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(1)

Deliberazione n.

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. . . Lombardia

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Seduta del

00046:5

5 1 27 GEN 2015

Piano Attuativo in materia dei tempi di attesa ambulatoriale e di ricovero - Aggiornamento anno 2015.

coadiuvato da:

Il Direttore Generale Matteo Stocco

di

Il Direttore Amministrativo: Mario Nicola Francesco Alparone Il Direttore Sanitario: Patrizia Zarinelli

Il Direttore Sociale: Roberto Calia

prestazioni di specialistica

PUBBlICATA ALL'ALBO ON-LlNE IL

O 3FEB. 2IJ!j

Richiamata la delibera n. I del 22.04.2014 con cui questa ASL ha preso atto della D.G.R. n.

X/1701 del 17.04.2014, in virtù della quale è stato nominato il Direttore Generale della Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza nella persona del Dott. Matteo Stocco;

Visti:

il Decreto Legislativo 30.12.1992 n.502 e sS.mrn.ii

la Legge regionale n.33 /2009 e ss.mrn.ii. 'Testo Unico delle leggi regionali in materia di Sanità ";

Premesso che ai sensi della DGR X/2989 del 23.12.14 "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2015". Ali. B - questa ASL deve aggiornare il vigente Piano attuativo dei tempi di attesa con l'obiettivo di attualizzarlo rispetto a nuove priorità e necessità;

Vista la nota Regione Lombardia prot. H1.2015.0001251 del 15.01.15 "Piani attuativi ASL per il governo dei tempi d'attesa e piani aziendali di governo dei tempi d'attesa I e II semestre 2015.

Calendario rilevazione mensile tempi attesa ex-ante per l'anno 2015";

Richiamata la DGR della Regione Lombardia n. IX/I 775 del 24.05.11 "Recepimento dell 'intesa tra il Governo, le regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul Piano nazionale di Governo delle liste di Attesa per il triennio 2010 - 2012;

Preso atto che in adempimento alla DGR della Regione Lombardia n. IX/1775 del 24.05.11 questa ASL deve predisporre il Piano Aziendale dei tempi di attesa, conseguentemente alla predisposizione del Piano Nazionale di Governo delle liste di attesa per il triennio 2010 - 2012;

Considerato che le AA.OO insistenti sul territorio della ASL della Provincia di Monza e Brianza dovranno predisporre entro i termini del 28 febbraio 2015 e del 31 luglio 2015, come stabilito dalla Regione, con DGR X/2989 del 23.12.14 "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2015". All. B, i Piani aziendali semestrali

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(2)

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~ Regione

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7 . . . Brianza

n0046S

di governo dei Tempi di Attesa, coerentemente con quanto indicato dal Piano Attuativo di questa ASL integrando conseguentemente i loro Piani semestrali con le indicazioni previste dal Piano Attuativo di questa ASL;

Richiamata la Delibera del Commissario Straordinario della ASLMB n.614 del 30.01.14 avente per oggetto "Piano Attuativo in materia di Tempi di Attesa di prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero - Aggiornamento per l'anno 2014" in cui, in materia di contenimento dei Tempi di Attesa, veniva adottato il Piano Attuativo aziendale in ottemperanza alle indicazioni regionali previste dalla sopra citata DGR IXlI775 del 24.05.11;

Disposto che l'aggiornamento del Piano Attuativo prevede, tra l'altro:

I

l'individuazione, in ambito locale, degli ambiti territoriali entro CUi garantire i tempi massimi di attesa;

la conferma dei Tempi Massimi di attesa per ciascuna prestazione di assistenza specialistica ambulatoriale e di ricovero individuate dalla DGR IXll775 del 24.05.11;

le indicazioni circa la definizione delle prestazioni di primo accesso e controllo, nonché delle priorità di accesso;

le indicazioni circa le modalità di comunicazione ed informazione ai cittadini;

Preso atto dell'attestazione del responsabile del Servizio competente circa la correttezza formale e sostanziale del presente provvedimento;

Dato atto che il presente atto, in quanto tale, non comporta oneri a carico di qJesta ASL;

Acquisiti i pareri favorevoli del Direttore Amministrativo, del Direttore Sanitario e del Direttore Sociale ai sensi e per gli effetti degli artt. 3 e 3 bis del D. Lgs. n. 502/92 e ss.mm.ii. ed art. 15 della L.R. n. 3312009 nel testo vigente, nonché disposizioni regionali applicative;

DELIBERA

\

per le motivazioni citate in premessa e che qui si intendono integralmente trascritte e riportate:

I) di attuare quanto disposto dalla DGR n. X/2989 del 23.12.14 "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2014" che prevede l'aggiornamento del Piano Attuativo dei Tempi di Attesa attualmente

vigente;

I

2) di adottare il documento Attuativo della ASL della Provincia di Monza e Brianza riguardante i Tempi di Attesa di prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero, con relativo aggiornamento all'anno 2015 quale allegato, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

3) di dare atto che il presente provvedimento, in quanto tale, non comporta oneri a carico di questa ASL;

4) di dare mandato al Direttore del Servizio Negoziazione e Governo Prestazioni Sanitarie, in qualità di Responsabile del procedimento, di assicurare gli adempimenti

2

(3)

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Regione

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Lombardia

ASL Monza e Brianza

30046 7

conseguenti, oltre alla prescritta trasnusslOne del presente atto, per quanto di competenza, alla Direzione Generale Salute di Regione Lombardia;

5) di dare atto che il presente provvedimento è immediatamente esecutivo e sarà pubblicato all' Albo dell'Azienda ai sensi dell'art. 18, c.9, della L.R. 30.12.2009, n.

33.

Esprimono parere favorevole:

Il Direttore Amministrativo: Mario Nicola

~esco A1parone ~

Il Direttore Sanitario: Patrizia n Ili ~ Il Direttore Sociale: Roberto Cal

3

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Regione

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Lombardia

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ASL ~,e Brlanz~

Allegato alla delibera del Direttore Generale n. del

2"1 G E N 2015

Oggetto: Piano Attuativo in materia dei tempi di attesa di prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero - Aggiornamento anno 2015

Il Responsabile del Procedimento

Il Direttore del Servizio Negoziazione e Governo Prestazioni Sanitarie

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4

(5)

1 PIANO ATTUATIVO IN MATERIA DI TEMPI DI ATTESA DELLA ASL DELLA

PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA - AGGIORNAMENTO ANNO 2015 Premessa

In questa premessa si richiamano alcuni concetti di ordine generale già ripresi nei precedenti Piani Attuativi per sottolineare che il fenomeno dei tempi e delle liste di attesa rappresenta un problema complesso presente in molti Paesi con sistemi sanitari di tipo universalistico. Si ribadisce, pertanto, che per il suo affronto, è necessario un approccio multifattoriale in quanto diversi sono i determinanti che intervengono nel fenomeno delle liste di attesa.

