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Fumopassivo

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Academic year: 2022

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i parla di esposizione al fumo passivo quando, in- volontariamente, una persona respira il fumo di tabacco consumato da altri. Sempre più bambini vivo- no a stretto contatto con fumatori e sono quindi espo- sti costantemente agli effetti nocivi del fumo, fin dal- l’età prenatale.

Anche se considerato meno dannoso del fumo attivo, il fumo passivo è responsabile di numerose patologie re- spiratorie e non, soprattutto in età pediatrica.

Cos’è il fumo passivo?

Il fumo passivo è la principale fonte di inquinamento dell’aria negli ambienti confinati e viene involontaria- mente inalato dalle persone che vivono a contatto con fumatori. Il fumo di tabacco contiene più di 4.000 so- stanze chimiche: alcune hanno marcate proprietà irri-

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tanti, altre (circa 60) sono sostanze sospettate o rico- nosciute in grado di provocare tumori.

Perché il fumo passivo è dannoso?

L’esposizione a lungo termine di non fumatori al fumo passivo causa un eccesso di rischio di cancro del pol- mone che, in chi vive con fumatori, è pari al 20-30%.

Diversi studi hanno mostrato in modo inequivocabile che l’esposizione a fumo passivo aumenta il rischio di malattie cardiache nei non fumatori.

Il fumo passivo ha un lieve ma significativo impatto sul- l’apparato respiratorio degli adulti non fumatori, pro- vocando aumento del rischio di tosse, secrezioni bron- chiali, riduzione della funzione respiratoria. Gli adulti esposti a fumo passivo a casa o sul luogo di lavoro han- no un rischio di asma bronchiale aumentato del 40-60%.

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Il fumo passivo può essere più dannoso nel bambino?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa la metà dei bambini di tutto il mondo è esposta al fumo ambientale prodotto dai fumatori adulti. In Italia, il 22%

dei bambini tra 13 e 24 mesi hanno una madre fumatri- ce, e circa la metà sono esposti a fumo di tabacco in casa. Il fumo materno è la maggiore fonte di fumo pas- sivo, a causa dell’effetto cumulativo dell’esposizione durante la gravidanza e lo stretto contatto nelle prime fasi della vita. I figli di madri fumatrici hanno un ecces- so di rischio del 70% di avere malattie delle basse vie respiratorie rispetto ai bambini figli di madri non fuma- trici. In particolare i bambini asmatici, se esposti al fumo passivo, avranno più frequentemente una riacutizzazio- ne dei sintomi (crisi di tosse, mancanza di respiro…).

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Quali conseguenze se la madre fuma in gravidanza

Le madri fumatrici hanno un maggior rischio di compli- canze nel decorso della gravidanza: rottura di placen- ta, placenta previa, aborto spontaneo, parto prematu- ro. Il fumo materno durante la gravidanza è la princi- pale causa di morte improvvisa del lattante (sudden infant death sindrome, SIDS) e di altri effetti sulla salute, incluso il basso peso alla nascita e ridotta funzionalità respiratoria. Il 18% dei bambini di basso peso alla nasci- ta (< 2.500 g) è stato esposto al fumo in gravidanza.

A cura di Giuseppe Banderali

Clinica Pediatrica, Ospedale San Paolo, Milano A cura di

Giuseppe Banderali

Clinica Pediatrica, Ospedale San Paolo, Milano

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Giuseppe Di Mauro Sergio Bernasconi Alessandro Fiocchi

Susanna Esposito Chiara Azzari Giuseppe Banderali

Giacomo Biasucci Alessandra Graziottin

Nico Sciolla Lorenzo Mariniello

Leo Venturelli Guido Brusoni

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