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(1)

IMPLANT PLACEMENT AND PROSTHETIC TREATMENT

IMPLANTOLOGIA ED IMPLANTOPROTESI

Dr. Alessandro De Introna*

*Specialista in Odontostomatologia, Perfezionato in odontoiatria forense, Velletri (Roma) Tagete 1-2008

(2)

Abstract:

The author analyzes the causes of the fail of an implant placement. He describes 5 causes: inadequate preoperative study (wrong selection of the patients, wrong selection of the site to operate, insufficient study of the bone state), contamination during surgery (mucositis, peri-implant infection and bone loss), technical surgical error (wrong dimension of the implant, insufficient screw abutment, penetration in anatomical structures), problems in the materials (breakage or defects), wrong prosthetic treatment (problems in the function or in the aesthetic).

(3)

Le casistiche di seguito riportate si riferiscono e visite e valutazioni effettuate dall’autore nell’ambito della sua attività di consulente per

Compagnie Assicurative e, in alcuni casi, per incarico del

Tribunale di Roma.

(4)

Epidemiologia

• 210 casi valutati nel corso dell’ultimo anno.

Comprendono infortuni della strada, altri infortuni, casi di responsabilità professionale.

157

53

0 50 100 150 200

Traumi Casi R.P.

(5)

Epidemiologia

• Nel corso dell’ultimo anno, sono stati esaminati 53 Casi in ambito di responsabilità professionale, che risultavano così ripartiti, secondo le specifiche branche.

23

10

66431

0 5 10 15 20 25

Protesi Implantologia Ortodonzia Estrazioni Endodonzia Chir. varie Conservativa

(6)

• Va naturalmente osservato che si tratta di una statistica ricavata da un numero relativamente esiguo di casi, e non le si vuole attribuire un valore assoluto. Si osserva, tuttavia, che i

risultati di tale casistica appaiono grosso modo sovrapponibili con altre indagini condotte su

campioni numericamente e statisticamente più significativi di altri Autori (Montagna …) e

possono essere utilizzati quale contributo allo studio del “contenzioso” nel nostro campo

odontoiatrico.

(7)

Epidemiologia

• Suddivisione secondo il sesso:

41

12 70 87

0 20 40 60 80 100

Femmine Maschi R.P.:

Femmine Maschi Traumi:

Serie1 41 12 70 87

Femmine Maschi R.P.: Femmine Maschi Traumi:

(8)

Epidemiologia

Ultimi 203 casi – R.P.

99

332219167322

0 20 40 60 80 100 120

Protesi Implantologia Estrazioni Ortodonzia Endodonzia Chirurgia (Varie) Conservativa ATM

ORL

(9)

• Confrontando i dati di questa tabella che riporta gli ultimi 203 casi (al 01.10.07) con quella precedente che si riferisce ai casi dell’ultimo anno, si osserva che i dati

statistici sono sovrapponibili.

(10)

• Cause di insuccesso in implantologia:

Si è cercato di riassumere nelle seguenti tabelle i vari momenti eziologici che possono essere all’origine di insuccesso nella terapia implantare ed implanto-protesica.

Tali tabelle, ricavate anche da elaborazioni di altri Autori (UCLA, Balshi, Montagna-Cappè), non comprendono la globalità delle cause di insuccesso, ma rappresentano una semplice schematizzazione per introdurre la discussione di alcuni casi di responsabilità professionale.

(11)

Cause di insuccesso:

1. Inadeguato studio preliminare

2. Contaminazione chirurgica chimico- fisica o batterica

3. Inadeguata tecnica chirurgica 4. Difetto dei materiali

5. Inadeguata protesizzazione degli

impianti

(12)

CAUSE DI INSUCCESSO

Precoci/Tardive

Varie classificazioni: secondo la cuola “UCLA”, Balshi, Montagna-Cappè, …

1 - Inadeguato studio preliminare

(Studio radiografico, TC, Cartella Clinica, informazione):

►Selezione dei pazienti (Controindicazioni assolute – relative, concomitanza di più fattori di rischio)

►Scelta della sede dell’impianto

►Valutazione dell’osso; densità dell’osso, riduzione del

potenziale di riparazione: forti fumatori, malattie sistemiche, terapie farmacologiche (Antitumorali, corticosteroidi); malattia parodontale

Presenza di pregressa sinusite mascellare. Pregressi interventi di chirurgia maxillo-facciale

►Contiguità di strutture anatomiche (Emorragie, lesione del seno mascellare, lesioni neurologiche, dislocazione degli impianti)

►Opportunità o necessità di utilizzare tecniche rigenerative o di innesto osseo.

