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RELAZIONE SUL SISTEMA DI GESTIONE E CONTROLLO DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE CULTURA E SVILUPPO FESR

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(1)

Segretariato generale - Servizio V “Contratti e attuazione Programmi”

RELAZIONE SUL SISTEMA DI GESTIONE E CONTROLLO DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE

“CULTURA E SVILUPPO”

FESR 2014-2020

(CCI: 2014IT16RFOP001)

Decisione C(2020) 5532 del 07 agosto 2020

Regolamento (UE) n.1303/2013, art. 124

Regolamento di esecuzione (UE) n.1011/2014, Allegato III

15 gennaio 2021 – Versione 1.5

Versione Data Principali modifiche Vs. 1.0 09.12.2016 Primo rilascio

Vs. 1.1 31.03.2017 Adempimenti previsti dal Piano di Azione - Paragrafi: 2.2.3.9; 2.2.3.14;

2.4.1; 3.1.2; 3.2.1; 3.2.2.1; 3.2.2.3

Vs. 1.2 15.09.2017 Paragrafi: 1.3; 2.2.1; 2.2.3.6. Inserimento del paragrafo 2.2.3bis

Vs. 1.3 16.04.2018 Paragrafo 2.2.3.4bis – All.1 Manuele utente SGP –Febbraio 2018 – Autorità di Certificazione par. 3.1.1 – 3.2.1 – 3.2.2.1- 3.2.2.3

Vs.1.4 03.10.2019 Paragrafo 1.3 - 2.1.2 –2.2.1 2.2.3.4 – 2.2.3.4 bis- 2.2.3.6- 2.2.3.7—2.4.2 – 3 - 3.1.2 - 3.2.1 – 3.2.2.1 – 3.2.2.3 - 4.1- APPENDICE TAB 1 e TAB 3

Modifiche All.1 - All. 2 - All.3 – All. 4 Vers.1.5 15.01.2021 Par. 2.2.3.4; .Capitolo 3 – AdC

Vers.1.5 15.01.2021 Par. 1.2; 1.3; 1.3.1; 2.1; 2.1.1;2.1.2; 2.2.1; 2.2.3.4; 2.2.3.4 bis; 2.2.3.6; Fig.2;

Fig.3, Fig.5,Normativa

(2)

INDICE

INTRODUZIONE ... 1

1. DATI GENERALI ... 2

1.1. INFORMAZIONI ... 2

1.2. LE INFORMAZIONI FORNITE DESCRIVONO LA SITUAZIONE AL:15 GENNAIO 2021 ... 2

1.3.STRUTTURA DEL SISTEMA ... 2

1.3.1. Autorità di Gestione ... 5

1.3.2. Autorità di certificazione ... 5

1.3.3 Organismi Intermedi ... 6

1.3.4 Articolo 123 paragrafo 5, del Regolamento (UE) n. 1303/2013: principio della separazione delle funzioni tra l’Autorità di Audit e le Autorità di Gestione/Certificazione ... 6

2. AUTORITÀ DI GESTIONE ... 7

2.1 AUTORITÀ DI GESTIONE E SUE FUNZIONI PRINCIPALI ... 7

2.1.1. Status dell’Autorità di Gestione e organismo di cui l’Autorità fa parte ... 7

2.1.2. Funzioni e compiti svolti direttamente dall'Autorità di Gestione ... 7

2.1.3 Funzioni formalmente delegate dall’Autorità di Gestione ... 9

2.1.4 Descrizione delle procedure volte a garantire misure antifrode efficaci e proporzionate tenendo conto dei rischi individuati, anche con riferimento alla valutazione del rischio effettuata ... 9

2.2 ORGANIZZAZIONE E PROCEDURE DELLAUTORITÀ DI GESTIONE ... 14

2.2.1. Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità ... 14

2.2.2. Quadro per assicurare che si effettui un'appropriata gestione dei rischi, ove necessario, e, in particolare, in caso di modifiche significative del sistema di gestione e di controllo. ... 29

2.2.3 Descrizione delle procedure ... 30

2.2.3.1 Procedure per assistere il Comitato di Sorveglianza ... 30

2.2.3.2 Procedure per un sistema di raccolta, registrazione e conservazione in formato elettronico dei dati relativi a ciascuna operazione, necessari per la sorveglianza, la valutazione, la gestione finanziaria, la verifica, l’audit ... 32

2.2.3.3 Procedure di vigilanza delle funzioni formalmente delegate dall’Autorità di Gestione a norma dell’art.123, paragrafi 6 e 7, del Regolamento (UE) n.1303/2013 ... 33

2.2.3.4 Procedure di valutazione, selezione e approvazione delle operazioni che ne garantiscano anche la conformità, per tutto il periodo di attuazione, alle norme applicabili (articolo 125, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013), ivi compresi istruzioni e orientamenti che garantiscano il contributo delle operazioni, conformemente all'art. 125, paragrafo 3, lettera a), punto i), del regolamento (UE) n. 1303/2013, alla realizzazione degli obiettivi e dei risultati specifici delle pertinenti priorità, e procedure volte a garantire la non selezione di operazioni materialmente completate o pienamente realizzate prima della presentazione della domanda di finanziamento da parte del Beneficiario ... 34

(3)

2.2.3.4bis Procedure di valutazione, selezione e approvazione delle operazioni che ne garantiscano anche la conformità, per tutto il periodo di attuazione, alle norme applicabili (articolo 65 e articolo 125, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013 e ss.mm.ii.) ... 39 2.2.3.5 Procedure per garantire che il Beneficiario disponga di un documento contenente le condizioni per il sostegno relative a ciascuna operazione, comprese le procedure per garantire che i beneficiari mantengano un sistema di contabilità separata, per la verifica delle operazioni a costo reale, o una codificazione contabile adeguata per tutte le operazioni relative a un’operazione. 40 2.2.3.6 Procedure per la verifica delle operazioni (art. 125, comma 4 lettera a) del Regolamento UE n.1303/2013 ... 41 2.2.3.7 Procedure di ricevimento, verifica e trattamento delle domande di rimborso dei beneficiari e delle procedure di autorizzazione, esecuzione e contabilizzazione dei pagamenti a favore dei beneficiari ... 47 2.2.3.8 Individuazione delle autorità o degli organismi responsabili di ogni fase del trattamento delle domande di rimborso, compreso un diagramma indicante tutti gli organismi coinvolti. ... 51 2.2.3.9 Descrizione di come l’Autorità di Gestione trasmette le informazioni all’Autorità di Certificazione, comprese le informazioni in merito alle carenze e/o irregolarità rilevate e al seguito ad esse nel contesto delle verifiche di gestione, degli audit e dei controlli ad opera degli organismi nazionali o dell’Unione. ... 53 2.2.3.10 Descrizione di come l’Autorità di Gestione trasmette le informazioni all’Autorità di Audit, comprese le informazioni in merito alle carenze e/o alle irregolarità rilevate e al seguito ad esse dato nel contesto delle verifiche di gestione, degli audit e dei controlli effettuati dagli organismi nazionali o dall’Unione. ... 55 2.2.3.11 Riferimento alle norme nazionali in materia di ammissibilità delle spese stabilite dallo Stato membro e applicabili al programma operativo ... 56 2.2.3.12 Procedure per elaborare e presentare alla Commissione le relazioni di attuazione annuali e finali (art.125, paragrafo 2, lettera b), del Reg (UE) n.1303/2013), comprese le procedure per la raccolta e la comunicazione di dati affidabili sugli indicatori di performance (art.125, paragrafo 2, lettera a), del Reg (UE) n.1303/2013) ... 56 2.2.3.13 Procedure per preparare la dichiarazione di affidabilità di gestione (art.125, paragrafo 4, lettera e) del Regolamento (UE) n.1303/2013) ... 57 2.2.3.14 Procedure per preparare il riepilogo annuale delle relazioni finali di revisione contabile e dei controlli effettuati, compresa un’analisi della natura e della portata degli errori e delle carenze individuati nei sistemi, come anche le azioni correttive avviate o in programma (art.125, paragrafo 4, lettera e) del Reg (UE) n.1303/2013) ... 58 2.2.3.15 Procedure per comunicare dette procedure al personale, come anche indicazione della formazione organizzata/prevista ed eventuali orientamenti emanati. ... 61 2.2.3.16 Descrizione, se del caso, delle procedure dell’Autorità di Gestione relativa alla portata, alle norme e alle procedure che attengono alle efficaci modalità di esame dei reclami concernenti i fondi SIE definite dagli stati membri (riferimento al documento o alla legislazione nazionale con cui lo Stato membro ha definito tali efficaci modalità) nel quadro dell’art.74, del Reg (UE) n.1303/2013 ... 62 2.3. PISTA DI CONTROLLO ... 62

