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CuoriIntelligenti 3b3b

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(1)

ZONA ITALIANO CONTENUTI INTEGRATIVI INCLASSE E-BOOK LIBRO MISTO EDIZIONE BLU

dal secondo Novecento a oggi

3b

3b

Claudio Giunta

Cuori

Intelligenti

mille anni di letteratura

(2)
(3)

Un approccio personalizzato alla didattica

Ambiente Educativo Digitale

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Libro in versione cartacea Contenuti Digitali Integrativi

1

2

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EDIZIONE BLU

Cuori Intelligenti

3b

(4)

Il Sistema di Gestione per la Qualità di De Agostini Scuola S.p.A. è certificato per l’attività di “Progettazione, realizzazione e distribuzione di prodotti di editoria scolastica”

internet: deascuola.it e-mail: info@deascuola.it

Redattore responsabile: Francesca Rizzo

Redazione e impaginazione: Capoverso srl – Torino Ricerca iconografica: Cristina Colombo

Redazione multimediale: Sergio Raffaele Tecnico responsabile: Daniela Maieron

Progetto grafico: Alessandra Soi Coordinamento grafico: Sara Fabbri Illustrazioni: Deborah di Leo

Ricerca iconografica per la copertina: Alice Graziotin Copertina: Silvia Bassi

Art Director: Nadia Maestri

A questo volume hanno collaborato: Valentino Baldi (Il romanzo italiano tra le due guerre); Daniele Balicco (La guerra, la Resistenza; Gli anni della guerra fredda e del boom economico; Pier Paolo Pasolini; Italo Calvino; Crisi e contestazione); Daria Biagi (Il romanzo nell’età del Decadentismo; Il romanzo in Occidente nel primo Novecento); Gian Mario Cao (Quadri di storia della cultura); Paola Cattani (Charles Baudelaire; Il Decadentismo, Arthur Rimbaud, Paul Verlaine, Stéphane Mallarmé; La poesia in Occidente nel primo Novecento; Il Futurismo); Vittorio Celotto (La pelle di Curzio Malaparte; Narratori delle pianure di Gianni Celati); Caterina Ciccopiedi (Quadri storici); Fulvio Cortese (La Costituzione italiana); Massimo De Sabbata (Quadri e schede di storia dell’arte del Novecento); Leonardo Gandini (Il cinema: i primi cinquant’anni; Il cinema nell’età della televisione); Chiara Giacomello (Gadda in cucina); Marco Grimaldi (Una storia letteraria per l’Italia unita: Francesco De Sanctis); Paolo Maccari (La Scapigliatura; I poeti crepuscolari; I poeti della «Voce»; Umberto Saba); Matteo Marchesini (La forma del saggio nel primo Novecento; La forma del saggio nel secondo Novecento); Luigi Monti (Pinocchio, Cuore e Sandokan); Walter Nardon (Il romanzo europeo del secondo Ottocento); Mariapaola Pierini e Silvia Iracà (Dalla pagina alla scena); Marina Polacco (Luigi Pirandello); Michele Ruele (La guerra, la Resistenza); Niccolò Scaffai (Italo Svevo; Giuseppe Ungaretti; Eugenio Montale; Vittorio Sereni); Gianluigi Simonetti (L’ordine e l’anarchia; Una poesia senza simboli; Ha ancora senso scrivere versi?; Oltre il Novecento); Luca Siracusano (Quadri e schede di storia dell’arte dell’Ottocento); Paolo Squillacioti (Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Il Gattopardo; Leonardo Sciascia); Carlo Tirinanzi de’ Medici (La letteratura nell’età del Risorgimento; Il Verismo; Giovanni Verga); Emilio Torchio (Giosuè Carducci; Giovanni Pascoli; Gabriele d’Annunzio); Gabriele Vitello (La guerra, la Resistenza; Gli anni della guerra fredda e del boom economico; Crisi e contestazione).

Le lezioni di Storia della lingua sono a cura di Roberta Cella; le schede Come è fatta la letteratura sono a cura di Matteo Largaiolli; la sezione Scrivere la scienza è a cura di Alessandro Della Corte.

Le attività didattiche, coordinate da Michele Ruele e Stefano Lotti, sono a cura di: Giovanni Accardo, Annamaria Bisi, Clara Lotti, Stefano Lotti, Eliana Petrolli, Paolo Poggi, Claudia Resinelli, Michele Ruele, Gianluca Trotta.

La revisione didattica è a cura di Alfredo Panigada.

L'autore ringrazia per l'aiuto e il consiglio Roberta Bellino, Michele Noldin, Michele Ruele e Amedeo Savoia.

Proprietà letteraria riservata

© 2016 De Agostini Scuola SpA – Novara 1a edizione: gennaio 2016

Printed in Italy

Le fotografie di questo volume sono state fornite da: De Agostini Picture Library, Album/Contrasto, Archivi Alinari Firenze, Archivi Scala Firenze, Bridgeman, Contrasto, Corbis, Getty Images, Lessing, Marka, Mondadori Portfolio, Shutterstock

Immagini in copertina: Courtesy Everett Collection/Contrasto, Angelo Turetta/Contrasto, Shuttestock

L’Editore dichiara la propria disponibilità a regolarizzare eventuali omissioni o errori di attribuzione.

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Tutti i diritti riservati. Nessuna parte del materiale protetto da questo copyright potrà essere riprodotta in alcuna forma senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.

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(5)

AUTORE

Giuseppe Ungaretti

La ricerca delle parole

PERCORSO

1

18 AUTORE

Eugenio Montale

Tradizione e rinnovamento: un classicismo paradossale PERCORSO

2

50 SEZIONE

III

Dalla prima alla seconda

guerra mondiale

1 La storia 3

La fine della Grande guerra 3

I regimi totalitari tra le due guerre 4

n Il totalitarismo 4

La crisi del 1929 5

La seconda guerra mondiale 6

2 La società e la cultura 9

Intellettuali e fascismo 9

n Giacomo Matteotti 9

La cultura in Europa e l’isolamento dell’Italia 10

Tra cultura e propaganda 11

Dalla polemica alla guerra civile 11

3 La storia dell’arte 13

L’arte tra le due guerre 13

4 Sentimento del tempo 42

T11 L’isola 44

T12 Fine di Crono

5 Il tempo nell’ultimo Ungaretti:

Il dolore e Il taccuino del vecchio 46

T13 Tutto ho perduto, Il dolore 46

T14 Ultimi cori per la terra promessa,

Il taccuino del vecchio

LETTURE CRITICHE

C1 L. Bianciardi, Ungaretti in parodia 48

C2 F. Fortini, Ungaretti: «Sono una creatura», 1916

C3 P. V. Mengaldo, Il ruolo di Ungaretti nel Novecento

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 49

Indice

Testi disponibili su eBook

1 Vita d’un uomo 20

n FILOSOFIA Henri-Louis Bergson: il tempo e la durata 21

2 La poetica di Ungaretti 23

n Lo haiku

3 L’Allegria 26

n IL LABORATORIO DEL POETA La critica delle varianti

n IL LABORATORIO DEL POETA Come “funziona”

una poesia di Ungaretti? 29

T1 In memoria T2 Il porto sepolto

T3 Veglia 30

T4 Fratelli 31

n Un’idea diversa della guerra: il Giornale del soldato Gadda

T5 I fiumi 33

T6 San Martino del Carso 37

n LINK AUDIO O Gorizia tu sei maledetta

T7 C’era una volta ▶ANALISI ATTIVA 38

T8 Mattina ▶ANALISI ATTIVA 39

T9 Soldati 41

T10 Lucca

1 La vita 52

n LINK VIDEO Intervista a Montale

n È ancora possibile la poesia?

