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02 Bortlus

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)
(2)

Esistono diversi fattori di rischio che possono determinare

alterato sviluppo dell’embrione

malformazione / difetto funzionale

evidente durante la gravidanza, alla nascita o nei primi anni di vita.

Che cosa abbiamo sempre saputo

(3)

Molti fattori di rischio influiscono su diverse condizioni congenite

Fattori di rischio Malform Premat SGA Disabilità

Alimentazione X X X

Acido folico (vitamine) XXX x x x

Fumo X XX XXX x

Uso - abuso di alcol X x X XXX

Sostanze illecite X X X XX

BMI superiore o inferiore alla norma X X X

Malattie croniche, es. diabete XXX X X x

Infezioni XX XX XX X

Farmaci XXX x x

Attività lavorativa X X x x

Grandezza e numero delle X corrisponde indicativamente alla robustezza delle evidenze disponibili

(4)

Fattori prenatali nocivi

• Malnutrizione

• Obesità

• Ansia, depressione, stress

• Fumo

• Sost. chimiche

Effetti sulla salute tardivi (numerosi e di varia natura)

Disturbi dello sviluppo, ADHD, autismo

Pubertà precoce

Obesità, diabete

Asma

Ipertensione

Patologie cardiovascolari

Insufficienza renale

Malattie polmonari

Osteoporosi

Deficit immunitari

Schizofrenia

Deficit cognitivo precoce

Tumori

Oggi abbiamo a disposizione molti studi che indicano una relazione tra

vari fattori prenatali e diverse malattie dell’età infantile e adulta

Libri Riviste Congressi Articoli divulgativi

(5)

Quindi… i primi giorni dopo il concepimento e la qualità

delle cellule germinali sono rilevanti per il nostro futuro stato di salute.

Gli effetti positivi o negativi si possono osservare molti anni dopo la vita prenatale

Al paradigma dello sviluppo embrionale dobbiamo aggiungere quello

delle modificazioni epigenetiche

(6)

L’insieme di Eventi Avversi della Riproduzione e di Effetti sulla Salute Tardivi sono determinati in parte da vari fattori di rischio

modificabili e comuni tra loro

Fattori di rischio Infert Malf Premat SGA Disabil EST

Alimentazione x X X X x

Acido folico (vitamine) x XXX x x x

Fumo XX X XX XXX x x

Uso - abuso di alcol XX X x X XXX

Sostanze illecite X X X X XX

BMI alterato XX X X X x

Eventi stressanti x XX x

Malattie croniche, es.: diabete XX XXX X X x

Infezioni XXX XX XX XX X

Farmaci XXX x x

Sostanze chimiche x X X x x x

Grandezza e numero delle X corrisponde indicativamente alla robustezza delle evidenze disponibili

(7)

HEALTH PROMOTION - Prevent disease, improve health,

and enhance human potential through evidence based interventions and research in maternal and child health, chronic disease,

disabilities, and hereditary disorders.

Reprod Health

(8)

Promozione della salute anche riproduttiva

DataUM

3° 4° 5° 10°

Età gestazionale

6° 7°

1° 2°

Organogenesi

15 ° 22° 29° 36° 43° 50°

Concepimento Prima visita

ostetrica

Interventi di promozione della

salute anche riproduttiva

Periodo pre- inter- concezionale

Ultima occasione, rinforzo, completamento

(9)
(10)
(11)

PROMUOVERE

LA SALUTE RIPRODUTTIVA

E PRECONCEZIONALE

(12)

Possibili strategie

1. Aiutare tutti ad avere uno stile di vita salutare.

2. Raccomandare a tutti di consultare il proprio medico di fiducia regolarmente.

3. Aiutare tutti i giovani a pensare al proprio futuro riproduttivo e tutte le coppie a evitare gravidanze indesiderate o intempestive.

4. Prescrivere, a tutte le donne in età fertile, che possono rimanere incinta, l’assunzione giornaliera di acido folico.

5. Fornire informazioni a tutte le coppie su come evitare i vari “fattori di rischio” che minacciano la salute

riproduttiva, in vista di una gravidanza (colloquio /

consulenza / counseling preconcezionale) e durante la

gravidanza.