(4)

2.3.1 Procedure per garantire una pista di controllo e un sistema di archiviazione adeguati, anche per quanto riguarda la sicurezza dei dati, tenuto conto dell’art.125, paragrafo 3, del Reg (UE)

n.1303/2013. ... 62

2.3.2 Istruzioni circa la tenuta dei documenti giustificativi da parte dei beneficiari/degli Organismi Intermedi/dell’Autorità di Gestione ... 64

2.3.2.1 Indicazione dei termini di conservazione dei documenti ... 64

2.3.2.2 Formato in cui devono essere conservati i documenti ... 65

2.4. IRREGOLARITÀ E RECUPERI ... 65

2.4.1 Descrizione della procedura (di cui il personale dell’Autorità di Gestione e degli Organismi Intermedi dovrebbe ricevere per iscritto) di segnalazione e rettifica delle irregolarità (frodi comprese) e del relativo seguito ad esse dato, e della procedura di registrazione degli importi ritirati e recuperati, degli importi da recuperare, degli importi irrecuperabili e degli importi relativi a operazioni sospese in virtù di un procedimento giudiziario o di un ricorso amministrativo con effetto sospensivo. ... 65

2.4.2 Descrizione delle procedure (compreso un diagramma che evidenzi i rapporti gerarchici) che assicura il rispetto dell’obbligo di informare la Commissione in merito alle irregolarità a norma dell’art.122, paragrafo 2, del Reg. (UE) n.1303/2013 ... 67

3. AUTORITÀ DI CERTIFICAZIONE ... 71

3.1. AUTORITÀ DI CERTIFICAZIONE E SUE FUNZIONI PRINCIPALI ... 71

3.1.1. Status dell'Autorità di certificazione a svolgere le proprie funzioni... 71

3.1.2. Indicazione delle funzioni svolte dall'Autorità di certificazione ... 71

3.1.3. Funzioni formalmente delegate dall'Autorità di certificazione ... 75

3.2. ORGANIZZAZIONE DELL'AUTORITÀ DI CERTIFICAZIONE ... 75

3.2.1. Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità ... 75

3.2.2. Procedure scritte elaborate per il personale dell'Autorità di certificazione ... 80

3.2.2.1. Procedure relative alla preparazione e presentazione delle domande di pagamento alla Commissione ... 81

3.2.2.2 Descrizione del sistema contabile utilizzato come base per la certificazione alla Commissione delle spese (articolo 126, lettera d), del Regolamento (UE) n. 1303/2013 ... 86

3.2.2.3 Descrizione delle procedure in essere per la redazione dei conti di cui all'articolo 126, lettera b), del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e art. 63, paragrafo 5, lettera a) Reg (UE) 1046/2018 ... 87

3.2.2.4 Descrizione, se del caso, delle procedure dell'autorità di certificazione relative alla portata, alle norme e alle procedure che attengono alle efficaci modalità di esame dei reclami concernenti i fondi SIE e definite dagli stati membri nel quadro dell'articolo 74, paragrafo 3, del Regolamento (UE) n. 1303/2013 ... 91

3.3 RECUPERI ... 91

3.3.1. Descrizione del sistema volto a garantire la rapidità del recupero dell'assistenza finanziaria pubblica, compresa quella dell'Unione... 93

(5)

3.3.2. Procedure per garantire un'adeguata pista di controllo mediante la conservazione in formato elettronico dei dati contabili, ivi compresi quelli relativi agli importi recuperati, agli importi da recuperare, agli importi ritirati da una domanda di pagamento, agli importi irrecuperabili e agli importi relativi a operazioni sospese in virtù di un procedimento giudiziario o di un ricorso amministrativo con effetto sospensivo; tutto ciò per ciascuna operazione, compresi i recuperi derivanti dall'applicazione dell'art. 71 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 sulla stabilità delle

operazioni ... 93

3.3.3. Modalità per detrarre gli importi recuperati o gli importi che devono essere ritirati dalle spese da dichiarare ... 93

4. SISTEMA INFORMATICO ... 96

4.1 RACCOLTA, REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE INFORMATIZZATA DEI DATI RELATIVI A CIASCUNA OPERAZIONE, COMPRESI SE DEL CASO I DATI SUI SINGOLI PARTECIPANTI E UNA RIPARTIZIONE PER SESSO DEI DATI SUGLI INDICATORI (OVE CIÒ SIA PRESCRITTO), AI FINI DELLA SORVEGLIANZA, DELLA VALUTAZIONE, DELLA GESTIONE FINANZIARIA, DELLA VERIFICA E DELLAUDIT, COME PREVISTO DALLART.125, PARAGRAFO 2, LETTERA D), DEL REGOLAMENTO UE N.1303/2013 E DALLART.24 DEL REGOLAMENTO DELEGATO N.480/2014 DELLA COMMISSIONE ... 96

4.1.2 Garantire che i dati di cui al punto precedente siano raccolti, inseriti e conservati nel sistema 101 4.1.3 Garantire l’esistenza di un sistema che registra e conserva in formato elettronico i dati contabili di ciascuna operazione, e supporta tutti i dati necessari per la preparazione della domanda di pagamento e dei conti, compresi i dati degli importi da recuperare, recuperati, irrecuperabili e ritirati a seguito della soppressione totale o parziale del contributo a favore di una operazione o di un programma operativo, secondo quanto stabilito dall’art.126, lettera d), e dall’art.137, lettera b), del Regolamento (UE) n.1303/2013 ... 101

4.1.4 Mantenere una contabilità informatizzata delle spese dichiarate alla Commissione e del corrispondente contributo pubblico versato ai beneficiari, secondo quanto stabilito dall’art.126, lettera g) del Regolamento (UE) 1303/2013 ... 101

4.1.5 Tenere una contabilità degli importi recuperabili e degli importi ritirati a seguito della soppressione totale o parziale del contributo a un’operazione, secondo quanto stabilito dall’art.126, lettera h), del Regolamento (UE) 1303/2013 ... 102

4.1.6 Mantenere registrazioni degli importi relativi alle operazioni sospese in virtù di un procedimento giudiziario o di un ricorso amministrativo con effetto sospensivo. ... 102

4.1.7 Precisare se i sistemi sono operativi e sono in grado di registrare in maniera affidabile i dati di cui sopra. ... 102

4.2 DESCRIZIONE DELLE PROCEDURE VOLTE A VERIFICARE CHE SIA GARANTITA LA SICUREZZA DEI SISTEMI INFORMATICI 102 4.3 DESCRIZIONE DELLA SITUAZIONE ATTUALE PER QUANTO CONCERNE LATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI CUI ALLARTICOLO 122, PARAGRAFO 3, DEL REGOLAMENTO (UE)1303/2013 ... 103

APPENDICE - QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ... 105

ALLEGATI ... 112

Allegato 1 – Manuale utente SGP ... 112

Allegato 2 - Manuale delle procedure dell’Autorità di Gestione ... 112

(6)

Allegato 3 - Manuale delle verifiche di gestione ... 112 Allegato 4 - Manuale delle procedure dell’Autorità di Certificazione. ... 112

(7)

1

INTRODUZIONE

Il presente documento illustra il Sistema di Gestione e Controllo relativo al Programma Operativo Nazionale “Cultura e Sviluppo”, Obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione, conformemente a quanto previsto dagli artt. 123, 124, 125 e 126 del Regolamento (UE) n. 1303 del 17 dicembre 2013 e dall’art. 3 del Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014.

