carico. Sotto il profi lo della produzione, lo stesso documen- to riporta che il settore del biogas da deiezioni animali e da attività agricole e forestali ha installato 387 MW di potenza elettrica e ha prodotto 1,79 TWh di energia elet- trica. Inoltre, applicando la cur- va media di rendimento dei coge- neratori a biogas sul mercato alla potenza elettrica installata, se ne TABELLA 2

- Classifi cazione

degli impianti per età di esercizio

Età impianti operativi Impianti

n. %

> 15 anni

36 3,6

6-15 anni

85 8,6

1-5 anni

466 46,9

1 anno

353 35,5

Dato non disponibile

54 5,4

Totale operativi

994 100

Fonte: indagine Crpa.

La maggior parte degli impianti ha un’età fra 1 e 5 anni (46,9%) e pari o inferiore a 1 anno (35,5%).

12

supplemento a L’Informatore Agrario •11/2013

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ricava una produzione di metano da digestione anaerobica dal settore agro- zootecnico pari a 1,4 miliardi di metri cubi/anno, equivalenti a circa 2,5 mi- liardi di metri cubi di biogas al 55% in volume di metano, ovvero 1,2 Mtep di energia primaria (pari allo 0,87% del fabbisogno nazionale di energia prima- ria: 137,5 Mtep riferito al 2010 – Piano d’azione energetico 2012).

Potenza media degli impianti

La potenza elettrica media installa- ta negli impianti di biogas censiti dal- l’osservatorio Crpa nel corso dell’ulti- ma indagine è passata dal precedente valore (maggio 2011) di 750 kWe agli attuali 760 kWe, con un incremento medio di circa l’1,3%. In sostanza la ti-

pologia di impianti costruita dal mer- cato del biogas negli ultimi due anni è rimasta pressoché costante.

Dall’analisi dei dati di dettaglio sud- divisi per taglia di potenza (tabella 3), e confrontando l’andamento storico de- gli stessi, si evince che la taglia degli impianti con potenza inferiore a 100 kWe è passata da 52 a 56 kWe di po- tenza elettrica media installata (+7,6%), Al pari di quanto già evidenziato nell’indagine del 2011

e del 2010, lo sviluppo del biogas in Italia è stato carat- terizzato da una pronunciata presenza nelle regioni del Nord (tabella A): nelle 4 principali regioni del Nord Italia si raccoglie il 77% degli impianti costruiti (81,2% nel 2011) e l’81% della potenza elettrica installata (87,8% nel 2011).

La regione maggiormente rappresentativa in termi- ni di numero di impianti è ancora la Lombardia, con 374 impianti pari al 37,6% del totale nazionale (rispet- tivamente 210 e 40,3% nel 2011), seguita con un note- vole distacco dal Veneto, con 151 impianti pari al 15,2%

del totale nazionale (78 e 15% nel 2011), Emilia-Roma- gna, con 143 impianti pari al 14,4% del totale nazionale (63 e 12,1% nel 2011), e Piemonte, con 106 impianti pari al 10,7% degli impianti (72 e 13,8% nel 2011). In termi- ni, invece, di potenza elettrica installata, la prima re- gione rimane sempre la Lombardia, con 271 MWe (39%

del totale nazionale), seguita da Emilia-Romagna, con 110 MWe (15,9% del totale nazionale), Veneto, con 108 MWe

(15,5% del totale nazionale), e Piemonte, con 75,4 MWe (10,9% del totale nazionale).

Analizzando i valori di potenza elettrica installata per impianto e per regione (grafi co A) si evince che, a fronte di un valore medio di 760 kWe/impianto della media nazio- nale, la maggior parte delle regioni ha impianti con taglia molto vicina a tale valore medio. Fanno eccezione alcune regioni del Centro-sud (Basilicata, Calabria, Puglia, Um- bria e Sardegna), peraltro poco impattanti in termini di potenza complessiva installata, e la provincia di Bolzano, caratterizzata da molti impianti di piccola taglia.

