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DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO: ROMANIA

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CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Est Europa 2014 SCHEDA ROMANIA - SVI

Volontari richiesti : N 2

SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: NICULESTI INTRODUZIONE

FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell’altro.

DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO:

ROMANIA

La Romania, situata nell'Europa centro-orientale, nacque nel 1959, quando i principati di Moldavia e Valacchia e divennero indipendenti nel 1877. Il Paese si espanse dopo la Prima guerra mondiale, quando Transilvania, Bukovina e Bessarabia furono inglobate. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Romania divenne una Repubblica Popolare Comunista sotto la pressione dell'Unione Sovietica, e il regno più che decennale del presidente Nicolae Ceauşescu finì con una rivolta nel tardo 1989, sebbene gli ex-comunisti abbiano continuato in seguito ad essere presenti nei successivi governi eletti democraticamente. Dopo il collasso del Blocco Sovietico nel 1989, la Romania rimase con una base industriale obsoleta ed un paniere di capacità industriali totalmente inadatto ai suoi bisogni. Solo nel 1997, il Paese si imbarcò in un programma comprensivo di stabilizzazione macroeconomica e riforma strutturale, anche se non riuscì mai a decollare pienamente. Nel 1999 l'economia della Romania si contrasse per il terzo anno consecutivo di circa il 4,8%, tanto da rende necessario un accordo con il Fondo Monetario Internazionale per un prestito di 547 milioni $, che nel corso del tempo subì dei ritardi di attuazione a causa del mancato raggiungimento di alcuni requisiti economici fondamentali per ottenere le successive rate. Nello stesso anno sono iniziate le negoziazioni per l’entrata nel’Unione Europea. L’iter si è concluso il 1° gennaio del 2007.

Dal 2002 si è avviata una fase caratterizzata da un relativo successo economico, contraddistinta da una crescita stimata intorno al 4,5% per anno, tasso che è cresciuto al 5% nel 2005. Una battuta di arresto si è verificata con l’avvento della crisi mondiale del 2008. Nel 2009 e 2010 il tasso di crescita è pari rispettivamente a -6,8 e -0,4%, torna a essere positivo nei tre anni successivi, anche se in maniera altalenante.

Con le abbondanti risorse minerarie - il petrolio, il gas naturale, il carbone, ferro, e la bauxite - la Romania ha cominciato a sviluppare attività industriali significative; tuttavia l’economia dipende ancora dall'esportazione delle materie prime e dei prodotti agricoli. Nel 2013 l'inflazione si è abbassata al 3,2%

annuo ed è stimata in calo anche per i prossimi anni. Il peso del settore agricolo, che partecipa per il 6,4% al PIL complessivo, sta diminuendo in favore dei settori industriale e dei servizi.

Il Paese risulta classificato al 56° posto della classifica dell’UNDP con un Indice di Sviluppo Umano pari a 0.786 e una speranza di vita alla nascita di 75 anni. Nonostante il cammino intrapreso all’insegna dei

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progressi economici e sociali, continua a fare i conti con l’eccessiva corruzione a livello burocratico, che rischia di intaccare le riforme economiche e democratiche.

La Romania, come altri nell’Europa dell’est, ha visto negli ultimi decenni una forte emigrazione all’estero alla ricerca di migliori opportunità di lavoro. Il livello medio di vita sta salendo rapidamente, ma il salario medio resta debole e sono presenti forti disparità tra Bucarest e il resto del Paese. La società rumena conta infatti una élite di pochi ricchi, una classe media in espansione e una grande base di poveri che vivono soprattutto nelle campagne.

Vittime primarie della distribuzione diseguale delle risorse sono i minori. La condizione dell’infanzia in difficoltà familiare infatti continua a peggiorare. Secondo i dati pubblicati sul sito dall’ANPDC (organismo per la protezione dell’infanzia) nel 2009 sono stati 1.077 i neonati abbandonati nei reparti maternità degli ospedali, 70mila i minori posti sotto protezione statale e un numero ancora più elevato (88.327) gli “orfani da migrazione”: un’intera generazione di bambini affidata alle cure di parenti lontani e vicini di casa dai genitori che si trasferiscono all’estero in cerca di lavoro, fenomeno accentuato con l’apertura delle frontiere europee.

L’Unicef stima che negli ultimi anni questo numero sia arrivato a 350mila “orfani”, con conseguenze importanti sulla condizione di vita di questi minori e sulle loro possibilità di accedere ad uno sviluppo sano e rispettoso dei diritti.

DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG:

S.V.I – Servizio Volontario Internazionale è una ONG fondata a Brescia nel 1969, che opera per attivare, presso le comunità nelle quali interviene, progetti di sviluppo formulati dal basso (ovvero che hanno origine nelle comunità locali interessate, le quali condividono con lo S.V.I obiettivi e stile di implementazione delle azioni), integrati (ovvero non mirati a risolvere un singolo problema ma orientati a connettere in modo dinamico le diverse componenti dei problemi e delle situazioni in cui si trovano le comunità) e sostenibili (basati sull’utilizzo di risorse – umane e materiali – presenti nell’area di intervento e realizzati con l’adozione di tecnologie e metodologie facilmente replicabili dalle popolazioni coinvolte). A tale scopo, l’Organismo interviene rafforzando le realtà attive delle comunità locali, facilita cioè lo stabilirsi di relazioni tra persone e gruppi, associazioni, cooperative interessati all’azione, in modo che la stessa sia attiva nel definire i problemi sui quali intervenire, nell’elaborare le soluzioni e nel metterle in pratica.

S.V.I è presente in Romania dal 2005 e collabora con l’associazione rumena “Asociatia Mladita” e con l’associazione italiana Punto Missione Onlus, alla realizzazione di un’Opera sociale nell’area rurale di Ciocanari (Municipio di Niculeşti) denominata: “Villaggio dei Ragazzi Fabio Sergio Guido” e finalizzata principalmente all’accoglienza, in ambiente familiare, di minori temporaneamente privi di una rete parentale idonea ad accoglierli ed educarli.

Il Villaggio dei Ragazzi Fabio-Sergio-Guido gestito dall’Asociatia Mladita ha permesso, grazie agli stretti contatti con le istituzioni e la popolazione, la promozione di diverse iniziative significative, che hanno coinvolto lo S.V.I e l’associazione Punto Missione Onlus. Tali iniziative, sono state programmate e realizzate in stretta collaborazione con la comunità locale, che ha concorso sia all’individuazione dei principali bisogni comunitari, sia alla realizzazione delle azioni stesse.

Si è così creato un doposcuola ludico – didattico, che accoglie, per cinque pomeriggi settimanali, circa 60 bambini, con l’obiettivo di migliorarne il profitto scolastico, colmando le numerose lacune dovute ad un sistema didattico non sempre efficiente e favorirne la socialità, in una comunità locale in cui convivono famiglie di diverse etnie (in particolare rom e rumena). Sempre attraverso la collaborazione con le istituzioni e le realtà locali si sono promosse diverse attività in ambito scolastico e attività atte a promuovere l’inclusione sociale e l’attiva partecipazione di categorie di soggetti particolarmente vulnerabili, quali i disabili o i bambini di etnia rom. Sempre in ambito educativo – formativo si è promosso un progetto di formazione professionale agricola per l’implementazione di coltivazioni biologiche e frutteti, destinato ai residenti nell’area di intervento, disoccupati o inoccupati.

Dalla seconda metà del 2013 è inoltre in atto un lavoro di progettazione partecipata, finalizzato alla programmazione di iniziative di evoluzione dei progetti fino ad ora implementati, con una significativa partecipazione della comunità locale.

Partner

Per la realizzazione del presente progetto, SVI collabora con i seguenti partner locali:

¾ Asociatia Mladita. Associazione di diritto rumeno, nata nel 2004, che si occupa principalmente dell’accoglienza, in famiglie, di minori in condizioni di disagio o abbandono e provvede, nel tempo, a predisporre idonei percorsi educativi e formativi per favorire il graduale inserimento dei

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giovani nella società. L’Asociatia Mladita promuove numerose attività nel territorio in cui opera, in relazione agli specifici bisogni segnalati dalla comunità locale. Da diversi anni Mladita collabora con la locale Scuola Statale, che conta tre sedi, contribuendo ad offrire, grazie all’apporto di molti volontari, un’offerta extracurricolare molto significativa e servizi diversificati, didattici e ludici, utilizzati principalmente come strumento di integrazione dell’infanzia rom, presente in maniera significativa nell’area di intervento, ma anche come specifico supporto ai minori con difficoltà didattiche. L’Asociatia Mladita dispone di alloggi idonei per i volontari in servizio civile ed è solita accogliere volontari in servizio, anche attraverso il Servizio Volontario Europeo, per il quale è accreditata. L’Asociatia Mladita ha un accordo pluriennale di partenariato con SVI per l’accoglienza dei volontari in Servizio Civile.