2 La poetica di Montale 58

n Il “montalismo” 60

3 Il significato storico di Montale 61

4 Ossi di seppia 63

T1 In limine 63

1. Movimenti 65

T2 I limoni 66

2. Ossi di seppia (“ossi brevi”) 69

n Correlativo oggettivo 69

T3 Meriggiare pallido e assorto 70

n LINK VIDEO Montale legge Meriggiare pallido e assorto

T4 Spesso il male di vivere ho incontrato 72

T5 Non chiederci la parola 73

T6 Cigola la carrucola del pozzo

3. Mediterraneo - 4. Meriggi e ombre 75

T7 Mediterraneo V

T8 Arsenio 76

(6)

AUTORE

Umberto Saba

L’«onesta» verità della poesia

PERCORSO

3

106

GENERI E TESTI

Il romanzo italiano tra le due guerre

Il ritorno alla narrazione “distesa”

PERCORSO

4

138

5 Le occasioni 82

T10 Il balcone T11 Buffalo

T12 Dora Markus 83

T13 Addii, fischi nel buio 86

T14 La speranza di pure rivederti T15 Ti libero la fronte dai ghiaccioli

T16 La casa dei doganieri 87

T17 Nuove stanze

6 La bufera e altro 89

T18 La bufera 90

T19 Gli orecchini

T20 Vento sulla Mezzaluna

T21 La primavera hitleriana 92

T22 Da un lago svizzero

T23 Piccolo testamento 96

7 Satura 98

T24 La storia

T25 Ho sceso, dandoti il braccio,

almeno un milione di scale 99

Montale in prosa

T26 La casa delle due palme, Farfalla

di Dinard

n COME È FATTA LA LETTERATURA Pubblicare

e ripubblicare: le poesie di Montale negli anni 101

LETTURE CRITICHE

C1 M. L. Spaziani, Alcuni aneddoti

sulla giovinezza ligure di Montale 103

C2 G. Mazzoni, Il posto di Montale nella poesia moderna

C3 G. Raboni, La poesia di Montale «inquadra» e «seleziona» la realtà C4 L. Blasucci, Montale e l’estensione

del vocabolario lirico

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 105

T4 Città vecchia 127

T5 Autobiografia

T6 Tre poesie alla mia balia

T7 Ulisse 129

T8 Teatro degli Artigianelli 131

n STORIA Saba: l’Italia, il fascismo

LETTURE CRITICHE

C1 E. Morante, Il poeta di tutta la vita C2 G. Piovene, Saba rivoluzionario e “onesto” n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 133

PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO 134

1 La vita 108

2 La poetica di Saba 112

n NEL MONDO DELL’ARTE Umberto Saba e Carlo Levi 118

3 Il Canzoniere 119 T1 A mia moglie 119 T2 La capra 123 T3 Trieste 125 1 Federigo Tozzi 140 La vita 140

Le idee, la visione del mondo 140

Le opere 142

T1 Pietro apre gli occhi, Con gli occhi chiusi 143

T2 «Egli è tisico», Bestie

2 Alberto Moravia 145

La vita 146

n Moravia e il cinema 146

Le tre fasi della carriera di Moravia 147

Gli indifferenti 148

n NEL MONDO DELL’ARTE Il “salotto esploso”

di Loredana Longo 148

n LINK VIDEO Explosion

T3 Il racconto iniziale, L’epidemia

T4 Michele contro Leo: un «atto mancato» 150

3 Aldo Palazzeschi 152

T5 Le sorelle Materassi in udienza dal papa,

Sorelle Materassi 153

Dino Buzzati

Il deserto dei Tartari

T6 La fuga del tempo

4 Vitaliano Brancati 156

Don Giovanni in Sicilia 157

T7 Un siciliano a Milano

T8 Basta uno sguardo 159

T9 Chi piange al matrimonio 162

(7)

GENERI E TESTI

La forma del saggio nel primo

Novecento

Autobiografia della nazione

PERCORSO

5

166

GENERI E TESTI

L’ordine e l’anarchia

La poesia italiana tra le due guerre

PERCORSO

6

188

GENERI E TESTI

La guerra, la Resistenza

Gli scrittori di fronte alla catastrofe

PERCORSO

7

200

T2 Stelle 195

Salvatore Quasimodo 196

n Quasimodo, il premio Nobel e Oriana Fallaci 197

T3 L’eucalyptus, Ed è subito sera 197

Mario Luzi

T4 Avorio, Avvento notturno

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 199

1 Il genere del saggio 168

2 Di che cosa parlano i saggi italiani 168

Gaetano Salvemini 170

T1 Cocò all’Università di Napoli o la scuola

della mala vita, «La Voce» 170

Giuseppe Prezzolini

T2 I furbi e i fessi, Codice della vita italiana

Umberto Saba

T3 Psicopatologia della vita nazionale,

Scorciatoie e raccontini

Antonio Gramsci 174

T4 Letteratura popolare, Quaderni del carcere 175

Piero Gobetti

T5 Il fascismo, La Rivoluzione Liberale

Carlo Levi 178

T6 Secoli di rassegnazione sulle loro schiene,

Cristo si è fermato a Eboli 179

Nicola Chiaromonte

T7 Il tempo della malafede,

Credere e non credere

Vitaliano Brancati 182

T8 La retorica tra fascismo e antifascismo,

I fascisti invecchiano 183

n NEL MONDO DELL’ARTE Alberto Savinio

scrittore d’arte 185

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 187

1 Accettare la rivoluzione

o tornare al passato? 189

n NEL MONDO DELL’ARTE Riviste surrealiste

n Il linguaggio poetico di Bertolt Brecht 191

Vincenzo Cardarelli e «La Ronda» 191

T1 Autunno, Poesie 192

2 L’Ermetismo 193

n NEL MONDO DELL’ARTE L’ambiguità del linguaggio nell’opera di René Magritte

n IL LABORATORIO DEL POETA Gradi diversi di oscurità 194

Ungaretti ermetico: Sentimento del tempo 195

1 La seconda guerra mondiale 204

Norman Mailer

T1 La condanna è solo rimandata,

Il nudo e il morto

Vasilij Grossman

n Realtà e fantasia in Vita e destino

T2 Che cosa rende gli esseri umani così crudeli?, Vita e destino T3 Davanti alla tomba di un figlio,

Vita e destino

T4 Il primo Novecento: una corsa alla morte,

Vita e destino

Jonathan Littell

T5 Due chiacchiere con Adolf Eichmann,

Le benevole

Wystan Hugh Auden

T6 1° settembre 1939, Another Time

Paul Celan

T7 Fuga di morte, Papavero e memoria

2 La guerra e la Resistenza in Italia 204

Nuto Revelli

T8 «Che strano andare a fare la guerra con i tedeschi…», La strada del davai

Giovanni Pesce

T9 La morale di un “gappista”, Senza tregua

Elio Vittorini 205

T10 Rappresaglia, Uomini e no 207

Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli

T11 Tre lettere, Lettere di condannati

a morte della Resistenza

Luigi Meneghello 210

T12 Perché si diventa partigiani, I piccoli

maestri 213

T13 Arrivano gli Alleati!, I piccoli maestri

Curzio Malaparte

T14 Il mercato dei bambini, La pelle T15 Essere gentili con chi muore, La pelle

(8)

Raccontare la storia

Giacomo Debenedetti:

la deportazione degli ebrei romani

LA LETTERATURA COME DOCUMENTO

Scrivere la scienza

L’era atomica: Enrico Fermi

LA LETTERATURA COME DOCUMENTO

PERCORSO

8

250 PERCORSO

9

255 GENERI E TESTI

Il cinema: i primi

cinquant’anni

PERCORSO

10

260 Stefano D’Arrigo

T16 Ciccina Circé la «femminota»,

Horcynus Orca

3 Tre grandi scrittori 216

4 Cesare Pavese 216

n Middle West e Piemonte

n Non amare la vita 219

Paesi tuoi

T17 «La colpa era di tutti»

Il carcere

T18 Vivere come gli altri non è possibile

La casa in collina 219

T19 La guerra è finita soltanto per i morti

ANALISI ATTIVA 221

La luna e i falò 224

T20 Perché si va via di casa 225

Pavese e la cultura americana

T21 La prefazione alla traduzione di Moby Dick

T22 Com’era il cinema negli anni Venti,

Ciau Masino

Lavorare stanca 228

n Una lettera a Giulio Einaudi

T23 I mari del Sud 228

5 Beppe Fenoglio 232

I ventitré giorni della città di Alba

T24 La Resistenza, senza retorica T25 Pioggia e la sposa

n MUSICA Un disco dei CSI ispirato a Fenoglio

La malora

T26 È vero amore? Come ci si sposava a inizio Novecento

Il partigiano Johnny 233

T27 Uccidere un uomo 234

Una questione privata

T28 Inseguendo Fulvia

6 Primo Levi 238

Se questo è un uomo 240

T29 Arrivo ad Auschwitz

T30 Ulisse 242

T31 Vergognarsi di essere uomini

Levi poeta 247

T32 «Io so cosa vuol dire non tornare»,

Il tramonto di Fossoli 248

T33 Una specie di Inferno: la stazione di Porta Nuova a Torino, Un altro lunedì LETTURE CRITICHE

C1 G. Agamben, Squadra speciale C2 A. Baldini, Primo Levi e la memoria

della Shoah

C3 C. Cases, Primo Levi: distinguere, capire, usare il cervello anche di fronte al più atroce dei crimini

C4 V. Frankl, «Ciò che non mi uccide, mi rende più forte»

C5 La coscienza al bando: il carteggio tra il pilota di Hiroshima Claude Eatherly e il filosofo Günther Anders

C6 H. Arendt, La perdita della coscienza

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 249

1 16 ottobre 1943 250

T1 La prima fase del rastrellamento 251

T2 Il «rigore professionale» dei tedeschi 253

n L’ordinanza della Repubblica di Salò

sulla reclusione degli ebrei 254

1 Dall’Italia agli Stati Uniti 255

n STORIA La questione delle armi atomiche 256

T1 Le ultime particelle costitutive della materia, Collected Papers

(Note e memorie) 257

n LETTURE CONSIGLIATE 259

1 Il cinema dalle origini alla metà

del Novecento 261

n Il cinema per uno spettatore di primo Novecento

2 Il cinema come genere artistico 263

n Come nasce un film?