DISTRIBUZIONE REGIONALE DISTRIBUZIONE REGIONALE

TABELLA A

- Ripartizione del numero di impianti e della potenza elettrica installata per regione

Impianti Potenza elettrica

kWe/ impianto n. % sul

totale MWe % sul totale

Abruzzo

13 1,3 10,7 1,5 822

Basilicata

6 0,6 1,9 0,3 318

Calabria

6 0,6 3,2 0,5 537

Campania

7 0,7 5,4 0,8 767

Emilia-Romagna

143 14,4 110,2 15,9 771

Friuli

69 6,9 47,9 6,9 694

Lazio

9 0,9 6,6 1,0 736

Lombardia

374 37,6 271,0 39,0 724

Marche

14 1,4 10,3 1,5 739

Piemonte

106 10,7 75,4 10,9 711

Puglia

6 0,6 2,6 0,4 437

Sardegna

12 1,2 5,4 0,8 454

Toscana

23 2,3 18,9 2,7 823

Umbria

14 1,4 8,8 1,3 632

Val d’Aosta

1 0,1 0,1 0,0 50

Veneto

151 15,2 107,8 15,5 714

Trentino-Alto Adige

38 3,8 5,7 0,8 151

Molise

2 0,2 2,0 0,3 999

Non disponibile (stima)

– – 62,4 – –

Totale complessivo

994 100,0 756,4 100,0 761 La ripartizione sul totale non è rappresentativa e pertanto viene riportata solo sul sottoinsieme per cui è disponibile il dato.

Fonte: indagine Crpa.

La regione più rappresentativa in termini

di numero di impianti è la Lombardia con 374 impianti, pari al 37,6% del totale nazionale, con una potenza media per impianto di 724 kWe.

Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli Lazio Lombardia Marche Piemonte Puglia Sardegna Toscana Umbria Val d’Aosta Veneto Trentino-Alto Adige Molise

1.000 800

600 400 200 0

Potenza media per impianto (kWe) Valore medio

GRAFICO A

- Potenza elettrica media installata degli impianti per regione

A fronte di un valore medio di 760 kWe/impianto della media nazionale, la maggior parte delle regioni ha impianti con taglia molto vicina a tale valore.

Fonte: indagine Crpa.

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supplemento a L’Informatore Agrario 11/2013

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mentre le taglie da 101 a 500 kWe e da 501 a 1.000 kWe sono rimaste presso- ché costanti. In termini di numero di impianti, invece, la tabella 4 mostra un notevole incremento della classe 501- 1.000 kW che è amentata da 289 a 624 impianti (+116%), seguita dalla classe 101-500 kW che è passata da 105 a 197 impianti (+ 88%) e, infi ne, dalla classe

≤ 100 kW che è aumentata da 54 a 69 impianti (+28%). La classe ≤ 100 kW è, tuttavia, quella più complessa da mo- nitorare in quanto la realizzazione de- gli impianti di questa categoria può passare per iter autorizzativi molto più semplifi cati e più diffi cili da trovare in un’indagine di questo tipo.

Sotto il profi lo della potenza elettri- ca installata, la ripartizione è illustra- ta in tabella 5: la ripartizione di questa tabella viene fatta solo per gli impian- ti per cui si dispone dell’informazio- ne. L’84,8% della potenza installata è compresa nella classe 501-1.000 kWe, che è aumentata rispetto al precedente censimento del 115,8%; la classe 101- 500 kWe rappresenta l’8,7% ed è incre- mentata del 91,6%; la classe ≤ 100 kWe

rappresenta lo 0,6% ed è incrementata del 37,4%; infi ne, la classe > 1.000 kWe rappresenta il 5,9% ed è rimasta pra- ticamente invariata.

In defi nitiva, risulta evidente che nel corso del biennio 2011-2012 la maggior parte degli interventi, come ampia- mente atteso, è stata a carico del seg- mento di mercato più vicino alla po-

tenza massima incentivabile dal pre- cedente regime incentivante.