(13)

2 - Contaminazione chirurgica chimico- fisica o batterica:

►Mucosite; (stessa flora batterica presente in malattia parodontale)

►Perimplantite; (interessamento della struttura ossea di

sostegno; perdita di osso marginale superiore ad 1 mm/anno)

-Precoce: per cause infettive o per errori nella tecnica chirurgica o nella protesizzazione provvisoria

Inserimento di impianto in sede già infetta (impianto postetrattivo).

Eccessivo riscaldamento dell’osso. Deiscenza del lembo

-Tardiva: sovraccarico, cause infettive (inadeguata igiene orale, incongruo disegno anatomico protesico per adeguata igiene) Deiscenze post-chirurgiche. Lesioni mucose. Esposizione delle spire

(14)

3 - Inadeguata tecnica chirurgica:

►Scelta del tipo (dimensione) di impianto Asse e profondità dell’impianto, altezza dell’abutment

►Eccessivo o insufficiente carico della vite di serraggio

►Impianti troppo contigui, con eccessiva angolazione (oltre 25° – 30°), fuori cresta rispetto l’arcata antagonista; contigui o a contatto con denti naturali

Utilizzo della dima chirurgica

►Problemi legati ad innesti ossei o tecniche

rigenerative

(15)

►Penetrazione in strutture anatomiche:

Seno mascellare:

-Penetrazione “moderata” di impianto a vite piena, ben tollerato in assenza di infezione, anche in presenza di lacerazione della

membrana.

-Corretta valutazione radiografica in casi di innalzamento del seno (lacerazione della membrana; presenza di fenomeni flogistici) -Impianti procidenti nel seno, con sinusite -Dislocazione di impianti

-Dispersione di materiali da innesto

(16)

-Eccezionali: n. facciale, ipoglosso, infraorbitario.

-Con scarsa sintomatologia: n.nasopalatino, palatino anteriore.

Mandibola: lesioni neurologiche:

Frequenti: n. alveolare inferiore e linguale

N. alveolare inferiore: penetrazione del canale mandibolare o compressione, per inserimento

dell’impianto. Lesione diretta dell’impianto, o errata preparazione chirurgica.

Distrazione osteo-genetica, innesti, trasposizione del nervo.

N. mentoniero e linguale: preparazione di lembi (rilascio e trazione)

N. incisivo: inserimento di impianti, prelievo osseo dalla sinfisi.

(17)

4 - Materiali:

-Frattura delle componenti dello strumentario

Frattura della fixture, dell’abutment, della vite di connessione

-Perdita della vite di copertura

-Danneggiamento della testa esagonale della fixture

-Difetto del prodotto; analisi microscopica del

metallo (“strie di fatica”)

(18)

5 - Protesizzazione degli impianti:

►Corretta posizione degli impianti: funzione ed estetica della protesi. Sufficiente spazio (dimensione verticale) -Estetica: adeguata informazione sul risultato estetico possibile nella riabilitazione del settore frontale

(caratteristiche della gengiva sfavorevoli con atrofia

ossea, assenza della papilla gengivale, forma dei denti e loro punto di contatto in rapporto con la forma del viso, linea del sorriso)

►Carico precoce

►Sovraccarico: lesione degli impianti, azione di leva (cantilever) ; frattura componente protesica

►Difficoltà dovute a parafunzioni

►Errata progettazione o realizzazione protesica

(19)

Caso 1

• Sesso F. Età: 49

Terapia effettuata: inserimento di due impianti in sede 45-46.

A distanza di circa un mese: perdita spontanea di un impianto e rimozione dell’altro per

perimplantite e riferita lesione alveolare inferiore.

Anamnesi: pregresso intervento (1982) di osteotomia sagittale della mandibola e

riposizionamento del mascellare superiore.

(20)
(21)

Esame TC

(22)

• Osservazioni: in questo caso risulta carente la documentazione dello stato antecedente.

Inadeguata la documentazione radiografica nella

pianificazione del trattamento (Esame TC Dentascan).