3 Dal romanzo alla sceneggiatura 266

Il Gattopardo 267

T1 Il Gattopardo: il romanzo 267

T2 Il Gattopardo: la sceneggiatura 268

(9)

Un’idea dell’Italia

La Costituzione italiana

LA LETTERATURA COME DOCUMENTO PERCORSO

1

318

GENERI E TESTI

Gli anni della guerra fredda

e del boom economico

I due decenni che cambiarono l’Italia

PERCORSO

2

326

Le notti bianche 271

T3 Le notti bianche: il romanzo 271

T4 Le notti bianche: la sceneggiatura 272

L’adattamento della sceneggiatura 273

n LETTURE CONSIGLIATE 274

n DAVANTI ALLO SCHERMO F1 Nosferatu 275

n DAVANTI ALLO SCHERMO F2 Rapacità

n DAVANTI ALLO SCHERMO F3 La corazzata Potëmkin 276

n DAVANTI ALLO SCHERMO F4 Metropolis 277

n DAVANTI ALLO SCHERMO F5 La folla 278

n DAVANTI ALLO SCHERMO F6 Un chien andalou 279

n DAVANTI ALLO SCHERMO F7 Freaks 280

n DAVANTI ALLO SCHERMO F8 Ombre rosse 281

n DAVANTI ALLO SCHERMO F9 Quarto potere 282

n DAVANTI ALLO SCHERMO F10 La fiamma del peccato

n DAVANTI ALLO SCHERMO F11 Ladri di biciclette 283

PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO 284

1 L’importanza della Costituzione 318

T1 Principi fondamentali 321

Piero Calamandrei 323

T2 Che cos’è la Costituzione secondo

Calamandrei: un celebre discorso 323

SEZIONE

IV

Dal dopoguerra

ai nostri giorni

1 La storia 289

La «guerra fredda» 289

n Mao Tse-tung 290

L’Italia nella seconda metà del Novecento 291

n I sindacati 291

n Il Sessantotto

n La mafia

Nuovi equilibri 293

n STORIA L’11 settembre 2001 295

n Commento al racconto di John Updike

n Il «mondo mutilato» di Adam Zagajewski

2 La società e la cultura 297

Tra liberalismo e socialismo 297

Marxismi 297

Cultura di massa 298

Dalle contestazioni non violente

alla lotta armata 299

Fine della modernità? 300

3 La storia dell’arte 301

Ottava lezione di Storia della lingua

La lingua italiana nel secondo Novecento 307

L’affermazione dell’italiano come lingua madre 307

n I dialetti italiani 308

n Le minoranze linguistiche in Italia

La lingua del romanzo nel secondo Novecento 309

L’influenza dei mezzi di comunicazione

di massa 311

n La lingua nell’età dei cellulari e di WhatsApp 312

Le lingue speciali e la diffusione degli anglismi 313

Dove sta andando la lingua italiana? 314

1 Dalla fine della guerra al ’68:

una mappa della letteratura 328

n Il «Gruppo 63»

2 Tre romanzi stranieri e tre saggi

per capire il presente 330

Tutto scorre di Vasilij Grossman

n STORIA La nascita dei gulag: la testimonianza di Šalamov

n STORIA Vivere in un gulag: la testimonianza di Lichačev

T1 Maša sente una canzone alla radio T2 Ivan Grigor’evic ritorna alla casa distrutta

Herzog di Saul Bellow

(10)

Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez

T4 L’infelice governo di Arcadio

Il secondo sesso di Simone de Beauvoir

T5 Donne non si nasce, si diventa

Minima moralia di Theodor W. Adorno

T6 La casa è tramontata

La Lettera dal carcere di Birmingham di Martin Luther King

T7 Lettera dal carcere di Birmingham

3 Il Neorealismo 331

n La scoperta dell’Italia

Italo Calvino 332

T8 La prefazione a Il sentiero dei nidi di ragno 332

n LETTERATURA E POLITICA Il caso «Politecnico» 335

n L’ultima lettera di Togliatti a Vittorini

Gli occhiali d’oro di Giorgio Bassani 336

T9 Il dottor Fadigati arriva a Ferrara 337

Fausto e Anna di Carlo Cassola

T10 E se la buona causa non fosse così buona?

Metello di Vasco Pratolini 340

T11 Il risveglio della classe operaia 342

n Il dibattito su Metello 344

Casa d’altri di Silvio D’Arzo 345

T12 La confessione di Zelinda 346

Il prete bello di Goffredo Parise 348

T13 Allegri come solo i poveri possono essere 350

T14 Parlare con una bicicletta

L’isola di Arturo di Elsa Morante 352

T15 L’infanzia è un paese felice 353

4 Giuseppe Tomasi di Lampedusa

e Il Gattopardo 356

n Le altre opere: i racconti, i corsi di letteratura

Il Gattopardo 357

n Riflessione storiografica e romanzo 359

T16 «Se vogliamo che tutto rimanga come è,

bisogna che tutto cambi» 359

T17 Il pranzo a Donnafugata T18 Il plebiscito per l’annessione al Regno d’Italia

T19 Don Fabrizio e don Calogero: dialogo tra il passato e il presente T20 Don Fabrizio rifiuta la nomina a senatore del Regno

T21 Il bilancio consuntivo della vita del Principe

5 Carlo Emilio Gadda 363

La vita 363

Lo stile e le idee 364

La cognizione del dolore 366

T22 La morte della Señora 367

n AUTORI A CONFRONTO Come mangiano

gli esseri umani: Joyce e Gadda 370

n Gadda in cucina: lingua, pastiche e gastronomia

n NEL MONDO DELL’ARTE Gualtiero Marchesi, Kazimir Malevič

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana 372

n Gadda al cinema e a teatro 373

T23 Il corpo di Liliana 373

6 Il boom economico.

La letteratura e il lavoro 376

Donnarumma all’assalto di Ottiero Ottieri 377

n STORIA Scuola e lavoro al Sud

n La Cassa per il Mezzogiorno 377

n Un discorso di Adriano Olivetti ai lavoratori di Pozzuoli

T24 Come (non) si viene assunti 379

T25 Lavorare a cottimo T26 Aspettando la “chiamata” T27 Le donne al lavoro

Paolo Volponi

T28 Reificazione: l’operaio diventa una cosa,

Memoriale

T29 Il disagio della civiltà, Memoriale

La vita agra di Luciano Bianciardi 381

n Un’utopia

T30 Com’erano la vita e il lavoro nell’Italia

del boom economico 383

T31 Il lavorio delle formiche T32 Prendere il tram T33 Il lavoro intellettuale T34 Il lato comico

T35 Un ritratto dell’Italia del boom

Paolo Villaggio

n STORIA L’Italsider

T36 Fantozzi ciclista, Fantozzi contro tutti

n NEL MONDO DELL’ARTE Roy Lichtenstein e i fumetti 386

LETTURA CRITICA

C1 G. Parise, Contro l’impegno

n MAPPA DI SINTESI 388

(11)

