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DDooccuummeennttoo UUnniiccoo ddii VVaalluuttaazziioonnee ddeeii rriisscchhii ddaa IInntteerrffeerreennzzaa

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(1)

DDooccuummeennttoo UUnniiccoo ddii VVaalluuttaazziioonnee ddeeii rriisscchhii IInntteerrffeerreennzzaa-- SSeeddee IINNAAIILL ddii GGeennoovvaa A

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Pubblica Amministrazione presso cui sono eseguiti i lavori in appalto:

INAIL- Direzione Regionale Liguria e Sedi Liguri

Il Datore di Lavoro Committente

Dott.ssa Carmela Sidoti

(2)

A cura del RSPP

INDICE

INTRODUZIONE 3

1 Prefazione 4

1.1 Gestione del DUVRI 4

1.2 Normativa di riferimento 6

1.3 Documentazione di sicurezza e salute 7

2.1 Dati relativi ai luoghi di lavoro 8

2.2 Dati relativi alle imprese appaltatrici 9

3 Rischi relativi ai luoghi di lavoro 13

4.1 Rischi e misure connessi a interferenze tra lavorazioni 19

4.2 Modalità di valutazione dei rischi interferenziali 19

4.3 Valutazione del rischio interferenziale 22

4.4 Valutazione dei costi della sicurezza 22

SSR manutenzione impianti elettrici, illuminazione, sicurezza e controllo accessi 23 SSR manutenzione impianti idrico sanitario, riscaldamento, raffrescamento 24

SSR manutenzione impianti antincendio 25

SSR Servizio pulizia giornaliere e periodiche 26

SSR manutenzione gestione e controllo apparecchiature elettromedicali 27

SSR manutenzione impianti elevatori 28

SSR installazione trasloco arredi, smaltimento arredi e materiali 29

Schema Accettazione DUVRI 30

(3)

INTRODUZIONE

Il presente documento ha lo scopo di gestire i rischi interferenziali (art. 26 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) che possano generarsi per l’attività lavorativa propria dell’INAIL e dei principali lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dati in appalto. I servizi concessi attualmente in affidamento sono:

 Manutenzione Impianti elettrici

 Manutenzione impianto idrico sanitario

 Manutenzione impianto di riscaldamento

 Manutenzione di raffrescamento

 Manutenzione impianto antincendio

 Manutenzione impianto di sicurezza e controllo accessi

 Pulizie giornaliere e periodiche

 Manutenzione e controlli apparecchiature elettromedicali

 Manutenzione impianti elevatori

 Servizio di reception e portineria

 Installazione trasloco arredi, smaltimento arredi e materiali

Per facilitarne la consultazione e i successivi aggiornamenti, il presente documento è suddiviso nelle seguenti parti:

Parte I - Aspetti generali della sicurezza:

Lo scopo di questa parte è di fornire un’informazione di base a chiunque voglia consultare il DUVRI, le informazioni in esso contenute e i concetti che stanno alla base della redazione del presente elaborato; l’intero documento o sue porzioni potranno essere oggetto di approfondimento ed integrazione.

Parte II – Identificazione dei soggetti coinvolti e descrizione delle opere:

sono qui individuati i soggetti prescritti dal D.Lgs 81/2008 e legge 123/2007 e s.m.i.

Parte III – Ambienti di lavoro:

in questa sezione sono descritte le modalità esecutive delle attività, le tipologie dei pericoli legati alle zone oggetto dei lavori e le informazioni di base relative alle misure di pronto soccorso e gestione dell’emergenza inerenti i luoghi dove l’appaltatore opererà.

Parte IV – Analisi delle interferenze e misure di prevenzione e protezione:

in questa sezione sono descritti i rischi derivanti dalla sovrapposizione delle attività del Committente/D.L. e degli appaltatori; sono indicate le misure di prevenzione e protezione per eliminare e/o ridurre tali rischi interferenziali e la dove possibile la stima dei costi della sicurezza.

In appendice a questa parte è anche inserita l’accettazione del DUVRI con la firma di tutti i soggetti coinvolti.

ALLEGATO 1 In questa parte sono da inserire gli eventuali DVR/POS e tutta la documentazione consegnata dalla ditta appaltatrice.

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A cura del RSPP

PARTE I - ASPETTI GENERALI DELLA SICUREZZA

1 PREFAZIONE

Il DUVRI è stato redatto in conformità a quanto previsto dal D.Lgs 81/2008. Secondo le disposizioni del suddetto decreto, l’elaborato comprende:

 generali, di

carattere contrattuale che regolano i rapporti tra Committenza e Appaltatore;

 lative alle singole fasi di lavoro

tenendo conto dei rischi interferenziali evidenziati e individuandone le relative misure di prevenzione.

Il DUVRI sarà utilizzato nell’ambito del coordinamento dell’appalto e ne rappresenterà il documento operativo di riferimento.

E’ necessario revisionare e integrare il DUVRI ogni qualvolta, durante l’esecuzione degli appalti, si manifesti l’esigenza di modificare le indicazioni precedentemente definite. Il documento sarà consegnato dal Committente ad ogni appaltatore, Dato in visione agli RLS INAIL e rappresenterà la certificazione del lavoro di coordinamento svolto.

1.1 GESTIONE DEL DUVRI

1.1.2 Attori delle procedure

Ai fini di una corretta attuazione del presente DUVRI, vengono di seguito definite le procedure che interessano i soggetti coinvolti nell’opera, ovvero gli “attori delle procedure”.

Relativamente agli attori delle procedure, nei seguenti paragrafi vengono illustrate le competenze e responsabilità.

1.1.3 Competenze e responsabilità INAIL

Il Committente

Il Committente è il soggetto per conto del quale viene realizzata l’appalto, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nell’appalti in oggetto, per i locali della Direzione Regionale Liguria, per quelli delle sedi di Genova e per il COT di Samperdarena, il Committente, ai sensi della legge 123/07, coincide con il Datore di Lavoro nella persona del Direttore Regionale. Nelle altri sedi INAIL della Liguria, il Datore di Lavoro è in genere il Direttore di Sede o chi individuato dalle disposizioni della organizzazione INAIL per la sicurezza interna.

Il Datore di lavoro

Il Datore di lavoro è un soggetto pubblico o privato, titolare del rapporto di lavoro con i lavoratori e responsabile dell’impresa o della unità produttiva. Secondo il D.Lgs 81/2008 art. 26, il datore di lavoro, prima dell’inizio dei lavori deve provvedere alla stesura del DUVRI; dovrà in seguito pretendere l’osservanza di quanto previsto nel piano, o direttamente o mediante preposti incaricati.

