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XI LEGISLATURA VII SESSIONE STRAORDINARIA DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVARESOCONTO STENOGRAFICO N. 8Seduta del 25 febbraio 2020Presidenza del Presidente Marco SQUARTA

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XI LEGISLATURA

VII SESSIONE STRAORDINARIA DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA RESOCONTO STENOGRAFICO N. 8

Seduta del 25 febbraio 2020

Presidenza del Presidente Marco SQUARTA INDI

del Vicepresidente Paola FIORONI

INDICE – ORDINE DEL GIORNO DI SEDUTA (convocazione prot. n.1547 del 19/2/2020) Oggetto n. 1

Approvazione processi verbali di precedenti

sedute...5

Presidente...5

Oggetto n. 2 Comunicazioni del Presidente dell'Assemblea legislativa...5

Presidente...5

Oggetto n. 2/A Comunicazioni dell’Assessore alla Sanità Luca Coletto su situazione Coronavirus Disease 2019 (Covid-19)...5

Coletto, Assessore...6

Presidente...8

Paparelli...8

Oggetto 2/B - Atto n. 98 Informativa Presidente della Giunta regionale su situazione Coronavirus Disease 2019 (Covid- 19)...10

Presidente...10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20, 22,23,24,26,27,28,30,31,32,33,34,35,36,37 Bori...10,11,12,26,27,31,32 Pastorelli...13,34 Paparelli...14,15,28,37 Fora...15,36 Morroni...16,17,18,27 Bettarelli...19

Pace...20,35 De Luca...22,23,28,32,35 Bianconi...24,36 Coletto, Assessore...30,31 Porzi...33

Votazione richiesta sospensione...32

Votazione atto n. 98...37 Non trattati:

Oggetto n. 3 – Atto n. 64

Avvio di un percorso per favorire l'installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso all'interno di asili nido, scuole dell'infanzia, strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazioni di disagio.

Oggetto n. 4 – Atto n. 56

Avvio di un percorso per favorire l'attivazione di una postazione fissa di controllo della sicurezza, stabile e visibile, presso il quartiere Fontivegge di Perugia.

Oggetto n. 5 – Atto n. 59

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Dichiarazione dello stato di emergenza climatica e ambientale.

Oggetto n. 6 – Atto n. 61

Misure di prevenzione e di deterrenza a tutela degli operatori sanitari.

Oggetto n. 7 – Atto n. 78

Ampliamento dei contributi a sostegno dell'acquisto di parrucche a favore dei pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia.

Sull'ordine dei lavori:

Presidente...4 Morroni...4 Votazione proposta Vicepres. Morroni...4

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INDICE – QUESTION TIME (convocazione prot. n.1547 del 19/2/2020) Oggetto n. 9 – Atto n. 85

Intendimenti della Giunta regionale per arginare la crisi delle piccole e medie imprese commerciali e artigiane umbre...38 Presidente...38,39,40 Bianconi...38,40 Fioroni, Assessore...39 Oggetto n. 2 – Atto n. 31

Situazione tratta Città di Castello-Sansepolcro ex Ferrovia Centrale Umbra – Intendimenti della Giunta regionale al riguardo...40 Presidente...41,42,43 Pace...41,43 Melasecche, Assessore...41 Oggetto n. 4 – Atto n. 70

Adozione di interventi urgenti per le imprese del cantiere Nuova Monteluce – Intendimenti e impegni sulla riqualificazione dell’intera area...43 Presidente...43,44,45 Fora...43,44,45 Fioroni, Assessore...44 Oggetto n. 6 – Atto n. 73

Nuova Monteluce, chiarimenti sulla realizzazione della Casa della Salute e sui tempi di trasferimento della palazzina di Via XIV Settembre...46

Presidente...46,47,48 Bori...46,48 Coletto, Assessore...47 Oggetto n. 7 – Atto n. 76

Vertenza Acque Minerali d'Italia (A.M.I.) - Sangemini...48 Presidente...48,49,50 Paparelli...48,50 Fioroni, Assessore...49 Oggetto n. 8 – Atto n. 79

Intendimenti della G.R. riguardo allo stato di attuazione del protocollo d’intesa sulla riqualificazione dell’area industriale di Pietrafitta...51 Presidente...51,52,53 Meloni...51,53 Fioroni, Assessore...52,53

Ritirato:

Oggetto n. 3 – Atto n. 65

Potenziale diffusione in Umbria del virus 2019- NCov (cosiddetto Coronavirus) proveniente dalla zona di Wuhan (Cina).

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XI LEGISLATURA

VII SESSIONE STRAORDINARIA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA - Presidenza del Consigliere Marco Squarta -

La seduta inizia alle ore 10.39.

PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta.

Prima di iniziare il Question Time, la Giunta ha chiesto di intervenire in merito all’ordine dei lavori. Quindi do la parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Roberto Morroni.

Roberto MORRONI (Vicepresidente della Giunta regionale).

Grazie, Presidente. Un cordiale buongiorno a tutti i colleghi Consiglieri. Abbiamo chiesto la parola per proporre alcune modifiche in merito all’ordine dei lavori.

Intanto, la Giunta regionale intende relazionare all’Aula, attraverso un’informativa, sulla situazione che sta caratterizzando queste giornate; ci riferiamo naturalmente al Coronavirus. Questa relazione all’Aula sarà tenuta dall’Assessore alla Sanità, in quanto la Presidente Tesei è impegnata in queste ore, come saprete, in una videoconferenza, insieme agli altri Presidenti di Regione, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sempre in merito a questa emergenza che si è determinata.

Conseguentemente, propongo all’Aula di proseguire poi i lavori con la trattazione del Question Time e posticipare la trattazione delle mozioni alla successiva seduta dell’Aula. Grazie.

PRESIDENTE. Se non ci sono interventi contrari, pongo in votazione la proposta del Vicepresidente della Giunta, Roberto Morroni, che prevede di iniziare la seduta con le mie comunicazioni, prima, e poi con quelle della Giunta. Poi si passa al Question Time e le mozioni verranno automaticamente spostate alla seduta del 10 gennaio.

Parlo sia all’opposizione che alla maggioranza: siccome giovedì scade il termine alle una per le mozioni e le interrogazioni, le mozioni rimangono quelle di oggi, quindi non presentate niente, presentate solo le Question Time per il 10, entro le una di giovedì, ricordando che il 10 poi avremo molte nomine da fare. Tra l’altro, ho già contattato telefonicamente ciascun Presidente di gruppo e i Presidenti di Commissione perché, finita la seduta dell’Aula, faremo una breve Capigruppo, calendarizzando tutte le nomine.

Quindi, se non ci sono interventi contrari, metto in votazione la proposta del Vicepresidente Roberto Morroni.

Apro la votazione.

Il Consiglio vota.

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Il Consiglio approva all’unanimità.

PRESIDENTE. Procediamo, quindi, con l’ordine del giorno proposto dalla Giunta.

Iniziamo dalle mie comunicazioni.

OGGETTO N. 1 – APPROVAZIONE PROCESSO VERBALE DELLA PRECEDENTE SEDUTA.

PRESIDENTE. Do notizia dell’avvenuto deposito presso la Segreteria dell'Assemblea legislativa, a norma dell’articolo 57, comma 2, del Regolamento interno, del processo verbale relativo alla seduta dell’11 febbraio 2020.

Non essendoci osservazioni, detto verbale si intende approvato ai sensi dell’articolo 48, comma 3, del medesimo Regolamento.

OGGETTO N. 2 – COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA.

PRESIDENTE. Comunico l’assenza giustificata della Presidente Tesei, che ha mandato una pec, dicendo che oggi è impegnata in videoconferenza, presso la Protezione Civile di Foligno, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con tutti i Presidenti di Regione per l’emergenza Coronavirus.

Inoltre, comunico in merito alla pec che mi è arrivata ieri da parte dell’opposizione, che chiedeva appunto di anticipare la trattazione del tema Coronavirus.

Comunico, ai sensi dell’art. 2 quinquies, comma 2, della l.r. 11/1995, che la Presidente della Giunta regionale ha emanato i seguenti decreti:

n. 13 del 12 febbraio 2020, concernente: “Consorzio Crescendo in liquidazione.

Nomina del Collegio dei Revisori dei Conti, ai sensi dell’articolo 17 dello Statuto consortile”;

n. 15 del 13 febbraio 2020, concernente: “Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Designazione della terna di candidati per la nomina del componente di spettanza della Regione Umbria nel Comitato di indirizzo, ai sensi dello Statuto della Fondazione medesima”;

n. 16 del 13 febbraio 2020, concernente: “Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (A.S.P.) “Istituto San Sebastiano” di Panicale. Nomina del componente di spettanza regionale nel Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’articolo 7 dello Statuto dell’Azienda medesima, in sostituzione del componente dimissionario”.