AUTORE

Pier Paolo Pasolini

Coscienza e scandalo dell’Italia del boom

PERCORSO

3

390 AUTORE

Italo Calvino

La sfida al labirinto PERCORSO

4

430 AUTORE

Leonardo Sciascia

L’intellettuale disorganico PERCORSO

5

468 1 La vita e le opere 392 Un autore sperimentale (1942-1961) 392 Il regista e l’intellettuale (1961-1975) 395

n LINK VIDEO Uccellacci e uccellini

2 Le idee, l’uomo, il personaggio 400

n Il caos 400

n Il processo alla Dc 401

3 Il narratore: Ragazzi di vita 403

n NEL MONDO DELL’ARTE Uno scorcio di vita popolare: La spiaggia di Guttuso 403

T1 Furto in spiaggia 404

4 Il poeta: Le ceneri di Gramsci 408

n STORIA Antonio Gramsci, egemonia e intellettuali

T2 Tramonto a Testaccio 410

5 Pasolini e il cinema 413

Accattone e il mondo fuori dal tempo

della borgata 413

n LINK VIDEO Accattone

n Pasolini teorico del cinema

n LINK AUDIO Passione secondo Matteo di Bach

T3 Accattone dopo il genocidio, Lettere luterane

Pasolini regista e reporter: Comizi d’amore 415

n LINK VIDEO Comizi d’amore: l’intero documentario si può vedere su YouTube

T4 La trasformazione della sessualità in Italia,

Pasolini su Pasolini (1968-1971). Conversazioni con Jon Halliday

6 Pasolini e la lingua italiana 415

T5 Nascita dell’italiano tecnologico,

Empirismo eretico 416

7 Pasolini e la contestazione 418

T6 Il Pci ai giovani!, Empirismo eretico

T7 Il romanzo delle stragi, Scritti corsari 418

T8 Il vuoto di potere in Italia, Scritti corsari 421

T9 Abiura dalla Trilogia della vita,

Lettere luterane

n Salò o le 120 giornate di Sodoma

8 Il grande romanzo incompiuto: Petrolio 424

n L’«Appunto 21»: il capitolo scomparso di Petrolio

T10 La nuova periferia 425

T11 Manifestazione fascista LETTURE CRITICHE

C1 W. Siti, Pasolini e la gioia di vivere 427

C2F. Fortini, In morte di Pasolini

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 429

1 La vita e i libri 432

La prima stagione: dal 1947

ai primi anni Sessanta 434

n Fiabe italiane

La seconda stagione: dagli anni Sessanta

alla morte 436

n Padre e figlio 439

2 Perché leggiamo Calvino 443

3 Le opere 445

Il barone rampante 445

T1 Cosimo, il principe Andréj

e la follia della guerra 446

n IL LABORATORIO DELLO SCRITTORE Fiabe italiane 452

La speculazione edilizia 453

T2 Il boom economico e la mutazione

antropologica 453

Un ottimista in America

T3 Un caffè italiano a New York

La giornata di uno scrutatore 457

T4 Il caso e la vita 458

La letteratura come modo per interpretare il mondo

T5 L’antilingua

Le città invisibili 461

T6 Ipazia, una città invisibile 461

Se una notte d’inverno un viaggiatore

T7 Le fantastiche avventure del Lettore e della Lettura

Le Lezioni americane 463

T8 Dobbiamo salvare l’immaginazione 464

LETTURE CRITICHE

C1 A. Berardinelli, La saggezza di Calvino 466

C2C. Cases, Il cervello di Calvino

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 467

1 Uno scrittore siciliano 469

2 Le opere 471

Gli anni del successo 471

n LINK VIDEO Il giorno della civetta

(12)

GENERI E TESTI

Una poesia senza simboli

Dal dopoguerra agli anni Sessanta

PERCORSO

6

486

AUTORE

Vittorio Sereni

“Poeta e di poeti” funzionario

PERCORSO

7

520

Dalla Sicilia all’Europa 472

n Variazioni del poliziesco e del “giallo”

Le ultime opere 474

3 Il giorno della civetta 474

T1 Il confidente 475

T2 Il cadavere di Nicolosi

T3 Il colloquio con don Mariano 477

4 Porte aperte 480

T4 La pena di morte 480

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 482

PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO 483

Lirici «novissimi» 507

Edoardo Sanguineti 509

n Sanguineti dopo l’Avanguardia

T12 In te dormiva come un fibroma

asciutto, I Novissimi 509

Andrea Zanzotto 511

T13 Così siamo, IX Ecloghe 512

Elio Pagliarani 514

T14 Carla Dondi fu Ambrogio,

La ragazza Carla 515

T15 Proseguendo un finale, Lezioni

di fisica e Fecaloro

5 Né riforme né rivoluzioni.

La poesia che se ne frega 516

Sandro Penna 517

T16 Guardando un ragazzo dormire,

Stranezze (1957-1976) 518

LETTURE CRITICHE

C1 P. P. Pasolini, La libertà stilistica

C2F. Fortini, Le poesie italiane di questi anni n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 519 1 La poesia di area neorealista 488

Salvatore Quasimodo 489

T1 Alle fronde dei salici, Giorno dopo giorno 489

Rocco Scotellaro 491

T2 È fatto giorno, È fatto giorno

T3 Lezioni di economia, È fatto giorno 492

2 La “Terza generazione” 494

Vittorio Sereni

T4 Non sa più nulla, è alto sulle ali,

Diario d’Algeria

Mario Luzi 495

T5 Notizie a Giuseppina dopo tanti anni,

Primizie del deserto 497

Giorgio Caproni 499

T6 Preghiera, Il seme del piangere ANALISI ATTIVA 499

T7 Congedo del viaggiatore cerimonioso,

Congedo del viaggiatore cerimonioso e altre prosopopee

T8 A mio figlio Attilio Mauro, Muro della terra T9 Atque in perpetuum, Il franco cacciatore

3 La vergogna della poesia 501

Elio Pagliarani

T10 Due temi svolti, Cronache e altre poesie

Giovanni Giudici 502

T11 Una sera come tante, La vita in versi 503

4 Lo sperimentalismo

e la Neoavanguardia 506

n NEL MONDO DELL’ARTE Un poeta e un pittore: Emilio Villa e Alberto Burri negli anni Cinquanta

n NEL MONDO DELL’ARTE La poesia visiva in Italia

Tre riviste 507

1 La vita 522

n Sereni e Saba

2 La poetica di Sereni 526

3 Il Diario d’Algeria e Gli strumenti umani 528

T1 Rinascono la valentia…, Diario d’Algeria 528

n AUTORI A CONFRONTO Poesia e calcio 530

T2 Via Scarlatti, Gli strumenti umani 531

T3 Comunicazione interrotta, Gli strumenti

umani

T4 La spiaggia, Gli strumenti umani

T5 Nel vero anno zero, Gli strumenti umani 532

n AUTORI A CONFRONTO Sereni, Calvino e la «rinata libertà di parlare»

4 Stella variabile 534

T6 Autostrada della Cisa 535

LETTURE CRITICHE

C1 P.V. Mengaldo, I luoghi di Sereni C2 E. Testa, Vittorio Sereni

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 537

(13)

GENERI E TESTI

Crisi e contestazione (1968-1980)

Gli anni di piombo

PERCORSO

8

542

Un’idea dell’Italia

La storia, l’ingiustizia. Sciascia

sul caso Moro e sul caso Tortora

LA LETTERATURA COME DOCUMENTO PERCORSO

9

563

GENERI E TESTI

La forma del saggio nel secondo

Novecento

Gli intellettuali davanti alla tv

PERCORSO

10

568

GENERI E TESTI

Ha ancora senso scrivere in versi?

La poesia italiana dagli anni Settanta a oggi

PERCORSO

11

584

1 Il lungo ’68 italiano 544

Pastorale americana di Philip Roth

T1 «Quella era stata la molla» n Terrorismo e lotta armata

n FILOSOFIA Che cos’è il postmoderno? 546

2 Lettera a una professoressa

di don Milani 547

T2 «Come se il mondo foste voi» 548

La storia di Elsa Morante

T3 Roma bombardata

3 Porci con le ali di Lidia Ravera

e Marco Lombardo Radice 551

T4 «Zuccherosità» e turpiloquio 553

Il sorriso dell’ignoto marinaio

di Vincenzo Consolo

T5 La storia la scrivono i vincitori

4 Un capolavoro giallo: La donna della domenica di Fruttero e Lucentini 555

T6 Il martedì di giugno in cui fu assassinato 556

5 Il nome della rosa di Umberto Eco 558

T7 La confessione di Remigio da Varagine 560

n Fra Dolcino 560

LETTURA CRITICA

C1 D. F. Wallace, L’invasione

della cultura pop attraverso la televisione n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 562