I compiti del datore di lavoro sono:

- Predisporre un’organizzazione sicura del lavoro;

- Valutare i rischi interferenziali;

- Vigilare sull’applicazione del DUVRI;

- Individuare i necessari mezzi di protezione e prevenzione;

- Realizzare la massima sicurezza tecnologicamente fattibile;

- Richiedere periodiche verifiche delle attrezzature in uso;

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- Provvedere, nei casi previsti dalla legge e secondo le modalità indicate, che venga svolto il controllo sanitario dei lavoratori;

- Produrre valutazioni dei rischi, dopo aver esaminato le metodologie previste per l’esecuzione dei lavori;

- Informare i lavoratori dei rischi cui sono soggetti nei luoghi di lavoro;

- Predisporre l’opportuna cartellonistica di sicurezza;

- Fissare riunioni periodiche tra i titolari delle varie ditte appaltatrici

Il datore di lavoro, inoltre, ai sensi del dell’art. 18 e 50 del D.Lgs 81/2008, consulta preventivamente i rappresentanti per la sicurezza, i quali possono ricevere chiarimenti sui contenuti del DUVRI e formulare proposte al riguardo. I rappresentanti per la sicurezza sono consultati dal datore di lavoro anche in occasione di modifiche significative da apportare al documento.

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A cura del RSPP

1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO: NORME IN MATERIA DI SICUREZZA E DI IGIENE NEI LUOGHI DI LAVORO

Nella stesura del presente elaborato si è fatto riferimento alle normative vigenti, in particolare viene riportato un elenco non esaustivo delle principali:

DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Legge 03.08.2007 n. 123 - Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia.

D.Lgs 493/96 – segnali di comando;

Decreto Legislativo 25 luglio 2006, n. 257 - Attuazione della direttiva 2003/18/CE relativa alla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro;

D.M. del 25/03/1982 - Modificazione del D.M. 27/09/65 concernente la determinazione delle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco;

D.P.C.M. 1/01/1991 - Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno;

Legge n. 475 del 2/07/1957 - Disposizioni sull’uso dei combustibili liquidi;

D.P.R. n. 1391 del 22/12/1970 - Regolamento di applicazione della Legge n.615;

Norme UNI 8199 del 3/01/1981 - Rumore da impianti;

D.M. Interno del 26/06/1984 e successivi - Reazione al fuoco dei materiali;

D.M. Interno del 24/11/1984 - Utilizzazione del gas naturale;

Norme UNI EN 81 - Impianti elettrici a servizio di ascensori e montacarichi;

D.P.R. n. 1497 del 29/05/1963 - Approvazione del regolamento per ascensori e montacarichi;

D.M. n. 587 del 4/12/1987 - Adeguamento degli impianti elevatori alle direttive CEE;

D.P.R. n. 162/99 – Impianti elevatori

D.M. 1/12/1975 - Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione;

Norme ISPESL - ENPI - VV.FF. - C.T.I. - A.S.L.;

D.M. n. 37/2008 (ex. D.P.R. n. 447 del 6/12/1991 - Regolamento di attuazione della legge 46/90);

Norme C.E.I. (Comitato elettrotecnico Italiano):

11.01 Norme generali per gli impianti elettrici;

11.08 e varianti Impianti di messa a terra;

11.10 Impianti elettrici a servizio di ascensori e montacarichi;

11.11 Impianti elettrici negli edifici civili;

64.02 Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione;

64.08 Impianti elettrici utilizzatori fino a 1000 Volt c.a.;

81.01 Impianti di protezione contro i fulmini;

81.14 Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche;

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1.3 DOCUMENTAZIONE DI SICUREZZA E SALUTE

1.3.1 Documenti da inviare al Committente

Prima dell’inizio dell’appalto, le ditte aggiudicatrici dello stesso o la ditta affidataria, compreso il soggetto rappresentante della eventuale Riunione Temporanea d’Imprese, devono essere consegnati i seguenti documenti:

1. Visura Camerale aggiornata (data di emissione non superiore ai 6 mesi);

2. Elenco dei dipendenti operativi con relative informazioni riguardanti:

- Nominativo;

- Mansione;

- Verbale di formazione;

- Elenco e consegna DPI;

- Indicazione e disponibilità dell’orario di lavoro;

3. DURC (con data di emissione non superiore ad 1 mese) da inviare periodicamente secondo quanto disposto dalla Committenza/Datore di Lavoro;

4. Curriculum aziendale;

5. Posizione INAIL/INPS;

6. Elenco attrezzature e mezzi d’opera idonei alla esecuzione dell’opera;

7. Elenco dei prodotti e delle schede di sicurezza;

8. Numero e tipologia degli infortuni;

9. Elenco e descrizione dei fattori di rischio legati alle mansioni svolte dai lavoratori/operatori;

10. Autocertificazione riguardanti gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/2008;

11. Verbale informazione ai lavoratori sui rischi specifici dell’attività;

12. Nominativo RSPP;

13. Nominativo RLS/RLST;

14. Datore di Lavoro;

15. Nomina e elenco degli Addetti alle Emergenze operanti presso la committenza;

16. Documento di valutazione dei rischi.

L’elenco sovrastante non è da considerarsi esaustivo e può essere integrato e/o ridotto previa consultazione ed approvazione del Committente.

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A cura del RSPP

Parte II – Individuazione dei luoghi di lavoro e Identificazione dei soggetti coinvolti

2.1 DATI RELATIVI AI LUOGHI DI LAVORO

2.1.1 Ubicazione dei luoghi oggetto dell’appalto

Città Indirizzo

Cap. Città (Prov.)

2.1.2 DATI RELATIVI AL SOGETTO APPALTANTE

Figure di riferimento ai sensi del D.Lgs. 81 del 09/04/2008 e s.m.i.