¾ Scuola Statale primaria di Niculeşti (sede di Niculeşti e sede di Ciocanari). Si tratta della locale scuola statale (prime otto classi – scuola primaria e gimnaziu) che collabora da tempo con SVI, Punto Missione Onlus e Asociatia Mladita per la realizzazione di attività extra – curriculari, con obiettivi socio –educativi, destinate agli alunni della scuola, ad integrazione dell’attività didattica normalmente svolta.

¾ Ateliere Protejate. Si tratta di un’associazione, con sede a Bucarest, attiva dal 2002 a supporto delle persone handicappate maggiori di 18 anni. I programmi di supporto diversificati hanno l’obiettivo di aiutare le persone con handicap a raggiungere una più ampia autonomia attraverso attività pratiche, educative e programmi di socializzazione.

NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5

MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO:

I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.

EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO:

Ai volontari in servizio si richiede:

¾ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero;

¾ elevato spirito di adattabilità;

¾ flessibilità oraria;

¾ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;

¾ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali, e di tutela della salute;

¾ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto;

¾ partecipazione a situazioni di vita comunitaria;

¾ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

¾ disponibili a trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell’ambito dello stesso Paese di assegnazione per le attività del progetto ;

¾ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;

¾ scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi;

PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

NICULESTI (SVI 116321)

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio:

Rischi politici e di ordine pubblico:

¾ i rischi più comuni riguardano la possibilità di essere vittime di fenomeni di microcriminalità comune (borseggi – furti) soprattutto nelle ore notturne, anche a bordo di mezzi pubblici.

Rischi sanitari:

¾ non si registrano particolari rischi, anche se molte strutture ospedaliere pubbliche sono scadenti.

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Altri Rischi:

¾ il rischio che si verifichino terremoti è rilevante in tutta la Romania, anche se la Provincia di Dambovita, in cui si trova il comune di Niculeşti (sede dei volontari) non è tra le principali aree soggette a tale rischio.

¾ Si rileva inoltre il rischio di imbattersi in fenomeni di randagismo canino.

ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE:

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi di ordine pubblico:

RISCHIO ACCORGIMENTO

MICROCRIMINALITÀ

¾ Ogni spostamento del volontario/a sarà pianificato con gli operatori responsabili;

¾ Ai volontari saranno sconsigliati spostamenti in orari notturni e in zone isolate della città;

¾ I volontari saranno invitati a dotarsi di fotocopie dei propri documenti personali ed a custodire in luogo sicuro gli originali.

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari:

RISCHIO ACCORGIMENTO PROFILASSI

E VACCINAZIONI

¾ I volontari saranno invitati ad effettuare, prima della partenza, la vaccinazione contro l’epatite (A e B).

I centri ospedalieri più vicini sono:

¾ Nell’area municipale Niculeşti (villaggi di Ciocanari e Movila) esistono due ambulatori medici facilmente raggiungibili (pochi minuti in auto) dalla sede dei volontari.

¾ Nella vicina Bucarest (distanza 30 minuti in automobile) esistono molte strutture ospedaliere pubbliche e diverse anche private, queste ultime dotate di ottime attrezzature, mediamente molto efficienti ed economiche.

¾ La struttura ospedaliera pubblica di riferimento, da utilizzare in situazioni di non estrema urgenza, si trova nel capoluogo del distretto, nella città di Targoviste, a 60 Km di distanza da Niculeşti (circa 70 minuti in automobile).

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi inerenti le Calamità Naturali:

RISCHIO ACCORGIMENTO

TERREMOTI

¾ Contattare l’Unità di Crisi italiana per attivare in maniera coordinata un eventuale piano di evacuazione dei volontari dalla zona colpita;

¾ l’Ente identifica eventuali sedi alternative in cui spostare i volontari in caso quella accreditata non sia ritenuta sicura, in accordo con l’Ufficio Nazionale per il servizio Civile;

¾ Ai volontari viene fornito un piano di azione in caso emergenza terremoto con una lista di contatti da utilizzare, luoghi di riferimento e cose da fare in caso si verifichino scosse di terremoto.

