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La seduta è pubblica.
Partecipa alla seduta il Segretario Generale Dr. Carmelo Burgio, ai sensi dell’art. 52 della L.
142/90, come recepito con L.R. 48/91.
Il Presidente del Consiglio Carmelo Callari, con l’assistenza del Segretario Generale Dr. Carmelo Burgio, constatato che sono presenti in aula n. 21 Consiglieri Comunali, pone in discussione l’argomento posto al punto 40) dell’ordine del giorno, prelevato su proposta del Consigliere Cirino e con il parere favorevole del Consiglio.
Il Presidente fa presente in merito al consuntivo 2009 della nomina del Commissario ad acta da parte dell’assessorato Regionale.
Prende la parola il Consigliere Cirino, Presidente della IV Commissione patrimonio e Bilancio per relazionare sull’argomento.
Il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Rag. Burgio Giuseppe, relaziona a chiarimento di quanto esposto da vari Consiglieri Comunali nei rispettivi interventi.
Intervengono al dibattito, oltre a numerosi Consiglieri Comunali, il Dirigente del Settore Finanziario ed il Segretario Generale per rispondere alle richieste di chiarimento, su invito del Presidente e per l’Amministrazione, il Vice Sindaco Massimo Muglia.
Durante il dibattito il Vice Presidente Marchetta assume la Presidenza, in sostituzione del Presidente Callari, allontanatosi temporaneamente dall’aula.
Si dà atto che durante il dibattito entrano in aula i Consiglieri: Calì, Vella, Arnone.
Tutti gli interventi vengono riportati nell’allegato “A”, come da trascrizione mediante stenotipia computerizzata.
Escono dall’aula i Consiglieri Picarella, Amato, Alfano e Calì
Il Presidente Callari, pone in votazione la proposta di aggiornamento dei lavori, al 29/07/10 alle ore 10,30.
IL CONSIGLIO COMUNALE
.Con votazione, reso per appello nominale, il cui risultato viene accertato dal Presidente, per come appresso:
Consiglieri presenti: nr.20 Con 20 voti favorevoli
DELIBERA Di aggiornare la seduta a Giovedì 29 c.m. alle ore 10,30 La seduta viene tolta alle ore 14,15.
Si da atto che all’odierna seduta non hanno partecipato i Consiglieri: Gramaglia, Civiltà, Galvano Angela.
Io avevo sentito che c’era da parte dei consiglieri una intenzione a prelevare il consuntivo. Se lo fate ufficialmente, io posso andare avanti per trattare il consuntivo 2009, dal momento in cui siamo diffidati, e già c’è la nomina del Commissario ad acta da parte dell’Assessorato regionale. Se nessuno fa richiesta di prelievo, io vado in ordine.
CONSIGLIERE CIRINO – Presidente, lei ha detto bene. Vista l’urgenza, chiedo io il prelievo del punto, lo chiedo come consigliere comunale e come Presidente della Commissione.
PRESIDENTE CALLARI – E poi ricordo che abbiamo il Commissario che è già stato nominato, per cui è giusto che noi… per il consuntivo 2009 sì. Quindi chiede di prelevare il 40° punto all’ordine del giorno: “Approvazione rendiconto esercizio finanziario anno 2009”. Già ci siamo attivati per chiamare, e questo è il fatto agevolativo del Consiglio comunale nelle ore antimeridiane, il dottore Mantione che sta venendo. Se nessuno mi fa cenno di contrarietà alla trattazione del 40° punto all’ordine del giorno, io vado in votazione. Tutti sono d’accordo, Segretario. Prego, il Presidente della IV Commissione ha facoltà di relazionare sull’argomento.
Registriamo la presenza del Presidente del Collegio dei Revisori e del dottore Mantione che sta venendo, prego.
Punto N. 40 all’O.d.G.: “Approvazione rendiconto esercizio finanziario anno 2009”.
CONSIGLIERE CIRINO – Presidente, come lei sa, la proposta di delibera ci è pervenuta il 15 luglio corrente mese per essere esaminata dalla Commissione in via d’urgenza, ecco perché la necessità anche di discutere il consuntivo. È a tutti notorio che tra l’altro l’esercizio finanziario è un atto propedeutico al bilancio di previsione ed è la dimostrazione dei risultati di gestione che comprende, come tutti sappiamo, il conto del bilancio, il conto economico e il conto patrimoniale. Il conto
del bilancio che dimostra i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni. Il conto economico che evidenzia componenti positive e negative dell’attività dell’ente secondo i criteri di competenza economica e il conto patrimoniale che rileva i risultati della gestione patrimoniale e riassume la consistenza patrimoniale al termine dell’esercizio, evidenziando le variazioni intervenute nel corso dell’anno e rispetto alla consistenza iniziale. Il quadro generale della gestione finanziaria, caro Presidente, evidenzia un totale riscossione per un importo di 99.292.356, un totale dei pagamenti per un importo di euro 98.774.811, pagamenti in assenza di mandati per euro 517.545, il fondo cassa al 31/12/2009 evidenzia una gestione di cassa con dati che non concordano con la tesoreria. Notiamo una discordanza di 1 milione e 77 mila euro tra i conti dell’ente e i dati della tesoreria comunale, derivanti appunto dalla mancata regolarizzazione dei pagamenti per azioni esecutive per gli anni 2008 e 2009. Notiamo residui attivi…
(intervento fuori microfono) Consigliere Alfano, dicevo che il fondo cassa, e ne approfitto anche della presenza del dottore Mantione, al 31/12/2009 evidenzia una gestione di cassa con dati che non concordano con quelli della Tesoreria e notiamo una discordanza di 1 milione e 77 mila euro, tra i conti dell’ente, come dicevo, e i dati della Tesoreria comunale. Notiamo i residui attivi per un importo di 69.949.065 e residui passivi per un importo di 61.714.500… (intervento fuori microfono) 62 milioni, scusate e 69 milioni. I residui attivi contribuiscono a determinare un avanzo di amministrazione di 9 milioni 312.304, ma, caro Presidente, bisogna sottolineare che la mancanza di liquidità è causata anche dalla presenza dei residui attivi e crediti a volte non riscuotibili e, non solo, non è da sottovalutare il credito per anticipazione effettuata all’Ato Gesa 2. È necessario evidenziare che da qualche tempo non si è presa nessuna iniziativa per contribuire alla lotta all’evasione. In merito al credito vantato nei confronti dell’Ato Gesa 2, sarebbe opportuno, caro Presidente, conoscere se l’accordo firmato tra il Comune e l’Ato Rifiuti per il
recupero del credito, ad oggi se è stato rispettato. Come lei sa c’è stato un accordo firmato tra il Comune e l’Ato Gesa 2 per il recupero…
PRESIDENTE CALLARI – Consigliere, ho invitato il dottore a prendere appunti per dare le giuste risposte al Consiglio.