1 Il delitto Moro 563

T1 Moro tradito dallo Stato e dai partiti,

L’affaire Moro 564

2 Diritto e giustizia in Italia 566

T2 Il caso Tortora, A futura memoria

(se la memoria ha un futuro) 566

1 Di che cosa parlano i saggi

della seconda metà del Novecento 570

Natalia Ginzburg 571

T1 L’educazione dei figli, Le piccole virtù 572

Franco Fortini

T2 Arti e proposta umana, Dieci inverni

Giorgio Manganelli 575

T3 La mostra, Improvvisi per macchina

da scrivere 576

Raffaele La Capria

T4 Il risentimento e i risentiti, Lo stile

dell’anatra

Carlo Fruttero e Franco Lucentini 579

T5 Suonare Cinzano scrivere Parmalat,

La prevalenza del cretino

T6 La zia occulta, La prevalenza del cretino 580

Piergiorgio Bellocchio

T7 Terrorismo e media, L’astuzia delle passioni T8 Monopoli, Dalla parte del torto

Alfonso Berardinelli

T9 Lo scandalo della lettura, Cactus

n MAPPA DI SINTESI n BIBLIOGRAFIA 583

1 Il disagio della poesia

nella società di massa 585

Eugenio Montale 586

T1 L’alluvione ha sommerso

il pack dei mobili, Satura 587

Pier Paolo Pasolini 589

T2 Comunicato all’Ansa (Scelta stilistica),

Transumanar e organizzar 589

T3 Comunicato all’Ansa (Un cane),

Transumanar e organizzar

n STORIA Piazza Fontana, 12 dicembre 1969

Attilio Bertolucci 591

T4 Ritratto di un uomo malato,

(14)

GENERI E TESTI

Oltre il Novecento

La narrativa italiana oggi

PERCORSO

12

604

GENERI E TESTI

Le canzoni

Una rivoluzione alla metà del Novecento

PERCORSO

13

624

2 Chi ricomincia, chi si rassegna.

La poesia degli ultimi decenni 593

Chi ricomincia da zero: Patrizia Cavalli 595

T5 Qualcuno mi ha detto, Le mie poesie

non cambieranno il mondo 595

T6 Fra tutte le distanze la migliore possibile,

Poesie (1974-1992)

Chi ricomincia da zero: Milo De Angelis 596

T7 T.S., Somiglianze 596

n AUTORI A CONFRONTO Lo stile semplice

dei poeti di fine secolo: Lamarque, Lolini 599

Chi si rassegna: Franco Fortini 600

T8 Lontano lontano…, Composita solvantur 600

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 603

Scrivere di viaggi in un mondo che tutti

hanno già visto 619

Altri abusi di Aldo Busi 620

T10 Inferno brasiliano 621

T11 Puzzare LETTURA CRITICA

C1 G. Simonetti, raccontare in prima persona: scrivere nel Duemila

n MAPPA DI SINTESI  n BIBLIOGRAFIA 623

1 Come cambiano le storie:

Pier Vittorio Tondelli e gli anni Ottanta 606

Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli 606

T1 La via Emilia 607

2 Sempre più veloce: gli anni Novanta 609

Gioventù cannibale 610

n Niccolò Ammaniti

Letteratura come zapping: Aldo Nove

T2 Il bagnoschiuma, Woobinda e altre storie

senza lieto fine

Nati due volte di Giuseppe Pontiggia

T3 Un modo intelligente di reagire al dolore degli altri, e uno meno intelligente

Sillabari di Goffredo Parise 610

T4 Amicizia 611

Narratori delle pianure di Gianni Celati

T5 Tempo che passa

T6 Mio zio scopre l’esistenza delle lingue straniere

n LETTERATURA E FOTOGRAFIA Celati e Ghirri

3 Scritture di frontiera 614

n LETTERATURA E CINEMA L’intervallo 614

L’autofiction: Troppi paradisi di Walter Siti 615

T7 Io sono l’Occidente 616

Il reportage narrativo: Franchini e Saviano

T8 Antonio Franchini, L’incontro con Walter Chiari, L’abusivo

Il caso Saviano

T9 Roberto Saviano, Io so e ho le prove,

Gomorra

1 La storia del pop raccontata da uno che c’era

2 Poeti e cantanti

3 Come si scrive una canzone?

4 Come sono fatte le canzoni?

5 Le canzoni e la politica

6 Il Festival di Sanremo

7 Il mito della “bella voce”

8 Interpretare le canzoni

9 Le comunità degli interpreti: spiegare le canzoni insieme

10 Parlare di un cantante

11 Le canzoni nei film

12 I soggetti della canzone secondo Nick Hornby

13 Rock e poesia: Tondelli

14 Come leggere (e ridere di) Sei un mito degli 883

ATTIVA I TESTI SU EBOOK

(15)

GENERI E TESTI

Il cinema nell’età

della televisione

PERCORSO

15

660

GENERI E TESTI

Dalla pagina alla scena

Il teatro del Novecento

PERCORSO

14

626

La metrica

La retorica ATTIVA I TESTI

SU EBOOK

Indice dei nomi 684

Le parole raccontano 687

Scrivere la scienza

Giacomo Rizzolatti:

come divulgare la scienza

LA LETTERATURA COME DOCUMENTO PERCORSO

16

676

1 Strategie comunicative 677

T1 Una tazzina da caffè, So quel che fai 677

T2 I neuroni specchio, So quel che fai 679

n Rizzolatti e la scoperta dei neuroni

n STORIA Dove si scrive oggi la scienza? 680

PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO 681

1 Il cinema dalla metà

del Novecento a oggi 662

n LETTURE CONSIGLIATE 665

n DAVANTI ALLO SCHERMO F1 I 400 colpi 666

n DAVANTI ALLO SCHERMO F2 Psycho 667

n DAVANTI ALLO SCHERMO F3 La dolce vita 668

n DAVANTI ALLO SCHERMO F4 L’uomo che uccise Liberty Valance 669

n DAVANTI ALLO SCHERMO F5 Hollywood Party

n DAVANTI ALLO SCHERMO F6 Apocalypse Now 670

n DAVANTI ALLO SCHERMO F7 Zelig 671

n DAVANTI ALLO SCHERMO F8 Pulp Fiction 672

n DAVANTI ALLO SCHERMO F9 The Truman Show 673

n DAVANTI ALLO SCHERMO F10 eXistenZ

n DAVANTI ALLO SCHERMO F11 Fight Club 674

n DAVANTI ALLO SCHERMO F12 L’ora di religione 675

n DAVANTI ALLO SCHERMO F13 I diari

della motocicletta

1 Teatro e drammaturgia del Novecento 627

2 Bertolt Brecht 628

L’opera da tre soldi 629

T1 La ballata d’addio di Macheath 630

La fortuna scenica 635

n LINK VIDEO Monologo su Brecht

da I pescecani – ovvero quel che resta di Bertolt Brecht

3 Eduardo De Filippo 635

Le voci di dentro 637

T2 Gli incubi di Maria e di Rosa

e i dubbi di Alberto 638 La fortuna scenica 642 4 Samuel Beckett 643 Aspettando Godot 644 T3 Vladimiro ed Estragone: attesa o suicidio? 644 La fortuna scenica 650

n LINK VIDEO Aspettando Godot, scena I

n NEL MONDO DELL’ARTE Gli “scarabocchi”

di Cy Twombly 651 Harold Pinter Il compleanno La fortuna scenica T4 Lo strano interrogatorio 5 Dario Fo 652 Mistero buffo 653 T5 Bonifacio VIII 653

n LINK VIDEO Le malefatte di Bonifacio VIII

La fortuna scenica 658

n LINK VIDEO Fo interpreta Bonifacio VIII

(16)

SEZIONE

(17)

Dignitari riuniti nella Sala degli specchi di Versailles per la firma del trattato di pace che sancisce la fine della prima guerra mondiale (28 giugno 1919).

1

La storia

La fine della Grande guerra

Il trattato di Versailles La fine della pri-ma guerra mondiale fu ufficialmente sanci-ta dai tratsanci-tati di pace stipulati a Versailles, nei pressi di Parigi, nel giugno del 1919. Gli Stati Uniti erano rappresentati dal presiden-te Thomas Woodrow Wilson, mentre Francia, Gran Bretagna e Italia erano presenti con i loro primi ministri: Georges Clemenceau, David Lloyd George e Vittorio Emanuele Orlando. Dal congresso furono esclusi i paesi vinti, ai quali le condizioni di pace vennero imposte senza possibilità di discussione.

(18)

Camicie nere, il corpo di polizia civile dell’Italia fascista, in marcia su Roma (1922).

