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nostra civiltà contro il pizzo e l usura

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Academic year: 2022

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La seduta è pubblica.

Partecipa alla seduta il Segretario Generale Dr. Carmelo Burgio, ai sensi dell’art. 52 della L.

142/90, come recepito con L.R. 48/91.

Il Presidente del Consiglio Carmelo Callari, con l’assistenza del Segretario Generale Dr. Carmelo Burgio, constatato che sono presenti in aula n. 21 Consiglieri Comunali, pone in discussione l’argomento posto al punto 40) dell’ordine del giorno, prelevato su proposta del Consigliere Cirino e con il parere favorevole del Consiglio.

Il Presidente fa presente in merito al consuntivo 2009 della nomina del Commissario ad acta da parte dell’assessorato Regionale.

Prende la parola il Consigliere Cirino, Presidente della IV Commissione patrimonio e Bilancio per relazionare sull’argomento.

Il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Rag. Burgio Giuseppe, relaziona a chiarimento di quanto esposto da vari Consiglieri Comunali nei rispettivi interventi.

Intervengono al dibattito, oltre a numerosi Consiglieri Comunali, il Dirigente del Settore Finanziario ed il Segretario Generale per rispondere alle richieste di chiarimento, su invito del Presidente e per l’Amministrazione, il Vice Sindaco Massimo Muglia.

Durante il dibattito il Vice Presidente Marchetta assume la Presidenza, in sostituzione del Presidente Callari, allontanatosi temporaneamente dall’aula.

Si dà atto che durante il dibattito entrano in aula i Consiglieri: Calì, Vella, Arnone.

Tutti gli interventi vengono riportati nell’allegato “A”, come da trascrizione mediante stenotipia computerizzata.

Escono dall’aula i Consiglieri Picarella, Amato, Alfano e Calì

Il Presidente Callari, pone in votazione la proposta di aggiornamento dei lavori, al 29/07/10 alle ore 10,30.

IL CONSIGLIO COMUNALE

.Con votazione, reso per appello nominale, il cui risultato viene accertato dal Presidente, per come appresso:

Consiglieri presenti: nr.20 Con 20 voti favorevoli

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DELIBERA Di aggiornare la seduta a Giovedì 29 c.m. alle ore 10,30 La seduta viene tolta alle ore 14,15.

Si da atto che all’odierna seduta non hanno partecipato i Consiglieri: Gramaglia, Civiltà, Galvano Angela.

                               

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Io  avevo  sentito  che  c’era  da  parte  dei  consiglieri  una  intenzione  a  prelevare  il  consuntivo. Se lo fate ufficialmente, io posso andare avanti per trattare il consuntivo  2009,  dal  momento  in  cui  siamo  diffidati,  e  già  c’è  la  nomina  del  Commissario  ad  acta da parte dell’Assessorato regionale. Se nessuno fa richiesta di prelievo, io vado  in ordine.   

CONSIGLIERE  CIRINO  –  Presidente,  lei  ha  detto  bene.  Vista  l’urgenza,  chiedo  io  il  prelievo  del  punto,  lo  chiedo  come  consigliere  comunale  e  come  Presidente  della  Commissione.  

PRESIDENTE  CALLARI –  E poi ricordo che abbiamo il Commissario che  è già stato  nominato,  per  cui  è  giusto  che  noi…  per  il  consuntivo  2009  sì.  Quindi  chiede  di  prelevare  il  40°  punto  all’ordine  del  giorno:  “Approvazione  rendiconto  esercizio  finanziario  anno  2009”.  Già  ci  siamo  attivati  per  chiamare,  e  questo  è  il  fatto  agevolativo del Consiglio comunale nelle ore antimeridiane, il dottore Mantione che  sta venendo.  Se nessuno mi fa cenno di contrarietà alla trattazione del 40°  punto  all’ordine del giorno, io vado in votazione. Tutti sono d’accordo, Segretario. Prego, il  Presidente  della  IV  Commissione  ha  facoltà  di  relazionare  sull’argomento. 

Registriamo  la  presenza  del  Presidente  del  Collegio  dei  Revisori  e  del  dottore  Mantione che sta venendo, prego. 

 

Punto N. 40 all’O.d.G.: “Approvazione rendiconto esercizio finanziario anno 2009”.  

 

CONSIGLIERE  CIRINO  –  Presidente,  come  lei  sa,  la  proposta  di  delibera  ci  è  pervenuta il 15 luglio corrente mese per essere esaminata dalla Commissione in via  d’urgenza,  ecco  perché  la  necessità  anche    di  discutere  il  consuntivo.  È  a  tutti  notorio  che    tra  l’altro  l’esercizio  finanziario  è  un  atto  propedeutico  al  bilancio  di  previsione ed è la dimostrazione dei risultati di gestione che comprende, come tutti  sappiamo, il conto del bilancio, il conto economico e il conto patrimoniale. Il conto 

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del bilancio  che dimostra i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel  bilancio  annuale  rispetto  alle  previsioni.  Il  conto  economico  che  evidenzia  componenti positive e negative dell’attività dell’ente secondo i criteri di competenza  economica e il conto patrimoniale che rileva i risultati della gestione patrimoniale e  riassume  la  consistenza  patrimoniale  al  termine  dell’esercizio,  evidenziando  le  variazioni  intervenute  nel  corso  dell’anno  e  rispetto  alla  consistenza  iniziale.  Il  quadro  generale  della  gestione  finanziaria,  caro  Presidente,  evidenzia  un  totale  riscossione per un importo di 99.292.356, un totale dei pagamenti per un importo di  euro 98.774.811, pagamenti in assenza di mandati per euro 517.545, il fondo cassa  al 31/12/2009 evidenzia una gestione di cassa con dati che non concordano con la  tesoreria. Notiamo una discordanza di 1 milione e 77 mila euro tra i conti dell’ente e  i dati della tesoreria comunale, derivanti appunto dalla mancata regolarizzazione dei  pagamenti  per  azioni  esecutive  per  gli  anni  2008  e  2009.  Notiamo  residui  attivi… 

(intervento  fuori  microfono)  Consigliere  Alfano,  dicevo  che  il  fondo  cassa,  e  ne  approfitto anche della presenza del dottore Mantione,  al 31/12/2009 evidenzia una  gestione di cassa con dati che non concordano con quelli della Tesoreria e notiamo  una  discordanza  di  1  milione  e  77  mila euro,  tra  i  conti  dell’ente,  come  dicevo,  e  i  dati della Tesoreria comunale. Notiamo i residui attivi per un importo di 69.949.065   e  residui  passivi  per  un  importo  di  61.714.500…  (intervento  fuori  microfono)  62  milioni, scusate e 69 milioni. I residui attivi contribuiscono a determinare un avanzo  di  amministrazione  di  9  milioni  312.304,  ma,  caro  Presidente,  bisogna  sottolineare  che la mancanza di liquidità è causata anche dalla presenza dei residui attivi e crediti  a  volte  non  riscuotibili  e,  non  solo,    non  è  da  sottovalutare  il  credito  per  anticipazione  effettuata  all’Ato  Gesa  2.  È  necessario  evidenziare  che  da  qualche  tempo  non  si  è  presa  nessuna  iniziativa  per  contribuire  alla  lotta  all’evasione.  In  merito  al  credito  vantato  nei  confronti  dell’Ato  Gesa  2,  sarebbe  opportuno,  caro  Presidente,    conoscere  se  l’accordo  firmato  tra  il  Comune  e  l’Ato  Rifiuti  per  il 

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recupero del credito, ad oggi se è stato rispettato. Come lei sa c’è stato un accordo  firmato  tra il Comune e l’Ato Gesa 2 per il recupero… 

PRESIDENTE  CALLARI  –    Consigliere,  ho  invitato  il  dottore  a  prendere  appunti  per  dare le giuste risposte al Consiglio. 