(13)

Obiettivo:

ridurre il rischio riproduttivo

(14)

Eta’ dei genitori Acido folico

Farmaci

Storia clinica BMI

Fumo Alcool

ETA’ FERTILE E CONCEPIMENTO

(15)

Eta ’ dei genitori

(16)

Raccomandazione

L’eta’ dei genitori influisce sulla fertilità,

sull’andamento della gravidanza e sulla salute del bambino.

Le coppie che programmano la gravidanza tra i 20 e i 30 anni di eta’ riducono il rischio di infertilita’ e di esiti avversi della

gravidanza. (3B)

Informare la coppia di come l’eta’ influisce sulla fertilita’, sull’andamento della gravidanza e sulla salute del bambino consente loro di prendere decisioni consapevoli sulla futura gravidanza.

(17)

Acido folico

(18)

Il target per la supplementazione non è la donna in gravidanza: la prima visita prenatale è tardiva

Gestational age

menstrualLast period

0 1 2

Conception First prenatal visit

3 4 5 6 7 8 9

Organogenesis

0 7 14 21 28 35 42 49

(19)

Ogni donna che inizia una gravidanza deve avere una folatemia “sufficiente” per assicurare

il minimo rischio di DTN al proprio figlio

Il rischio minimo si ottiene con una folatemia di 1.400 nml/l

(20)

E noi dove ci collochiamo?

0 100 200 300

400 500 600 700 800 900 1000

Folati GR, nmol/L

340

Carenza,

anemia

600

Livello sufficiente per prevenire

l’anemia, 1100

1200 1300

50° centile926

Donne che non assumono AF

Tinker, 2015

Livello ottimale

1.400

1400

Media Geom695

Donne che non assumono AF

Zappacosta, 2013

1.370

50° centile Donne assumonoche

> 0.4 mg AF

(21)

Attualmente in Italia solo il 24% dei nati è esposto al fattore protettivo “acido folico”

al momento del concepimento e nelle prime settimane

Totale 24 %

Totale 55 %

In tutti i centri

circa 50% 6 mesi prima e 50% 1 mese prima

16%

31%

17%

26%

32% 28%

11%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

Verbania Genova Fidenza Pisa Roma

S Spirito Roma

FBF Benevento

Uso di acido folico precoconcezionale

40%

54% 59% 56% 58% 54%

67%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

Verbania Genova Fidenza Pisa Roma

S Spirito Roma

FBF Benevento Uso di acido folico subito dopo la diagnosi di gravidanza

(22)

Raccomandazione

Prescrivere una dose giornaliera di 400 mcg (0,4 mg) di acido folico (vitamina B9) a tutte le donne in eta’

fertile che cominciano a pensare ad una gravidanza o non ne escludono la possibilità poiche’ non applicano misure anticoncezionali.

L’assunzione giornaliera di acido folico consente di ridurre del 50% il rischio di difetti del tubo

neurale (anencefalia, spina bifida). (1A)

E’ probabile che tale assunzione riduca il rischio di altre importanti malformazioni (cardiopatie, labio-

palatoschisi), del basso peso neonatale, di alcuni tumori infantili. (L3-4)

(23)

Raccomandazione

A donne che hanno avuto in precedenza un nato affetto da difetto del tubo neurale, sono affette da spina bifida, da diabete, sono in trattamento con farmaci antiepilettici, va prescritto un

dosaggio di 4-5 mg/die. (1A)

L’assunzione di acido folico deve essere continuata per tutto il primo trimestre di gravidanza

(24)

Farmaci

(25)

Acido valproico

Anomalie craniofacciali

– Diametro bifrontale stretto, epicanto, sella nasale ipoplasica con naso piccolo, ipoplasia medio-

facciale, filtro lungo con labbra fini, craniostenosi;

Difetti cardiaci

– Vari, non specifici;

Anomalie degli arti

– Ipoagenesie arti, difetti radiali, contratture articolari, unghie convesse;

Malformazioni varie

– Spina bifida lombo-sacrale, ipospadia.

(26)

Raccomandazione

Le donne in eta’ fertile, in particolare se pensano ad una gravidanza, devono essere incoraggiate a consultare il proprio medico di fiducia e/o il farmacista prima di assumere un farmaco, anche da banco.

Il principio guida e’: uso giudizioso dei farmaci.

Solo una trentina di farmaci sono stati dimostrati potenzialmente teratogeni nell’uomo.

