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Il BILANCIO DEL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ILLUSTRATO AI CITTADINI. Breve guida alla lettura del bilancio

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Il BILANCIO DEL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ILLUSTRATO AI CITTADINI

Breve guida alla lettura del bilancio

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Premessa

Questa breve guida ha lo scopo di consentire anche ai “non addetti ai lavori”, e quindi a tutti i cittadini, di poter leggere il bilancio del Consiglio della Provincia autonoma di Trento. Il bilancio è infatti per sua natura un documento contabile e come tale si presenta con una struttura piuttosto complessa ed articolata che presuppone conoscenze specialistiche; inoltre fa uso di un linguaggio necessariamente tecnico che risulta di difficile comprensione.

Senza entrare nel dettaglio dei contenuti contabili, con questa semplice guida si vuole dare almeno una visione d’insieme di ciò che rappresenta il bilancio di previsione. Un modo, anche questo, per facilitare una partecipazione attiva e responsabile alla vita pubblica e per avvicinare i cittadini all’attività dell’Organo legislativo quale massima espressione rappresentativa della nostra comunità.

E per cominciare, alcune informazioni di base:

Cos’è il bilancio di un ente pubblico?

Il bilancio è il documento contabile più importante di un ente pubblico, e quindi anche del Consiglio provinciale. Con il termine bilancio ci si riferisce normalmente a due documenti che vengono approvati ogni anno e che sono:

1. Il bilancio di previsione con cui il Consiglio programma la propria attività finanziaria e che ha il compito di autorizzare le spese che si intendono sostenere nel periodo di riferimento (esercizio finanziario) indicando anche le fonti di finanziamento, ossia le entrate a cui attingere per pagare le spese.

Il bilancio di previsione è triennale in modo da consentire una programmazione di medio periodo.

Le spese e le entrate previste devono uguagliarsi per garantire quello che è definito il pareggio di bilancio.

Il bilancio del Consiglio provinciale, contrariamente a quello di molti enti pubblici, non prevede il Fondo crediti di dubbia esigibilità, ossia un fondo di accantonamento per coprire i rischi derivanti da una difficile o improbabile riscossione di crediti: questo perché le entrate del Consiglio provinciale sono quasi interamente costituite dal trasferimento dal bilancio provinciale e quindi sono entrate certe che non corrono alcun rischio.

Se le previsioni di entrata o di spesa cambiano nel corso dell’anno, è necessario apportare le conseguenti variazioni di bilancio. Ogni anno ad esempio viene approvato, sempre dall’Aula, l’assestamento di bilancio per decidere come impiegare l’avanzo della gestione precedente che, fatte salve le somme per incrementare eventuali stanziamenti della spesa, viene restituito alla Provincia.

Dopo che il Consiglio provinciale ha approvato il bilancio di previsione, l’Ufficio di presidenza approva un bilancio gestionale dove le somme stanziate dall’Aula sono ripartite in capitoli di spesa.

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2. Il bilancio consuntivo che è un documento di rendicontazione (per questo è chiamato anche rendiconto) il quale ha lo scopo di certificare alla fine di ciascun esercizio finanziario le entrate effettivamente incassate e le spese effettivamente sostenute.

Il rendiconto è annuale e può presentare un “avanzo”, oppure un “disavanzo” quando le spese superano le entrate. Il rendiconto del Consiglio provinciale presenta sempre un avanzo di gestione e mai un disavanzo. Il rendiconto viene trasmesso alla Corte dei conti unitamente al conto giudiziale.

Cosa si intende con la definizione di bilancio “armonizzato”?

Il Decreto Legislativo 118/2011, successivamente modificato con il Decreto legislativo 126/2014, ha dato l’avvio ad una importante riforma che ha profondamente rivisto i sistemi contabili degli enti pubblici prevedendo anche nuovi schemi di bilancio. Si parla di bilancio “armonizzato” in quanto la nuova struttura contabile è ora uguale per tutti gli enti della pubblica amministrazione, come previsto dalle direttive dell’Unione europea. Questa omogeneizzazione, oltre a permettere una migliore comparazione dei dati contabili, consente un controllo più efficace sull’andamento complessivo della finanza pubblica.

Qual è la differenza fra previsioni di competenza e di cassa?