¾ L’ente, di concerto con l’UNSC ed il personale di riferimento locale, individua un eventuale modifica del piano di impiego in relazione, sia in ordine ai motivi di sicurezza che ai bisogni del contesto ed alla possibilità di risposta agli stessi da parte delle sedi e dei volontari.

¾ Per quanto riguarda la diffusione del randagismo canino

 

si consiglia ai volontari di prestare la massima attenzione qualora si circoli a piedi ed evitare qualsiasi contatto fisico con i cani randagi.

Inoltre ad ogni volontario in partenza verrà consegnato il modulo elaborato dalla ONG SVI per la tutela dei volontari e operatori nel Paese e nello specifico territorio d’intervento, contenente le indicazioni specifiche e i numeri di telefono di riferimento per le emergenze.

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PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio:

¾ il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà totalmente altra e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali;

¾ il disagio di ritrovarsi in contesti territoriali, soprattutto urbani, con una forte presenza di microcriminalità che incide sulla libertà di spostamento personale;

¾ il disagio di ritrovarsi in territori in cui sono presenti patologie endemiche quali malaria, aids e/o tubercolosi;

¾ il disagio di ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose;

¾ il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni ostacolare o/e ridurre le attività previste dal progetto e/o le comunicazioni nazionali ed internazionali.

Si riportano di seguito, per ogni singola sede di attuazione di progetto, eventuali dettagli aggiuntivi a quelli sopra esposti, con particolare riferimento alle condizioni di disagio:

NICULESTI (SVI 116321)

¾ Il disagio di non avere l’accesso quotidiano e permanente a Internet (posta elettronica, social network e skype

 

DESCRIZIONE SEDE

DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE:

ROMANIA - NICULESTI

Niculeşti è un municipio rumeno di 4464 abitanti (dati anno 2011), ubicato nel distretto di Dâmboviţa, nella regione storica della Muntenia.

Il distretto di Dambovita si trova nell’area centro meridionale della Romania, ha un’estensione di 4.054 Kmq ed una popolazione di circa 552.000 abitanti. Il paesaggio è variabile, si passa dalle montagne di Bucegi, alle colline del Piemonte Getico, per finire alla Pianura rumena, dove si trova il capoluogo del distretto:

Targoviste. Il clima è temperato continentale e varia a seconda dell’altitudine.

La produzione industriale del distretto è principalmente legata ai settori chimico, alimentare ed edile. Oltre il 60% del territorio distrettuale è però costituito da terreno agricolo, arabile per il 70% e destinato a pascoli, frutteti e vigne per il restante 30%.

Il comune di Niculeşti è formato dall’unione di tre villaggi: Ciocănari, Movila e Niculeşti e dista circa 30 km dalla capitale rumena Bucarest. Il territorio di Niculeşti ha un’estensione di 23,77 Kmq e ha una densità abitativa di 208,8 abitanti/kmq. L’economia del territorio è fondamentalmente basata sull’agricoltura e sui piccoli allevamenti. Molte famiglie della zona possiedono piccoli appezzamenti di terreno, riconsegnati dopo la caduta del regime comunista, di fatto coltivati per il raggiungimento dell’autosufficienza alimentare. La situazione locale, specialmente nell’area rurale di Ciocanari, evidenzia la presenza di un alto livello di disoccupazione strutturale e di un significativo fenomeno di abbandono scolastico, con la conseguente presenza di adulti, giovani e adolescenti che non studiano e non lavorano e risultano di fatto nullafacenti, e di adulti, dedicati a piccoli, poveri lavori di artigianato (quali, ad esempio, la realizzazione di posate di legno).

L’esito è una diffusa povertà, in molti casi ai limiti dell’assoluta indigenza. Nel villaggio di Ciocanari un adulto su tre è analfabeta, mentre in tutta l’area municipale di Niculeşti oltre il 20% delle famiglie vive in condizioni di povertà estrema, con evidenti difficoltà anche per il soddisfacimento dei bisogni primari, quali l’alimentazione e l’assistenza sanitaria di base, di fatto non garantita gratuitamente alle fasce più deboli della popolazione, che non sono in grado di permettersi una idonea copertura assicurativa. Nell’area di intervento esiste poi una diffusa presenza di famiglie di etnia rom (nel villaggio di Ciocanari superano il 50% dei residenti), molto spesso poco integrate nel tessuto sociale locale. Da questo punto di vista esistono poche iniziative istituzionali, nell’area considerata, volte a favorirne l’integrazione e il coinvolgimento nella vita comunitaria.