Gli interventi specifici di miglioramento nella gestione delle liste di attesa, per avere una qualche efficacia devono contemplare diversi aspetti, in particolare: migliore organizzazione e gestione dell’offerta di prestazioni, maggiore appropriatezza prescrittiva delle stesse, adeguata informazione e comunicazione ai cittadini supportata anche ad una semplificazione dell’accessibilità ai servizi sanitari.

Quindi, si ritiene opportuno, in quest’aggiornamento, sottolineare alcuni interventi che hanno ancora necessità di essere, ulteriormente ed efficacemente governati anche per il 2015, nella consapevolezza che il problema delle liste di attesa non possa essere affrontato senza uno sviluppo congiunto e sinergico di modalità adeguate e coerenti di governo clinico della domanda e dell’offerta.

Gli interventi da implementare si realizzeranno avendo a riferimento che la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) che il Servizio Sanitario Nazionale si impegna a garantire a tutti i cittadini comprende il riconoscimento all’interno dei LEA dell’erogazione delle prestazioni entro tempi appropriati alle necessità cliniche, dando particolare rilevanza ai criteri di appropriatezza, alla trasparenza, all’urgenza.

Lo scopo principale, quindi, nell’azione di governo dei tempi di attesa è rappresentato dalla necessità di rendere compatibile la domanda di prestazioni (di specialistica ambulatoriale e di ricovero) con la garanzia dell’erogazione dei Lea nei limiti delle risorse disponibili e della capacità di offerta del sistema di prestazioni, riducendo, in particolare, l’inappropriatezza prescrittiva.

In particolare, nel presente documento si sviluppano due aspetti fondamentali i quali, indirettamente, sottendono il fenomeno delle liste di attesa: il tema dell’appropriatezza prescrittiva delle prestazioni richieste ed il livello di priorità clinica individuato dal prescrittore. La normativa nazionale e regionale, nonché la letteratura scientifica in materia, infatti, sottolineano la necessità di diversificare i tempi massimi di attesa in relazione alle diverse condizioni di gravità clinica dei singoli pazienti.

I diversi Piano nazionali e regionali, nonché le specifiche disposizioni che nel corso di diversi anni si sono succedute in materia di tempi di attesa, hanno, in estrema sintesi, sottolineato la necessità di attuare tutte le possibili azioni capaci di garantire ai cittadini tempi di attesa appropriati alla loro obiettiva esigenza di salute.

Nell’ambito degli aspetti di informazione e comunicazione (successivamente approfonditi) si sottolinea la necessità di un adeguato sviluppo del Call Center Regionale al fine di offrire a tutti i cittadini l’opportunità di conoscere i tempi di attesa in particolare degli erogatori del proprio ambito provinciale; ciò che costituisce un importante elemento che può incidere, nel rispetto della libera scelta, sulla ridistribuzione della domanda e della facilitazione all’accesso alle prestazioni.

In relazione alla tematica dei tempi di attesa la Regione Lombardia con l’adozione della DGR n. X /2989 del 23.12.14,

‘Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l’esercizio 2014’, ha confermato, nelle more dell’emanazione del nuovo Piano Nazionale di Governo delle liste di attesa, quanto già disposto con analogo provvedimento per il 2014. In particolare le ASL dovranno predisporre e formalizzare gli aggiornamenti dei piani attuativi in materia di tempi di attesa attualmente vigenti, aggiornandoli secondo nuove priorità e necessità. Tale adempimento è finalizzato a dare continuità ai Piani Aziendali ASL, già predisposti nel corso degli anni precedenti ed in particolare ad aggiornare il piano attualmente vigente (adottato con Delibera ASLMB n. 614 del 30.01.14).

Il presente documento, quindi, apporta i dovuti aggiornamenti sulla base degli sviluppi che la tematica dei tempi di attesa ha subito nel territorio di competenza, anche a seguito delle evidenze emerse dalle azioni specifiche di monitoraggio e delle criticità che si sono evidenziate.

……….

(6)

2 A seguito di quanto sopra riportato, pertanto, la stesura di tale aggiornamento, oltre che richiamare il contesto dei dati epidemiologici, si propone di focalizzare gli ulteriori ambiti di intervento ancora meritevoli di miglioramento ed eventuali altri in linea con le specifiche indicazioni contenute nelle regole di sistema per il 2015 ed avendo a riferimento i principali contenuti delle DGR VIII/2828 / 2006 e la DGR IX / 1775 /2011 hanno introdotto importanti elementi di novità, quali la valutazione complessiva delle caratteristiche e delle esigenze del territorio, al di là della singola struttura erogatrice, e la definizione di tempistiche particolari per le aree di bisogno assistenziale clinico (oncologico e cardiovascolare) e le aree di bisogno assistenziale riguardanti specifici periodi di vita in cui si richiede una maggiore attenzione sanitaria (materno - infantile e geriatrico).

ANALISI DI CONTESTO DEMOGRAFICO ED AMBITI TERRITORIALI

Per le finalità di tale piano l’articolazione organizzativa elementare di incontro domanda-offerta è individuata, nei Distretti Socio Sanitari di Base. L’ASL di Monza e Brianza comprende 55 Comuni e si estende su di un territorio di 405 Kmq. La popolazione residente al 01.01.2014 è costituita da 862.684 persone (422.106 maschi e 440.578 femmine) (http://www.demo.istat.it).

L’ASL della Provincia di Monza e Brianza è articolata. a seguito di quanto stabilito dal nuovo piano di organizzazione aziendale, in tre ambiti distrettuali, due dei quali rappresentano aggregazioni di precedenti distretti socio sanitari

Di seguito si richiama la descrizione territoriale dei singoli distretti socio-sanitari di base e la relativa popolazione residente al 01.01.14; per una analisi di demografica di dettaglio e dello stato di salute della popolazione si rimanda alla specifica relazione epidemiologica redatta da questa ASL.

(7)

3

DISTRETTO

Popolazione ISTAT 2014 AREA

MASCHI FEMMINE TOTALE Km2 Ab/Km2 N.COMUNI CARATE BRIANZA 74.433 77.534 151.967 76 2.000 13

MONZA 82.343 88.749 171.092 48 3.564 3

Ambito Monza-Carate 156.776 166.283 323.059 124 2.605 16 DESIO 94.556 97.379 191.935 60 3.199 7

SEREGNO 81.946 84.979 166.925 80 2.087 10 Ambito Desio-Seregno 176.502 182.358 358.860 140 2.563 17 Ambito Vimercate 88.828 91.937 180.765 141 1.282 22

Totale ASLMB 422.106 440.578 862.684 405 2.130 55

Ambito Distrettuale Monza - Carate Sede Monza - Pop. 171.092 ab Via Boito, 2

Per i cittadini residenti nei Comuni di Monza, Brugherio e di Villasanta Sede Carate Brianza - Pop.151.967 ab.

