• Non ci sono risultati.

INABILITÀ LAVORATIVA TEMPORANEA:

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "INABILITÀ LAVORATIVA TEMPORANEA:"

Copied!
4
0
0

Testo completo

(1)

***

TAGETE n. 3 Settembre 2003 Anno IX

1

INABILITÀ LAVORATIVA TEMPORANEA:

VALUTAZIONI DIFFORMI, CAUSA DI CONTENZIOSO

Prof. Vittorio Marcianò

L'INPS nella gestione della malattia, fa esaminare tutti i certificati medici delle Infermità ai

propri medici di ruolo, che dopo attenta valutazione, quando non ritengono congrua la prognosi formulata dal medico di base, dispongono il controllo medico in una quantità in genere non superiore al 20%, tramite i Medici addetti al controllo inseriti questi ultimi in una apposita Lista speciale.

La visita medica di controllo sul lavoratore temporaneamente inabile per malattia può avere come esito: la conferma della prognosi del medico di base, evento più frequente, o la riduzione della prognosi, evento più raro, ma significativo nella sede INPS di Messina. Nel secondo caso il medico di controllo, riducendo i giorni di prognosi, determina sempre un certo malcontento nel lavoratore, e qualche volta l'occasione per l'inizio di un vero contenzioso.

La normativa in materia prevede che la prognosi espressa dal medico di controllo abbia rilevanza e che, nel caso in cui il lavoratore non accetti le conclusioni del medico di controllo con esplicita dichiarazione scritta (Cfr. Mod. VMC/Ref dell'INPS) sia il Dirigente medico-legale dell'USL o il Primario medico-legale dell'INPS, a pronunciare il giudizio definitivo. Non a caso in tale compito vengono indicati questi medici, poiché loro rappresentano nell'USL e nell'INPS, i medici più anziani e più esperti, si presume in materia di inabilità al lavoro .

Tralascio qui di trattare il concetto medico-legale di inabilità temporanea, ma mi limito a segnalare che nel caso del lavoratore ammalato, trattasi sempre di una "incapacità lavorativa" che

Già Primario Medico Legale, INPS Messina

Tagete n. 3-2003 Ed. Acomep

(2)

***

TAGETE n. 3 Settembre 2003 Anno IX

2 va intesa non in senso assoluto o generico, ma "relativo" e "specifico" , rapportata cioè alla concreta attività lavorativa, cui il lavoratore è addetto. Pertanto allorquando il medico di base 2 certifica sul modello OPM/1, esprime una diagnosi di una infermità ed una relativa prognosi, che non può ritenersi strettamente clinica ma medico-legale di incapacità lavorativa.

Il certificato medico prodotto, infatti, una volta pervenuto all'Ente assicuratore nei termini, fa scattare, salvo controllo, la relativa indennità economica di malattia, connessa alla presunta

“incapacità lavorativa" del lavoratore, tutelato nei confronti del rischio malattia. E qui è obbligo precisare che non tutte le infermità, fanno raggiungere una "incapacità lavorativa specifica" e che non tutte le infermità che raggiungano la soglia dell' incapacità lavorativa specifica" , possono avere una prognosi clinica che si identifica sempre con la durata in giorni della stessa incapacità lavorativa.

Fatte queste considerazioni, possiamo affermare che l'incapacità lavorativa e la sua durata, non dipendono soltanto dalla natura e dallo stadio dell'infermità, ma sono correlate certamente al tipo di lavoro e all'ambiente di lavoro.Una stessa infermità incide diversamente se colpisce un lavoratore che espleta la sua attività in un ambiente chiuso (impiegati - artigiani ect.) o all'aperto (braccianti agricoli - muratori ect. ), cioè rispettivamente in ambiente protetto o non protetto.

Per quanto riguarda poi i tipi di lavoro, una infermità può incidere diversamente su un lavoratore che espleta attività leggera (lavoro d'ufficio), con impegno di Watts 10=30, rispetto a un lavoratore con attività gravosa, con impegno di Watts 75=90. Ancora in maniera diversa se il lavoro è molto gravoso, usurante, in senso lato oppure a carico i determinati organi ed apparati.

Ormai i vari tipi di occupazione, com'è è noto vengono classificati a secondo dei "costi metabolici" rispettivi, utilizzando come parametri il dispendio energetico in Kcal/min, il carico in

Tagete n. 3-2003 Ed. Acomep

(3)

***

TAGETE n. 3 Settembre 2003 Anno IX

3 Watt, la capacita aerobica V02 in ml/Kg/min, la capacità funzionale in Mets (1 Met =3.5 ml 02 /Kg/min).

L'attività lavorativa in miniera è per esempio, ad altissimo costo metabolico (> 8 Mets) ; mentre quella del fabbro è ad alto costo (8 Mets ) e quella del muratore è a medio costo (6 Mets).