CONSIGLIERE CIRINO – Se lei non ne è a conoscenza, c’è un accordo, caro dottore, che è stato firmato tra il Comune di Agrigento e l’Ato Gesa 2 per il recupero delle somme del credito vantato dal Comune di Agrigento, e credo che parliamo di 10 milioni di euro circa. Notiamo una enorme differenza tra i proventi e i costi dei servizi realizzati dall’ente. Per gli asili nido notiamo una passività di circa 920 mila euro. Per gli impianti sportivi notiamo una passività di circa 327 mila euro, per musei e mostre una passività di circa 1 milione e 26 mila euro. Per i locali adibiti a riunione una passività di circa 248 mila euro. In buona sostanza l’analisi della sintesi finanziaria necessita di sostanziali approfondimenti in quanto è necessario acquisire maggiori certezze in ordine al risultato della gestione con particolare riferimento all’accertamento dei residui e all’effettiva consistenza dell’avanzo di Amministrazione. Tutti i componenti della Commissione concordano che è allarmante la relazione predisposta dai Sindaci Revisori e addirittura voglio aggiungere che a memoria non si ricorda una relazione così pesante, dove vengono elencati una serie di rilievi che denotano una scarsa attenzione rispetto ad alcune incongruenze, quali il conto della Tesoreria, dottore Mantione, non coincide con le risultanze delle scritture contabili dell’ente. L’estratto conto bancario del tesoriere evidenzia un saldo debito superiore alle risultanze contabili dell’ente. Il saldo cassa del conto consuntivo non include le somme disponibili nei 12 conti correnti postali dell’ente. Il rendiconto 2009 riporta quale accertato i valori che erano stati inseriti nel bilancio di previsione, come se al 31/12/2009 non fosse stato incassato nessun centesimo derivante dagli accertamenti. Tutto ciò dà luogo a un aumento dei residui attivi che influenzano l’avanzo di amministrazione. Non si è avuta nessuna riscossione derivante dagli accertamenti dovuti al recupero dell’evasione. È una cosa
stranissima che si sono fatti accertamenti e non si è avuta nessuna riscossione in merito a questi accertamenti. I proventi dei servizi a domanda individuale, asili nido, impianti sportivi, musei e altro coprono in maniera poco significativa i costi che restano quasi a totale carico dell’ente Comune. La percentuale di incidenza del costo del personale sulla spesa corrente è in continua crescita. Il documento di programmazione triennale del fabbisogno del personale non è stato redatto e pertanto i revisori sottolineano la mancanza della relazione programmatica del personale, che è propedeutica al raggiungimento degli obiettivi che devono essere definiti prima dell’inizio dell’esercizio. Diciamo che questa è una analisi, la relazione fatta dai Sindaci Revisori e quindi dall’analisi fatta dai Revisori appare evidente che il rendiconto per l’esercizio finanziario 2009 continua a riproporre le carenze e le anomalie già segnalate in passato, tra le quali la necessità dell’aggiornamento dell’inventario patrimoniale fermo al 2008. Per tali motivi la Commissione ritiene di confermare, o meglio ha confermato il parere non favorevole sulla relazione della Giunta al rendiconto del 2009. Relativamente al parere sul rendiconto, i componenti della Commissione non hanno raggiunto l’unanimità dei voti e hanno proceduto alla votazione palese con il seguente risultato. Salsedo: parere favorevole sul rendiconto 2009. Hamel e De Francisci: parere negativo. Alfano e Cirino: astenuti con la motivazione che la duplice pronuncia dei Revisori non consente di valutare con serenità la proposta di consuntivo che evidenzia una sostanziale incongruenza tra vari aspetti della proposta di delibera.
PRESIDENTE CALLARI – Bene, grazie per la relazione, Presidente della IV Commissione. Se ci sono altri consiglieri che vogliono intervenire o che vogliono porre quesiti, considerando la presenza del dirigente e direttore di ragioneria, del Presidente del Collegio dei Revisori. Consigliere Lo Presti, dopo Alfano e dopo Marchetta. Consigliere Lo Presti, un attimo che ci sono due domande tecniche, non è un intervento, da parte del Consigliere Marchetta, che li pone come pregiudiziale
per il prosieguo dei lavori. Solo per questo mi sono permesso, perché è un aspetto tecnico. Consigliere, quindi ponga i quesiti alla classe dirigente così andiamo avanti.
CONSIGLIERE MARCHETTA – Signor Presidente, signor Sindaco, colleghi Consiglieri.
Prima di analizzare il consuntivo secondo me appare opportuno, dal momento che mi sembra che la Commissione non abbia evidenziato questi quesiti al dirigente, chiedere al dirigente degli elementi di approfondimento che condizionano in maniera rilevante il giudizio sul bilancio. Signor Presidente, oggi si apre una stagione molto importante per il Comune di Agrigento, perché noi abbiamo il consuntivo che ha un risultato, poi avremo il piano di alienazione degli immobili che dovrebbe servire per correggere la finanza nostra locale e poi il previsionale. E non ci possiamo permettere di avere dei dati di partenza di consuntivo, prima di porre le future scelte, che siano poi smentiti dalla realtà che poi siano sostanzialmente, non dico non veri, perché non parlo di bilancio non vero, per ora parlo di divergenze nelle valutazioni.
PRESIDENTE CALLARI – E quindi i quesiti?
CONSIGLIERE MARCHETTA – I quesiti sono: io ho visto che vero è che c’è un avanzo di gestione di 2 milioni e mezzo di competenza, però l’avanzo di gestione di competenza è dato dal fatto che ci sono stati riaccertamenti di minori residui attivi che cedono i riaccertamenti di minori residui passivi di una cifra pari a circa 2 milioni e mezzo. Ciò significa che se non ci fosse stato questo stralcio di residui attivi e di residui passivi, noi non avremmo una gestione di competenza attiva. Quindi è un fatto importante. Io chiedo formalmente l’elenco analitico, non generale, di tutti i residui che sono stati stralciati, attivi e passivi, con il titolo che ha portato allo stralcio, perché lei capisce che togliendo attività e passività e togliendo attività per più di 2 milioni e mezzo, probabilmente, anzi sono sicuro è corretto, però è chiaro che il Consiglio deve avere contezza di un elemento del genere. Poi chiedo sostanzialmente se, io ricordo, dottore Mantione, lei è venuto da poco tempo, e a lei
devo sostanzialmente un fatto positivo, per la prima volta ha preteso, perché io ho letto le carte, anche se non ci siamo mai formalmente incontrati, io ho letto le carte e per la prima volta lei ha preteso l’inserimento e il riconoscimento dell’importo di debiti fuori bilancio prima dell’approvazione del consuntivo. Questo è un fatto di cui io le do merito, però le chiedo di valutare questa altra questione che è molto importante sugli equilibri di bilancio: negli anni passati fu stralciato il residuo passivo nei confronti della discarica del Comune di Siculiana nell’anno 2008, perché vi era un contenzioso in essere. Ragioniere Mantione, nel mese di maggio è intervenuto un decreto della Regione che ha ripristinato la tariffa di Siculiana, quindi per legge è stata determinata la tariffa proprio per dirimere ogni contenzioso. È contemplato o non è contemplato ora questo residuo passivo che prima è stato stralciato? Perché ora per legge la Regione ha, negli anni dal 94 in poi, anzi e forse da quando opera il Comune di Siculiana, ha di nuovo rideterminato per legge la tariffa, e mi dicono che questa tariffa sia sostanzialmente uguale a quella che applicava il Comune di Siculiana. Lei capisce che se questo residuo passivo è stato stralciato e invece ora vi è un decreto che riporta alla situazione ex ante, significa che il bilancio è poco corretto per circa 2 milioni di euro. Per cui io vorrei proprio ufficialmente avere notizia anche su questo anche a rinviare i lavori, signor Presidente, perché è inutile che sostanzialmente parliamo di uno strumento che poi dovrà essere corretto. Inoltre chiedo se vi sono tra i residui passivi delle somme che il Comune deve all’ATO Gesa, perché si parla delle partite creditorie, ed è giusto che si sia vincolato l’avanzo di amministrazione alla difficile esigibilità di questo credito, però chiedo se vi sono tra i residui passivi quelle partite di debito che il Comune deve scrivere per legge, ai sensi della legge regionale, in relazione alle quote di tariffa inesigibile che il Comune è tenuto ad evidenziare. Io non so se lei mi potrà rispondere immediatamente, ma per me è pregiudiziale, perché chiaramente secondo la risposta come è, è chiaro che parliamo di un bilancio o parliamo di un altro bilancio. Grazie.