Il bilancio di un ente pubblico si basa sulle previsioni delle entrate e delle spese che si verificheranno nel corso dell’esercizio. Per questo, nel bilancio di previsione è necessario distinguere tra:

- previsioni di competenza, che sono le entrate che si ritiene di accertare e cioè le entrate che l’ente ha il diritto di percepire (competenze attive) e le spese che si prevede di impegnare, cioè le spese che l’ente ha l’obbligo di pagare (competenze passive).

- previsioni di cassa, le quali si riferiscono alle entrate che si ritiene effettivamente di riscuotere nell’anno e le spese che si ritiene effettivamente di pagare nell’anno.

Questa distinzione fa comprendere che le previsioni di competenza sono ancorate ad un concetto giuridico, ossia alla fase in cui sorge un credito o un debito, mentre le previsioni di cassa sono connesse alla fase della riscossione e del pagamento.

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Che cosa sono i “residui attiv

i”?

Prima di rispondere a questa domanda è necessario comprendere quali sono le varie fasi delle entrate. Il primo passo è quello dell’accertamento che si fa nel momento in cui sussiste la certezza di un credito ossia quando nasce il diritto di riscuotere delle somme. Prima di fare un accertamento è necessario individuare:

- il soggetto debitore;

- l’ammontare della somma dovuta al Consiglio provinciale - la ragione e la scadenza.

Le fasi successive delle entrate sono:

- la riscossione che si ha quando il debitore paga al Tesoriere (che è un Istituto di Credito) la somma dovuta al Consiglio provinciale;

- il versamento, che corrisponde al momento in cui il Tesoriere versa la somma riscossa nelle casse del Consiglio provinciale.

Non è detto che tutte le fasi di entrata avvengano nello stesso anno, quindi un’entrata potrebbe essere accertata in un anno, ma il denaro arrivare nelle casse del Consiglio provinciale l’anno successivo, dando così luogo ai cosiddetti “residui attivi”. I residui attivi sono pertanto la differenza fra le somme accertate e non riscosse durante un esercizio finanziario. In parole più semplici, i residui attivi altro non sono che veri e propri crediti.

Che cosa sono i “residui passivi”?

Anche in questo caso prima di rispondere alla domanda è necessario conoscere quelle che sono le varie fasi delle spese. La prima fase è quella dell’impegno che corrisponde al momento in cui nasce la spesa a seguito di un’obbligazione giuridica. Come l’accertamento per le entrate, l’impegno rappresenta la fase più importante per le spese. Prima di assumere un impegno di spesa è necessario individuare:

- il soggetto creditore;

- la ragione del debito;

- l’ammontare della somma che il Consiglio provinciale deve pagare;

- la scadenza dell’obbligazione giuridica

Anche per le spese non è detto che tutte le fasi avvengano nello stesso anno, quindi una spesa potrebbe essere impegnata in un anno ma il pagamento effettivo, ossia l’uscita di denaro dalle casse dell’ente, potrebbe avvenire l’anno successivo. Questa sfasatura temporale fra la fase dell’impegno e quella del pagamento dà origine ai cosiddetti “residui passivi”. Nella sostanza quindi i residui passivi sono dei veri e propri debiti per l’ente.

Le altre fasi delle spese sono:

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- la liquidazione, con la quale si determina la somma esatta da pagare a seguito di tutte le verifiche contabili, fiscali e amministrative e nei limiti dell’ammontare dell’impegno assunto;

- l’ordinazione, che consiste nella disposizione impartita al Tesoriere del Consiglio provinciale di provvedere al pagamento della somma dovuta;

- il pagamento, che si concretizza con il concreto versamento della somma di denaro a favore del creditore estinguendo il tal modo l’obbligazione.

Cos’è il Fondo Pluriennale Vincolato (FPV)?

Si tratta di un meccanismo contabile introdotto dalla riforma della contabilità armonizzata per registrare il collegamento tra entrate già accertate e spese impegnate, ma non ancora esigibili. Nella sostanza, si tratta di un fondo finanziario che garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso, costituito da risorse già accertate nell’esercizio in corso, ma destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente, esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata.

Quali sono le fasi e i tempi di approvazione del bilancio di previsione?