Via Mascherpa, 14

Per i cittadini residenti nei Comuni di: Albiate, Besana Brianza, Biassono, Briosco, Carate Brianza, Lissone, Macherio, Renate, Sovico, Triuggio, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza

Ambito Distrettuale Desio - Seregno Sede Desio - Pop.191.935 ab.

Via Foscolo, 26

Per i cittadini residenti nei Comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Muggiò, Nova Milanese, Varedo, Limbiate,.

Sede Seregno - Pop.166.925 ab.

Via Stefano da Seregno, 102

Per i cittadini residenti nei Comuni di Barlassina, Giussano, Lentate sul Seveso, Meda, Seregno, Seveso, Cogliate, Mazzate, Misinto, Ceriano Laghetto.

Ambito Distrettuale Vimercate Sede Vimercate – Pop.180.765 ab.

Piazza Marconi, 7/A

Per i cittadini residenti nei Comuni di Comuni di Agrate Brianza, Aicurzio, Arcore, Bellusco, Bernareggio, Burago Molgora, Busnago, Camparada, Caponago, Carnate, Cavenago Brianza, Concorezzo, Cornate d’Adda, Correzzana, Lesmo, Mezzago, Ornago, Roncello, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate Velate, Vimercate

Ai fini della predisposizione dell’aggiornamento del Piano Aziendale, in coerenza con la nuova riorganizzazione distrettuale della AslMB, ed in considerazione della conformazione territoriale, comunicazione geografica, distribuzione storica della

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4 domanda di prestazioni sanitarie, si individuano quali ambiti territoriali stabiliti dalla ASL di Monza e Brianza per l’anno 2015 quelli rappresentati dalle tre aree distrettuali: Monza / Carate – Desio/Seregno - Vimercate

La tabella seguente riporta la distribuzione della popolazione per gli ambiti territoriali definiti ed il numero di punti di erogazione di prestazioni sanitarie (limitatamente a quelle che la Regione considera di riferimento per le periodiche attività di monitoraggio):

Ambiti territoriali

ASL Monza e Brianza Popolazione n. strutture erogatrici di prestazioni ambulatoriali

n. strutture erogatrici di prestazioni

ricovero

n. strutture erogatrici di prestazioni

radioterapia

Monza - Carate 323.059 21 5 2

Desio – Seregno 358.860 15 3 -

Vimercate 180.765 6 1 -

TOTALE 862.684 42 9 2

Si conferma, comunque, che il riferimento di interesse diventa il territorio e non la singola struttura di erogazione; ciò permette di definire in modo flessibile il riferimento al tempo massimo e di considerare nel modello organizzativo sia l’espressione della libertà di scelta dei cittadini sia la presenza di strutture ad elevata capacità di attrazione, per taluni ambiti, e caratterizzate da un bacino di utenza sovra distrettuale e spesso anche sovraregionale.

In ogni caso l’impostazione, per ambiti territoriali, di questo Piano, non ha, ovviamente, lo scopo di introdurre vincoli rispetto all’incontro domanda /

offerta, ma di consentire, di valutare, se sussistono, o meno, importanti fenomeni di squilibrio tra domanda e offerta in determinate aree geografiche.

TEMPI MASSIMI DI ATTESA PER LE PRESTAZIONI SANITARIE

La DGR n. IX/1775 del 24.5.2011, stabilisce che le strutture erogatrici dovranno adoperarsi al fine di garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa di riferimento per almeno il 95% delle prestazioni di primo accesso.

Sulla base dei contenuti della suddetta DGR, si richiamano i tempi massimi di riferimento cui le strutture erogatrici (indicate in tab.1) del territorio dovranno attenersi; tali tempi, riferiti anche alle classi di priorità. vengono indicati, nel dettaglio, nelle quattro tabelle riportate nel Piano:

• tabella 2 - Prestazioni di specialistica ambulatoriale,

• tabella 3 - Prestazioni in Day Hospital/Day Surgery,

• tabella 4 - Prestazioni di ricovero programmato,

• tabella 5 - Prestazioni di radioterapia

Per le prestazioni ambulatoriali non indicate nella tab. 2, il tempo massimo di attesa in classe D è pari a 30 giorni per le visite ed a 60 giorni per le prestazioni strumentali.

I tempi massimi di cui sopra, quindi, (riportati in tab.2,3,4,5) sono di riferimento per tutti gli erogatori; essi sono riferiti alle prestazioni ambulatoriali, di ricovero e di radioterapia nonchè alle classi di priorità di accesso ed alle aree di rischio clinico.

La segnalazione delle classi di priorità è alternativa all’indicazione dell’area di rischio (oncologica, cardiovascolare, geriatrica, materno-infantile) ed è riferita a prestazioni di primo accesso.

Anche in tale aggiornamento del Piano Attuativo dei tempi di attesa, si ritiene opportuno richiamare di seguito criteri di riferimento relativi alle classi di priorità ed alle aree di rischio clinico, rappresentando, tali elementi, aspetti critici di applicazione per l’ambito ambulatoriale.

Classi di priorità:

I criteri clinici cui riferirsi per l’indicazione della classe di priorità dovranno considerare soprattutto la severità del quadro clinico del caso, la prognosi, la tendenza al peggioramento a breve, la presenza di dolore e/o deficit funzionale, e possono essere, per le prestazioni ambulatoriali, come di seguito descritte (non è indicata la classe ‘B’ in quanto, pur riportata nel ricettario SSN, in Regione Lombardia non deve essere indicata dai prescrittori):

- classe ‘U’: prestazioni da eseguirsi entro 72 ore (da prenotare entro 48 ore dalla richiesta)

(9)

5 Per tutte le prestazioni in classe U deve essere apposto il “bollino verde”; identifica le situazioni in cui la tempestiva esecuzione della prestazione può condizionare la prognosi a breve del soggetto oppure influenzare marcatamente il dolore, la disfunzione o la disabilità;

- classe ‘D’: prestazioni da eseguirsi in generale entro 30gg per le visite ed entro 60gg per le

prestazioni strumentali (per ecografie, tac, rmn:40gg; per rx convenzionale: 7gg – v.tabella 2) identifica le situazioni in cui emerge la necessità di prestazioni per una prima diagnosi o per un aggravamento di un quadro clinico già noto, e la cui tempestiva esecuzione non sembra condizionare in un arco di tempo molto breve la prognosi a breve del paziente;

- classe ‘P’: prestazioni programmate identifica le situazioni in cui le prestazioni sono programmabili in un maggior arco di tempo in quanto non sembrano influenzare la prognosi, il dolore, la disfunzione, la disabilità.

La normativa, oggi vigente, prevede che il prescrittore identifichi la priorità di accesso per tutte le prestazioni prescritte e per le quali sussista il rispetto dei tempi massimi di attesa.