Volendo analizzare il settore del bio- gas secondo le nuove classi di riparti- zione per l’assegnazione degli incenti- vi defi nite dal dm 6-7-2012, la tabella 6 aiuta ad avere un quadro abbastanza esaustivo. Anche in questo caso vi sono circa 82 impianti del censimento Crpa L’ultimo bollettino informativo ela-

borato dal Gestore dei servizi energeti- ci (Gse) è riferito al primo semestre del 2012 ed è relativo alle attività di quali- fi cazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Gli impianti di bio- gas vengono classifi cati dal Gse in due macrocategorie: «biogas di discarica»

e «biogas», quest’ultima comprende il biogas proveniente da tutti gli altri substrati in alimentazione (da attività agricola e forestale, da deiezioni ani- mali, da Forsu, da depurazione, ecc.).

Rispetto al semestre precedente, nel primo semestre 2012 gli impian- ti a biogas qualifi cati in esercizio so- no passati da 736 a 848, con un au- mento di circa il 15%, per una poten- za elettrica installata complessiva di 765 MWe (660 MWe a fi ne 2011, in aumento del 16%). L’aumento è qua- si tutto da imputare alla crescita de- gli impianti classifi cati nella catego- ria «biogas», che hanno raggiunto il numero di 638 (erano 531 a fi ne 2011, con un aumento del 20%), raggiungen- do una potenza di 476 MWe (379 MWe a fi ne 2011, con un aumento di quasi il 26%). Gli impianti classifi cati nella categoria «biogas di discarica» hanno visto un incremento di solo 5 unità (da 205 di fi ne 2011 a 210 del primo seme- stre 2012, con un aumento del 2,4%),

toccando 289 MWe di potenza instal- lata (281 MWe a fi ne 2011, con un au- mento del 3%).

Analizzando la categoria «biogas»

risulta evidente che i nuovi impianti entrati in esercizio (107 impianti per 97 MWe) hanno una potenza media di 900 kWe e la potenza media degli im- pianti in esercizio è passata a 746 kWe nel primo semestre 2012, da 713 kWe del semestre precedente.

Suddividendo in 4 classi di dimen- sione di potenza elettrica installata gli impianti in esercizio elencati dal Gse si nota che:

la categoria con potenze inferiori ai 100 kWe comprende 61 impian- ti, con una potenza installata com- plessiva di poco più di 4 MWe (meno dell’1%) e un valore medio di 70 kWe per impianto;

la categoria con potenze compre- se tra 100 e 500 kWe include 172 im- pianti, con una potenza installata complessiva di 46 MWe (circa il 10%) e un valore medio di 270 kWe per impianto;

la categoria con potenze comprese tra 500 e 1.000 kWe, la più rappresen- tativa, conta ben 368 impianti, per una potenza installata totale di 339 MWe (71%) e un valore medio di 920 kWe per impianto;

la categoria con potenze maggiori di 1.000 kWe comprende 37 impianti, con una potenza installata comples- siva di quasi 87 MWe (circa il 18%) e un valore medio di 2.374 kWe per impianto.

Con riferimento al 30 giugno 2012 il Gse prevedeva 178 impianti a proget- to per la categoria «biogas» e 18 nella categoria «biogas da discarica».

IL GSE FA IL PUNTO SUL BIOGAS IL GSE FA IL PUNTO SUL BIOGAS

TABELLA A

- Sintesi del biogas nel secondo semestre 2011 e nel primo semestre 2012

Categoria

2º semestre 2011 (1) 1º semestre 2012 (2) Incremento (%)

Impianti (n.)

Biogas

531 638 20

Biogas da discarica

205 210 2,4

Totale

736 848 15

Potenza elettrica installata (MWe)

Biogas

379 476 26

Biogas da discarica

281 289 3

Totale

660 765 16

(1) Aggiornato al 31-12. (2) Aggiornato al 30-6.

Fonte: Gse.