L’elaborazione del documento ha tenuto conto delle previsioni contenute nell’allegato II dell’Accordo di Partenariato 2014-2020 Italia(di seguito AdP), nell’allegato XIII del Regolamento (UE) n. 1303 del 17 dicembre 2013 e nell’allegato III del Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 nonché degli orientamenti forniti dalla Commissione europea attraverso guide operative e linee guida sulla procedura di designazione e su aspetti connessi a specifiche funzioni e procedure delle Autorità, quali misure antifrode, verifiche di gestione, preparazione, esame e accettazione dei conti, recuperi, audit etc. e delle disposizioni emanate a livello nazionale contenute nella nota MEF-RGS prot. 56513 del 3/7/2014 recante elementi a cui prestare attenzione per la designazione e il buon funzionamento delle Autorità di gestione e di audit dei Programmi UE 2014-2020.

Il documento è corredato dai seguenti Manuali che compongono il sistema delle procedure per la gestione, l'attuazione e il controllo del Programma:

• Manuale delle procedure dell’Autorità di Gestione;

• Manuale delle verifiche di gestione;

• Manuale delle procedure dell’Autorità di Certificazione.

Sulla base di quanto richiesto in più punti dai Regolamenti comunitari si rappresentano in forma di Manuali delle procedure, i ruoli e le funzioni per la gestione ed il controllo del Programma in capo all’Autorità di Gestione (AdG) e all’Autorità di Certificazione (AdC), esprimendo in forma scritta norme, pratiche e procedure – articolate per processi omogenei che riguardano più soggetti - le quali regolano insiemi molto vasti di attività relativi all’intero sistema di gestione e controllo del Programma.

I Manuali rappresentano degli strumenti integrativi della Relazione del Sistema di Gestione e Controllo, in quanto illustrano nel dettaglio le procedure amministrative, tecniche e finanziarie poste in essere dalle singole Autorità per assicurare massima esecutività ed efficacia al PON. Infine, l’intero sistema descritto nei punti precedenti è formalizzato nelle piste di controllo di cui all’Allegato III del Reg. 1011/2014, par.

2.3 nonché alle disposizioni di cui all’art. 25 del Regolamento Delegato (UE) 480/2014 della Commissione.

Il presente documento si articola in quattro capitoli: il primo è dedicato alle informazioni di carattere generale, anche di tipo anagrafico, riguardanti il Programma Operativo, le strutture interessate dalla sua attuazione e la data di aggiornamento del documento stesso.

Il capitolo secondo riguarda l’Autorità di Gestione del Programma e, oltre ad illustrare gli adempimenti facenti capo a tale struttura, descrive gli aspetti organizzativi e le principali procedure adottate per l’attuazione, gestione e controllo del PON, nel rispetto del principio di sana gestione finanziaria.

Il terzo capitolo è dedicato all’Autorità di Certificazione e ne descrive le funzioni di competenza, nonché gli aspetti organizzativi e procedurali adottati al fine di assicurare un adeguato processo di certificazione delle spese.

Il quarto capitolo fornisce una visione di insieme dell’articolazione e delle funzionalità del sistema informatico impiegato per la gestione del Programma, individuato, in continuità con la programmazione 2007-2013, nel Sistema Gestione Progetti (SGP). Le funzionalità e le procedure operative per l’utilizzo dell’applicativo SGP sono contenute in apposito Manuale utente (Allegato 1).

Infine, alla Relazione è allegata una specifica Appendice recante il quadro normativo di riferimento, dove sono riportate le principali norme di riferimento comunitarie per la programmazione 2014-2020, nonché quelle di carattere nazionale sia a livello generale che settoriale.

(8)

1. DATI GENERALI

1.1.

I

NFORMAZIONI

- Stato membro: ITALIA – MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI E PER IL TURISMO (in breve MIBACT)

- Titolo del programma: Programma Operativo Nazionale “Cultura e Sviluppo”, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020.

- Numero: CCI 2014IT16RFOP001.

- Punto di contatto principale: SEGRETARIATO GENERALE – Servizio V

Via del Collegio romano, 27 - 00186 Roma; e-mail: adg-culturaturismo@beniculturali.it; pec: mbac- mbac.sg.servizio5@mailcert.beniculturali.it

1.2.

L

E INFORMAZIONI FORNITE DESCRIVONO LA SITUAZIONE AL

: 15

GENNAIO

2021

Le informazioni riportate nel presente documento descrivono la situazione del Sistema di Gestione e Controllo del Programma (di seguito anche Sigeco) al mese di dicembre 2020.

L’Autorità di Gestione si riserva la facoltà di apportare, nel corso del periodo di programmazione, eventuali modifiche ed integrazioni, anche di carattere organizzativo e gestionale, che riterrà opportune.

Ai fini di tracciare le revisioni si userà una tabella delle revisioni come sotto riportata ove verranno registrate le versioni del presente documento con evidenza delle principali modifiche apportate rispetto alla precedente versione.

Versione Data Principali modifiche

Vs. 1.0 09.12.2016 Primo rilascio

Vs 1.1 31.03.2017 Adempimenti previsti dal Piano di Azione - Paragrafi:

2.2.3.9; 2.2.3.14; 2.4.1; 3.1.2; 3.2.1; 3.2.2.1; 3.2.2.3.

Vs 1.2 15.09.2017 Paragrafi: 1.3; 2.2.1; 2.2.3.6. Inserimento del paragrafo 2.2.3bis

Vs. 1.3 16.04.2018 Paragrafo 2.2.3.4bis – All.1 Manuele utente SGP – Febbraio 2018 – Autorità di Certificazione par. 3.1.1 – 3.2.1 – 3.2.2.1- 3.2.2.3

Vs 1.4 03.10.2019 Paragrafo 1.3 - 2.1.2 –2.2.1- 2.2.3.4 – 2.2.3.4 bis- 2.2.3.6- 2.2.3.7—2.4.2 – 3 - 3.1.2 - 3.2.1 – 3.2.2.1 – 3.2.2.3 - 4.1- APPENDICE TAB 1 e TAB 3

Modifiche All.1 - All. 2 - All.3 – All. 4 Vers.1.5 15.01.2021 Capitolo 3 Autorità di Certificazione

Vers.1.5 15.01.2021 Par. 1.2; 1.3; 1.3.1; 2.1; 2.1.1; 2.1.2; 2.2.1; 2.2.3.4;

2.2.3.4 bis; 2.2.3.6; Fig.2; Fig.3, Fig.5,Normativa

1.3.

S

TRUTTURA DEL SISTEMA

L’assetto organizzativo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (di seguito anche MiBACT – denominazione assunta ai sensi del D.l. 21.09.2019, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 18.11.2019, n. 132, e, in particolare, l’articolo 1, che dispone il trasferimento al Ministero per i beni e le attività culturali delle funzioni esercitate in materia di turismo dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo) è stato di recente interessato da una complessiva e articolata riforma che ha introdotto una serie di modifiche ed innovazioni in seno alle proprie strutture. L’organizzazione del MiBACT è, infatti, definita in base alle seguenti disposizioni normative:

- decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante “Istituzione del Ministero per i beni e le attività culturali" e successive modificazioni;

(9)

- decreto legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 18 novembre, n.

132, “Disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”;

- decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo 28 gennaio 2020, n.21, recante

“Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo”;

- decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo 28 gennaio 2020 Rep. 22, recante

“Modifiche al decreto 23 dicembre 2014, recante "Organizzazione e funzionamento dei musei statali e altre disposizioni in materia di Istituti dotati di autonomia speciale”.

In primo luogo va evidenziato che a fronte di una consapevolezza oramai consolidata da parte dell’Amministrazione circa responsabilità e ruoli legati alla programmazione e gestione dei fondi comunitari, la riforma appena conclusa ha previsto la creazione di una specifica area di competenza, attestata nel Segretariato generale, dedicata alle attività collegate alla programmazione dei fondi comunitari ed alle funzioni proprie dell’Autorità di Gestione dei Programmi operativi.

In ottemperanza a quanto disposto all’art. 123 del Reg. (CE) 1303/2013 riguardo alla designazione delle Autorità per ciascun Programma Operativo ed alla conseguente ripartizione delle funzioni all'interno di ciascuna Autorità, sono state identificate l’Autorità di Gestione (AdG), l’Autorità di Certificazione (AdC) e l’Autorità di Audit (AdA).

Le funzioni di AdG e di AdC del PON sono state individuate in strutture del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, in coerenza con le competenze dei singoli Uffici e nel rispetto del principio di separazione delle funzioni. In particolare con atto di nomina a firma del Ministro del 30 giugno 2020, Rep.

