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DOCUMENTO UNICO di PROGRAMMAZIONE

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Academic year: 2022

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(1)All. A. PROVINCIA DI MASSA-CARRARA. DOCUMENTO UNICO di PROGRAMMAZIONE 2020 - 2022 1.

(2) 2.

(3) INDICE SEZIONE STRATEGICA (SeS): 1.. CONDIZIONI ESTERNE, SITUAZIONE DEL TERRITORIO E QUADRO STRATEGICO DI RIFERIMENTO. 2.. ANALISI DELLE RISORSE. 3.. PROGRAMMI. 4.. OBIETTIVI STRATEGICI DELL’ENTE. SEZIONE OPERATIVA (SeO): Ø PARTE PRIMA: 1.. OBIETTIVI OPERATIVI. Ø PARTE SECONDA (Allegati): 2.. PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI 2020-2022. 3.. PROGRAMMA BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI FORNITURE E SERVIZI 2020-2021. 4.. PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI PATRIMONIALI 2020. 5.. PROGRAMMAZIONE DEL FABISOGNO DEL PERSONALE 2020-2022 3.

(4) 4.

(5) SEZIONE STRATEGICA. CONDIZIONI ESTERNE, SITUAZIONE DEL TERRITORIO E QUADRO STRATEGICO DI RIFERIMENTO. 5.

(6) LA PROVINCIA DI MASSA-CARRARA TERRITORIO La provincia di Massa-Carrara è la più settentrionale della Regione Toscana, confina a ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a sud-est con la provincia di Lucca e si affaccia sul mar Ligure a sud-ovest. È la provincia dell'Italia Centrale situata più a nord. Il territorio della Provincia di Massa-Carrara (di cui fanno parte 17 Comuni) si estende per 1157 kmq e non presenta caratteri fisici unitari. Vi si possono infatti distinguere: la stretta e breve fascia litoranea, lunga 14 km, compresa tra il Cinquale e Marina di Carrara; il bacino interno della Lunigiana che comprende l'alta e la media valle del Magra; la zona dei rilievi appenninici e apuani. La provincia di Massa-Carrara si suddivide convenzionalmente in due zone principali, distinguibili soprattutto dal punto di vista geografico: - la parte costiera della provincia è costituita dai Comuni di Massa, Carrara e Montignoso; - la parte dalla Lunigiana, della quale fanno parte i Comuni di Pontremoli, Filattiera, Bagnone, Villafranca in Lunigiana, Licciana Nardi, Comano, Fivizzano, Casola in Lunigiana, Fosdinovo, Aulla, Podenzana, Tresana, Mulazzo e Zeri. Il fondo valle è percorso per l’intera lunghezza dal Fiume Magra che nasce nel pontremolese e dopo il tratto montano in cui assume un carattere torrentizio, sul piano prosegue sinuoso tra l’Appennino Tosco Emiliano e le pendici di quello Ligure per gettarsi nel Mare Tirreno Elemento caratteristico della provincia sono le Alpi Apuane, da cui si estrae il marmo di Carrara.. RELAZIONE SULLA SITUAZIONE ECONOMICA Dal “Rapporto Economia Massa-Carrara 2019”, a cura dell’Istituto di Studi e Ricerche (Azienda Speciale della Camera di Commercio di MassaCarrara, partecipata da Provincia di Massa-Carrara, Unione dei Comuni Montana Lunigiana, Comuni di Massa e Carrara).. 6.

(7) Popolazione A novembre 2018 la popolazione residente era pari a 195.061 abitanti, 788 unità in meno rispetto a fine 2017 (5.564 negli ultimi cinque anni). Saldo naturale -1.303, i nati 1.044 (dato in diminuzione), i morti 2.347 (stabili rispetto all’anno precedente). Saldo migratorio +515 (tendenza positiva per il terzo anno consecutivo), 4.920 iscritti e 4.405 cancellazioni (in entrambi i casi valori più elevati degli ultimi anni). Il comune di Massa ha perso 85 residenti nell’ultimo anno, che diventano 1.250 negli ultimi cinque anni. Il comune di Carrara ha perso 234 residenti nell’ultimo anno, che diventano 1.931 negli ultimi cinque anni. Saldi demografici lievemente positivi per Pontremoli (8) e Villafranca (5). I peggiori, oltre a Carrara e Massa, Fivizzano (-123) e Fosdinovo (-73). Popolazione straniera meno di 15 mila unità, per una incidenza del 7,4% sul totale. Le comunità più presenti sono quella della Romania, del Marocco e Albania (64% del totale). Seguono la comunità senegalese e cinese.. Tassi disoccupazione Tasso di disoccupazione Massa-Carrara scende dal 16,0% al 10,4% (Toscana 7,3%, Ita. 10,6%). Tasso disoccupazione giovanile, 15-29 anni, al 20,1% (Toscana 18,4%, Ita. 24,8%). Persone in cerca di occupazione 8.910 circa - Occupati 77.049.. Occupazione Secondo ISTAT, dal 2010 si sono persi circa 2 mila addetti (-25%) nel settore delle costruzioni in provincia, scendendo nel 2018 ad un bacino occupazionale di 5,7 mila occupati. Nello stesso periodo, in Toscana il calo degli occupati è stato del -26,7% (-37 mila), in Italia del -25,5% (-482 mila).. 7.

(8) La ricchezza La ricchezza del territorio è cresciuta dello 0,6% nel 2018, valore dimezzato rispetto all’anno precedente (1,1%).. Dinamica delle Imprese A fine anno 2018 sono 22.576 le imprese registrate a Massa-Carrara, di cui 18.724 attive. Rispetto al 2017: +0,55% (in Toscana +0,23%; in Italia +0,51%). Saldo positivo di 124 imprese (era stato di 171 nel 2017) determinato da 1.277 iscrizioni (valore più basso dell’ultimo decennio) e 1.153 cessazioni (in calo).. L’artigianato Le imprese artigiane attive a fine 2018 sono 5.263, per un saldo negativo di -85 imprese (-1,6%), Toscana e Italia -1%. Se la comparazione si allarga agli ultimi sei anni (2012) il saldo negativo sale a -727 unità. A fine 2018, 6.651 imprenditori artigiani attivi, erano 6.777 a fine 2017, calo di 126 unità; se la comparazione si allarga al 2012, la differenza sale a 1.015 persone, più del 15% del totale degli imprenditori artigiani. Inoltre, a fine 2018 gli addetti del comparto artigiano locale sono risultati 11.287, per un calo di 75 unità rispetto al 2017 che diventa di 2.059 nel raffronto con il 2012. Persa circa il 18% dell’occupazione.. Artigianato artistico A fine 2018 Pietrasanta mantiene la leadership in Italia per numero di laboratori artistici, ma in coabitazione con Roma, avendo registrato un calo pesante rispetto a quattro anni fa. Crescono per numerosità e bacino occupazionale, invece, i laboratori artistici a Carrara, Massa e in generale nell’intera provincia apuana che può vantare oggi su 63 imprese (+7%) occupanti 200 addetti (+14%). 8.

(9) Le province toscane più rappresentative su questo segmento come Lucca e Pisa presentano viceversa degli andamenti negativi, così come il resto della Toscana e del Paese.. Le esportazioni Il 2018 conferma, seppur con variazioni più attenuate, sia il risultato dell’anno precedente, quando si erano persi 163 milioni di euro (-8,7%), sia quelli del 2016 (-10,1%) e 2015 (-9%). Le vendite delle aziende apuane si sono fermate a 1.698 milioni di euro, in calo del -0,6%, circa 10 milioni di euro, Toscana +4,5% e Italia +3,1%. Nel quadriennio si sono persi quasi 566 milioni di euro, equivalenti a circa un terzo dell’attuale valore dell’export apuano. Bene l’Import pari a 417 milioni di euro, +19%. Toscana +9,4%, Italia +5,6%.. Il lapideo Escavato dalle cave carraresi 3.250.784 tonnellate (+2%), in crescita rispetto al biennio precedente, di cui: blocchi 884mila (-5,1%), il terzo valore più basso dell’ultimo decennio, scaglie bianche 1,3 milioni (-0,5%), scaglie scure 654mila (-16%), terre 419mila (+190%), blocchi da scogliera 9mila (-74%). Cave di Massa 78.007 ton. di blocchi (-3,6%), detriti e scaglie 144.847 (+12,3%).. Il porto Il Porto di Marina di Carrara chiude il 2018 con un incremento complessivo del traffico merci a banchina del +9,5% pari a 2.496.136 tonnellate movimentate - di cui la movimentazione di rinfuse solide è stata di 492.038 con una flessione del -7,1% (lapideo, prodotti metallurgici, ecc.), - di cui la movimentazione di merci varie è stata di 2.004.098, con incremento del +14,5%, Gli sbarchi hanno raggiunto la quota di 938.567 tonnellate (+5,4%). 9.