(27)

Raccomandazione

E’ importante attenersi alle seguenti raccomandazioni (A):

1. Informare ed educare tutte le donne in eta’ fertile a consultare il proprio medico di fiducia e/o il farmacista prima di assumere un farmaco, anche da banco.

2. I trattamenti farmacologici elettivi di qualsiasi tipo vanno iniziati successivamente alla comparsa del ciclo mestruale.

3. I trattamenti farmacologici di breve durata per i quali

non e’ possibile attendere la comparsa del ciclo mestruale, devono privilegiare farmaci immessi sul mercato da tempo e per i quali vi sia una consolidata esperienza in gravidanza.

4. Le donne con malattia cronica (es. epilessia, asma, ipertensione, diabete, depressione, malattie reumatiche) devono essere

incoraggiate a pianificare la gravidanza e ad eseguire una consulenza preconcezionale, allo scopo di gestire in modo ottimale la malattia e il relativo trattamento in vista del concepimento.

(28)

Storia clinica

(29)

Raccomandazione

Deve essere raccolta un’anamnesi accurata relativa ad eventuali patologie croniche (diabete mellito,

ipertensione, patologie della tiroide, asma, epilessia, malattie cardiache, LES), terapie, pregressi interventi chirurgici (es. chirurgia bariatrica).

(30)

BMI

(31)

Relazione tra BMI e anni di vita persi

(32)

Autopercezione del proprio peso

Passi 2010-2013

Circa il 50% delle persone in sovrappeso e il 10% di quelle obese credono di avere un peso entro la norma

(33)

Raccomandazione

Il BMI ideale è compreso tra 18.5 e 24.9 (normopeso).

Le evidenze scientifiche dimostrano che l’obesità pregravidica (BMI > 30) influisce innanzitutto sulla fertilita’.

Tutte le donne in eta’ fertile dovrebbero evitare di iniziare la gravidanza sia in condizioni di sovrappeso od obesita’ (BMI >

25) che sottopeso (BMI < 18.5), anche nel caso in cui sia necessario ricorrere alle tecniche di fecondazione assistita.

Le donne diabetiche dovrebbero ricevere raccomandazioni personalizzate

prima dell’inizio della gravidanza. (3-4A)

(34)

Fumo

(35)

Quante donne fumano?

• In Italia circa 20 donne su 100 fumano poco prima di iniziare una gravidanza

• Circa la metà smette di fumare appena sa di essere incinta

• Altre riducono il numero di sigarette

credendo che ciò sia meno nocivo per il

feto

(36)

Raccomandazione

L’astinenza dall’uso e’ il comportamento raccomandato per chi programma

una gravidanza. (3-4A)

I dati di letteratura prendono in considerazione diverse patologie correlabili all’esposizione al fumo di sigaretta, dall’obesita’ al basso peso alla nascita, dalle malformazioni alle forme respiratorie e

allergiche, a quelle infettive.

In genere le conclusioni sono per l’astensione da fumo, sia attivo che passivo, e per l’astensione da fumo di sigaretta elettronica. (1 A)

(37)

Alcool

(38)

Quante donne tra i 16 e i 44 anni consumano alcool in Italia?

Almeno una volta all’anno 58,3%

Tutti i giorni 6,5%

Almeno un comportamento a rischio 5,9%

giornaliero non moderato 0,9%

binge drinking 5,3%

Comportamento di consumo di alcool a rischio:

- il consumo che eccede: 1-2 unità alcoliche; qualsiasi quantità giornaliera per i minori di 17 anni;

- il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione (binge drinking);

(39)

Raccomandazione

Sulla base del principio di precauzione, si raccomanda l’astensione pressochè

completa in previsione della gravidanza.

Si raccomanda di evitare anche occasionali stati di ebrezza (binge drinking). (3-4A)

(40)
(41)

Grazie

(42)
(43)

Quanto sono frequenti i fattori di rischio riproduttivo?

Indagine 7 ospedali, 2012

23,1%

27,8%

35,5%

76,5%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% 80,0% 90,0% 100,0%

Esposizione a fumo passivo Fumo preconcezionale Uso di farmaci primo trimestre IMC fuori norma Gravidanza non programmata Età Materna > 35 a A Folico preconcezionale no

Veneto 28%

Veneto 27%

Veneto 73.2%

16,6%

45,1%

46,0%

51,0%

75,2%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% 80,0% 90,0% 100,0%

Diabete Fumo preconcezionale Binge drinking ³ 1 volta preconcezionale Alcol ³ 1 drink/die preconcezionale Gravidanza non programmata IMC fuori norma

A Folico preconcezionale no Fortificazione obbligatoria delle farine

Veneto 26.9%

GenitoriPiù Bortolus R et al.