299 (nota UDCM 16175 del 30/06/2020) è stato nominato il Dirigente del Servizio V “Contratti e attuazione programmi” del Segretariato Generale a svolgere le funzioni di Autorità di Gestione del PON (FESR) 2014-2020 Cultura e Sviluppo, che garantisce la realizzazione delle funzioni proprie nonché il rispetto degli adempimenti previsti da parte della medesima Autorità dall’art. 125 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e dei relativi atti delegati e di esecuzione, come nel dettaglio riportato al successivo paragrafo 2.2, in stretta collaborazione con le altre strutture responsabili dell’attuazione del Programma (Autorità di certificazione e Autorità di audit) e delle singole operazioni (Beneficiari), nonché coordinandosi con le autorità competenti nazionali (Agenzia per la Coesione Territoriale, RGS-IGRUE) e comunitarie (DG-REGIO).

Al Servizio V del Segretariato generale sono attribuite (D.M. 28 gennaio 2020, Rep.21) le funzioni di

“Supporto al Segretario generale nell’esercizio dell’attuazione degli interventi inseriti nei programmi delle politiche di coesione finanziate con fondi europei, nonché delle analoghe funzioni per interventi e programmi nazionali – Esercizio delle funzioni di coordinamento e di partecipazione nell’attuazione dei Contratti Istituzionali di Sviluppo, nonché per le attività di realizzazione di interventi sul territorio di particolare complessità e rilievo strategico – Monitoraggio e controllo dell’attuazione dei programmi europei e nazionali di competenza del Segretario generale – Cura dei rapporti del Ministero con le centrali di committenza per l’affidamento dei contratti di appalto – Monitoraggio e predisposizione delle relazioni concernenti gli interventi del Piano Strategico “Grandi progetti Beni culturali”. Il PON Cultura e Sviluppo indica, al paragrafo 7.1, quale Autorità di certificazione la Direzione generale organizzazione, affari generali, bilancio, innovazione e personale del MiBACT e quale Autorità di Audit, l’Unità di verifica degli investimenti pubblici (UVER) del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (ora NUVEC, vedasi infra).

In esito all’emanazione del DPCM 29 agosto 2014, n. 171 è stata soppressa Direzione generale organizzazione, affari generali, bilancio, innovazione e personale ed istituita la Direzione generale Bilancio (confermata anche con il DPCM. n. 76/2019) con competenze relative al bilancio, alla programmazione e al controllo di gestione del MiBACT per le risorse finanziarie nazionali, al cui Direttore generale, con atto

(10)

di nomina a firma del Ministro del 24 dicembre (nota UDCM 31872 del 29/12/2015), sono state, pertanto, affidate le funzioni di Autorità di certificazione del PO, in coerenza con le funzioni conferite a tale Direzione che sono esercitate in modo autonomo, indipendente e in via esclusiva. Nell’ambito della recente riorganizzazione e dei conseguenti decreti di articolazione e riorganizzazione degli uffici ministeriali del 2020 la Direzione generale Bilancio non ha subito modificazioni.

Con riferimento all’Autorità di Audit si evidenzia quanto segue. L’art. 10 del Decreto Legge n. 101/2013 convertito dalla Legge 30 ottobre 2013, n. 125 ha istituito l’Agenzia per la Coesione Territoriale (di seguito anche ACT) e in particolare, il comma 9 del medesimo articolo, ha disposto che con Decreto del Presidente del Consiglio si provvedesse alla riorganizzazione del Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici in cui era inserito l’UVER. Su tale base, con DPCM del 19 novembre 2014, è stato istituito presso l’ACT, in posizione di staff al Direttore Generale, il Nucleo di verifica e controllo (NUVEC) con funzioni analoghe in materia di audit comunitario a quelle svolte in precedenza dall’Unità di verifica degli investimenti pubblici (UVER) e, nello specifico, per l'esercizio delle funzioni di audit ai sensi dei regolamenti comunitari e delle norme nazionali in materia di risorse aggiuntive (art. 5). Alla luce di tali disposizioni e del Regolamento del NUVEC, adottato il 2 aprile 2015, che ne disciplina i settori di attività e l’organizzazione interna, il MiBACT, in qualità di Amministrazione titolare del PON, ha proceduto a riformulare al Ministero dell’Economie e Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE (di seguito anche MEF-RGS-IGRUE) la proposta di designazione del NUVEC– Settore Autorità di Audit e Verifiche, quale Autorità di Audit.

L’Autorità di Audit - NUVEC è stata designata in esito al parere di conformità senza riserve formulato dal Ministero dell’Economia e Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE (nota prot. 53264 del 20 giugno 2016), che svolge il ruolo di Organismo di coordinamento nazionale delle AdA, e comunicato al MiBACT in data 25 luglio 2016, nota prot. 62547.

Con riferimento alle condizioni di reciproca indipendenza e autonomia delle autorità del Programma, si evidenzia che l’AdG - Segretariato Generale, Servizio V e l’AdC - Direzione generale Bilancio sono inquadrate in differenti strutture complesse dell’Amministrazione centrale e le funzioni ad esse conferite sono esercitate in modo autonomo, indipendente e in via esclusiva.

In particolare l’AdG, come richiesto dall’AdP (Allegato II – Elementi salienti della proposta di SIGECO), è collocata in posizione di diretto riporto ai vertici di riferimento dell’Amministrazione, in modo da assicurare uno stretto coordinamento con i centri decisionali apicali; essa è attestata presso il Segretariato generale che, ai sensi DPCM del 29 agosto 2014, n. 171, nell’ambito della struttura ministeriale, “assicura il coordinamento e l'unità dell'azione amministrativa, elabora le direttive, gli indirizzi e le strategie concernenti l'attività complessiva del Ministero ed è responsabile direttamente nei confronti del Ministro dell'attività di coordinamento e della puntuale realizzazione degli indirizzi impartiti dal Ministro”.

L’AdC – DG Bilancio è posta in altra Direzione generale centrale del MiBACT rispetto all’AdG, garantendo così l’espletamento delle rispettive funzioni in condizioni di separazione ed indipendenza operativa e funzionale.

Entrambe le suindicate Autorità del Programma sono inoltre in posizione di indipendenza rispetto all’AdA - NUVEC, che essendo collocata presso un’altra Amministrazione ne assicura altresì la condizione di separazione gerarchico–funzionale dai centri di gestione (AdG) e di certificazione (AdC).

Di seguito si riporta il sistema di governance della programmazione comunitaria 2014-2020, ove si inquadra anche il PON Cultura e Sviluppo con l’indicazione delle strutture coinvolte nel sistema di gestione e controllo e le relazioni con le altre Autorità ed organismi comunitari e nazionali competenti (Fig. 1).

Figura 1 - Diagramma delle strutture partecipanti al sistema di gestione e controllo della programmazione SIE 2014-2020

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1.3.1. Autorità di Gestione

L’Autorità di Gestione ha la primaria responsabilità della buona esecuzione delle azioni previste dal Programma Operativo e del raggiungimento dei relativi risultati attraverso la messa in opera di tutte le misure necessarie e idonee ad assicurare il corretto utilizzo delle risorse finanziarie ed il puntuale rispetto della normativa comunitaria e nazionale applicabile (art. 125 del Reg. UE n. 1303/2013).

Questa funzione, nel dettaglio esplicitata ai successivi paragrafi 2.1.1 e 2.1.2, è di competenza del dirigente pro-tempore della struttura del Servizio V del Segretario generale come di seguito indicata:

Autorità Denominazione

dell’Autorità Referente Indirizzo e punto di contatto Autorità di Gestione

del Programma Operativo Nazionale Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020

Segretariato

generale – Servizio V

Dirigente

Ing. Angelantonio Orlando

Via del Collegio Romano, 27 00186 – Roma

Telefono: +39 06 67232060 Posta elettronica:

adg-culturasviluppo@beniculturali.it

1.3.2. Autorità di certificazione

L’Autorità di Certificazione ha la primaria responsabilità di redigere e presentare alla Commissione europea (art. 126 del Regolamento (UE) 1303/2013): le dichiarazioni periodiche di spesa che devono provenire da sistemi contabili affidabili, essere corredate di documenti giustificativi verificabili e conformi alle norme comunitarie e nazionali e possedere i requisiti di accuratezza; la dichiarazione dei conti annuali di cui all'articolo 59, paragrafo 5, lettera a) del Regolamento finanziario.

