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2021_04_07_Documentazione Previsionale di Impatto Acustico (3612 KB)

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Academic year: 2022

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(1)

ARCHITECTURE & SURVEY

STUDIO ASSOCIATO ARCHITETTO FABIO CORBUCCI GEOMETRA STEFANO TOFFOLI GEOMETRA MATTEO LORENZI Corso Vittorio Emanuele II 6 - 33170 Pordenone info@studio-aes.it 0434082219 p.i. 01834430934

C OMUNE DI S ANTA L UCIA DI P IAVE P

ROVINCIA DI

T

REVISO

DOCUMENTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO (DPIA)

Ai sensi dell’art. 8 Legge 447/95

TECNICO REDATTORE arch. Fabio Corbucci

Iscrizione Ordine degli Architetti della Provincia di Pordenone n. 630

Tecnico Competente in Acustica Ambientale riconosciuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con Decreto n. Alp.10-592-INAC/361 del 20 aprile 2009

Iscritto all’Albo Nazionale dei Tecnici Competenti in Acustica al n.2873 (timbro e firma)

Oggetto: Demolizione di fabbricato industriale con installazione temporanea di impianto trattamento rifiuti inerti derivanti da demolizione

Committente: CADEL Srl

Impresa Esecutrice: MORETTO Giuseppe Srl

per presa visione ed accettazione (il legale rappresentante) (timbro e firma)

(2)

11 Premessa

La presente relazione viene redatta nel rispetto della normativa vigente in materia ed in particolare della L.447/95, del DPCM. 1 Marzo 1991, del DM. 16 Marzo 1998 e del DM 11 Dicembre 1996.

La relazione contiene i risultati dello studio relativo al clima acustico e delle eventuali variazioni di questo prodotto da un intervento di demolizione di un fabbricato ad uso produttivo con installazione temporanea di un impianto trattamento rifiuti inerti presso un cantiere in Comune di Santa Lucia di Piave per il successivo recupero del materiale inerte all’interno del cantiere.

L’iter metodologico seguito può essere schematizzato secondo le fasi di lavoro di seguito riportate:

CARATTERIZZAZIONE DELLA SITUAZIONE ATTUALE (ANTE-OPERAM):

La prima fase consiste nell’analisi della situazione attuale con la definizione delle sorgenti esistenti ed eventualmente del rumore da traffico prodotto dalle infrastrutture stradali, oltre ad eventuali altre attività produttive ubicate in prossimità dell’area di intervento.

La metodologia di misura seguita consiste nella effettuazione di una serie di rilievi fonometrici, all’interno o in prossimità dell’area di intervento, al fine di definire l’attuale clima acustico dovuto alle sorgenti sonore esistenti.

INDIVIDUAZIONE DELLE NUOVE SORGENTI SONORE E DELL’INCREMENTO COMPLESSIVO DI RUMORE:

Nella seconda fase saranno individuate in maniera preventiva le sorgenti di rumore correlate alle operazioni di cantiere da eseguire. Sulla base di questi dati verrà determinato l’incremento del rumore complessivo dovuto all’intervento.

VERIFICA CON MODELLI DI SIMULAZIONE

Attraverso un software dedicato, o analiticamente, è stata realizzata una simulazione della situazione ad intervento avvenuto valutando nel complesso le variazioni di clima acustico dovute alla presenza delle sorgenti sonore, e verificato il rispetto dei limiti di zona e del criterio differenziale.

CONCLUSIONI

In ultimo verrà verificato il rispetto dei limiti di zona.

In caso di necessità verranno indicati eventuali interventi di protezione passiva finalizzati alla riduzione dell’esposizione al rumore. Verrà inoltre verificato il rispetto del criterio differenziale in presenza di attività rumorose oltre i limiti di zona.

(3)

12 1. Informazioni identificative ed urbanistiche di carattere generale

a) indicazione della tipologia dell’impianto e dati identificativi dell’azienda;

b) descrizione delle caratteristiche dell’impianto;

L'intervento in oggetto riguarda la demolizione di un fabbricato ad uso produttivo con successiva installazione temporanea di un impianto trattamento rifiuti inerti in Comune di Santa Lucia di Piave in Via Martiri della Libertà.

