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I Vaccinazione anti Covid, rifiuto e perplessità degli italiani

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Academic year: 2022

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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVIII numero 4 - 2021 13

I

l 7,5% della popolazione italiana è fortemente decisa a non sotto- porsi a vaccinazione contro il Co- vid-19. Un numero consistente che, se fosse confermato, potrebbe de- terminare dei problemi rispetto all’o- biettivo di vaccinare l’intera popola- zione. Di contro, il 73,3% degli italia- ni è decisamente a favore del vacci- no, senza se e senza ma. Se aggiun- giamo a questa quota coloro che vorrebbero poter scegliere il siero da farsi somministrare si va a un to- tale di 80,9%. È una quota elevata, ma non è elevatissima. Il nodo è rappresentato principalmente dal 9,9% dei perplessi. Questi, in sinte- si, alcuni dati emersi dalla ricerca della Fondazione Italia in Salute, rea- lizzata da Sociometrica, per rilevare su scala nazionale la propensione degli italiani verso la vaccinazione contro il Covid-19.

Il rifiuto è maggiore tra le donne ri- spetto agli uomini (8,6% contro il 6%); hanno tra i 46 e i 55 anni (13,5%

contro la media del 7,5%) e sono re- sidenti del Nord est rispetto al resto del Paese (12,2%). Se a questi som- miamo coloro che nutrono perplessi- tà sul vaccinarsi, si ottiene che quasi una persona su quattro nelle classi di età 26-35 anni e 46-55 anni si mo- stra scettico sulla vaccinazione, dove il dubbio prevale nella classe più gio- vane e il rifiuto in quella maggiore.

Sul resto della popolazione, e in par- ticolare fra i giovanissimi e le perso- ne più adulte, la percentuale dell’at- teggiamento anti-Covid è al minimo.

Dalla ricerca emerge anche che, dal punto di vista dell’istruzione, chi non intende vaccinarsi ha di solito un li- vello basso di istruzione, come la scuola media inferiore e un diploma delle scuole professionali (dove su- perano il 12%), mentre tra diplomati e laureati sono fermi intorno al 7%.

Considerando invece lo stato di sa- lute delle persone, è emerso che fra chi ha dichiarato di stare male - non essere in buone condizioni di salute, includendo qualunque tipo di pato- logia - nessuno ha risposto “non in- tendo fare il vaccino”.

þUn quadro in chiaroscuro

“I dubbi ed il rifiuto prevalgono nelle persone in buona salute per le quali è evidentemente più complicato di- gerire il concetto di prevenzione, a dimostrazione di quanto sia fonda- mentale avere anche un buona co- municazione per far comprendere a pieno il concetto di salute collettiva - commenta il presidente della Fon- dazione Italia in Salute, Federico Gelli -. I risultati dell’indagine dipin- gono un quadro in chiaroscuro: se è vero che la larga parte degli italiani è decisa e propensa alla vaccinazione per superare questo terribile perio-

do di emergenza, dobbiamo fare i conti un una quota notevole di per- sone che restano ancora scettiche, se non del tutto contrarie. Convin- cerle sarà dunque fondamentale per la buona riuscita della campa- gna vaccinale ed il raggiungimento dell’immunità di comunità”.

Quanto alla fiducia verso i vaccini, solo il 17,5% degli italiani è “total- mente fiducioso”, il 45,3% si dice invece “abbastanza fiducioso”: in to- tale 62,8% di persone sono propen- se, con varia intensità, rispetto ai vaccini. La quota di popolazione che si è dichiarata senza dubbio del tutto pronta a vaccinarsi è del 73,3%. Ab- biamo perciò circa 10 punti percen- tuali di differenza - circa 10 milioni di persone - che pur avendo dubbi sull’affidabilità dei vaccini, sono co- munque disposte a vaccinarsi.

Venendo ai tipi di vaccini, quello che gode della maggiore fiducia è Pfi- zer-BioNTech, per il quale esprime molta fiducia il 35,6% e abbastanza fiducia il 45,8%. Di contro, per AstraZeneca addirittura il 43,3%

degli italiani esprime un sentimento

“poca fiducia”. “Una corretta comu- nicazione sui benefici e rischi dei singoli vaccini, sia da parte delle Isti- tuzioni che degli operatori sanitari è fondamentale per registrare un’am- pia adesione dei cittadini alla cam- pagna”, conclude Gelli.

Tra coloro che rifiutano nettamente il vaccino prevalgono leggermente le donne rispetto agli uomini.

Hanno tra i 46 e i 55 anni e sono per la maggior parte residenti del Nord est del Paese. Questi, in sintesi, alcuni dati emersi dalla ricerca della Fondazione Italia in Salute, realizzata da Sociometrica,

per rilevare su scala nazionale la propensione degli italiani verso la vaccinazione contro il Covid

Vaccinazione anti Covid,

rifiuto e perplessità degli italiani

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