In riferimento ai ricoveri programmati i tempi massimi sono quelli individuati dalle diverse classi di priorità attribuite dallo specialista prescrittore; e cioè:

Classe A: ricovero entro 30 gg, per i casi clinici che possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti o da determinare grave pregiudizio alla prognosi

Classe B: ricovero entro 60 gg, per i casi clinici che presentano intenso dolore o gravi disfunzioni o gravi disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto di diventare emergenti né possono per l’attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi;

Classe C: ricovero entro 180 gg, per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi né possono, per l’attesa, ricevere grave pregiudizio alla prognosi;

Classe D: ricovero senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità.;

devono comunque essere effettuati almeno entro 12 mesi Aree di rischio clinico

- Area oncologica: le prestazioni ambulatoriali rientranti in quest’area devono essere assicurate entro 16 giorni e i ricoveri entro 30 giorni (v. tabella 2);

- Area cardiovascolare: le prestazioni ambulatoriali rientranti in quest’area devono

essere assicurate entro 16 giorni per le visite ed entro 40 giorni per le prestazioni strumentali, i ricoveri entro 30 giorni (v.tabella 2);

- Area materno – infantile: i tempi d’attesa di quest’area sono in parte normati dal D.M. 10 settembre 1998. In ogni caso, se lo specialista indica la settimana di gravidanza entro cui effettuare la prestazione, la stessa deve essere garantita in tale settimana; il tempo massimo di attesa è di 16 giorni per le visite e di 40 giorni per le prestazioni strumentali, rientranti in quest’area, nel caso in cui nè il DM nè lo specialista prevedano tempistiche specifiche;

- Area geriatrica: si fa riferimento all’età di 75 anni compiuti. le prestazioni ambulatoriali

rientranti in quest’area, devono essere assicurate entro 16 giorni per le visite ed entro 40 giorni per le prestazioni strumentali, i ricoveri e gli interventi per cataratta entro 180 giorni (v.tabella 2);.

Si ribadisce, quindi, che i tempi massimi di attesa relativi alle categorie di pazienti ed alle prestazioni (ambulatoriali, di ricovero e radioterapia) previste dalla DGR n.IX/1775/11, sono di riferimento per tutti gli erogatori della ASL di Monza e Brianza e dovranno essere garantiti per il 95% dei primi accessi, a prescindere dall’individuazione delle priorità di accesso alle medesime.

I tempi massimi indicati nella tabella, qualora fossero inferiori alle tempistiche proprie della classe D (30 o 60 giorni rispettivamente per visite e prestazioni strumentali) sono da considerarsi prioritari rispetto alle stesse.

Per quanto riguarda i ricoveri per interventi / procedure chirurgici programmati, riferiti sia a Day surgery che ordinari, i tempi massimi, riportati nelle tabelle 3 e 4, sono quelli individuati dalle diverse classi di priorità ed aree di rischio clinico, attribuite al ricovero dal prescrittore.

Per le prestazioni afferenti alla radioterapia le due strutture, di riferimento per tutte le macro aree territoriali, sono ubicate nell’area di Monza. Per tali prestazioni i tempi massimi e le relative classi di priorità, sono quelli indicati in tab.5.

(10)

6 Per tali prestazioni si descrivono di seguito alcuni contenuti clinici riferiti alle diverse classi di priorità:

Classe 1: T. max: 15 gg

- trattamenti palliativi in presenza di sintomi significativi - Classe 2: T. max: 30 gg

- trattamenti palliativi che non rientrano nella classe precedente;

- trattamenti potenzialmente curativi in assenza di terapie mediche neoadiuvanti;

- trattamenti pre-operatori;

- casi selezionati di trattamenti post-operatori (in presenza di ritardi logistici) Classe 3: T. max: 90 gg

- trattamenti post-operatori, esclusi quelli di cui alle classi 2 e 4;

- casi selezionati di trattamenti curativi in tumori a lenta evoluzione Classe 4: (inizio programmabile in relazione ad altri trattamenti): T. max: 180 gg

- trattamenti programmati nel contesto di percorsi terapeutici multidisciplinari, nei quali la posticipazione della RT non influisca negativamente sulla sua efficacia terapeutica.

Gli erogatori pubblici e privati accreditati e a contratto, pertanto, presenti sul territorio della AslMB dovranno garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa alle prestazioni ambulatoriali, di ricovero e di radioterapia, così come individuati dalla Regione Lombardia e riportati nelle tabelle successive.

Si ritiene opportuno, a tal proposito, sottolineare, anche in tale occasione, che alcune strutture erogatrici del nostro territorio sono di riferimento regionale per alcune prestazioni specialistiche, e persiste, per esse, una elevata domanda di prestazioni, oramai consolidata e storicizzata, che non sempre consente di mantenere il rispetto dei tempi massimi di attesa stabiliti.

Tuttavia, stante la persistente criticità per talune prestazioni ambulatoriali e per alcune strutture erogatrici, si garantisce per ciascuna ambito distrettuale, che il maggior numero possibile di erogatori possa rispettare i tempi massimi previsti.

In particolare, questa ASL ha concordato con gli erogatori che per le prestazioni previste in area oncologica, e prescritte con tale indicazione, il relativo tempo massimo di attesa sia rispettato in tutti i punti di erogazione di ciascuna area territoriale.

Per le aziende sanitarie, articolate in più punti di erogazione nello stesso ambito territoriale (come sopra definiti), lo standard del 95% è da rispettare nel maggior numero possibile dei propri punti di erogazione. A riguardo è anche da considerare che la organizzazione dei sistemi di prenotazione in cup sovra zonali, e la necessaria flessibilità gestionale richiesta per poter garantire l’erogazione delle prestazioni in più punti possibili, non consente di identificarne preventivamente uno di essi.

In ogni caso le strutture erogatrici dovranno tendere al rispetto dei tempi massimi stabiliti dalle specifiche classi di priorità ed aree di rischio clinico.

Si ritiene necessario segnalare, anche in occasione della predisposizione di tale aggiornamento, la persistente criticità dei tempi di attesa per le prestazioni afferenti all’ambito della medicina fisica e riabilitativa, che si registra in più punti di erogazione e che riguarda sia la visita fisiatrica sia i trattamenti riabilitativi. Si conferma per tale ambito quanto questa ASL ha predisposto, in accordo con i principali erogatori di queste prestazioni ed i MMG; e cioè un protocollo di accesso alle visite specialistiche fisiatriche che fa riferimento a talune condizioni cliniche di priorità; tale documento, infatti, stabilisce, tra l’altro, per problemi clinici ritenuti prioritari, un tempo massimo di attesa di 10 giorni. In considerazione di ciò, era stato negoziato anche per il 2014, con le strutture erogatrici di tali prestazioni, un tempo massimo di 60gg per il 95% dei casi (a prescindere dai casi prioritari come sopra indicato).

Analisi tempi attesa

Allo scopo di fornire un quadro generale per ciò che concerne la valutazione dell’andamento dei tempi di attesa, si riportano, di seguito, per le prestazioni ambulatoriali e di ricovero, le misure di alcuni macro-indicatori, di seguito descritti, per l’intero ambito dell’ASL di Monza e Brianza, elaborate dal flusso del monitoraggio regionale RL_MTA 2014; tale analisi riporta anche un confronto con dati 2011, 2012, 2013.