TABELLA 4

- Numero di impianti agrozootecnici per potenza elettrica installata

Classe di potenza elettrica installata

(kWe)

Impianti (sul totale) Incremento 2012/2011

(%) aprile 2007 marzo 2010 maggio 2011 dicembre 2012

n. % n. % n. % n. %

≤ 100

44 41,9 49 21,4 54 11,4 69 7,6 27,8

101-500

28 26,7 61 26,6 105 22,3 197 21,6 87,6

501-1.000

19 18,1 100 43,7 289 61,2 624 68,4 115,9

> 1.000

14 13,3 19 8,3 24 5,1 22 2,4 –8,3

Dato non disponibile

41 – 34 – 38 – 82 – –

Totale

146 100 263 100 510 100 994 100 94,9

Rispetto alle indagini degli anni precedenti non sono stati riportati gli impianti di biogas che alimentano esclusivamente caldaie, per i quali non è stato possibile verifi care l’attuale stato di funzionamento. Visto l’elevato numero di impianti in cui non è disponibile l’informazione (82 nel 2012), la ripartizione percentuale sul totale generale non è rappresentativa e pertanto viene calcolata e riportata solo sul sottoinsieme per cui è disponibile il dato.

Fonte: indagine Crpa.

Gli impianti nella classe di potenza 501-1.000 kW sono aumentati da 289 a 624 impianti, per un incremento pari al 115,9%.

14

supplemento a L’Informatore Agrario •11/2013

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di cui non è noto il dato della potenza elettrica installata. Il segmento più rap- presentato è sempre quello a maggiore dimensione (601-1.000 kWe) che conta 598 impianti (65,6% del totale di cui è noto il valore) con 574 MWe installati (82,7% del totale). A seguire si colloca il segmento 101-300 kWe (123 impianti pa- ri al 13,5% del totale, con 28,6 MWe in- stallati pari al 4,1%) e quindi il segmen- to 301-600 kWe con l’11% degli impianti (100) e il 6,7% della potenza installata (46 MWe). In termini di potenza media questa ripartizione porta a evidenzia- re maggiormente il divario che vi è fra le diverse classi: la potenza media del- la classe 601-1.000 kWe è infatti pari a 959,9 kWe, ovvero molto vicina al valore massimo, mentre la classe 301-600 kWe ha una potenza media collocata nel valo- re intermedio (461,6 kWe), così come nel- la classe 101-300 kWe (232,3 kWe) e nella classe inferiore a 100 kWe (55,9 kWe). In

sostanza la modularità della progettazio- ne è un’esigenza sentita soprattutto dai gestori medio piccoli, mentre al superare della soglia dei 600 kWe il salto verso la taglia del 1.000 kWe sembra essere stata una scelta pressoché inevitabile.

Nei grafi ci 2A e B sono illustrati gli an- damenti del numero di impianti e rispet- tiva potenza elettrica realizzati per an- nualità e per taglia di potenza. È chiara la prevalenza degli impianti di taglia com- presa fra 501 e 1.000 kWe sia per il 2011 sia per il 2012 (rispettivamente 193, mag- gio 2011, e 256, dicembre 2012, impianti per complessivi 181,3 e 246,2 MWe).

Tipo di alimentazione

L’alimentazione degli impianti è con- nessa inevitabilmente alla dimensione degli impianti: per alimentare gli im- pianti di maggior dimensione (1.000 kWe) è indispensabile, salvo particolari ecce-

zioni, utilizzare matrici organiche insi- late. È possibile, ovviamente, modifi ca- re le diete degli impianti con l’utilizzo di sottoprodotti dell’agroindustria, ma questo deve essere fatto consapevoli dei limiti e della fl essibilità impiantistica di cui si dispone (sistemi di carico, misce- lazione e volumetria sono i principali vincoli che si devono considerare).

Il censimento Crpa ha raccolto in- formazioni sulle categorie di prodotti utilizzati nell’alimentazione degli im- pianti, ma non è stato possibile avere informazioni suffi cientemente attendi- bili e distribuite per proporre un qua- dro sulle quantità delle diverse matri- ci utilizzate.

Nonostante l’indagine sia stata fat- ta cercando di raccogliere il maggior dettaglio di informazioni, non è stato possibile raccogliere i dati per tutti gli impianti: la copertura del dato è garan- tita per il 59,7% del totale del numero degli impianti e per il 67,2% del totale per quanto riguarda la potenza elettri- ca installata. Proprio per quest’ultima ragione le ripartizioni percentuali sono state riportate non comprendendo la classe del dato non disponibile. Nella tabella 7 sono riportati i dati di ripar- tizione fra le diverse categorie di ma- trici utilizzate per numero di impianti e potenza elettrica installata.