COMMITTENTE

RUOLO NOME COGNOME INDIRIZZO TELEFONO

Committente Datore di Lavoro RSPP

ASPP

Medico Competente RLS

RLS RLS

Incaricati evacuazione Incaricati evacuazione Incaricati evacuazione Lotta Antincendio Lotta Antincendio Lotta Antincendio Primo soccorso Primo soccorso Primo soccorso Primo soccorso

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Ragione sociale

2.2 DATI RELATIVI ALLE IMPRESE APPALTATRICI

Dati generali dell’impresa Ragione Sociale

Lavori Appaltati Sede Legale (indirizzo) n. totale dipendenti Telefono/fax/e-mail

Datore di lavoro

Referente lavori in appalto Lavoratori gestione emergenza Lavoratori primo soccorso

Data inizio Lavori Data Fine lavori

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A cura del RSPP

Parte III – Rischi degli ambienti di lavoro

3 RISCHI DERIVATI DALL’AMBIENTE DI LAVORO

I pericoli a cui potenzialmente può essere esposto il personale dell’appaltatore nell’ambiente di lavoro in cui opera riguardano essenzialmente quelli derivanti dal luogo di lavoro in cui viene svolto il lavoro del personale INAIL. Si riassume nella successiva tabella l’indicazione dei principali fattori di rischio/pericolo, una loro descrizione e le principali disposizioni cui si devono attenere i dipendenti delle ditte in appalto ed i visitatori in genere:

TIPO DI FATTORE DI

RISCHIO (PERICOLI)

DETTAGLIO DISPOSIZIONE/PRESCRIZIONE

Per la sicurezza antinfortunistica e l’emergenza

Viabilità interna/aree di transito (ingombri, ostacoli), scale, porte interne, porte di uscita (uscite di sicurezza), pavimenti (lisci o sconnessi), botole

Devono essere mantenute sgombre da ostacoli.

Esse risultano idonee fruibili. L’appaltatore si impegna a verificare preventivamente l’idoneità in rapporto alle attività specifiche oggetto dell’appalto e, ove necessario, il medesimo dovrà adottare misure integrative da concordare con il Committente/D.L.. Quando presenti cancelli automatici motorizzati per l’accesso privato alle autorimesse si dovranno adottare le normali cautele di sicurezza. L’accesso all’autorimessa deve essere espressamente autorizzato e svolgersi in rispetto della segnaletica esposta.

Le ditte di pulizia devono porre idonee segnalazioni durante la lavatura dei pavimenti, analogamente andranno segnalati da chiunque sversamenti di sostanze oleose o liquidi

Solai, Pareti (tradizionali o mobili), superfici pericolose (bordi acuminati, spigoli, punte, superfici abrasive, ecc.).

Devono essere rispettate le condizioni di carico di progetto (ove inferiori alle usuali caratteristiche riscontrabili in locali di pari destinazione, è presente una cartellonistica specifica). Ove la tipologia delle opere lo richieda, l’appaltatore è stato informato sulle caratteristiche di portanza delle strutture

esistenti. Per eventuali attività che richiedano sollecitazioni prevedibilmente superiori a quelle di progetto, l’appaltatore si impegna ad adottare idonee misure integrative da concordare col Committente/D.L.

Non sono in genere presenti superfici

pericolose; l’appaltatore si impegna, comunque,

sia a verificarne preventivamente la presenza in

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prossimità delle aree in cui si svolgono le attività oggetto di appalto che ad adottare idonee misure di protezione (es. copertura spigoli vivi).

Prodotti ed uso di attrezzature mobili (scale, ecc.).

L’appaltatore, in rapporto alle attività oggetto di appalto, si impegna ad adottare tutte le misure di sicurezza inerenti lavori in altezza e la movimentazione manuale dei carichi, compresa la verifica di idoneità, prima dell’utilizzo di attrezzature (scaffali, scale, ecc.).

Vie di fuga, uscite di sicurezza, illuminazione di sicurezza, segnaletica di sicurezza.

Ai fini di un immediata ed agevole evacuazione dei luoghi di lavoro interessati dalle attività dell’appaltatore, lo stesso dovrà prendere visione del piano di emergenza (specie per quanto attiene l’evacuazione dei locali) con le rispettive procedure da rispettare, in particolare le vie e le uscite di emergenza (e per queste ultime il relativo sistema di apertura). Le planimetrie di evacuazione sono apposte lungo le vie di fuga delle sedi. Lungo le vie di fuga sono state installate in numero sufficiente le luci di emergenza.

Presenza di materiali combustibili e/o infiammabili (carico di incendio).

Oltre a quanto indicato al successivo punto,

l’appaltatore qualora operi in locali soggetti a

tale rischio (es. archivi, ecc.) deve tenere conto

delle caratteristiche dei luoghi di lavoro, delle

specifiche di cui al D.Lgs 81/2008, e la

collocazione dei materiali e di ogni altro

elemento combustibile presente. Inoltre sono

illustrati attraverso la posizione della

segnaletica, i mezzi di protezione (in particolare

estintori, ecc.) e di allarme disponibili nonché le

relative dotazioni, collocazioni e modalità di

impiego e/o di attivazione degli stessi,

l’appaltatore si impegna quindi ad adottare tutte

le misure precauzionali per luoghi con pericolo di

incendio.

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A cura del RSPP

Reti di distribuzione e apparecchi utilizzo gas, impianti termici.

I luoghi di lavoro possono essere serviti da reti del tipo in oggetto aventi idonee caratteristiche di sicurezza, la loro collocazione e le relative modalità di impiego sono state preventivamente illustrate all’appaltatore qualora operi in prossimità di tali reti. L’appaltatore qualora intervenga nelle aree in cui sono presenti detti impianti verrà dettagliatamente informato sia circa le caratteristiche degli impianti in oggetto, in particolare per quanto attiene alla sicurezza antinfortunistica e/o il rischio di incendio, esplosioni, ecc., che circa i sistemi di allarme e/o di sicurezza relativi agli impianti in argomento, i mezzi di protezione disponibili (sezionamento alimentazione elettrica, utilizzo di estintori posti nelle vicinanze, ecc.) delle cui dotazioni, collocazioni e modalità di impiego l’appaltatore si impegna a prendere preventiva visione.

Distribuzione impianti elettrici (rete principale di alimentazione, circuiti di illuminazione, ecc.).

I luoghi di lavoro sono dotati di impianti elettrici rispondenti alle normative di sicurezza, la loro collocazione e le relative caratteristiche, in particolare per quanto attiene alla sicurezza antinfortunistica (specificatamente contro i contatti accidentali, diretti ed indiretti con parti in tensione), sono state esaurientemente illustrate all’appaltatore qualora operi in prossimità /utilizzi tali impianti. In caso di necessità/emergenza l’appaltatore dovrà utilizzare i mezzi di protezione disponibili (sezionamento alimentazione elettrica, utilizzo degli estintori posti in prossimità degli impianti elettrici, ecc.), delle cui dotazioni, collocazioni e modalità di impiego l’appaltatore si impegna a prendere preventiva visione.