Naturalmente sono state effettuate, per specifiche finalità, analisi periodiche più ampie e specifici approfondimenti, ricorrendo a flussi informativi più consistenti di rendicontazione delle prestazioni sanitarie erogate (flusso circ28san/97 e flusso schede di dimissione ospedaliere).

Prestazioni ambulatoriali

a) Distribuzione percentuale di prestazioni ambulatoriali prenotate entro specifiche classi di

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7 attesa 30,31-60, >60 a livello generale di ASL e per aree territoriali:

Anno % <=30 gg % 31 – 60 gg >60 gg

2011 89,7 6,9 3,4

2012 82,4 10,8 6,8

2013 77,6 13,6 8,8

2014 75,6 13,1 11,3

b) Percentuale di prestazioni prenotate entro i corrispondenti tempi massimi:

Anno N. tot. prenotazioni % prenotazioni <=Tmax 8tutte classi priorità)

% prenotazioni <=Tmax (classi priorità <> P)

2012 69963 99,1 90

2013 63092 98,8 85,4

2014 69648 98,7 84,5

c) Percentuale di prestazioni, per tipologia, prenotate entro i corrispondenti tempi massimi (a prescindere dalle classi di priorità):

Tipologia prestazione 2011 2012 2013 2014 <=40gg

TAC 99,8 99 98 98

RMN 99,5 99 98,3 95

ECOGRAFIE 96,0 89 88,4 78

<=30gg VISITE

SPECIALISTICHE 80,6 74 67,6 66

* Per le tac,rmn ed ecografie il tempo massimo di attesa è di 40gg al 95% dei casi; per le vis.spec. è di 30gg al 95% dei casi.

Tali valutazioni evidenziano che la percentuale di prestazioni prenotate entro i 30gg risulta, per il 2014 e a livello di ASL, di circa 76%. Anche la misura della percentuale di prestazioni prenotate entro il corrispondente tempo massimo (che rappresenta un più specifico macro-indicatore) risulta essere soddisfacente, Tuttavia, per un’adeguata interpretazione di tali dati, è opportuno far presente che dal 2011 il numero e la tipologia di prestazioni oggetto di monitoraggio si è ampliata; ciò sia per il maggior numero di giorni indice (dovuto alle rilevazioni nazionali) sia per l’estensione delle prestazioni oggetto di monitoraggio. Ciò ha generato un incremento complessivo di prenotazioni rilevate 2012 vs 2011 di circa il 70%. In relazione ad ulteriori aspetti, analisi specifiche effettuate su dati di monitoraggio e di altri flussi informativi hanno evidenziato uno scarso ricorso alla indicazione delle classi di priorità di accesso e delle aree di rischio clinico. Ciò rappresenta una evidente criticità che incide nel non ‘segmentare’ appropriatamente la domanda di prestazioni ambulatoriali in rapporto alla gravità della condizione clinica del paziente per il quale viene richiesta. Infatti, nel 2014, circa il 95% delle prestazioni prenotate aveva indicazione di classe P; il 1,5% in classe D, l’2,4% classe U; del tutto trascurabili l’indicazione di altre priorità di accesso.

Classe di priorità %2012 %2013 % 2014

P 96,2 95,4 95,5

D 0,8 1,3 1,5

U 2,1 2,4 2,4

MI 0,8 0,9 0,6

ON 0 0 0

GE 0,1 0,03 0

CV 0 0,1 0

(12)

8 Le principali tipologie di prestazioni riscontrate, dalla su riportata analisi, complessivamente critiche, risultano essere, alcune visite specialistiche (oculistica, dermatologica, gastroenterologia, cardiologica, endocrinologica, neurologica), talune ecografie vascolari.

L’ulteriore analisi, che di seguito si riporta, è stata effettuata su dati della circ.28san/97, per il periodo aprile/ottobre 2014 ed è riferita alle sole prestazioni di tipologia O a prescindere dalle classi di priorità (in quanto tale indicazione è riportata in misura assolutamente non significativa) In tale analisi è stata riportata la distribuzione in classi di attesa delle singole prestazioni oggetto di monitoraggio RL_MTA nonché la misura della percentuale oltre soglia del tempo standard.

Prestazione N.prest. %<= 7 %8-16 %17-30 %31-40 %41-60 %>60 %>st*

prima vs neurologica (neurochirurgica) 6327 41 16 13 4 18 8 29

prima vs ginecologica 10566 45 17 16 6 9 8 22

prima vs.cardiologica 9994 53 12 17 5 6 7 18

prima vs. chirurgica vascolare 1891 71 12 10 3 2 2 7

prima vs. dermatologica 15075 25 11 15 8 14 26 48

prima vs. endocrinologia/diabetologica 4458 35 16 19 7 13 11 30

prima vs. gastroenterologica 2439 36 20 27 6 6 5 18

prima vs. di medicina fisica e riabilitazione 20056 34 19 23 9 9 6 24

prima vs. oncologica 1592 48 32 17 1 1 1 2

prima vs ortopedica 19749 48 20 16 4 4 8 16

prima vs. orl 14383 37 16 24 11 7 5 23

prima vs. pneumologica 1801 36 19 17 7 5 16 28

prima vs. urologica/andrologica 3508 30 13 18 6 16 17 39

prima vs oculistica 19075 26 11 16 5 16 25 47

%>st*

esofagogastroduodenoscopia 1251 33 13 33 5 9 8 8

esofagogastroduodenoscopia con biopsia 2011 28 10 34 5 13 10 10

colonscopia con endoscopio flessibile 1771 38 11 20 6 15 9 9

sigmoidoscopia con endoscopio flessibile 64 47 5 11 3 23 11 11

biopsia (endoscopica) dell'intestino crasso 720 48 8 18 5 8 13 13

polipectomia endoscopica dell'intestino crasso 305 41 12 17 18 2 9 9

tac capo 1588 75 19 6 1 0 0 0

tac capo con mdc 450 64 18 14 2 1 1 2

rx rachide ls 10780 70 17 11 2 0 0 1

mammografia bil 9342 49 19 15 5 5 7 12

mammografia mon 482 59 13 11 4 3 10 13

tac torace, senza mdc 1209 65 17 12 2 1 2 3

tac torace, senza e con mdc 2097 60 18 16 3 1 2 3

rx torace 14420 92 4 2 0 0 1 8

tac addome sup 32 59 22 6 0 6 6 13

tac addome sup 209 56 17 18 5 3 1 4

tac addome inf 18 56 28 11 6 0 0 0

tac addome inf mdc 38 63 11 13 0 3 11 13

tac addome completo 546 65 22 10 1 1 1 2

tac addome completo 2709 61 17 16 3 1 1 2

rx pelvi e anca 12850 67 17 11 2 1 1 33

rx femore, ginocchio e gamba 12304 67 18 12 2 1 1 33

tac rachide,senza mdc 1000 75 17 7 0 0 1 1

(13)