Le fasi da seguire per giungere al bilancio di previsione sono le seguenti:

1. verifica del fabbisogno finanziario. Per la formazione del bilancio di previsione, i dirigenti, i responsabili delle strutture organizzative e i presidenti degli organismi consiliari comunicano al dirigente del servizio amministrazione entro il 15 settembre di ogni anno, il fabbisogno finanziario delle rispettive strutture ed organismi per il triennio di riferimento;

2. elaborazione di una proposta . Il servizio amministrazione, dopo aver verificato la compatibilità finanziaria, elabora una proposta di bilancio sulla base degli indirizzi generali dettati dal Presidente del Consiglio provinciale e dall’Ufficio di presidenza e la trasmette all’Ufficio di presidenza entro il 15 novembre di ogni anno;

3. deliberazione della proposta di bilancio . La proposta di bilancio viene deliberata dall’Ufficio di presidenza e presentata al Consiglio provinciale;

4. approvazione . La proposta di bilancio viene approvata dal Consiglio provinciale entro il 31 dicembre di ciascun anno. Dopo la sua approvazione, non si parla più di proposta di bilancio, bensì di bilancio.

Il bilancio del Consiglio provinciale è pubblicato sul sito istituzionale, nella sezione Amministrazione trasparente.

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Chi controlla la correttezza dei dati di bilancio?

Prima della loro formale approvazione, il bilancio di previsione, l’assestamento e il bilancio consuntivo sono verificati dal Collegio dei revisori dei conti il quale deve esprimere il proprio parere in merito; parere che viene pubblicato sul sito istituzionale del Consiglio.

Inoltre durante l’esercizio finanziario il Collegio dei revisori dei conti vigila sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica del Consiglio.

A cosa servono e come si utilizzano i fondi di riserva?

Se per le entrate gli stanziamenti non costituiscono dei limiti ad accertare e ad incassare, per le spese invece gli stanziamenti, sia di competenza che di cassa, rappresentano dei veri e propri limiti che non possono essere superati. Per questa ragione e quindi per rendere più flessibile la gestione finanziaria, le norme contabili prevedono di poter inscrivere nel bilancio fondi di riserva ai quali “attingere” nel caso vi sia la necessità di aumentare gli stanziamenti di quei capitoli che nel corso dell’esercizio si dimostrino insufficiente a causa di maggiori spese o spese impreviste. Se si tratta di incrementare lo stanziamento di capitoli la cui spesa è di carattere obbligatorio, il prelevamento dal fondo di riserva è disposto con determina dirigenziale mentre per gli altri capitoli il prelevamento dal fondo di riserva deve essere autorizzato con delibera dell’Ufficio di presidenza.

Al bilancio di previsione è allegato un elenco dei capitoli le cui spese sono considerate obbligatorie.

I RIFERIMENTI NORMATIVI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO

- Legge provinciale di contabilità (L.P. n. 7/1979, art. 38);

- Regolamento interno del Consiglio della Provincia autonoma di Trento (deliberazione consiliare 6 febbraio 1991, n. 3);

- Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 modificato e integrato con Decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 (armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio);

- Regolamento di contabilità del Consiglio della Provincia autonoma di Trento (deliberazione consiliare 6 marzo 2018, n. 4)

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LA COMPOSIZIONE DEL BILANCIO FINANZIARIO

Il bilancio di previsione finanziario è composto:

- da entrate e spese che costituiscono gli stanziamenti di bilancio ossia le somme che si ritiene di introitare e quelle che si ritiene di spendere nell’esercizio considerato;

- dal quadro generale riassuntivo;

- dal prospetto degli equilibri di bilancio il quale dimostra che il bilancio non è in disavanzo

- dalla tabella dimostrativa del presunto risultato di amministrazione la quale indica quello che dovrebbe essere secondo una stima contabile il risultato della gestione dell’esercizio finanziario precedente. L’avanzo presunto non viene applicato al bilancio di previsione e quindi non viene iscritto fra le entrate. L’avanzo di amministrazione viene utilizzato soltanto dopo l’approvazione del rendiconto quando il dato non è più presunto ma effettivo;

- dalla nota integrativa che ha lo scopo di integrare le informazioni contenute nello stato patrimoniale e nel conto economico;

- dalla relazione previsionale che evidenzia i criteri e le determinazioni assunte per la formazione del bilancio.