Il 62,2% degli impianti (57,9% nel 2011) utilizza la classica codigestione fra ef- fl uenti zootecnici, sottoprodotti agroin- dustriali e colture dedicate, il 17,7% uti- lizza solo effl uenti (29% nel 2011) e il 20,1% colture energetiche e/o sottopro- dotti agroindustriali (13,1% nel 2011).

Di questi ultimi l’85% risulta utilizzare esclusivamente colture energetiche.

TABELLA 5

- Potenza elettrica installata totale degli impianti di biogas agrozootecnici per classe di potenza elettrica

Classe di potenza

elettrica installata (kWe)

Potenza elettrica installata (sul totale) Incre- mento

2012/

2011 (%) marzo 2010 maggio 2011 dicembre 2012

MWe % MWe % MWe %

≤ 100

1,4 0,9 2,8 0,8 3,9 0,6 37,4

101-500

20,1 13,7 31,6 9,0 60,6 8,7 91,6

501-1.000

92,0 62,6 272,5 77,9 588,2 84,8 115,8

> 1.000

33,4 22,7 42,7 12,2 41,3 5,9 –3,1

Totale

147 100 350 100 694 100 98,5

Vista la mancanza di molti impianti per cui non è possibile avere l’informazione della potenza installata, questa ripartizione viene riportata solo sul sottoinsieme per cui è disponibile il dato.

Fonte: indagine Crpa.

L’84,7% della potenza installata è compresa nella classe 501-1.000 kW, che è aumentata rispetto al precedente censimento del 115,8%.

TABELLA 6

- Ripartizione degli impianti per classi di potenza secondo le nuove classi di incentivazione defi nite dal dm 6-7-2012

Classe di potenza elettrica (kWe)

Impianti Potenza elettrica installata totale Potenza elettrica media (kWe/impianto)

n. % MWe %

≤ 100

69 7,6 3,9 0,6 55,9

101-300

123 13,5 28,6 4,1 232,3

301-600

100 11,0 46,2 6,7 461,9

601-1.000

598 65,5 574,0 82,6 959,9

> 1.000

22 2,4 41,3 6,0 1.879,1

Dato non

disponibile

82 62,4

Totale

994 100 756,4 100 760,9

Visto l’elevato numero di impianti in cui non è disponibile l’informazione, la ripartizione percentuale sul totale non è rappresentativa e pertanto viene calcolata e riportata solo sul sottoinsieme per cui è disponibile il dato. Fonte: indagine Crpa.

Il segmento più rappresentato è quello di maggiore dimensione (601-1.000 kW), che conta 598 impianti (65,6% del totale di cui è noto il valore) con 574 MWe installati (82,7% del totale).

TABELLA 7

- Ripartizione del numero di impianti di biogas

nel settore agrozootecnico per tipo di alimentazione (dicembre 2012)

Tipologia di alimentazione Impianti Potenza installata media

n. % MWe %

Solo effl uenti zootecnici

105 17,7 16,3 3,2

Effl uenti zootecnici + sottoprodotti agroindustriali +

colture energetiche

73 12,3 59,9 11,8

Effl uenti zootecnici + colture energetiche

265 44,7 194,0 38,2

Effl uenti zootecnici + sottoprodotti agroindustriali

31 5,2 123,9 24,4

Colture energetiche e/o sottoprodotti agroindustriali

119 20,1 113,9 22,4

Dato non disponibile (tipologia sconosciuta)

401 – 248,4 –

Totale

994 100 756,4 100

La ripartizione sul totale non è rappresentativa e pertanto viene riportata solo sul sottoinsieme di cui è disponibile il dato.

Fonte: indagine Crpa.

Gli impianti alimentati solo a effl uenti zootecnici sono il 17,7% del totale, ma rappresentano solo il 3,2% della potenza installata totale.

15

supplemento a L’Informatore Agrario 11/2013

(6)

Per quanto concerne, invece, la po- tenza elettrica installata, l’indagine ha messo in evidenza che il 74,2% (70,4%

nel 2011) di questa è prodotto con co- digestione di diverse matrici, il 22,4%

(22,3% nel 2011) con sole colture dedi- cate e il 3,2% (7,3% nel 2011) con soli ef- fl uenti zootecnici. Ovviamente le diffe- renze fra le ripartizioni sono dettate an- che e soprattutto dal fatto che le taglie per impianti solo a effl uenti sono di gran lunga inferiori a quelle degli impianti alimentati a colture energetiche.