(10) Mentre gli imbarchi pari a 1.557.569 sono cresciuti del +12%, Tra le merci varie: - 877mila sono le containerizzate (+22,5%), - 582mila il traffico Ro-Ro (+22%), - 546mila le altre merci varie (-2,1%). In crescita il traffico contenitori con 57.999 TEU trasportati nell’anno (+10,6%). Il traffico passeggeri si attesta nell’anno a 23.534 transiti, con un incremento del 32% sul 2017.. Agricoltura Settore agricolo 1.375 imprese, in lieve calo del -1,73% Toscana -1,17% Italia -1,08%. Nel dettaglio Agricoltura, silvicoltura e pesca -1,98% (1.095 unità), Industria alimentare e bevande -0,73% (280 unità). I dati stimati ci parlano di 2.273 occupati (in aumento di 99 unità), di cui 1.187 (+35) nell’agricoltura in senso stretto e 1.086 (+64) nell’industria alimentare. Benissimo il vino, aumento produzione e qualità eccellente (nel 2018 produzione uva per vini DOC o IGT pari a 7.576 quintali in crescita di 399 quintali rispetto al 2017 +5,6%). Più 15-20% di produzione di olive in Lunigiana e più in generale nella Provincia di Massa Carrara. Ottima performance per la produzione di farina di castagne (totale di 42 quintali rispetto ai 27 dell’anno prima). Export 2,8 milioni di euro +40% (secondo anno) : - Prodotti lattiero-casearie, bevande, altri prodotti alimentari, carne lavorata (11,4%), - prodotti di culture permanenti (4,9%). Import superiore ai 20 milioni di euro di prodotti agricoli e alimentari (+5,2%): - Prodotti per l'alimentazione degli animali (29%)…5,8 mil. +62%, 10.

(11) - Animali vivi e prodotti di origine animale (27%)… 5,5 mil. -11%, - Pesce, crostacei, molluschi lavorati e conservati (18%)…3,7 mil. +15%, - Pesci ed altri prodotti della pesca (8%)… 1,7 mil. +40%. Credito Dopo un 2016 stabile ed un 2017 in calo, tornano ad impennarsi nel 2018 nella nostra provincia i prestiti al mondo delle imprese, crescendo complessivamente di quasi il +3%, a fronte di un leggero calo in Toscana (-0,2%). Tale dinamica è totalmente imputabile al balzo in avanti del credito destinato alle medio-grandi (+4,3%), a fronte invece, su questa componente, di una stagnazione toscana, mentre purtroppo non accenna a riprendere il credito alle piccole, ancora in sofferenza (-1,7%). Settori: estrattivo -2,6%, manifatturiero -1,2%, costruzioni +2,2% (di cui -20% per nuove costruzioni di abitazioni per famiglie, +26% per nuove costruzioni non residenziali), servizi +5,3%. Rafforzano il trend già positivo i finanziamenti concessi alle famiglie locali (+3,2%), che oggi determinano il 44% dei crediti totali concessi al sistema economico locale (a fronte del 39% della Toscana). Crescono i “nuovi” mutui (+3,2%), mentre scendono leggermente i mutui rinegoziati (0,8%), dopo il boom dell’anno precedente.. Prestiti A Massa-Carrara l’11% dei prestiti sono Non Performing Loans, in Toscana il 14%. Nel 2018, nella nostra provincia, fatti 100 i crediti totali, 11 sono deteriorati (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate o scadute), contro i 14 della regione. Solo 12 mesi prima erano quasi il 19%. Anche sulle imprese la situazione appare migliore rispetto alla media regionale. Grande miglioramento dei Non Performing Loans rispetto all’anno precedente, anche sulle imprese, con la discesa di circa 12 punti della loro incidenza sui prestiti lordi complessivi. 11.

(12) Costo del denaro Tassi generali su imprese: Massa-Carrara 3,0%, Toscana 2,3%, Italia 2,3%. Rispetto al 2017, questi tassi sono scesi di 3 decimi di punto in provincia, al pari della Toscana, così che il divario con la regione è rimasto a 0,7 punti percentuali. Tasso su op. autoliquidanti: Massa-Carrara3,4% (3,7% nel 2017), Toscana 3,8%. Tasso su op. a revoca: Massa-Carrara 7,8% (8,8% a fine 2017), Toscana 5,9%. Tasso su op. a scadenza: Massa-Carrara 2,1% (2,4% a fine 2017), Toscana 2,3%.. Industria Exploit del settore industriale nel 2018 che segna le migliori performance degli ultimi 20 anni, consolidando nella seconda parte dell’anno le già ottime dinamiche di inizio periodo - produzione +7,9%, - fatturato +8,2%, - occupazione +2,8%, - ordini +9,3%. Interessante constatare come questo buon risultato sia sostenuto dalle imprese orientate verso l’export (produzione +16%), mentre quelle non vocate al mercato internazionale registrano andamenti in calo (produzione -3%). Seppur in un contesto di positività che non si registrava da molto tempo, resta molto ampia la forbice tra micro (produzione +5%) e medio-grandi imprese (produzione +14%). Anche quelle piccole registrano andamenti in doppia cifra (produzione +10%).. 12.

(13) Digital Transformation Ad oggi il 37% delle imprese industriali ha avviato un processo di digital transformation (in linea con il dato nazionale, 36%), utilizzando la tecnologia 4.0 e/o la comunicazione digitale per riconfigurare gli aspetti chiave della propria azienda. Da rilevare come questo processo diventa sempre più diffuso al crescere della scala dimensionale d’impresa (80% nelle medio-grandi vs il 21% delle micro) e nelle imprese esportatrici. Non si registrano differenze particolarmente significative, invece, tra i due grandi poli settoriali, lapideo e metalmeccanica. Il 21% degli investimenti futuri riguarderà sistemi di robotizzazione; seguono quelli sulle macchine a controllo numerico di ultima generazione e sul cloud (15%). Vi è una crescente consapevolezza nel fare investimenti che riguardano altre tecnologie, come Iot, sicurezza informatica e big data. Il 30% delle imprese interessate a fare investimenti 4.0 si avvarrà del sostegno dei fornitori di tecnologie, il 18% di Università e centri di ricerca (prediletti soprattutto dalle medio-grandi) e l’altro 18% dei Poli dell’innovazione e/o DIH (prediletti dalle micro). Il 12% praticherà la strada dell’open innovation.. Digitale A fine 2018, sono presenti a Massa-Carrara 387 imprese digitali (dal commercio via Internet agli Internet service provider, dai produttori di software a chi elabora dati o gestisce portali web) che danno lavoro a circa 1.200 addetti, incidendo per l’1,7% sull’economia locale. Toscana 2,0%, Italia 2,1%. Nel 2018 scendiamo alla 55esima posizione (nel 2017 eravamo alla 46esima) tra le province italiane con la più alta specializzazione nel settore. Siamo nella stessa rosa con Lucca, Arezzo e La Spezia. Le imprese digitali sono più dinamiche rispetto alla media delle imprese locali. Il 63% delle imprese appartiene ancora all’area di bassa digitalizzazione (anche se la gran parte è vicino ad avere una buona autonomia digitale), il 27% è nella fascia media, l’altro 10% è in alta fascia. 13.

(14) I reparti aziendali mediamente più critici per grado di digitalizzazione sono: gestione delle risorse umane, logistica e realizzazione del prodotto o servizio. Quelli con la più alta specializzazione digitale afferiscono alla contabilità e finanza e al processo produttivo.. Edilizia Torna il segno più nel 2018 in tutto il settore edile della nostra provincia: fatturato complessivo +5,3% (dopo una sostanziale stazionarietà del biennio 16-17), a cui ha contribuito le costruzioni, che ha consolidato la magra ripresa del 2017 (+1,3%), registrando un +5,8%. Questa crescita ha permesso di ridare slancio anche i comparti collaterali, come l’impiantistica (+5,1%) e soprattutto alle piccole lavorazioni (intonacatura, posatura infissi e pavimenti, tinteggiatura…) che da troppo tempo denunciavano perdite pesanti e che nel 2018, invece, hanno invertito la rotta (+5%). Secondo Ance, vi è una ripresa del settore in ambito nazionale, alimentata soprattutto dalla ripartenza degli investimenti in nuove abitazioni (+3%), dagli interventi di riqualificazione del patrimonio abitativo (+0,5%) e dagli investimenti privati in costruzioni non residenziali (+5%). Perdite assolute di imprese molto consistenti nei piccoli lavori di specializzazione (-380 attività, -14%) e in quello delle costruzioni (-205 unità, 15%). PIL Secondo gli scenari delle economie locali di Prometeia, il valore aggiunto a prezzi di mercato del settore delle costruzioni dovrebbe essere cresciuto nel 2018 in provincia del +3,0%, rispetto all’anno precedente, a fronte di una media toscana del +1,4% e nazionale del +1,7%. Dal 2010, il Pil del settore si è contratto a livello locale del -17,4% (in Toscana del -15,5%, in Italia del -19%). Importante notare come 65 imprese su 100 continuano a considerare, come già lo scorso anno, le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni il provvedimento più importante per consolidare la ripartenza del settore. Continua ad essere particolarmente sentita dalle imprese della costa anche l’adozione effettiva dei regolamenti urbanistici (52%), al pari della possibilità di realizzare nuove costruzioni. 14.