LA RIPARTIZIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE DEL BILANCIO DECISIONALE AUTORIZZATORIO (di competenza del Consiglio provinciale)

ENTRATE

Nel bilancio di previsione approvato dall’aula le entrate sono aggregate in Titoli e Tipologie:

- i Titoli rappresentano la fonte di provenienza delle entrate (ad esempio trasferimenti correnti, entrate extratributarie, partite di giro)

- le Tipologie individuano la natura delle entrate, nell’ambito di ciascuna fonte (ad esempio trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche, interessi attivi, rimborsi e altre entrate correnti, entrate da alienazione di beni materiali e immateriali, entrate per partite di giro).

Le Tipologie costituiscono l’unità di voto del bilancio da parte del Consiglio provinciale.

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SPESE

Nel bilancio di previsione approvato dall’Aula, le spese sono aggregate in Missioni, Programmi e Titoli:

- le Missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni come ad esempio servizi istituzionali generali e di gestione, giustizia, ordine pubblico, turismo, tutela della salute ecc…

Nel bilancio del Consiglio provinciale si riscontrano solo tre Missioni:

- la Missione 01 “servizi istituzionali, generali e di gestione”;

- la Missione 20 “fondi e accantonamenti”;

- la Missione 99 “servizi per conto terzi”

- i Programmi rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle Missioni. Nel bilancio del Consiglio provinciale la Missione 01 è articolata nei seguenti Programmi:

- Programma 101 “organi istituzionali”;

- Programma 102 “segreteria generale”

- Programma 103 “gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato”;

- Programma 108 “statistica e sistemi informativi”

- Programma 110 “risorse umane”;

- Programma 111 “altri servizi generali”

I Programmi costituiscono l’unità di voto del bilancio da parte del Consiglio provinciale

Le spese sono inoltre classificate in base ai Titoli in spese correnti (Titolo 1), spese in conto capitale (Titolo 2) e spese per conto terzi – partite di giro (Titolo 7)

IL DOCUMENTO TECNICO DI ACCOMPAGNAMENTO AL BILANCIO

Al Consiglio provinciale, unitamente alla proposta del bilancio di previsione, è inoltre trasmesso a soli fini conoscitivi il Documento tecnico di accompagnamento al bilancio che viene deliberato dall’Ufficio di Presidenza.

Il Documento tecnico di accompagnamento prevede:

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- per le ENTRATE la ripartizione delle previsioni in Categorie che dettagliano l’oggetto dell’entrata (ad esempio trasferimenti correnti da amministrazioni centrali o amministrazioni locali, interessi attivi, alienazione di beni materiali, ritenute su redditi da lavoro dipendente o da lavoro autonomo, altre entrate per partite di giro);

- per le SPESE la ripartizione delle previsioni in Macroaggregati sulla base della natura economica (ad esempio redditi da lavoro dipendente, imposte e tasse a carico dell’ente, acquisto di beni e servizi, interessi passivi ecc…)

IL BILANCIO FINANZIARIO GESTIONALE

Successivamente all’approvazione del bilancio autorizzatorio da parte del Consiglio provinciale, l’Ufficio di presidenza delibera il bilancio finanziario gestionale che costituisce lo strumento contabile a disposizione delle strutture amministrative per la gestione e la rendicontazione delle risorse finanziarie.

Nel bilancio gestionale le entrate e le spese sono ripartite in capitoli che costituiscono l’unità elementare di bilancio ai fini della gestione e della rendicontazione.

I LIVELLI DI COMPETENZA IN SINTESI

CONSIGLIO PROVINCIALE UFFICIO DI PRESIDENZA

Bilancio decisionale autorizzatorio ripartito in:

Titoli e Tipologie per le ENTRATE

Missioni, Programmi e Titoli per le SPESE

Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione e bilancio gestionale rispettivamente ripartiti in:

Categorie per le ENTRATE (documento di accompagnamento) Macroaggregati per le SPESE (documento di accompagnamento) Capitoli sia per le ENTRATE che per le SPESE (bilancio gestionale)

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ENTRATE E SPESE DEL BILANCIO DI PREVISIONE ASSESTATO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE PER L’ANNO 2019

Premessa

L’autonomia contabile del Consiglio provinciale, il quale dispone di un proprio bilancio, trova fondamento nell’art. 38 della legge provinciale n.