IL TOTALITARISMO

Nella definizione che ne ha dato la filosofa Hannah Arendt (1906-1975), il termine “totalitarismo” indica, nel XX secolo, un regime all’interno del quale lo Stato controlla non solo la po-litica e l’economia, ma l’intera vita civile. Un regime totalitario è caratterizzato dai seguenti elementi: l’uso della violenza per conquistare il potere e azzerare le forme di governo esistenti sino ad allora; il controllo dell’economia da parte dello Sta-to; il potere politico monopolizzato da un partito unico, con la soppressione di tutti gli altri; la cancellazione delle associa-zioni, dei circoli e di ogni altra forma di aggregazione sponta-nea della società civile.

Nei vari regimi che nel corso del Novecento hanno realizza-to progetti realizza-totalitari (il fascismo, il comunismo, il nazismo) è possibile poi rintracciare ulteriori elementi comuni: il culto di un unico capo (Mussolini, Stalin, Hitler); l’uso massiccio degli strumenti propagandistici offerti dai mezzi di comunicazione di massa (il cinema, la radio, la stampa); un’organizzazione poliziesca sempre più oppressiva e capillarmente diffusa sul territorio.

all’inizio, l’alleanza con i liberali; fuori del Parla-mento, il partito vedeva di buon occhio le azioni violente organizzate da squadre di simpatizzan-ti fascissimpatizzan-ti (di qui il termine squadrismo).

Le due tappe fondamentali della conquista del potere da parte dei fascisti furono la marcia su Roma (27-28 ottobre 1922) e le elezioni del 1924, che – svoltesi in un clima di tensione e vio-lenza – diedero alla Lista nazionale (promossa dai fascisti) una maggioranza schiacciante.

Dal 1925 in poi il fascismo assunse i caratte-ri di un vero e propcaratte-rio regime dittatocaratte-riale: gli altri partiti furono dichiarati illegali, Mussolini assunse su di sé ogni potere, estromettendo in sostanza il Parlamento dal governo del paese, fu limitata la libertà di stampa, furono soppres-si i soppres-sindacati e le associazioni dei lavoratori, fu istituito il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, che si occupava della repressio-ne di tutte le forme di opposiziorepressio-ne. Dal 1932, Mussolini assunse anche la carica di ministro degli Esteri: a partire da quel momento l’Italia si avvicinò alla Germania e a tutti quegli Stati, come l’Ungheria e la Bulgaria, che si ritene-vano ingiustamente danneggiati dai trattati di Versailles. L’Italia, come la Germania, mirava a una revisione di quei trattati, e per farlo pun-tava esplicitamente sulla guerra per una nuova configurazione della “gerarchia tra le nazioni”.

La Germania nazista In Germania, Adolf Hitler fu nominato cancelliere nel 1932. Al suo successo contribuì soprattutto la grave cri-si economica del 1929, che cri-si associò al forte

I trattati per il nuovo assetto europeo La nuova sistemazione del continente fu regolata da vari trattati: il più importante fu quello che imponeva alla Germania, fra l’altro, la restitu-zione dell’Alsazia e della Lorena alla Francia, la rinuncia alle colonie (spartite tra Francia e In-ghilterra), lo scioglimento della flotta e dell’e-sercito e il pagamento di una somma enorme (132 miliardi di marchi-oro) come riparazione dei danni di guerra patiti dalle potenze vinci-trici. Quanto all’impero austro-ungarico, il go-verno centrale cessò di esistere, e il suo amplis-simo territorio venne spartito tra i diversi Stati europei che nacquero da quella dissoluzione (Austria, Ungheria, Cecoslovacchia ecc.).

I regimi totalitari

tra le due guerre

Gli anni immediatamente successivi alla fine del primo conflitto mondiale furono caratteriz-zati da una grande instabilità politica, dalla quale emersero, tra le altre, tre forme di gover-no totalitario: il nazismo tedesco, il fascismo italiano e lo stalinismo russo.

L’Italia fascista In Italia, il 7 novembre 1921 era nato il Pnf, il Partito nazionale fascista, guidato da Benito Mussolini. In Parlamento, il Pnf aveva una strategia che prevedeva, almeno

(19)

Adolf Hitler in una fotografia di propaganda scattata da Hoffmann von Heinrich (1933).

Ariano Termine usato dai nazisti per indicare

l’appartenenza alla razza bianca; tecnicamente, dovrebbe in realtà indicare l’insieme dei popoli indoeuropei che parlano la stessa famiglia di lingue. Il condizionale è d’obbligo, perché l’idea di una “razza ariana” non ha alcun fondamento né nella biologia né nella storia.

Gulag È la sigla di Glavnoe upravlenie lagerej,

ovvero “Direzione generale dei campi di lavoro correttivi”. Il termine indica il campo di lavoro forzato secondo l’ordinamento sovietico. La notorietà di questa parola a livello mondiale si deve soprattutto al romanzo di Aleksandr I. Solzˇenicyn Arcipelago Gulag (1973).

dell’Unione Sovietica) diventò l’unico partito del paese. Stalin governò in maniera estrema-mente autoritaria e violenta. Istituì i gulag, i campi di concentramento nei quali venivano rinchiusi gli oppositori, e varò una politica eco-nomica durissima fondata su piani quinquen-nali (uno strumento usato nei regimi a econo-mia pianificata, dove l’iniziativa produttiva e commerciale è gestita dallo Stato e non dai pri-vati; un piano quinquennale individua deter-minati obiettivi da raggiungere in un periodo di cinque anni nei vari settori dell’economia), politica che cambiò il volto dell’Urss, facendola diventare una delle massime potenze industria-li del pianeta.

Questo impetuoso sviluppo industriale fu anche una conseguenza della collettivizzazio-ne forzata delle campagcollettivizzazio-ne: alla piccola proprie-tà terriera Stalin sostituì, con la forza, i sov-choz, le aziende agricole gestite direttamente dallo Stato, e i kolchoz, le fattorie gestite col-lettivamente dai contadini. Tutte le risorse deri-vate dallo sfruttamento agricolo furono dirotta-te verso lo sviluppo industriale.

La crisi del 1929

Il «giovedì nero» Tra le due guerre mondia-li il sistema economico capitamondia-lista europeo e americano sembrò annientato sotto il peso di una grave crisi economica: il 24 ottobre 1929, il «giovedì nero», il crollo della borsa di Wall Street a New York provocò il panico in tutti gli ambienti finanziari degli Stati Uniti e del mon-do. La crisi ebbe gravi conseguenze: la pro-duzione industriale crollò nei principali paesi occidentali (Gran Bretagna, Francia, Germania, Stati Uniti) e la disoccupazione raggiunse livelli mai toccati sino ad allora.

A innescare una crisi di così vaste dimensio-ni fu essenzialmente il troppo forte squilibrio tra la domanda e l’offerta: i redditi della maggior parte della popolazione non erano sufficienti ad allargare la sfera dei consumi e quindi ad malcontento per i trattati del 1919. Appena

no-minato cancelliere, Hitler sciolse il Parlamento e indisse nuove elezioni per il marzo del 1933: durante la campagna elettorale tutte le opposi-zioni furono messe a tacere attraverso la vio-lenza delle SA (le milizie armate naziste).

Alle elezioni Hitler ottenne pieni poteri: tut-ti gli altri partut-titut-ti furono messi fuori legge, le amministrazioni furono epurate dai funzionari politicamente non graditi e non ariani. La poli-zia nazista si organizzò nella Gestapo (Polipoli-zia segreta di Stato), con poteri praticamente illi-mitati: per gli oppositori politici furono istituiti i primi campi di concentramento (Lager).

La Russia stalinista In Russia, dopo la mor-te prematura di Lenin (1924), il pomor-tere si con-centrò nelle mani di Iozif Stalin (1879-1953), che nel 1922, cinque anni dopo la rivoluzione dell’ottobre del 1917, fu eletto segretario gene-rale del Partito comunista. Nel dicembre del 1922 il nuovo Stato assunse la definitiva deno-minazione di Urss (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche).

Attraverso una nuova costituzione, votata nel luglio del 1923, il Pcus (Partito comunista

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Il crollo della borsa di Wall Street a New York (1929).

Hitler e Mussolini in Italia (1937).

La seconda guerra mondiale

Una situazione instabile A differenza della prima, la seconda guerra mondiale fu un even-to largamente previseven-to dagli osservaeven-tori del tempo: Fra due guerre mondiali era, ad esem-pio, il titolo di un pamphlet pubblicato nel 1936 da Otto Bauer, ex ministro della Repubblica au-striaca. Tali previsioni scaturivano soprattutto dalla considerazione che i trattati di Versailles del 1919 non avevano risolto le divisioni del continente europeo e anzi contenevano le pre-messe per nuovi conflitti.