PRESIDENTE CALLARI – Vediamo di dare ordine ai lavori. Ci sono altri interventi? Li facciamo, vediamo quali altri interrogativi vengono esposti nei successivi interventi, poi il dottore Mantione interverrà per ultimo quando lo riterrà opportuno.
Consigliere Lo Presti e poi il Consigliere Alfano.
CONSIGLIERE LO PRESTI – Grazie Presidente, signori della Giunta, colleghi Consiglieri. Presidente, io non essendo un contabile, un tecnico, avevo un dubbio in particolare relativamente ai residui attivi e chiedevo al Collegio dei Revisori, perché mi si dice nella relazione che comunque dalla verifica effettuata il Collegio ha rilevato la sussistenza delle ragioni del credito, mentre al riguardo della concreta esigibilità delle singole partite, ritiene necessario una successiva verifica per i seguenti crediti, ad esempio rivalsa su privati per interventi dal 1998. Ora concretamente che possibilità ci sono? A me sembra che nei residui attivi, come tassa smaltimento rifiuti 2002 – 2003, c’è contezza se sono arrivati atti interruttivi per la prescrizione? Se effettivamente si tratta di somme esigibili o meno? Quindi io innanzitutto chiedo e a riguardo vedo anche favorevolmente la richiesta fatta dal collega Marchetta, quindi chiarimenti in merito ai residui attivi, mentre all’Amministrazione, però mi dispiace che non ci sia il Vice Sindaco, sia andato via, volevo sapere in merito ai debiti fuori bilancio quale attività codesta Amministrazione intende porre in essere per limitare queste cifre molto esorbitanti, quindi se si intende potenziare l’ufficio legale, se si intende instaurare nuovamente un rapporto con una compagnia assicurativa, perché andiamo a pagare debiti fuori bilancio che incidono notevolmente sul nostro bilancio, però ai Revisori chiedevo, al dirigente, chiarimenti sui residui attivi e sulla possibile esigibilità. Ad esempio sanzioni amministrative anni 2002. Ritengo che almeno così a fiuto non si tratti di somme ormai più recuperabili, a meno che non vi siano già delle azioni intraprese che abbiano interrotto i termini di prescrizione. Grazie Presidente.
PRESIDENTE CALLARI – Il Consigliere Alfano ha chiesto di parlare, ne ha facoltà.
CONSIGLIERE ALFANO – Signor Presidente, io chiedo sempre di capire e di far capire. Il parere conclusivo dei Revisori dei Conti mi dice: l’organo di Revisione, tenuto conto di tutto quanto esposto, rilevato e proposto, esprime parere favorevole sul rendiconto del 2009 e nel contempo, per motivi già esposti, esprime parere non favorevole alla relazione della Giunta al rendiconto 2009. Già in Commissione e ancora ora si pone un problema, un quesito. Che significa dare un parere favorevole al rendiconto e nel contempo dare un parere sfavorevole alla relazione di Giunta? So per certo che i Revisori dei Conti non fanno politica, ma riesaminano gli atti. Però a un certo punto nella semplicità del parlare, del disquisire, non essendo un tecnico, mi viene quasi quasi il dubbio e quindi desidererei che loro mi dessero ulteriori delucidazioni. Così, leggendo questa loro relazione, a un certo punto, quando parla del costo del personale, si evidenza che la percentuale di incidenza del costo del personale sulla spesa corrente è in continua crescita, il documento di programmazione triennale del fabbisogno del personale previsto dall’Art. 91 del TUEL e dell’Art. 35 del D.L. 165/01 non è stato redatto così come si evince dalla relazione della Giunta N. 69 del 09/07/2009. Penso che significherà questo. Spero che mi diano ulteriori delucidazioni. Però, continuando a leggere, qualcosa mi sorprende. L’organo di revisione, sottolineando la mancanza della relazione programmatica del personale, ritiene che gli obiettivi vadano definiti prima dell’inizio dell’esercizio e in coerenza con quelli di bilancio e il loro conseguimento costituisca condizione per l’erogazione degli incentivi previsti dalla contrattazione integrativa. Io ho avuto qualche problema nel leggere queste cose, le ho volute rileggere dinanzi a tutti voi affinché mi diano una risposta certa, così quei dubbi sorti in Commissione possano dileguarsi oppure ulteriormente confermarsi.
Grazie.
PRESIDENTE CALLARI – Consigliere Picarella, prego.
CONSIGLIERE PICARELLA ‐ Presidente, io ho dato una occhiatina alla relazione dell’organo dei Revisori. Tra l’altro è una relazione meditata, di alto prestigio, in cui
vi sono elementi di consenso. E nel guardare questi atti, anche perché sono stati anticipati dal Presidente della Commissione Cirino, si rileva il disastro economico di questo ente Comune. Difatti vedo che per gli asili nido, che c’è un costo di 900, quasi 1 milione di euro e incassa solo 5.000 euro, spende 1 milione di euro e ne incassa 5.
Gli impianti sportivi: spende 400 mila euro. I musei ed altre mostre spende 1 milione e 300, e altri locali. Ora io dico: come è possibile che il Comune si dissangua di queste somme e penso che questi costi non essendo stati messi in bilancio preventivo nell’anno precedente, non so che fine hanno fatto, se sono stati erogati.
Tra l’altro è notorio a tutti che il privato, come lo Stato, i Comuni, debbono produrre più di quanto spendono. Il profitto non è qualcosa di superfluo o di superficiale.