CONSIGLIERE CIRINO – Se lei non ne è a conoscenza, c’è un accordo, caro dottore,  che  è  stato  firmato  tra  il  Comune  di  Agrigento  e  l’Ato  Gesa  2  per  il  recupero  delle  somme  del  credito  vantato  dal  Comune  di  Agrigento,  e  credo  che    parliamo  di  10  milioni  di  euro  circa.  Notiamo  una  enorme  differenza  tra  i  proventi  e  i  costi  dei  servizi  realizzati  dall’ente.  Per  gli  asili  nido  notiamo  una  passività  di  circa  920  mila  euro. Per gli impianti sportivi notiamo una passività di circa 327 mila euro, per musei  e mostre una passività di circa 1 milione e 26 mila euro. Per i locali adibiti a riunione  una  passività  di  circa  248  mila  euro.  In  buona  sostanza  l’analisi  della  sintesi  finanziaria necessita di sostanziali approfondimenti in quanto è  necessario acquisire  maggiori  certezze  in  ordine  al  risultato  della  gestione  con  particolare  riferimento  all’accertamento  dei  residui  e  all’effettiva  consistenza  dell’avanzo  di  Amministrazione.  Tutti  i  componenti  della  Commissione  concordano  che  è  allarmante  la  relazione  predisposta  dai  Sindaci  Revisori  e  addirittura  voglio  aggiungere che a memoria non si ricorda una relazione così pesante, dove vengono  elencati  una  serie  di  rilievi  che  denotano  una  scarsa  attenzione  rispetto  ad  alcune  incongruenze, quali il  conto della Tesoreria, dottore Mantione,  non coincide con le  risultanze  delle  scritture  contabili  dell’ente.  L’estratto  conto  bancario  del  tesoriere  evidenzia un saldo debito superiore alle risultanze contabili dell’ente. Il saldo cassa  del conto consuntivo non include le somme disponibili nei 12 conti correnti postali  dell’ente. Il rendiconto 2009 riporta quale accertato i  valori che erano stati inseriti  nel bilancio di previsione, come se al 31/12/2009 non fosse stato incassato nessun  centesimo derivante dagli accertamenti. Tutto ciò dà luogo a un aumento dei residui  attivi  che  influenzano  l’avanzo  di  amministrazione.  Non  si  è  avuta  nessuna  riscossione derivante dagli accertamenti dovuti al recupero dell’evasione. È una cosa 

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stranissima  che  si  sono  fatti  accertamenti  e  non  si  è  avuta  nessuna  riscossione  in  merito  a  questi  accertamenti.  I    proventi  dei  servizi  a  domanda  individuale,  asili  nido,  impianti  sportivi,  musei  e    altro  coprono  in  maniera  poco  significativa  i  costi  che restano quasi a totale carico dell’ente Comune. La percentuale di incidenza del  costo  del  personale  sulla  spesa  corrente  è  in  continua  crescita.  Il  documento  di  programmazione  triennale  del  fabbisogno  del  personale  non  è  stato  redatto  e  pertanto  i  revisori  sottolineano  la  mancanza  della  relazione  programmatica  del  personale, che è propedeutica al raggiungimento degli obiettivi che devono essere  definiti prima dell’inizio dell’esercizio. Diciamo che questa è una analisi, la relazione  fatta dai Sindaci Revisori e quindi dall’analisi fatta dai Revisori appare evidente che il  rendiconto  per  l’esercizio  finanziario  2009  continua  a  riproporre  le  carenze  e  le  anomalie  già  segnalate  in  passato,  tra  le  quali  la  necessità  dell’aggiornamento  dell’inventario patrimoniale fermo al 2008. Per tali motivi la Commissione ritiene di  confermare, o meglio ha confermato  il parere non favorevole sulla relazione della  Giunta al rendiconto del 2009. Relativamente al parere sul rendiconto, i componenti  della Commissione non hanno raggiunto l’unanimità dei voti e hanno proceduto alla  votazione palese con il seguente risultato. Salsedo: parere favorevole sul rendiconto  2009.  Hamel  e  De  Francisci:  parere  negativo.  Alfano  e  Cirino:  astenuti  con  la  motivazione  che  la  duplice  pronuncia  dei  Revisori  non  consente  di  valutare  con  serenità  la  proposta  di  consuntivo  che  evidenzia  una  sostanziale  incongruenza  tra  vari aspetti della proposta di delibera.  

PRESIDENTE  CALLARI  –    Bene,  grazie  per  la  relazione,  Presidente  della  IV  Commissione.  Se  ci  sono  altri  consiglieri  che  vogliono  intervenire  o  che  vogliono  porre  quesiti,  considerando  la  presenza  del  dirigente  e  direttore  di  ragioneria,  del  Presidente  del  Collegio  dei  Revisori.  Consigliere  Lo  Presti,  dopo  Alfano  e  dopo  Marchetta. Consigliere Lo Presti, un attimo che ci sono due domande tecniche, non  è un intervento, da parte del Consigliere Marchetta, che li pone come pregiudiziale 

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per il prosieguo dei lavori. Solo per questo mi sono permesso, perché è un aspetto  tecnico. Consigliere, quindi ponga i quesiti alla classe dirigente così andiamo avanti.   

CONSIGLIERE MARCHETTA – Signor Presidente, signor Sindaco, colleghi  Consiglieri. 

Prima di analizzare il consuntivo secondo me appare opportuno, dal momento che  mi  sembra  che  la  Commissione    non  abbia  evidenziato  questi  quesiti  al  dirigente,   chiedere  al  dirigente  degli  elementi  di  approfondimento  che  condizionano    in  maniera rilevante il giudizio sul bilancio. Signor Presidente, oggi si apre una stagione  molto importante per il Comune di Agrigento, perché noi abbiamo il consuntivo che  ha  un  risultato,    poi  avremo  il  piano  di  alienazione  degli  immobili  che  dovrebbe  servire per correggere la finanza nostra locale e poi il previsionale. E non ci possiamo  permettere  di  avere  dei  dati  di  partenza  di  consuntivo,  prima  di  porre  le  future  scelte,  che  siano  poi  smentiti  dalla  realtà  che  poi  siano  sostanzialmente,  non  dico  non  veri,  perché  non  parlo  di  bilancio  non  vero,  per  ora  parlo  di  divergenze  nelle  valutazioni.  

PRESIDENTE CALLARI –  E quindi i quesiti?  

CONSIGLIERE MARCHETTA – I quesiti  sono: io ho visto che vero è che c’è un avanzo  di  gestione  di  2  milioni  e  mezzo  di  competenza,  però  l’avanzo  di  gestione  di  competenza è dato dal fatto che ci sono stati riaccertamenti di minori residui attivi  che cedono i riaccertamenti di minori residui passivi di una cifra pari a circa 2 milioni  e  mezzo. Ciò  significa che  se non  ci  fosse  stato  questo  stralcio  di  residui  attivi  e  di  residui  passivi,  noi  non  avremmo  una  gestione  di  competenza  attiva.  Quindi  è  un  fatto  importante.  Io  chiedo  formalmente  l’elenco  analitico,  non  generale,  di  tutti  i   residui  che  sono  stati  stralciati,  attivi  e  passivi,  con  il  titolo  che  ha  portato  allo  stralcio, perché lei capisce che togliendo attività e passività e togliendo attività per  più di 2 milioni e mezzo, probabilmente, anzi  sono sicuro è corretto, però è chiaro  che  il  Consiglio  deve  avere  contezza  di  un  elemento  del  genere.  Poi  chiedo  sostanzialmente se, io ricordo, dottore Mantione, lei è venuto da poco tempo, e a lei 

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devo sostanzialmente un fatto positivo, per la prima volta ha preteso, perché io ho  letto le carte, anche se non ci siamo mai formalmente incontrati, io ho letto le carte  e per la prima volta lei ha preteso   l’inserimento e il riconoscimento dell’importo di   debiti fuori bilancio prima dell’approvazione del consuntivo. Questo è un fatto di cui  io  le  do  merito,  però  le  chiedo  di  valutare  questa  altra  questione  che  è  molto  importante  sugli  equilibri  di  bilancio:  negli    anni  passati  fu  stralciato  il  residuo  passivo nei confronti della discarica del Comune di Siculiana nell’anno 2008, perché  vi  era  un  contenzioso  in  essere.  Ragioniere  Mantione,  nel  mese  di  maggio  è  intervenuto un decreto della Regione che ha ripristinato la tariffa di Siculiana, quindi  per  legge  è  stata  determinata  la  tariffa    proprio  per  dirimere  ogni  contenzioso.  È  contemplato  o  non  è  contemplato  ora  questo  residuo  passivo  che  prima  è  stato  stralciato? Perché ora per  legge la Regione ha, negli anni dal 94 in poi, anzi e forse  da  quando  opera  il  Comune  di  Siculiana,  ha  di  nuovo  rideterminato  per  legge  la  tariffa,  e  mi  dicono  che  questa  tariffa  sia  sostanzialmente  uguale  a  quella  che  applicava  il  Comune  di  Siculiana.  Lei  capisce  che  se  questo  residuo  passivo  è  stato  stralciato e invece ora vi è un decreto che riporta alla situazione ex  ante, significa  che  il  bilancio  è  poco  corretto  per  circa  2  milioni  di  euro.  Per  cui  io  vorrei  proprio  ufficialmente  avere  notizia  anche  su  questo  anche  a  rinviare  i    lavori,  signor  Presidente, perché è inutile che sostanzialmente parliamo di uno strumento che poi  dovrà essere corretto. Inoltre chiedo se vi sono tra i residui passivi delle somme che  il Comune deve all’ATO Gesa, perché si parla delle partite creditorie, ed è giusto che  si sia vincolato l’avanzo di amministrazione alla difficile esigibilità di questo credito,  però  chiedo  se  vi  sono  tra  i  residui  passivi  quelle  partite  di  debito  che  il  Comune  deve  scrivere  per  legge,  ai  sensi  della  legge  regionale,    in  relazione  alle  quote  di  tariffa  inesigibile  che  il  Comune  è  tenuto  ad  evidenziare.  Io  non  so  se  lei  mi  potrà  rispondere  immediatamente,  ma  per  me  è  pregiudiziale,  perché  chiaramente  secondo  la  risposta  come  è,  è  chiaro  che  parliamo  di  un  bilancio  o  parliamo  di  un  altro bilancio. Grazie.  