Il paese che tentò nel modo più rigido di im-porre il rispetto dei trattati del 1919 fu la Fran-cia, che si attenne quasi sempre alle parole d’ordine del disarmo, della sicurezza collettiva, del pagamento delle riparazioni da parte dei paesi sconfitti e in primo luogo della Germania.

assorbire in maniera adeguata il flusso sempre più abbondante di merci immesse sul mercato. La crisi fu in primo luogo, dunque, una crisi di sovrapproduzione.

Tra le conseguenze, che investirono in par-ticolare le classi meno abbienti, ci furono una drastica diminuzione dei salari, un aumento impressionante della disoccupazione e una fortissima contrazione della circolazione delle merci.

L’interventismo statale Le risposte alla crisi del 1929 furono differenti ma possono essere accomunate dal fatto che gli Stati decisero di intervenire in modo più deciso nelle economie dei propri paesi. In particolare, furono gli Stati Uniti a seguire la strada dell’interventismo sta-tale, con il programma economico e sociale va-rato dal presidente Franklin Delano Roosevelt (1882-1945), vincitore delle elezioni nel 1932, il cosiddetto New Deal (“nuovo corso”). Roosevelt si propose di creare un clima di collaborazione nazionale allo scopo di riorganizzare e rilancia-re l’economia: un obiettivo che in buona parte venne raggiunto nel corso degli anni Trenta.

Inizia la seconda guerra mondiale La va-riabile decisiva che fece precipitare il mondo verso la guerra fu la determinazione di Hitler a rompere con la forza gli equilibri europei: la Germania infranse progressivamente le clausole dei trattati di pace e rafforzò il legame con l’Ita-lia mediante l’accordo sull’annessione tedesca dell’Austria, la nascita dell’Asse Roma-Berlino (20-24 ottobre 1936) e la comune politica in re-lazione alla guerra civile in Spagna (1936-1939).

Nel marzo del 1938 la Germania portò a ter-mine l’annessione dell’Austria. Con il patto di non aggressione tedesco-sovietico (patto Rib-bentrop-Molotov, dai nomi dei due ministri de-gli Esteri), siglato il 23-24 agosto 1939, la

(21)

Ger-Un venditore di giornali a Londra mostra un cartello che annuncia lo scoppio della seconda guerra mondiale.

Resistenza Con Resistenza si intende il movimento

politico e militare che contribuì alla liberazione dell’Italia dal fascismo e dall’occupazione tedesca. La Resistenza cominciò l’8 settembre 1943 con la nascita delle prime bande armate (che diventeranno formazioni partigiane) e proseguì fino alla fine dell’aprile del 1945 (il 25 aprile si festeggia infatti la Liberazione dell’Italia). Molti dei protagonisti della Resistenza diedero vita al Comitato di liberazione nazionale (Cln), del quale facevano parte il Partito democratico del lavoro, il Partito socialista di unità proletaria (Psiup), il Partito d’azione, il Partito comunista (Pci) e la Democrazia cristiana (Dc), che era stata fondata nel 1942 da Alcide De Gasperi. Uniti nella lotta al nazifascismo, questi partiti esprimevano, tuttavia, orientamenti politici anche radicalmente diversi.

perché la Gran Bretagna mantenne il controllo della Manica. Dopo il vano tentativo di piegare gli inglesi, Hitler, nel timore di un intervento sovietico contro la Germania, decise di invade-re l’Urss: ma la campagna di Russia si concluse in un disastro.

Nel frattempo, con l’applicazione del Lease

and Lend Act (Legge degli affitti e dei prestiti)

dell’11 marzo 1941, una poderosa macchina di aiuti militari ed economici alle democrazie eu-ropee era stata messa in moto dagli Stati Uniti. Qui, sin dal 1937, il Congresso aveva abban-donato la politica isolazionistica (secondo cui l’America doveva tenersi fuori dalle questioni europee) dando inizio al riarmo della nazione, chiaro segno del proposito statunitense di par-tecipare direttamente alla guerra.

L’occasione per gli Stati Uniti di entrare at-tivamente nel conflitto fu data dal Giappone, che aveva già conquistato tutta l’Indocina fran-cese e mirava al completo possesso del Sud-Est asiatico. Gli Stati Uniti sarebbero stati costret-ti a riconoscere la preminenza del Giappone in tutta l’Asia. Il 7 dicembre 1941 il governo del generale Hideki Tojo, con l’attacco a Pearl Harbor (la base navale americana nelle isole Hawaii), diede inizio alla guerra con gli Stati Uniti (Italia e Germania dichiareranno guerra agli Stati Uniti l’11 dicembre).

L’attacco alleato e l’armistizio in Italia Ita-lia e Germania furono indebolite dall’ingresso in guerra degli Stati Uniti e dalla disastrosa campagna di Russia. Contemporaneamente eb-bero inizio in Francia e in Italia le azioni della Resistenza: scioperi, sabotaggi, azioni di guer-riglia da parte dei partigiani.

mania si garantiva l’annessione della Polonia, che di fatto costituì il pretesto per l’inizio della nuova guerra mondiale. Il 1° settembre 1939 la Polonia fu invasa; il 3 settembre Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra a Hitler. L’Italia fin dal 1° settembre aveva invece dichiarato la sua «non belligeranza»: l’astensione dal conflit-to era imposta tanconflit-to dall’impreparazione mili-tare del paese, quanto dall’ostilità alla guerra da parte dei Savoia e di molti dirigenti fascisti.

Nel giugno del 1940 la Germania annientò l’esercito francese a Rethondes: la Francia firmò l’armistizio con la Germania e il giorno seguen-te con l’Italia, che nel fratseguen-tempo – il 10 giugno 1940 – era intervenuta nel conflitto. L’Asse italo-tedesco si rafforzava, frattanto, con la firma del Patto tripartito (27 settembre 1940) tra Germa-nia, Italia e Giappone, che si univa alle potenze europee con lo scopo di sottrarre alla Francia e alla Gran Bretagna i loro domini in Asia orienta-le (e nel 1940-1941 tutta l’Indocina francese era ormai caduta in mano ai giapponesi).

La guerra si allarga: Gran Bretagna, Stati Uniti, Russia La Germania puntava ora alla conquista della Gran Bretagna, guidata da Winston Churchill (1874-1965). Il fallimento delle battaglie aeree contro l’Inghilterra ebbe conseguenze risolutive sull’esito della guerra,

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Soldati americani sbarcano sul litorale di Licata (luglio 1943).

Hiroshima distrutta dalla bomba atomica (6 agosto 1945).

entrati in guerra contro il Giappone: lo scon-tro, aeronavale e terrestre, si protrasse fino al giugno del 1945. Nonostante la quasi totale di-struzione delle sue risorse belliche, il Giappone resistette, capitolando solo dopo l’esplosione, autorizzata dal presidente statunitense Har-ry Truman (1884-1972) della bomba atomica sulle città di Hiroshima (6 agosto) e Nagasaki (9 agosto). La resa giapponese fu firmata il 15 agosto.

La leadership degli Stati Uniti e la costi-tuzione dell’Onu Lo storico statunitense Gar Alperowitz, nel libro Un asso nella

mani-ca (1965), ha sostenuto che il possesso della

bomba atomica provocò una svolta nei rapporti tra gli Alleati, squilibrando i rapporti di forza a favore degli Stati Uniti e minando le prospettive di una coesistenza pacifica tra le grandi poten-ze nel secondo dopoguerra. Il possesso della bomba rafforzava, nell’immediato, il primato tecnologico, oltre che economico, degli Stati Uniti, garantendo loro la leadership del nuovo mondo uscito dalla guerra.

Al tempo stesso, gli Stati Uniti erano la na-zione che più si stava impegnando nella co-struzione di un organismo sovranazionale che potesse tutelare la pace tra gli Stati: questo impegno portò alla costituzione, tra l’aprile e il giugno del 1945, dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu).

Gli Alleati, giunti a una situazione di vantag-gio sul campo, passarono all’attacco. Alla con-ferenza di Casablanca (14-24 gennaio 1943) fu decisa l’invasione dell’Italia: nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 gli Alleati sbarcarono in Sicilia. A questa invasione da parte delle forze anglo-americane seguirono la caduta del fasci-smo (25 luglio 1943) e le trattative del nuovo governo guidato da Pietro Badoglio con gli Al-leati, che portarono il 3 settembre alla firma dell’armistizio e alla resa incondizionata dell’I-talia.