(15) Oltre 4 aziende su 10 considerano altresì rilevante per rilanciare il settore la messa in sicurezza degli immobili civili ed industriali e la ripresa del mercato immobiliare.. Turismo I dati ufficiali del Comune di Massa segnalano per il 2018 un bilancio turistico che, se sugli arrivi segna un valore positivo (+4,0%), tradotto in termini di giornate di permanenza complessive si attesta, seppur di pochissimo, al di sotto di 1,1 milioni di presenze, dato un calo del -1,7% rispetto all’anno precedente. Il calo delle presenze è dovuto in modo particolare all’arretramento degli esercizi complementari (-2,7%), per la riduzione consistente dei campeggi (-8%, -40 mila unità), sia sulla componente italiana che straniera. Campeggi che determinano il 72% del movimento turistico negli extralberghi e il 42% di quello complessivo, superiore a quello mosso dall’intero sistema alberghiero locale (41%). Riguardo alle altre tipologie non alberghiere, si segnala il boom dei B&B (+48%) che va a consolidare il già ottimo andamento dell’anno precedente (+38%). In generale è andato molto bene tutto il settore che ruota attorno alla casa (case vacanze +8%, residenze d’epoca +138%, alloggi privati +31%). Confortante anche il 2018 degli agriturismi (+15%) che, anche in questo caso, va a rafforzare il buon andamento della stagione precedente (+7%). Sul versante alberghiero, si registra complessivamente una sostanziale tenuta rispetto allo scorso anno (-0,2%), però con differenziazione tra le diverse tipologie: in leggera sofferenza gli hotel a 4 stelle (-2,7%), dopo l’exploit del 2017 (+25%), in ripresa i 3 stelle (+2%), in calo tutte le altre tipologie inferiori. Complessivamente diminuiscono le presenze dei nostri connazionali (-3,1%), mentre crescono quelle degli stranieri del +3,5%. Riguardo agli italiani, si segnalano cali consistenti negli alberghi a 4 stelle (-18%) e nei campeggi (-7%), mentre vi è un vero e proprio ritorno dei nostri connazionali nei B&B (+29%), negli agriturismi (+14%) e sull’offerta che ruota attorno alla casa. 15.

(16) Riguardo alla provenienza, i primi 4 mercati di riferimento nazionali sono in calo (Lombardia -3,5%, Toscana -5%, Emilia-Romagna -1%, Piemonte -2%). Per gli stranieri, si registrano invece dinamiche positive sia sull’alberghiero (+4%) che sull’extralberghiero (+3%). L’unica tipologia ricettiva che segna una diminuzione di questa componente sono i campeggi (-17%). Sulla provenienza, si segnala un calo dei tedeschi (-4%), un aumento importante dei francesi (+21%), che diventano il secondo mercato di riferimento straniero per il turismo locale, un calo degli svizzeri (-4%) e degli olandesi (-6%), un ottimo andamento dei belgi e inglesi (+14%) e americani (+34%). -652 mila presenze ufficiali dal 2000 (-37%), di cui -176 mila nell’alberghiero (-28%) e -476 mila negli esercizi complementari (-42%). Italiani quasi 500 mila unità in meno (-37%), stranieri -163 mila unità (-39%). Solo la Lunigiana si salva da questo tracollo (+14%), grazie all’ottimo 2018. Massa si porta dietro il fardello più grande, con una perdita di 630 mila presenze turistiche che va a determinare il 97% delle perdite provinciali. A fronte di un’annata leggermente negativa registrata dalle statistiche ufficiali, secondo le stime ISR, considerando anche i flussi reali relativi al sommerso e alle seconde case, le presenze stanziali complessive sono, invece, aumentate in provincia nel 2018 del +3,0%, in forza, in particolare, di una ripresa interessante delle seconde case (+3,7%) che rappresentano il cuore del nostro turismo determinando oltre i 2/3 del totale. Anche queste stime confermano dunque, come quelle ufficiali, che questo importante segmento del “mondo casa” ha ripreso un percorso di crescita, sostenuto in special modo dai portali on line. E’ in particolare Carrara a registrare le performance complessive migliori, con un incremento delle presenze reali complessive rispettivamente del +13% che va a confermare l’ottimo andamento delle presenze ufficiali. Massa registra un +2,5%, ribaltando la situazione negativa delle statistiche ufficiali La Lunigiana +1,2%, data la stazionarietà sulle seconde case (che determinano circa il 90% del turismo della zona). Montignoso arretra complessivamente del -8%. 16.

(17) La questione turistica diventa molto più importante, tuttavia, se vista nel lungo periodo: dal 2000 la nostra provincia ha perduto 3,0 milioni di presenze stanziali, ovvero 34 turisti ogni 100 presenti all’epoca, di cui l’85% per il calo nelle case per vacanza. Perdite comunali: Massa -990 mila (-30%), Carrara -425 mila (-27%), Montignoso -160 mila (-23%), Lunigiana -1.400 mila (-43%).. Attività culturali e creative In provincia di Massa-Carrara si registrano 1.160 attività culturali e creative, di cui circa 820 con vocazione profit e 340 no profit che occupano quasi 2.500 unità di lavoro e circa 5.000 volontari. Il 70% delle imprese opera nel settore delle attività creative, ed in particolare nel comparto “Design e produzione di stile” in cui ritroviamo l’artigianato artistico e le attività legate al lusso (moda, nautica, arredo, enogastronomia, etc). La sfera dell’industria culturale (attività editoriali, librerie, stampa, etc) incide per circa il 20%, le performing arts per l’11%. Sul versante del no profit, delle 344 organizzazioni individuate, oltre il 70% afferisce al solo mondo della cultura, mentre il restante 30% tocca anche i temi legati all’ambiente, al turismo, al sociale e al ludico-ricreativo.. 17.

(18) L'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI MASSA-CARRARA La provincia è un ente locale avente una competenza su un gruppo di comuni, non necessariamente contigui. Essa ha competenze e funzioni determinate dalle leggi di attuazione dell'art. 114 della Costituzione. Gli antichi romani con la parola Provincia indicavano un territorio, un'area più o meno vasta, guidata da un governatore con pieni poteri: la Sicilia, ad esempio, fu la prima provincia romana, governata appunto da un governatore. Oggi, con la parola Provincia, si individua un territorio vasto che comprende più Comuni che fanno capo ad una città principale (detta appunto capoluogo). L'istituzione "Provincia" è stata disegnata nella Legge Italiana la prima volta nell'ottobre 1859, con la legge Rattazzi-La Marmora. Il Regno venne diviso in Province, Circondari, Mandamenti e Comuni. Alla fine dell’800, cioè ai tempi di Giolitti, le Province, anche se con funzioni diverse, erano 69, mentre oggi in Italia se ne contano 93 (+ 14 Città Metropolitane). Oggi la Costituzione Italiana dice che Comuni, Provincie, Regioni e Stato formano la Repubblica. Dunque la Provincia è un elemento che costituisce (forma) la nostra Repubblica. La Provincia è il livello intermedio tra Comuni (spesso di piccole dimensioni) e Regioni. Nel 2014 le Province sono state sottoposte a riforma di funzioni e di organi (Legge cd Del Rio n. 56/2014), tale riforma ha trasformato le Provincie in enti di secondo livello, vale a dire che gli organi: Presidente, Consiglio Provinciale (soppressa la Giunta Provinciale) non vengono eletti dai cittadini ma da Sindaci e Consiglieri Comunali. L'Assemblea dei Sindaci, terzo organo della Provincia, è composto da tutti i Sindaci del territorio provinciale. L'Assemblea dei Sindaci è un organo della Provincia costituito dai Sindaci dei Comuni del territorio. Secondo quanto prvisto dalla Legge n. 56 del 7 aprile 2014, è presieduta e convocata dal Presidente della Provincia, ha poteri propositivi, consultivi e di controllo in base a quanto disposto dallo Statuto dell'Ente, adotta lo Statuto proposto dal Consiglio provinciale ed esprime il parere sugli schemi di bilancio. Gli incarichi dei componenti dell'Assemblea dei Sindaci, come quelli del Presidente e dei Consiglieri, sono esercitati a titolo gratuito. La riforma ha previsto per le Province, quali enti con funzioni di Area Vasta, alcune funzioni proprie, cioè riconosciute dalla stessa normativa di riforma, e altre delegate dalla Regione di appartenenza. Le funzioni proprie sono: a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché' tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza; 18.

(19) b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché' costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; c) programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale; d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali; e) gestione edilizia scolastica; f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Le Province, dunque, nella prospettiva della riforma che prevedeva la loro abolizione dalla Carta Costituzionale, sono state collocate dal legislatore, nel periodo di tempo che comprende gli anni 2015, 2016 , 2017, 2018 e 2019 in una speciale gestione separata al di fuori ed in deroga ad obblighi che derivano per tutti i livelli di governo locale: raggiungere le finalità istituzionali, esercitando al meglio le funzioni fondamentali proprie concorrendo nel contempo al raggiungimento degli obiettivi complessivi di finanza pubblica.. La provincia di Massa-Carrara ha una superficie pari a 1.157 Kmq. Le strade del territorio provinciale sono così suddivise - Statali Km. 206 - Provinciali km 619,7095 (Giuridicamente provinciali km 602,3995 - in manutenzione km 17,3100 SR 445 e SR var 445 in conferimento dalla regione) - Comunali Km. 2226,23 - Vicinali Km 636 - Autostrade Km 55 La popolazione scolastica iscritta alle scuole medie superiori di competenza provinciale è pari a 8.217 alunni (A.S. 2019/2020) e sono 11 gli istituti di competenza provinciale. 19.

(20) La Provincia di Massa-Carrara ha sede nel cuore della città di Massa, e gli Uffici sono distribuiti nel Palazzo Ducale di Piazza Aranci.. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA PROVINCIA DI MASSA-CARRARA Con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 4 del 19/04/2019 è stato approvato il piano di riassetto organizzativo della Provincia di MassaCarrara. A seguito di tale riorganizzazione l'Ente risulta articolato nei seguenti Settori:. Ø Settore1- Amministrativo Istituzionale ·. Organi Istituzionali. ·. Affari Generali. ·. Comunicazione Istituzionale. ·. Avvocatura. ·. Gare Provveditorato Contratti. ·. Assistenza Enti Locali. ·. Servizio Personale. ·. Polizia Provinciale. ·. Archivio. ·. Protocollo. ·. URP – Ufficio Relazioni con il Pubblico 20.