Certo è che molti fattori, connaturati al tipo di lavoro usurante, impegnano spesso pesantemente il sistema osteo-mio-articolare: sollevamento dei gravi, accosciamento protratto, posizioni coatte, torsioni e flessioni frequenti del tronco, uso prolungato degli arti superiori, anche in postura antigravitazionale, esposizioni a sbalzi termici, microtraumatismi, movimenti ripetitivi ect., condizioni tutte abnormi, di cui bisogna tener conto quando si valuta in determinati lavoratori una infermità che colpisce questi organi.

Le valutazioni difformi sulle prognosi, non solo in senso riduttivo, spesso sono legate a scarsa esperienza medico-legale sull'impatto di singole infermità in vari tipi di lavoro, ed anche al fatto che il medico di base ed il medico della Lista o il Primario, visitano in tempi diversi lungo l'iter della malattia: il medico di base, in tempi più vicini all'insorgenza dell'infermità e viceversa il medico della lista ed il primario, quando il quadro clinico si è spesso già completato, a volte in tempi più vicini alla guarigione dell'infermità e al riacquisto della capacità lavorativa.

I secondi, poi, si avvalgono dei precedenti clinici del medico di base, che raffrontati con quelli della visita di controllo, tanta importanza hanno nel permettere l'eventuale accorciamento delle prognosi. Il Primario inoltre, visitando in Sede, ha come possibilità in più rispetto agli altri medici di espletare, all'occorrenza, accertamenti specialistici a conforto della sua decisione.

Auspicabile sarebbe, però, poter fornire uno strumento di lavoro guida, che codificasse tutte le prognosi cliniche delle varie infermità, la cui "durata minima” se raggiunta anche la soglia di incapacità lavorativa, potrebbe rappresentare un limite “vincolante” per tutti i medici, e la cui

Tagete n. 3-2003 Ed. Acomep

(4)

***

TAGETE n. 3 Settembre 2003 Anno IX

4

“durata massima”, invece, un limite “orientativo” libero, da rapportare sempre al perdurare dell'incapacità lavorativa specifica, variabile come è ovvio da lavoratore a lavoratore, per le motivazioni sopra accennate, e da lasciare alla attenta ed obiettiva valutazione medico-legale dei medici di base e di controllo.

Gli uni e gli altri, infatti, per giungere ad una equa valutazione delle prognosi, dovranno riflettere anche se non specialisti della materia, sulle considerazioni medico-legali già espresse e visitare il lavoratore sempre nel rispetto rigoroso della metodologia, dando grande importanza alla raccolta dell'anamnesi lavorativa e alla conoscenza profonda delle attività lavorative, per l'impegno che esse comportano sui vari organi ed apparati.

A conclusione, un invito rivolgo alle Autorità competenti, all'INPS ed alla FNOOMMeO, perché si adoperino a che una Commissione Tecnica, costituita da Clinici-Medici Legali - e Medici del Lavoro, possa produrre, alla luce dei più moderni trattamenti terapeutici, una aggiornata Tabella delle "prognosi cliniche" delle più frequenti infermità incidenti sui lavoratori, da servire come strumento guida per tutti i medici, onde omogeneizzare i giudizi, evitare valutazioni arbitrarie e ridurre al minimo i motivi di contenzioso.

Tagete n. 3-2003 Ed. Acomep

Riferimenti

Documenti correlati

Frequenza, in qualità di medico specializzando della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università degli Studi di Milano, presso l’UO di Neonatologia

Docente a contratto nel corso “Organizzazione, Risorse Umane, Leadership: Anticorruzione e trasparenza” per la formazione dei dipendenti della CAMERA DI COMMERCIO DI COSENZA,

Realizzazione del nuovo Ospedale della Sibaritide e la gestione, per l'intera durata della concessione, dei servizi di supporto non sanitari nonché dei servizi commerciali

• Principali materie / abilità professionali Teorie e tecniche dei New Media, Storia degli eventi culturali, Teorie del consumo culturale, Elementi di progettazione

Van Tulder ed altri sottolineano come la terapia motoria nella lombalgia risulta più efficace rispetto alle usuali cure e sovrapponibile alla fisioterapia convenzionale per

• Principali mansioni e responsabilità Docente di “Progettazione e sviluppo di learning object” nell’ambito del Progetto AVALON (Ambienti Virtuali di Apprendimento:

protezione attiva: DM 20 Dicembre 2012” organizzato dalla ditta Elettromeccanica Muccioli e Grunfos presso Hotel Atlantic di Riccione, con il patrocinio del Collegio

Diritto privato, diritto civile, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto amministrativo, diritto internazionale, diritto penale, diritto processuale civile e