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Queste funzioni, nel dettaglio esplicitate ai successivi paragrafi 3.1.1 e 3.1.2, sono di competenza del dirigente pro-tempore della struttura della Direzione generale Bilancio come di seguito indicata:

Autorità Denominazione

dell’Autorità Referente Indirizzo e punto di contatto Autorità di

certificazione del Programma Operativo Nazionale Cultura e Sviluppo FESR 2014- 2020

Direzione generale Bilancio

Dirigente generale

Dr. Paolo D’Angeli

Via del Collegio Romano, 27 00186 –Roma

Telefono: +39 06 67232132 Posta elettronica:

certificazione-

culturasviluppo@beniculturali.it

1.3.3 Organismi Intermedi

Il MiBACT non ha individuato Organismi Intermedi nell’ambito del Programma Operativo.

Ai sensi dell’art. 123, paragrafi 6 e 7 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, potrà, ove il caso, designare anche successivamente all’avvio della programmazione uno o più Organismi Intermedi per svolgere una parte o la totalità dei compiti dell’Autorità di Gestione o dell’Autorità di Certificazione, sotto la responsabilità di dette Autorità.

Qualora si rendesse opportuno, in una fase successiva all’avvio del Programma, istituire uno o più Organismi Intermedi saranno definite le modalità di individuazione di tali Organismi Intermedi ed i pertinenti accordi saranno formalmente registrati per iscritto.

Gli Organismi Intermedi saranno sottoposti al parere di conformità dell’Autorità di Audit per la verifica della sussistenza dei necessari requisiti di adeguatezza strutturale e procedurale per lo svolgimento dei relativi compiti conformemente a quanto indicato nell’Allegato II all’Accordo di Partenariato (Elementi salienti della proposta di Si.Ge.Co. 2014-2020).

1.3.4 Articolo 123 paragrafo 5, del Regolamento (UE) n. 1303/2013: principio della separazione delle funzioni tra l’Autorità di Audit e le Autorità di Gestione/Certificazione

Rispetto alle opzioni consentite dal Regolamento n. 1303/2013 (art. 123.3), che prevede anche la possibilità dell’unificazione delle funzioni di AdG e AdC, il MiBACT ha scelto di individuare presso due strutture distinte all’interno dell’Amministrazione titolare del PO le AdG e AdC, rispettivamente nel Segretario Generale - Servizio e nella Direzione generale Bilancio, come si evince dal diagramma riportato nel paragrafo 1.3 (fig. 1).

Il principio di separazione dell’Autorità di Audit dall’Autorità di Gestione e dall’Autorità Certificazione, previsto dall’art. 123.5 del Regolamento n. 1303/2013, è rispettato mediante l’appartenenza dell’Autorità di Audit ad altra Amministrazione - Agenzia per la Coesione Territoriale - differente da quella di appartenenza delle altre due Autorità e pertanto strutturalmente, gerarchicamente e funzionalmente indipendente rispetto ai centri di gestione e di certificazione.

Così pure il principio di separazione delle funzioni tra l’Autorità di Gestione e l’Autorità di Certificazione è assicurato mediante l'individuazione di dette Autorità in due differenti strutture organizzative del MiBACT.

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2. AUTORITÀ DI GESTIONE

2.1

A

UTORITÀ DI

G

ESTIONE E SUE FUNZIONI PRINCIPALI

2.1.1. Status dell’Autorità di Gestione e organismo di cui l’Autorità fa parte

Come evidenziato nel paragrafo1.3 l’Autorità di Gestione del PON Cultura e Sviluppo è stata individuata nel Dirigente del Servizio V “Contratti e attuazione programmi” del Segretario Generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, con atto di nomina del Ministro del 30 giugno 2020.

L’AdG è in possesso della professionalità adatta al ruolo da svolgere, in base alla normativa comunitaria, nonché di una qualifica dirigenziale adeguata rispetto all’organizzazione dell’Amministrazione di riferimento.

Lo status dell’Autorità di Gestione è quello di Amministrazione Centrale dello Stato, posto che essa trova collocazione all’interno del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT). L’AdG - Servizio V “Contratti e attuazione programmi” è una struttura di livello dirigenziale non generale incardinata nel Segretariato generale, alla quale sono attribuite funzioni di coordinamento della programmazione strategica comunitaria e nazionale.

Le competenze ed attribuzioni del Servizio V, definite nel DM del 28 gennaio 2020, attengono, infatti, alle attività riferite all’attuazione, il monitoraggio e il controllo di interventi e programmi europei, inclusi quelli della politiche di coesione, e di piani e programmi nazionali da realizzarsi con fondi aggiuntivi nazionali, di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione, anche a fini turistici, del patrimonio culturale, nonché alle attività di coordinamento e attuazione dei Contratti Istituzionali di Sviluppo.

A tal fine il Servizio svolge le funzioni di indirizzo e coordinamento dei processi, delle attività e delle procedure di,attuazione e gestione di tutte le attività nell’ambito dei suddetti programmi, in raccordo con il Segretario generale e, nel caso, con gli altri uffici del Segretariato generale

2.1.2. Funzioni e compiti svolti direttamente dall'Autorità di Gestione

L’Autorità di Gestione adempie a tutte le funzioni definite dall’art.125 del Regolamento (UE) n.1303/2013 e dai relativi atti delegati e di esecuzione assicurando un’efficace attuazione delle azioni previste dal Programma e il raggiungimento dei relativi risultati, attraverso la messa in opera di tutte le misure necessarie, anche di carattere organizzativo e procedurale, idonee a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie ed il puntuale rispetto della normativa comunitaria e nazionale applicabile.

Tale Autorità svolge un ruolo di coordinamento e di direzione del Programma Operativo. L’Autorità di Gestione è, infatti, responsabile della gestione e attuazione del Programma Operativo conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria; inoltre, secondo quanto stabilito dall’art.

125 del Regolamento (UE) 1303/2013, l’AdG svolge i compiti che attengono ai seguenti specifici ambiti:

a) Funzioni di gestione del Programma Operativo:

a) assiste il Comitato di Sorveglianza (CdS) e fornisce a esso le informazioni necessarie allo svolgimento dei suoi compiti, in particolare: i dati relativi agli avanzamenti del Programma nel raggiungimento degli obiettivi, i dati finanziari, i dati relativi agli indicatori ed ai target intermedi;

b) elabora e presenta alla Commissione, previa approvazione del Comitato di sorveglianza, le relazioni di attuazione annuali e finali di cui all'articolo 50del Regolamento (UE) 1303/2013;

c) rende disponibili ai beneficiari e agli eventuali organismi intermedi, informazioni e apposita manualistica per l'esecuzione dei loro compiti e l'attuazione delle operazioni;

d) provvede a istituire un sistema di registrazione e conservazione informatizzata dei dati relativi a ciascuna operazione, necessari per la sorveglianza, la valutazione, la gestione finanziaria, la verifica e l'audit, compresi i dati su singoli partecipanti alle operazioni, se del caso;

e) garantisce che i dati di cui alla lettera d) siano raccolti, inseriti e memorizzati nel sistema.

b) Selezione delle operazioni:

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a) elabora e, previa approvazione da parte del Comitato di sorveglianza, applica procedure e criteri di selezione adeguati che garantiscano il contributo delle operazioni al conseguimento degli obiettivi e dei risultati specifici della pertinente priorità, siano non discriminatori e trasparenti, tengano conto dei principi generali (promozione della parità tra uomini e donne e non discriminazione e sviluppo sostenibile) di cui agli artt. 7 e 8 del Regolamento (UE) 1303/2013;

b) garantisce che ciascuna operazione selezionata rientri nell'ambito di applicazione del FESR e sia attribuita a una categoria di operazione prevista nel Programma;

c) provvede affinché siano fornite ai beneficiari informazioni (Circolari e/o bandi, nei disciplinari d’obbligo, e se del caso, nei contratti/convenzioni) circa le condizioni per il sostegno relative a ciascuna operazione, compresi i requisiti specifici concernenti i prodotti o servizi da fornire nell'ambito dell'operazione, il piano finanziario e il termine per l'esecuzione;

d) accerta, prima dell'approvazione dell'operazione, che il Beneficiario abbia la capacità amministrativa, finanziaria e operativa per realizzare gli adempimenti necessari all’esecuzione dell’operazione;

e) accerta che le operazioni avviate prima della presentazione della domanda di finanziamento all'Autorità di Gestione, soddisfino comunque le normi applicabili pertinenti per le operazioni;

f) garantisce che le operazioni selezionate per il sostegno dei fondi non includano attività che facevano parte di un'operazione che è stata o dovrebbe essere stata oggetto di una procedura di recupero a norma dell'articolo 71, a seguito della rilocalizzazione di un'attività produttiva al di fuori dell'area interessata dal programma;

g) stabilisce le categorie di operazione cui è attribuita la spesa relativa a una specifica operazione.