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PRESIDENTE CALLARI –  Vediamo di dare ordine ai lavori. Ci sono altri interventi?  Li  facciamo, vediamo quali altri interrogativi vengono esposti nei successivi interventi,  poi  il  dottore  Mantione  interverrà  per  ultimo  quando  lo  riterrà  opportuno. 

Consigliere Lo Presti e poi il Consigliere Alfano.  

CONSIGLIERE  LO  PRESTI    –  Grazie  Presidente,  signori  della  Giunta,  colleghi  Consiglieri. Presidente, io non essendo un contabile, un tecnico,  avevo un dubbio in  particolare relativamente ai residui attivi e chiedevo al Collegio dei Revisori, perché  mi  si  dice  nella  relazione  che  comunque  dalla  verifica  effettuata  il  Collegio  ha  rilevato  la  sussistenza  delle  ragioni  del  credito,  mentre  al  riguardo  della  concreta  esigibilità  delle  singole  partite,  ritiene  necessario  una  successiva  verifica  per  i  seguenti  crediti,  ad  esempio  rivalsa  su  privati  per  interventi  dal  1998.  Ora  concretamente  che  possibilità  ci  sono?  A  me  sembra  che  nei  residui  attivi,  come  tassa smaltimento rifiuti 2002 – 2003,  c’è contezza se sono arrivati atti interruttivi  per la  prescrizione? Se effettivamente si tratta di somme esigibili o meno? Quindi io  innanzitutto  chiedo  e  a  riguardo  vedo  anche  favorevolmente  la  richiesta  fatta  dal  collega  Marchetta,  quindi  chiarimenti  in  merito  ai  residui  attivi,  mentre  all’Amministrazione, però mi dispiace che non ci sia il Vice Sindaco, sia andato via,   volevo  sapere  in  merito  ai  debiti  fuori  bilancio  quale  attività  codesta  Amministrazione intende porre in essere per limitare queste cifre molto esorbitanti,  quindi se  si intende potenziare l’ufficio legale, se si intende instaurare nuovamente  un rapporto con una compagnia assicurativa, perché andiamo a pagare debiti fuori  bilancio che incidono notevolmente sul nostro bilancio, però ai Revisori chiedevo, al  dirigente,  chiarimenti  sui  residui  attivi  e  sulla  possibile  esigibilità.  Ad  esempio  sanzioni  amministrative  anni  2002.  Ritengo  che  almeno  così  a  fiuto  non  si  tratti  di  somme  ormai  più  recuperabili,  a  meno  che  non  vi  siano  già  delle  azioni  intraprese  che abbiano interrotto i termini di prescrizione. Grazie Presidente.   

PRESIDENTE CALLARI –  Il Consigliere Alfano ha chiesto di parlare, ne ha facoltà.  

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CONSIGLIERE  ALFANO  –  Signor  Presidente,  io  chiedo  sempre  di  capire  e  di  far  capire.  Il  parere  conclusivo  dei  Revisori  dei  Conti  mi  dice:  l’organo  di  Revisione,  tenuto  conto  di  tutto  quanto  esposto,  rilevato  e  proposto,  esprime  parere  favorevole sul rendiconto del 2009 e nel contempo, per motivi già esposti, esprime  parere  non  favorevole  alla  relazione  della  Giunta  al  rendiconto  2009.  Già  in  Commissione  e  ancora  ora  si  pone  un  problema,  un  quesito.  Che  significa  dare  un  parere  favorevole  al  rendiconto  e  nel  contempo  dare  un  parere  sfavorevole  alla  relazione  di  Giunta?  So  per  certo  che  i  Revisori  dei  Conti  non  fanno  politica,  ma  riesaminano  gli  atti.  Però  a  un  certo  punto  nella    semplicità  del  parlare,  del  disquisire,  non  essendo  un  tecnico,  mi  viene  quasi  quasi  il  dubbio  e  quindi  desidererei  che  loro  mi  dessero  ulteriori  delucidazioni.  Così,  leggendo  questa  loro  relazione, a un certo punto, quando parla del costo del personale, si evidenza che la  percentuale di incidenza del costo del personale sulla spesa corrente è in continua  crescita,  il  documento  di  programmazione  triennale  del  fabbisogno  del  personale  previsto dall’Art. 91 del TUEL e dell’Art. 35 del D.L. 165/01 non è stato redatto così  come  si  evince  dalla  relazione  della  Giunta  N.  69  del  09/07/2009.  Penso  che  significherà questo. Spero che mi diano ulteriori delucidazioni. Però, continuando a  leggere,  qualcosa  mi  sorprende.  L’organo  di  revisione,  sottolineando  la  mancanza  della relazione programmatica del personale, ritiene che gli obiettivi vadano definiti  prima  dell’inizio  dell’esercizio  e  in  coerenza  con  quelli  di  bilancio  e  il  loro  conseguimento costituisca condizione per l’erogazione degli incentivi  previsti dalla  contrattazione integrativa. Io ho avuto qualche problema nel leggere queste cose, le  ho volute rileggere dinanzi a tutti voi affinché mi diano una risposta certa, così  quei  dubbi  sorti  in  Commissione  possano  dileguarsi  oppure  ulteriormente  confermarsi. 

Grazie.  

PRESIDENTE CALLARI –   Consigliere Picarella, prego.  

CONSIGLIERE  PICARELLA    ‐  Presidente,  io  ho  dato  una  occhiatina  alla  relazione  dell’organo dei Revisori. Tra l’altro è una relazione meditata, di alto prestigio, in cui 

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vi  sono  elementi  di  consenso.  E  nel  guardare  questi  atti,  anche  perché  sono  stati  anticipati dal Presidente della Commissione Cirino, si rileva il disastro economico di  questo ente Comune. Difatti vedo che per gli asili nido, che c’è un costo di 900, quasi  1 milione di euro e incassa solo 5.000 euro, spende 1 milione di euro e ne incassa 5.  

Gli  impianti  sportivi:  spende  400  mila  euro.  I    musei  ed  altre  mostre    spende  1  milione e 300, e altri locali. Ora io dico: come è possibile che il Comune si dissangua  di  queste  somme  e  penso  che  questi  costi  non  essendo  stati  messi  in  bilancio  preventivo nell’anno precedente, non so che fine hanno fatto, se sono stati erogati. 

Tra l’altro è notorio a tutti che il privato, come lo Stato, i Comuni, debbono produrre  più  di  quanto  spendono.  Il  profitto  non  è  qualcosa  di  superfluo  o  di  superficiale. 

Dobbiamo  considerare  che  il  Comune  è  una  azienda.  Non  è  possibile,  tranne  che  parliamo di spese cosiddette obbligatorie, oneri previdenziali e  personale, ma tutto  l’altro noi sappiamo che avevamo i servizi urbani. Ebbene, ci siamo levati perché era  costoso  e  necessario  che  interveniva  la  Regione  che  li  ha  preso  per  sé,  dove  dà  i  contributi.  Ora    vediamo  i  rilievi  dei  Revisori    dei  Conti  che  dicono  il  ricorso  all’anticipazione del tesoriere è stato effettuato nei limiti ed è stato determinato dal  portarsi  della  mancanza  di  liquidità  causata  dalla  presenza  di  elevati  residui  attivi. 