L’intervento è finalizzato al trattamento di rifiuti provenienti dalla demolizione dei fabbricati costituenti l’azienda per la produzione di materiale riutilizzabile in cantiere per i successivi interventi di realizzazione di un nuovo ambito produttivo.

Il cronoprogramma dei lavori prevede le seguenti fasi principali.

1) Demolizione delle strutture

2) Frantumazione del materiale di demolizione per successivo reimpiego entro l’area di cantiere L’impianto di frantumazione del materiale da demolizione, individuato come principale sorgente sonora sarà collocato in fondo al lotto in posizione maggiormente distante rispetto ai principali edifici recettori individuati.

La rumorosità di tale impianto sarà parzialmente schermata dalla presenza dei cumuli di materiale demolito da trattare e già trattato.

c) descrizione della temporalità lavorativa;

La durata prevista del cantiere dall’avvio delle opere di demolizione al completamento delle attività di trattamento del materiale di risulta è prevista pari a circa 65 giorni lavorativi di cui circa 45 giorni per le attività di demolizione e 25 giorni per le attività di trattamento, con sovrapposizione di una settimana tra le lavorazioni.

L’attività di demolizione e trattamento rifiuti da demolizione risulterà operare esclusivamente in periodo di riferimento diurno, così come indicato dalla ditta, dalle 08:00 alle 12:00, e dalle 13:00 alle 18:00.

d) Individuazione dell’area di influenza;

e) Individuazione dell’area in cui è prevista la realizzazione del nuovo impianto;

L’area di installazione dell’impianto risulta in un contesto di tipo produttivo attualmente in disuso, con presenza di alcune abitazioni posizionate a margine dell’area.

L’intervento prevede il collocamento dell’impianto mobile in posizione maggiormente distante rispetto ai principali recettori individuati.

(4)

13 f) Indicazione dei valori limite stabiliti dalla classificazione acustica per l’area di influenza

ulteriori vincoli previsti dalla regolamentazione locale vigente.

Il Comune di Santa Lucia di Piave si è dotato di Piano di Classificazione acustica del territorio, stabilendo i valori massimi dei livelli sonori tollerabili nelle diverse zone secondo i dettami del DPCM 1/3/1991, L.26/10/1995 n.447, DPCM 14/11/1997 e quindi:

Classe di destinazione d’uso del territorio

Valori limite di immissione dB(A) Diurno

(06.00-22.00) Notturno (22.00-06.00)

I – Aree particolarmente protette 50 40

II - Aree prevalentemente residenziali 55 45

III – Aree di tipo misto 60 50

IV – Aree di intensa attività umana 65 55

V – Aree prevalentemente industriali 70 60

VI – Aree esclusivamente industriali 70 70

In relazione all’oggetto della presente è necessario sottolineare la definizione da parte della legge delle tipologie di alcune classi:

CLASSE III – AREE DI TIPO MISTO:

rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale e di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

CLASSE IV – AREE DI INTENSA ATTIVITA’ UMANA:

rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie: le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

CLASSE V – AREE A PREVALENTEMENTE INDUSTRIALI:

rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

L’area oggetto di intervento ricade all’interno del piano di classificazione acustica in zona di classe V, area ad uso prevalentemente industriale, tuttavia alcuni recettori prossimi all’area di cantiere ricadono in aree di classe III e IV, e pertanto soggette ai seguenti limiti:

classe III di destinazione d’uso del territorio

Tempi di riferimento Diurno

(06.00-22.00) Notturno (22.00-06.00)

Valori limite di emissione Leq in dB(A) 55 45

Valori limite assoluti di immissione Leq in dB(A) 60 50

classe IV di destinazione d’uso del territorio

Tempi di riferimento Diurno

(06.00-22.00) Notturno (22.00-06.00)

Valori limite di emissione Leq in dB(A) 60 50

Valori limite assoluti di immissione Leq in dB(A) 65 55

(5)

14 classe V di destinazione d’uso del territorio Tempi di riferimento

Diurno

(06.00-22.00) Notturno (22.00-06.00)

Valori limite di emissione Leq in dB(A) 65 55

Valori limite assoluti di immissione Leq in dB(A) 70 60

Dove per valore limite di emissione di intende il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa, e per valore limite di immissione si intende il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori.

estratto da piano di classificazione acustica comunale

(6)

15 Per le attività temporanee di cantiere come quella in oggetto è possibile richiedere autorizzazione in deroga ai limiti acustici assoluti e differenziali ai sensi della L.R. 21/99.