Considerazioni conclusive

Il 2012 è stato un anno di notevole sviluppo del settore biogas agrozootec- nico, che ha visto praticamente rad- doppiare sia il numero di impianti sia la potenza elettrica installata: 994 im- pianti e 756 MWe elettrici.

Considerando, ad esempio, i tempi di funzionamento medi degli impianti di 8.000 ore/anno e autoconsumi elettrici del 10%, l’energia elettrica immessa in rete potrà essere, a regime, di circa 5,5 TWh, ovvero l’1,65% dell’energia elet- trica richiesta sulla rete nel 2011 (334,6 TWh come indicato dal Bilancio elet- trico nazionale 2011) (Gse, 2012).

Tale tendenza ha seguito, seppure con intensità maggiore, quanto accaduto ne- gli ultimi anni in tutto il settore delle rinnovabili. La potenza elettrica instal- lata da fonti rinnovabili in Italia nel 2011 è, infatti, risultata pari a 41.399 MWe,

oltre il doppio dei 18.355 MWe del 2000, mentre la produzione ha raggiunto 82,9 TWh, l’8% in più rispetto al 2010 (Gse, 2012). Tutto ciò ha consentito, sempre in base ai dati Gse (vedi approfondimento a pag. 14), all’Italia nel 2011 di superare l’obiettivo del 19,6% nel settore elettri- co rispetto al consumo interno lordo di energia elettrica indicato nel Piano d’azione nazionale, raggiungendo il 23,5% e posizionando l’Italia al quarto posto europeo, dopo Germania, Spa- gna e Svezia.

In defi nitiva, il censimento del Crpa ha messo in evidenza una grande spinta in avanti del settore biogas, indotta eviden- temente dalla tariffa onnicomprensiva e dalla presa di coscienza che la tecnolo- gia è affi dabile e consente di raggiunge- re con buona sicurezza la maggior parte degli obiettivi programmati in sede di progettazione.

Alla promozione del settore biogas ha, inoltre, contribuito il fatto che tale atti- vità rappresenta un’iniziativa impren- ditoriale che consente di mantenere al- l’interno del pil aziendale tutto il valore aggiunto della produzione agricola, dal- la materia prima (effl uenti zootecnici e colture energetiche) al prodotto fi nale (energia elettrica e termica), creando sta- bilità produttiva e ridistribuendo buona parte del valore aggiunto direttamente sul territorio. Di fatto il settore si è or- mai strutturato con consulenti e studi di progettazione, ditte di costruzione, di manutenzione e gestione servizi. Infi ne, la prima asta di iscrizione ai Registri pre-

vista dal dm 6-7-2012, nonostante le per- plessità suscitate, ha già visto assegnati tutti i 170 MWe previsti per il 2013.

Claudio Fabbri, Nicola Labartino Simone Manfredi, Sergio Piccinini Crpa - Centro ricerche produzioni animali Reggio Emilia Si ringraziano tutti coloro, in particolare la ditta sementiera Syngenta, che hanno collaborato e vorranno collaborare in futuro alla raccolta dei dati per mantenere aggiornato il settore.

Il presente lavoro è stato svolto nell’ambito del progetto Sebe, Sustainable and innovative european biogas environment.

Per commenti all’articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a:

[email protected] Per consultare gli approfondimenti

e/o la bibliografi a:

www.informatoreagrario.it/rdLia/

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Agrario n. 35/2012 a pag. 6.