Poi  dice:  il  conto  del  tesoriere  reso  al  31/01/2010,  non  coincide  con  le  risultanze  delle  strutture  contabili  tenute  dal  servizio  finanziario  per  l’importo  di  1  milione  e  più  di  euro,  per  pagamenti  effettuati  senza  mandato  a  seguito  di  pignoramento. 

Cioè si pagano sempre perché ognuno può pignorare il nostro tesoriere, avere i soldi   e poi facciamo le farse in questo Consiglio per debiti fuori bilancio, mentre i creditori  hanno già preso i  soldi da tanto tempo, ma è per sistemarsi la contabilità. Quando  noi leggiamo un disastro economico, fatto dai Revisori dei Conti che non lo dicono,  lo sottoscrivono, siamo al disastro. Come si può approvare un bilancio consuntivo in  questo  modo,  trattandosi  di  somme  di  bilancio.  Ma  il  bilancio  è  qualcosa  di  serio. 

Nel  bilancio  c’è  un  capitolo.  Questo  capitolo  si  può  impegnare  o  non  si  può  impegnare  se  non  c’è  la  disponibilità.  Come  è  possibile  che  si  fanno  pagamenti, 

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addirittura non fanno pagamenti e fanno con quella riforma,  con quella forma che il  Comune non può avere illeciti arricchimenti. Allora, per queste considerazioni paga  quasi  sempre  e  ogni  giorno  somme  non  dico  non  dovute,  ma  con  una  Amministrazione così allegra. Per cui nel chiudere poi i Revisori dicono: si rileva per  quanto  accertato,  per  recupero  evasioni,  tasse,    non  si  è  avuta  alcuna  riscossione. 

Cioè  noi  facciamo  il  defilè,  discutiamo,  approviamo  come  se  ci  fosse  bisogno  di  questo  bilancio  per  vederci  in  faccia  chi  è  la  maggioranza  o  chi  è  la  minoranza.  Di  questi consuntivi nessuno si preoccupa, e se sono arrivato nei termini è per vedere  che  cosa  contengono.  Molti  amministratori  sarebbero  andati  nei  guai  se  la  opposizione, anziché di fare la grande passerella su questi bilanci, si fosse dedicato  seriamente  a  penetrare  in  questi  bilanci  e  avesse  fatto  la  sede  delle  sue  posizioni. 

Poi vediamo chi vota contro o a favore e il voto acquista rilevanza politica enorme,  come se non si sapesse già  tutti chi è maggioranza o minoranza e il voto acquista  rilevanza politica enorme. Bisogna afferrare il problema per le corna e vedere quale  è  il  rapporto  fiduciario  prima  del  rapporto  finanziario.  Occorre  trattare,  caro  Presidente,  trattare  vuol  dire  stabilire  per  confronto  un  punto  di  incontro,  perché  oggi questo Comune non è in condizione di reggere. Noi siamo al consuntivo ed è un  disastro. A presto saremo al preventivo, preventivo fatto nel mese di agosto. Ma che  cosa dobbiamo preventivare quando tutto è stato esaurito in dodicesimi, facciamo il  preventivo  perché  per  un  mese?  Per  pochi  mesi?  Ma  chi  ha  vietato  a  questa  Amministrazione  di  fare  il  bilancio  nel  primo  di  gennaio?  Chi  ha  evitato  a  questa  Amministrazione di fare il consuntivo che sono numeri chiusi al 31 dicembre? Non è  che    dopo  il  31  dicembre  si  possono fare  operazioni?  Allora  quali  motivi  ostativi  vi  sono  stati  perché  questa  Amministrazione  e  questo  Consiglio  non  sia  stato  messo  nelle  condizioni  di  operare  nel  rispetto  della  legge  e  dei  regolamenti?  Le  leggi  e  regolamenti sono in gran parte rispettati dalla stragrande maggioranza dei cittadini. 

Ma  questo  comportamento  costituisce  una  ammissibile  debolezza  dell’Amministrazione che continua ad amministrare e ad operare a suo piacimento. 

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Vediamo  che  ce  lo  dà  l’atto  della  dismissione  dell’immobile  per  vedere  e  valutare  che  non  si  vuole  fare  niente,  avendo  messo  l’immobile  che  non  possono  essere  venduti  perché  se  noi  li  mettiamo  in  dismissione,  dobbiamo  metterci  in  testa  che  entro settembre – ottobre devono essere pubblicate le vendite, entro l’anno ci deve  essere  la  lavorazione  dell’incasso  del  Comune  per  avere  un  giusto  equilibrio  nel  bilancio.  Se  noi  li  mettiamo  in  bilancio  si  presume  e  si  dovrebbe  presumere  che  entro dicembre queste somme entreranno nelle casse comunali. Addio, queste sono  chiacchiere,  sono  fasulle,  gli  immobili  sono  tenuti  da  terzi,  non  possono  essere  venduti.  Tra  l’altro  noi  sappiamo  che  chi  detiene  certi  immobili  ha  il  diritto  di  prelazione se sono in vendita ed in particolare l’immobile tenuto dalla Caserma dei  Carabinieri a Villaseta. Noi abbiamo un immobile che ancora ce ne ha per tre anni  per  la  locazione  e  noi  lo  vogliamo  vendere  con  tutti  i  Carabinieri,  non  lo  so,  vendiamo l’immobile con tutta la struttura. Questa è la farsa che fa questo Comune. 

Questa  è  la  incapacità  amministrativa  e  anche  politica,  perché  di  politica  non  c’è  niente,  perché  non  c’è  nessuna  programmazione  di  sviluppo  della  città,  la  spazzatura, le strade, gli alberi, il verde pubblico, tutto  è un disastro e il Comune è  impegnato  quotidianamente  a  pagare  debiti  fuori  bilancio  per  infortuni  occorsi  ai  cittadini di questa città, che sono vittime di essere e abitare in questa città e abitano  in una grande città, malgrado maledetta amministrativamente.  

PRESIDENTE CALLARI –   Consigliere Hamel, prego.  

CONSIGLIERE  HAMEL  –  Io  sarò  abbastanza  breve.  Sicuramente  questo    conto  consuntivo  viene  prodotto  con  una  sostanziale  sofferenza,  tenendo  conto  che  il  bilancio  consuntivo  dovrebbe  essere  semplicemente  il  resoconto  delle  entrate  e  delle  uscite,  dei  movimenti  che  si  sono  realizzati  nel  corso  dell’anno  e  quindi  basterebbe  nell’era  dell’informatica  schiacciare  un  bottone  e  automaticamente  il  bilancio e il conto consuntivo verrebbe a essere già realizzato nel suo equilibrio e nel  rispetto di tutte le evoluzioni della previsione votata preventivamente. Non è così, il  bilancio  consuntivo  esce  fuori  dopo  un  lungo  travaglio,  nel  corso  del  quale  si  è 

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proceduto  alla  limatura  e  alla  sistemazione  di  tutta  una  serie  di  partite.  Voglio  ricordare  come  questo  consuntivo  è  il  prodotto  di  un  bilancio  di  previsione  che  all’ultimo  minuto  era  riuscito  a  fare  quadrare  i  conti  tra  le  entrate  e  le  uscite,  poi  venne  meno  la  vendita  dell’immobile  dell’ex  Caserma  dei  Vigili  del  Fuoco,  ci  fu  un  momento di panico, dopo di che si recuperò tutto dicendo che l’Inpa aveva portato  un nuovo introito determinato dagli accertamenti che andavano notificati entro fine  anno  per  svariate  centinaia  di  migliaia  di  euro  e  che  avrebbero  consentito  di  fare   quadrare il bilancio di previsione. Questo sistema, che per certi versi può sembrare  paradossale, perché è incomprensibile come nella gestione contabile di un Comune   si  scopra  all’ultimo  minuto  che  ci  sono  centinaia  di  migliaia  di  euro  di  imposte  arretrate o di lotta all’evasione che sono in corso di riscossione con l’accertamento  che  viene  a  essere  prodotto  da  lì  a  qualche  giorno,  ci  dà  il  senso  anche  della  approssimazione  con  cui  la  gestione  finanziaria  dell’ente  viene  portata  avanti  da  diversi  anni.  E  questo  contrasta  con  il  programma,  il  progetto,  le  dichiarazioni  più  volte  espresse  che  il  Comune  di  Agrigento  va  verso  il  risanamento,  va  verso  la  programmazione,  va  verso  la  certezza  dei  flussi  di  entrata  e  di  uscita  e  la  gestione  degli  stessi  flussi  in  funzione  di  un  contenimento  della  spesa,  di  un  ampliamento  delle entrate  per fare in modo che si colmi il deficit in maniera sostanziale. Questo è  frutto pure di una anomala abitudine che si è realizzata nella gestione finanziaria del  Comune  di  Agrigento  e  che  speriamo    non  si  ripeta  anche  per  quanto  riguarda  questo  esercizio  di  saltare  il  passaggio  della  ricognizione  degli  equilibri  di  bilancio  per  andare  direttamente  all’assestamento  e  fare  assestamento  e  ricognizione  di  equilibri di bilancio in un unico contesto in extremis alla fine del mese di novembre,   termine  ultimo  per  effettuare  questa  operazione,  pena  decadenza  di  tutto  l’impianto istituzionale del Consiglio comunale e così via e quindi con il cappio e la  stretta  che  da  un  momento  all’altro  possa  saltare  tutto  quanto  e  quindi  bisogna  andare  a  votare  il  bilancio  di  previsione.  Quello  che  si  legge  nella  relazione  dei  Sindaci Revisori è estremamente preoccupante, perché ci dà anche la sensazione di 