Dobbiamo considerare che il Comune è una azienda. Non è possibile, tranne che parliamo di spese cosiddette obbligatorie, oneri previdenziali e personale, ma tutto l’altro noi sappiamo che avevamo i servizi urbani. Ebbene, ci siamo levati perché era costoso e necessario che interveniva la Regione che li ha preso per sé, dove dà i contributi. Ora vediamo i rilievi dei Revisori dei Conti che dicono il ricorso all’anticipazione del tesoriere è stato effettuato nei limiti ed è stato determinato dal portarsi della mancanza di liquidità causata dalla presenza di elevati residui attivi.
Poi dice: il conto del tesoriere reso al 31/01/2010, non coincide con le risultanze delle strutture contabili tenute dal servizio finanziario per l’importo di 1 milione e più di euro, per pagamenti effettuati senza mandato a seguito di pignoramento.
Cioè si pagano sempre perché ognuno può pignorare il nostro tesoriere, avere i soldi e poi facciamo le farse in questo Consiglio per debiti fuori bilancio, mentre i creditori hanno già preso i soldi da tanto tempo, ma è per sistemarsi la contabilità. Quando noi leggiamo un disastro economico, fatto dai Revisori dei Conti che non lo dicono, lo sottoscrivono, siamo al disastro. Come si può approvare un bilancio consuntivo in questo modo, trattandosi di somme di bilancio. Ma il bilancio è qualcosa di serio.
Nel bilancio c’è un capitolo. Questo capitolo si può impegnare o non si può impegnare se non c’è la disponibilità. Come è possibile che si fanno pagamenti,
addirittura non fanno pagamenti e fanno con quella riforma, con quella forma che il Comune non può avere illeciti arricchimenti. Allora, per queste considerazioni paga quasi sempre e ogni giorno somme non dico non dovute, ma con una Amministrazione così allegra. Per cui nel chiudere poi i Revisori dicono: si rileva per quanto accertato, per recupero evasioni, tasse, non si è avuta alcuna riscossione.
Cioè noi facciamo il defilè, discutiamo, approviamo come se ci fosse bisogno di questo bilancio per vederci in faccia chi è la maggioranza o chi è la minoranza. Di questi consuntivi nessuno si preoccupa, e se sono arrivato nei termini è per vedere che cosa contengono. Molti amministratori sarebbero andati nei guai se la opposizione, anziché di fare la grande passerella su questi bilanci, si fosse dedicato seriamente a penetrare in questi bilanci e avesse fatto la sede delle sue posizioni.
Poi vediamo chi vota contro o a favore e il voto acquista rilevanza politica enorme, come se non si sapesse già tutti chi è maggioranza o minoranza e il voto acquista rilevanza politica enorme. Bisogna afferrare il problema per le corna e vedere quale è il rapporto fiduciario prima del rapporto finanziario. Occorre trattare, caro Presidente, trattare vuol dire stabilire per confronto un punto di incontro, perché oggi questo Comune non è in condizione di reggere. Noi siamo al consuntivo ed è un disastro. A presto saremo al preventivo, preventivo fatto nel mese di agosto. Ma che cosa dobbiamo preventivare quando tutto è stato esaurito in dodicesimi, facciamo il preventivo perché per un mese? Per pochi mesi? Ma chi ha vietato a questa Amministrazione di fare il bilancio nel primo di gennaio? Chi ha evitato a questa Amministrazione di fare il consuntivo che sono numeri chiusi al 31 dicembre? Non è che dopo il 31 dicembre si possono fare operazioni? Allora quali motivi ostativi vi sono stati perché questa Amministrazione e questo Consiglio non sia stato messo nelle condizioni di operare nel rispetto della legge e dei regolamenti? Le leggi e regolamenti sono in gran parte rispettati dalla stragrande maggioranza dei cittadini.
Ma questo comportamento costituisce una ammissibile debolezza dell’Amministrazione che continua ad amministrare e ad operare a suo piacimento.
Vediamo che ce lo dà l’atto della dismissione dell’immobile per vedere e valutare che non si vuole fare niente, avendo messo l’immobile che non possono essere venduti perché se noi li mettiamo in dismissione, dobbiamo metterci in testa che entro settembre – ottobre devono essere pubblicate le vendite, entro l’anno ci deve essere la lavorazione dell’incasso del Comune per avere un giusto equilibrio nel bilancio. Se noi li mettiamo in bilancio si presume e si dovrebbe presumere che entro dicembre queste somme entreranno nelle casse comunali. Addio, queste sono chiacchiere, sono fasulle, gli immobili sono tenuti da terzi, non possono essere venduti. Tra l’altro noi sappiamo che chi detiene certi immobili ha il diritto di prelazione se sono in vendita ed in particolare l’immobile tenuto dalla Caserma dei Carabinieri a Villaseta. Noi abbiamo un immobile che ancora ce ne ha per tre anni per la locazione e noi lo vogliamo vendere con tutti i Carabinieri, non lo so, vendiamo l’immobile con tutta la struttura. Questa è la farsa che fa questo Comune.
Questa è la incapacità amministrativa e anche politica, perché di politica non c’è niente, perché non c’è nessuna programmazione di sviluppo della città, la spazzatura, le strade, gli alberi, il verde pubblico, tutto è un disastro e il Comune è impegnato quotidianamente a pagare debiti fuori bilancio per infortuni occorsi ai cittadini di questa città, che sono vittime di essere e abitare in questa città e abitano in una grande città, malgrado maledetta amministrativamente.
PRESIDENTE CALLARI – Consigliere Hamel, prego.