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Pubblicato sul Supplemento Energia Rinnovabile allegato a L’Informatore

Agrario n. 3/2013 a pag. 9.

www.informatoreagrario.it/bdo

400

350 300 250 200 150 100 50 0

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Numero

300 250 200 150 100 50 0 24

MW

≤100 kWe 1 1 6 7 1 11 5 9

101-500 kWe 3 3 7 7 14 17 57 68

501-1.000 kWe 1 4 11 20 33 74 193 256

>1.000 kWe 1 3 0 3 1 3 7 2

Totale 7 11 24 37 50 106 273 350

7 11 37 50

106 273

350

4 9 12 28 38

78 212

273

Anno di messa in esercizio Anno di messa in esercizio

A - Impianti B - Potenza elettrica installata

0,1 0,1 0,5 0,5 0,1 0,6 0,4 0,6 1,1 0,6 1,6 2,3 4,3 4,9 18,0 22,7 1,0 3,5 9,8 17,9 31,1 67,4 181,3 246,2 2,2 5,2 0,0 6,8 2,3 5,3 12,5 3,5 4,4 9,4 11,9 27,6 37,8 78,1 212,2 273,0

GRAFICO 2

- Andamento del numero di impianti costruiti e della potenza elettrica installata per annualità

Prevalgono gli impianti di taglia compresa fra 501 e 1.000 kW sia nel 2011 sia nel 2012: rispettivamente 193 e 256 impianti per complessivi 181 e 246 MWe.

Elaborazione sul 94,2% del totale degli impianti per cui è disponibile il dato.

Elaborazione sul 95,3% del totale degli impianti per cui è disponibile il dato.

Fonte: indagine Crpa.

16

supplemento a L’Informatore Agrario •11/2013

(7)

Biogas, il settore è strutturato e continua a crescere

ARTICOLO PUBBLICATO SUL SUPPLEMENTO A L’INFORMATORE AGRARIO N. 11/2013 A PAG. 11

BIBLIOGRAFIA

Gse (2012) - Rapporto statistico UE27. Set- tore Elettrico, ed. GSE: pp. 29.

Gse (2012) - Rapporto statistico 2011 - Impianti a fonti rinnovabili. Ed. GSE: pp.

115.

Fabbri C., Soldano M., Piccinini S.

(2011) - Il biogas accelera la corsa verso gli obiettivi 2020. Supplemento a L’infor- matore Agrario, 26: 15-19.

Fabbri C., Soldano M., Piccinini S.

(2010) - L’agricoltore crede nel biogas e i nu- meri lo confermano. L’informatore Agra- rio, 30: 63-68.

Gli impianti di biogas agrozootecnici in Italia: distribuzione regionale e provinciale

Regione Provincia Impianti Potenza elettrica installata

n. % kWe % kWe/impianto

Abruzzo

L’Aquila 9 69,2 7.593 69,23 844

Teramo 1 7,7 999 7,69 999

Pescara 1 7,7 999 7,69 999

Chieti 2 15,4 1.099 15,38 550

Totale regionale

13 1,3 10.690 1,54 822

Basilicata

Potenza 6 100,0 1.909 100,00 318

Totale regionale

6 0,6 1.909 0,28 318

Calabria

Cosenza 3 50,0 599 40,00 200

Reggio Calabria 2 33,3 1.624 40,00 812

Crotone 1 16,7 999 20,00 999

Totale regionale

6 0,6 3.222 0,46 537

Campania

CasertaSalerno 43 42,957,1 2.5972.775 42,8657,14 866694

Totale regionale

7 0,7 5.372 0,77 767

Emilia-Romagna

Bologna 28 19,6 26.696 20,90 953

Ferrara 27 18,9 27.173 20,15 1006

Forlì-Cesena 6 4,2 1.189 1,49 198

Modena 13 9,1 7.180 8,21 552

Parma 20 14,0 9.182 14,93 459

Piacenza 13 9,1 7.041 7,46 542

Ravenna 17 11,9 16.080 12,69 946

Reggio Emilia 18 12,6 14.653 13,43 814

Rimini 1 0,7 999 0,75 999

Totale regionale

143 14,4 110.193 15,88 771

Friuli

Gorizia 6 8,7 3.237 6,78 540

Pordenone 24 34,8 15.684 35,59 654

Udine 39 56,5 28.949 57,63 742

Totale regionale

69 6,9 47.870 6,90 694

Lazio

Frosinone 1 11,1 999 11,11 999

Roma 3 33,3 2.623 33,33 874

Viterbo 3 33,3 1.000 33,33 333

Latina 1 11,1 999 11,11 999

Rieti 1 11,1 999 11,11 999

Totale regionale

9 0,9 6.620 0,95 736

Piccinini S., Soldano M., Fabbri C.