(44)

Esiti avversi della riproduzione associati a sovrappeso e/o obesità materna

Per la salute della donna

– Subfertilità

– Sindrome dell’ovaio policistico Diabete tipo 2

– Ipertensione

– Malattie cardiache – Malattie colecisti – Osteoartrite

– Apnea nel sonno – Problemi psicosociali

– Tumori : mammella, utero, colon

Per la gravidanza

– Aborto spontaneo – Diabete gestazionale – Ipertensione

– Pre-eclampsia – Tromboembolie – Parto cesareo

Per la salute della prole

– Natimortalità – Malformazioni – Prematurità – Macrosomia – Apgar basso

– Autismo e ADHD (?)

(45)

Rischio di esiti avversi della riproduzione in base alle migliori meta-analsi disponibili

in donne con obesità (BMI > 30)

1,30 1,31 1,42 1,43 1,49

1,63 2,08

2,68 3,06

3,23 3,76

0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 Mat. depres. post-partum

Spontaneus abortion Infant death (0-1y) Mat. depres. during pregn.

Asthma/Wheezing (Ever) Stillbirth Large for gestational age Pre-eclampsia Overweight / obesity Macrosomia Gestational diabetes

Overall OddsRatioAccording to Metanalysis

1,13 1,22 1,22 1,23 1,24 1,28

1,35 1,39 1,39 1,51

1,64 1,68

1,87 2,24

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 Cleft lip with or without palate

Conotruncal defects Cleft palate Cardiovascular defect, all Coarctation of aorta Tetralogy of Fallot Atrial septal defects Anencephaly Outflow tract defects Hypoplastic left heart S.

Anorectal atresia Hydrocephaly Neural tube defects

Spina bifida

Overall Odds Ratio According to Metanalysis

(46)

Frequenza percentuale di sovrappeso e obesità in donne poco prima della gravidanza in alcuni ospedali Italiani

13,9 14,20

12,00

13,80

15,90

10,70

12,50

20,60

5,6 5,00 4,60 4,10 4,50

3,20

7,90

11,10

0 5 10 15 20 25

Totale Verbania Genova Fidenza Pisa Roma FBF Roma S

Spirito Benevento

Sovrappeso Obese

%

(47)

Italia

Indagine PASSI 2010-2013 Persone 18-69 anni

31,4%

10,5 %

2,9%

http://www.epicentro.iss.it/passi/dati/sovrappeso.asp

Sovrapponibile all’ultimo

aggiornamento 2011-2014

(48)

Dove si colloca l’Italia nel contesto internazionale?

Source: World Health Organization Global Database on Body Mass Index, http://apps.who.int/bmi/index.jsp

Italia

(49)

Eccesso ponderale

Prevalenze per caratteristiche socio-demografiche - Passi 2010-2013

L’eccesso ponderale varia con:

 L’età

 Il genere

L’istruzione

Le difficoltà economiche

Sovrappeso Obesità

(50)

Eccesso ponderale

Prevalenze per Regione di residenza - Passi 2011-2014

(51)

Raccomandazione

• Controllare il BMI in tutte le donne in ogni occasione di incontro medico-paziente.

• Informare sui rischi per la salute personale e riproduttivi associati al sovrappeso e

all’obesità, compresa la subfertilità, anche fornendo materiale informativo apposito.

• Incoraggiare l’ottenimento di un BMI

adeguato con alimentazione ed esercizio fisico appropriati:

– Coinvolgere il partner

– Ricorrere a percorsi assistenziali specifici se necessario

(52)

Interventi per aiutare la donna a smettere di fumare in gravidanza

• Revisione Cochrane di 72 studi, 56 RCT (20.000 donne) e 9 cluster randomizzati (5.000 donne); tutti realizzati all’inizio della gravidanza (Lumley et al, 2009)

Il 6% delle donne smette di fumare, qualsiasi intervento venga fatto

– Migliori risultati (24% smette) con una ricompensa e supporto sociale (4 RCT)

Il rischio di basso peso si riduce del 17% (5-27%)

Il rischio di parto pretermine si riduce del 14% (2-26%)