7/1979 (legge di contabilità) nonché nell’art. 67 del decreto legislativo n. 118/2011 (armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio). Il Consiglio provinciale, quale organo legislativo, non dispone di entrate di fonte propria per cui le somme necessarie a garantire il suo funzionamento sono messe a disposizione dalla Provincia che annualmente stanzia nel proprio bilancio l’ammontare del fabbisogno finanziario richiesto dal Consiglio provinciale. Oltre all’assegnazione da parte della Provincia che costituisce la quasi totalità delle entrate del Consiglio, le altre entrate sono costituite da rimborsi di somme anticipate e dal contributo assegnato dall’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) al Comitato provinciale per le comunicazioni per lo svolgimento delle funzioni delegate. Va precisato che il contributo dell’Agcom è concesso con vincolo di destinazione e non può essere utilizzato per altri scopi.

Per quanto riguarda le spese, esse sono finalizzate all’organizzazione e al funzionamento del Consiglio provinciale e sono prevalentemente costituite dagli oneri per il personale, dagli oneri per la gestione degli immobili utilizzati come uffici, dalle spese per l’acquisto di beni e servizi, dalle spese per i gruppi consiliari oltre che per organismi costituiti presso il Consiglio e dalle spese per l’informazione e la comunicazione.

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ENTRATE 2019 (di competenza)

FPV – Fondo pluriennale vincolato € 6.828,00

Avanzo di amministrazione proveniente dall’esercizio finanziario 2018 € 2.514.152,66

Trasferimenti correnti:

- dal bilancio provinciale

- dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni € 9.142.465,00

€ 90.890,80

Rimborsi oneri per il personale del Consiglio comandato presso altri enti € 60.000,00

Introiti dai gruppi consiliari (restituzione dei contributi non utilizzati nella XV legislatura e rimborsi per spese anticipate) € 221.000,00

Introiti e rimborsi vari € 12.000,00

Partite di giro (entrate riscosse per conto terzi e che vanno riversate trovando corrispondenza nelle partite di giro delle spese)

€ 1.807.000,00

TOTALE € 13.854.336,46

Ammontare dell’assegnazione annuale dal bilancio provinciale a decorrere dall’anno di introduzione del bilancio armonizzato

2019 € 9.142.000.00

2018 € 9.381.365,00

2017 € 10.489.000,00

2016 € 10.385.000,00

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SPESE 2019 (di competenza)

Ripartizione delle spese in base alle Missioni

Missione 01 - Servizi istituzionali e generali di gestione € 11.565.855,88

Missione 20 - Fondi e accantonamenti € 481.480,58

Missione 99 - Servizi per conto terzi € 1.807.000,00

TOTALE € 13.854.336,46

Ripartizione delle spese in base ai Titoli

Titolo 1 - spese correnti € 11.753.336,46

Titolo 2 - spese in conto capitale € 294.000,00

Titolo 7 - spese per conto terzi e partite di giro € 1.807.000,00

TOTALE € 13.854.336,46

Ripartizione delle spese della Missione 01 (servizi istituzionali e generali di gestione) in base ai Programmi

Programma 101 - organi istituzionali € 7.718.497,88

Programma 102 - segreteria generale € 403.000,00

Programma 103 - gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato

€ 2.204.530,00

Programma 108 - statistica e sistemi informativi € 593.000,00

Programma 110 - risorse umane € 426.000,00

Programma 111 - altri servizi € 220.828,00

TOTALE € 11.565.855,88

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RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELLE SPESE DELLA MISSIONE 01 RIPARTITE PER PROGRAMMI

Missione 1 - programma 1 (Organi istituzionali); 7.718.497,88; 66,74%

Missione 1 - programma 2 (Segreteria generale); 403.000,00; 3,48%

Missione 1 - programma 3 (Gestione economica, finanziaria, programmazione,

provveditorato); 2.204.530,00; 19,06%

Missione 1 - programma 8 (Statistica e sistemi informativi); 593.000,00; 5,13%

Missione 1 - programma 10 (Risorse umane); 426.000,00; 3,68%

Missione 1 - programma 11 (Altri servizi generali); 220.828,00; 1,91%

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Ripartizione delle spese (con esclusione delle partite di giro) in base ai centri di costo