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come  non  ci  sia  il  controllo  di  quello  che  succede  finanziariamente  nel  Comune  di  Agrigento.  La  differenza  dei  saldi  di  tesoreria  rispetto  alle  evidenze  contabili  del  Comune ne è un esempio emblematico, non che ci sia un fatto sostanziale, perché  poi  alla  fine  i  conti  possono  quadrare,  ma  non  è  assolutamente  accettabile  e  condivisibile che le due contabilità vadano per i fatti propri solo in un determinato  momento, all’ultimo minuto,  si arrivi a verificare quali sono le discordanze e quali  sono  le  ragioni  delle  discordanze.  Sono  state  dette  più  volte  qui  una  serie  di  anomalie  che  si  sono  rilevate  relativamente  all’accertamento  e  al    riaccertamento  dei residui attivi e passivi relativamente alla coincidenza dei saldi di cui dicevamo e  anche  quella  che  è  l’imputazione  dell’avanzo  di  Amministrazione  che  è  una  imputazione  assolutamente  prudenziale,  ci  dà  il  senso  di  quante  incertezze  ci  possano  essere  nella  situazione  finanziaria  del  Comune  e  nell’equilibrio  che  si  è  raggiunto nella chiusura di questo consuntivo. Arrivati a questo punto io credo che  ci sia la necessità da parte del Consiglio comunale di arrivare a un punto di certezza  fondamentale e assoluto. Quale è la strategia finanziaria del Comune di Agrigento? 

Quali  sono  gli  strumenti  che  vengono  messi  in  essere  per  raggiungere  l’equilibrio,  ma  soprattutto    quale  è  la  prospettiva  di  risanamento  che  viene  costantemente  annunciata  dall’Amministrazione  comunale,  però  nei  fatti  sostanzialmente  non  viene  assolutamente  perseguita,  perché  noi  ci  ritroviamo  in  una  situazione  per  la  quale in conseguenza dei tagli che questo governo dissennato sta operando in sede  di  amministrazioni  locali  con  la  riduzione  delle  contribuzioni  nazionali  e  regionali,  che per tutta una serie di ristrettezze e di mancati introiti collegati anche e sempre a  provvedimenti  di  natura  governativa,  quale  può  essere  anche  il  provvedimento  sull’ICI, che non ha avuto pienamente le contropartite che erano state promesse ai  Comuni e in ogni caso c’è una sfasatura temporale sicuramente ampia, collegata a  tutta una serie di situazioni, quale ad esempio quella che abbiamo appreso nei giorni  scorsi in ordine alla risposta del Ministero di Grazia e Giustizia per quanto riguarda il  recupero dei costi sostenuti dal Comune per la gestione degli uffici giudiziari,  della 

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quale  si  è  detto  in  termini  chiari  che  ci  sono  delle  procedure,  ci  sono  dei  tempi,  ci  sono  dei  meccanismi,  ci  sono  dei  controlli    che  devono  essere  effettuati  e  che  il  Ministero  non  può  assolutamente  accelerare  i  tempi.  Questo  a  dimostrazione  che  tutto l’impianto relativo ai famosi collegamenti, per cui questa Amministrazione che  aveva i collegamenti con gli Assessorati, con il Ministero, con il Governo nazionale,  alla  fine  tutti  questi  collegamenti  sono  assolutamente  un  flop  perché  non  producono nulla in termini di privilegio o di vantaggio nei confronti del Comune di  Agrigento  e  sono  semplicemente  una  operazione  demagogica  per  coprire  una  operazione  politica  di  trasformismo  all’interno  della  quale  c’è  una  negoziazione  semplicemente  di  potere  che  ha  prodotto  la  nuova  Amministrazione  comunale. 

Tutto  questo  collegato  anche  a  quella  richiesta  fantasiosa  che  riguarda  un  contributo  di  carattere  finanziario  al  Comune  di  Agrigento  da  parte  del  governo  nazionale, parimenti a quello che è stato il Comune di Catania, il Comune di Palermo  o il Comune di  Roma. È una  richiesta di un contributo, però estremamente esigua,   poche centinaia di migliaia di euro proprio per dire: vediamo se riusciamo a fare in  modo che nei ritagli di quella contribuzione straordinaria che una volta il Comune di  Agrigento  ha  visto  relativamente  ai  servizi  di  pulizia  straordinaria,  riusciamo  ad  avere  qualche  piccola  briciola  per  dire:  vedete,  siamo  riusciti  ad  avere,  attraverso  questa formula politica,  un aiuto finanziario al Comune di Agrigento. È il caso di dire  che non dobbiamo più prenderci in giro. Dobbiamo comprendere in maniera chiara  e  precisa  che  il  Comune  di  Agrigento,  se  deve  andare  avanti  dal  punto  di  vista  finanziario,  se  non  deve  affrontare  la  svolta  terribile  del  dissesto  finanziario,  deve  trovare  la  capacità  di  risolvere  al  proprio  interno    il  problema  del  risanamento  finanziario.  E  gli  strumenti  seppure  esigui,  seppure  limitati,  seppure  circoscritti,  relativamente a quelle che sono le possibilità di un ente, ci sono e possono esserci. 

Ma  noi  non  abbiamo  notato  nessun  segnale  in  questa  direzione.  Abbiamo  notato  che  le  difficoltà  finanziarie  del  Comune  di  Agrigento  si  risolvono  in  un  assottigliamento  dei  servizi  e  della    possibilità  di  rendere  aiuto  a  quelle  fasce  di 

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popolazione che sono più deboli e emarginate, mentre viene mantenuto in piedi un  apparato di spesa non condivisibile e non accettabile in questo clima di austerità che  dovremmo  realizzare  e  perseguire.  È  per  questo  motivo  che  io  ritengo  che  questo   bilancio  consuntivo,  nonostante  si  riproponga  la  solita  espressione  che  è  la  fotografia di una gestione finanziaria ormai realizzata e quindi immodificabile e della   quale sostanzialmente bisognerebbe solo prendere atto, è necessario che in questo  momento venga dato anche un segnale politico forte di discontinuità e di dissenso  rispetto  alle  scelte  e  amministrative  in  materia  di  finanza  e  in  materia  di  gestione  delle  problematiche  comunali.  E  questa  scelta  di  discontinuità  può  essere  data  soltanto  attraverso  l’espressione  di  un  voto,  che  oltre  a  essere    una  condanna  tecnica  in  ordine  alla  impostazione  di  questo  consuntivo,    è  anche  un  giudizio  negativo  sostanziale  complessivo  sulla  questione  politica  del  bilancio  e  della  vita  amministrativa  della  città  di  Agrigento.  Per  questo  motivo  personalmente  e  in  quanto  esponente  di  Italia  dei  Valori,  io  annuncio  il  voto  contrario  al  bilancio  consuntivo.   

VICE  PRESIDENTE  MARCHETTA    ‐  Grazie,  Consigliere  Hamel.  Ha  chiesto  di  intervenire il Consigliere Vita, ne ha facoltà. 