• Nessuna differenza per ricovero in NICU, VLBW, natimortalità,

mortalità perinatale o neonatale (potenza limitata)

(53)

Rischio di complicanze della gravidanza

(1)

per donne fumatrici e non fumatrici

Esiti x 1000 non

fumatrici Esiti x 1000

fumatrici Aumento % di rischio

Infertilità (2)

(Augood et al, 1998) 50 71 + 42%

Gravidanza ectopica

(Castles et al, 1999) 13 23 + 77%

Placenta previa

(Castles et al, 1999) 6.6 10,4 + 58%

Distacco di placenta

(Ananth et al, 1999) 9 18 + 100%

Rottura prematura delle membrane (PROM)

(Castles et al, 1999) 13.5 23 + 70%

(1) Sono elencati solo gli esiti avversi della riproduzione per i quali esiste un’accurata analisi di tutti gli studi pubblicati nella letteratura medico- scientifica (revisione sistematica con meta-analisi).

(2) Considerata solo l’infertilità femminile, circa un terzo di quella totale (da cause femminili, maschili e sconosciute).

(54)

Rischio di esiti neonatali (1) per donne fumatrici e non fumatrici

Esiti x 1000

non fumatrici Esiti x 1000

fumatrici Aumento % di rischio

Nati morti

(Flenady et al, 2011) 2.8 3.8 + 36%

Nati pretermine

(Shah & Bracken, 2000) 68 86 + 27%

Nati SGA

(McCowan et al, 2010) 2 100 170 + 70%

Malformazioni 3

(Hackshaw et al, 2011) 11.4 14.5 + 27%

(1) Sono elencati solo gli esiti avversi della riproduzione per i quali esiste un’accurata analisi di tutti gli studi pubblicati nella letteratura medico- scientifica (revisione sistematica con meta-analisi).

(2) Riferito alle nove malformazioni associate al fumo: cardiopatie congenite, ipo-agensie degli arti, piede torto, cranio sinostosi.

(3) Studio di coorte prospettico.

(55)

Rischio di esiti post-neonatali (1) per figli di donne fumatrici e non fumatrici

(1) Sono elencati solo gli esiti avversi della riproduzione per i quali esiste un’accurata analisi di tutti gli studi pubblicati nella letteratura medico- scientifica (revisione sistematica con meta-analisi).

Esiti x 1000

non fumatrci Esiti x 1000

fumatrici Aumento % di rischio

Morte improvvisa del lattante (SIDS)

(Mitchell & Milerad, 2006)

0.1 ≈ 0.4 + 300%

Obesità infantile

(Ino, 2010)

120 180 + 50%

Asma età ≤2 anni

(Burke et al, 2012)

90 166 +85%

Linfoma non Hodgkin

(Antonopoulos et al, 2011)

0.0094 0.0115 + 22%

(56)

Frazione attribuibile % N. esiti/anno attrib.

Infertilità 8,1 3438

Gravidanza ectopica 13,3 1249

Placenta previa 10,4 524

Distacco di placenta 9,1 466

PROM 6,5 522

Nati morti 3,5 59

Nati pretermine 2,6 1049

Nati SGA 6,5 3729

Malformazioni 5,1 321

SIDS 23,1 66

Obesità infantile 4,8 3257

Asma (0-10 anni) 6,2 3176

NHL (0-14 anni) 2,2 2

Esiti avversi della riproduzione per anno

attribuibili al fumo in gravidanza in Italia

(57)

Non solo la madre, anche il padre!

• Aumentato rischio di impotenza (Grant et al, 2013)

• Riduzione del numero degli spermatozoi (Soares &

Melo, 2008)

• Spermatozoi con danno genetico ed epigenetico

• Ad es., i figli di padri fumatori hanno un rischio aumentato di ALL (OR 1.25 preconcezionale, - Liu et al 2011 -), non

attribuibile al fumo passivo materno in gravidanza, ma al

danno epigenetico causato agli spermatozoi.

(58)

Ricorda ancora!

• Effetto dose-risposta (1)

Ritardo concepimento

Deplezione follicolare

Basso peso neonatale (<2500 g)

Crescita fetale limitata

SIDS

Possibile ritardo cognitivo del bambino

Sovrappeso e obesità

• Anche il fumo passivo! In particolare:

Natimortalità

Malformazioni

Basso peso neonatale

• Nei figli

Subfertilità e infertilità in età adulta

Figli «programmati» a fumare

(59)

Raccomandazioni

• In tutte le donne in età fertile ottenere informazioni sull’uso di bevande alcoliche

• Se la donna ne fa un uso moderato:

• Informarla sull’astensione pressoché completa in vista della gravidanza e sui rischi dello stato di ebbrezza.