9

tac rachide, senza e con mdc con mdc 16 94 0 6 0 0 0 0

tac bacino 112 77 10 11 2 1 0 1

ecografia capo e collo 7593 50 11 20 6 7 6 13

ecografia cardiaca 492 51 20 18 3 3 4 7

eco(color)dopplergrafia cardiaca a riposo 10116 53 18 18 4 3 4 7

eco(color)dopplergrafia cardiaca 116 76 8 2 8 3 4 7

ecografia mammella bil 9800 45 13 17 7 8 10 18

ecografia mammella mon 253 55 12 15 5 3 10 13

eco(color)doppler tronchi sovra aortici 8785 42 20 15 6 8 9 17

eco addome sup 3860 55 10 18 6 7 4 11

eco addome inf 527 54 11 20 6 5 3 8

eco addome completo 17416 52 12 20 6 6 4 10

eco(color)dopplergrafia artisp o in o dist,a o 7908 58 13 13 4 6 6 11

eco ostetrica 7986 78 6 6 8 1 0 1

ecografia ginecologica 184 35 14 26 11 10 4 14

rmn cervello, senza mdc 3304 47 13 22 13 4 1 5

rmn cervello, senza e con mdc 2836 41 16 23 12 6 1 8

rmn rachide, senza mdc 15347 52 18 20 8 2 0 2

rmn rachide, senza e con mdc 1005 34 13 23 16 9 5 14

rmn muscoloscheletrica, senza mdc 14431 57 16 19 6 1 1 2

rmn muscoloscheletrica, senza e con mdc 217 42 20 23 6 6 3 9

rmn addome inf. e scavo pelvico, senza mdc 224 44 13 17 16 6 3 9

rmn addome inf e scavo pelvico, senza e con mdc 481 31 19 20 12 12 5 17

densitometria ossea con tecn ass rx, lom,fem,ultrd 10802 56 17 15 6 4 3 3

elettroencefalogramma 672 38 25 23 5 4 4 4

spirometria semplice 533 54 23 9 6 2 5 8

spirometria globale 579 53 15 7 15 3 8 10

ecg da sforzo con pedana mobile 8 38 0 13 13 38 0 38

ecg da sforzo con cicloergometro 2170 61 10 10 6 7 5 12

elettrocardiogramma dinamico 3972 43 10 18 11 9 9 18

ecg 17191 76 8 9 3 2 3 5

elettromiografia semplice 6738 61 16 12 3 3 4 4

esame del fundus oculi 712 32 13 12 18 10 14 25

esame audiometrico tonale 1516 54 10 13 7 8 9 17

*per tali prestazioni il tempo massimo è di 7gg per gli esami radiologici convenzionale, di 40gg per le ecografie, tac e rmn e di 60gg per tutte le altre.

Naturalmente tale analisi evidenzia in misura maggiore alcune criticità; ciò per varie motivazioni, alcune delle quali si richiamano di seguito:

- la più ampia base dati in termini di prestazioni rendicontate (si tratta, quindi, di valutazioni dei tempi di attesa ex post);

- persistenza per alcune prestazioni di una non adeguata distinzione, in fase di rendicontazione, tra prestazioni di primo accesso e quelle di controllo).

In ogni caso si confermano valori critici soprattutto per la maggior parte delle visite specialistiche e per alcuni esami strumentali.

(14)

10 Ricoveri programmati

Nel corso del 2013 sono stati monitorati interventi per artroprotesi d’anca, emorroidectomia, ernie inguinali, tonsillectomia, taluni interventi cardiovascolari, diverse tipologie di interventi per neoplasie ed inclusa la procedura di chemioterapia.

In tale ambito i valori standard di riferimento sono rispettati per la quasi totalità dei ricoveri.

La tabella seguente rappresenta un confronto 2010/2012 delle percentuali di interventi effettuati entro i relativi standard (che rappresenta un indicatore di monitoraggio):

Inter. ch. progr. 2011 2012 2013 2014

<=30gg

Neoplasie 99,5 99,1 99,4 99,6

Int.cardiovasc. 98,8 100 100

<=180gg

Artroprotesi anca 100 97,8 93,6

Emorroidectomia non mon. 100 100 90,8 Tonsillectomia non mon. 100 100 100 Ernia inguinale non mon. 100 99,7 94,6

* Per gli interventi di asportazione neoplasie ed interventi cardiovascolari il tempo massimo di attesa è di 30gg per gli altri interventi è di 180gg

AZIONI PER IL GOVERNO DEI TEMPI DEI ATTESA PER IL 2015

Le principali azioni che l’Asl intende implementare per il 2015, per un efficace governo in materia di tempi di attesa, hanno a riferimento le diverse disposizioni varate in materia, sin dal 1998, da Regione Lombardia e possono essere ricondotte come di seguito:

Coordinamento

Le azioni di coordinamento dell’Asl si espletano a diversi livelli:

- tra Asl ed erogatori, fondamentalmente attraverso la negoziazione, le periodiche Conferenze dei Direttori Generali e Legali Rappresentanti, ed in incontri ad hoc per affrontare criticità riscontrate sui singoli erogatori;

- tra Asl ed Aziende Ospedaliere, in particolare, in specifici tavoli tecnici, e in sede di predisposizione, da parte delle AA.OO. dei Piani aziendali semestrali di Governo dei Tempi di Attesa; tali Piani, congruenti con il presente Piano attuativo, dovranno essere inoltrati, per il corrente anno, dalle AA.OO ai competenti uffici regionali ed alla ASL, entro il 28.02.15 (per il 1° semestre) ed entro il 31.07.15 (per il 2° semestre);

- con i soggetti prescrittori (mmg/pdf/specialisti) al fine di garantire il costante riferimento alle regole prescrittive ed appropriati interventi sulla domanda di prestazioni.

Valutazione

Valutazioni circa l’applicazione del Piano attuativo AslMB e di eventuali difformità, attraverso:

- elaborazione ed analisi dei relativi dati con periodica individuazione delle criticità e confronto con i soggetti erogatori coinvolti;

- valutazione circa eventuali squilibri domanda/offerta per gli ambiti territoriali individuati;

- tra cittadini ed ASL gestito attraverso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico

(15)

11

Monitoraggio

Si espleta attraverso:

- la gestione delle rilevazioni periodiche programmate secondo calendario (come da nota reg. prot.