L’AdG pur avvalendosi del personale del Servizio IV del Segretariato generale per le attività riferite alla selezione delle operazioni resta responsabile delle funzioni di programmazione e selezione delle operazioni emanando i dispositivi di selezione delle operazioni, di individuazione degli attrattori culturali e quelli di ammissione a finanziamento delle operazioni.

c) Gestione finanziaria e controllo del Programma Operativo:

a) verifica che i prodotti e servizi cofinanziati siano stati forniti, che i beneficiari abbiano pagato le spese dichiarate e che queste ultime siano conformi alle norme comunitarie e nazionali applicabili, alle disposizioni contenute nel Programma operativo e nel bando/contratto ecc. di riferimento. Tali verifiche sono articolate in: verifiche amministrative su tutte le operazioni incluse in ciascuna domanda di pagamento e verifiche in loco delle operazioni su base campionaria, secondo le procedure previste nel Manuale delle verifiche di gestione.

b) garantisce e controlla che i beneficiari mantengano un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative ad un’operazione;

c) istituisce misure antifrode efficaci e proporzionate ai rischi individuati;

d) stabilisce procedure per far sì che tutti i documenti relativi alle spese e agli audit necessari per garantire una pista di controllo adeguata siano conservati secondo quanto disposto all’art. 72, lettera g);

e) predispone la dichiarazione di affidabilità di gestione e la sintesi annuale di cui all’art. 59, paragrafo 5, lettere a) e b) del Regolamento finanziario.

Le funzioni di controllo di cui alla lettera a) sono svolte da tre distinti soggetti, da un lato, l’Unità Operativa “Controlli” (U.O. 3) che effettua le attività di controllo per gli interventi a regia dell’Asse I del Programma, collocata all’interno dell’AdG ma funzionalmente indipendente dalle Unità Operative rispettivamente preposte alla selezione delle operazioni (U.O. 1) e alla gestione (U.O. 2). I controlli sulle operazioni dell’Asse II saranno effettuati dall’Ufficio competente per la gestione (UCOGE) individuato in Invitalia1, nella struttura Funzione Incentivi e Innovazione e nello specifico dall’Unità

1 Per l’attuazione dell’Asse II del Programma, dedicato agli incentivi alle imprese della filiera culturale e creativa, l’AdG si avvale di un apposito organismo dedicato alla gestione e alla verifica delle operazioni. Tale organismo è stato individuato nell’Agenzia

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operativa “Controlli di primo livello” interna all’Area Imprenditorialità, individuata dal responsabile di Area con appositi ordini di servizio e le cui risorse sono distinte e separate da quelle assegnate all’istruttoria, valutazione e selezione delle operazioni e per la gestione delle erogazioni.

Infine, i controlli sulle operazioni a titolarità (Asse III del PO) sono effettuati dal Servizio I - Innovazione digitale e trasparenza amministrativa della Direzione generale Organizzazione, struttura esterna e autonoma rispetto a quella di gestione del Programma.

I compiti e le funzioni svolti da detti uffici di controllo sono stati definiti con decreti dell’AdG del 17/7/2020 Rep. 414 e Rep. 416 e nel dettaglio descritti nel paragrafo 2.2.1.

Oltre alle funzioni specificamente previste dall’art. 125 e sopra riportate, l’Autorità di Gestione:

a) partecipa all’attuazione dei piani di azione nazionale per il soddisfacimento delle condizionalità ex- ante parzialmente soddisfatte al momento dell’approvazione del PON, aderendo, da un lato, alle azioni che sono gestite come capofila da altre Amministrazioni, in particolare dal Dipartimento per le Politiche Europee e dall'Agenzia per la Coesione territoriale; dall’altra attivando una serie di azioni specifiche e quindi di propria titolarità;

b) attua e monitora le azioni di cui è responsabile nel Piano di Rafforzamento Amministrativo;

c) fissa target di impegno, di avanzamento procedurale e di spesa in relazione al calendario di attuazione dei vari interventi attraverso la stipula di specifici disciplinari d’obbligo con i beneficiari delle operazioni dell’Asse I;

d) coordina i lavori dei Tavoli tecnici regionali istituiti alla stipula degli Accordi Operativi di Attuazione (AOA) con le 5 Regioni interessate dal PON;

e) cura l’eventuale aggiornamento, nella fase di attuazione del PO, degli Accordi Operativi di Attuazione e/o la definizione di eventuali atti integrativi.

f) cura la redazione di linee guida e FAQ per fornire ai beneficiari indicazioni sugli adempimenti cui sono tenuti in materia di monitoraggio e implementazione del SI e, con particolare riferimento agli indicatori di output, circa la rilevanza di una loro adeguata quantificazione e costante implementazione ai fini del Performance Framework.

2.1.3 Funzioni formalmente delegate dall’Autorità di Gestione

Come esposto nel paragrafo 1.3.3, allo stato attuale, il MiBACT non ha individuato Organismi Intermedi nell’ambito del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020.

2.1.4 Descrizione delle procedure volte a garantire misure antifrode efficaci e proporzionate tenendo conto dei rischi individuati, anche con riferimento alla valutazione del rischio effettuata

L’Autorità di Gestione del Programma, ai sensi dell’art.125, paragrafo 4, lettera c) del Regolamento UE 1303/2013 ed in sinergia con gli altri attori coinvolti nella gestione e attuazione del Programma, pone in essere efficaci misure antifrode in base al rischio individuato.

Per frode2 si intende qualsiasi azione od omissione intenzionale relativa:

"- all'utilizzo o alla presentazione di dichiarazioni o documenti falsi, inesatti o incompleti cui consegue il percepimento o la ritenzione illecita di fondi provenienti dal bilancio generale delle Comunità europee o dai bilanci gestiti dalle Comunità europee o per conto di esse;

nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’Impresa S.p.A. - Invitalia, che opera in qualità di UCOGE – Ufficio competente per la gestione degli incentivi alle imprese. L’art. 3 del DM 11.05.2016, istituivo dei regimi di aiuto nell’ambito del PON, riconosce Invitalia quale “soggetto gestore” con competenza negli adempimenti tecnici e amministrativi riguardanti la ricezione, la valutazione e l’approvazione delle domande, l’adozione dei provvedimenti, la stipula del contratto di finanziamento, l’erogazione, il monitoraggio e il controllo delle agevolazioni.

2Ai sensi della Convenzione elaborata in base all’art. K.3 del Trattato sull’Unione Europea relativa alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità Europee – (GU C 316 del 27.11.1995, pag. 49).

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- alla mancata comunicazione di un'informazione in violazione di un obbligo specifico cui consegue lo stesso effetto;

- alla distrazione di tali fondi per fini diversi da quelli per cui essi sono stati inizialmente concessi".

Per sospetta frode3 ci si riferisce ad “un’irregolarità che a livello nazionale determina l'inizio di un procedimento amministrativo o giudiziario volto a determinare l'esistenza di un comportamento intenzionale, in particolare di una frode”.

Al fine di verificare il livello del rischio frode, l’AdG ha individuato un gruppo di lavoro, composto da personale delle Unità Operative dell’AdG e da personale dell’Autorità di Certificazione, per l’autovalutazione del rischio frode che sarà ripetuta con cadenza annuale e in caso di modifiche rilevanti al sistema di gestione e controllo.

Le attività del gruppo di lavoro per l’autovalutazione del rischio frode saranno condotte tenendo conto delle indicazioni contenute negli orientamenti della Commissione europea sulla “Valutazione dei rischi di frode e misure antifrode efficaci e proporzionate” (EGESIF 14-0021-00 del 16/06/2014), nonché degli strumenti e procedure in essere presso l’Amministrazione per la valutazione dei rischi anche connessi alla prevenzione della corruzione.