Emergenza e pronto soccorso Nei casi di emergenza l’appaltatore si impegna ad applicare quanto indicato nei precedenti punti. L’appaltatore si impegna a verificare, anche sulla base delle indicazioni del piano di emergenza e del committente, la posizione in cui è collocato e la disponibilità del pacchetto di medicazione.

Locali soggetti ad allagamento I locali interrati e talora i locali a piano strada

possono essere soggetti a rischio di

allagamento, tutti i lavoratori devono pertanto

astenersi dal lavorare nelle sopra citate zone in

caso di Allerta METEO e/o piogge di elevata

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intensità Per la salute ed

igiene

Illuminazione locali (compresi quelli sotterranei).

L’illuminazione artificiale presente è idonea per le attività peculiari del Committente. Per le attività oggetto di appalto l’appaltatore si impegna ad integrare eventualmente la medesima sino a garantire idonee condizioni di sicurezza.

Rumore.(*) Viene espressamente richiamato l’obbligo per l’appaltatore di non esporre le persone presenti nei locali oggetto di appalto ed i propri lavoratori ad un livello (Lepd) superiore a quello consentito dalla legislazione vigente (D.Lgs. 81/2008, art.

189). Qualora tale condizione possa essere generata dalle attività dell’appaltatore, si impegna sia di ridurre a norma i livelli di rumore alla fonte, che di dotare i lavoratori dei mezzi di protezione (DPI) necessari per quelle attività che possano comportare rischi specifici da esposizione, curando la vigilanza sulla loro corretta utilizzazione.

Fibre di vetro/di roccia. (*) In caso di attività dell’appaltatore in zone con presenza di fibre di vetro/roccia (in genere poste a coibentazione di impianti o controsoffitti), il medesimo si impegna ad attuare tutte le misure di sicurezza preventive necessarie (in proposito vedasi la circolare del Min. Sanità n° 23 del 25/11/91, in particolare il capitolo IV – punto 2.B). In tali casi l’appaltatore si impegna ad operare in condizioni di buona ventilazione e/o con idonei mezzi di protezione (DPI), fermo restando l’obbligo di non esporre all’effetto di tali agenti fisici le persone ed i propri lavoratori presenti nei locali oggetto di appalto.

Pulizia ed igiene dei locali. Il Committente garantisce in relazione alle proprie attività adeguate condizioni di pulizia e igiene anche attraverso specifici appalti.

L’appaltatore generico si impegna a mantenere

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A cura del RSPP

interessare direttamente o indirettamente tali locali deve essere espressamente autorizzato dal Committente. Può essere presente rischio biologico nei cavedi ed intercapedini perimetrali Rischio chimico E’ presente rischio chimico in particolare presso

la camera oscura del gabinetto radiologico. Le procedure di sicurezza escludono la possibilità che gli Appaltatori (se non quelli autorizzati) entrino in contatto con tali sostanze. Ogni intervento che possa interessare anche indirettamente tali locali deve essere espressamente autorizzato dal Committente.

Radiazioni ionizzanti E’ presente pericolo da radiazioni ionizzanti nella sala Rx, la cartellonistica e le procedure di sicurezza sanciscono il divieto di accesso a macchine accese ed escludono la possibilità di rischio interferenziale. Ogni intervento che possa interessare direttamente o indirettamente tali locali deve essere espressamente autorizzato dal Committente.

Divieto di fumare. al fine di garantire la salubrità degli ambienti di lavoro ha condotto, quale misura di prevenzione specifica, il divieto di fumo negli stessi.

L’appaltatore è tenuto a fare rispettare tale divieto anche ai propri lavoratori quando si trovano ad operare nella sede. In caso di ripetuta inosservanza della specifica misura di prevenzione si riserva la facoltà di procedere ad azioni di tutela.

(*)

I fattori di rischio evidenziati con (*) possono essere presenti solo in alcune sedi essi sono segnalati con apposita cartellonistica. Le misure da adottare in questi casi sono indicate dalla cartellonistica.

3.1 Rischi Specifici delle sedi oggetto dell’appalto e misure preventive

Dopo aver indicate nel dettaglio le misure preventive per ciascuno dei fattori di rischio precedentemente individuati, riportiamo di seguito alcune indicazioni di buon senso utili ad ridurre alcune tipologie di rischi molto diffusi.

3.1.1 Rischio di elettrocuzione - gli apparecchi elettrici e le prese elettriche possono essere fonte di pericolo di folgorazione, pertanto:

 Trattare con molta cautela prese, spine, cavi di alimentazione.

 Non utilizzare acqua in prossimità di prese e cavi elettrici.

 Non effettuare alcun intervento su macchine o impianti elettrici se non espressamente autorizzati.

 Segnalare danneggiamenti evidenti e cattivo stato di manutenzione di impianti o parti di impianto, evitando di intervenire personalmente sulle riparazioni.

3.1.2 Rischio incendio: il materiale cartaceo e gli arredi presenti nella sede possono essere sorgenti di incendio, pertanto:

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 Non fumare o usare fiamme libere dove è vietato espressamente.

 tenuti lontani

da qualsiasi fonte di calore.

 Non depositare materiali davanti a mezzi di estinzione (estintori o idranti) né davanti alla segnaletica di sicurezza.

 sicurezza

e le vie di esodo individuate.

3.1.3 Rischio chimico: diverse attività potrebbero essere direttamente e/o indirettamente connesse alla presenza di sostanze e preparati chimici, pertanto:

 Prima di maneggiare sostanze o materiali pericolosi informarsi sulle precauzioni necessarie da prendere. Sostanze di vario tipo, in confezione originale, sono contrassegnate da un'etichetta che indica il contenuto del contenitore e il pericolo che si corre nel maneggiarle (ad es. tossico, irritante, corrosivo, esplosivo, ecc.).

 In caso di rovesciamento di sostanze, rottura accidentale di contenitori, apparecchi o parti di questi ultimi, il personale deve avvertire immediatamente il proprio Responsabile e il Committente/D.L. e/o il suo RSPP. Non tentare di rimediare autonomamente senza permesso e in mancanza di adeguate istruzioni.

3.1.4 DIVIETI – OBBLIGHI – DISPOSIZIONI

E’ consentito l’utilizzo dell’ascensore, nel rispetto delle condizioni di utilizzo.

E’ consentito l’uso dell’acqua corrente per le normali attività: adottare le necessarie cautele al fine di evitare allagamenti.