CONSIGLIERE  VITA  –  Presidente,  signori  Consiglieri.  Io  non  sono  una  tecnica  in  merito  a  situazioni  di  bilancio,  chiaramente,  però  siccome  veniamo  supportati  dai  Revisori  dei  Conti,  io  prima  di  esprimere  qualsiasi  parere…Dicevo,    visto  che  noi  ci  avvaliamo del parere dei Revisori dei Conti e visto che io leggo un parere dei Revisori  dei  Conti  che  può  essere  soggetto  a  delle  incomprensioni  perché  loro  nelle  conclusioni  mi  dicono  che  danno  un  parere  favorevole  sul  rendiconto  del  2009  e  quindi ritengo che il parere favorevole sia dato al fatto dei conti, quindi come nella  gestione  di  un  famiglia,  vuol  dire  che  due  più  due  fa  quattro,  quindi  il  Comune  è  arrivato a fare due più due fa quattro... Dicevo che visto che i Revisori dei Conti mi  dicono in questa verifica che il consuntivo dal punto di vista tecnico due più due fa  quattro e quindi va bene, però esprime un parere non favorevole alla relazione della 

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Giunta.  Precedentemente  il  Consigliere  Alfano  faceva  rilevare  anche  questa  cosa. 

Ora io non credo che questo parere non favorevole fatto dai Revisori dei Conti sia un  parere  politico  che  diano  i  Revisori  dei  Conti,  ma  che  voglia  essere  semplicemente  un parere per dire: Consiglieri, attenzione, dal punto di vista tecnico il rendiconto è  giusto,  però  forse  l’Amministrazione  non  ha  tenuto  conto  di  alcune  norme  della  legge,  che  prevedono  la  presentazione  anche  di  un  piano  degli  obiettivi  da  raggiungere, che in questo rendiconto non è stato presentato. Siccome io posso non  avere capito bene quello che dice, io chiedo intanto che il Presidente, vorrei  che il  Presidente dei Revisori dei Conti venisse qua a chiarire quale è il suo motivo. Dopo  di che noi ci riserviamo di fare un ulteriore intervento in merito alla dichiarazione di  voto, perché non credo che il mio gruppo voglia votare in maniera così astratta o sol  perché  vuole  attaccare  politicamente  o  non  vuole  attaccare  politicamente.  Il    mio  gruppo vuole dare un voto che sia un voto di coscienza e che sia un voto reale, un  voto  giusto.  Quindi  le  chiedo,  Presidente,  di  fare  intervenire  il  Presidente  dei  Revisori dei Conti.  

VICE  PRESIDENTE  MARCHETTA    ‐  Grazie  Consigliere.    Presidente  dei  Revisori,  lei  è  stato chiamato a intervenire. Se vuole dare questi chiarimenti?  Vuole rispondere al  quesito del Consigliere Vita e agli altri? Vuole rispondere alla fine? Non c’è nessuno  che ha chiesto di intervenire, se  vuole può intervenire per i chiarimenti. 

PRESIDENTE  CALLARI  –    Un  attimo  di  attenzione,  così  c’è  la  tanto  attesa  relazione  del  Presidente  del  Collegio  dei  Revisori  dei  Conti  per  quanto  riguarda  i  quesiti  che  hanno posto i consiglieri che sono intervenuti precedentemente. Quindi  pendiamo  tutti da quello che dice lei. Prego.   

PRESIDENTE  DEL  COLLEGIO  DEI  REVISORI  DEI  CONTI  –  Io  mi  attengo  all’inizio  esclusivamente a rispondere a quelli che sono stati gli interventi dei vari consiglieri  per tentare di togliere un po’ le dubbiosità che sono sorte leggendo la relazione che  noi abbiamo fatto, ritengo con molta attenzione e tentando di evidenziare tutti quei 

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punti che abbiamo rilevato nell’attività lavorativa di tutti questi giorni per la verifica  del bilancio e anche lungo l’anno 2009 nelle varie verifiche periodiche che abbiamo  fatto.  Mi  rivolgo  al  Consigliere  dottore  Alfano  per  quanto  riguarda  i  costi  del  personale. Il dottore Alfano poco fa puntualizzava che noi abbiamo scritto che i costi  del personale sono incrementati. In realtà noi abbiamo scritto che la percentuale dei  costi del personale sono incrementati. Il significato di questo, è perché noi mettiamo  a confronto i costi del personale dei vari anni con i costi di tutto l’anno, quindi con i  costi  di  competenza  di  tutto  l’anno.  Ovviamente  siccome  i  costi  di  competenza  dell’anno 2009 hanno subito una grossa contrazione, quindi si sono ridotti, mentre i  costi  del  personale,  pur  essendosi  ridotti  in  confronto  all’anno  precedente,  la  riduzione in percentuale non è similarmente uguale, quindi se noi avevamo nel 2008  costi correnti per 54 milioni di euro contro 23 milioni di euro di costi del personale, è  ovvio  che  l’incidenza  è  del  45  per  cento.  Se  noi  quest’anno  abbiamo  costi  di  competenza di 47 milioni di euro, quindi si sono ridotti da 54 a 47, mentre i costi del  personale  sono  rimasti  similarmente  23  milioni,  è  ovvio  che  questa  incidenza  aumenta. Quindi noi parliamo di percentuale di incidenza di costi ed è un fatto quasi  normale. È un fatto non normale il fatto che si sono ridotti i costi, quindi è un fatto  positivo che sicuramente l’Amministrazione è riuscita a contrarre i costi. Quindi non  è  un  fatto  negativo,  perché  ovviamente  il  Comune  non  può  ridurre  i  costi  del  personale, così come riduce i costi di tutti quelli che sono gestionalmente i servizi o   altri  costi  funzionali.  Per  quanto  riguarda  il  fatto  dei  residui  attivi  e  passivi  evidenziati  anche  dal  dottore  Marchetta,  diciamo  che  questo  fatto  è  un  fatto  positivo  e  non  negativo,  il  fatto  dei  residui,  perché  contrariamente  a  quanto  esposto, forse magari per un errore formale,  i residui attivi si sono contratti di un  importo superiore ai residui passivi, quindi danno un risultato negativo che vanno a  diminuire l’avanzo di Amministrazione e non a incrementare. Infatti noi troviamo  i  residui attivi che sono diminuiti di 6 milioni di euro circa, mentre i residui passivi si  sono diminuiti di 4 milioni circa. Quindi abbiamo una differenza di 2 milioni che va a 

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diminuire  l’avanzo  di  amministrazione  ma  a  crescere,  considerando  che  sono  i  residui  attivi…  Avevamo  poi  un  altro  piccolo  appunto  che  ho  preso  per  quanto  riguarda  il  Consigliere  Hamel.  Il  Consigliere  Hamel  si  riferiva  all’ICI,  che  è  uno  dei  tributi importanti per il Comune. Noi sappiamo che per una normativa di legge, l’ICI  della  prima  casa  è  stata  abrogata,  non  è  più  esigibile,  perché  i  contribuenti  non  la  pagano  più.  Di  contro  abbiamo  mandato  al  Ministero,  così  come  la  normativa  lo  prevede, la perdita di questo evento, cioè di questa contrazione che è 3 milioni e 44  mila euro. Questi 3 milioni e 44 mila euro nel 2008 e nel 2009, quindi in due anni,  mentre l’anno scorso nel 2008 sono rimasti come residui attivi per circa 1 milione di  euro,  perché  lo  Stato  ha  mandato  solo  2  milioni,  anche  nel  2009  ha  mandato  di  meno, però abbiamo già accertato che, presso l’ufficio finanziario, sono arrivati tutti  i residui attivi per quanto riguarda l’ICI, cioè sono stati incassati totalmente 3 milioni  044  che  era  quanto  esposto  noi  al  Ministero  come  perdita.  Adesso  posso  fare  una  relazione per quanto riguarda la nostra relazione effettivamente esposta, anche per  dare  una  maggiore  chiarezza  a  quella  che  è  stata  la…  Allora,  la  gestione  della  contabilità del bilancio consuntivo del 2009 presenta un avanzo di amministrazione  di  2  milioni  747.290,54.    Per  quanto  alle  spese  correnti  abbiamo  una  differenza  negativa  di  3  milioni  358.501  che  viene  coperta  dalle  entrate  del  titolo  4,  inerenti  alle  entrate  di  concessione  edilizia  che  poi  in  definitiva  sono  sempre  entrate  correnti.  Quindi  diciamo  che  viene  bilanciata  e  viene  azzerata  questa  ipotetica  perdita,  utilizzando  questo  capitolo  di  entrata.  Il  risultato  di  amministrazione  evidenza un avanzo di amministrazione  totale, complessivo, andandolo a sommare  con  l’avanzo  di  amministrazione  dell’anno  2008  di  9.312.304,39,    che  l’ufficio  finanziario,  in  virtù  delle  varie  problematiche  che  si  sono  evidenziate  lungo  la  gestione  e  lungo  l’anno,  anche  sui  residui  attivi  e  sui  problemi  della  Gesa,  ha  ritenuto  opportuno  di  vincolarlo,  a  differenza  dell’anno  2008,  che  questo  residuo  attivo  non  era  stato  vincolato,  diciamo  è  un  fatto  positivo  di  averlo  bloccato  e  utilizzarlo  solo ed esclusivamente dopo che si verificano determinati eventi. Anche 