L’8 settembre, con l’annuncio dell’armisti-zio, le forze tedesche occuparono la penisola e fronteggiarono lo sbarco degli Alleati: ebbe inizio l’occupazione tedesca della capitale. Lo scontro fra gli Alleati e i tedeschi in Italia si concluse con la vittoria dei primi: Roma fu liberata il 4 giugno, mentre altre città del Nord furono liberate dagli occupanti tedeschi anche grazie alle bande partigiane.

La fine del conflitto Gli Alleati, liberate pri-ma l’Italia e poi la Francia (grazie allo sbarco in Normandia, il 6 giugno 1944), si concentra-rono sulla Germania: Berlino fu presa il 2 mag-gio 1945, dopo il suicidio di Hitler (30 aprile). Il 7 maggio, a Reims, i tedeschi firmarono la resa senza condizioni agli anglo-americani; il giorno successivo, a Berlino, firmarono quella ai sovietici.

La guerra si concluse definitivamente con la chiusura del conflitto tra Giappone e Stati Uni-ti. Dopo l’attacco a Pearl Harbor, gli Usa erano

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Giacomo Matteotti con alcuni compagni di partito pochi giorni prima del rapimento.

GIACOMO MATTEOTTI

Giacomo Matteotti (1885-1924) fu un esponente politico che guidò la lista del Partito socialista uni-tario nelle elezioni del 1924. All’indomani del voto ne contestò in Parlamento i risultati, denunciando le violenze commesse dai fascisti per riuscire a vincere e chiedendo la sospensione di molti dei loro eletti in parlamento. Il 10 giugno venne ucciso da alcuni squadristi fascisti e il suo cadavere venne ritrovato solo due mesi dopo. L’omicidio segnò l’instaurazione della dittatura fascista.

fascista. Quel che è certo è che alle riforme e ai progetti del regime – ad esempio la riforma organica della scuola (1923) e la grande

En-ciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti1

(1929-1937), progettate entrambe dal filosofo Giovanni Gentile – si accompagnarono sempre più il conformismo e la censura, non di rado trasformata in intimidazione e repressione.

Intellettuali e fascismo

Dopo anni di stretta collaborazione nello sfor-zo di rinnovare la cultura italiana, filosofica e non, Benedetto Croce e Giovanni Gentile si trovarono su fronti opposti. Inizialmente Cro-ce aveva guardato con favore al fascismo, so-stenendolo con il suo voto di senatore anche all’indomani del delitto Matteotti (10 giugno 1924); solo qualche tempo più tardi Croce im-All’uscita dalla prima guerra mondiale la

cul-tura europea si trovò a fare i conti non solo con la tragedia dei milioni di morti sui campi di battaglia, ma anche con un nuovo assetto politico-diplomatico, dal quale sarebbero venu-ti altri conflitvenu-ti e tragedie.

Vitalità e instabilità della Germania scon-fitta La situazione della Germania, uscita scon-fitta dalla guerra e poi duramente penalizzata dagli accordi di Versailles, era caratterizzata da grande vitalità ma anche instabilità. Le speran-ze di sviluppo democratico che la cosiddetta Repubblica di Weimar (1919-1933) sembrava incoraggiare si scontrarono con una durissima crisi economica; proprio l’inflazione e la di-soccupazione divennero armi propagandistiche nelle mani del Partito nazista e del suo leader, l’austriaco Adolf Hitler, che nel 1933 venne nominato cancelliere del Reich e nel 1934 ne divenne anche presidente a seguito di un refe-rendum nel quale ottenne quasi il 90% dei voti.

La cultura italiana nel periodo fascista In Italia i problemi lasciati irrisolti dalla guerra vennero affrontati da nuovi movimenti politi-ci: non solo quello fascista guidato da Benito Mussolini, ma anche il nuovo Partito comuni-sta nato nel 1921 dalla scissione del Partito so-cialista; inoltre nel 1919 un sacerdote siciliano, don Lugi Sturzo, aveva fondato un movimento cattolico, il Partito popolare italiano.

L’ascesa al potere di Mussolini (1922) diede il via a un periodo di trasformazioni e riforme su vari fronti, che ovviamente coinvolsero an-che il mondo dell’educazione e della cultura. Da decenni gli storici si confrontano sul proble-ma se sia esistita una cultura fascista in senso stretto, chiedendosi in particolare se per rende-re conto delle diverse tendenze – dentro, fuo-ri e contro il fascismo – non convenga parlare semplicemente di cultura italiana nel periodo

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La società

e la cultura

1. È quella che ancor oggi, comunemente, si chiama “Enci-clopedia Treccani”, dal nome dell’industriale Giovanni Trec-cani (1877-1961), che collaborò a finanziare l’impresa.

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Membri della Gioventù italiana fascista (1936).

Salvemini, che nel 1925 lasciò l’Italia alla volta della Francia e poi degli Stati Uniti), mentre al-tri furono privati della libertà e della vita (come Antonio Gramsci, che morì nel 1937 dopo più di dieci anni di carcere).

I margini di libertà per chi continuava a la-vorare nel mondo della ricerca e dell’educazio-ne si ridussero drasticamente in seguito ai ten-tativi di espellere l’elemento antifascista dal corpo della scuola fascista: nel 1931, ad esem-pio, tutti i docenti universitari italiani furono costretti a giurare fedeltà al fascismo (si badi bene: non al re né alla patria) come condizione per mantenere la cattedra. Solo una dozzina di professori preferì le dimissioni al giuramento, non potendo accettare l’idea che la scienza fos-se sottoposta a una qualche autorità politica. Il resto della classe docente – incoraggiata sia dal Partito comunista sia dalla Chiesa cattoli-ca – preferì giurare fedeltà al regime: una scelta dolorosa, che però diede a molti insegnanti la possibilità di influenzare le nuove generazioni e di avviarle all’antifascismo.

La cultura in Europa

e l’isolamento dell’Italia

Tra i prezzi pagati dalla cultura italiana nel ventennio fascista ci fu anche un crescente isolamento dalle nuove tendenze del pensiero e delle arti che si andavano sviluppando fuori d’Italia. Ai progressi rivoluzionari nella mate-matica, nella chimica e nella fisica – risale al 1905 la prima formulazione della teoria della relatività di Albert Einstein (1879-1955) – si accompagnava una ripresa della riflessione sui fondamenti della scienza che riprendeva le grandi ambizioni del Positivismo ottocentesco, ovvero la costruzione di un sapere modellato sul metodo scientifico.

Il Neopositivismo si sviluppò inizialmente a Vienna, entrando subito in dialogo con le rifles-sioni avanzate nel Tractatus logico-philosophicus (1921) di Ludwig Wittgenstein, un filosofo di origine austriaca ma attivo in Gran Bretagna.

Per l’impianto idealistico, e una generale svalutazione delle scienze nei confronti della cultura umanistica, gli intellettuali italiani non erano certo i più ricettivi nei confronti delle sol-lecitazioni che venivano da questi nuovi orien-tamenti; anche se la ricerca italiana nel campo della fisica teorica raggiunse allora risultati no-boccò la strada dell’opposizione esplicita al

regime, stendendo un Manifesto degli intellet-tuali antifascisti (1 maggio 1925) in risposta a quello promosso da Gentile pochi giorni prima (21 aprile 1925).

Il Manifesto di Gentile Sottoscritto da per-sonaggi di spicco come Gabriele d’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti e Luigi Pirandel-lo, il Manifesto degli intellettuali fascisti di Gentile insisteva sul carattere politico, morale e addirittura religioso del fascismo, che propu-gnava la politica «come palestra di abnegazio-ne e sacrificio dell’individuo a un’idea in cui l’individuo possa trovare la sua ragione di vita, la sua libertà e ogni suo diritto».

Il Manifesto di Croce Il Manifesto di Croce replicava che gli «intellettuali hanno il solo do-vere di attendere, con l’opera dell’indagine e della critica e le creazioni dell’arte, a innalzare parimenti tutti gli uomini e tutti i partiti a più alta sfera spirituale affinché con effetti sempre più benefici, combattano le lotte necessarie». A firmarlo furono, tra gli altri, il giurista Pie-tro Calamandrei, l’economista Luigi Einaudi, il poeta Eugenio Montale, il filologo Giorgio Pa-squali, lo storico Gaetano Salvemini e il mate-matico Vito Volterra.

Il giuramento di fedeltà al fascismo Men-tre nel corso del ventennio fascista Croce go-dette di una singolare libertà d’azione, anche in virtù di un prestigio internazionale che lo rendeva intoccabile, molti oppositori del regi-me dovettero espatriare (ad esempio Gaetano

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