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DI NUOVO EMERGENZA NEL MESSINESE

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Academic year: 2022

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DI NUOVO EMERGENZA NEL MESSINESE   

Nell’ultimo giorno di lavori del loro 35° Convegno nazionale delle Caritas diocesane in corso al PalaFiuggi,  la Presidenza di Caritas Italiana esprime vicinanza nella preghiera e solidarietà a quanti sono stati colpiti  dalle conseguenze del violento nubifragio che si è abbattuto ieri  nella zona del messinese. Un accorato,  ennesimo appello di S.E. Mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento  e vescovo delegato per  la Sicilia per la pastorale della carità e la salute. 

“Un  territorio  ferito  che  continua  ad  essere  ferito,  fino  alla  morte.  Forse  non  dobbiamo  più  chiamare  emergenza eventi divenuti normalmente attesi e annunciati. Il dissesto del territorio e soprattutto il prezzo  che  si  continua  a  pagare  in  termini  di  vite  umane  non  può  e  non  deve  più  accontentarsi  di  interventi  emergenziali, ma esige un piano organico di messa in sicurezza e un’attenzione costante”.  

Così  S.E.  Mons.  Francesco  Montenegro,  arcivescovo  di  Agrigento  e  vescovo  delegato  per  la  Sicilia  per  la  pastorale della carità e la salute commenta il bilancio drammatico dell’ondata di maltempo che ha causato  frane e allagamenti in parte della Calabria, ma soprattutto nella zona del messinese dove  nella frazione di  Scarcelli, a Saponara tra le vittime c’è anche un bambino di 10 anni. 

Colpite  in  particolare  Saponara,  Barcellona  Pozzo  di  Gotto,  Castro  Reale  e  Milazzo.  Al  momento  molti  sfollati sono stati accolti dai familiari. Ingenti i danni alle abitazioni e alle attività commerciali e artigianali.  

A Barcellona i 20 ospiti di una comunità per disabili sono stati provvisoriamente trasferiti e accolti in una  struttura sanitaria. 

La Presidenza di Caritas Italiana ha espresso ‐ a nome di tutti i partecipanti al 35° Convegno delle Caritas  diocesane  in  corso  a  Fiuggi  ‐  solidarietà  e  vicinanza  nella  preghiera  per  questa  ennesima  emergenza.  La  Caritas  si  è  prontamente  attivata  sul  territorio  per  cercare  di  far  fronte  ai  bisogni  più  urgenti  e  sta  monitorando l’evolversi della situazione, visto il permanere dell’allerta. 

Don Gaetano Tripodo, direttore della Caritas diocesana di Messina ha aggiunto : “Vogliamo stringerci come  comunità  cristiana  intorno  alle  famiglie  colpite  nell’aiuto  concreto  e  fraterno  ma  anche  nel  sostegno  psicologico‐relazionale poiché il territorio di Messina è continuamente messo alla prova da queste calamità  naturali”.  Ha già sentito diversi parroci della zona che si stanno attivando per prestare i primi aiuti e i primi  soccorsi. 

L’arcivescovo  Montenegro  ha  inoltre  ribadito  l’auspicio  che  “proprio  a  partire  dalla  solidarietà  espressa  dalle Caritas convenute a Fiuggi da tutta Italia, vi sia in primo luogo un coinvolgimento e una presa in carico  di tutta la Chiesa che possa tradursi in un’attenzione costante alle povertà e alle situazioni di bisogno in una  prospettiva  sempre  più  ampia  di  condivisione  e  di  scelte  coraggiose  e  coerenti  di  carità  concretamente  incarnate nella quotidiana prossimità”. 

   

Fiuggi 23 novembre 2011 

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