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dico  sulla  lentezza,  così  come  è  evidenziato  dal  dirigente  dell’ufficio  Finanziario  stesso  sulla  lentezza  degli  incassi  dei  residui  attivi.  Per  quanto  riguarda  il  patto  di  stabilità, il patto di stabilità che è uno degli elementi importanti per quanto riguarda  i Comuni, è stato nell’anno 2009 rispettato, a differenza del 2008 che invece non era  stato  rispettato.  Quindi  diciamo  che  evidenziamo  già  sempre  dei  fattori  positivi  al  bilancio 2009. Abbiamo evidenziato i residui attivi degli anni pregressi, i residui attivi  che vanno a essere eliminati lungo i vari anni, allorquando si presentano gli elementi  effettivi che determinano la non più esigibilità. Quindi vengono eliminati solo dopo  avere una certezza che tutti i tempi di riscossione si sono chiusi e non si sono potuti  verificare.  Conseguentemente,  anche  se  troviamo  residui  attivi  vecchi  del  2002,  sono ancora presenti perché le varie procedure sono ancora in itinere, quindi non si  sono  totalmente  eliminate.  Per  quanto  riguarda  il  conto  economico,  rileviamo  che  c’è  un  risultato  negativo  anche  sul  conto  economico.  Questo  risultato  negativo  è  dato  principalmente,  perché  il  risultato  negativo  è  di  2  milioni  113.534,  è  dato  principalmente  da  eventi  straordinari,  quelli  sono  i  debiti  fuori  bilancio  che  sono  stati  quasi  similarmente  2  milioni  023,  quindi  diciamo  appaiati  sugli  importi.  Per  quanto il conto patrimoniale, evidenziamo che a differenza dell’anno del consuntivo  2008,  anche  sul  consuntivo  2009  è  stato  migliorato  ed  è  stato  aggiornato  a  quello  che  è  l’inventario  del  patrimonio  al  2009,  che  è  stato  esitato  dalla  Giunta,  al  settembre del 2009 è stato esitato l’inventario patrimoniale che era fermo al 1999  forse o addirittura ad anni pregressi. Mi voglio soffermare alla fine alle conclusioni  date per quanto riguarda l’esito che abbiamo dato al bilancio. L’esito che abbiamo  dato al bilancio è stato un parere favorevole, per quanto, come diceva la dottoressa  Vita  sui  numeri,  cioè  il  2  e  2  fa  4,  quindi  o  2  per  2  o  2  più  2  fa  sempre  4,  quindi  i  numeri  rispettano  quello  che  è  il  risultato  del  conto  consuntivo  2009.  Per  quanto  riguarda  la  Giunta,  ci  siamo  espressi  solo  tecnicamente,  cioè  nella  relazione  della  Giunta il nostro parere è stato negativo perché la relazione della Giunta non prevede  sulla  relazione  stessa  la  disquisizione  e  i  metodi  di  raggiungimento  dei  programmi 

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fissati con il bilancio di previsione 2009. Cioè sulla relazione noi non troviamo questi  elementi e non troviamo queste relazioni finali, sia da parte dei dirigenti che erano  stati  incaricati  nei  vari…Quindi  la  nostra  espressione  negativa  è  solo  perché  è  incompleta.  Abbiamo  evidenziato,  se  si  va  proprio  sulla  parte  dove  noi  parliamo  della relazione della Giunta, che sicuramente è migliorata in confronto alla relazione  del 2008, ma manca ancora questo elemento, cioè manca la…  

VICE  PRESIDENTE  MARCHETTA    ‐  Mi  scusi,  questi  elementi  che  mancano  nella  relazione inficiano i dati di bilancio?  

PRESIDENTE  DEL  COLLEGIO  DEI  REVISORI  DEI  CONTI    –  È  solo  una  relazione.  I  risultati del bilancio non li cambiano, quindi ho detto che 2 più 2… quindi il bilancio  di per sé va bene, tant’è che il nostro parere è favorevole, è solo la relazione che è  incompleta. C’è una norma che prevede che cosa deve contenere la relazione della  Giunta.  Questa  relazione  della  Giunta  prevede  il  90%  di  quello  che  prevede  la  norma, manca il 10%. Conseguentemente il nostro parere negativo è stato dato per  questo,  ma  è  chiarito  nel  corpo  della  relazione.  Cioè  se  uno  legge  la  relazione  alla  pagina dove si parla della Giunta, cioè che è la pagina 42, perché la nostra relazione  non è fatta solo di numeretti o di pochissime pagine, è abbastanza corposo, quindi  alla  pagina  42  viene  chiarito  questo  fatto,  che  noi  richiamiamo  sulle  conclusioni,  diciamo così come detto sulla relazione. Penso di essere stato abbastanza esaustivo,  anche a quelle che erano le varie problematiche. 

VICE PRESIDENTE MARCHETTA  ‐ Grazie. Il Presidente ha concluso il suo intervento. 

Ci sono altri interventi? C’era stata anche la mia richiesta di chiarimenti al dirigente. 

Ci sono richieste di chiarimenti al dirigente? Prego, dottore Mantione. 

DOTTORE  MANTIONE  –  Signor  Presidente,  signori  Consiglieri.  Io  per  rispondere  in  maniera quanto più esauriente possibile alle richieste di chiarimenti che sono state  evidenziate  dai  consiglieri,  intanto  più  di  un  consigliere  ha  sottolineato  la  discordanza contabile dei saldi del conto rispetto a quelli del Tesoriere. È stato detto 

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nella  relazione  della  Giunta  e  anche  dai  Revisori  che  questa  discordanza  è  puramente  formale  ed  è  relativa  alle  procedure  di  pignoramento  che  presso  il  vecchio  Tesoriere  Banca  Sant’Angelo  e  alcune  anche    nella  nuova  Tesoreria  sono  state portate a conclusione e per potere essere regolarizzate in quanto  trattasi  di  oneri espropriativi, si è in attesa della definizione  della concessione del mutuo per  procedere  alla  regolarizzazione  di  un  pagamento  già  avvenuto,  ma  visto  che  c’è  la  possibilità  di  acquisire  risorse  straordinarie  della  Cassa  Depositi  e  Prestiti,  si  provvederà  in  tal  senso.  Per  quanto  riguarda  il  risultato  di  amministrazione  che  si  diceva che fosse determinato prevalentemente dall’eliminazione di residui,  in realtà  il  saldo  di  2  milioni  e  700.000,00  euro  è  dovuto  a  una  differenza  di  maggiori  accertamenti  rispetto  alle  spese  in  conto  capitale,  per  cui  è  un  avanzo  di  competenza che non rileva nella gestione dei residui ed è dovuta sostanzialmente al  fatto che  una quota di oneri di urbanizzazione non è stata finalizzata a spese. Per  quanto  riguarda,  si  diceva,  il  debito  presso  il  Comune  di  Siculiana,  mi  risulta  che  questo residuo passivo era già stato eliminato nel conto del bilancio 2008, a motivo  del fatto che la sentenza è stata sospesa, per cui ancora non ci sono gli elementi per  considerare la posizione debitoria tuttora esistente. In ogni caso l’ufficio legale, nella  ricognizione  che  fa  dei  possibili  debiti  fuori  bilancio  in  corso  di  maturazione,  comunica…  

VICE  PRESIDENTE  MARCHETTA    ‐  Questa  somma  è  nei  3  milioni  di  debiti  fuori  bilancio emersi dopo l’esercizio? 

DOTTORE MANTIONE – Sì, ancora non possiamo classificarla come un debito perché  non è un debito..  

VICE PRESIDENTE MARCHETTA  ‐ Però dove l’ha ricompreso? Ha fatto un elenco?   

DOTTORE  MANTIONE  –  Sì,  è  un  elenco,  però  questo  non  è  ancora  considerato  un  debito fuori bilancio da finanziare, lo consideriamo nel…  

VICE PRESIDENTE MARCHETTA  ‐ Nel conto del patrimonio…  

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DOTTORE MANTIONE ‐ …delle condizioni generali di equilibrio dell’ente…  

VICE PRESIDENTE MARCHETTA  ‐ Nel conto del patrimonio quindi?  