Il personale dell’impresa esterna può utilizzare i servizi igienici presenti nei locali ove vengono effettuate le prestazioni.

Esclusivamente in caso di emergenza possono essere utilizzati eventuali apparecchi telefonici aziendali.

Il personale non preposto alla conduzione e/o manutenzione di particolari impianti (centrali termiche, locali quadri elettrici, sale macchine ascensori...) non deve accedere nei relativi locali se non espressamente autorizzato.

Il personale in appalto deve essere munito ed esporre l'apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, generalità del lavoratore ed indicazione del datore di lavoro.

 lavoratori che accedono presso i locali della Sede INAIL in oggetto devono essere di capacità e condizioni fisiche adeguate, in grado di leggere e parlare la lingua italiana e in possesso di formazione adeguata ai compiti che devono svolgere e ai rischi presenti sul luogo di lavoro.

 Sarà cura della ditta appaltatrice comunicare preventivamente l’accesso nei locali INAIL al rispettivo Datore di Lavoro o suo incaricato (a mezzo fax e/o e-mail)

OBBLIGO di attenersi a tutte le indicazioni segnaletiche ed in particolare ai divieti contenuti nei cartelli indicatori e negli avvisi dati con segnali visivi e/o acustici.

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A cura del RSPP

OBBLIGO di tenere pulita ed in ordine l’area di lavoro e lasciarla in sicurezza durante ogni interruzione anche temporanea;

OBBLIGO di segnalare tempestivamente al Datore di Lavoro/Responsabile della Sede INAIL qualsiasi situazione anomala che fosse rilevata;

OBBLIGO a lavori ultimati, di lasciare la zona interessata dai lavori, sgombra e libera da macchinari, materiali di risulta e rottami, fosse o avvallamenti pericolosi.

OBBLIGO da parte Vostra di informarci in merito ad ulteriori rischi derivanti dalla Vostra attività che potrebbero interferire con la nostra normale attività.

DIVIETO di accedere senza precisa autorizzazione a zone diverse da quelle interessate ai lavori.

DIVIETO di rimuovere, modificare o manomettere in alcun modo i dispositivi di sicurezza e/o le protezioni installati su impianti, macchine o attrezzature.

DIVIETO di transito e di sosta di veicoli non autorizzati nelle aree della Sede INAIL, divieto di parcheggio di automezzi a gas nei locali interrati.

DIVIETO di impiego di attrezzature o di opere provvisionali di proprietà e/o conduzione della Sede INAIL.

Eventuali impieghi, a carattere eccezionale, devono essere di volta in volta formalmente richiesti e autorizzati;

DIVIETO di introdurre ed ancor più accumulare materiali e/o attrezzature pericolose e/o sostanze infiammabili o comunque pericolose o nocive (es. bombole di gas, infiammabili, ecc…) senza specifica autorizzazione;

DIVIETO di sovraccaricare le prese e gli impianti elettrici ed usare prese volanti se non autorizzate e correttamente disposte.

DIVIETO di svolgere attività che possano interferire con altri appaltatori a meno di specifica autorizzazione e coordinamento da parte della Sede INAIL.

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Parte IV – Analisi delle interferenze e misure di prevenzione eprotezione

4.1 RISCHI E MISURE CONNESSI A INTERFERENZE TRA LAVORAZIONI

In questo paragrafo vengono riassunte e trattate le misure di prevenzione e protezione dei rischi derivanti dalla sovrapposizione di attività lavorativa tra diversi lavoratori che rispondono a datori di lavoro diversi. Quindi si individueranno le circostanze nelle quali si verificano rischi da interferenza tra il personale del committente e quello degli appaltatori che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti. Solo nel caso le interferenze fossero solo temporali e non spaziali, e le conseguenze di eventuali incidenti non possano coinvolgere locali adiacenti, le lavorazioni potranno avvenire contemporaneamente.

Le attività delle singole ditte esterne saranno trattate, per l’individuazione e la gestione dei rischi da interferenza, all’interno di singole schede riassuntive (SR ). In esse si è tenuto conto dei tempi complessivi di intervento, desunti dall’esperienza di precedenti interventi, riassunti da capitolati tecnici specifici, con successiva integrazione con i Piani Operativi di Sicurezza delle ditte appaltatrici, laddove presenti.

Le imprese devono porre particolare attenzione e sensibilizzare i loro lavoratori in merito. Le imprese dovranno inoltre considerare che il loro POS dovrà prendere in considerazione il fatto di lavorare in ambienti di lavoro in parte occupati da visitatori esterni. Le azioni di coordinamento sono contenute, per ogni lavorazione, all’interno delle singole schede e, in via di principi generali sono di seguito anticipate:

 evitare la presenza di operatori non addetti alle specifiche lavorazioni;

 in caso di uso di attrezzature e/o di impianti da parte di più imprese, e specialmente quando questo avvenga per tempo in uso esclusivo ad altra impresa, alla riconsegna ed a fine utilizzo impianto si dovrà verificare la sua rispondenza alle norme di sicurezza;

 in caso di uso contemporaneo di un’attrezzatura o di un impianto da parte di più imprese, le imprese dovranno evitare di alterare la rispondenza alle norme di sicurezza dell’attrezzatura;

 Qualora in corso d’opera si presenti la necessità di interferenze non previste, le stesse dovranno essere preventivamente comunicate al Datore di Lavoro Committente ed autorizzate.

In generale si prevedono le seguenti attività contemporanee:

- Pulizie;

- Conduzione e manutenzione degli impianti;

- Lavoro d’ufficio;

4.2 MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI

Il presente piano contiene l’individuazione, l’analisi, la valutazione dei rischi interferenziali e le conseguenti procedure esecutive e le attrezzature atte a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e

(18)

A cura del RSPP La fase di identificazione dei rischi prevede di individuare le fonti potenziali di pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori. La fase conseguente all’individuazione dei rischi interferenziali comporta l’analisi e la valutazione dei rischi stessi; nello specifico si procede ad una stima di ciascuna situazione a rischio al fine di valutarne la gravità. La gravità di ogni situazione a rischio viene esplicitata tenendo conto della specifica situazione di lavoro e del possibile sistema di prevenzione proposto. Ogni situazione di rischio viene valutata utilizzando la sottostante scala qualitativa di gravità e di probabilità di accadimento:

Scala delle probabilità (P)

VALORE LIVELLO DEFINIZIONI / CRITERI

4

altamente

probabile

Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori

Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata all’interno di luoghi di lavoro simili o in situazioni operative simili



Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non

susciterebbe alcuno stupore all’interno dei luoghi di lavoro

3 probabile

La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto.

È noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito in danno.

Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa all’interno dei luoghi di lavoro

2

poco

probabile

La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi.

Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi.

Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa.

1

improbabile

La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti.

Non sono noti episodi già verificatisi.

Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità Entità del danno (D):

lieve

media

grave

gravissima

Possibilità accadimento (P):

improbabile

poco probabile

probabile

altamente probabile

(19)

Scala dell’entità del danno (D)

VALORE LIVELLO DEFINIZIONI / CRITERI

4 gravissimo

Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale.

Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti.

3

grave

Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale.

Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti.

2 medio Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile.

Esposizione cronica con effetti reversibili.

1 Lieve

Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile.

Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.

Definiti il danno e la probabilità, il rischio viene automaticamente graduato utilizzando l’espressione R = P x D ed è raffigurabile mediante un grafico-matriciale avente in ascisse la gravità del danno atteso e in ordinate la probabilità del suo verificarsi.

I rischi maggiori occupano, nella matrice, le caselle in alto a destra (danno letale, probabilità elevata) i cui valori sono compresi tra 9 e 12, quelli minori le posizioni più vicine all’origine degli assi (danno lieve, probabilità trascurabile) con valori prossimi a 1 e 2, con in mezzo tutta una serie di posizioni intermedie facilmente individuabili. Una tale rappresentazione costituisce di per sé un punto di partenza per la definizione delle priorità e la programmazione temporale degli interventi di protezione e prevenzione da adottare. La valutazione numerica del rischio permette di identificare una scala di priorità degli interventi, ad esempio:

R > 8

Azioni correttive indilazionabili

4 ≤ R ≤ 8

Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza

2 ≤ R ≤ 3

Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel breve - medio termine

R < 2

Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione

Matrice di valutazione del rischio: R = P x D

ità

4

4 8 12 16

3

3 6 9 12

(20)

A cura del RSPP

4.3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTERFERENZIALE

Le diverse attività presenti all’interno delle sedi determinano rischi interferenziali, nello specifico ci si rivolge solo ed esclusivamente ai rischi interferenziali tra le attività di seguito individuate ed elencate.

Per ognuna di tali attività è stata effettuata congiuntamente la valutazione dei rischi interferenziali le cui risultanze sono sintetizzate in singole schede riassuntive (SR) in cui si indicano le misure di prevenzione e protezione e le cautele che dovranno essere adottate, quali: orari di lavoro, percorsi di sicurezza, segnaletica, formazione congiunta, ecc.

Attività considerate:

 Manutenzione Impianti elettrici e di illuminamento

 Manutenzione impianto idrico sanitario

 Manutenzione impianto di riscaldamento

 Manutenzione di raffrescamento

 Manutenzione impianto antincendio

 Manutenzione impianto di sicurezza e controllo accessi

 Pulizie giornaliere e periodiche

 Manutenzione e controlli apparecchiature elettromedicali

 Manutenzione impianti elevatori

4.4 VALUTAZIONE DEI COSTI DELLA SICUREZZA

All’interno delle singole schede, quindi per le varie misure di sicurezza da adottare nella singola attività, verranno date delle stime dei relativi costi. L’ammontare degli oneri relativi all’attuazione dei piani di sicurezza, così come disposto dal Titolo I, Capo III, art. 26, Comma 6 del D.Lgs. 81/2008, risulteranno per ogni attività dalla somma dei costi delle relative misure di sicurezza individuate.

Di seguito vengono riportate le Schede Riassuntive per le attività elencate al paragrafo 4.3 e così ripartite:

 Manutenzione Impianti elettrici, di illuminamento, di sicurezza e controllo accessi

 Manutenzione impianto idrico sanitario, di riscaldamento e di raffrescamento

 Manutenzione impianto antincendio

 Pulizie giornaliere e periodiche

 Manutenzione e controlli apparecchiature elettromedicali

 Manutenzione impianti elevatori

 Installazione trasloco arredi, smaltimento arredi e materiali

(21)

VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA PER I LAVORI DI MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI, ILLUMINAMENTO, SICUREZZA E ACCESSI Data: giugno 2010 Pericolo Rischio situazioni, attività a rischio di interferenza Valutazione

RISCHIO Misure tecniche da adottare STIMA degli EVENTUALI COSTI Riavvio del quadro

generale e/o secondario.

Sistemazione e/o riparazioni provvisoria di

impianti e

macchine.

Folgorazione, elettrocuzione

Manutenzioni elettriche in ambienti di lavoro, di passaggio, di attesa durante gli orari di lavoro e

ricevimento della sede.

4

 Segnaletica mobile e circoscrizione dell’area interessata.

 Presidio dell’addetto durante lavori su parti in tensione.

 Quadro sotto chiave ed inaccessibile a personale non autorizzato

 Lavori in zone estese eseguiti possibilmente in orario di chiusura uffici

 Comunicazione scritta e anticipata al Dirigente di sede e al SPP della programmazione dei lavori.

Rimozione di

porzioni di

controsoffittattura, di canaline aeree, plafoniere e strutture poste in quota in generale

Caduta di oggetti, urti, contusioni

Manutenzioni elettriche in ambienti di lavoro, di passaggio, di attesa durante gli orari di lavoro e

ricevimento della sede.

6

 Segnaletica

 Delimitazione area

 Lavori eseguiti possibilmente in orario di chiusura uffici

 Comunicazione scritta e anticipata al Dirigente di sede e al SPP della programmazione dei lavori.

Utilizzo scale portatili e/o tra battelli e/o sistemi di aggancio in sicurezza

Caduta dall’alto Caduta materiale dall’alto

Lavori in ambienti di lavoro interni, di passaggio, di attesa durante gli orari di lavoro e ricevimento della sede.

Lavori in esterno esterne prospicienti zone di passaggio sottostanti.

4

 Corretto ancoraggio scale/tra battelli/DPI

 Delimitazione area sottostante con segnaletica e/o barriere mobili.

 Utilizzo cinture sicurezza con cosciali, cordino e punto fisso di ancoraggio in lavori su piano altezza 2 metri e oltre in assenza di regolare parapetto.

 Presidio dell’addetto durante lavori su parti in tensione.