Un attento esame preliminare avrebbe, inoltre, permesso

un’annotazione in cartella clinica del pregresso intervento di chirurgia maxillo-facciale; ciò assume rilevanza proprio in considerazione della lesione neurologica (lesione n.

alveolare inferiore) che la Periziata mette in relazione con l’attuale intervento implantologico.

La mancanza di un consenso informato al trattamento, esplicito e documentato, non permette di confutare quanto lamentato dalla Periziata riguardo i possibili rischi dell’intervento.

(23)

Richieste di controparte:

• Restituzione onorario.

• I.T.P.

• I.P. (ipo- parestesia cutanea e mucosa.

Decremento osseo)

(24)

Caso 2

• Sesso M. Età 74

• Motivo: Riabilitazione implanto-protesica arcata superiore e protesica arcata

inferiore.

• Previa estrazione elementi residui

nell’arcata superiore, inserimento di 6

impianti. Perdita spontanea di due impianti dopo 4 e 6 mesi. Rimozione di due

impianti per ascessi e mobilità.

(25)

Stato pre-trattamento e dopo 4 mesi

(26)

TC dopo 6 mesi

(27)

Osservazioni

• Risulta inadeguata la programmazione del

trattamento (in mancanza di Esami TC).

• Insufficiente informazione lamentata dal Periziato

• Difetti sono ravvisabili nella fase chirurgica.

• Nella valutazione del danno, in considerazione delle pretese risarcitorie riguardo una nuova riabilitazione implanto-

protesica, andrà considerato il pregresso stato del cavo orale, evidentemente già deficitario.

(28)

Richieste di controparte

• Restituzione onorario per insuccesso terapeutico.

• Spese per rimozione impianti.

• Spese per reintegrazione implanto-protesica.

• Danno biologico.

(29)

Caso 3

• Sesso F. Età 41.

Motivo: frattura coronale dente 41.

Dopo un tentativo di recupero protesico non

andato a buon fine, intervento di estrazione e

sostituzione con impianto.

(30)

• L’intervento implantologico è stato immediatamente seguito da grave

episodio ascessuale, trattato da altro Sanitario con corretta terapia

farmacologica e successivamente

chirurgica con rimozione dell’impianto e

revisione chirurgica della lesione ossea. È

stato anche necessario estrarre i due denti

contigui e sottoporre a terapia endodontica

altro elemento (43).

(31)
(32)
(33)
(34)

• La Perizianda lamenta:

• Inadeguata informazione sui rischi dell’intervento implantologico.

• Non prescrizione di adeguata terapia farmacologica.

• Perdita anatomica di due denti contigui e perdita di vitalità del dente 43.

(35)

Valutazione del danno:

• Spese sostenute per intervento

implantologico non andato a buon fine.

• Spese per successivi trattamenti:

estrazioni, trattamento endodontico, inserimento di due impianti,

protesizzazione degli impianti (3 capsule).

• Spese future: rinnovo componente protesica (2 capsule).

• Danno biologico: I.T.P. – I.P.Residua

(36)

Caso 4

• M. 44 anni.

• Riabilitazione implanto-protesica con rialzo del seno.

• Comunicazione oro-sinusale. Materiale nel seno (Solfato di Calcio)

(37)

• Successivamente all’intervento il Paziente

riferiva sintomi ascrivibili a sinusite mascellare destra. Non avrebbe ricevuto dall’operatore

adeguata informazione in merito alla

“complicanza” sopravvenuta ed alla necessità di reintervenire tempestivamente.

• Solo dopo essersi rivolto ad altro Specialista sarebbe stato informato e sottoposto a nuova terapia chirurgica (intervento di revisione del seno mascellare con rimozione del materiale).

(38)
(39)

• Stato del cavo orale al momento della visita peritale (edentulia parziale), con esibizione dei “reperti” (impianti rimossi;

materiale asportato nell’intervento):

(40)
(41)

Caso 5

• Sesso F. Età 47.

• Motivo: riabilitazione implanto-protesica di entrambe le arcate.

• Previa estrazione dell’unico elemento superiore e rimozione delle 5 capsule inferiori, inserimento di 11 impianti e protesizzazione fissa.

• Precoce perdita degli impianti e della

protesi (dopo pochi mesi).