Nello specifico, il gruppo di lavoro svolgerà un'analisi sui rischi di frode, valutando la probabilità e l'impatto dei rischi di frode rispetto ai principali processi di gestione del Programma.

Inoltre, l’Autorità di Gestione utilizzerà la banca dati ARACHNE al fine di individuare i progetti potenzialmente esposti a rischio frode, conflitti di interesse e irregolarità. L’utilizzo di Arachne, in particolar modo per gli interventi a valere sull’Asse II del PON, può aumentare l’efficienza nella selezione degli interventi, nell’attuazione dei progetti da parte dei beneficiari, delle verifiche di gestione e della certificazione delle spese da parte dell’AdC, nonché potenziare ulteriormente l’identificazione, la prevenzione e il rilevamento delle frodi.

Le irregolarità e le frodi individuate saranno comunicate alla Commissione Europee secondo quanto previsto dalla circolare della PCM del 12 ottobre 20074.

Per approfondimenti sulle procedure di autovalutazione del rischio frode si rimanda al paragrafo 6.4 del Manuale delle procedure dell’AdG.

Il MiBACT, inoltre, ai sensi dell’art.1, comma 8, della L.6 novembre 2012, n.190, ha elaborato, in conformità con il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA), un Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC)5 che viene aggiornato annualmente entro il 31 gennaio il cui responsabile per l’attuazione è il Segretario Generale del MiBACT che viene supportato nelle sue funzioni da una struttura permanente di supporto istituita con Decreto del Segretario Generale del MiBACT del 18 giugno 2013.

Il PTPC è strettamente correlato con tutti gli strumenti di programmazione e con gli altri strumenti per il controllo nonché con il Piano della Performance e la Relazione sulla performance e con il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.

Il PTPC ha come obiettivo quello di ridurre al minimo le carenze dei sistemi di controllo interno che possano far sorgere opportunità di frode.

Le azioni del Piano di Prevenzione della Corruzione muovono dalla preliminare individuazione delle aree con elevato rischio di frode che, limitando in questa sede l’esposizione alle sole ricomprese nella gestione e attuazione del PO, sono le seguenti:

g) Incarichi e consulenze esterne;

h) Gestione di contratti e appalti;

i) Acquisti di beni, servizi e forniture;

3 Ai sensi dell’articolo 1 bis, punto 4, del Regolamento (CE) n. 1681/94.

4Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche europee. Circolare 12 ottobre 2007 – Modalità di comunicazione alla Commissione europea delle irregolarità e frodi a danno del bilancio comunitario pubblicata in G.U. n.240 del 15.10.2007.

5Il vigente Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2020 - 2022, è stato adottato con decreto

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j) Concessione di contributi.

Le aree e i procedimenti a rischio corruzione coerenti con l’attuazione del Programma sono stati individuati tra quelli a rischio corruzione obbligatori e comuni a tutte le Amministrazioni, indicati nell’art.1, comma 16 della Legge 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.

Attraverso la somministrazione annuale di un questionario alle strutture centrali e periferiche dell’Amministrazione coinvolte nell’attuazione del Programma, saranno individuate le aree a maggior rischio frode graduato su cinque livelli dal più alto (priorità 1) al più basso (priorità 5) sulla base del livello di rischio riscontrato.

Livello di rischio Azioni correttive

<=2 Azioni correttive e/o migliorative non richiedenti un intervento immediato.

Priorità 5

2<R<=4 Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel medio periodo. Priorità 4 4<R<=12 Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel breve periodo. Priorità 3 12<R<=16 Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza. Priorità 2

R>16 Azioni correttive indilazionabili. Priorità 1

Con cadenza quadrimestrale i titolari di tutti i centri di costo e di tutti i centri di responsabilità amministrativa presentano al Responsabile della prevenzione della corruzione, individuato nel Segretario generale organo di vertice della struttura centrale ove è attestata l’AdG del Programma, un riepilogo sulla effettiva applicazione delle regole di legalità o integrità indicate nel piano, nonché la rendicontazione dei risultati realizzati, in esecuzione del PPC.

Nell’attuazione del Piano Anticorruzione saranno utilizzati, con maggiore attenzione all’area dei lavori pubblici, strumenti già sviluppati e che hanno prodotto risultati soddisfacenti per l’Amministrazione. In particolare è stato elaborato per il Grande Progetto Pompei (Decisione C (2012) 2154 del 29 marzo 2012) un modello di “protocollo di legalità” che prevede una più intensa e costante collaborazione nella lotta alle infiltrazioni criminali tra i Ministri dell’Interno, per la Coesione Territoriale, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici ed è stato sviluppato un sistema informativo denominato SILeg-DB che consente una verifica più stringente dei requisiti di moralità e di antimafia degli operatori economici coinvolti. Tale sistema si integra con la piattaforma Gare del MiBACT, con l’ANAC e con i sistemi di tracciabilità dei flussi finanziari del progetto CAPACI.

È prevista l’implementazione da parte di tutti gli uffici periferici dell’Amministrazione del sistema “SILeg- DB”, come da Circolare SG n. 11 del 27/02/2013.

Relativamente alla individuazione del livello di rischio, l’Autorità di Gestione ha definito una propria una procedura anche sulla base della esperienza passata6.

In conformità agli standard di audit internazionalmente riconosciuti l’analisi dei rischi, condotta dall’Unità Operativa 3 “Controlli” dell’AdG, si basa principalmente sulla valutazione delle seguenti componenti:

IR (inherentrisk o rischio intrinseco), che rappresenta il rischio di irregolarità associato alle caratteristiche intrinseche delle operazioni, quali la complessità organizzativa o procedurale, la tipologia di beneficiario, ecc;

CR (control risk o rischio di controllo interno) che rappresenta il rischio che i controlli eseguiti dallo stesso organismo responsabile delle operazioni (e quindi gli autocontrolli del Beneficiario) non siano efficaci nell’individuazione delle irregolarità o errori significativi.

Di seguito, si riportano le modalità per valutare i fattori di rischio gestionale o intrinseco (IR) e i fattori di rischio di controllo (CR).

6Tale procedura è riportata anche nel Manuale delle Verifiche di Gestione ai fini del campionamento delle operazioni per i controlli in loco. Cfr par.3.2 del Manuale delle Verifiche di Gestione.

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Rischio inerente– Fattore di rischio gestionale

Il rischio gestionale o intrinseco può essere valutato in relazione alle seguenti variabili:

▪ tipologia del Beneficiario e delle operazioni: la rischiosità è correlata al carattere pubblico o privato del Beneficiario e quindi sia all’assoggettamento o meno a sistemi di controllo pubblici o strutturati, sia al grado di solvibilità e capacità di restituzione del contributo in caso di erogazione indebita.

Oltretutto tale elemento è strettamente connesso con la tipologia di operazione: le Amministrazioni pubbliche sono, infatti, titolari di operazioni quali l’acquisizione di beni e/o servizi o la realizzazione di opere; le imprese e i privati sono titolari di operazioni (in quanto destinatari) quali l’erogazione di finanziamenti o servizi (aiuti). I valori di rischio 7 associato alla tipologia di Beneficiario possono pertanto essere i seguenti:

o Beneficiario struttura periferiche MiBACT/Direzione Generale MiBACT (tipologia di operazione:

acquisizione di bene e/o servizi o realizzazione di opere): rischiosità BASSA;

o Beneficiario Amministrazione Pubblica terza rispetto alla Regione Siciliana (tipologia di operazione: acquisizione di bene e/o servizi o realizzazione di opere): rischiosità MEDIA;

o Beneficiario Impresa o altro Privato (aiuti – erogazione di finanziamenti o servizi a imprese o privati): rischiosità ALTA.