(21) ·. Mercato del Lavoro (dal 28/6/2018 trasferito presso l’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego, come già detto, per il quale la provincia continua a gestire con avvalimento di personale ARTI i procedimenti da concludere e le risorse ancora presenti nel Bilancio provinciale). Ø Settore 2 - Finanze E Patrimonio ·. Finanze. ·. Bilancio. ·. Patrimonio e Fabbricati. ·. Economato. ·. SIC - Servizio Informativo e Comunicazione. ·. Pubblica Istruzione. ·. Rete Culturale. ·. Politiche di Genere. Ø Settore 3 - Tecnico ·. Servizio Viabilità. ·. Servizio Trasporti TPL – Trasporto Pubblico locale. ·. Servizio Programmazione Territoriale. ·. Espropri. ·. Ambiente. ·. Servizio Protezione Civile 21.

(22) La struttura organizzativa dell’Ente è rappresentata nell’Organigramma che segue. 22.

(23) La struttura organizzativa dell’Ente, al novembre 2019, è descritta nella seguente tabella: N° Settori. Settore 1. Struttura. AMMINISTRATIVOISTITUZIONALE. Dirigente. Posizione organizzativa. Titolare. A tempo indeterminato. Ambito (unità organizzative) Affari generali. Cammarata 50% Carbone M. (part-time 50%), Cimoli, Iacopini V. 10%, Ianuale, Leonardi, Parenti A., Scortini, Tassi, Rossi N., Salvatori. Leoncini Pietro. Organi istituzionali. Domenichini, Gargioli, Nari, Pelacci 25%, Zampolini L.. Segretario Generale Dirigente "ad interim ". Polizia Provinciale. Angeli, Albonetti, Bedogni, Chiocca, Giorgiani, Polloni, Cammarata 50%. Comunicazione istituzionale. Bianchi. Avvocatura Gare/Provveditorato/Contratti Assist.EE.LL./Finanz.Europei. Carbone V. 25%, Pelacci 75%. Servizio Personale. Auricchio, Baldi, Belli, Carbone V. 50%, Corazzini A., Mazzoni, Tassara. Avvocatura. Bezzi Riccarda. Servizio Personale. Biagioni Antonella. Finanze - Bilancio. Dazzi Michela. Lazzarotti, Carbone V. 25%, Orsini 75% Orsini 25% SUBTOTALE. Finanze - Bilancio - Economato Bertoli, Bonini 50%, Confetti, Rozzi, Fava, Vittore 20%, Musetti Gianpiero, Cantarelli. Totale 9,6 4,25 6,5 1 2 2 0,25 7,5 33,1 7,7. AMMINISTRATIVI: Biselli, Bonini 50%, Iacopini V. 90%, Poggi. Settore 2. FINANZEPATRIMONIO. Bigi Claudia. Patrimonio Fabbricati. Tongiani Marina R.. Patrimonio e Fabbricati. TECNICI: Del Pesce, Della Pina, Desiderato, Parenti G., Russo Fiorillo CANTONIERI/OPERAI: Corazzini A.M., Giuntini, Manfredi, Martini, Porta, Ricci P.,. 18,73. Tongiani G., Zangani R., Zampolini M., Vittore 33%. Pubblica Istruzione. Lazzerini Francesca. SIC Pubblica Istruzione - Politiche di genere. Silverini (part-time 66,67%), Castellani, Ciampi. 3. Bertolini, Vittore 47%. 2,47. SUBTOTALE. 31,9. AMMINISTRATIVI: Badiali G., Badiali R., Cucurnia, Fontanini, Simonelli, Tassi 50%, Valerio 40%,Vivoli. 6,9. AMMINISTRATIVI: Ambrosio, Micheloni, Panesi (part-time 50%), Ravani, Ricci U., Malaspina, Viscuso TECNICI: Cinquanta, Morabito 50%, Padroni G. (part-time 50%). Viabilità Settore 3. TECNICO. Viabilità. Alberti Mauro. CANTONIERI:. 41,5. Amadei, Ambrosiani, Ambrosini, Angeloni, Bailini, Barbieri, Bongi, Chiocca T.,. Michela Stefano. Coduri, Federici N., Federici P., Filippi, Fini, Fiorentini, Franchi, Galdini, Gianardi, Giovannini, Guadagni, Iacopini S., Iacopini T., Impera, Lombardi G., Lombardi M., Musetti Giovanni, Padroni F., Pucci, Signanini, Silvani, Simonini, Tronconi. Programmazione Territoriale. Nieri Marco. TPL/Trasporti. Gavarini Beatrice. Programmazione Territoriale Espropri - Ambiente. Menchini, Vannucci (part- time 66,67%), Morabito 50%, Valerio 40%. 3,9. TPL/Trasporti. Danesi, Guadagnano,Tassi 50%, Valerio 20%. 3,7. Protezione Civile. Boccarossa, Gatti SUBTOTALE. TOTALE DIPENDENTI di cui n. 4 part-time TOTALE DIRIGENTI IN SERVIZIO. TOTALE GENERALE OLTRE AL SEGRETARIO GENERALE. 23. 2 58 123 2. 125.

(24) La nuova dotazione organica rideterminata a seguito del Piano di riassetto organizzativo è descritta nella seguente tabella:. NUOVA D.O. IN BASE AL PIANO DI RIASSETTO (marzo 2019) Categoria Giuridica. Profilo professionale. Posti coperti. Di cui Posti a tempo pieno. Dirigente Amministrativo. 0 1 1 2 2 1. 1 1 2 1 1. 2 5 1 7 2 5 1 16 10 7 3 1 6. 2 4 1 6 2 5 1 15 8 7 3 1 5. Dirigente Contabile. DIRIGENTI. Dirigente Tecnico TOTALE DIRIGENTI Funzionario Amministrativo Funzionario Amm.Contabile. Posti a parttime al 66,67%. Posti a parttime al 50%. Posti a parttime al 33,33%. 0. 0. 0 1. 0. 0. 1. Posti vacanti. Posti totali. 1 0 0 1. 1 1 1 3 2 1 0 0 2 5 1 10 2 8 1 22 10 7 3 1 6. Funzionario Comandante Polizia. D3. Funzionario Legale Funzionario Tecnico TOTALE D3 Istr.Direttivo Giornalista Istr.Dirett. Amministrativo Istr.Dirett. Amm. Contabile. D1. Istr. Direttivo Tecnico Istr.Dir.Vice Comandante Polizia. TOTALE D1 Istruttore Amministrativo Istruttore Amm.Contabile Istruttore Agente Polizia Istruttore Coordinatore Polizia Istruttore Tecnico. C. 1. 3 3. 1. 0 2. 0. 6. 1. 0. Istruttore Contabile Istruttore Tecnico -Specializzato di Protezione Civile e Gestione delle Emergenze. 1. 1. 28. 25. 1. Istruttore Tecnico Capo Cantoniere. TOTALE C. 24. 0. 3. 0. 0. 0 28.

(25) Collaboratore Prof. Tecnico Collaboratore Prof. Amministrativo Collaboratore Prof. Amm.Contabile Collaboratore Prof.Centralinista Collaboratore Prof. Servizi Generali. B3. Collaboratore Prof. Tecnico Autista Collaboratore Prof. Tecnico Falegname Collaboratore Prof. Tecnico Tipografo Collaboratore Prof. Tecnico-Specializzato di Protezione Civile e Gestione delle Emergenze. TOTALE B3. 26 11 2 1 1 1 1 2. 26 11 2 1 1 1 1 2. 26 11 2 1 1 1 1 2. 1. 1. 46. 46. 7. 7. 2 23. 2 23. 32 1 1. 32 1 1. 0 0. 0. 0. 0. 46 0 7 0 2 25 0 34 1 1. 1. 130. 125. 1. 3. 1. 9. 139. 0. 0. 0. 0. Esecutore Servizi Generali Esecutore Amministrativo Esec. Comm.Messo Notif.Serv.Gen.. B1. Esec. Comm.Messo Notif. Autista Serv.Gen.. Esecutore Tecnico. 2. Esecutore Tecnico Autista. TOTALE B1. A. Operatore Servizi Generali. TOTALE A. Totale complessivo. 25. 0. 0. 2.

(26) ASSETTO AMMINISTRATIVO DELLE PROVINCE QUADRO STRATEGICO DI RIFERIMENTO. Con la Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di Comuni”, sono stati ridisegnati confini e competenze dell'amministrazione locale trasformando le Province in Enti di secondo livello. Nel nuovo assetto istituzionale alle Province sono assegnate le seguenti funzioni fondamentali: - Pianificazione territoriale e tutela e valorizzazione dell’ambiente, - Costruzione e gestione delle strade provinciali, - Programmazione della rete scolastica e gestione dell’edilizia scolastica, - Controllo fenomeni discriminatori e pari opportunità, - Amministrazione generale ed assistenza tecnico-amministrativa agli Enti locali. L’interruzione del processo di riforma costituzionale, a seguito della mancata conferma del relativo testo in sede di consultazione referendaria, ha avuto l’effetto di cristallizzare la riforma ordinamentale delle Province alle statuizioni della legge n. 56/2014, determinando una condizione di incertezza sia per quanto riguarda gli assetti istituzionali che per quanto riguardagli aspetti finanziari degli Enti interessati dalla riforma. Il D.L. Enti Locali n. 50/2017 “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo”, ha aperto ad una visione di carattere pluriennale definendo gli importi dei contributi alla finanza pubblica a carico delle Province e delle Città metropolitane per l’anno 2017 e seguenti nonché gli importi dei contributi a favore di Province e Città Metropolitane per viabilità ed edilizia scolastica per l’anno 2017 e quelli successivi. Il DPCM 10 marzo 2017 (pubblicato in GU il 29/05/2017) ha previsto un finanziamento a favore degli enti territoriali al fine della neutralizzazione della manovra aggiuntiva anno 2017 prevista dalla legge 190/2014 per gli anni 2017 e seguenti. Con il DL 50/2017 sono stati assegnati ulteriori fondi, per gli anni 2017/2019, per l’esercizio delle funzioni fondamentali. 26.