 Ripristino a fine lavori di tutte le protezioni,

(22)

A cura del RSPP VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA PER I LAVORI MANUTENZIONE IDRICO SANITARIO-RISCALDAMENTO-RAFFRESCAMENTO

Data: giugno 2010

Pericolo Rischio situazioni, attività a rischio di interferenza RISCHIO Misure tecniche da adottare STIMA degli EVENTUALI COSTI Sostituzione di filtri

fancoil e presenza di acque di condensa

Rischio biologico

 Interventi in ambienti di lavoro, di passaggio, di attesa durante gli orari di lavoro e ricevimento della sede, locali tecnici e tecnologici.

4

 Smaltimento immediato e controllato

 Delimitazione e segnaletica della zona di intervento se in orario di lavoro/pubblico Sede

 Lavori eseguiti possibilmente in orario di chiusura uffici

Presenza di parti sotto tensione non adeguatamente isolate

Contatti diretti indiretti:

elettrocuzione

 Interventi in ambienti di lavoro, di passaggio, di attesa durante gli orari di lavoro e ricevimento della sede, locali tecnici e tecnologici.

6

 Segnaletica

 Adozione di procedure di controllo e manutenzione, manovra interruzione F.M.

 Disponibilità schemi impianto elettrico, quadri di distribuzione principali e secondari

Utilizzo scale portatili e/o tra battelli e/o sistemi di aggancio in sicurezza

Caduta dall’alto Caduta materiale dall’alto

 Interventi in ambienti di lavoro in elevazione interne, di passaggio, di attesa durante gli orari di lavoro e ricevimento della sede.

 Rimozione di porzioni di controsoffittatura, di canaline aeree, plafoniere e strutture poste in quota in generale

 Interventi di manutenzione in elevazione, in zone esterne prospicienti zone di passaggio sottostanti.

4

 Corretto ancoraggio scale/tra battelli/DPI

 Delimitazione area sottostante con segnaletica e/o barriere mobili.

 Utilizzo cinture sicurezza con cosciali, cordino e punto fisso di ancoraggio in lavori su piano altezza 2 metri e oltre in assenza di regolare parapetto.

Parti di impianti in temperatura

elevata Ustioni  Impianti tecnologici, centrale termica.

6

 Segnaletica

 Delimitazione area se accessibile a personale non specializzato

Presenza di

materiali

combustibili e/o lubrificanti

Rischio incendio  Locali tecnici

 Aree di deposito

4

 Segnaletica

 Delimitazione area se accessibile a personale non specializzato

Utilizzo agenti

chimici Rischio chimico

 Utilizzo in ambienti di lavoro, di passaggio e di attesa durante gli orari di lavoro e ricevimento della sede.

Ambienti di stoccaggio h24.

4

 Valutazione possibilità di utilizzo agenti meno pericolosi

 Aerazione ambienti

 Stoccaggi minimi in relazione alle esigenze

 Stoccaggio in ambienti accessibili solo a personale della ditta appaltatrice.

 Verifica documentazione/schede di sicurezza prodotti.

Totale stima €

(23)

VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA PER I LAVORI DI MANUTENZIONE IMPIANTO ANTINCENDIO

Data: giugno 2010 Pericolo Rischio situazioni, attività a rischio di interferenza Valutazione

RISCHIO Misure tecniche da adottare STIMA degli EVENTUALI COSTI

Presenza di

materiali lungo le vie di fuga, porte e scale

Inciampo, caduta, inutilizzo via di fuga

Manutenzioni presidi antincendio fissi e mobili,

delle porte tagliafuoco.

4

 Segnaletica mobile e circoscrizione dell’area interessata nel caso di prova di pressione portata e manichetta idranti ed eventuale area provvisoria di stoccaggio

 Ripristino immediato viabilità a fine operazioni

 Lavori in zone estese eseguiti possibilmente in orario di chiusura uffici

 Comunicazione scritta e anticipata al Dirigente di sede e al SPP della programmazione dei lavori.

Presenza attività

sottoposte a

rilascio CPI Incendio Manutenzioni presidi antincendio

mobili/estintori

6

 Divieto di lasciare sguarnita l’area degli appositi dispositivi anche solo parziale di estinzione causa sostituzione

 Comunicazione al dirigente di Sede e al SPP della impossibilità di ripristino immediato dispositivi antincendio.

 Comunicazione scritta e anticipata al Dirigente di sede e al SPP della programmazione dei lavori.

Trasporto materiali Caduta materiale,

urto e

schiacciamento Carico scarico di estintori e altri materiali

4

 Delimitazione eventuale area provvisoria di stoccaggio con segnaletica e/o barriere mobili.

 Trasporto entro i locali al di fuori degli orari di ricevimento del pubblico.

 Presidio dell’addetto durante lavori su parti in tensione.

(24)

A cura del RSPP VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA PER IL SERVIZIO DI PULIZIA GIORNALIERE E PERIODICHE

Data: giugno 2010 Pericolo Rischio situazioni, attività a rischio di

interferenza Valutazione

Rischio Misure tecniche da adottare STIMA degli EVENTUALI COSTI

Pavimento

bagnato/scivoloso Caduta Scivolamento

 Pulizia ad umido di ambienti di lavoro, di passaggio, di attesa durante gli orari

di lavoro e ricevimento della sede.

6

 Segnaletica mobile e circoscrizione dell’area interessata. Presidio dell’operatore addetto alle pulizie.

Utilizzo agenti

chimici Rischio chimico

 Utilizzo in ambienti di lavoro, di passaggio e di attesa durante gli orari di lavoro e ricevimento della sede.

 Ambienti di stoccaggio h24.

6

 Valutazione possibilità di utilizzo agenti meno pericolosi

 Aerazione ambienti

 Stoccaggi minimi in relazione alle esigenze

 Stoccaggio in ambienti accessibili solo a personale della ditta appaltatrice.

 Verifica documentazione/schede di sicurezza prodotti.

Utilizzo scale portatili e/o tra battelli e/o sistemi di aggancio in sicurezza

Caduta dall’alto Caduta materiale dall’alto

 Pulizia si superfici in elevazione interne in ambienti di lavoro, di passaggio, di attesa durante gli orari di lavoro e ricevimento della sede.

 Pulizia si superfici in elevazione esterne prospicienti zone di passaggio sottostanti.

6

 Corretto ancoraggio scale/trabattelli/DPI

 Delimitazione area sottostante con segnaletica e/o barriere mobili.

 Utilizzo cinture sicurezza con cosciali, cordino e punto fisso di ancoraggio in lavori su piano altezza 2 metri e oltre in assenza di regolare parapetto.