Tuttavia il regolamento Comunale per la disciplina della tutela dall’inquinamento acustico prevede all’art.13 alcune specifiche per la gestione delle attività dei cantieri edili con rilascio di autorizzazione in deroga ai limiti di zona indicati dalla normativa nazionale.

L’attivazione di macchine rumorose e l’esecuzione di lavori rumorosi in cantieri edili od assimilati all’aperto è consentita nei giorni feriali, escluso sabato pomeriggio, nell’orario:

a) dal 21 giugno al 20 settembre dalle h 07:00 – alle h 20:00;

b) dal 21 settembre al 20 giugno dalle h 07:00 – alle h 18:00.

Non è ammesso l’utilizzo di fonti di rumore la domenica e i giorni festivi.

Il limite assoluto da non superare relativamente alle sorgenti fisse, ad esclusione del traffico veicolare, è di 70 dB(A), tale limite è da rispettarsi ad 1 metro dalla facciata degli edifici confinanti con le aree in cui vengono esercitate le attività rumorose ed in corrispondenza dei punti di maggiore esposizione.

L’attivazione di cantieri, nel rispetto dei limiti di rumore e di orario indicati nel presente articolo, non necessita di autorizzazione specifica, ma è sufficiente presentare una dichiarazione semplificata su apposita modulistica predisposta dal Comune.

Qualora per eccezionali e contingenti motivi documentabili, il legale rappresentante dell’attività rumorosa ritenga necessario superare i limiti di rumore e/o di orario indicati in regolamento, deve indirizzare al Comune specifica domanda di autorizzazione in deroga, 30 giorni prima dell’inizio lavori. Il Sindaco, con l’ausilio degli Uffici competenti, valutate le motivazioni eccezionali e contingenti, può rilasciare autorizzazione in deroga, che potrà contenere comunque prescrizioni.

La durata complessiva dell’attività rumorosa, nonché i relativi orari, devono essere resi noti alla popolazione mediante apposito e ben visibile avviso, come da fac-simile allegato al presente regolamento (Allegato I), da apporsi in prossimità del cantiere, a cura del soggetto che effettua i lavori.

Bisognerà pertanto verificare il rispetto del valore limite di 70.0 dB(A) alla distanza di 1 metro delle facciate dei recettori più esposti.

(7)

16 g) Dati informativi sul territorio;

L’area oggetto di intervento risulta posta a margine del tessuto urbano del Comune di Santa Lucia di Piave, lungo Via Martiri della Libertà, principale arteria di accesso al centro cittadino. Trattasi di un lotto a destinazione produttiva attualmente dismesso, con presenza di abitazioni nelle aree limitrofe.

La Via Martiri della Libertà risulta interessata da traffico intenso con presenza di mezzi pesanti, durante l’intera giornata.

Le altre infrastrutture di contorno risultano caratterizzate da flussi di traffico mediamente moderati con scarsa presenza di mezzi pesanti.

Non si rileva la presenza di particolari attività che possano determinare ulteriori fonti di disturbo.

Tutta l’area oggetto di intervento risulta di tipo pianeggiante.

Gli edifici oggetto di demolizione ed i conseguenti cumuli di materiale da trattare o trattato con altezze stimate fino a 4 metri costituiranno una possibile schermatura alla propagazione di rumore.

I fabbricati recettori maggiormente prossimi all’area di cantiere sono indicati nella seguente planimetria.

(8)

17 h) Individuazione recettori;

Via Martiri Libertà

Via C asarine Via G

aribaldi

R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7

R8R9

R10R11

R12R13

R14

R15

R16 R18

R17

Non sono stati individuati altri recettori definibili come “sensibili” (scuole, ospedali, parchi, ecc.) che maggiormente potrebbero risentire della rumorosità prodotta dal nuovo insediamento.