(27) Questi interventi hanno reso possibile per questa Provincia una programmazione delle attività di più lungo respiro, tenuto altresì conto della possibilità di assunzione che è stata riconosciuta a decorrere dal 2018 in misura % della spesa del personale cessato nell’anno precedente. Le sentenze della Corte Costituzionale n. 247/2017 e n. 101/2018 e le successive modifiche della normativa sui saldi di finanza pubblica e la “liberalizzazione” degli avanzi di amministrazione hanno permesso di avviare un’importante programmazione delle opere pubbliche. Pertanto a decorrere dall’anno 2019 le regioni a statuto speciale, le province autonome di Trento e di Bolzano, le città metropolitane, le province e i comuni utilizzano il risultato di amministrazione e il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa nel rispetto delle (sole) disposizioni previste dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118: - gli enti si considerano in equilibrio in presenza di un risultato di competenza dell’esercizio non negativo; - sono eliminati il monitoraggio e la certificazione del pareggio.. LE MISURE ADOTTATE CON LA LEGGE DI BILANCIO 2019. Le misure adottate con la Legge di Bilancio 2019 presentano un altro chiaro segnale di inversione di rotta: alle province delle regioni a statuto ordinario è attribuito un contributo di 250 milioni di euro annui per gli anni dal 2019 al 2033 da destinare al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e di scuole. Questo contributo è ripartito, con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da emanare entro il 20 gennaio 2019, per il 50 per cento, tra le province che presentano una diminuzione della spesa per la manutenzione di strade e di scuole nell'anno 2017 rispetto alla spesa media con riferimento agli anni 2010, 2011 e 2012 e in proporzione a tale diminuzione e, per il restante 50 per cento, in proporzione all'incidenza determinata al 31 dicembre 2018 dalla manovra di finanza pubblica di cui all'articolo 1, comma 418, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, e dall'articolo 47 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, commi 838 e 839, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, rispetto al gettito 27.

(28) dell'anno 2017 dell'imposta sull'assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile dei veicoli, dell'imposta provinciale di trascrizione, nonché del Fondo sperimentale di riequilibrio. Le spese finanziate dalle risorse assegnate per ogni annualità devono essere liquidate o liquidabili per le finalità indicate, ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, entro il 31 dicembre di ogni anno. In particolare, relativamente alle principali norme di interesse delle Province nella Legge di Bilancio (L. 145/2018), si segnalano i seguenti commi dell’Articolo 1: - Il comma 889 che attribuisce alle Province delle Regioni a Statuto Ordinario un contributo di 250 milioni euro annui per gli anni dal 2019 al 2033 da destinare al finanziamento dei piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e scuole. La norma stabilisce anche il criterio di riparto, che avverrà con decreto del Ministero dell’Interno di concerto con i Ministri dell’economia e delle infrastrutture, previa intesa in Conferenza Unificata. - Il comma 166 che assegna alle Province 120 unità delle 300 unità di personale tecnico specializzato che saranno assunte per la Struttura per la progettazione dei beni ed edifici pubblici (istituita al comma 162), per lo svolgimento delle attività per le Stazioni Uniche Appaltanti delle Province. - Il comma 561 che porta da 75 milioni a 100 milioni il fondo per gli alunni con disabilità per il triennio 2019 – 2021 - Il comma 270 che disciplina per legge l’utilizzo del personale dei Centri per l’Impiego da parte di Province o Città metropolitane qualora la Regione, con legge regionale, abbia già delegato o deleghi successivamente tale funzione. - Il comma 896 che fissa in maniera permanente le modalità di riparto del Fondo sperimentale di riequilibrio delle Province. - Il comma 819 che interviene sulla disciplina del saldo di bilancio pubblico rispetto all’utilizzo degli avanzi di amministrazione, in attuazione delle sentenze della Corte Costituzionale. - Il comma 872 che introduce l’inasprimento dei controlli in merito al rispetto dei tempi di pagamento della PA. - Il comma 906 che porta da 3/12 a 4/12 il limite massimo di ricorso alle anticipazioni di tesoreria.. 28.

(29) Con la legge 205/2017 sono stati stanziati a favore delle Province, per i interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria, la somma di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023. In sede di riparto alla Provincia di Massa Carrara sono stati attribuiti € 1.591.432,74. Le province e le città metropolitane certificano l'avvenuta realizzazione degli interventi di cui al comma 1076 entro il 30 giugno successivo all'anno di riferimento, mediante apposita comunicazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In caso di mancata o parziale realizzazione degli interventi, le corrispondenti risorse assegnate alle singole province o città metropolitane sono versate ad apposito capitolo dello stato di previsione dell'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate al fondo di cui al comma 1072. Con la L. 145/2018 ( legge finanziaria per il 2019) è stato attribuito alle province un contributo di 250 milioni di euro annui per gli anni dal 2019 al 2033 da destinare al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e di scuole. In sede di riparto alla Provincia di Massa Carrara sono stati attribuiti € 2.127.784,88. Tale contributo, diversamente dal precedente, non è soggetto a certificazione degli interventi svolti e pertanto può essere considerato un contributo "allargato" che può finanziare anche la spesa del personale dipendente addetto alle funzioni fondamentali ( rete viaria e scuole).. PIATTAFORMA PROGRAMMATICA DELL’UNIONE PROVINCE D’ITALIA (UPI) Gli esiti dell’interruzione del processo di riforma costituzionale, a seguito della mancata conferma del relativo testo in sede di consultazione referendaria, devono portare il Parlamento della XIII legislatura ad un lavoro legislativo che dia corpo, in modo organico e coerente, ad un’amministrazione locale fondata sui tre livelli costituzionalmente garantiti (Comuni, Province e Città Metropolitane) in piena attuazione delle disposizioni costituzionali del Titolo V e del principio di autonomia sancito dall’articolo 5 della Costituzione. 29.

(30) Dopo anni di incertezze istituzionali e finanziarie occorre tornare ad assicurare alle autonomie locali una visione prospettica, favorendo il consolidamento di una Provincia che, nel rapporto con la Regione e lo Stato, diviene soggetto di regia dello sviluppo territoriale, garantito dalla spesa di investimento e sorretto da adeguate risorse ordinarie sulle funzioni fondamentali.. In tale ottica occorre, in tempi brevi, rimettere al centro del dibattito politico:. 1) Il consolidamento e l’ampliamento delle funzioni attraverso: -. la revisione delle funzioni fondamentali;. -. l’attuazione di quanto previsto dai commi 88 e 90 della Legge 56/2014. -. la concentrazione a livello provinciale e metropolitano delle funzioni attualmente attribuite ad ATO;. -. il consolidamento del rapporto tra Province e Regione, al fine di superare la frammentazione amministrativa e la sovrapposizione di competenze, eliminando al contempo enti e strutture che svolgono impropriamente funzioni di livello locale;. -. la revisione della legislazione regionale attuativa della Legge 56/2014 (per la Regione Toscana L.R. n. 22/2015 e s.m.i.);. -. l’individuazione delle Assemblee dei Sindaci delle Province come luoghi di programmazione e riordino degli enti locali del territorio.. 2) La garanzia delle risorse finanziarie adeguate attraverso -. una rinnovata autonomia finanziaria di entrata e di spesa delle Province, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio, che possa garantire la copertura finanziaria in ordine alle funzioni esercitate;. -. la rivisitazione e aggiornamento dei fabbisogni standard, quali punti di riferimento esclusivo per il finanziamento integrale della spesa relativa alle sole funzioni fondamentali delle Province;. 30.

(31) -. la valorizzazione della propensione delle Province alla spesa di investimento, in sinergia con i Comuni, per il miglioramento della dotazione infrastrutturale dei territori, nonché per il rilancio degli investimenti a livello di sistema paese.. 3) La revisione del sistema elettorale e degli organi di governo che possa -. dare una legittimazione agli organi di governo, garantendo la rappresentanza di tutto il territorio;. -. prevedere un organo esecutivo ed una durata stabile degli organi, 5 anni in coerenza con quanto previsto per i Comuni, per dare stabilità e certezza al sistema di governo degli enti;. -. valorizzare il ruolo delle Assemblee dei Sindaci;. -. dare coerenza alle cause di ineleggibilità e incompatibilità previste per gli amministratori locali.. 4) La riforma del TUEL che porti a definire una normativa sugli enti locali coerente con i principi e le disposizioni della Costituzione e della Carta Europea delle Autonomie Locali.. 5) Un diverso ruolo delle Regioni volto a recuperare il loro ruolo prioritario di legislatori, affidato a loro dalla Costituzione, dando al contempo piena attuazione, sul piano delle competenze amministrative e delle connesse risorse finanziarie, al principio di sussidiarietà con conseguente valorizzazione del ruolo delle Provincie, delle Città Metropolitane e dei Comuni.. 6) Le riforme non più rinviabili volte a rafforzare il ruolo delle autonomie locali nei rapporti con le altre istituzioni della Repubblica, ed in particolare -. L’integrazione della Commissione parlamentare per le questioni regionali con rappresentanti delle regioni, Provincie, Città Metropolitane e Comuni, in attuazione dell’articolo 11 della Legge Costituzionale n. 3/2001; 31.

