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“ Lombardia e il check up della discordia

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Academic year: 2022

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c o n t r a p p u n t o

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVII numero 4 - 2020 n 13

Siamo venuti a conoscenza che la Asst Milano Ovest orga- nizzerà un check up per pa- zienti con sintomi sospetti per sin- drome da Covid-19 con l’effettuazio- ne in giornata di prelievo, Ecg, Rx to- race e tampone naso faringeo. Una scelta che crea una disparità enor- me, sia tra i medici di assistenza pri- maria, sia tra gli stessi cittadini”. È quanto scrive Enzo Scafuro, segre- tario regionale Smi Lombardia nella missiva inviata al Direttore Generale Welfare, Luigi Cajazzo e al Direttore Generale dell’Ats Milano Città Me- tropolitana, Walter Bergamaschi.

Smi nella missiva sostiene che “l’assi- stenza territoriale in questa emergen- za sanitaria non possa identificarsi sul- la falsariga della gestione della cronici- tà, legandola alla partecipazione del Mmg in cooperative, definendone la figura di unico gestore così come indi- viduato dalla Dgr n.6551/2017” e chie- de che venga adottato un protocollo unico su tutto il territorio regionale,

“dando a tutti i medici uguali opportu- nità diagnostiche e terapeutiche”.

þSnami-Lombardia: no a pazienti e medici di serie A e B

Ma già Snami con una lettera inviata al Dg della Ats Milano aveva portato alla ribalta questa questione .“A no- stra conoscenza - ha scritto Roberto Carlo Rossi presidente Snami Lom- bardia - mai si era visto un soggetto privato qual è una cooperativa, strin- gere un accordo con una Asst (e una Ats) per indirizzare i propri pazienti all’esecuzione di un determinato esa- me, altrimenti precluso, al resto della

popolazione indistinta, se non in parti- colari casi e seguendo particolari re- gole. La cosa rappresenta, tra l’altro, un evento che, a nostro giudizio, inge- nera importanti preoccupazioni, vista la grande richiesta di tamponi nasofa- ringei per la diagnosi di infezione da Covid-19 da parte dei pazienti; richie- sta, finora, praticamente impossibile da soddisfare nell’ordinario, tranne, appunto, che in alcuni casi determina- ti e con molta difficoltà. Naturalmen- te, cosa diversa (ed anzi auspicabile) sarebbe aprire a tutti e in più presidi il servizio citato. Ma, sotto diversi punti di vista, limitare questo servizio, an- che in prospettiva futura, ai soli Mmg (e quindi ai soli loro pazienti) di una determinata “cooperativa” appare davvero singolare e, a nostro parere, censurabile. Non siamo di certo noi a giudicare la validità di quanto accadu- to dal punto di vista delle vigenti leg- gi, ma sicuramente porremo questa domanda alle competenti Autorità“.

A tale scritto, è seguito un lungo bot- ta e risposta tra Rossi e Bergama- schi. Quest’ultimo ha affermato che poi, in futuro, tale “sperimentazio- ne” sarà estesa a tutti.

“Sarà - ha risposto Rossi - ma in ogni caso resta comunque il fatto che le modalità di attuazione di tale “speri- mentazione” e soprattutto l’accordo con una cooperativa privata che sem- bra favorire dei Mmg e dei pazienti ri- spetto ad altri rappresentano, a no- stro avviso, un fatto grave. È la nasci- ta di un servizio sanitario non più uni- versalistico, in cui un’azienda pubbli- ca si sente libera di stringere un ac- cordo con una cooperativa privata. E allora perché non stringere accordi con assicurazioni, mutue private ed entità commerciali della più varia na- tura? Ma è questa la mission di una Azienda pubblica? Sono domande che abbiamo girato al nostro ufficio legale perché le ponga al più presto alle competenti Autorità”.

La sperimentazione messa in atto dall’Ats Milano con Coop Medici Milano Centro che prevede per i pazienti della Coop, sospetti per sindrome da Covid-19, esami del sangue, Ecg, Rx torace e tampone naso-faringeo, ha suscitato una serie di critiche da parte di Smi e Snami

Lombardia e il check up

della discordia

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