Finite le mie comunicazioni, procediamo dando la parola all’Assessore Coletto per dare comunicazioni ai sensi dell’articolo 49, comma 3, del Regolamento.

COMUNICAZIONI DELL’ASSESSORE ALLA SANITÀ LUCA COLETTO SU SITUAZIONE CORONAVIRUS DISEASE 2019 (COVID-19).

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Luca COLETTO (Assessore alla Salute e Politiche sociali).

Grazie, Presidente. La Regione Umbria, nel predisporre quanto necessario a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, ha agito sulla base delle indicazioni di volta in volta inviate dal Ministero della Salute e dal Dipartimento della Protezione Civile, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Con delibera 56 del 5 febbraio 2020 è stata nominata la task force regionale, coordinata dal Direttore regionale della Salute e welfare, con il compito di affrontare nel modo più efficace ed efficiente questa emergenza, per la tutela della salute pubblica. La task force si è riunita regolarmente una volta la settimana e continuerà a farlo per ogni aggiornamento sull’evoluzione della situazione e sulle misure adottate, in modo da configurare un sistema pronto a fornire le risposte più appropriate in caso di novità dal punto di vista clinico ed epidemiologico. Detta task force è composta, oltre che dalle competenti Direzioni regionali, dalle Direzioni aziendali sanitarie regionali, dai responsabili del 118, dai Pronto Soccorso, dalla Continuità assistenziale, dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione e dai responsabili dei servizi di Igiene e Sanità pubblica, dai responsabili di Malattie Infettive, dal Direttore del Laboratorio di Microbiologia e dal referente del Laboratorio di Virologia presso l’Azienda ospedaliera di Perugia, dalle Segreterie regionali delle organizzazioni sindacali di MMG e dai Pediatri di libera scelta.

A supporto della suddetta è già attiva una task force esecutiva ristretta, che ha condiviso le procedure adottate dalle due Aziende ospedaliere e dal 118 per l’accesso e la gestione di eventuali casi sospetti e ha elaborato documenti destinati ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai medici di continuità assistenziale, nonché le procedure per la gestione dei casi sospetti all’interno delle strutture territoriali delle Aziende sanitarie, per la gestione della sorveglianza attiva e per il monitoraggio degli eventuali contatti in isolamento domiciliare fiduciario.

L’Aeroporto San Francesco è presidiato da operatori dell’USMAF (Ministero della Salute) e dagli operatori del 118; è stato allestito un ambulatorio dedicato, da utilizzare se arrivassero persone da valutare.

Le Aziende ULSS hanno provveduto, peraltro, a dotare tutte le proprie strutture territoriali di kit di emergenza a disposizione degli operatori degli ambulatori, dei medici di medicina generale e di continuità assistenziale, di un kit minimo di dispositivi di protezione.

È inoltre attivo dall’8 febbraio un numero verde, l’800636363, al quale i cittadini possono rivolgersi per avere le informazioni sull’infezione. Qui vorrei fare una piccola chiosa, dicendo che all’inizio le chiamate erano circa 20, poi sono arrivate a 4-5 giornaliere, adesso siamo oltre 300 e stiamo rinforzando la squadra che risponde al numero verde.

La Direzione regionale è in stretto contatto con l’Università e con l’Ufficio scolastico regionale per un continuo scambio di informazioni e per le eventuali ulteriori nuove procedure da mettere in atto, in base all’evolversi della situazione.

Quanto ai cittadini che stanno rientrando in Umbria dal periodo di isolamento alla Cecchignola, saranno provvisti di idonea attestazione della Protezione Civile (Sanità

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Militare) e sono già stati inseriti a scuola, perché evidentemente sono risultati negativi a tutti quanti i test.

Sono stati effettuati incontri informativi con Confcommercio, Federalberghi, case di cura private e convenzionate, Federfarma, per aggiornarli sugli interventi attivati sul territorio ed è stata raccolta la disponibilità da parte delle farmacie a collaborare per l’informazione alla popolazione.

La task force regionale, che può essere immediatamente convocata in caso di emergenza sul nostro territorio, è strettamente collegata con il Ministero della Salute, con l’Istituto Superiore di sanità, per gli aggiornamenti scientifici, e con la Protezione Civile nazionale, che si riunisce quotidianamente per gli indispensabili aggiornamenti informativi. La task force operativa si è riunita sabato 22 e domenica 23 febbraio 2020 nella sede della Protezione Civile a Foligno; agli incontri, convocati dalla Presidente Donatella Tesei e dal Direttore regionale alla salute Claudio Dario, hanno partecipato, oltre ai dirigenti e ai funzionari della Regione e delle Aziende Sanitarie, i rappresentanti della Protezione Civile regionale. Quindi, anche sulla base degli sviluppi della situazione epidemiologica, sono state definite indicazioni regionali per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, ratificate durante la riunione della task force tenutasi oggi (era ieri) 24 febbraio, che potranno essere aggiornate e integrate qualora necessario. Le indicazioni comprendono procedure da divulgare a tutte le strutture e agli operatori interessati, al fine di fronteggiare in maniera omogenea sul territorio regionale le emergenze che si potranno verificare nei prossimi giorni, nel rispetto di quanto previsto dalla circolare ministeriale e dal nuovo decreto legge del 23 febbraio 2020, n. 6 (è arrivato proprio pochi giorni fa).

La Protezione civile umbra sta predisponendo strutture mobili da posizionare esternamente ad alcuni Pronto Soccorso, per garantire un triage separato per i casi sospetti, e sta valutando altre possibili strutture utilizzabili in caso di necessità.

Inoltre, sfruttando i canali di comunicazione già esistenti per le emergenze, che prevedono contatti giornalieri con i Comuni, dirama anche le indicazioni operative definite di volta in volta in sede di task force.

In particolare, la task force regionale ha predisposto i seguenti documenti operativi, che sono rinvenibili nel sito regionale e nel sito delle Aziende territoriali ospedaliere:

il primo è un protocollo di gestione per le segnalazioni, comprensivo di: scheda triage telefonico per gli operatori del numero verde, al fine di supportare gli operatori nel gestire le richieste e indirizzare la popolazione; schede di triage per i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale, per l’individuazione dei possibili casi sospetti; schede di triage telefonico Pronto Soccorso o altra struttura sanitaria per l’individuazione di possibili casi sospetti; protocollo per l’intervento del 118, con operatori forniti di adeguati dispositivi di protezione individuale, per il trasferimento a Malattie Infettive; procedure per l’isolamento domiciliare comprensive di: schede di sorveglianza attiva da parte del medico della sanità pubblica, indicazioni per la gestione dell’isolamento domiciliare da parte dei familiari. Tutta la documentazione sopra descritta è stata pubblicata nel sito istituzionale della Regione, così da renderla disponibile per gli operatori e per i

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cittadini interessati. Peraltro, come già avvenuto in altre regioni, la Presidente della Giunta regionale era pronta a emettere un’ordinanza per la gestione dell’emergenza, nella quale venivano previste misure urgenti per il contenimento della diffusione della malattia Covid-19, salvo che nel frattempo è stato convocato un coordinamento nazionale da parte del Presidente del Consiglio, proprio per uniformare e omogeneizzare i provvedimenti nella fattispecie per regioni con presenza di infezioni, per regioni in aderenza e confinanti con regioni con infezione e per regioni come l’Umbria, che fortunatamente a oggi non ha segnalato nessun focolaio, non ha segnalato nessun tipo di infezione, visto e considerato che tutti i tamponi che sono stati fatti e tutte le verifiche che sono state fatte hanno dato esito a oggi negativo.

L’auspicio qual è? L’auspicio è che al più presto ci sia chiarezza, che si decida chi fa cosa a livello nazionale. Noi eravamo pronti a intervenire con un’ordinanza, non lo abbiamo fatto proprio perché aspettavamo indicazioni dal livello nazionale, visto e considerato che arrivano notizie a spizzichi e bocconi; l’ultimo Consiglio dei Ministri ha dato indicazioni non più tardi del 23 febbraio, quindi di giorno in giorno ci sono aggiornamenti. Noi li seguiamo in maniera pedissequa, l’auspicio è che ci sia un’omogeneizzazione e una condivisione degli interventi a tutela dei cittadini, non solo umbri, ma a livello nazionale. Noi siamo pronti a qualsiasi evento, le Amministrazioni parlano per atti; gli atti conseguenti alla difesa di questo territorio li abbiamo fatti tutti, in sinergia con il Ministero, con l’Istituto Superiore di sanità e con le nostre strutture territoriali, compresa la Protezione Civile, che ringrazio per la sua operatività, posizionando i container davanti ai Pronto Soccorso più importanti, proprio per gestire in maniera separata quelli che potrebbero essere casi di infezione e attivare un fast track che da questo container passa direttamente al reparto degli infettivi, qualora fosse ravvisata la necessità e qualora ce ne fosse bisogno.