CONSIGLIERE HAMEL – Io sarò abbastanza breve. Sicuramente questo conto consuntivo viene prodotto con una sostanziale sofferenza, tenendo conto che il bilancio consuntivo dovrebbe essere semplicemente il resoconto delle entrate e delle uscite, dei movimenti che si sono realizzati nel corso dell’anno e quindi basterebbe nell’era dell’informatica schiacciare un bottone e automaticamente il bilancio e il conto consuntivo verrebbe a essere già realizzato nel suo equilibrio e nel rispetto di tutte le evoluzioni della previsione votata preventivamente. Non è così, il bilancio consuntivo esce fuori dopo un lungo travaglio, nel corso del quale si è
proceduto alla limatura e alla sistemazione di tutta una serie di partite. Voglio ricordare come questo consuntivo è il prodotto di un bilancio di previsione che all’ultimo minuto era riuscito a fare quadrare i conti tra le entrate e le uscite, poi venne meno la vendita dell’immobile dell’ex Caserma dei Vigili del Fuoco, ci fu un momento di panico, dopo di che si recuperò tutto dicendo che l’Inpa aveva portato un nuovo introito determinato dagli accertamenti che andavano notificati entro fine anno per svariate centinaia di migliaia di euro e che avrebbero consentito di fare quadrare il bilancio di previsione. Questo sistema, che per certi versi può sembrare paradossale, perché è incomprensibile come nella gestione contabile di un Comune si scopra all’ultimo minuto che ci sono centinaia di migliaia di euro di imposte arretrate o di lotta all’evasione che sono in corso di riscossione con l’accertamento che viene a essere prodotto da lì a qualche giorno, ci dà il senso anche della approssimazione con cui la gestione finanziaria dell’ente viene portata avanti da diversi anni. E questo contrasta con il programma, il progetto, le dichiarazioni più volte espresse che il Comune di Agrigento va verso il risanamento, va verso la programmazione, va verso la certezza dei flussi di entrata e di uscita e la gestione degli stessi flussi in funzione di un contenimento della spesa, di un ampliamento delle entrate per fare in modo che si colmi il deficit in maniera sostanziale. Questo è frutto pure di una anomala abitudine che si è realizzata nella gestione finanziaria del Comune di Agrigento e che speriamo non si ripeta anche per quanto riguarda questo esercizio di saltare il passaggio della ricognizione degli equilibri di bilancio per andare direttamente all’assestamento e fare assestamento e ricognizione di equilibri di bilancio in un unico contesto in extremis alla fine del mese di novembre, termine ultimo per effettuare questa operazione, pena decadenza di tutto l’impianto istituzionale del Consiglio comunale e così via e quindi con il cappio e la stretta che da un momento all’altro possa saltare tutto quanto e quindi bisogna andare a votare il bilancio di previsione. Quello che si legge nella relazione dei Sindaci Revisori è estremamente preoccupante, perché ci dà anche la sensazione di
come non ci sia il controllo di quello che succede finanziariamente nel Comune di Agrigento. La differenza dei saldi di tesoreria rispetto alle evidenze contabili del Comune ne è un esempio emblematico, non che ci sia un fatto sostanziale, perché poi alla fine i conti possono quadrare, ma non è assolutamente accettabile e condivisibile che le due contabilità vadano per i fatti propri solo in un determinato momento, all’ultimo minuto, si arrivi a verificare quali sono le discordanze e quali sono le ragioni delle discordanze. Sono state dette più volte qui una serie di anomalie che si sono rilevate relativamente all’accertamento e al riaccertamento dei residui attivi e passivi relativamente alla coincidenza dei saldi di cui dicevamo e anche quella che è l’imputazione dell’avanzo di Amministrazione che è una imputazione assolutamente prudenziale, ci dà il senso di quante incertezze ci possano essere nella situazione finanziaria del Comune e nell’equilibrio che si è raggiunto nella chiusura di questo consuntivo. Arrivati a questo punto io credo che ci sia la necessità da parte del Consiglio comunale di arrivare a un punto di certezza fondamentale e assoluto. Quale è la strategia finanziaria del Comune di Agrigento?
Quali sono gli strumenti che vengono messi in essere per raggiungere l’equilibrio, ma soprattutto quale è la prospettiva di risanamento che viene costantemente annunciata dall’Amministrazione comunale, però nei fatti sostanzialmente non viene assolutamente perseguita, perché noi ci ritroviamo in una situazione per la quale in conseguenza dei tagli che questo governo dissennato sta operando in sede di amministrazioni locali con la riduzione delle contribuzioni nazionali e regionali, che per tutta una serie di ristrettezze e di mancati introiti collegati anche e sempre a provvedimenti di natura governativa, quale può essere anche il provvedimento sull’ICI, che non ha avuto pienamente le contropartite che erano state promesse ai Comuni e in ogni caso c’è una sfasatura temporale sicuramente ampia, collegata a tutta una serie di situazioni, quale ad esempio quella che abbiamo appreso nei giorni scorsi in ordine alla risposta del Ministero di Grazia e Giustizia per quanto riguarda il recupero dei costi sostenuti dal Comune per la gestione degli uffici giudiziari, della
quale si è detto in termini chiari che ci sono delle procedure, ci sono dei tempi, ci sono dei meccanismi, ci sono dei controlli che devono essere effettuati e che il Ministero non può assolutamente accelerare i tempi. Questo a dimostrazione che tutto l’impianto relativo ai famosi collegamenti, per cui questa Amministrazione che aveva i collegamenti con gli Assessorati, con il Ministero, con il Governo nazionale, alla fine tutti questi collegamenti sono assolutamente un flop perché non producono nulla in termini di privilegio o di vantaggio nei confronti del Comune di Agrigento e sono semplicemente una operazione demagogica per coprire una operazione politica di trasformismo all’interno della quale c’è una negoziazione semplicemente di potere che ha prodotto la nuova Amministrazione comunale.
Tutto questo collegato anche a quella richiesta fantasiosa che riguarda un contributo di carattere finanziario al Comune di Agrigento da parte del governo nazionale, parimenti a quello che è stato il Comune di Catania, il Comune di Palermo o il Comune di Roma. È una richiesta di un contributo, però estremamente esigua, poche centinaia di migliaia di euro proprio per dire: vediamo se riusciamo a fare in modo che nei ritagli di quella contribuzione straordinaria che una volta il Comune di Agrigento ha visto relativamente ai servizi di pulizia straordinaria, riusciamo ad avere qualche piccola briciola per dire: vedete, siamo riusciti ad avere, attraverso questa formula politica, un aiuto finanziario al Comune di Agrigento. È il caso di dire che non dobbiamo più prenderci in giro. Dobbiamo comprendere in maniera chiara e precisa che il Comune di Agrigento, se deve andare avanti dal punto di vista finanziario, se non deve affrontare la svolta terribile del dissesto finanziario, deve trovare la capacità di risolvere al proprio interno il problema del risanamento finanziario. E gli strumenti seppure esigui, seppure limitati, seppure circoscritti, relativamente a quelle che sono le possibilità di un ente, ci sono e possono esserci.
Ma noi non abbiamo notato nessun segnale in questa direzione. Abbiamo notato che le difficoltà finanziarie del Comune di Agrigento si risolvono in un assottigliamento dei servizi e della possibilità di rendere aiuto a quelle fasce di
popolazione che sono più deboli e emarginate, mentre viene mantenuto in piedi un apparato di spesa non condivisibile e non accettabile in questo clima di austerità che dovremmo realizzare e perseguire. È per questo motivo che io ritengo che questo bilancio consuntivo, nonostante si riproponga la solita espressione che è la fotografia di una gestione finanziaria ormai realizzata e quindi immodificabile e della quale sostanzialmente bisognerebbe solo prendere atto, è necessario che in questo momento venga dato anche un segnale politico forte di discontinuità e di dissenso rispetto alle scelte e amministrative in materia di finanza e in materia di gestione delle problematiche comunali. E questa scelta di discontinuità può essere data soltanto attraverso l’espressione di un voto, che oltre a essere una condanna tecnica in ordine alla impostazione di questo consuntivo, è anche un giudizio negativo sostanziale complessivo sulla questione politica del bilancio e della vita amministrativa della città di Agrigento. Per questo motivo personalmente e in quanto esponente di Italia dei Valori, io annuncio il voto contrario al bilancio consuntivo.
VICE PRESIDENTE MARCHETTA ‐ Grazie, Consigliere Hamel. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vita, ne ha facoltà.