▪ procedura di selezione del Beneficiario o del fornitore: la rischiosità è correlata altresì alla procedura di selezione del Beneficiario o del fornitore. Si ritiene più rischiosa una operazione il cui Beneficiario è stato selezionato tramite indicazione diretta nel PO o tramite procedura negoziale, piuttosto che l’operazione il cui Beneficiario è stato selezionato tramite procedura valutativa (concorsuale). Allo stesso modo, per le operazioni il cui Beneficiario è l’AdG, l’utilizzo di una procedura di appalto aperta o ristretta offre maggiori garanzie rispetto all’utilizzo di altre procedure. I valori di rischio associato alla tipologia di Beneficiario possono pertanto essere i seguenti:

o Beneficiario AdG (tipologia di operazione: acquisizione di bene e/o servizi) – utilizzo di procedura di appalto aperta o ristretta: rischiosità BASSA;

o Beneficiario AdG (tipologia di operazione: acquisizione di bene) – utilizzo di altra procedura:

rischiosità MEDIA;

o Beneficiario Amministrazione Pubblica terza rispetto all’AdG (tipologia di operazione: acquisizione di bene e/o servizi o realizzazione di opere) selezionato tramite procedura valutativa (concorsuale): rischiosità MEDIA;

o Beneficiario Amministrazione Pubblica terza rispetto all’AdG (tipologia di operazione: acquisizione di bene e/o servizi o realizzazione di opere) selezionato tramite indicazione diretta nel PO o tramite procedura negoziale: rischiosità ALTA;

o Beneficiario Impresa o altro Privato (aiuti – erogazione di finanziamenti o servizi a imprese o privati) (per i quali è sempre prevista una procedura valutativa-concorsuale): rischiosità ALTA.

▪ numerosità delle operazioni cofinanziate di cui è titolare un singolo Beneficiario: il livello di rischiosità di un Beneficiario, e conseguentemente delle operazioni di cui è titolare, è correlato anche al numero di operazioni di cui è titolare, in relazione all’esposizione finanziaria e all’entità delle risorse gestite.

Pertanto, eccettuando il Beneficiario AdG, i valori di rischio associato alla numerosità di operazioni a titolarità di un singolo beneficiario possono pertanto essere i seguenti:

o Beneficiario titolare di una sola operazione: rischiosità BASSA;

o Beneficiario titolare di 3 (o meno) operazioni (≤ 3): rischiosità MEDIA;

o Beneficiario titolare di più di 3 operazioni (> 3): rischiosità ALTA.

A questo punto i valori di rischio gestionali complessivi associati ai fattori di inherentrisk (IR) possono essere i seguenti:

7 Nella individuazione del rischio, come già detto, l’AdG si avvarrà altresì, dello strumento informativo della Commissione

(19)

Variabili di rischio inerente Numerosità operazioni Tipologia di Beneficiario, di Operazione e di procedura di

selezione

1 > 1 e ≤ 3 > 3

Beneficiario AdG (tipologia di operazione: acquisizione di bene e/o servizi) – utilizzo di procedura di appalto aperta o ristretta

B B B

Beneficiario AdG (tipologia di operazione: acquisizione di bene e/o servizi) – utilizzo di altra procedura

B M M

Beneficiario Amministrazione Pubblica terza rispetto all’AdG (tipologia di operazione: acquisizione di bene e/o servizi o realizzazione di opere) selezionato tramite procedura valutativa (concorsuale)

B M M

Beneficiario Amministrazione Pubblica terza rispetto all’AdG (tipologia di operazione: acquisizione di bene e/o servizi o realizzazione di opere) selezionato tramite indicazione diretta nel PO o tramite procedura negoziale

M M A

Beneficiario Impresa o altro Privato (aiuti – erogazione di finanziamenti o servizi a imprese o privati) (per i quali è sempre prevista una procedura valutativa – concorsuale)

M A A

In base a tale valutazione dei fattori di rischio gestionale, vengono assunti a riferimento i seguenti pesi per individuare i valori di IR corrispondenti ai tre livelli di rischiosità gestionale8:

• rischiosità gestionale bassa (B): IR = 0,45

• rischiosità gestionale media (M): IR = 0,65

• rischiosità gestionale alta (A): IR = 1

Control risk – Fattori di rischio di autocontrollo (CR)

Per quanto riguarda l’autocontrollo condotto dai Beneficiari sulla spesa oggetto di contributo, il fattore di rischio deve essere almeno rinvenuto nell’impatto finanziario di spesa non ammessa rilevata nell’ambito dei controlli documentali di I livello. A tale proposito, possiamo distinguere i seguenti valori di rischiosità:

▪ Rischiosità di autocontrollo ALTA (A): impatto finanziario della spesa non ammessa rilevata nell’ambito dei controlli documentali superiore al 30% dell’importo di spesa rendicontato dal Beneficiario;

▪ Rischiosità di autocontrollo MEDIA (M): impatto finanziario della spesa non ammessa rilevata nell’ambito dei controlli documentali compreso tra il 10% e il 30% dell’importo di spesa rendicontato dal Beneficiario;

▪ Rischiosità di autocontrollo BASSA (B): impatto finanziario della spesa non ammessa rilevata nell’ambito dei controlli documentali fino al 10% dell’importo di spesa rendicontato dal Beneficiario.

In base a tale valutazione dei fattori di rischio di controllo, possiamo individuare i valori di CR corrispondenti ai diversi livelli di rischiosità di autocontrollo:

rischiosità di autocontrollo bassa(B): CR = 0,17

rischiosità di autocontrollo media(M): CR = 0,28

rischiosità di autocontrollo alta(A): CR = 1

In base alle varie combinazioni del fattore IR con il fattore CR, si può procedere a classificare tutte le operazioni in classi di operazioni per livello di rischiosità generale (congiuntamente gestionale e di controllo), secondo la seguente tabella:

8 Tali pesi sono ripresi dalle “Linee guida sui sistemi di gestione e controllo per la programmazione 2007-2013” MEF DRGS IGRUE (aprile 2007).

(20)

(B): CR = 0,17 (M): CR = 0,28 (A): CR = 1

(B): IR = 0,45 0,0765 0,126 0,45

(M): IR = 0,65 0,1105 0,182 0,65

(A): IR = 1 0,17 0,28 1

Tale classificazione determinerà il campione da estrarre per la verifica in loco delle operazioni come descritto nel Manuale delle verifiche di gestione.

2.2

O

RGANIZZAZIONE E PROCEDURE DELL

AUTORITÀ DI GESTIONE

2.2.1. Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità

L’Autorità di Gestione del PON Cultura e Sviluppo (FESR) 2014-2020 al fine di assicurare l’esercizio delle funzioni proprie e la piena operatività per la efficace esecuzione, gestione, controllo e sorveglianza del Programma ed il raggiungimento dei relativi risultati, prevede una struttura articolata in 4 aree di responsabilità, denominate Unità operative (U.O.), a garanzia della messa in opera di tutte le misure necessarie di carattere organizzativo e procedurale (Cfr. Figura 2).

Le Unità operative con le relative specifiche funzioni ad esse attribuite e la dotazione di personale sono state disposte con decreto dell’AdG del 17 luglio 2020, Rep. 414 “Assetto organizzativo dell’Autorità di Gestione del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020”9.

In particolare, le quattro U.O. identificate e le relative competenze attribuite sono coerenti con le principali fasi che compongono il macro-processo di gestione dei Programmi Operativi e coprono i quattro ambiti di responsabilità attribuiti all’AdG dall’art.125 del Regolamento (UE) 1303/2013:

➢ Programmazione e selezione degli interventi;

➢ Attuazione tecnico-amministrativa, gestione finanziaria e monitoraggio;

➢ Controlli;

➢ Comunicazione.

Figura 2– Assetto organizzativo AdG PON Cultura e Sviluppo e dotazione di risorse di personale impiegato a regime

9La definizione dell’assetto organizzativo dell’AdG, effettuata in esito alla nomina della nuova AdG del 30/6/2020, è stata improntata ad assicurare la continuità organizzativa e procedurale dell’AdG attraverso una sostanziale conferma della precedente organizzazione definita in aree di responsabilità, per ciascuna delle quali sono state riconfermate le specifiche funzioni e ove opportuno integrate e meglio dettagliate. Per ciascuna di dette aree di responsabilità è stato individuato e attribuito adeguato personale interno ed esterno, al fine di garantire l’esercizio delle funzioni e il rispetto da parte della medesima Autorità degli adempimenti previsti dall’art. 125 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e dei relativi atti delegati/di esecuzione. Le Unità operative individuate operano pienamente ed assicurano la copertura di tutte le aree di responsabilità identificate, nonché delle attività e funzioni attribuite all'AdG, seppur non sono ancora a regime in quanto, in esito alla recente riforma che ha interessato l'Amministrazione.

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