PRESIDENTE. Grazie, Assessore. A norma dell’articolo 13 del Regolamento, l’unica persona che può replicare alle comunicazioni della Presidente e della Giunta sono i portavoce dell’opposizione. Quindi do la parola al Consigliere Paparelli.

Fabio PAPARELLI (Gruppo Partito Democratico).

Grazie, Presidente. Ieri i Gruppi di minoranza hanno fatto con pec, come lei ricordava, due richieste: una alla Presidente Tesei, se riteneva opportuno intervenire in questa seduta, come è stato fatto, per dare un’informativa ai sensi dell’articolo 49, comma 3, del nostro Regolamento, e ringraziamo il Vicepresidente Morroni di aver consentito di produrre questa informativa; l’altra richiesta l’abbiamo rivolta al Presidente dell’Assemblea, Squarta, per convocare in via permanente la Conferenza dei capigruppo, allargata, offrendo la nostra collaborazione, perché riteniamo opportuno che, in questa fase, informazioni e comportamenti sul tema siano forniti in maniera inequivoca e che la comunità umbra nella sua interezza si ritrovi in maniera unitaria di fronte a possibili emergenze come questa. Lo abbiamo fatto perché abbiamo recepito allarmanti preoccupazioni da parte di molti nostri concittadini, alcuni di questi casi sono riportati dai media, come il caso degli atleti di Brescia, il

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caso quarantena di Bergamo, ieri e l’altro ieri, con titoloni sui giornali, stamattina revocata, mi giunge voce; il caso di persone che chiamano il numero verde, dicendo di essere stati a Milano, in maniera generica, e gli viene consigliato di mettersi in quarantena e in isolamento. Stamattina c’è stata la psicosi di molti operatori sanitari nell’Azienda ospedaliera di Terni, per un caso di ricovero da Orvieto di questa notte, che si presume sia un paziente già affetto da bronchite o da patologie respiratorie abbastanza gravi. C’è stato il caso segnalato della figlia di un dirigente scolastico tenuta a casa per due giorni, dopo essersi rivolta al nostro numero verde. C’è stato un caso di disparità di trattamento, perché poi, mentre per quanto riguarda il caso citato della presenza a Milano nei giorni scorsi veniva consigliato l’isolamento volontario, invece per un altro caso giunto dal nord dell’Umbria si consigliava, essendo stato in Veneto, di andare a scuola, ma la dirigente scolastica consigliava lei stessa di far rimanere a casa l’alunna. Inoltre, c’è stato l’allarme degli operatori sanitari rispetto alle dotazioni strumentali di cui dispongono (kit e mascherine), perché da questo punto di vista non sembra esserci stato un coordinamento e un accentramento delle attività relative agli ordini e agli acquisti di questi materiali, che ancora sono non idonei e scarsi. Da ultimo, c’è stato il caso di Spoleto, così come riportano alcuni media, con tre cittadini che sono stati a contatto con soggetti positivi e sono sintomatici, che da tre giorni attendono di fare test o qualsiasi altra cosa.

Stamani abbiamo notato positivamente la pubblicazione delle linee guida sul sito della Regione. Ora, Assessore, in queste linee, oltre ad aree di Paesi extra-europei, vengono definite a rischio, genericamente, aree della Lombardia e del Veneto.

Riteniamo opportuno che i cittadini umbri e gli operatori sanitari, soprattutto quelli che danno informazioni al numero verde, siano informati correttamente, per evitare proprio quello che le dicevo prima perché, se fossero considerate aree a rischio tutta la Lombardia e tutto il Veneto, visto che lei ha preferito nei giorni 21, 22 e 23 stare ai banchetti della Lega, piuttosto che guidare la task force – perché in altre regioni, comprese alcune regioni del nord, a guidare le task force non sono i dirigenti, ma sono gli Assessori competenti, che stanno sul campo – anche lei si troverebbe nelle condizioni di porsi in quarantena autonomamente. Al di là delle battute, è giusto che i cittadini ricevano informazioni univoche e unitarie. Spero che stamattina ci sarà, da parte del coordinamento del Presidente Conte, l’indicazione a tutte le Regioni di attenersi a comportamenti univoci nazionali. Noi sappiamo bene – almeno così ci dicono le nostre informazioni – che le aree a rischio in realtà sono quelle delimitate come zone rosse dalla Protezione Civile e dai protocolli. Quindi credo che i nostri Sindaci, i nostri operatori sanitari e i nostri dirigenti scolastici questo messaggio debbano riceverlo con nettezza anche oggi, da quest’Aula, rendendo ancora più chiaro quello che è già contenuto nelle linee guida, perché è difficile avere un coordinamento nazionale univoco quando all’interno delle stesse regioni soggetti istituzionali hanno comportamenti diversi. Quindi sussiste la necessità di informare adeguatamente e aggiornare la popolazione e il personale sanitario sulla base delle nuove linee guida, dei piani operativi e dei protocolli, sulla formazione del personale e sull’adeguatezza della strumentazione da mettere a disposizione.

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Per questo noi, come Gruppi di minoranza, al di là di quello che lei ci ha detto, proprio per favorire un dibattito più compiuto, intendiamo presentare – non so se è già stato fatto – un’ipotesi di risoluzione che mettiamo a disposizione, ai sensi dell’articolo 100 del Regolamento, dell’intero Consiglio regionale, per arrivare a un’uniformità anche nostra, a un’unitarietà di intenti e di comportamenti su un tema che non deve generare allarmismi perché, grazie a Dio, a oggi non abbiamo avuto casi, ma che, a causa di informazioni sbagliate spesso riportate da social o sul web, sta generando in diversi soggetti della nostra regione psicosi e comportamenti ingiustificati.

INFORMATIVA PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE SU SITUAZIONE CORONAVIRUS DISEASE 2019 (COVID-19) – Atto numero: 9 8

Tipo Atto: Proposta di risoluzione

Presentata da: Consr. Bori, Fora, De Luca e Bianconi

PRESIDENTE. È stata depositata la risoluzione per cui gli Uffici hanno dichiarato l’ammissibilità, stanno adesso predisponendo le copie per ognuno di voi Consiglieri regionali. Ricordo come funziona la procedura per questa risoluzione: l’articolo 49 del Regolamento rimanda all’articolo 100 del Regolamento stesso, il quale a sua volta per queste risoluzioni rimanda agli articoli 94 e 97 del Regolamento, quindi si applica la regola delle mozioni. Quindi, su questa risoluzione i tempi di discussione sono i seguenti: la risoluzione può essere illustrata esclusivamente dal primo firmatario, nella discussione può intervenire ogni Gruppo, massimo 15 minuti, quindi il tempo a disposizione per ogni Gruppo è di 15 minuti. C’è la replica della Giunta, anch’essa di 15 minuti, poi le classiche dichiarazioni di voto, che saranno di 2 minuti a Consigliere.

Aspettiamo un minuto, il tempo tecnico per fare le copie, affinché tutti i Consiglieri possano avere la risoluzione. Se la maggioranza è d’accordo, nell’attesa che riceviate una copia, chiedo se intanto siete favorevoli al fatto che venga illustrata dal primo firmatario, in attesa che poi a livello cartaceo l’abbiate anche voi. Il cartaceo ce l’ha già l’Assessore Coletto. Va bene? Stanno arrivando le copie.

Do la parola al primo firmatario, Consigliere Bori.

Tommaso BORI (Presidente del Gruppo Partito Democratico).

Grazie, Presidente. Assessore, bentornato. Bentornato in Umbria. Io avrei gradito oggi un intervento, il suo, che fosse iniziato con una richiesta di scuse, perché ha deciso di non rinunciare al suo consueto weekend lungo, nonostante qui fosse in atto un’emergenza che riguardava il campo delle sue deleghe, quello sanitario; non ha rinunciato al suo consueto weekend lungo, nonostante l’emergenza, per andare a raccogliere delle firme in Veneto – eppure lei governa qua, in Umbria – “a sostegno del Capitano”, come scrive lei. Dopo la raccolta firme di cui ha dato notizia tramite i social, ha ritenuto di concedersi anche un prosecco e degli Spritz con gli amici, mentre qua però accadeva qualcosa, mentre qua c’erano gli operatori sanitari che, invece di un weekend di vacanza.

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PRESIDENTE. Consigliere, si attenga, per favore, all’oggetto della risoluzione.