(2008) - Le scelte politiche lanciano il biogas. L’informatore Agrario, 3: 28- 32.

Ministero sviluppo economico (2010) - Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili (direttiva 2009/28/CE).

BIOGAS

(8)

Gli impianti di biogas agrozootecnici in Italia: distribuzione regionale e provinciale

Regione Provincia Impianti Potenza elettrica installata

n. % kWe % kWe/impianto

Lombardia

Bergamo 11 2,9 5.630 3,10 512

Brescia 67 17,9 36.723 16,90 548

Cremona 130 34,8 100.110 36,34 770

Lodi 64 17,1 45.169 16,06 706

Mantova 55 14,7 42.061 14,37 765

Milano 8 2,1 7.992 2,25 999

Pavia 37 9,9 32.569 10,42 880

Sondrio 2 0,5 700 0,56 350

Totale regionale

374 37,6 270.954 39,04 724

Marche

Ancona 8 57,1 5.995 57,14 749

Macerata 1 7,1 999 7,14 999

Pesaro E Urbino 3 21,4 1.849 21,43 616

Fermo 2 14,3 1.499 14,29 750

Totale regionale

14 1,4 10.342 1,49 739

Molise

Campobasso 2 100,0 1.998 100,00 999

Totale regionale

2 0,2 1.998 0,29 999

Piemonte

Alessandria 20 18,9 19.741 19,80 987

Asti 4 3,8 3.047 3,96 762

Biella 2 1,9 1.099 1,98 550

Cuneo 37 34,9 20.830 36,63 563

Novara 7 6,6 5.371 5,94 767

Torino 22 20,8 14.483 19,80 658

Vercelli 14 13,2 10.825 11,88 773

Totale regionale

106 10,7 75.396 10,86 711

Puglia

Foggia 3 50,0 1.125 50,00 375

Taranto 2 33,3 1.248 33,33 624

Lecce 1 16,7 250 16,67 250

Totale regionale

6 0,6 2.623 0,38 437

Sardegna

Cagliari 4 33,3 2.327 42,86 582

Nuoro 3 25,0 0 0,00 0

Oristano 1 8,3 0 0,00 0

Sassari 4 33,3 3.122 57,14 781

Totale regionale

12 1,2 5.449 0,79 454

Toscana

Arezzo 2 8,7 1.249 8,70 625

Grosseto 11 47,8 9.482 47,83 862

Pisa 4 17,4 2.199 17,39 550

Siena 4 17,4 3.996 17,39 999

Livorno 1 4,3 999 4,35 999

Pistoia 1 4,3 999 4,35 999

Totale regionale

23 2,3 18.924 2,73 823

Trentino-Alto Adige

BolzanoTrento 362 94,75,3 5.304440 10,5389,47 220147

Totale regionale

38 3,8 5.744 0,83 151

Umbria

Perugiaterni 122 85,714,3 8.239610 91,678,33 305687

Totale regionale

14 1,4 8.849 1,28 632

Val d’Aosta

Valle D’aosta 1 100,0 50 100,00 50

Totale regionale

1 0,1 50 0,01 50

Veneto

Padova 41 27,2 26.057 26,24 636

Rovigo 20 13,2 19.241 14,18 962

Treviso 12 7,9 5.159 6,38 430

Venezia 35 23,2 28.541 23,40 815

Verona 30 19,9 24.285 21,28 810

Vicenza 13 8,6 4.497 8,51 346

Totale regionale

151 15,2 107.780 15,53 714

Totale nazionale

994 100 693.985 100

La distribuzione della potenza elettrica per regione e provincia viene riportata solo per gli impianti di cui è noto il dato (91,7% del totale della potenza installata). Considerando di applicare la potenza elettrica media degli impianti di cui è noto il valore (912 impianti, 761 kWe/impianto), ai restanti impianti di cui non è noto, si stima una potenza elettrica totale installata di 756 MWe.

Riferimenti

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