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Prefazione
L’oggetto della mia tesi di laurea è legato alla vita e all’operato di Giulio Ferrario (Milano 1767-1847), in particolare alla sua opera dal titolo: “Il Costume antico e modero o storia del governo, della milizia, della religione, delle arti, scienze ed usanze di tutti i popoli antichi e moderni” (Milano 1816-1829). Un’opera in ventuno volumi, corredata
da una serie di tavole all’acquatinta rivolta alla sistematizzazione enciclopedica di un insieme di informazioni diverse, dove erudizione, istruzione e intrattenimento corrono di pari passo, interessandosi anche dell’esotico e del diverso.
L’opera costituì un esempio di compilazione erudita che fece scuola ancora fino a metà dell’Ottocento. L’obbiettivo è quello di provare come un’opera di tale portata e dal così variato repertorio possa essere servita a quegli artisti che lavoravano nell’ambito di quella pittura chiamata Romanticismo Storico, che richiedeva un’ottima preparazione dal punto di vista della ricostruzione filologica di un determinato argomento o avvenimento storico.
Sono partita perciò analizzando la biografia di Giulio Ferrario, per poi parlare della situazione dell’editoria milanese in quegli anni e capire in che contesto si inseriva l’opera del Nostro; ho esaminato successivamente la struttura dell’opera e quelle che potevano essere state, in un certo senso, le fonti di ispirazione dell’ Autore sia a livello di contenuto che a livello figurativo, per poi esaminare il rapporto tra “Il Costume antico e moderno…” e l’influsso che questo repertorio può aver avuto su
alcuni artisti che lavoravano nell’ambito del Romanticismo Storico di area milanese.
Data la vastità dell’opera ho circoscritto la mia ricerca ad alcune parti del “Il Costume antico e moderno…”, relative in parte all’Europa ed in primis all’ Italia, ed in parte ad
altri continenti come l’Asia, l’America e l’Africa.
Lungi dall’essere esaustiva, la mia ricerca, ha cercato di gettare uno sguardo più approfondito su un personaggio molto importante nell’ambiente artistico e letterario milanese, e sulla sua immensa opera che coinvolse molti eruditi ed artisti del tempo.