Tommaso BORI (Presidente del Gruppo Partito Democratico).

Presidente, lei non può sindacare quello che dico io, durante il mio intervento.

PRESIDENTE. No, si parla della risoluzione. Legga il Regolamento.

Tommaso BORI (Presidente del Gruppo Partito Democratico).

Perfetto. Qua, invece, gli operatori sanitari dell’Umbria – la Sanità sarebbe la sua delega – hanno fatto un weekend di fuoco, non di vacanza; un weekend di fuoco che ha luci e ombre. Le luci sono l’impegno dei 20 mila operatori sanitari e dei tanti volontari che erano qui a lavorare, le ombre sono la gestione di questa fase emergenziale. Mi dispiace, ma le devo riportare che le cose che ha detto in larga parte non corrispondono al vero perché, mentre lei giustamente era lontano e qui si riuniva la task force, per cui forse era opportuno tornare, qui non erano stati ancora distribuiti i kit di protezione, che lei dava per distribuiti, ma non è così; mancavano in molte sedi, mancavano ai medici di medicina generale, mancavano nella continuità assistenziale. Di questo spero che lei abbia contezza. Non erano ancora stati acquistati i tamponi per fare le verifiche, e questo forse delinea una carenza della governance, forse collegata anche al fatto che in tre Aziende su quattro ancora non è stato sostituito il Direttore sanitario? Mancavano i kit di protezione e le mascherine, non quelle chirurgiche, che sappiamo benissimo che al massimo servono a chi è sospetto per non contagiare gli altri, ma mancavano le mascherine per gli operatori che in prima linea, a tutela della nostra salute, sono stati costretti a passarsi da turno a turno, da persona a persona, una mascherina adatta.

Mancava anche la formazione, nonostante questa fosse un’emergenza annunciata, quindi una non emergenza. Mancava la formazione fatta ai tanti operatori sanitari, che non sono solo i medici, sono i tanti infermieri, i tecnici di laboratorio, gli amministrativi, che in questi giorni hanno fatto un non stop; mancava una formazione adeguata, per cui anche per questo le risposte non sono state omogenee. Mancavano le strutture supplementari di rianimazione. Se ci fosse stato, come fortunatamente non è stato, un focolaio qui e ci fosse stata la necessità di posti letto in Rianimazione, non ci sarebbero stati. E questo voleva dire far saltare il sistema delle emergenze.

Il numero verde rispondeva con delle persone che davano indicazioni completamente contrastanti l’una dall’altra, non è stata fatta nemmeno la formazione alle persone che dovevano dare le informazioni. Ai possibili pazienti a rischio veniva detto di recarsi nelle strutture sanitarie, quando il Ministero – di cui lei ha avuto anche il coraggio di lamentarsi, dopo essere stato in Veneto mentre qui c’era l’emergenza – aveva chiarito le linee guida, che qui mancavano; aveva chiarito il piano operativo, che qui mancava. In queste linee e in questo piano operativo una delle questioni chiave era:

consigliare, tramite un triage telefonico, di non recarsi nelle strutture sanitarie. Qui è stato fatto il contrario, veniva detto ai pazienti di andare o in Pronto Soccorso o negli

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ambulatori. Quindi, anche il numero verde ha contribuito a non far funzionare la fase di emergenza.

Ma la mancanza di governance si vedeva anche da un altro tema: la mancanza di un piano operativo, di azioni omogenee. Abbiamo due casi limite: quello di un Sindaco, il Sindaco di Cannara, che fa un’ordinanza da solo, non si sa con quale criterio – non esiste – invece a Terni si mettono in quarantena 80 persone, 40 ragazzi e famiglie, perché semplicemente sono passate in una città. Questa roba è stata gestita male. Lei non può venire qui, dopo aver fatto il weekend fuori, e dirci che va tutto bene, perché non è stato così. Parli con gli operatori sanitari, parli con la cittadinanza. Mi dispiace, ma è la prima volta che noi ci troviamo in una condizione del genere, forse lei oggi doveva iniziare il suo intervento chiedendo scusa, chiedendo scusa ai tanti cittadini umbri preoccupati, chiedendo scusa ai tanti operatori sanitari che erano qui a lavorare, mentre lei era a raccogliere firme e bere prosecco, alle tante persone che come noi sono rimaste qui. Non parlo dei medici, parlo dei tanti Consiglieri, dei tanti Sindaci, dei tanti amministratori cui non sono state date delle indicazioni chiare, che però, essendo dei punti di riferimento per questa comunità, al contrario di lei, venivano sollecitati e non sapevano cosa dire. Mi dispiace, ma avete dato una pessima, pessima immagine delle Istituzioni e dell’Umbria, in questa fase.

PRESIDENTE. Consigliere, scusi, però l’illustrazione prevede anche di capire qual è la proposta della risoluzione, l’oggetto della risoluzione, perché poi va votata.

Tommaso BORI (Presidente del Gruppo Partito Democratico).

Presidente, ci mancherebbe, l’informativa è stata distribuita a tutti.

PRESIDENTE. Il Regolamento dice che va illustrata anche per la votazione.

Tommaso BORI (Presidente del Gruppo Partito Democratico).

Certamente. Stando quello che ho detto, la richiesta che facciamo come risoluzione, date anche le carenze dimostrate in questa fase, è convocare in via permanente la task force con la presenza degli Assessori, dei Direttori regionali competenti, dei Direttori delle Aziende, delle ASL e dei presidi ospedalieri, e avere un piano, delle linee guida omogenee, che siano in grado di agire in maniera tempestiva. Contemporaneamente chiediamo una convocazione permanente, come è stata fatta a livello nazionale e in altre Regioni, anche della Conferenza capigruppo, che possa agire in maniera omogenea e tempestiva in tutti i territori e dare un contributo in questa fase; adottare delle misure economiche straordinarie, perché è evidente a tutti, e ancor più dopo ieri, che la questione non sarà solo sanitaria, ma avrà delle ricadute pesanti sull’economia, quindi adottare misure economiche straordinarie per il danno indiretto alle imprese, in particolare in campo turistico; inoltre, accogliere le tante richieste degli operatori sanitari competenti che, come sono arrivate a noi, credo siano arrivate a voi, e formare adeguatamente gli operatori del numero verde, che indirizzino le persone seguendo le linee guida e non dando informazioni differenti a

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seconda dell’operatore; prevedere in tutti presidi sanitari un’unità di crisi che sia in grado di fornire – sperando che non ce ne sia bisogno – le indicazioni operative collegate al piano dell’emergenza.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Bori. Adesso io farei, come per prassi, di alternare maggioranza e opposizione negli interventi. Ogni Gruppo ha 15 minuti di tempo. Chi chiede la parola? Siccome c’è l’alternanza, chiedo se qualcuno della maggioranza vuole intervenire. Consigliere Pastorelli, prego.

Stefano PASTORELLI (Presidente del Gruppo Lega Umbria).

Grazie, Presidente. Evidentemente, è un momento di difficoltà un po’ per tutti, anche per noi; non riesco e non riusciamo a capire l’atteggiamento della minoranza rispetto a una risoluzione che, per quanto ci riguarda, poteva anche contenere degli aspetti di condivisione, in un momento particolare come questo, che dovrebbe vederci tutti uniti e magari non alzare la polemica politica, la polemica sul da farsi.

L’Assessore, la Presidente e la Giunta, a nostro avviso, hanno attuato tutti i mezzi in loro possesso nell’immediato per dare una risposta ai cittadini, quei cittadini e quegli operatori sanitari, Consigliere Bori, che non chiamano solo lei, ma evidentemente chiamano un po’ tutti, insieme ai cittadini allarmati per la situazione. Magari noi dovremmo essere quelle persone, investite anche di una responsabilità, che dovrebbero dare una risposta in qualche modo di buonsenso, una risposta che faccia intravedere un’unione di intenti in questi casi, ma evidentemente questo non c’è stato e non c’è da una parte della minoranza, che ancora continua con certi atteggiamenti.

Io ho preso degli appunti, lei ha sostenuto che l’Assessore Coletto ha detto delle cose che ampiamente e largamente non rispondono alla verità; c’è una mancata governante, secondo la minoranza. Non mi sembra. Addirittura è stato attaccato il Sindaco di Cannara, l’amico Fabrizio Gareggia che, nella sua veste di Sindaco e quindi come prima Autorità sanitaria del proprio territorio, ha ritenuto opportuno mettere in atto delle misure. Magari facciamo parlare i cittadini di Cannara sul Sindaco. (Quelli che conosce lei non fanno testo, Consigliere Bori).