Pavimento Bagnato Superfici bagnate Utilizzo

apparecchiature elettriche

Elettrocuzione

 Pulizia ad umido di ambienti di lavoro, di passaggio, di attesa durante lavori di manutenzione di impianti elettrici e/o su elementi conduttori in tensione.

4

 Divieto di lavorazioni simultanee di pulizia e manutenzione in presenza di parti di impianto/macchine in tensione nel medesimo compartimento di edificio.

 Allaccio corretto delle attrezzature/macchine elettriche per la pulizia in punti di forza motrice idonee alla potenza richiesta.

 Utilizzo macchine/attrezzature doppio isolamento quando non collegabili impianto di terra.

Utilizzo apparecchiature

elettriche Incendio

 Lavori in ambienti in presenza di materiali facilmente infiammabili:

archivi cartacei, magazzini/deposito materiali infiammabili.

4

 Allaccio corretto delle attrezzature/macchine elettriche per la pulizia in punti di forza motrice idonee alla potenza richiesta.

 Divieto utilizzo prese multiple.

 Utilizzo cavi/prolunghe integri e di idonea sezione.

Sala radiologica Radiazioni  Pulizia ambienti di lavoro sala

radiologica e zone limitrofe

4

 Auto-spegnimento e/o manuale della macchina raggi X a porte aperte, divieto di attività di pulizia non devono in nessun modo sovrapporsi con alcuna attività sanitaria

Totale stima €

(25)

VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA PER I LAVORI DI MANUTENZIONE e CONTROLLI SU APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI Data : giugno 2010 Pericolo Rischio situazioni, attività a rischio

di interferenza Valutazione

Rischio Misure tecniche da adottare Stima eventuali COSTI

Utilizzo prodotti

chimici Rischio chimico

 Sostituzioni e ricambi

 Ambienti di stoccaggio materiali di ricambio

 Ambienti di deposito materiali esausti

4

 Aerazione ambienti di deposito e di lavoro durante interventi manutentivi

 Stoccaggi minimi in relazione alle esigenze

 Stoccaggio in ambienti accessibili solo a personale della ditta appaltatrice.

 Verifica documentazione/schede di sicurezza prodotti.

 Riunione tra Datore di Lavoro/SPP della ditta appaltatrice e il Committente/RSPP INAIL:

n. ore 1 x € 45,88 = € 45,88 Presenza di parti

sotto tensione non

adeguatamente isolate (fotocopiatrici)

Contatti diretti/indiretti:

Elettrocuzione

 Manutenzione di macchine elettriche e/o su elementi

conduttori in tensione.

6

 Disalimentare F.M. durante le operazioni di manutenzione e approvvigionamento prodotti di consumo

 Utilizzo macchine/attrezzature doppio isolamento quando non collegabili impianto di terra.

 Divieto di lavorazioni simultanee di pulizia e manutenzione in presenza di parti di impianto/macchine in tensione nel medesimo compartimento di edificio.

 Ripristino elementi di protezione a fine lavori

 Ripristino elementi di protezione anche nel caso di fine interventi parziali

 Segnaletica non utilizzo/allaccio F.M. macchina in caso intervento non esaustivo

Apparecchiature

elettriche Incendio

 Lavori in ambienti in presenza di materiali facilmente infiammabili:

archivi cartacei, magazzini/deposito materiali infiammabili.

4

 Allaccio corretto delle attrezzature/macchine elettriche per la pulizia in punti di forza motrice idonee alla potenza richiesta.

 Divieto utilizzo prese multiple.

 Utilizzo cavi/prolunghe integri e di idonea sezione.

 Lavori in orari di presenza incaricati lotta antincendio Sala radiologica Radiazioni

 Manutenzione in o nei pressi sala radiologica e centro medicazione limitrofe

4

 Auto-spegnimento e/o manuale della macchina raggi X a porte aperte.

 Divieto di attività di manutenzione se sovrapposta con attività sanitaria medesimo comparto.

 Comunicazione anticipata scritta per interventi

(26)

A cura del RSPP VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA PER I LAVORI DI MANUTENZIONE IMPIANTI ELEVATORI

Data: Giugno 2010

Pericolo Rischio situazioni , attività a rischio di

interferenza Valutazione

rischio Misure tecniche da adottare STIMA degli EVENTUALI COSTI Riavvio del quadro

da parte di personale non autorizzato.

Sistemazione e/o riparazioni provvisoria di

impianti e

macchine.

Folgorazione, elettrocuzione

Lavori su impianto luce e F.M.

impianti elevatori

Locali tecnologici

4

 Segnaletica mobile e circoscrizione dell’area interessata.

 Presidio dell’addetto durante lavori su parti in tensione.

 Quadro sotto chiave ed inaccessibile a personale non autorizzato

 Lavori in zone estese eseguiti possibilmente in orario di chiusura uffici

 Comunicazione scritta e anticipata al Dirigente di sede e al SPP della programmazione dei lavori

Utilizzo scale portatili e/o tra battelli e/o sistemi di aggancio in sicurezza

Caduta dall’alto Caduta materiale dall’alto

Lavori in ambienti di lavoro interni, di passaggio, di attesa durante gli orari di lavoro e ricevimento della sede.

Lavori in esterno esterne prospicienti zone di passaggio sottostanti.

4

 Corretto ancoraggio scale/tra battelli/DPI

 Delimitazione area sottostante con segnaletica e/o barriere mobili.

 Utilizzo cinture sicurezza con cosciali, cordino e punto fisso di ancoraggio in lavori su piano altezza 2 metri e oltre in assenza di regolare parapetto.

 Comunicazione scritta e anticipata al Dirigente di sede e al SPP della programmazione dei lavori.

Lavori di manutenzione in presenza di materiale infiammabile

Incendio, esplosione. Lavori in prossimità di ambienti di deposito cartacei

Sala macchine

4

 Ripristino a fine lavori di tutte le protezioni, organi di manovra e sicurezza.

 Divieto di utilizzo cavi/interruttori sottodimensionati anche solo temporaneamente.

 Pulizia trafilamenti fluidi oleodinamici

 Lavori in presenza di presidi antincendio.

 Comunicazione scritta e anticipata al Dirigente di sede e al SPP della programmazione dei lavori.

Vano ascensore aperto durante operazioni di manutenzione

Caduta dall’alto Presenza di personale non autorizzato

in vicinanza dell’Impianto

9

 Segnaletica

 Circoscrizione area

 Lavori eseguiti possibilmente in orario di chiusura uffici

 Comunicazione scritta e anticipata al Dirigente di sede e al SPP della programmazione dei lavori.

Totale stima €

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