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“ Rinnovo Convenzione: la meta si avvicina?

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Academic year: 2022

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p r o s p e t t i v e

12 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVII numero 2 - 2020

Un passo avanti fondamenta- le affinché i medici della me- dicina generale possano ve- dere finalmente riconosciuto una parte del loro diritto alla evoluzione del proprio reddito troppo ritardato dalla necessaria complessità di di- scussione del rinnovo normativo dell’Acn. Il percorso non è ancora alla fine, ma grazie alla primaria at- tenzione del ministro Roberto Speranza, prima, e del ministro Roberto Gualtieri, entro qualche mese la partita si potrebbe finalmen- te chiudere”. Silvestro Scotti, se- gretario generale Fimmg, ha com- mentato così la notizia del parere favorevole espresso dal MEF, su impulso del ministro Roberto Gualtieri, rispetto all’Atto di indiriz- zo per il rinnovo dell’Accordo col- lettivo nazionale della medicina convenzionata.

L’Atto di indirizzo, come previsto per legge, era stato inviato alla Presidenza del Consiglio per una valutazione del Ministero della Sa- lute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dopo qualche mo- mento di impasse, si è aperto il percorso verso una determinazio- ne definitiva dell’Atto. “Ora toc- cherà alla Conferenza delle Regio- ni - ricorda Scotti - attivare sulla base del parere favorevole la boz- za preliminare già stilata il 5 set- tembre scorso”.

Un percorso che dovrà ancora di- panarsi attraverso diversi step, ma che “se si evitano complessità bu- rocratiche, a questo punto non più tollerabili, potrà concludersi entro pochi mesi”.

Dal momento della formalizzazio- ne dell’accordo tra sindacati e Si- sac si passerà alla firma del presi- dente del Comitato di Settore, all’a- nalisi della Corte dei Conti che de- scrive il proprio parere (nel termine di 15 giorni, parere per legge non vincolante) per poi, infine, passare in Conferenza Stato Regioni per la ratifica dell’Atto di Intesa, ratifica che corrisponderà in termini di data alla decorrenza dell’Acn.

þGli arretrati

Entro breve, quindi, si potranno ot- tenere l’adeguamento degli stipen- di dei medici al 2017 e il riconosci- mento delle quote arretrate relative al 2018, 2019 e parte realizzata del 2020. Integrazioni dei trattamenti economici nelle misure dell’1,09%

per il 2017, valore a cui si aggiunge l’incremento corrispondente dell’indennità di vacanza contrat- tuale pari allo 0,75%, per un totale dell’1,84%. L’approvazione dell’At- to di indirizzo crea poi anche la defi- nizione dei contenuti economici a definirsi al completamento dell’Acn per il 2018 con un incre- mento previsto per il consegui-

mento di un beneficio complessivo a regime del 4,23%. “Questo risul- tato - ha concluso Scotti - è molto importante, ma non può essere vi- sto come un traguardo fine a se stesso, perché è parte del più am- pio percorso che deve condurre al- la definizione dell’Acn, che ,va ri- cordato, sta subendo notevoli ritar- di dovuti alla necessaria discussio- ne di un normativo che deve omo- logare tutti gli articoli alle evoluzio- ni legislative degli ultimi 10 anni, evoluzioni che non sempre sono coerenti tra il livello nazionale e gli sviluppi regionali, che creano la ne- cessità di una attenzione alla omo- geneizzazione di tutte le norme e al loro coordinamento, che non metta in discussione quanto realiz- zato in questi anni ma che soprat- tutto non tarpi le ali allo sviluppo del territorio nella direzione che Fimmg auspica. Tutto questo però non poteva, e non può continuare a mettere in discussione le legittime aspettative economiche di una ca- tegoria ferma al 2010 e che, ricor- diamo, assume nel proprio reddito anche i costi dell’assistenza, costi che in questi anni non si sono certo fermati per attendere l’Acn ma hanno seguito l’evoluzione delle si- tuazioni economiche finanziarie e i medici se le sono caricate, di fatto, riducendo ulteriormente il proprio margine di reddito professionale”.

Fa ben sperare la notizia del parere favorevole espresso dal MEF,

rispetto all’Atto di indirizzo per il rinnovo dell’Acn della medicina convenzionata.

Ora la palla passa alla Conferenza delle Regioni

Rinnovo Convenzione:

la meta si avvicina?

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