Lei ha chiesto più volte all’Assessore di chiedere scusa, ma scusa di cosa? Scusa di cosa? Non riusciamo a capire. “La pessima immagine della Regione”. Poi ha parlato, magari perché è anche coinvolto, giustamente, di operatori sanitari, quegli operatori sanitari, caro Consigliere, denigrati dal Presidente Conte in alcune affermazioni.

Penso che in un momento così delicato per l’integrità e la salute del nostro Paese nella sua interezza, per quanto riguarda il nostro consesso qui riunito, soprattutto per tutti gli umbri, che qui noi tutti rappresentiamo – e sottolineo, tutti – sorprende ancora una volta (oramai non mi sorprende più) l’atteggiamento delle forze di opposizione regionali, quindi la minoranza in questa Assemblea legislativa, che purtroppo però è espressione di quel Governo nazionale che oggi ci governa, proprio quel Governo che predica calma e si appella al senso di responsabilità lanciando strali quotidiani contro chi farebbe ingiusto allarmismo per fini politici. Sorprende, dicevo – ma sarebbe meglio dire: sbalordisce – che si vogliano strumentalizzare proprio per scopi che poco

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rilevano con finalità di salute pubblica collettiva, ma molto con posizioni personalistiche di pura appartenenza politica, fatti e comportamenti che esulano dal dibattito sul diffondersi e l’espandersi progressivo di queste ore del Coronavirus nella nostra penisola e che nessun rischio hanno aggiunto a quelli che tutti ci troviamo oggi ad affrontare, Assessore Coletto in testa, tramite l’adozione puntuale di provvedimenti che riteniamo contraddistinti da estrema attenzione e connotati da diligenza, prudenza e perizia, nel solco della gestione ottimale della Cosa Pubblica, quale è quella del buon padre di famiglia, o quale dovrebbe essere.

Se ci volessimo abbassare a puerili atteggiamenti, potremmo riportare qui, in questo nobile consesso, il pensiero condiviso da molti nostri concittadini scevri da interessi politici nel constatare che siamo il terzo Paese nel mondo per numero di contagiati da Coronavirus e sarebbe altresì possibile stilare un lungo elenco di eventuali verosimili responsabilità, Consigliere De Luca, nessuna delle quali ascrivibili in alcun modo alla condotta dell’Assessore Coletto, nel cui operato confidiamo e che non ha certo bisogno della mia difesa, della nostra difesa, perché nulla a nostro avviso deve giustificare. Per l’Assessore parlano i fatti che da sempre supportano la sua azione politica e amministrativa, che proseguirà nella nostra regione con totale fiducia e nel pieno sostegno della Lega, che qui mi trovo a rappresentare.

Prima di concludere, vorrei ringraziare, questo sì che è doveroso, tutte le nostre strutture sanitarie, che con grande professionalità e spirito di servizio si stanno adoperando, come ogni giorno fanno, per salvaguardare la salute delle nostre famiglie, nonostante le difficoltà, con il lavoro quotidiano. Questo è quello che mi sento di dire in questo momento, non voglio e non vogliamo come Gruppo Lega alzare ulteriormente la polemica politica. Ripeto, poteva essere una risoluzione che ancora una volta poteva vederci magari uniti, ma l’atteggiamento non è dei migliori.

Riteniamo che quello che chiedete in questa risoluzione sia già ampiamente soddisfatto dalla Presidente e dalla Giunta regionale. C’è molto da migliorare, certo, ci saranno degli sbagli? Certo, solo chi fa sbaglia. Ci impegneremo ancora di più, ove ce ne fosse bisogno, e ce ne sarà sicuramente bisogno, ma dovremo impegnarci tutti insieme. Teniamo la polemica bassa dal punto di vista politico, se possibile, perché eventualmente possiamo anche rispondere e scendere su questo campo, ma non è l’intento dei tanti cittadini umbri, che vedo oggi presenti in quest’Aula, che ci stanno ascoltando e che attendono da noi responsabilità, risposte e rassicurazioni, non polemiche. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere. Si è segnato il Consigliere Fora. Ricordo, 15 minuti a Gruppo.

(Intervento fuori microfono del Consigliere Paparelli) PRESIDENTE. Prego.

Fabio PAPARELLI (Gruppo Partito Democratico).

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Si fa riferimento agli articoli 94 e 97. L’articolo 94 dice: “La mozione può essere illustrata per 10 minuti”, come ha fatto il Consigliere Bori, che ne ha consumati 8.

“Nella discussione possono intervenire per un tempo non eccedente i 15 minuti un Consigliere per ogni Gruppo e per ciascun componente del Gruppo Misto”.

PRESIDENTE. Un Gruppo ha 15 minuti. È quello che abbiamo sempre fatto alla Capigruppo.

Fabio PAPARELLI (Gruppo Partito Democratico).

Questa è una sua interpretazione.

PRESIDENTE. No, abbiamo fatto sempre così. Consigliere Paparelli, anche la Presidente Porzi può testimoniare che in sede di Capigruppo abbiamo sempre interpretato così.

Fabio PAPARELLI (Gruppo Partito Democratico).

“Un Consigliere per ogni Gruppo, per un tempo non eccedente 15 minuti” in italiano significa una cosa. Punto.

PRESIDENTE. No, Consigliere, guardi, c’è la Presidente… Scusate, scusate.

Fabio PAPARELLI (Gruppo Partito Democratico).

Presidente, la prassi non la discuto. L’italiano…

PRESIDENTE. Come ha confermato la ex Presidente del Consiglio regionale, Donatella Porzi, la prassi è sempre stata questa, tra l’altro confermata sempre alla Capigruppo, ogni inizio legislatura.

Adesso si sono segnati a parlare il Consigliere Fora, poi il Consigliere Morroni (che non parla a nome della Giunta, ma come capogruppo di Forza Italia), poi ho il Consigliere Bettarelli e la Consigliera Pace; poi il Consigliere De Luca e il Consigliere Bianconi. Poi c’è la replica della Giunta.

Do la parola al Consigliere Fora.

Andrea FORA (Presidente del Gruppo Patto Civico per l’Umbria).

A me non serviranno 15 minuti, in 3 minuti farò un intervento breve e puntuale, sempre che il Consiglio regionale sia disponibile ad ascoltarmi, altrimenti posso anche non farlo.

Io ho firmato questa petizione per il merito e il contenuto di quanto è scritto nella petizione e, lo ricordo, il merito e il contenuto di ciò che è stato proposto: il rafforzamento di una task force permanente per governare la crisi, l’attivazione di misure straordinarie per ridurre il danno indiretto alle nostre imprese, perché non ci dimentichiamo che uno dei problemi più importanti, oltre quello sanitario, che psicologicamente oggi incide più sulle nostre popolazioni, è anche quello economico

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per tutte le imprese umbre, che già in questi giorni stanno evidenziando e segnalando grandi crisi; infine, il rafforzamento di tutte le dotazioni aggiuntive, se mai ci fosse carenza, per evitare contagi (kit, strumentazioni adeguate), compresa, laddove necessaria, l’attivazione di procedure per l’assunzione straordinaria di personale sanitario. Questo è il merito della proposta che io personalmente ho firmato, credendo che ai cittadini interessi davvero poco questa polemica ed essendo certo che anche oggi sarebbe davvero un pessimo segnale se la maggioranza votasse i proponenti invece che le proposte. Ai cittadini interessa poco la polemica politica.

Anch’io trovo alcuni comportamenti istituzionali singolari, diciamo, ma non è questo il momento per assegnare le colpe, valutare le cause, per accusarsi a vicenda, davvero non è questo. Non lo comprendono i cittadini oggi qui presenti, non lo comprende chi oggi ci guarda da casa, perché viviamo la paura di una situazione che non riusciamo a capire concretamente e su questo credo che la responsabilità istituzionale debba davvero prevalere, al di fuori delle accuse e delle polemiche. Questa mattina il capodelegazione del Governo del Partito Democratico, Dario Franceschini, ha fatto questa dichiarazione, ve la leggo: “Stop immediato a ogni polemica. In queste ore non ci possono essere maggioranza e opposizione, destra e sinistra, Regioni e Governo;

dobbiamo solo tutti insieme lavorare per proteggere le persone e superare l’emergenza”.

Io voto nel merito questa mozione, chiedendo e portando, per quanto mi riguarda, la responsabilità di essere tutti insieme a governare la crisi, a sentirci responsabili nei confronti dei nostri cittadini e a dare messaggi di tranquillità, da un lato, e di responsabilizzazione dall’altro, provando, questa volta, a votare le proposte e non i proponenti.

PRESIDENTE. Do la parola al Consigliere Morroni, che interviene come capogruppo di Forza Italia.

Roberto MORRONI (Presidente del Gruppo Forza Italia).