H1.2015.0001251 del 15.01.2015) in specifici giorni indice dalla Regione e dal Ministero per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, di ricovero e radioterapia (monitoraggio ex ante) - estesi anche, per le rilevazioni nazionali di prestazioni ambulatoriali, a quelle prenotate in attività libero-professionale intramuraria e solvenza;

- elaborazione ed analisi dei dati con individuazione di aree critiche e confronto con erogatori per attivazione di azioni correttive/migliorative;

- l’analisi dei tempi di attesa, ex-post, dei dati trasmessi attraverso il flusso circolare 28/san;

- l’analisi dei dati desunti attraverso il flusso delle schede di dimissione ospedaliere;

- la valutazione dei Piani semestrali per il Governo dei Tempi di Attesa redatti dalle Aziende ospedaliere e trasmessi alla Regione ed alla ASL;

- la valutazione del rispetto del sistema di prenotazione per ciò che concerne la suddivisione delle agende di prenotazione in primi accessi e controlli;

- la gestione delle agende di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmabili in applicazione al Progetto Ministeriale del ‘Mattone’ tempi di attesa e di quanto disciplinato dall’art.3, comma 8 della Legge 724/1994;

- monitoraggio del rispetto da parte degli erogatori delle disposizioni regionali in materia di sospensione dell’erogazione delle prestazioni sanitarie, da effettuare attraverso il corretto utilizzo delle specifiche pagine web del portale regionale;

- verifica della corretta e completa compilazione del flusso delle schede di dimissione ospedaliere dei ricoveri programmati, per ciò che concerne le informazioni ‘ data di prenotazione’ e ‘classe di priorità’;

- verifica del rispetto di quanto stabilito dalle regole di sistema 2015 in rapporto al soddisfacimento del debito informativo relativo alla rendicontazione attraverso l flusso della circ28/san/97 delle prestazioni erogate in regime di libera professione intramuraria e solvenza;

- verifica dell’adesione allo specifico flusso informativo che la DG Salute istituirà, entro marzo 2015, relativamente alle liste di attesa dei ricoveri elettivi ed alle agende di prenotazione per le attività chirurgiche rese in regime di ricovero ordinario.

Governo della domanda

Rappresenta certamente l’aspetto più critico da gestire in quanto dipendente da diversi fattori quali, ad esempio, da preferenze dei pazienti, dalla pressione dei mezzi di comunicazione, da aspetti riconducibili alla medicina difensiva dei professionisti prescrittori. Inoltre in questi ultimi anni l’attività ambulatoriale si è ulteriormente implementata anche in considerazione della progressiva deospedalizzazione verso regimi assistenziali più appropriati e meno costosi, qualificando ulteriormente l’attività ambulatoriale; a tale riguardo l’istituzione della macroattività ambulatoriale ad alta complessità (MAC) ed il potenziamento della chirurgia ambulatoriale ne rappresentano esempi.

Il governo della domanda si espleta, in particolare, attraverso le seguenti azioni (tutte, peraltro, già avviate nel corso degli anni precedenti ma che necessitano di essere costantemente presidiate ed implementate anche in relazione alle criticità evidenziate):

1. Implementazione di interventi finalizzati al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva; tali azioni sono da perseguire al fine di collocare nei Livelli Essenziali di Assistenza prestazioni ambulatoriali erogabili entro tempi appropriati alle necessità cliniche del singolo caso; questi potranno essere sostenuti dalle seguenti azioni:

 applicazione di quanto sarà stabilito a tal proposito da specifiche indicazioni regionali (così come previsto dalle regole di sistema 2015) per determinate prestazioni di specialistica ambulatoriali (endoscopie digestive ed ecocolordoppler vascolari); già nel corso del 2014 con DGR X/2313 del 01.08.14 sono state fornite indicazioni relativamente a talune prestazioni di diagnostica per immagini (tac ed rmn) soprattutto legate a specifiche patologie;

 promozione di interventi di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni ambulatoriali (in primo luogo per quelle più critiche per la tempistica di attesa), stimolando, attraverso specifiche azioni, e con l’utilizzo di adeguati strumenti (negoziazione), opportuni interventi verso i soggetti prescrittori;

 avvio di interventi di verifica, per selezionate prestazioni ambulatoriali, dei criteri di appropriatezza prescrittiva anche per ciò che concerne l’adeguata indicazione del quesito diagnostico / motivazione clinica a supporto

(16)

12 della richiesta della prestazione e della presenza di indicazione di prestazione di primo accesso e controllo; rispetto a tale ultimo riscontro sussiste evidente criticità, per le prestazioni ambulatoriali di diagnostica strumentale, di non adeguata indicazione, da parte dei prescrittori della dicitura ‘primo accesso’ o ‘controllo’ e della conseguente difficoltà da parte delle strutture erogatrici a rendicontare adeguatamente le prestazioni secondo la corretta tipologia; peraltro, tale distorsione ha importanti ripercussioni anche in sede di analisi dei tempi di attesa attraverso i consueti flussi informativi (circ28san) soprattutto quando tali valutazioni sono anche finalizzate ad allocare specifiche risorse finanziarie.;

interventi finalizzati alla verifica di prescrizione con evidenza di inappropriatezza, (non indicazione del quesito diagnostico oppure non coerenza di questo rispetto alla prescrizione richiesta); in particolare per prescrizioni con richiesta di urgenza differibile non giustificate; tali interventi da realizzare anche mediante l’istituzione di gruppi di esperti per la verifica del corretto utilizzo di tale modalità (v. regole di sistema 2015).

2. Verifica del corretto ricorso, dei medici prescrittori, di indicazioni prescrittive riguardanti le classi di priorità.; a tale riguardo, peraltro, anche le regole di sistema 2015 hanno sottolineato l’importanza della indicazione

della classe di priorità sulle prescrizioni di prestazioni di primo accesso, con lo scopo di sviluppare nel tempo una sensibilizzazione dei principali ‘agenti della domanda’ stessa; in particolare, i medici di medicina generale, i pediatri di famiglia, gli specialisti, a prescrivere prestazioni sanitarie fornendo indicazione circa la gravità clinica del singolo caso.

Si sottolinea che, a tal proposito, negli scorsi anni, sono stati effettuati specifici incontri, a livello distrettuale, con i componenti dei comitati distrettuali ed i rappresentanti delle forme associative dei MMG nonchè incontri estesi ai referenti delle principali strutture erogatrici presenti nell’area distrettuale; ciò al fine di implementare le informazioni

circa le modalità prescrittive in ambito tempi di attesa e valutarne eventuali criticità applicative. Anche nel corso del corrente anno sono stati effettuati ulteriori incontri distrettuali (per i medici di medicina generale dei Distretti di Monza, Carate e Seregno) per implementare l’informazione circa le corrette modalità prescrittive riguardanti le tipologie di prestazioni (primi accessi e controlli nonché le priorità di accesso) e per confronti sulle tematiche e criticità relativamente all’applicazione delle classi di priorità e più in generale all’accessibilità.

Tale importante criticità è stata anche riportata in sede di comitato aziendale della medicina generale per segnalarne la rilevanza e le possibili azioni correttive.