CONSIGLIERE VITA – Presidente, signori Consiglieri. Io non sono una tecnica in merito a situazioni di bilancio, chiaramente, però siccome veniamo supportati dai Revisori dei Conti, io prima di esprimere qualsiasi parere…Dicevo, visto che noi ci avvaliamo del parere dei Revisori dei Conti e visto che io leggo un parere dei Revisori dei Conti che può essere soggetto a delle incomprensioni perché loro nelle conclusioni mi dicono che danno un parere favorevole sul rendiconto del 2009 e quindi ritengo che il parere favorevole sia dato al fatto dei conti, quindi come nella gestione di un famiglia, vuol dire che due più due fa quattro, quindi il Comune è arrivato a fare due più due fa quattro... Dicevo che visto che i Revisori dei Conti mi dicono in questa verifica che il consuntivo dal punto di vista tecnico due più due fa quattro e quindi va bene, però esprime un parere non favorevole alla relazione della
Giunta. Precedentemente il Consigliere Alfano faceva rilevare anche questa cosa.
Ora io non credo che questo parere non favorevole fatto dai Revisori dei Conti sia un parere politico che diano i Revisori dei Conti, ma che voglia essere semplicemente un parere per dire: Consiglieri, attenzione, dal punto di vista tecnico il rendiconto è giusto, però forse l’Amministrazione non ha tenuto conto di alcune norme della legge, che prevedono la presentazione anche di un piano degli obiettivi da raggiungere, che in questo rendiconto non è stato presentato. Siccome io posso non avere capito bene quello che dice, io chiedo intanto che il Presidente, vorrei che il Presidente dei Revisori dei Conti venisse qua a chiarire quale è il suo motivo. Dopo di che noi ci riserviamo di fare un ulteriore intervento in merito alla dichiarazione di voto, perché non credo che il mio gruppo voglia votare in maniera così astratta o sol perché vuole attaccare politicamente o non vuole attaccare politicamente. Il mio gruppo vuole dare un voto che sia un voto di coscienza e che sia un voto reale, un voto giusto. Quindi le chiedo, Presidente, di fare intervenire il Presidente dei Revisori dei Conti.
VICE PRESIDENTE MARCHETTA ‐ Grazie Consigliere. Presidente dei Revisori, lei è stato chiamato a intervenire. Se vuole dare questi chiarimenti? Vuole rispondere al quesito del Consigliere Vita e agli altri? Vuole rispondere alla fine? Non c’è nessuno che ha chiesto di intervenire, se vuole può intervenire per i chiarimenti.
PRESIDENTE CALLARI – Un attimo di attenzione, così c’è la tanto attesa relazione del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti per quanto riguarda i quesiti che hanno posto i consiglieri che sono intervenuti precedentemente. Quindi pendiamo tutti da quello che dice lei. Prego.
PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI – Io mi attengo all’inizio esclusivamente a rispondere a quelli che sono stati gli interventi dei vari consiglieri per tentare di togliere un po’ le dubbiosità che sono sorte leggendo la relazione che noi abbiamo fatto, ritengo con molta attenzione e tentando di evidenziare tutti quei
punti che abbiamo rilevato nell’attività lavorativa di tutti questi giorni per la verifica del bilancio e anche lungo l’anno 2009 nelle varie verifiche periodiche che abbiamo fatto. Mi rivolgo al Consigliere dottore Alfano per quanto riguarda i costi del personale. Il dottore Alfano poco fa puntualizzava che noi abbiamo scritto che i costi del personale sono incrementati. In realtà noi abbiamo scritto che la percentuale dei costi del personale sono incrementati. Il significato di questo, è perché noi mettiamo a confronto i costi del personale dei vari anni con i costi di tutto l’anno, quindi con i costi di competenza di tutto l’anno. Ovviamente siccome i costi di competenza dell’anno 2009 hanno subito una grossa contrazione, quindi si sono ridotti, mentre i costi del personale, pur essendosi ridotti in confronto all’anno precedente, la riduzione in percentuale non è similarmente uguale, quindi se noi avevamo nel 2008 costi correnti per 54 milioni di euro contro 23 milioni di euro di costi del personale, è ovvio che l’incidenza è del 45 per cento. Se noi quest’anno abbiamo costi di competenza di 47 milioni di euro, quindi si sono ridotti da 54 a 47, mentre i costi del personale sono rimasti similarmente 23 milioni, è ovvio che questa incidenza aumenta. Quindi noi parliamo di percentuale di incidenza di costi ed è un fatto quasi normale. È un fatto non normale il fatto che si sono ridotti i costi, quindi è un fatto positivo che sicuramente l’Amministrazione è riuscita a contrarre i costi. Quindi non è un fatto negativo, perché ovviamente il Comune non può ridurre i costi del personale, così come riduce i costi di tutti quelli che sono gestionalmente i servizi o altri costi funzionali. Per quanto riguarda il fatto dei residui attivi e passivi evidenziati anche dal dottore Marchetta, diciamo che questo fatto è un fatto positivo e non negativo, il fatto dei residui, perché contrariamente a quanto esposto, forse magari per un errore formale, i residui attivi si sono contratti di un importo superiore ai residui passivi, quindi danno un risultato negativo che vanno a diminuire l’avanzo di Amministrazione e non a incrementare. Infatti noi troviamo i residui attivi che sono diminuiti di 6 milioni di euro circa, mentre i residui passivi si sono diminuiti di 4 milioni circa. Quindi abbiamo una differenza di 2 milioni che va a
diminuire l’avanzo di amministrazione ma a crescere, considerando che sono i residui attivi… Avevamo poi un altro piccolo appunto che ho preso per quanto riguarda il Consigliere Hamel. Il Consigliere Hamel si riferiva all’ICI, che è uno dei tributi importanti per il Comune. Noi sappiamo che per una normativa di legge, l’ICI della prima casa è stata abrogata, non è più esigibile, perché i contribuenti non la pagano più. Di contro abbiamo mandato al Ministero, così come la normativa lo prevede, la perdita di questo evento, cioè di questa contrazione che è 3 milioni e 44 mila euro. Questi 3 milioni e 44 mila euro nel 2008 e nel 2009, quindi in due anni, mentre l’anno scorso nel 2008 sono rimasti come residui attivi per circa 1 milione di euro, perché lo Stato ha mandato solo 2 milioni, anche nel 2009 ha mandato di meno, però abbiamo già accertato che, presso l’ufficio finanziario, sono arrivati tutti i residui attivi per quanto riguarda l’ICI, cioè sono stati incassati totalmente 3 milioni 044 che era quanto esposto noi al Ministero come perdita. Adesso posso fare una relazione per quanto riguarda la nostra relazione effettivamente esposta, anche per dare una maggiore chiarezza a quella che è stata la… Allora, la gestione della contabilità del bilancio consuntivo del 2009 presenta un avanzo di amministrazione di 2 milioni 747.290,54. Per quanto alle spese correnti abbiamo una differenza negativa di 3 milioni 358.501 che viene coperta dalle entrate del titolo 4, inerenti alle entrate di concessione edilizia che poi in definitiva sono sempre entrate correnti. Quindi diciamo che viene bilanciata e viene azzerata questa ipotetica perdita, utilizzando questo capitolo di entrata. Il risultato di amministrazione evidenza un avanzo di amministrazione totale, complessivo, andandolo a sommare con l’avanzo di amministrazione dell’anno 2008 di 9.312.304,39, che l’ufficio finanziario, in virtù delle varie problematiche che si sono evidenziate lungo la gestione e lungo l’anno, anche sui residui attivi e sui problemi della Gesa, ha ritenuto opportuno di vincolarlo, a differenza dell’anno 2008, che questo residuo attivo non era stato vincolato, diciamo è un fatto positivo di averlo bloccato e utilizzarlo solo ed esclusivamente dopo che si verificano determinati eventi. Anche