DOTTORE MANTIONE – Sì, sì. 

VICE PRESIDENTE MARCHETTA  ‐ Soltanto nel conto del patrimonio?  

DOTTORE MANTIONE – Sono debiti, non sono crediti inesigibili, sono delle possibili  passività  che  potrebbero  maturare  e  per  le  quali  conviene  adottare  una  gestione  finanziaria  oltremodo  prudente  ed  è  uno  dei  motivi  per  cui  non  si  ha  nessuna  perplessità  a  considerare  vincolato  l’avanzo  di  amministrazione,  che  prevalentemente è legato, come si diceva, anche ai crediti nei confronti della società  d’ambito,  della  quale  si  diceva  se  l’accordo  di  rientro  fosse  stato  eseguito  o  no. 

Chiaramente non ci sono state le condizioni per richiedere una restituzione di cassa  alla società d’ambito che ha gravissime difficoltà di liquidità, pari a quelle del nostro  ente,  che  ci  vengono  rappresentate  negli  incontri  che  spesso  si  fanno  con  gli  altri  comuni  soci,  per  cui  nelle  condizioni  in  cui  loro  hanno  difficoltà  a  fronteggiare  le  emergenze  ordinarie,  pare  improponibile  pensare  di  rientrare  a  breve  su  questa  posizione  creditoria.  Dal  punto  di  vista  delle  quote  inesigibili,  si  è  in  attesa  della  formale  dichiarazione  di  inesigibilità    delle  partite  iscritte  a  ruolo  che  non  può  avvenire prima che vengano attivate tutte le procedure di riscossione coattiva, per  cui  in  questo  momento  non  sono  state  formalizzate  delle  comunicazioni  di  inesigibilità, per cui anche da questo punto di vista non ci sono… del resto il conto  consuntivo  non  aveva  previsto…  la  gestione  2009  non  aveva  previsto  in  fase  di  formazione  di  bilancio  uno  stanziamento  a  ciò  destinato,  per  cui  non  possiamo  trovare  il  relativo  impegno  di  spesa.  Riguardo  all’attività  di  recupero  di  evasione  si  diceva che il livello di riscossione non era ottimale ed effettivamente non è corretto  dire  che  non  c’è  stata  alcuna  attività  di  riscossione  effettiva  perché  sul  conto  si  registra  una  riscossione  complessiva  di  oltre  600    mila  euro  nella  annualità  2009  e  come  del  resto  anche  rilevato  dal  Collegio  dei  Revisori,  anche  gli  accertamenti  di 

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competenza sono stati sottostimati, che i Revisori sottolineano che pure in presenza  di  avvisi  di  accertamenti,  di  iscrizioni  a  ruoli  notevolmente  superiori  rispetto  allo  stanziamento,  si  è  proceduto  a  fare  degli  accertamenti  in  misura  prudenziale.  Per  quanto  riguarda  il  resto  dei  residui  attivi,  l’ufficio  finanziario  ha  preso  atto  delle  determinazioni  di  accertamento  dei  vari  settori  che  hanno  verificato  la  esistenza  delle condizioni per mantenere i crediti in bilancio. Le osservazioni sulla gestione dei  servizi  a  domanda  individuale  in  effetti  portano  a  considerare  che  il  livello  da  copertura  di  questi  servizi  è  oltremodo  basso,  ma  di  questo  si  è  preso  atto  e  sono  state  assunte  delle  decisioni  conseguenziali  anche  nella  formazione  del  bilancio  di  previsione  2010.    La  relazione  della  Giunta,  come  appena  detto  dal  Presidente  del  Collegio, è stata valutata incompleta, anche se si è dato atto del miglioramento della  sua  stesura  rispetto  all’anno  precedente,  soprattutto  in  quanto  si  è  proceduto  a  documentare  lo  stato  di  attuazione  della  spesa  dei  singoli  programmi  che  anche  come dato numerico dà bene il senso del livello di realizzazione della spesa e quindi  di raggiungimento degli obiettivi. Non mi pare che ci siano state altre considerazioni  puntuali. Resto disponibile a riferire di quanto mi sarà richiesto ulteriormente. 

VICE PRESIDENTE MARCHETTA  ‐ Grazie, dottore Mantione. Chiede di intervenire il  dottore Burgio per una precisazione. 

SEGRETARIO  GENERALE  –  Io  volevo  fare  una  precisazione  ed  era  relativa  a  una  indicazione  che  viene  inserita  nella  relazione  dei  Revisori  sul  personale.  Intanto  ha  chiarito  il  Presidente  del  Collegio    che  è  l’aumento  di  incidenza  della  spesa  di  personale  rispetto  alla  spesa  corrente,  non  è  l’aumento  della  spesa  del  personale,  anzi nel 2009 abbiamo avuto una spesa  di personale inferiore rispetto al 2008 e ha  chiarito  benissimo  che  aumenta  la  spesa,  l’incidenza,  perché  si  è  diminuito  e  di  molto  la  spesa  corrente.  La  spesa  corrente  è  passata  da  53  milioni  nel  2007  a  45  milioni  nel  2009.  Questo  solo  per  ribadire  un  concetto  espresso.  Ribadisco  anche  che  sull’aspetto  della  relazione  il  Presidente  del  Collegio  ha  dato  atto  che  al  90%,  ritengono loro, sia corretta, che questo anno rispetto all’anno precedente, dove era 

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stata  fatta  la  stessa  osservazione,  si  è  integrata  la  relazione  con  tutta  una  serie  di  dati finanziari. Siccome si parla degli obiettivi e poi c’è un altro inciso che riguarda  l’aspetto  della  valutazione  del  personale  dove  si  dice  che  l’organo  di  revisione,  sottolineando la mancanza di relazione programmatica del personale, ritiene che gli  obiettivi  vadano  definiti  prima  dell’inizio  dell’esercizio,  e  in  coerenza  con  quelli  di  bilancio,  e  il  loro  conseguimento  costituisca  condizione  per  l’erogazione  degli  incentivi previsti dalla contrattazione collettiva. Questo potrebbe far sembrare che  noi non facciamo questo. Siccome  uno dei cavalli di battaglia sul personale che io ho  tenuto  a  instaurare  qua  in  questo  ente  è  stata  la  valutazione    e  il  piano  degli  obiettivi, intendo precisarlo, perché già fin dalla fine dell’anno 2007 questo Comune  puntualmente approva il piano degli obiettivi dei dirigenti e le valutazioni vengono  fatte  sulla  base  delle  relazioni.  Io  non  ho  portato  gli  atti  relativi  agli  altri  anni,  ma  nell’anno 2009 esattamente il 20 di gennaio 2009, con delibera N. 7, che ho qui agli  atti,  è  stato  approvato  il  piano    provvisorio  di  gestione  e  il  piano  provvisorio  degli  obiettivi  e  poi,  dopo  l’approvazione  del  bilancio  di  previsione,  è  stato  adottato  e  approvato il piano definitivo degli obiettivi. Siccome può ingenerare, Presidente, se  lei ritiene di volerlo precisare, perché si dice che l’incentivo, cioè la valutazione del  personale avvenga, sulla base della legge Brunetta, debbo dire anche un’altra cosa,  che questo Comune ha anticipato il decreto legge 150 di Brunetta, perché in questo  Comune dall’anno 2007 non vengono più pagati incentivi a pioggia, nel senso che a  ogni  categoria  viene  attribuito  un  quantitativo  di  risorse,    ma  abbiamo  preteso,  e  l’ho  preteso  in  prima  persona  nei  confronti  dei  dirigenti,  che  venisse  fatta  la  valutazione  di  ogni  singolo  dipendente,  che  probabilmente  avrà  dato  luogo  a  mugugni,  eccetera,  però  è  questa  la  linea,  quindi  noi,  prima  ancora  che  il  decreto  Brunetta  fosse  stato  emanato,  avevamo  provveduto  ad  adeguarci  a  questo  tipo  di  valutazione,  tant’è  che  il  2007  e  il  2008  i  dipendenti  sono  stati  valutati  dai  singoli  dirigenti,  e  i  singoli  dirigenti  trasmettono  le  relazioni  relative…  l’hanno  già  fatto  rispetto al 2007 e al 2008, il Nucleo di Valutazione quello precedente ha esitato la 

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