(32) -. La revisione delle Conferenze Intergovernative attraverso una modifica del D. Lgs. N. 281/1997 che porti ad una semplificazione del sistema di raccordi istituzionali con l’obiettivo di consentire una collaborazione tra i livelli di governo sul piano dell’indirizzo politico e amministrativo;. -. La previsione di una disciplina, ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione, che consenta a Province, Città Metropolitane e Comuni il ricorso alla corte Costituzionale sulle leggi e sugli atti avente forza di legge dello Stato e delle regioni che incidano sulle prerogative costituzionali delle autonomie locali.. 32.

(33) SEZIONE STRATEGICA. ANALISI DELLE RISORSE. 33.

(34) Le risorse a disposizione delle amministrazioni provinciali - quelle proprie, derivanti cioè dalla propria capacità impositiva - sono state significativamente erose nel corso degli ultimi anni per effetto delle manovre di finanza pubblica, che a partire dal 2010 hanno assicurato il concorso delle province al risanamento dei conti pubblici, in nome del principio del coordinamento della finanza pubblica, quantificato in importi via via più consistenti, anche in relazione all'aggravarsi della crisi economica e finanziaria. Il contributo alla finanza pubblica da parte delle province è stato, negli anni, assicurato sia attraverso misure di riduzione delle risorse finanziarie loro attribuite sia mediante strumenti miranti ad inasprire gli obiettivi di bilancio di tali enti ad invarianza di risorse loro attribuite (patto di stabilità interno, ora pareggio di bilancio). Con il D.L. n. 66/2014 il concorso alla finanza pubblica delle province è stato assicurato mediante la richiesta di risparmi di spesa corrente, da versare al bilancio dello Stato. Le riduzioni delle risorse provinciali disposte dai provvedimenti normativi di spending review, hanno, di fatto, inficiato la finalità programmatoria delle province. La Corte dei conti - nella Relazione sul "Riordino delle province, aspetti ordinamentali e riflessi finanziari", di aprile 2015 – analizzando i dati relativi alla ripartizione annuale del Fondo sperimentale di riequilibrio, che mostrano l'incidenza dei recuperi e delle riduzioni operate in forza delle disposizioni di finanza pubblica ed il significativo disallineamento tra le somme astrattamente imputabili in forza del decreto ministeriale di ripartizione del Fondo, quelle effettivamente assegnate e quelle, addirittura, oggetto di recupero (annualmente esposte nella tabella in appendice ai decreti di riparto), ha sottolineato come le risorse da Fondo sperimentale di riequilibrio abbiano rappresentato in questi anni un'entrata solo nominale. L'obbligo di partecipazione delle regioni e degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica discende dalla competenza dello Stato in materia di coordinamento della finanza pubblica, indicata dall'articolo 117 della Costituzione, ed è più esplicitamente previsto dalla nuova formulazione dell'articolo 119 della Costituzione - operata dalla legge costituzionale n. 1/2012 - volta ad introdurre il principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale. L'articolo 119, infatti, oltre a specificare che l'autonomia finanziaria degli enti territoriali (Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni) è assicurata nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, prevede che gli enti concorrono ad assicurare l'osservanza 34.

(35) dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea. Tali interventi sono stati spesso accompagnati dal blocco delle aliquote dei tributi propri di regioni ed enti locali, con l'obiettivo di evitare che le manovre a carico degli enti si traducessero, non già in riduzione della spesa corrente, bensì in aumento della pressione fiscale. Il concorso alla finanza pubblica delle province e delle città metropolitane delle regioni a statuto ordinario trova fondamento, oltreché nelle misure di riduzione della spesa, anche nel processo di riordino dei medesimi enti delineato dalla legge n. 56/2014, che, sostanzialmente, limita il novero delle funzioni da esercitare a quelle fondamentali specificamente individuate. Su tale base, il comma 418 dell'articolo 1 della legge n. 190/2014 prevede che le province e le città metropolitane concorrano al contenimento della spesa pubblica attraverso una riduzione della spesa corrente di 1.000 milioni di euro per l'anno 2015, di 2.000 milioni di euro per l'anno 2016 e di 3.000 milioni di euro a decorrere dall'anno 2017 (ripartite nelle misure del 90 per cento fra gli enti appartenenti alle regioni a statuto ordinario e del restante 10 per cento fra gli enti della regione Siciliana e della regione Sardegna).. Misure di finanza pubblica a carico del comparto Province/Città metropolitane Ai già rilevanti tagli dei trasferimenti disposti per le province a partire dal 2010 - previsti dall'art. 14, co. 1, D.L. n. 78/2010, dall'art. 28, co. 8, del D.L. n. 201/2011 (c.d. decreto Salva Italia) e dall'art. 16, co. 1-7, del D.L. n. 95/2012 (c.d. spending review) poi implementati dalla legge n. 228/2012 (legge di stabilità 2013) - nel corso della XVII legislatura sono stati posti ulteriori vincoli a carico dei bilanci delle Province e delle città metropolitane in vista di un significativo concorso delle stesse al contenimento della spesa pubblica. Si tratta, in particolare, delle disposizioni di cui all'articolo 47, comma 1, del D.L. n. 66/2014 (risparmi pari a 444,5 milioni per il 2014, a 576,7 milioni per il 2015 e a 585,7 milioni per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018) e di cui alla legge di stabilità per il 2015 (art. 1, comma 418, legge n. 190/2014), che, a seguito della riforma avviata con la legge n. 56/2014, richiede alle province e alle città metropolitane un contributo al risanamento della finanza pubblica in termini di risparmi di spesa corrente nell'importo di 1 miliardo di euro per il 2015, di 2 miliardi per il 2016 e di 3 miliardi di euro a decorrere dal 2017, da versare ad apposito capitolo del bilancio dello Stato. In aggiunta, l'articolo 19 del medesimo D.L. n. 66/2014, ha previsto un contributo alla finanza pubblica da parte di Province e Città metropolitane (pari a 100 milioni di euro per il 2014, 60 milioni per il 2015 35.

(36) e a 69 milioni a decorrere dal 2016), in considerazione dei minori costi della politica derivanti dalla legge n. 56/2014 (gratuità cariche politiche e venir meno sistema elettorale provinciale).. LA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA PROVINCIA DI MASSA-CARRARA. Con questi numeri quasi tutta l’imposta sull’RCA, prevista in euro € 8.500.000,00, verrà "prelevata" dallo Stato. 36.

(37) L'entrata più importante di questo Ente viene pertanto destinata a coprire i tagli imposti (trasferimenti) per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica.. La Tabella sottostante rappresenta i contributi che lo Stato ha riassegnato alle province finalizzandoli a determinati interventi come riportato:. Con la legge 205/2017 sono stati stanziati a favore delle Province, per i interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria, la somma di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023. In sede di riparto alla Provincia di Massa Carrara sono stati attribuiti € 1.591.432,74. Le province e le città metropolitane certificano l'avvenuta realizzazione degli interventi di cui al comma 1076 entro il 30 giugno successivo all'anno 37.

(38) di riferimento, mediante apposita comunicazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In caso di mancata o parziale realizzazione degli interventi, le corrispondenti risorse assegnate alle singole province o città metropolitane sono versate ad apposito capitolo dello stato di previsione dell'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate al fondo di cui al comma 1072. Con la L. 145/2018 ( legge finanziaria per il 2019) è stato attribuito alle province un contributo di 250 milioni di euro annui per gli anni dal 2019 al 2033 da destinare al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e di scuole. In sede di riparto alla Provincia di Massa Carrara sono stati attribuiti € 2.127.784,88. Tale contributo, diversamente dal precedente, non è soggetto a certificazione degli interventi svolti e pertanto può essere considerato un contributo "allargato" che può finanziare anche la spesa del personale dipendente addetto alle funzioni fondamentali ( rete viaria e scuole).. La Spesa per l'esercizio delle funzioni fondamentali viene di seguito rappresentata e ammonta per il 2019 ad € € 11.200.042,63 e per il 2021 € 11.200.042,63.. 38. 11.639.342,63 , per il 2020.

(39) 39.

(40) 40.

(41) A queste somme si aggiungono i trasferimenti allo Stato che sono :. ANNO 2020 totale concorso alla finanza pubblica. 7.366.232,14. ANNO 2021 7.430.146,02. ANNO 2022 8.057.630,62. Preme far notare, dall'elencazione delle spese suddette, che le maggiori voci di spesa sono incomprimibili e sono da definirsi quali spese per il funzionamento della macchina amministrativa ( es. spese del personale, utenze, assicurazioni, quota interesse, quota capitale, ecc.) e considerando che le entrate senza vincolo di destinazione ammontano a complessive € 19.153.314,34 per il 2020, € 19.333.314,34 per il 2021 ed € 19.333.314,34 per il 2022 , per la "programmazione" su interventi per strade e scuole con risorse proprie, l'Amministrazione ha a disposizione solo € 352.900,00 per il 2020, € 187.000,00 per il 2021 e € 427.000,00 per il 2022.. 41.