Oneri per il personale € 5.908.000,00

Contributi ai gruppi consiliari per le spese del personale e per le spese di funzionamento € 1.416.250,00

Stampa, comunicazione, informazione, documentazione e visite guidate € 915.000,00

Indennità, rimborsi e spese per iniziative e attività degli organismi costituiti per legge presso il Consiglio provinciale (Commissione dei Dodici, Difensore civico, Garante dei diritti dei detenuti, Garante dei diritti dei minori, Comitato provinciale per le comunicazioni, Forum trentino per la pace e i diritti umani, Autorità per le minoranze linguistiche, Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo)

€ 757.447,88

Gestione degli immobili: pulizia, sorveglianza e utenze € 560.000,00

Locazione immobili € 510.000,00

Manutenzione ordinaria e straordinaria su beni immobili, mobili e per il noleggio di attrezzature/apparecchiature e servizi informatici

€ 467.000,00

Fondi di riserva € 453.480,58

Acquisto di beni di consumo e beni durevoli € 347.000,00

Iniziative e attività istituzionale della Presidenza € 205.000,00

Indennità di carica Ufficio di presidenza, rimborsi ai consiglieri e relative imposte € 199.800,00 Prestazioni professionali e specialistiche, studi, ricerche e consulenze, compensi e rimborsi a componenti di comitati e

commissioni (compreso il nucleo di valutazione e il collegio dei revisori dei conti)

€ 135.000,00 Altre spese (spese di tesoreria, premi assicurativi, spese postali e valori bollati, imposte di registro, spese per liti e

consulenze legali, altri servizi) € 91.358,00

Gestione delle sedute consiliari € 82.000,00

TOTALE € 12.047.336,46

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Ripartizione degli oneri per il personale in base ai Programmi

Programma 1 - organi istituzionali € 4.213.000,00

Programma 2 - segreteria generale € 403.000,00

Programma 3 - gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato € 623.000,00

Programma 8 - statistica e sistemi informativi € 243.000,00

Programma 10 - risorse umane € 426.000,00

TOTALE € 5.908.000,00

Ripartizione degli oneri per il personale in base alla natura della spesa

Retribuzioni € 3.400.000,00

Contributi sociali effettivi a carico dell’ente € 1.073.000,00

Assegni familiari € 22.000,00

IRAP relativa ai dipendenti € 336.000,00

Spese per trasferte € 30.000,00

Trattamento di fine rapporto e relativa anticipazione € 88.000,00

Formazione e aggiornamento, buoni pasto e accertamenti sanitari € 111.000,00

Rimborso oneri per il personale comandato € 848.000,00

TOTALE € 5.908.000,00

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EQUILIBRI DI BILANCIO

Equilibrio per il consiglio provinciale

entrate correnti = spese correnti + spese in conto capitale

Avanzo di amministrazione esercizio precedente € 2.514.152,66

Fondo pluriennale vincolato per spese correnti iscritto in entrata € 6.828,00

Entrate correnti € 9.526.355,80

Spese correnti € 11.753.336,46

Equilibrio di parte corrente (A) € 294.000,00

Spese in conto capitale € 294.000,00

Equilibrio di parte capitale (B) - € 294.000,00

EQUILIBRIO FINALE (A+B) € 0,00

PARERE DEL COLLEGIO DEI REVISORI

Il collegio dei revisori dei conti con verbale n. 14 del 3 dicembre 2018 ha espresso parere favorevole alla proposta del bilancio di previsione 2019-2021 e con verbale n. 18 del 23 maggio 2019 ha espresso parere favorevole alla proposta di assestamento del bilancio di previsione 2019-2021.

I verbali del collegio dei revisori dei conti sono pubblicati sul sito internet del Consiglio provinciale nella sezione “amministrazione trasparente” e possono essere visionati accedendo al link https://trasparenza.consiglio.provincia.tn.it/pagina867_organi-di-revisione-amministrativa-e-contabile.html

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