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PROVE DI CRASH IN SVIZZERA Nuovi risultati per gli ingegneri e ricercatori degli incidenti stradali

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Academic year: 2022

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PROVE DI CRASH IN SVIZZERA

Nuovi risultati per gli ingegneri e ricercatori degli incidenti stradali

A Wildhaus, un bel posto di villeggiatura in Svizzera orientale, ogni anno si danno

appuntamento gli esperti tedeschi e svizzeri della Dekra e della “Winterthur” Assicurazioni.

Allora il grande parcheggio del campo da sci si trasforma per l’occasione in una corsia per le prove di crash.

Una collisione si è verificata

Bisogna immaginarsi un incrocio, dov’è accaduto un incidente stradale. Autovetture ammaccate si trovano di qui e di là sulla strada, una machina è addirittura rovesciata.

Sotto un’altra macchina è rimasta incastrata una bicicletta. L’incrocio è coperto di vetri. I passeggeri delle macchine che riescono a ricordare qualcosa, descrivono la dinamica dell’incidente ognuno in modo diverso. Non ci sono testimoni. Com’è accaduto l’incidente?

Chi paga i costi ospedalieri delle persone ferite? Chi paga i danni alle macchine?

Per un’assicurazione si pongono sempre le stesse domande: chi paga la riparazione dei danni alla persona? Chi paga per il danno materiale? Pagherà l’assicurazione del

conduttore colpevole. Soltanto - come determinare la colpevolezza di ognuno dei

conduttori? Chi sarà responsabile fra tutte le persone coinvolte nell’incidente? Con quale velocità andavano le macchine? Chi ha frenato quando e dove? Perché una macchina si è rovesciata? Andava la bicicletta in mezzo alla strada? Sarebbe stata evitabile la collisione se tutti avessero rispettato il limite di velocità? Senza una ricostruzione molto precisa della dinamica dell’incidente non possono essere determinato né chi risponde dell’incidente né la responsabilità. Pertanto sono indispensabili gli esperti nella ricostruzione di incidenti stradali.

Innovazioni tecniche modificano gli incidenti stradali

Gli ingegneri della “Winterthur” eseguono ogni anno circa 200 perizie di gravi incidenti stradali. Per ottimizzare la qualità delle analisi una continua ricerca è indispensabile. La

“Winterthur” è una compagnia molto impegnata nella formazione e nell’aggiornamento degli ingegneri e periti tecnici.

Innovazioni tecniche da parte dell’industria automobilistica comportano nuove dinamiche negli incidenti stradali. Un’autovettura con ABS frena in modo diverso rispetto ad una macchina senza questo sistema. Le tracce della frenata, molto importante per il perito meccanico, si presentano diversamente. L’analisi degli incidenti stradali deve tener conto delle innovazioni tecniche ed estetiche nella costruzione di automobili. Le forme modificate delle carrozzerie, la protezione antisfondamento della portiera, l’Airbag, nuovi tipi di cinture di sicurezza e ABS modificano in una collisione l’entità delle sollecitazioni, il danno alla macchina, gli spostamenti dei passeggeri e la dinamica stessa dell’incidente.

Da qualche tempo l’industria automobilistica costruisce delle autovetture con protezione antisfondamento alle portiere. Con buoni motivi: l’urto laterale è il tipo di collisione più frequente (27% degli incidenti) dopo l’urto frontale (64%). E’ tipico per l’urto laterale che comporti lesioni particolarmente gravi ai passeggeri. Ciò confermano anche ricerche da parte di Mercedes-Benz e Volkswagen AG. Una ricerca parla di 32,5% di feriti e 46,8% di morti in casi di urto laterale. Secondo una statistica in Germania si sono verificati nel 1994 111.700 incidenti (28,4% degli incidenti con danni alla persona) in curve o in prossimità di incroci.

Tagete n. 2-1997 Ed. Acomep

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Gli ingegneri della “Winterthur” e gli esperti di Dekra hanno esaminato a Wildhaus le nuove protezioni antisfondamento in simulazioni di incidenti realmente accaduti (vedi le foto). 23 autovetture di costruzione recente ed attualmente usate erano impegnte. Tutti i veicoli coinvolti nelle prove di crash sono state provviste di sistemi di acquisizione dati.

L’analisi dei dati forniti da tali sistemi dopo la prova forniva delle informazioni preziose.

Perché non adottare le prove di crash dell’industria automobilistica?

Perché non si adottano semplicemente i risultati delle prove di crash che pubblica l’industria automobilistica? Queste prove di crash forniscono troppo poche informazioni all’analista degli incidenti. I costruttori di automobili sono sostanzialmente interessati ad analizzare come si comporta la cabina dell’occupante l’autovettura durante una collisione.

Un analista degli incidenti, però, vuole sapere di più: come, per esempio, si comportano le macchine dopo la collisione. Dove si troverà il veicolo alla fine? Dove si troverà il

motociclista rispetto al luogo della collisione? Come si comporta un Tir quando l’autovettura in testa subisce un urto laterale? Quanti metri “vola” un pedone in una collisione frontale? Qual’è la velocità minima perché il conduttore dell’autovettura urti contro il volante? Sono tutte informazioni preziose per l’esperto che deve ricostruire la dinamica dell’incidente stradale.

I risultati: Gravi lesioni al bacino per i passeggeri

Una prova di crash di due autovetture di piccola cilindrata dimostra: la protezione

antisfondamento alla portiera è migliorata pure nelle macchine di piccola cilindrata. Ma dai valori analizzati che forniscono i sistemi di acquisizione dati dei manichini, fanno sempre ipotizzare gravi ferite del conduttore se un’altra autovettura lo urta lateralmente con una velocità di 49 km/h. Come dimostravano tutte le prove di crash, l’occupante

dell’autovettura sarà con alta probabilità ferito all’altezza del bacino.

L’analisi dei valori che fornivano i manichini dimostra che l’accelerazione che subisce il capo non è rilevante ed il torace non subisce schiacciamenti gravi. Lo confermano anche i filmati high-speed degli spostamenti del capo. Invece le lesioni al bacino risultavano molto gravi in tutte le prove.

I risultati ottenuti così servono al miglioramento delle perizie di ricostruzione della dinamica dell’incidente e allo sviluppo di nuovi prodotti assicurativi.

Tagete n. 2-1997 Ed. Acomep

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