(9)

18 i) Indicazione dei riferimenti legislativi;

In data 26 Ottobre 1995, è stata pubblicata la legge n°447/95 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”. Tale legge affronta il tema dell’inquinamento acustico del territorio, definendo le competenze e gli adempimenti necessari alla tutela dell’ambiente dal rumore. L’art.8 della legge prevede che la documentazione di impatto acustico accompagni le domande per il rilascio delle concessioni edilizie, dei provvedimenti comunali di abilitazione all’uso di immobili ed infrastrutture, adibiti ad attività produttive, sportive, ricreative, commerciali e polifunzionali.

La stessa legge affida alle Regioni il compito di definire le linee guida per la redazione dei documenti di impatto acustico ed ai Comuni (art.6) l’obbligo di controllo del rispetto della normativa per la tutela dall’inquinamento acustico, all’atto del rilascio delle concessioni edilizie, nonché l’adozione di regolamenti per l’attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dall’inquinamento acustico.

La Regione Veneto ha provveduto alla emanazione di tale provvedimento con delibera DDG ARPAV n.3/2008 e pertanto nella redazione della presente si sono seguite le indicazioni inserite all’interno di tale delibera oltre a criteri desunti dall’esperienza professionale.

Il D.P.R. n.142 del 30.03.2004 “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447” stabilisce le norme per la prevenzione ed il contenimento dell'inquinamento da rumore avente origine dall'esercizio delle infrastrutture stradali, fissando in particolare i limiti di immissione delle infrastrutture stradali in relazione alla loro classificazione secondo il D.L. n. 285 del 1992. Il decreto stabilisce anche la larghezza delle fasce di pertinenza entro cui applicare i limiti specifici.

Per le rilevazioni fonometriche si è fatto riferimento al D.M.A. 16.03.98 “ tecniche di rilevazione e di Misura dell’inquinamento acustico”.

Per la stesura della presente relazione si è fatto espresso riferimento a quanto indicato dalle linee guida di cui alla DDG ARPAV n.3/2008, relativamente a Impianti/Infrastrutture/Insediamenti di attività adibite ad Attività Produttive

(10)

19 2. Dati informativi di caratterizzazione della attività in progetto

a) Descrizione delle installazioni impiantistiche, delle apparecchiature, delle attività delle operazioni di movimentazione dei mezzi, delle operazioni di carico e scarico.

L’intervento prevede l’installazione temporanea, per una durata complessiva stimata in 25 giorni, di un impianto mobile di trattamento rifiuti provenienti da demolizioni. L’attività risulterà operare esclusivamente in periodo di riferimento diurno.

Preliminarmente a tale attività sono previste le opere di demolizione del preesistente edificio i cui cumuli di materiale demolito costituiranno materiale da trattare per il riutilizzo successivo entro l’area di cantiere.

La presente valutazione riguarda pertanto oltre le attività di trattamento, anche le attività di demolizione dei fabbricati. Sono escluse invece le successive attività relative alla costruzione del nuovo edificio.

L’organizzazione temporale delle attività sarà quindi organizzata in tre momenti distinti:

- FASE 1 – demolizione dell’esistente edificio con volume fuori terra pari a circa 95.000 mc.

Nel dettaglio tale fase prevede la rimozione delle strutture di copertura in acciaio con loro trasferimento ad impianto di recupero autorizzato. Successiva demolizione delle strutture in elevazione e delle pavimentazioni e fondazioni in cls. Trasporto del materiale derivante dalle demolizioni entro il lotto con creazione dei cumuli da trattare. Durata stimata in 40 giorni;

- FASE 2 – proseguimento delle opere di demolizione con avvio del trattamento del materiale derivante dalla demolizione dell’edificio e pertanto con sovrapposizione delle lavorazioni.

Durata stimata in 5 giorni.

- FASE 3 – a demolizioni completate trattamento del materiale derivante dalla demolizione dell’edificio con creazione di un cumulo di MPS in attesa di certificazione. Durata stimata in 20 giorni.

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Organizzazione dell’area di cantiere FASE 1

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21

Organizzazione dell’area di cantiere FASE 2

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22

Organizzazione dell’area di cantiere FASE 3

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23

Organizzazione della viabilità all’interno dell’area di cantiere

(15)

24 b) Descrizione delle modalità di funzionamento delle sorgenti sonore, emissioni sonore,

contemporaneità di esercizio e di usuale operatività.

