INDICE
Riassunto
4
Abstract
5
1. Introduzione
7
2. Materiali e Metodi
10
17
La Specie
Area di studio
Metodologie utilizzate
21
3. Risultati
28
Definizione dell’home range
Scelta dell’habitat di foraggiamento
40
4. Discussione
45
5. Bibliografia
52
RIASSUNTO
L’identificazione delle risorse chiave per le specie di uccelli di interesse conservazionistico è un presupposto essenziale per la loro efficace gestione. Per quel che concerne il periodo riproduttivo, in particolare, la disponibilità sia di siti di nidificazione idonei, sia di risorse trofiche adeguate e facilmente accessibili rappresenta uno dei fattori chiave in grado di determinare l’esito della riproduzione e, conseguentemente, l’andamento demografico della popolazione.
L’occhione (Burhinus oedicnemus) è una specie di rilevante interesse conservazionistico a causa del generalizzato declino numerico evidenziato sia a livello europeo sia nazionale, causato principalmente dalla riduzione e dal degrado del suo habitat. La disponibilità di informazioni dettagliate sull’ecologia del foraggiamento della specie è sostanzialmente lacunosa, attualmente limitata a studi effettuati in Inghilterra su popolazioni al limite settentrionale dell’areale di nidificazione e occupanti habitat differenti rispetto a quelli mediterranei.
Lo scopo di questa tesi è stato quello di indagare il comportamento spaziale e la scelta dell’habitat di foraggiamento nella popolazione di occhione nidificante nel Parco Fluviale Regionale del Taro (Parma). Il comportamento spaziale degli animali è stato indagato tramite la tecnica del radiotracking, localizzando gli animali di giorno e di notte per un periodo di circa tre mesi; in seguito gli home range sono stati calcolati mediante il metodo “Adaptive Local Convex Hull”. Durante le ore diurne gli occhioni sono sempre stati localizzati all’interno dell’alveo del fiume Taro, entro poche centinaia di metri dal sito di nidificazione. Durante la notte si è osservato che gli animali, pur mostrando un’ampia variabilità inter-individuale, si spostavano dal greto in aree agricole adiacenti per foraggiare, percorrendo distanze talora superiori al chilometro.
Per analizzare in dettaglio la scelta dell’habitat di foraggiamento, sono stati effettuati dei censimenti notturni degli animali associati a rilievi della vegetazione in aree campione perifluviali, prevalentemente adibite a uso agricolo. Nel complesso il maggior numero di contatti è stato raccolto in aree sfalciate, nonché in cumuli di letame di recente creazione. A parità di altezza della vegetazione, le varie tipologie di coltivo (foraggio e cereali, in prevalenza) sembrano essere utilizzate dagli animali in maniera comparabile.
Nel complesso questa indagine rappresenta la prima analisi dettagliata del comportamento spaziale e di foraggiamento dell’occhione nella nostra penisola. I risultati ottenuti mostrano una significativa dipendenza del foraggiamento degli occhioni dal tipo di attività agricola che insiste sul territorio, caratterizzata da allevamenti di bestiame, da numerosi coltivi a foraggio nonché da una diffusa pratica di rotazione delle colture. Il quadro ottenuto sottolinea la necessità di instaurare una gestione sinergica delle aree caratterizzate da profondi elementi di naturalità (greto), in cui l’occhione trova l’ambiente ideale per la nidificazione, e delle aree antropizzate (zone perifluviali), che forniscono importanti risorse trofiche per la specie.
ABSTRACT
Identifying key-resources for birds of conservation concern is essential to their effective management. During the breeding season, availability of suitable nest-sites and trophic resources represents an important factor favouring breeding success and, consequently, positive population trend. Stone curlew (Burhinus oedicnemus) is a species of conservation concern in Europe and its population decline is mainly due to habitat loss and fragmentation. Availability of information about feeding ecology is quite poor and so far limited to studies on English populations, which live and breed in habitats quite different from Mediterranean ones.
This thesis aims at investigate spatial behaviour and foraging-habitat choice of Stone curlew population breeding along the gravel river-bed of the Taro River Regional Park (Parma, Italy). Spatial behaviour has been detected through radio-telemetry, following adults both day and night, for an overall period of three months. Subsequently, home ranges have been calculated with “Adaptive Local Convex Hull” (LoCoH) method. During the day, Stone curlews stay in the gravel river-bed of Taro, within a few hundreds meter (< 500 m) from nest site. Instead, during the night, birds regularly commute from breeding sites to feeding areas (mostly farmlands) which are a few kilometres far. To overcome the low precision of radio-tracking locations, we analyzed the birds habitat choice in a sample of feeding areas by means of nocturnal counts of foraging birds and vegetation measurements. Highest number of Stone curlews have been found in newly mown fields and in manure heaps. Different crop types (mainly
forage and wheat) were all comparably used, as long as vegetation height remains 0-5 cm.
This work represents the first attempt to analyze spatial and foraging behaviour of Stone curlew in Italy. Our results show that this habitat use is closely tied to the agricultural management of the area which is characterised by cattle-farming, forage crops and crop rotation. This means that a synergetic management of both the breeding sites and the foraging habitat should be achieved.