3. Pieno sviluppo applicativo di Percorsi Diagnostico Terapeutici (PDT). I percorsi diagnostico terapeutici vigenti in AslMB restano, in ogni caso, lo strumento che meglio garantisce l’appropriatezza delle prestazioni erogate, anche sotto l’aspetto della globalità e continuità di assistenza. Pertanto la loro applicazione almeno, per le patologie croniche più comuni (diabete mellito, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa) le cui prestazioni possono rientrare nelle aree cliniche sopra individuate, rappresenta un’ulteriore fase di sviluppo da perseguire, per garantire l’appropriatezza delle prestazioni richieste, un’adeguata tempistica di erogazione ed una più appropriata gestione dei controlli dei pazienti portatori di tali patologie. Per alcuni PDT vengono elaborati report sulla base di indicatori predefiniti atti a valutare i principali processi e indicatori di outcome e di esito e consentire un opportuno confronto in specifici momenti strutturati di audit clinico.

Interventi sull’offerta

Si schematizzano di seguito gli interventi che in tale ambito necessitano di essere garantiti e sviluppati:

Impegno, in fase di negoziazione integrativa con gli erogatori, ad incrementare alcuni settori di offerta di prestazioni ambulatoriali (le più critiche per i tempi di attesa) verso un maggior soddisfacimento della domanda appropriata ciò anche attraverso un’ eventuale modifica del mix produttivo della struttura erogatrice;

 Valutazione del rispetto di quanto previsto dalle disposizioni regionali 2015 per ciò che concerne l’erogazione delle prestazioni in attività libero professionale intramuraria, ed in regime di solvenza;

Promozione di sistemi di prenotazione più vicini al cittadino, estendendo gli stessi e garantendo procedure semplificate di prenotazione; in linea con le regole di sistema 2015 le strutture accreditate e a contratto dovranno fornire al Call Center Regionale tutte le loro agende di prenotazione. Inoltre sarà proposto alle strutture erogatrici di realizzare/implementare iniziative per prenotazioni via internet;

Ulteriore implementazione presso le strutture erogatrici di interventi che garantiscano la gestione delle prestazioni di

‘controllo’ e cioè, della continuità dei percorsi di controllo e follow up presso la stessa struttura erogatrice, con prescrizione e prenotazione da parte dello specialista degli accessi successivi; dovrà essere cura della struttura garantire l’accesso nei tempi indicati dal medico specialista per il relativo percorso; pertanto sarà garantita, non solo la

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13 prescrizione dell’accertamento da parte dello specialista, ma anche la prenotazione della prestazione da questi prescritta, da parte della struttura, fin dal momento in cui ne viene generata la necessità, con conseguente facilitazione dell’accesso per il cittadino e reale presa in carico del bisogno assistenziale;

 Gestione liste di attesa prestazioni ambulatoriali e di ricovero secondo le procedure che ciascuna struttura erogatrice ha esplicitato nella descrizione delle azioni legate all’accessibilità ed alla prenotazione delle prestazioni sanitarie in riferimento in particolare alla revisione periodica delle liste e alla verifica dell’overbooking;. Tali procedure dovranno fare riferimento anche a quanto previsto dalla legge 724 / 94 la quale stabilisce che i presidi ospedalieri debbano tenere sotto la propria responsabilità i registri delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale. Le liste di prenotazione devono rimanere aperte in modo da garantire la ‘trasparenza’ delle stesse e fornire sempre una risposta ai bisogni espressi dai pazienti. Per ciò che concerne la tenuta e la gestione delle liste di attesa dei ricoveri per interventi chirurgici di elezione le strutture sanitarie interessate dovranno riferirsi alle indicazioni stabilite nell’apposito documento elaborato dall’Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali ‘linee guida per le agende di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmabili’ – all’interno del progetto ‘Mattoni’. In tale documento sono contenute, tra l’altro, le proposte metodologiche per la rilevazione sistematica dei tempi di attesa e per la gestione dell’accesso alle prestazioni ospedaliere in regime di ricovero programmato;

Predisposizione, da parte degli erogatori privati accreditati e a contratto, che rappresentano criticità rilevanti dei tempi di attesa, di un Piano di miglioramento specifico per le prestazioni rilevate critiche;

Attivazione di specifiche progettualità nell’ambito della negoziazione integrativa 2015, finalizzate al tendenziale miglioramento dei tempi di attesa, ( anche attraverso il mantenimento dell’ampliamento di accesso ai servizi (estensione fasce orarie) già avviato nel corso del 2014;

Implementazione dei sistemi di monitoraggio interni alle strutture erogatrici per la verifica costante dell’andamento dei tempi di attesa.

Mantenimento e sviluppo di accesso diretto senza prenotazione a prestazioni ambulatoriali.

Negoziazione

Gli obiettivi specifici per i tempi di attesa da negoziare entro aprile 2015, nell’ambito delle risorse del budget contrattato, con le strutture pubbliche e private accreditate, in ambito tempi di attesa, hanno tra l’altro, la finalità di orientare alcuni settori di offerta di prestazioni sanitarie verso un maggior soddisfacimento della domanda sanitaria, garantendo adeguati interventi su possibili squilibri domanda / offerta.

Con l’utilizzo di specifiche risorse finanziarie, attribuite dalla Regione Lombardia alle ASL con la DGR X 2313 / 14, sono stati sperimentati, anche nel corso dell’ultimo quadrimestre 2014, interventi di implementazione di offerta di prestazioni di specialistica ambulatoriale.

Gli obiettivi saranno sviluppati su aree prestazionali specifiche e individuate come critiche o potenzialmente tali; ogni obiettivo dovrà prevedere azioni il cui grado di raggiungimento sarà misurabile sulla base di indicatori predefiniti.

Con l’utilizzo di specifiche risorse finanziarie aggiuntive, attribuite alle ASL con la DGR X / 2313 / 14, sono stati sperimentati, anche nel corso dell’ultimo quadrimestre 2014, interventi di incrementi di offerta di prestazioni di specialistica ambulatoriale;

così come era stato fatto nel 2013 con la DGR 351 /13; i relativi obiettivi sono stati sviluppati su aree prestazionali specifiche e individuate come critiche o potenzialmente tali.

Tuttavia tali interventi non hanno generato, nel loro insieme un evidente e misurabile miglioramento dei tempi di attesa, pur avendo inconfutabilmente migliorato l’accessibilità a talune prestazioni di specialistica ambulatoriale.

Di seguito si riportano alcune tabelle che evidenziano i volumi di erogazione (sul periodo sett / nov 2014 – per 1 AO tale progetto è stato avviato sin dal mese di maggio 2014) delle strutture, nell’ ambito dei progetti ‘ambulatori aperti’. Tra le principali osservazioni, si segnala che la maggiore numerosità (oltre 87%) riguarda l’erogazione di prestazioni di medicina di laboratorio e che tra le prestazioni di diagnostica strumentale, quelle a più alta numerosità risultano essere state: ecografia addome superiore, rmn muscolo scheletrica, ecografia capo e collo, rmn rachide, alcune ecografie vascolari.

Riferimenti

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