(42)

Rx OPT pre e post-trattamento

(43)

Rx OPT dopo 3 e 9 mesi

(44)

Stato attuale:

• Edentulia totale con presenza di due impianti nell’arcata inferiore ed uno in quella superiore.

• Protesi rimovibili in entrambe le arcate.

(45)

Osservazioni

• Risulta inadeguata la programmazione

dell’intervento, con

carente documentazione radiografica (Non eseguiti esami TC).

• Imprudente aver

effettuato riabilitazione

protesica fissa su impianti che non potevano essere ritenuti “affidabili”.

(46)

Richieste di controparte

• Restituzione onorario

• Spese per rimozione impianti residui

• Spese per riabilitazione

• Danno biologico: perdita di spessore

osseo; lesione alveolare inferiore di dx.

Perdita di vitalità elementi dentari residui, con estrazione degli stessi.

• I.T.P.

(47)

Caso 6

• Sesso M. Età: 39 aa.

• Motivo: estrazione di elementi

compromessi

(malattia parodontale) e sostituzione

implanto-protesica.

• Impianti in sede 15, 25, 26.

(48)
(49)

• Dislocazione dell’impianto di sinistra in prossimità del dotto naso-lacrimale, con sintomi di sinusite.

Veniva effettuato presso struttura ospedaliera un primo intervento di

rimozione dell’impianto, complicato da ostruzione del sacco lacrimale, con

necessità di ulteriore intervento cgirurgico.

(50)

• Sinusite mascellare sinistra; intervento di Caldwell-Luc: Dalla Cartella Clinica: “In corrispondenza

dell’angolo supero- interno si reperta e si asporta corpo

estraneo metallico…

ricoperto da tessuto di granulazione…

Causticazione dei turbinati nasali

inferiori..”

(51)

Cartella Clinica:

”Edema… anestesia metà sinistra del volto…aumento della lacrimazione dell’occhio sn…

Alla spremitura si provoca fuoriuscita di materiale

mucopurulento dal puntino lacrimale inferiore per

dacriocistite”

Dacriocistografia: “sacco

lacrimale ostruito nel tratto di passaggio col dotto

lacrimale”

(52)

• Intervento di

dacriocistorinostomia sin

“per stenosi del dotto naso- lacrimale, intervenuta per trauma con retrazione

cicatriziale da vite per

implantologia…” (Cartella Clinica)

(53)

Osservazioni

• Anche in questo caso risulta insufficiente lo studio radiografico preliminare. (Non eseguito esame Dentascan).

• Il Periziando lamenta inadeguata

informazione sul tipo di intervento e sui possibili rischi.

• Inadeguata tecnica chirurgica implantare.

(54)

Valutazione del danno

• Spese per rimozione impianti 15 e 26

• I.P.

• I.T. in funzione dei periodi di ricovero

• Valutazione delle complicanze

(55)

GESTIONE DELLE COMPLICANZE

• Alcune considerazioni in merito alla condotta del Professionista, al verificarsi di una

“complicanza”:

Auspicabile una corretta e tempestiva

informazione data al paziente riguardo la

“complicanza” sopravvenuta, con prescrizione di terapia farmacologia ed indagini strumentali.

Diagnosi delle complicanze” e misure poste in essere:

Tempestivo intervento di rimozione di un impianto, o di materiale disperso (materiale da innesto).

Corretta interpretazione di sintomi “premonitori”

(ripetuto allentamento della vite di serraggio, frattura parziale della componente protesica, sintomi riferiti…)

(56)

• Acquisizione e documentazione di

adeguato consenso informato, esplicito;

fondamentale in casi di ridotta percentuale di successo, di prevedibili complicanze, di diverse soluzioni terapeutiche (Protesi

fissa parziale o rimovibile in alternativa,

necessità di tecniche di incremento di

osso).

(57)

Nella riabilitazione implanto-protesica, il contratto d’opera tra medico e paziente riguarda la

realizzazione di una prestazione che contempla il raggiungimento di un risultato funzionale ed estetico.

Un’adeguata informazione sui possibili risultati ottenibili dovrà, quindi, tener presente delle

aspettative del paziente, soprattutto in caso di riabilitazione del gruppo frontale, dove

l’esigenza estetica rappresenta un obiettivo

inscindibile da una corretto rapporto gnatologico.

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