Le demolizioni saranno eseguite meccanicamente con l’impiego delle seguenti attrezzature:

A) Escavatore idraulico cingolato tipo VOLVO EC 210

Livello di potenza sonora in operatività (da scheda tecnica produttore) Lw = 102 dB(A)

B) Escavatore idraulico cingolato tipo VOLVO EC 240 C

Livello di potenza sonora in operatività (stima da banca dati INAIL) Lw = 108 dB(A)

C) Escavatore idraulico cingolato tipo VOLVO EC 290 C

Livello di potenza sonora in operatività (stima da banca dati INAIL) Lw = 108 dB(A)

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25 Per lo svolgimento delle attività di demolizione le macchine operatrici saranno dotati di attrezzatura idraulica specifica quali benne per opere di movimento terra e materiale, pinze per demolizione primaria di strutture in cls e laterizio, frantumatori per demolizione secondaria a terra di cls armato, martelli demolitori.

Con l’avanzare delle demolizioni saranno progressivamente allontanati i rifiuti stoccando i materiali da allontanare in appositi cassoni e procedendo all’accumulo delle macerie da trattare.

La movimentazione avverrà con autocarri caricati mediante dagli escavatori muniti di benna.

D) Autocarro a 4 assi scarrabile Mercedes Benz 4143 o MAN TGS

Livello di potenza sonora in operatività (stima da banca dati INAIL) Lw = 122 dB(A)

Contestualmente al completamento delle opere di demolizione verrà avviato l’impianto di frantumazione.

E) Impianto mobile di frantumazione OM ARGO

Livello di pressione sonora a 10 metri (da misura diretta su impianto fonte DVR) Lp = 86.5 dB(A) Livello di potenza sonora in operatività (calcolo da Lp) Lw = 115 dB(A)

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26 3. Valutazione previsionale di impatto acustico

a) Descrizione della strumentazione impiegata e dei metodi previsionali di calcolo.

Per le rilevazioni fonometriche ai fini della determinazione dei livelli di rumore residuo è stata impiegata la seguente strumentazione:

N. 1 analizzatore di spettro in tempo reale HD 2110 Delta Ohm

N. 1 kit microfonico per esterni

N. 1 calibratore microfonico

N. 1 tripode

La strumentazione suddetta risulta conforme alle prescrizioni del D.M.Amb. 16-3-1998.

Per la stima dei livelli di rumore residuo si è fatto riferimento alle rilevazioni condotte ai fini della DPIA relativa all’intero ambito di intervento ed in particolare ad una misura di 44 ore condotta all’interno dell’ambito stesso in data 27 – 28 e 29 Novembre 2019.

Nel corso dei rilievi il cielo era coperto, il vento era lieve < 5m./sec. e la temperatura era variabile tra +5°C e + 12°C circa.

Per le simulazioni è stato utilizzato il software IMMI Ver. 2020 della Microbel: modello per il calcolo del rumore emesso da sorgenti di qualunque natura, ad es. traffico veicolare, ferroviario, rumore industriale, traiettorie aeree ecc.

I risultati sono ottenuti in forma grafica con mappe di isolivello riportate secondo le indicazioni della ISO 9613.

b) Individuazione ed analisi delle sorgenti acustiche esistenti

Al fine di caratterizzare acusticamente l’area in oggetto, sono state individuate le principali sorgenti di rumore presenti allo stato attuale.

La principale fonte di rumore attualmente è certamente quella dovuta al traffico lungo le strade di contorno. Tuttavia data la posizione dell’impianto rispetto ai recettori, le sue caratteristiche di emissione sonora, e l’obiettivo del presente lavoro si preferisce trascurare il contributo di tali sorgenti valutando unicamente i valori di emissione e differenziali.

Il periodo notturno è stato trascurato in quanto l’attività da insediare risulta operare unicamente in periodo diurno.

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27 c) Rilevazioni fonometriche.

Ai soli fini della stima del livello di rumore residuo per il calcolo del differenziale si è fatto riferimento ad un rilievo di 24 ore condotto all’interno dell’area e in assenza di attività.