Grazie, Presidente. Credo che siamo dinanzi all’ennesima occasione persa, perché rammarica davvero dover constatare alcuni atteggiamenti, pur dinanzi a una questione sulla cui gravità credo nessuno di noi possa avanzare dubbi o interrogativi;

nonostante questo, ho ascoltato un intervento – mi riferisco a quello del capogruppo del Partito Democratico – intriso di spirito polemico. È grave per una serie di ragioni quanto ho avuto modo di ascoltare dal Consigliere Bori. Confutare, come egli ha fatto, la relazione illustrata all’Aula dell’Assessore regionale, un Assessore che naturalmente, nel momento in cui relazione su una questione che ha una valenza tecnica eminente, riporta valutazioni, giudizi e resoconti che sono stati redatti dagli Uffici della Regione, dai responsabili della Regione; e quindi confutare, come egli ha fatto, queste affermazioni è un atto di una gravità inusitata. È solo giustificabile sulla base di una smania polemica che non conosce confini, ma che va ripudiata con molta nettezza! Con molta nettezza! Se il Consigliere Bori ha elementi precisi, li deve avanzare nelle sedi opportune, non alimentando una polemica politica stucchevole e

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che non fa onore al ruolo che ricopre in quest’Aula! Non è un aspetto che si affronta con disinvoltura, quello che lui ha tentato di mettere in campo, e credo che meriti la censura dell’Aula. Così come, perdonate, Consiglieri dell’opposizione, merita di essere censurato…

(Interventi fuori microfono)

Roberto MORRONI (Presidente del Gruppo Forza Italia).

Ho ascoltato le vostre…

(Interventi fuori microfono)

Roberto MORRONI (Presidente del Gruppo Forza Italia).

Presidente, la invito a consentire…

PRESIDENTE. Per favore, Consigliere Bori e Consigliere Paparelli, fate finire il Consigliere Morroni.

Roberto MORRONI (Presidente del Gruppo Forza Italia).

Ho ascoltato le tue… (inc., sovrapposizione di voci) senza interromperti, quindi abbi la pazienza di ascoltare ora…

(Interventi fuori microfono)

PRESIDENTE. Consigliere Bori, per favore.

(Intervento del Consigliere Bori fuori microfono: “Per fatto personale”).

PRESIDENTE. Dopo, dopo.

Roberto MORRONI (Presidente del Gruppo Forza Italia).

Dopo parlerai.

(Interventi fuori microfono del Consigliere Bori: “Come medico, non come…”).

Roberto MORRONI (Presidente del Gruppo Forza Italia).

Come ti pare. Rispetta però l’Aula, rispetta l’Aula e rispetta chi ricopre ruoli istituzionali nell’Aula. Rispetta, perché non tutto deve essere piegato alla logica della speculazione politica, non tutto può essere piegato, soprattutto il rispetto delle Istituzioni e il rispetto dei dirigenti che ricoprono certi incarichi.

(Intervento fuori microfono del Consigliere Paparelli)

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Roberto MORRONI (Presidente del Gruppo Forza Italia).

Paparelli, ti invito a rileggere il Regolamento.

PRESIDENTE. Consigliere Paparelli, per favore, non interrompiamo! Stiamo dando un pessimo spettacolo! Stiamo parlando di una situazione drammatica e stiamo litigando sulle parole. Lei, per fatto personale, Consigliere Bori, potrà parlare dopo.

Per cortesia, stiamo dando un pessimo spettacolo!

Roberto MORRONI (Presidente del Gruppo Forza Italia).

No, Presidente, non c’è nessun fatto personale qui! Non prendiamo fischi per fiaschi, perché non c’è nessun fatto personale! È chiaro?

La risoluzione che avete presentato è anch’essa rivelatrice di uno stato d’animo improprio e di volontà politica chiara, che non è quella di dare un contributo. Ho apprezzato le tue parole, Andrea; però, se mi permetti, non sono in sintonia con lo spirito di una risoluzione che si presenta e si redige prima ancora di sentire la relazione dell’Assessore. Prima ancora di sentire! Prima ancora di sentire la relazione dell’Assessore, si redige un testo che, non a caso, è intriso di imprecisioni.

Non è vero, Consigliere Paparelli, che “a seguito della richiesta di tutta l’opposizione consiliare, la Presidente della Giunta, in data odierna, ha aggiornato l’Assemblea legislativa”. Non è vero.

(Intervento fuori microfono del Consigliere Paparelli)

Roberto MORRONI (Presidente del Gruppo Forza Italia).

Ma tu fai quello che vuoi, questo non vuol dire che influenzi il comportamento e l’operato della Giunta, che già autonomamente aveva ritenuto di dover relazionare!

Non è che aspetta la tua sollecitazione!

PRESIDENTE. Consigliere Paparelli, per favore.

Roberto MORRONI (Presidente del Gruppo Forza Italia).

Non aspetta la tua sollecitazione, stai tranquillo, perché il senso delle Istituzioni e del rispetto all’Assemblea lo possiamo vantare quanto e più di voi.

Inoltre, gli impegni nei riguardi della Presidente sono completamente impropri, perché vi ricordo che su questa vicenda c’è uno stretto coordinamento di tutte le Regioni con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ci sono dei protocolli operativi e delle indicazioni che uniformano il comportamento delle singole Regioni. Quindi, quanto avete stabilito in questa risoluzione è improprio, intempestivo e rivela assolutamente… Paparelli, rileggiti un’altra volta il Regolamento, rileggilo un’altra volta, che forse la seconda lettura è migliore della prima e non disturbi chi sta parlando.

Pertanto, la posizione del Gruppo di Forza Italia è che questa risoluzione va nettamente bocciata e va stigmatizzata una condotta tesa unicamente ad alzare

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polveroni e a strumentalizzare una vicenda che dovrebbe essere invece un’occasione straordinaria per dimostrare, da parte delle Istituzioni e di chi ricopre responsabilità, lucidità, pacatezza, senso di responsabilità e soprattutto spirito unitario, perché in questo modo si rende un servizio vero alla comunità, in un momento particolarmente delicato e complesso. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Morroni. La parola al Consigliere Bettarelli.

Michele BETTARELLI (Gruppo Partito Democratico).

Grazie, Presidente. Credo che la discussione abbia preso una brutta piega. La risoluzione mi sembra che abbia degli indirizzi molto chiari e sia propositiva, non pretestuosa o politicamente scorretta, come ha appena detto il Consigliere Vicepresidente Morroni. Anch’io mi richiamo alle parole che citava il Consigliere Fora e nell’ultima parte il Consigliere capogruppo Pastorelli: dobbiamo lavorare tutti insieme, dobbiamo dare un bel segnale, dobbiamo essere coesi e far passare anche un messaggio di serenità, ma soprattutto un messaggio di essere presenti.

Ma io vi chiedo: in quale delle regioni d’Italia, sotto questa emergenza, un Assessore alla Sanità viene il martedì in Consiglio regionale a leggerci due pagine che qualcuno gli ha scritto, anche con la data sbagliata, perché c’era scritto “la riunione di ieri”, quindi non aveva nemmeno letto il testo di quello che qualcuno gli ha fatto leggere.

Ha ragione, Vicepresidente, quelle parole non sono dell’Assessore, non possono essere le sue, qualcuno gliele ha scritte; tant’è che non si era accorto, nel leggerle la prima volta questa mattina, che c’era scritto “la riunione di ieri”. La riunione era domenica, ma l’Assessore domenica stava in Veneto, al banchetto della Lega, e questa è una vergogna! È una vergogna che la nostra regione non abbia l’Assessore alla Sanità umbro – anche se di origini venete, ma umbro – a presidiare, perché tutti noi, la Presidente in testa, il Vicepresidente, gli Assessori, il Presidente Squarta, voi Consiglieri, i tanti amministratori, stiamo a presidiare, ognuno nel suo ruolo, ma lavoriamo insieme, come ha detto Pastorelli e come ha detto Fora. Lavoriamo, non facciamo i banchetti, non facciamo i banchetti per i partiti, ma pensiamo al bene dei nostri concittadini. E questo è assolutamente grave, al di là della politica e della strumentalizzazione. Credo che sia un atteggiamento assolutamente da censurare.