Nel territorio di Niculeşti si interviene nel settore di Educazione ed Istruzione.

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DESCRIZIONE DEL CONTESTO SETTORIALE:

EDUCAZIONE ED ISTRUZIONE

Il territorio di intervento, come il resto del Paese, è caratterizzato da significative problematiche sotto il profilo educativo. La maggioranza degli adulti (più del 50%) presenti nell’area municipale di Niculeşti, che comprende i villaggi di Ciocanari, Niculeşti e Movila, è analfabeta, quindi incapace a leggere e scrivere. Ciò è dovuto principalmente a una dispersione scolastica, in passato dilagante e, nel presente, ancora rilevante.

Inoltre, la scolarizzazione è ancora insufficiente, molti ragazzi non arrivano a completare il cosiddetto

“Gimnaziu”, cioè i quattro anni di scuola, che corrispondono alla scuola secondaria di primo grado italiana (11 – 15 anni di età). Il fatto che ci si trovi con un tessuto sociale a maggioranza rom, incide sicuramente sull’educazione e sul rapporto con le istituzioni scolastiche. Nell’area considerata non ci sono insegnanti, di conseguenza, tutti i docenti impiegati nella locale Scuola Statale (sedi di Ciocanari, Niculeşti e Movila) provengono da aree circostanti e vengono considerati, soprattutto dalle famiglie di etnia rom, degli stranieri, nei quali non riporre facilmente fiducia. Gli insegnanti stessi, tutti di etnia romena, faticano a lavorare con bambini di etnia rom e gli scontri verbali con i genitori degli alunni, purtroppo, sono all’ordine del giorno.

Nel villaggio di Movila esiste un’unica sede scolastica, che comprende la scuola materna (3 – 7 anni) e la scuola primaria (7 – 11 anni), frequentata complessivamente da 147 bambini.

Nel villaggio di Niculeşti è attiva una scuola materna con circa 40 iscritti e un istituto comprensivo (scuola primaria e secondaria di primo grado) con 198 iscritti complessivi.

Nel villaggio di Ciocanari invece esiste una scuola materna con circa 50 iscritti e un istituto comprensivo (scuola primaria e secondaria di primo grado) con 197 iscritti complessivi. È importante precisare però che spesso, molti bambini, pur risultando formalmente iscritti a scuola, non frequentano le lezioni con regolarità e, non di rado, trascorrono lunghi periodi senza presentarsi a scuola. Ciò è dovuto principalmente a ragioni culturali, infatti molte famiglie non danno particolare importanza all’educazione scolastica e, molte altre, soprattutto per ragioni economiche, si rassegnano a un’educazione limitata, quasi vergognandosi di prevedere la scuola superiore per i propri figli, visto che sanno di non potersela permettere. Purtroppo gli insegnati e i responsabili scolastici non ritengono di dover intervenire in questi casi e non adottano alcun provvedimento finalizzato a garantire un’idonea frequenza scolastica. Non di rado i bambini vengono ritirati da scuola perché le famiglie non sono in grado di comprare il materiale richiesto. A livello istituzionale non ci sono facilitazioni o incentivi, di conseguenza, spesso viene scelta la strada più drastica, cioè quella dell’abbandono scolastico.

A livello locale c’è poi un turn-over significativo degli insegnanti, in tutte le sedi scolastiche che fanno riferimento alla Scuola Statale di Niculeşti e ciò porta gli stessi a demotivarsi facilmente e a non mettere in campo tutte le risorse presenti. Come conseguenze dirette si riscontrano numerose carenze a livello didattico che, attraverso alcune iniziative, come quella del doposcuola già sperimentata, possono facilmente essere migliorate. In un quadro socio-educativo sicuramente problematico, le azioni da mettere in campo sono molteplici e principalmente finalizzate ad un significativo miglioramento didattico e ad una più armoniosa convivenza tra famiglie appartenenti a differenti etnie.

Nel settore di Educazione ed Istruzione si interviene sul territorio di Niculeşti con i seguenti destinatari diretti e beneficiari:

Destinatari diretti

¾ bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, che parteciperanno al doposcuola presso il “Villaggio dei Ragazzi” o alle attività extracurricolari realizzate all’interno della Scuola Statale di appartenenza.