In particolare:

Misura n. 1 – in data 27-28-29 Novembre 2019, all’interno dell’ambito di intervento a circa 45 metri da Via Garibaldi (misurazione di 44 ore al fine di caratterizzare l’andamento qualitativo nei periodi di riferimento notturno e diurno).

Individuazione posizione di misura

Via Martiri Libertà

Via C asarine Via Ga

ribald i

Mis.1

In allegato sono riportate le schede complete di rilevamento, ciascuna corredata di fotografia, di profilo temporale del livello sonoro per l’intera durata del rilevamento, e di una tabella che compendia i valori numerici di tutti i singoli parametri acustici misurati.

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28 Al fine di ottenere maggiori indicazioni sulla situazione complessiva del clima acustico ad intervento avvenuto si è deciso di effettuare una simulazione mediante l’impiego di un software dedicato.

Ai fini della determinazione dei valori di emissione delle sorgenti sonore, sono stati utilizzati i dati stimati in precedenza, in parte ricavati dalle schede tecniche degli impianti, in parte da rilevazioni direttamente condotte sugli impianti in dotazione all’azienda e in parte ricavati dalle banche dati INAIL. Per i flussi veicolari si è utilizzato il database presente all’interno del software che prevede l’inserimento dei flussi di traffico con indicazione della percentuale di veicoli pesanti sul complesso dei veicoli transitanti e della velocità media di questi.

d) Descrizione del sistema di simulazione impiegato (IMMI VER. 2020)

Il programma IMMI è un software di mappatura del rumore che simula fenomeni legati alla propagazione sonora.

Il software utilizza differenti algoritmi per il calcolo del rumore di qualunque provenienza, ad es.

traffico veicolare, ferroviario, rumore industriale, traiettorie aeree ecc.

I calcoli dell’emissione e nel punto di ricezione in IMMI si basano su linee guida riconosciute.

Per il calcolo del rumore da traffico stradale IMMI utilizza il metodo BNPM (Basic Noise Prediction Method),. Il rumore ferroviario è valutato con le librerie BNPM. In aggiunta alle caratteristiche della RLS-90, è stato implementato l’elemento “parcheggio” PLS proposto dallo studio della LfU Bavaria.

Le librerie ISO 9613 e OAL 28 sono le migliori per la previsione del rumore industriale derivante da nuovi insediamenti o ampliamenti di insediamenti industriali.

Il programma contiene inoltre una serie di strumenti per la preparazione e gestione dei dati di input e di output e per la preparazione e gestione dei run del modello.

In particolare il programma consente di:

· gestire la preparazione dei file di input contenenti i dati delle sorgenti sonore

· gestire la preparazione dei file di input contenenti i dati delle barriere sonore

· gestire la preparazione dei file di input contenenti i dati delle zone acustiche

· gestire la preparazione del run dei moduli di calcolo implementati

· gestire la visualizzazione dei valori calcolati in formato testuale

· gestire la preparazione dei file ausiliari (orografia, fondo sonoro, ground factor).

I calcoli possono essere eseguiti su singoli recettori o su una griglia di punti di reticolo senza limite dimensionale.

· nel caso della diffrazione da schermi non viene valutata la condizione di validità della barriera in quanto il programma è stato sviluppato per il calcolo in ambiente esterno dove tale condizione è praticamente sempre verificata

la presenza di orografia non è esplicitamente trattata dalla ISO 9613-2; il programma di calcolo tratta l’orografia come una serie di ostacoli valutando quindi gli effetti di diffrazione al bordo superiore.

(20)

29

Le equazioni di base del modello

Le equazioni di base utilizzate dal modello sono riportate nel paragrafo 6 della ISO 9613-2:

dove:

· Lp : livello di pressione sonoro equivalente in banda d’ottava (dB) generato nel punto p dalla sorgente w alla frequenza f

· Lw : livello di potenza sonora in banda d’ottava alla frequenza f (dB) prodotto dalla singola sorgente w relativa ad una potenza sonora di riferimento di un picowatt

· D : indice di direttività della sorgente w (dB)

· A : attenuazione sonora in banda d’ottava (dB) alla frequenza f durante la propagazione del suono dalla sorgente w al recettore p

Il termine di attenuazione A è espresso dalla seguente equazione:

dove:

· Adiv : attenuazione dovuta alla divergenza geometrica

· Aatm : attenuazione dovuta all’assorbimento atmosferico

· Agr : attenuazione dovuta all’effetto del suolo

· Abar : attenuazione dovuta alle barriere

· Amisc : attenuazione dovuta ad altri effetti (descritti nell’appendice della norma)

Il valore totale del livello sonoro equivalente ponderato in curva A si ottiene sommando i contributi di tutte le bande d’ottava e di tutte le sorgenti presenti secondo l’equazione seguente:

dove:

· n : numero di sorgenti

· j : indice che indica le otto frequenze standard in banda d’ottava da 63 Hz a 8kHz

· Af ; indica il coefficiente della curva ponderata A e) Stima dell’accuratezza

Il metodo di calcolo considerato e le condizioni imposte dallo stesso, determinano una accuratezza indicata all’interno della norma stessa in ±2 dB(A) che dipende dalle modalità di calcolo e da eventuali effetti diversamente stimati e differenti tra le condizioni di misura e quelle di progetto.

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30 g) Interventi previsti per la riduzione delle emissioni sonore

Al fine di limitare le emissioni acustiche sono previsti i seguenti interventi:

1. Le attività di macinazione inizieranno a demolizioni pressoché completate, così da evitare la sovrapposizione acustica di lavorazioni diverse;

2. i cumuli che verranno organizzati attorno all’impianto (Rifiuti e MPS) fungeranno da barriera acustica;

3. la posizione dell’impianto mobile è stata scelta in modo da risultare la più distante possibile rispetto ai recettori presenti;

4. durante tutte le attività di demolizione e trattamento verranno mantenute le murature di confine al lotto di altezza pari a circa 2 ml, con parziale funzione di schermatura acustica.

h) Simulazione dello stato di progetto

Per la valutazione complessiva del clima acustico durante le differenti fasi lavorative, si sono utilizzati i dati relativi alle emissioni sonore stimate in precedenza.

Per quanto riguarda la distribuzione spaziale, gli impianti sono stato posizionati in relazione alle necessità previste nelle differenti fasi di cantiere. In caso di impianti non fissi che operano con movimentazione all’interno di un’area più vasta, e che pertanto non possono essere assimilati a sorgenti di tipo puntiforme, si è considerata una sorgente areale avente equivalente livello di potenza sonora distribuita entro l’intera area di manovra dell’impianto.

I risultati ottenuti sono quindi da considerarsi indicativi seppur riferiti a situazioni generalmente gravose.

Ai fini della determinazione della propagazione del rumore prodotto dalla sorgente considerata è stata inoltre considerata la presenza di possibili cumuli che possono determinare rilevanti effetti di schermatura alla propagazione del rumore.

Si riportano di seguito i risultati delle elaborazioni svolte per le fasi di cantiere previste, in termini di mappa di isolivello calcolate a +4.00 metri e, in forma tabellare, i livelli stimati in facciata ai recettori maggiormente prossimi all’area di cantiere. La simulazione è stata svolta considerando la contemporaneità e continuità di funzionamento delle attrezzature e degli impianti previsti.

Si ritengono tali ipotesi ampiamente cautelative.

I risultati della simulazioni sono riportati in seguito.

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31 Rappresentazione dell’isolivello sonoro simulato Laeq (dBA) diurno a Q.+4,00 – PROGETTO FASE 1

(23)

32 Rappresentazione dell’isolivello sonoro simulato Laeq (dBA) diurno a Q.+4,00 – PROGETTO FASE 2

(24)

33 Rappresentazione dell’isolivello sonoro simulato Laeq (dBA) diurno a Q.+4,00 – PROGETTO FASE 3

(25)

34 Con gli stessi parametri è stato inoltre eseguito il calcolo ai recettori maggiormente prossimi, al fine di verificare il rispetto dei limiti autorizzabili in deroga di emissione ed immissione da parte delle sorgenti previste in progetto.

Planimetria con individuazione recettori

Via Martiri Libertà

Via C asarine Via G

aribaldi

R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7

R8R9

R10R11

R12R13

R14

R15

R16 R18

R17

I risultati sono i seguenti:

(26)

35 I risultati delle simulazioni dimostrano il possibile superamento dei limiti di emissione in corrispondenza dei recettori maggiormente prossimi all’area di cantiere.