(42) Nella tabella sottostante si rappresenta quanto sopra riportato:. PAREGGIO DI BILANCIO. L’abrogazione del previgente assetto normativo in materia di saldi di finanza pubblica, a partire dal 1° gennaio 2019 è contenuta nei commi 819 e seguenti della legge di bilancio 2019. Fanno eccezione le sole regioni a statuto ordinario, per le quali le nuove disposizioni in materia di equilibrio di bilancio verranno applicate soltanto a partire dall’anno 2021. 42.

(43) Ma qual è il nuovo equilibrio che gli enti locali devono rispettare? Il comma 821 lo individua nel risultato di competenza non negativo, come desunto dal prospetto della verifica degli equilibri allegato al rendiconto della gestione. Si tratta del prospetto denominato ‘Verifica equilibri’ dell’allegato 10 ‘Rendiconto della gestione’ che si compone dell’equilibrio di parte corrente, di quello di parte capitale e dell’equilibrio finale. Ora, in fase previsionale il bilancio è sempre in equilibrio, perché così deve essere ai sensi dell’art. 162, comma 6 del TUEL. Quest’ultimo articolo individua e definisce l’equilibrio di parte corrente che, come ben noto, non può essere negativo in tale fase. L’equilibrio di parte capitale viene definito per differenza in quanto complementare ad esso, essendo il bilancio di previsione approvato sempre in equilibrio complessivo. In sede di rendiconto l’allegato 10 dà conto di tali equilibri parziali, a cui si aggiunge l’equilibrio dato dal saldo fra accertamenti del titolo 5 dell’entrata (alle tipologie 200, 300 e 400) e gli impegni del titolo 3 di spesa (ai programmi 2, 3, 4). La somma algebrica di tali equilibri parziali determina l’equilibrio finale. La novità assoluta rispetto al passato sta nel fatto che fra le entrate rientrano sia l’avanzo di amministrazione sia le entrate da indebitamento, siano esse nuove e come tali allocate al titolo 6, siano essi rivenienti da mutui e prestiti contratti in passato e come tali già confluite nella voce ‘FPV di entrata’. Simmetricamente, sul fronte delle spese entrano il disavanzo di esercizio e il FPV anche se derivante da indebitamento, nonché il titolo 4, relativo al rimborso della quota capitale di mutui e prestiti. Tutto ciò è conseguenza delle sentenze della Corte costituzionale n. 247 del 29 novembre 2017 e n. 101 del 17 maggio 2018 che hanno smantellato il vecchio saldo di finanza pubblica, di cui un parziale anticipo sul 2018 era stato introdotto dalla circolare del MEF n. 25 del 3 ottobre 2018. Il saldo di competenza (definito ‘equilibrio finale’ nell’allegato 10), pari alla differenza fra le componenti positive (A) e le componenti negative (B) così ottenuto deve avere valore maggiore o pari a zero. Quest’ultimo, per il nostro Bilancio di previsione 2020-2022, può essere così riassunto nella tabella che segue:. 43.

(44) 44.

(45) SEZIONE STRATEGICA. PROGRAMMI. 45.

(46) MISSIONE. 01. SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE. 0101. 01. ORGANI ISTITUZIONALI. PROGRAMMA. Ø UFFICIO PRESIDENZA Dirigente: Pietro LEONCINI. Coordina la programmazione delle relazioni pubbliche, anche istituzionali. Cura rapporti con soggetti istituzionali ed associazioni del territorio . Cura la segreteria e le attività connesse ai rapporti interni ed esterni del Presidente Cura le attività e i procedimenti relativi al cerimoniale ed alla rappresentanza( es. ricevimenti di autorità, organizzazione di incontri ufficiali ed eventi di rilievo istituzionale, ecc.). Svolge attività di coordinamento con i comuni del territorio ove previsto dalle relative attività istituzionali. Svolge il coordinamento delle attività degli autisti di rappresentanza Cura la redazione dei decreti presidenziali, delle ordinanze presidenziali e degli atti d’indirizzo del presidente, delle deleghe ed autorizzazioni agli amministratori ed ad altri soggetti dell’amministrazione Provinciale Aggiorna l’elenco dei rappresentanti della Provincia presso enti, aziende ed istituzioni, con formazione ed aggiornamento dei relativi fascicoli Organizza il servizio di gonfalone nell’ambito di manifestazioni varie in attuazione e nel rispetto del regolamento vigente. 46.

(47) Predispone programmi, progetti e pratiche di richiesta di contributi e finanziamenti a regione, ministero, ecc. Gestione delle sale e degli spazi di Palazzo Ducale (Sala della Resistenza, sala retroconsiliare, loggiato, cortile) in coordinamento con eventuali altri settori/uffici coinvolti per altri spazi del Palazzo Ducale.. Ø UFFICIO CONTROLLI Dirigente: Pietro LEONCINI. Gestione con la partecipazione del Settore Finanze e Bilancio dei controlli interni ex art. 148 del D.Leg.vo 18 agosto 2000 n. 267.. Ø CONSIGLIO, ASSISTENZA GRUPPI CONSILIARI, CONSIGLIERI PROVINCIALI, ASSEMBLEA DEI SINDACI Dirigente: Pietro LEONCINI. Cura le funzioni di segreteria del Consiglio e dell'Assemblea dei Sindaci e le attività connesse ai rapporti interni ed esterni. Cura la convocazione, la predisposizione dell’ordine del giorno e relativa notifica, l’assistenza nei lavori del Consiglio provinciale e dell'Assemblea dei Sindaci con organizzazione dei consigli provinciali e 47.

(48) dell'Assemblea, sia in modalità ordinaria che straordinaria, in sede e fuori sede, nonché la verbalizzazione delle sedute consiliari e dell'Assemblea. Archivia gli atti del Consiglio e dell'Assemblea ed eventualmente ne cura l'invio agli organi di controllo. Cura la trasmissione degli atti agli uffici interessati, rilascia copie dei provvedimenti medesimi. Fornisce assistenza giuridico - amministrativa ai capigruppo consiliari, ai gruppi consiliari, ai singoli consiglieri provinciali ed ai membri dell'Assemblea dei Sindaci Cura le procedure relative alle missioni del Presidente e dei consiglieri provinciali Provvede alla predisposizione dell’ordine del giorno delle sedute della conferenza dei capigruppo consiliari con organizzazione e verbalizzazione delle sedute. Provvede alla assegnazione e riassegnazione dei fondi ai capigruppo consiliari con controllo della rendicontazione delle spese effettuate (ove presenti in Bilancio le relative risorse).. 0102. PROGRAMMA. 02. SEGRETERIA GENERALE. Ø SEGRETERIA GENERALE Dirigente: Pietro LEONCINI. Provvede a ricevere e raccogliere proposte di delibera/informative per il Presidente e verificare la completezza degli atti . Predisporre ordine del giorno Decreti del Presidente. 48.

(49) Integrare la verbalizzazione a seguito dell’esito dei Decreti Presidenziali al fine di consentire la trasmissione degli all'albo pretorio o al settore di competenza per gli adempimenti successivi. Conservare originali delle proposte di Decreto. Curare la tenuta dei registri dei decreti del Presidente e dei decreti del Segretario Generale, l’invio all’albo degli stessi per la pubblicazione, la conservazione degli originali. Curare la verbalizzazione delle riunioni della conferenza dei dirigenti.. Ø ROGITO CONTRATTI Dirigente: Pietro LEONCINI. Provvede a predisporre e curare la stipula e conservazione dei contratti redatti in forma pubblica amministrativa. Fornisce assistenza nella stipula delle convenzioni e dei disciplinari di concessione redatti come scritture private autenticate, curandone la conservazione. Cura il repertorio e la registrazione di contratti e disciplinari. Cura le operazioni fiscali inerenti all’attività contrattuale, tenendo rapporti con l’Agenzia delle Entrate e con il Tesoriere Provinciale.. 49.

(50) Ø GARE APPALTI CONTRATTI Dirigente: Pietro LEONCINI. Cura la fase amministrativa della procedura di affidamento di appalto di lavori e servizi e forniture sopra soglia comunitaria e sotto soglia, ad esclusione degli affidamenti sino ad € 40 mila gestiti dai singoli settori. Svolge tale funzione per tutti i servizi dell'amministrazione che, programmandosi con il servizio stesso, attraverso la dirigenza competente, ne facciamo richiesta. In particolar modo il servizio cura, in collaborazione con il settore proponente, la stesura dei bandi/ lettere di invito, l'espletamento della procedura di gara, fino all’affidamento definitivo ed alla sua integrazione dell'efficacia. Provvede a predisporre e curare la stipula e conservazione dei contratti redatti in forma pubblica amministrativa. Fornisce assistenza nella stipula delle convenzioni e dei disciplinari di concessione redatti come scritture private autenticate, curandone la conservazione. Cura il repertorio e la registrazione di contratti e disciplinari. Cura le operazioni fiscali inerenti all’attività contrattuale, tenendo rapporti con l’Agenzia delle Entrate e con il Tesoriere Provinciale.. 50.

(51) 0103. PROGRAMMA. 03. GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE, PROVVEDITORATO. Ø GESTIONE BILANCIO DI PREVISIONE Dirigente: Claudia BIGI. Provvede a: Predisposizione e redazione del Bilancio di Previsione. Cura e raccolta delle richieste di variazioni al bilancio e predispone le variazioni stesse Predisposizione e approvazione Piano Esecutivo di Gestione con relativa documentazione. Predisposizione relazione al Bilancio. Controllo su corretta gestione delle entrate e delle spese tramite l’espressione di pareri e visti sugli atti deliberativi e sulle determinazioni dirigenziali. Consulenza ai diversi settori dell’Ente ai fini della predisposizione del Bilancio.. Ø GESTIONE RENDICONTO Dirigente: Claudia BIGI Provvede a: Redazione modelli relativi ai Conti di Gestione da inviare alla Corte dei conti. Predisposizione della relazione al Conto Consuntivo. 51.