Si tratta in prevalenza di bambini provenienti da famiglie disagiate, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista sociale, prevalentemente di etnia rom.

¾ Altri destinatari diretti saranno gli adulti affetti da handicap, fisici o psichici, che gioveranno di uno specifico programma di attività volto a promuoverne la socialità e a favorirne la maggiore autonomia.

Totale destinatari diretti: 140 persone (di cui 60 bambini frequentanti il dopo-scuola presso il “Villaggio dei Ragazzi Fabio Sergio Guido” 60 alunni frequentanti le scuole primarie statali di Niculeşti e Ciocanari e 20 adulti, portatori di handicap coinvolti in specifiche attività progettuali)

Beneficiari:

¾ le famiglie dei beneficiari diretti,

¾ insegnati ed educatori scolastici

¾ tutte le famiglie con bambini in età scolare.

Si stima quindi che i beneficiari siano circa 4000 persone appartenenti alla comunità locale di riferimento.

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OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO:

NICULESTI (SVI 116321)

¾ Garantire momenti di socialità tra bambini rom e rumeni e, contestualmente, un supporto extrascolastico, didattico e ludico, a 60 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni;

¾ Promuovere attività extracurriculari (es: corsi propedeutici di musica, canto o corsi di educazione ambientale ecc.), volte ad arricchire l’offerta didattica scolastica e a promuovere una reale integrazione dei bambini di etnia rom, per 60 bambini frequentanti le scuole statali di Niculeşti e Ciocanari;

¾ Promuovere la socialità e l’autonomia di 20 adulti affetti da handicap, fisici o psichici e l’interazione degli stessi con adulti e bambini, all’interno di un contesto protetto.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi NICULESTI (SVI 116321)

Azione 1. Realizzazione di un doposcuola presso il “Villaggio dei ragazzi Fabio Sergio Guido” a supporto di 60 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni

1. N° 3 incontri, dell’équipe di lavoro, preliminari all’avvio del doposcuola e finalizzati alla pianificazione logistica delle attività;

2. Distribuzione di materiale informativo per la diffusione locale dell’iniziativa;

3. Raccolta delle iscrizioni e contestuale avvio e implementazione del doposcuola presso il “Villaggio dei Ragazzi”;

4. N° 20 incontri dell’équipe di lavoro, realizzati con cadenza quindicinale, finalizzati al monitoraggio dell’iniziativa, al confronto reciproco e alla condivisione di eventuali problematiche emerse e soluzioni messe in campo;

5. N° 2 incontri dell’équipe di lavoro, finalizzati alla valutazione intermedia dell’iniziativa;

6. N° 2 incontri dell’équipe di lavoro, finalizzati alla valutazione finale dell’iniziativa e alla programmazione successiva;

Azione 2. Percorso extracurricolare realizzato presso la Scuola Statale di Niculeşti (sedi di Niculeşti e Ciocanari)

1. N° 4 incontri congiunti tra l’équipe di lavoro e i responsabili della Scuola (sede coinvolta) per la pianificazione delle singole attività e delle metodologie di inclusione sociale da adottare;

2. N° 4 riunioni di équipe per la pianificazione logistica delle attività da svolgere in ambiente scolastico (2 riunioni per sede);

3. Realizzazione delle specifiche attività previste (due incontri settimanali per tutto il periodo scolastico) nelle sedi scolastiche concordate;

4. Riunioni mensili dell’équipe di lavoro per il monitoraggio e la valutazione in itinere delle attività (riunioni distinte per sede scolastica);

5. N° 2 incontri plenari (équipe di lavoro, responsabili scolastici) per la valutazione complessiva dell’iniziativa e la programmazione di ulteriori, future attività extracurricolari;

Azione 3. Percorso di socialità e autonomia per 20 adulti disabili

1. N° 2 incontri tra l’équipe di lavoro e i responsabili della struttura di accoglienza per disabili: “Ateliere Protejate”, per la scelta delle attività pratiche in cui coinvolgere i disabili e per la preparazione logistica delle attività stesse;

2. Preparazione pratica del materiale da utilizzare nei laboratori con disabili;

3. N° 1 incontro tra responsabili del doposcuola e responsabili dell’attività con disabili per la programmazione di alcune attività congiunte (es: produzione di candele, da parte dei disabili, decorate poi dai bambini frequentanti il doposcuola del “Villaggio dei Ragazzi” ecc.);

4. Implementazione delle attività previste (incontri pomeridiani di cui 10 congiunti con le attività del doposcuola);

5. N° 3 incontri plenari (responsabili dell’Ateliere Protejate, responsabili del doposcuola e équipe di lavoro) per monitoraggio e valutazione in itinere delle attività;

6. N° 1 riunione plenaria (responsabili dell’Ateliere Protejate, responsabili del doposcuola e équipe di lavoro) finalizzata alla valutazione finale delle attività e riprogrammazione delle stesse.