Qual è il problema? Purtroppo, come sottolineavano anche i miei colleghi, ci sono tantissime voci incontrollate, un modo di fare che ha creato panico; non so di chi sono le responsabilità, ma quello che deve fare la Regione è darsi una linea e far sì che sia seguita, dare delle direttive. I casi che ci sono non li cita il Consigliere Bori o il Consigliere Paparelli, li citano i rappresentanti degli infermieri, li citano i medici, li citano i tanti operatori che dicono che fino all’altro giorno non avevano i kit per fare i tamponi. Vi faccio un esempio, poi la faccio breve, perché voglio lasciare spazio anche agli altri colleghi del mio partito: sabato ero a Città di Castello, è emersa un’emergenza assoluta per cui sembrava che una cittadina di Lodi, a Trestina, nel Comune dove risiedo, avesse qualcosa; è stata rispedita – c’è un comunicato ufficiale – in macchina e mandata a casa. Allora, vi chiedo: ma dove sono queste procedure

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per cui qualcuno, non so chi, si permette di andare da questa persona e dirle: “Sali in macchina, non ti fermi neanche per fare benzina e pipì, e vai direttamente a casa tua, a Lodi”. E mi chiedo: questa è una procedura che può esistere? È possibile che questa persona sia stata rimandata a casa perché non c’erano i tamponi per fare il test? È una domanda, io non ho le risposte, faccio le domande.

Credo che però sia una psicosi che, se non la gestiamo bene, crea più problemi rispetto al problema del Coronavirus stesso. Per questo chiedo a tutti fermezza, coerenza, ma chiedo a tutti di lavorare, non di andare a fare i banchetti, perché questo non è assolutamente possibile. Credo che la nostra risoluzione, firmata dai Consiglieri del Gruppo della coalizione di minoranza, sia una risoluzione sensata, che ha una logica, ha un perché e vuole essere propositiva per coloro che vogliono lavorare e stare vicino ai nostri concittadini, anche se non provengono dalla nostra regione, ma vogliono il bene degli umbri, perché credo che in questo momento occorra stare vicini, lavorare, ma lavorare tutti. Sono veramente molto preoccupato per le psicosi che ci sono, sicuramente non chiameranno l’Assessore Coletto, perché è difficile anche trovarlo, ma a me personalmente, come credo a tutti voi e a tanti amministratori del nostro territorio, arrivano le chiamate più disparate, dagli audio su Whatsapp per cui le scuole sono chiuse a modalità assurde con cui si pensa di gestire le questioni.

Quindi chiedo, in maniera forte e ferma, che si faccia il possibile e anche di più per parlare con tutti i soggetti che hanno un ruolo sul territorio, a partire dagli amministratori e dai tanti operatori, perché si seguano delle procedure standard e soprattutto univoche e unitarie e perché non si lascino nel libero arbitrio e nel panico le persone, perché le persone in questo momento hanno bisogno di avere pochi concetti, ma molto chiari e soprattutto coordinati. Una volta che vi siete uniformati a livello regionale e anche con il premier Conte, cerchiamo di dare un messaggio chiaro e univoco, ma soprattutto cerchiamo di lavorare e non di andare fuori. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Bettarelli. La parola alla Consigliera Pace.

Eleonora PACE (Presidente del Gruppo Fratelli d’Italia).

Grazie, Presidente. Comincio il mio intervento riprendendo le parole del Consigliere Fora. Lei ha ragione, collega, però dovrebbe spiegarlo al capogruppo del Partito Democratico, perché non si può venire in Aula a insultare la gente e poi chiedere di valutare nel merito una risoluzione scritta prima di ascoltare l’informativa della Regione, piena di inesattezze, come ricordava il collega Morroni.

La Regione ha provveduto ad attivare tutte le procedure in linea con le direttive nazionali, istituendo – mentre ancora molti minimizzavano – grazie all’Assessore Coletto, sin dal 5 febbraio, in seguito alle segnalazioni dei primi casi accertati in Italia di persone contagiate dal Coronavirus, una task force per affrontare in maniera efficace e coordinata eventuali situazioni che dovessero manifestarsi sul territorio regionale, istituendo un numero verde attivo 24 ore su 24 e inserendo nel sito istituzionale della Regione dell’Umbria un banner collegato direttamente al sito del Ministero della Salute; così come – e lo ricordo, perché nessuno l’ha detto – anche

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sotto il profilo dell’impatto economico la Regione dell’Umbria si sta muovendo, come dimostra l’iniziativa dell’Assessore regionale allo sviluppo economico, Michele Fioroni, insieme a quello al turismo Paola Agabiti, che hanno invitato le associazioni di categoria per discutere dagli impatti economici che deriveranno dalle norme di sicurezza predisposte a livello nazionale per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, fornendo così l’occasione per individuare immediatamente eventuali misure utili al sistema economico umbro. Ecco perché ciò che francamente appare surreale è il teatrino e la speculazione – sottolineo: la speculazione – che si cerca di promuovere in queste ore, in cui si ricorre a mezzucci buoni per i rotocalchi rosa, a un atteggiamento quasi da vecchie comari per tentare inutilmente di screditare l’azione ordinata, senza enfasi, ma puntuale, che il governo regionale sta mettendo in campo, seguendo i protocolli e le disposizioni nazionali.

Capisco però che per voi è difficile comprendere quale debba essere la linea, perché voi del Partito Democratico, che siete al Governo nazionale, una linea ce l’avete o no?

Perché non è ben chiaro, non si capisce. In principio c’era Zingaretti, che appena due settimane fa rideva del Coronavirus, dicendosi piuttosto preoccupato dell’influenza stagionale, ma dimenticandosi che, mentre per la prima esiste un vaccino, per la seconda no (per cortesia, io non l’ho interrotta, collega Paparelli, mentre parlava), con un altissimo potenziale contagioso e con un tasso di mortalità mondiale stimato al 2%. Oggi le misure, invece, sono quelle della quarantena, dell’isolamento territoriale, della chiusura delle scuole. Eppure, fino a pochi giorni fa, da una parte c’era Zaia e altri tre governatori che sono stati letteralmente linciati per aver chiesto una cosa che oggi è normale, cioè estendere la quarantena agli alunni che tornano dalla Cina e non mandarli a scuola; dall’altra, invece, c’era il Presidente Conte che, da Londra, diceva (ascoltate bene): “Bisogna fidarsi di chi ha specifiche competenze, per tutelare i cittadini”, aggiungendo: “Nessuno pensi di approfittare del Coronavirus per manifestazioni discriminatorie”, perché naturalmente le richieste sono discriminatorie a seconda di chi le propone. Quindi, se le proponeva Zaia, non andavano bene. Anche il Ministro dell’Istruzione ha detto la sua, altra esperta di fama mondiale, Lucia Azzolina che, alla richiesta dei Presidenti di Regione di non mandare a scuola mettendo in isolamento per quattordici giorni quei bambini che, tornando dalla Cina, frequentavano gli istituti italiani, ha risposto con un perentorio: “A scuola si va” perché, come dice il Presidente del Consiglio, “bisogna attenersi al parere di chi ha specifiche competenze”.

Chi glielo dice, però, al vostro governatore della Toscana, Rossi, che ha attaccato persino il virologo Burioni, dichiarando che le cose non stanno come dice lui? “Chi ci attacca o non è informato, o è un fascioleghista”, e con il povero Burioni che si è trovato costretto ovviamente a replicare, dicendo che (testuali parole): “Il Presidente della Regione Toscana, che secondo me sottovaluta il rischio del Coronavirus, esponendo a rischi evitabili i propri cittadini, afferma che chi lo critica o è male informato, o è fascioleghista, quello stesso Presidente della Regione che nella sua regione, appunto, ci offre l’omeopatia all’interno del sistema sanitario regionale”. Che la situazione sia veramente critica lo si capisce anche perché abbiamo scoperto da

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poco che le influenze sono addirittura due, come ci ha detto il Ministro Di Maio, che ci ha parlato del Coronavairus, che sembra colpire in particolar modo quelle persone che danno i volantini sotto il gazebo; quindi occhio, Assessore Coletto.

Ecco perché in questo contesto appaiono veramente gravi non solo le speculazioni di chi farebbe bene a pensare alle proprie responsabilità politiche anche nella sottovalutazione del fenomeno a livello nazionale, ma soprattutto di chi spande a piene mani insicurezza, dimostrando di fregarsene dei propri cittadini e soprattutto di dare lustro a quel sistema sanitario regionale che, a sentire questi sgangherati interventi che si stanno susseguendo nelle ultime ore, sarebbe in pochi mesi passato dall’essere tra i più efficienti a livello nazionale a poco più di un’armata Brancaleone, un miracolo al contrario, che per fortuna così non è, se mi è concesso. Non mancano né dotazioni economiche né strumentali, né equipe o tamponi, se il tutto è confrontato a una piena emergenza che ha coinvolto tutta la nostra nazione e che ci ha colto di sorpresa, vista la velocità di propagazione del fenomeno, anche grazie – e lo ribadisco – alle minimizzazioni degli attuali Savonarola; affermazioni gravi, quelle che avete fatto, alle quali si è arrivati ad aggiungere, in merito a criticità che starebbero emergendo tra gli operatori sanitari, dubbi sull’adeguato grado di preparazione e informazione degli operatori sanitari stessi. Cito le parole nel testo della nota stampa delle minoranze: “Questa nostra istanza ha l’obiettivo di interpretare non solo le preoccupazioni provenienti dalla comunità regionale, ma anche di fugare ogni dubbio circa le criticità che starebbero emergendo nel mondo degli operatori sanitari e, nello specifico, rispetto alla congruità (etc. etc.), oltre che sull’adeguato grado di preparazione e informazione degli operatori stessi, che sono stati chiamati ad affrontare in prima persona questa fase così delicata”. Credo che ci vorrebbe un po’ di rispetto e anche un po’ di prudenza, prima di fare certe affermazioni, perché il personale è assolutamente all’altezza e preparato, per esperienza e capacità acquisite sul campo, a rispondere a queste difficili domande. Vedete, anche se vi sembrerà strano, ci sono persone e lavoratori che sanno rispondere alle domande anche senza conoscerle prima. Ogni riferimento a fatti, cose e persone è pienamente voluto.