(52) Predisposizione del conto del patrimonio per la Redazione del Conto Consuntivo. Verifica dei collegamenti tra le entrate /uscite per redazione conto consuntivo. Monitoraggio dei residui attivi e passivi e sistemazione della partite di debito e credito con altri enti della P.A. Consulenza ai diversi settori dell’Ente ai fini della predisposizione del Rendiconto.. Ø SPESE Dirigente: Claudia BIGI. Esamina e controlla, per quanto di competenza, con riferimento alla regolarità contabile ed all'attestazione della copertura finanziaria, le deliberazioni adottate dal Consiglio e i Decreti del Presidente. Registra impegni di spesa e sub impegni, emette e registra mandati di pagamento previa verifica della relativa documentazione contabile di spesa. Cura la diffusione generalizzata a tutti i servizi dell’ente dei buoni d’ordine informatizzati. Cura il ricevimento, la numerazione e la trasmissione delle fatture ai vari settori dell’Ente. Predispone e cura la pubblicazione dell’Albo dei Beneficiari ed opera verifiche contabili per la predisposizione del rendiconto dei contributi straordinari. Effettua il monitoraggio per pareggio dei saldi di finanza pubblica e partecipa al Controllo di gestione. 52.

(53) Ø MUTUI Dirigente: Claudia BIGI. Provvede a: Effettuazione della scelta della tipologia di fonte di finanziamento per la copertura dell’acquisizione di beni di investimento e svolgimento di tutte le attività connesse. Predisposizione, cura e sviluppo di tutte le procedure e atti relativi alla rinegoziazione dei mutui, compreso il controllo incrociato tra finanziamenti aperti, residui di bilancio e opere in essere per il recupero di risorse riutilizzabili per la realizzazione di nuovi investimenti.. Ø ECONOMATO Dirigente: Claudia BIGI. Gestisce, organizza e distribuisce il materiale di cancelleria necessario al funzionamento degli uffici provinciali. Gestisce le scorte di magazzino. Cura il pagamento, con il Fondo Cassa Economale - delle minute spese attraverso l’emissione dei buoni economali. Predispone i rendiconti e le verifiche ordinarie di cassa bimestrali. Predispone le verifiche straordinarie di cassa trimestrali per il Collegio dei Revisori dei Conti . 53.

(54) Ø GESTIONE PATRIMONIO MOBILIARE Dirigente: Claudia BIGI. Cura, predispone e segue l’inventario di tutti i beni mobili allocati all’interno dell’ente redigendo verbali di presa in carico, verbali di dismissione. Cura la registrazione del trasferimento dei beni da ufficio ad ufficio o da sede a sede effettuando anche sopralluoghi. Gestisce i comodati d’uso attraverso l’espletamento di controlli c/o i destinatari dei beni dati in uso, nonché la soggezione da parte dell’Ente al controllo per i beni dati in uso ad esso. Predispone la rendicontazione annuale patrimonio beni mobili. Predispone della revisione generale del patrimonio avente scadenza decennale.. Ø PROVVEDITORATO Dirigente: Pietro LEONCINI. Cura e segue le polizze assicurative dell’Ente. Cura e segue il contratto fornitura calore Cura l’acquisto ed il noleggio di macchine fotocopiatrici/stampanti per gli uffici provinciali e gli Istituti scolastici . 54.

(55) 0104. PROGRAMMA. 04. GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI. Ø UFFICIO ENTRATE Dirigente: Claudia BIGI. Provvede al reperimento idonea documentazione e conseguente accertamento delle entrate. Predisposizione, controllo emissione di reversali d’incasso. Cura l’archiviazione delle reversali e dei mandati di pagamento. Previsione e monitoraggio costante delle entrate tributarie. Gestione del programma C.O.S.A.P. con emissione della relativa bollettazione e archiviazione della stessa. Gestione contabile IVA trasporti e liquidazione rimborsi IVA ai Comuni. Riscossioni coattive. Verifica situazione debiti / crediti con i Comuni. Verifica della corretta attuazione della Convenzione di tesoreria. Impiego della liquidità (giacenze di cassa eccedenti il fabbisogno).. 55.

(56) Ø ASSISTENZA COLLEGIO DEI REVISORI Dirigente: Claudia BIGI. Organizza gli incontri del Collegio dei Revisori provvedendo alla loro convocazione. Predispone la documentazione per effettuare le verifiche a campione sugli atti dell’Ente. Effettua assieme ai revisori le verifiche trimestrali di cassa. Predispone il materiale al fine di ottenere il parere dei Revisori sulle variazioni al Bilancio richiesta dai Dirigenti. Fornisce assistenza nella redazione della relazione dei Revisori sia al Bilancio che al Conto Consuntivo. Predispone e cura la formazione degli atti per l’invio alla Corte dei conti del questionario da questa richiesto sia per il Bilancio che per il Conto Consuntivo. Predispone e redige gli atti di liquidazione per i compensi dei revisori.. 0105. PROGRAMMA. 05. GESTIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI. Ø GESTIONE SOCIETÀ PARTECIPATE E CONTROLLATE Dirigente: Claudia BIGI. Effettua, come previsto dal vigente regolamento sui controlli, la supervisione sulla raccolta e 56.

(57) sull’aggiornamento delle informazioni relative agli organismi partecipati, (dati finanziari, di assetto organizzativo, di Governance della controllata o partecipata, nonché informazioni di natura tecnica e gestionale); la verifica di un corretto flusso informativo e documentale, da e verso i Settori provinciali competenti per ogni singola società; la supervisione all’attuazione degli adempimenti previsti dalle leggi in materia di partecipazioni in enti e società; Trasmette i dati societari raccolti ai richiedenti (Corte dei Conti, Funzione Pubblica, altra P.A. etc). Cura l’acquisto e la vendita delle azioni delle partecipate. Predispone e segue l’iter per l’esercizio del diritto d’opzione. Cura l’aggiornamento sul sito istituzionale dell'Amministrazione della situazione e dei dati delle società partecipate e controllate.. Ø GESTIONE PATRIMONIO IMMOBILIARE Dirigente: Claudia BIGI. Provvede a: Sviluppo e redazione del "Rapporto Programmatico sul Patrimonio dell’Ente”, del “Rapporto sulla consistenza catastale del patrimonio dell’Ente” e del “Rapporto sul patrimonio disponibile ed indisponibile dell’Ente”. Monitoraggio costante e dinamico di tutti i dati attinenti l’edificio, con particolare riguardo ai costi 57.

(58) energetici, manutentivi, funzionali ecc.. nonché attività gestionale e amministrativa correlata al. monitoraggio della liquidazione delle utenze. Collaborazione per l’elaborazione di accatastamenti, la predisposizione di volture e le variazioni catastali per l’ottenimento di rendite definitive. Verifica delle stime redatte ed eseguire stime, sia su base sintetico comparativa e sia su base analitica. Verifica giuridica amministrativa nei confronti dei beni in fase di acquisizione (verifica titolarità giuridica, analisi pesi e servitù, aspetti storici e urbanistici). Predisposizione e presentazione del provvedimento attinente alla variazione di consistenza patrimoniale. Attivazione per eventuali sanatorie previa integrazione della documentazione e ottemperamento alle prescrizioni imposte. Analisi del patrimonio in difetto e predisposizione di nuove pratiche. Monitoraggio, in stretta relazione con l’attività catastale di tutte le tasse e di tutte le imposte (ICI, TARSU ecc.). Gestione tecnico-amministrativa beni immobili di proprietà ad uso proprio e ad uso di terzi. Situazioni contabilità patrimoniale con i Comuni Gestione tecnico-amministrativa degli Istituti scolastici sia di proprietà che quelli in disponibilità. Redazione per il Ministero delle Finanze del Conto del Patrimonio. Redazione di Disciplinari – contratti sui beni immobili. Collaborazione con i vari Settori interessati ai contratti di beni da dare in concessione . Tenuta dell’inventario beni immobili Disamina dei diritti di prelazione beni del Ministero e Agenzia del Demanio Attuazione Federalismo demaniale 58.

(59) Partecipazione alle Assemblee condominiali Cura e segue tutto l’iter per il pagamento e gli incassi delle locazioni; Supporto alla redazione dell’inventario beni Supporto alla registrazione atti Agenzia delle Entrate.. Ø MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA PATRIMONIO IMMOBILIARE ED IMMOBILI IN CONCESSIONE Dirigente: Claudia BIGI. Provvede alla redazione di perizie per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; organizza le maestranze per l'esecuzione dei lavori condotti in proprio dall'Amministrazione; provvede alla sorveglianza del patrimonio immobiliare (scuole ed edifici di proprietà) rilevando eventuali danni provocati da terzi e segnala le criticità; provvede alla direzione lavori e alla loro contabilizzazione e liquidazione; realizza la stesura di nuovi progetti di adeguamento alle normative e di nuova realizzazione; effettua rilievi planimetrici per redigere nuove progettazioni o trasformazioni in ristrutturazione; predispone atti per la richiesta di nulla osta od autorizzazioni necessari per la realizzazione dei lavori ai vari Enti ed organismi preposti.. 59.

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