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Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività:

¾ Un coordinatore progetto con competenze in ambito gestionale e amministrativo-finanziario (azioni 1- 2-3);

¾ 3 educatori con competenze in ambito psicologico-educativo/linguistico-cognitivo e gestionali del sistema educativo; (azioni 1 – 2 – 3);

¾ 2 educatori con competenze assistenziali – educative e comunicative, specifiche nell’ambito della disabilità (azione 3);

¾ 5 assistenti degli educatori (azioni 1 -2 – 3).

Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto:

NICULESTI (SVI 116321)

Il volontario in servizio civile n.1 sarà coinvolto nelle seguenti attività:

¾ Partecipazione agli incontri dell’équipe di lavoro preliminari all’avvio del doposcuola;

¾ Affiancamento nell’attività di distribuzione materiale informativo per la diffusione dell’iniziativa;

¾ Affiancamento agli assistenti nell’attività di raccolta iscrizioni per l’avvio del doposcuola;

¾ Supporto attivo nell’implementazione del doposcuola presso “Il Villaggio dei Ragazzi”;

¾ Partecipazione agli incontri di monitoraggio dell’iniziativa doposcuola;

¾ Partecipazione agli incontri di valutazione dell’iniziativa doposcuola;

¾ Partecipazione alle riunioni dell’équipe di lavoro per la pianificazione logistica delle attività da svolgere in ambiente scolastico (per sede di Niculeşti);

¾ Affiancamento agli educatori e assistenti per la realizzazione delle attività nella sede scolastica di Niculeşti;

¾ Partecipazione alle riunioni mensili dell’équipe di lavoro per il monitoraggio e la valutazione in itinere dell’iniziativa (per sede di Niculeşti).

Il volontario in servizio civile n. 2 sarà coinvolto nelle seguenti attività:

¾ Partecipazione agli incontri congiunti tra responsabili scolastici e équipe di lavoro per la pianificazione delle singole attività da svolgere e metodologie da adottare per attività da realizzare nella sede scolastica di Ciocanari;

¾ Partecipazione alle riunioni dell’équipe di lavoro per la pianificazione logistica delle attività da svolgere (sede scolastica di Ciocanari);

¾ Affiancamento all’équipe di lavoro nella realizzazione delle attività nella sede scolastica di Ciocanari;

¾ Partecipazione alle riunioni mensili dell’équipe di lavoro per il monitoraggio e la valutazione in itinere dell’iniziativa (sede di Ciocanari);

¾ Partecipazione agli incontri tra i responsabili di “Ateliere Protejate” e l’équipe di lavoro per la scelta delle attività da svolgere con il coinvolgimento dei disabili e la preparazione logistica delle stesse;

¾ Affiancamento all’équipe di lavoro nella preparazione pratica del materiale da utilizzare nelle attività con disabili;

¾ Supporto attivo nell’implementazione delle attività con disabili, anche quelle realizzate congiuntamente con il doposcuola;

¾ Partecipazione agli incontri di monitoraggio e valutazione in itinere della attività realizzate con i disabili;

¾ Partecipazione alla riunione plenaria per la valutazione finale e riprogrammazione delle attività destinate alla socializzazione e autonomia dei disabili.

REQUISITI:

Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti:

Generici:

¾ Esperienza nel mondo del volontariato;

¾ Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi;

¾ Competenze informatiche di base e di Internet;

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Specifici:

NICULESTI (SVI 116321) Volontario/a n° 1-2

¾ Preferibile conoscenza lingua rumena (livello A2 quadro comune europeo)

DOVE INVIARE LA CANDIDATURA

¾ tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande)

ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO S.V.I Brescia Viale Venezia 116,

25123 030.3367915 /

030-3367864

www.svibrescia.it

¾ tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a svi@pec.it

 

e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Est Europa 2014 - Albania - CELIM).

Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC

• è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),

• non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

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