• Se la donna è una forte bevitrice:

• Informarla sui rischi dell’abuso di bevande alcoliche per la salute propria, la salute riproduttiva e per lo sviluppo

embrio-fetale; aiutarla a smettere e a rimandare la gravidanza.

Può essere necessario indirizzarla a centri specializzati.

(60)

Analisi del testo delle raccomandazioni - 1

“In tutte le donne in età fertile”. Perché?

L’uso di alcol in gravidanza è uno dei più importanti fattori di rischio di condizioni congenite per il feto/neonato, specialmente se quantità moderate/elevate vengono assunte sistematicamente o se quantità molto elevate vengono assunte in un’unica occasione (binge drinking).

I livelli di alcol assunti prima della gravidanza predicono bene quelli assunti in gravidanza.

La gravidanza e il desiderio di avere un figlio sono fattori che possono indurre più facilmente una donna a smettere di bere o a limitare la sua abitudine al bere, instaurando un’abitudine virtuosa.

I periodi di maggiore vulnerabilità per il feto sono il momento del concepimento e le prime settimane di gestazione, quando ancora la donna non sa di essere incinta o non ha ancora effettuato il primo controllo medico.

(61)

Ottenere informazioni sull’uso di bevande alcoliche.

Come?

• Un colloquio “faccia a faccia” è il modo migliore per valutare i comportamenti a rischio riguardanti l’assunzione di bevande alcoliche.

• Il colloquio può essere facilitato dall’uso di semplici questionari ad hoc (5-6 domande), che possono essere autocompilati prima del colloquio; v. allegato.

• Colloqui ripetuti, anche con sistemi telematici, possono essere più efficaci di quelli episodici e occasionali.

• Dosare i marcatori biologici di uso cronico di alcol non è utile ed è una prassi da evitare.

Analisi del testo delle raccomandazioni - 2

(62)

Unità alcolica «standard» in Italia 12,7 g di alcol puro (= 1 drink)

Esempi equivalenze Quantità Gr alcol

Un bicchiere di vino 125 ml 13-17

Una lattina di birra (4°-5°) 330 ml ≈ 15 Un bicchierino di

superalcolico 30 ml 12-15

Un aperitivo alcolico 60 ml 12-15

(63)

Alcol e complicanze della gravidanza

Quantità alcol Esiti

Uso eccessivo, >50 g/die (Ornoy &

Ergaz, 2010) Sindrome feto-alcolica (5% degli esposti)

Uso eccessivo occasionale (tra 11 e 16 sett: Sun et al, 2008; Henderson et al, 2007 )

Possibili danni neurologici (convulsioni neonatali, epilessia) ed esiti neuroevolutivi

Uso variabile con effetto soglia e

dose-risposta (Patra et al, 2011) SGA (>10 g/die) Prematurità (>18 g/die) Uso moderato,, 10-20 g/die (O’Leary

& Bower, 2012) Possibili disturbi cognitivi e comportamentali Uso scarso (<100 g/sett e mai >20 g

in unica occasione) Forse disturbi cognitivi e comportamentali (dati incerti)

Inoltre … Possibile subfertilità maschile e femminile, aborti spontanei, ridotto volume spermatico nei figli

(Ramlau-Hansen 2010), SIDS (O’Leary, 2013)

Ma … Nessun «chiaro» aumento di rischio per basso

consumo, specie se occasionale

(64)

Quali donne continuano a bere alcol in gravidanza (nonostante le raccomandazioni e le campagne informative sui rischi)?

Meno del 30% delle donne che consumano alcol smette di bere in gravidanza (Anderson et al, 2012)

cosa predice il non smettere: alto reddito

consumo frequente binge drinking

cosa predice l’astinenza:precedente osservanza delle LG

astensione prima della

gravidanza

Variabili predittive in una revisione sistematica (Skagestróm et al, 2011) principali:

consumo di alcol pre-gravidanza

maltrattamenti e violenze

meno ricorrenti: classe sociale elevata / alto reddito

Riferimenti

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