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Il rischio che i farmaci assumano valore “zero”

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Academic year: 2022

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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVII numero 1 - 2020 5

p r i m a p a g i n a

Il rischio che i farmaci assumano valore “zero”

L

aderenza alla terapia antipertensiva è un fenomeno difficile da valutare nella pratica clinica ma che, a ben guardare, può essere importante tan- to quanto la scelta del tipo di farmaco prescritto. “Se non forse di più - commenta il professor Giuseppe Mancia, Presidente della European Socie- ty of Hypertension (ESH) Foundation, Coordinatore Consulta delle società scientifiche per la riduzione del rischio cardiovascolare - perché noi medici pos- siamo disporre delle migliori terapie che però hanno valore zero se il paziente non le assume”.

Numerosi sono i fattori che aumentano o diminuiscono l’aderenza terapeutica.

Alcuni dati italiani, raccolti su oltre 800mila soggetti, confermano quanto emer- ge dalla letteratura internazionale circa la correlazione tra età e aderenza tera- peutica: emerge che i pazienti anziani nel nostro Paese sono promossi. Al con- trario la situazione italiana va in controtendenza relativamente alla correlazione tra genere e aderenza: nel nostro Paese infatti non sarebbero gli uomini a mo- strare una più spiccata tendenza all’interruzione della terapia. Confrontati con le donne, i pazienti di sesso maschile hanno infatti un rischio del 10% più bas- so di discontinuazione della terapia.

Un pregresso ricovero è in grado di definire le priorità terapeutiche di un pa- ziente: in caso di ospedalizzazione dovuta a patologie reumatiche, respiratorie, oncologiche il paziente è poco “attento” alle prescrizioni di farmaci cardiova- scolari e molto più concentrato sulle patologie causa del ricovero. Al contrario, dopo un ricovero per patologia cardiaca o renale vi è una buona probabilità che l’aderenza alla terapia antipertensiva sia buona.

I dati italiani sottolineano un fatto sinora sconosciuto, quello che lega il livello di aderenza alla terapia antipertensiva con la densità abitativa del luogo di resi- denza: tanto maggiore è la numerosità della popolazione residente e tanto mi- nore appare il livello di aderenza.

Al medico di medicina generale spetta il dif- ficile compito di indagare con i suoi pazienti in merito a questo tema, dove ancora una volta un buon rapporto medico-paziente può fare la differenza tra fallimento o suc- cesso della prevenzione cardiovascolare.

Attraverso il presente QR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone il commento di Giuseppe Mancia

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