dico sulla lentezza, così come è evidenziato dal dirigente dell’ufficio Finanziario stesso sulla lentezza degli incassi dei residui attivi. Per quanto riguarda il patto di stabilità, il patto di stabilità che è uno degli elementi importanti per quanto riguarda i Comuni, è stato nell’anno 2009 rispettato, a differenza del 2008 che invece non era stato rispettato. Quindi diciamo che evidenziamo già sempre dei fattori positivi al bilancio 2009. Abbiamo evidenziato i residui attivi degli anni pregressi, i residui attivi che vanno a essere eliminati lungo i vari anni, allorquando si presentano gli elementi effettivi che determinano la non più esigibilità. Quindi vengono eliminati solo dopo avere una certezza che tutti i tempi di riscossione si sono chiusi e non si sono potuti verificare. Conseguentemente, anche se troviamo residui attivi vecchi del 2002, sono ancora presenti perché le varie procedure sono ancora in itinere, quindi non si sono totalmente eliminate. Per quanto riguarda il conto economico, rileviamo che c’è un risultato negativo anche sul conto economico. Questo risultato negativo è dato principalmente, perché il risultato negativo è di 2 milioni 113.534, è dato principalmente da eventi straordinari, quelli sono i debiti fuori bilancio che sono stati quasi similarmente 2 milioni 023, quindi diciamo appaiati sugli importi. Per quanto il conto patrimoniale, evidenziamo che a differenza dell’anno del consuntivo 2008, anche sul consuntivo 2009 è stato migliorato ed è stato aggiornato a quello che è l’inventario del patrimonio al 2009, che è stato esitato dalla Giunta, al settembre del 2009 è stato esitato l’inventario patrimoniale che era fermo al 1999 forse o addirittura ad anni pregressi. Mi voglio soffermare alla fine alle conclusioni date per quanto riguarda l’esito che abbiamo dato al bilancio. L’esito che abbiamo dato al bilancio è stato un parere favorevole, per quanto, come diceva la dottoressa Vita sui numeri, cioè il 2 e 2 fa 4, quindi o 2 per 2 o 2 più 2 fa sempre 4, quindi i numeri rispettano quello che è il risultato del conto consuntivo 2009. Per quanto riguarda la Giunta, ci siamo espressi solo tecnicamente, cioè nella relazione della Giunta il nostro parere è stato negativo perché la relazione della Giunta non prevede sulla relazione stessa la disquisizione e i metodi di raggiungimento dei programmi
fissati con il bilancio di previsione 2009. Cioè sulla relazione noi non troviamo questi elementi e non troviamo queste relazioni finali, sia da parte dei dirigenti che erano stati incaricati nei vari…Quindi la nostra espressione negativa è solo perché è incompleta. Abbiamo evidenziato, se si va proprio sulla parte dove noi parliamo della relazione della Giunta, che sicuramente è migliorata in confronto alla relazione del 2008, ma manca ancora questo elemento, cioè manca la…
VICE PRESIDENTE MARCHETTA ‐ Mi scusi, questi elementi che mancano nella relazione inficiano i dati di bilancio?
PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI – È solo una relazione. I risultati del bilancio non li cambiano, quindi ho detto che 2 più 2… quindi il bilancio di per sé va bene, tant’è che il nostro parere è favorevole, è solo la relazione che è incompleta. C’è una norma che prevede che cosa deve contenere la relazione della Giunta. Questa relazione della Giunta prevede il 90% di quello che prevede la norma, manca il 10%. Conseguentemente il nostro parere negativo è stato dato per questo, ma è chiarito nel corpo della relazione. Cioè se uno legge la relazione alla pagina dove si parla della Giunta, cioè che è la pagina 42, perché la nostra relazione non è fatta solo di numeretti o di pochissime pagine, è abbastanza corposo, quindi alla pagina 42 viene chiarito questo fatto, che noi richiamiamo sulle conclusioni, diciamo così come detto sulla relazione. Penso di essere stato abbastanza esaustivo, anche a quelle che erano le varie problematiche.
VICE PRESIDENTE MARCHETTA ‐ Grazie. Il Presidente ha concluso il suo intervento.
Ci sono altri interventi? C’era stata anche la mia richiesta di chiarimenti al dirigente.
Ci sono richieste di chiarimenti al dirigente? Prego, dottore Mantione.
DOTTORE MANTIONE – Signor Presidente, signori Consiglieri. Io per rispondere in maniera quanto più esauriente possibile alle richieste di chiarimenti che sono state evidenziate dai consiglieri, intanto più di un consigliere ha sottolineato la discordanza contabile dei saldi del conto rispetto a quelli del Tesoriere. È stato detto
nella relazione della Giunta e anche dai Revisori che questa discordanza è puramente formale ed è relativa alle procedure di pignoramento che presso il vecchio Tesoriere Banca Sant’Angelo e alcune anche nella nuova Tesoreria sono state portate a conclusione e per potere essere regolarizzate in quanto trattasi di oneri espropriativi, si è in attesa della definizione della concessione del mutuo per procedere alla regolarizzazione di un pagamento già avvenuto, ma visto che c’è la possibilità di acquisire risorse straordinarie della Cassa Depositi e Prestiti, si provvederà in tal senso. Per quanto riguarda il risultato di amministrazione che si diceva che fosse determinato prevalentemente dall’eliminazione di residui, in realtà il saldo di 2 milioni e 700.000,00 euro è dovuto a una differenza di maggiori accertamenti rispetto alle spese in conto capitale, per cui è un avanzo di competenza che non rileva nella gestione dei residui ed è dovuta sostanzialmente al fatto che una quota di oneri di urbanizzazione non è stata finalizzata a spese. Per quanto riguarda, si diceva, il debito presso il Comune di Siculiana, mi risulta che questo residuo passivo era già stato eliminato nel conto del bilancio 2008, a motivo del fatto che la sentenza è stata sospesa, per cui ancora non ci sono gli elementi per considerare la posizione debitoria tuttora esistente. In ogni caso l’ufficio legale, nella ricognizione che fa dei possibili debiti fuori bilancio in corso di maturazione, comunica…
VICE PRESIDENTE MARCHETTA ‐ Questa somma è nei 3 milioni di debiti fuori bilancio emersi dopo l’esercizio?
DOTTORE MANTIONE – Sì, ancora non possiamo classificarla come un debito perché non è un debito..
VICE PRESIDENTE MARCHETTA ‐ Però dove l’ha ricompreso? Ha fatto un elenco?