- Presidenza della Vicepresidente Fioroni -

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Pace. Ha chiesto la parola il Consigliere De Luca.

Thomas DE LUCA (Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle).

Grazie, Presidente. In un Paese normale, di fronte a una situazione di questo tipo, tutte le forze politiche mettono da parte le proprie differenze e si mettono intorno a un tavolo per affrontare una situazione così delicata. In un Paese normale la governance – sì, quello che ha detto Conte lo trovo estremamente doveroso e credo che dovrebbe farlo anche chi ha la governance regionale – ascolta chi ha le competenze scientifiche su determinati temi e sviluppa delle politiche e delle misure in virtù di questo. Ma noi non siamo in un Paese normale, perché in un Paese normale, quando si chiede unità, dall’altra parte c’è Matteo Salvini, che costantemente, nel corso di

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questi giorni, ha continuato a denunciare il Presidente Rossi perché ha fatto le stesse identiche cose che sta facendo Coletto adesso, le stesse, identiche. Si è parlato di una preghiera per la prima vittima italiana, “forse non l’hanno capito che bisogna blindare e chiudere i confini”, attribuendo la morte di quella persona a chi, sostanzialmente, ha fatto tutto quello che è stato fatto in tutti i Paesi del mondo; “si rischia l’epidemia, qualcuno pagherà”, quello che è stato detto ieri. Questo è l’esercizio del “bipensiero”

(Orwell, “1984”), ovvero sostenere nello stesso identico momento tutto e il contrario di tutto: da una parte si chiede l’unità e da una parte si chiede l’insieme… Consigliere Alessandrini, credo che, da ternana, lei sarebbe dovuta intervenire su quello che sta succedendo a 80 famiglie, 80 famiglie che in questo momento sono in balia della disorganizzazione di questa Regione!

PRESIDENTE. Per favore, Consigliere De Luca! Per favore!

Thomas DE LUCA (Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle).

80 famiglie messe in quarantena, gli è stata imposta, ma è stato detto addirittura che era una quarantena autoimposta, cioè hanno scelto. Vi posso assicurare che a queste persone è stato detto con costanti chiamate che dovevano rimanere a casa, e lo sapranno gli altri Consiglieri, che sicuramente hanno ricevuto le mie stesse sollecitazioni. Stamattina è arrivata la notizia sul Messaggero che ci sarà la revoca di questa quarantena, non si capisce! Qualcuno ha detto: “Dovete andare a rivolgervi a chi ha la competenza di questi argomenti”; io vi assicuro che, valutato tutto quello che è stato fatto, mi recherò personalmente dall’Autorità giudiziaria, se troverò situazioni che sono state non corrisposte, perché pretenderei che qui ci fosse l’Assessore, che sicuramente ha altro da fare. Io voglio capire, è stato detto: “Azione ordinata”, “Disposizioni nazionali”, “Coordinamento delle Regioni”; io voglio sapere in base a quali disposizioni nazionali queste persone sono state messe in quarantena.

Qualcuno me lo deve dire! Me lo deve dire, io voglio capirlo e devono capirlo anche queste persone.

Ho visto delle cose, in questi giorni, nei social nei confronti dei cittadini: addirittura

“irresponsabili”, “mandate i vostri figli…”; da quello che è stato riferito anche sulla stampa è stato chiesto addirittura un parere preventivo da questa Scuola calcio per sapere se potevano partire, prima che esplodesse la situazione in Lombardia. Sono andati su, si sono recati in quel territorio, Bergamo non fa parte delle aree focolaio, sono arrivati lì immediatamente dopo che sui media è divampata questa situazione, sono risaliti nei pullman e sono ritornati a casa; sono stati nel centro di Bergamo alcuni minuti. Ritornati a Terni, hanno ricevuto costantemente… io mi chiedo veramente se noi stiamo valutando il danno psicologico su questi minori. Allora io mi chiedo: qual è il coordinamento, quali sono le disposizioni nazionali? Abbiamo tutti la responsabilità di dare risposte a questi cittadini. Stamattina sulla stampa si parla di risse fuori dalle scuole. Questo accade se non c’è una governance, se non ci sono linee guida chiare, e queste linee devono essere disposte dalla Regione. Ho dimenticato di dire che nella medesima situazione c’è stato un pullman che partiva da Gubbio: da

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Gubbio è partito un pullman di un’altra Scuola calcio, nella medesima situazione, e la ASL 1 ha ritenuto di non adottare alcun tipo di provvedimento. Queste persone sono ancora a casa, mentre noi stiamo parlando, stanno ancora a casa. Ora qualcuno si dovrebbe assumere la responsabilità di dargli delle risposte.

Quindi vi faccio questo appello, ve lo dico chiaramente: qui non si tratta di un bombardamento nei confronti dell’Assessore. Se ci fosse stata una presenza immediata e una chiarezza, sarei stato il primo a mettermi da parte, in una situazione di questo tipo; ma ho il dovere, come Consigliere dell’Assemblea legislativa, di chiedere a chi ha la governance, all’Esecutivo, di governare e di fare quello che va fatto, non posso esimermi da questo ruolo.

Si è parlato di questioni precise, anche il capogruppo Pastorelli ne ha parlato e sicuramente la Presidente della III Commissione avrà avuto le stesse identiche sollecitazioni; quando si parla di formazione, dei medici in primo luogo, non si parla ovviamente della professione medica, ma si parla della gestione di un’emergenza come quella della Lombardia. Abbiamo visto quello che è successo nell’ospedale di Codogno, rispetto alla gestione dell’emergenza in maniera non adeguata; io non metto in discussione che abbiano fatto le procedure ordinarie, ma qui parliamo di procedure straordinarie. È ciò che si richiede al personale medico, che in questo momento sta svolgendo un ruolo che è anche di consulto psicologico nei confronti delle persone, perché siamo veramente di fronte a una situazione di allarme generale che deve essere controllata. Bisogna che si abbassino i toni e che si capisca che in questa situazione ognuno di noi deve dare delle risposte. Quindi, quando si parla di formazione e di dotazioni, non stiamo parlando di questioni di secondo piano, ma stiamo parlando dei presidi immediati con cui si tutela quel personale; anche in termini di sicurezza psicologica di chi va a operare, l’essere adeguatamente coperto significa realmente poter agire con maggiore efficacia.

Per quanto riguarda il danno economico, da una parte si dice nelle note stampa che, essendo un territorio in cui non ci sono stati contagi (ovvero la situazione del nostro Paese a venerdì), non c’è bisogno di adottare nessun provvedimento contenitivo;

dall’altra parte – anche qui, ripeto, il “bipensiero” – si arriva a livello nazionale a dire che bisogna chiudere e sigillare completamente tutti i confini. Allora, visto che si parla di danno turistico e d’immagine, mi rivolgo all’Assessore Fioroni e gli faccio una domanda: qual è la conseguenza sul turismo e sull’economia di una chiusura e di un sigillamento di tutti i confini, che tra poco magari, se continuiamo in questa maniera, chiederanno gli altri Paesi dell’Europa? Stamattina dalla Spagna, con l’adozione dei nuovi test, delle nuove metodologie di analisi, si stanno riscontrando costantemente casi positivi. Mi è arrivato un messaggio direttamente da Salamanca, dove è andata una gita scolastica da Città della Pieve, è arrivata là, mi piacerebbe capire con quale criterio è stata fatta questa scelta, visto che c’era una disposizione ministeriale, e mi piacerebbe capire quali criteri saranno adottati al rientro di questi ragazzi da un’area in cui, mi auguro di no, potrebbe essere riscontrato un contagio.

Allora, io vorrei capire quali sono queste situazioni.

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