DOTTORE MANTIONE – Sì, è un elenco, però questo non è ancora considerato un debito fuori bilancio da finanziare, lo consideriamo nel…
VICE PRESIDENTE MARCHETTA ‐ Nel conto del patrimonio…
DOTTORE MANTIONE ‐ …delle condizioni generali di equilibrio dell’ente…
VICE PRESIDENTE MARCHETTA ‐ Nel conto del patrimonio quindi?
DOTTORE MANTIONE – Sì, sì.
VICE PRESIDENTE MARCHETTA ‐ Soltanto nel conto del patrimonio?
DOTTORE MANTIONE – Sono debiti, non sono crediti inesigibili, sono delle possibili passività che potrebbero maturare e per le quali conviene adottare una gestione finanziaria oltremodo prudente ed è uno dei motivi per cui non si ha nessuna perplessità a considerare vincolato l’avanzo di amministrazione, che prevalentemente è legato, come si diceva, anche ai crediti nei confronti della società d’ambito, della quale si diceva se l’accordo di rientro fosse stato eseguito o no.
Chiaramente non ci sono state le condizioni per richiedere una restituzione di cassa alla società d’ambito che ha gravissime difficoltà di liquidità, pari a quelle del nostro ente, che ci vengono rappresentate negli incontri che spesso si fanno con gli altri comuni soci, per cui nelle condizioni in cui loro hanno difficoltà a fronteggiare le emergenze ordinarie, pare improponibile pensare di rientrare a breve su questa posizione creditoria. Dal punto di vista delle quote inesigibili, si è in attesa della formale dichiarazione di inesigibilità delle partite iscritte a ruolo che non può avvenire prima che vengano attivate tutte le procedure di riscossione coattiva, per cui in questo momento non sono state formalizzate delle comunicazioni di inesigibilità, per cui anche da questo punto di vista non ci sono… del resto il conto consuntivo non aveva previsto… la gestione 2009 non aveva previsto in fase di formazione di bilancio uno stanziamento a ciò destinato, per cui non possiamo trovare il relativo impegno di spesa. Riguardo all’attività di recupero di evasione si diceva che il livello di riscossione non era ottimale ed effettivamente non è corretto dire che non c’è stata alcuna attività di riscossione effettiva perché sul conto si registra una riscossione complessiva di oltre 600 mila euro nella annualità 2009 e come del resto anche rilevato dal Collegio dei Revisori, anche gli accertamenti di
competenza sono stati sottostimati, che i Revisori sottolineano che pure in presenza di avvisi di accertamenti, di iscrizioni a ruoli notevolmente superiori rispetto allo stanziamento, si è proceduto a fare degli accertamenti in misura prudenziale. Per quanto riguarda il resto dei residui attivi, l’ufficio finanziario ha preso atto delle determinazioni di accertamento dei vari settori che hanno verificato la esistenza delle condizioni per mantenere i crediti in bilancio. Le osservazioni sulla gestione dei servizi a domanda individuale in effetti portano a considerare che il livello da copertura di questi servizi è oltremodo basso, ma di questo si è preso atto e sono state assunte delle decisioni conseguenziali anche nella formazione del bilancio di previsione 2010. La relazione della Giunta, come appena detto dal Presidente del Collegio, è stata valutata incompleta, anche se si è dato atto del miglioramento della sua stesura rispetto all’anno precedente, soprattutto in quanto si è proceduto a documentare lo stato di attuazione della spesa dei singoli programmi che anche come dato numerico dà bene il senso del livello di realizzazione della spesa e quindi di raggiungimento degli obiettivi. Non mi pare che ci siano state altre considerazioni puntuali. Resto disponibile a riferire di quanto mi sarà richiesto ulteriormente.
VICE PRESIDENTE MARCHETTA ‐ Grazie, dottore Mantione. Chiede di intervenire il dottore Burgio per una precisazione.
SEGRETARIO GENERALE – Io volevo fare una precisazione ed era relativa a una indicazione che viene inserita nella relazione dei Revisori sul personale. Intanto ha chiarito il Presidente del Collegio che è l’aumento di incidenza della spesa di personale rispetto alla spesa corrente, non è l’aumento della spesa del personale, anzi nel 2009 abbiamo avuto una spesa di personale inferiore rispetto al 2008 e ha chiarito benissimo che aumenta la spesa, l’incidenza, perché si è diminuito e di molto la spesa corrente. La spesa corrente è passata da 53 milioni nel 2007 a 45 milioni nel 2009. Questo solo per ribadire un concetto espresso. Ribadisco anche che sull’aspetto della relazione il Presidente del Collegio ha dato atto che al 90%, ritengono loro, sia corretta, che questo anno rispetto all’anno precedente, dove era
stata fatta la stessa osservazione, si è integrata la relazione con tutta una serie di dati finanziari. Siccome si parla degli obiettivi e poi c’è un altro inciso che riguarda l’aspetto della valutazione del personale dove si dice che l’organo di revisione, sottolineando la mancanza di relazione programmatica del personale, ritiene che gli obiettivi vadano definiti prima dell’inizio dell’esercizio, e in coerenza con quelli di bilancio, e il loro conseguimento costituisca condizione per l’erogazione degli incentivi previsti dalla contrattazione collettiva. Questo potrebbe far sembrare che noi non facciamo questo. Siccome uno dei cavalli di battaglia sul personale che io ho tenuto a instaurare qua in questo ente è stata la valutazione e il piano degli obiettivi, intendo precisarlo, perché già fin dalla fine dell’anno 2007 questo Comune puntualmente approva il piano degli obiettivi dei dirigenti e le valutazioni vengono fatte sulla base delle relazioni. Io non ho portato gli atti relativi agli altri anni, ma nell’anno 2009 esattamente il 20 di gennaio 2009, con delibera N. 7, che ho qui agli atti, è stato approvato il piano provvisorio di gestione e il piano provvisorio degli obiettivi e poi, dopo l’approvazione del bilancio di previsione, è stato adottato e approvato il piano definitivo degli obiettivi. Siccome può ingenerare, Presidente, se lei ritiene di volerlo precisare, perché si dice che l’incentivo, cioè la valutazione del personale avvenga, sulla base della legge Brunetta, debbo dire anche un’altra cosa, che questo Comune ha anticipato il decreto legge 150 di Brunetta, perché in questo Comune dall’anno 2007 non vengono più pagati incentivi a pioggia, nel senso che a ogni categoria viene attribuito un quantitativo di risorse, ma abbiamo preteso, e l’ho preteso in prima persona nei confronti dei dirigenti, che venisse fatta la valutazione di ogni singolo dipendente, che probabilmente avrà dato luogo a mugugni, eccetera, però è questa la linea, quindi noi, prima ancora che il decreto Brunetta fosse stato emanato, avevamo provveduto ad adeguarci a questo tipo di valutazione, tant’è che il 2007 e il 2008 i dipendenti sono stati valutati dai singoli dirigenti, e i singoli dirigenti trasmettono le relazioni relative… l’hanno già fatto rispetto al 2007 e al 2008, il Nucleo di Valutazione quello precedente ha esitato la