Appaiono in tutti casi rispettati i limiti previsti in deroga dal regolamento comunale pari a 70.0 dBA valutati in facciata ai recettori.

Recettore

Livello di pressione al

recettore (dBA) FASE 1

Livello di pressione al

recettore (dBA) FASE 2

Livello di pressione al

recettore (dBA) FASE 3

Limiti di emissione al

recettore (dBA)

R1 65.8 67.4 58.0 60.0 (cl.IV)

R2 60.6 63.9 58.6 60.0 (cl.IV)

R3 59.0 62.7 57.5 60.0 (cl.IV)

R4 60.8 62.7 51.9 60.0 (cl.IV)

R5 61.3 62.7 49.5 60.0 (cl.IV)

R6 57.4 59.3 51.0 60.0 (cl.IV)

R7 51.9 55.7 51.8 60.0 (cl.IV)

R8 51.1 54.5 47.2 60.0 (cl.IV)

R9 52.2 55.2 46.9 60.0 (cl.IV)

R10 55.2 57.7 48.2 60.0 (cl.IV)

R11 57.0 59.7 52.1 60.0 (cl.IV)

R12 57.3 60.0 51.9 60.0 (cl.IV)

R13 58.8 60.5 52.0 60.0 (cl.IV)

R14 51.0 55.7 51.1 55.0 (cl.III)

R15 49.6 55.5 53.1 55.0 (cl.III)

R16 47.6 53.3 51.6 55.0 (cl.III)

R17 46.3 52.6 51.1 60.0 (cl.IV)

R18 51.5 56.4 53.4 55.0 (cl.III)

(27)

36 i) Previsione del rispetto del criterio differenziale

Per le nuove sorgenti deve essere verificato, ai sensi del D.M.A. 11/12/96, il rispetto del criterio differenziale, cioè la differenza tra il livello del rumore ambientale (in presenza delle sorgenti disturbanti) e quello del rumore residuo (in assenza delle sorgenti).

1. I valori limite differenziali di immissione, definiti all'art. 2, comma 3, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, sono: 5 dB per il periodo diurno e 3 dB per il periodo notturno, misurati all'interno degli ambienti abitativi. Tali valori non si applicano nelle aree classificate nella classe VI della tabella A allegata al presente decreto.

2. Le disposizioni di cui al comma precedente non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile:

a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno;

b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.

3. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alla rumorosità prodotta: dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime; da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali; da servizi e impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all'interno dello stesso.

Pertanto le sorgenti individuate sono soggette alla verifica di tale criterio.

Per la stima del livello di rumore residuo in periodo di riferimento diurno si assume il valore minimo misurato durante la misura di 44 ore nelle fasce orarie di operatività del cantiere e condotta all’interno del lotto. Tale valore è risultato pari a 51.0 dBA nella fascia oraria 10:00-11:00 della giornata del 28 Novembre.

SI considera anche una attenuazione di livello da esterno ad interno assunta da letteratura pari a minimo 3 dBA.

(28)

37 FASE 1

Rec LP

dBA LR dBA

(LP+LR) LA dBA

attenuato LA est-int

dBA

(LA–LR) LD

dBA Rispetto Criterio

R1 65.8 51.0 65.9 62.9 65.9-

51.0=14.9 NON VERIFICA

R2 60.6 51.0 61.1 58.1 61.1-

51.0=10.1 NON VERIFICA

R3 59.0 51.0 59.6 56.6 59.6-51.0=8.6 NON VERIFICA

R4 60.8 51.0 61.2 58.2 61.2-

51.0=10.2 NON VERIFICA

R5 61.3 51.0 61.7 58.7 61.7-

51.0=10.7 NON VERIFICA

R6 57.4 51.0 58.3 55.3 58.3-51.0=7.3 NON VERIFICA

R7 51.9 51.0 54.5 51.5 54.5-51.0=3.5 < 5.0 dBA differenziale rispettato R8 51.1 51.0 51.1 48.1 51.1-51.0=0.1 < 5.0 dBA differenziale rispettato R9 52.2 51.0 54.7 51.7 54.7-51.0=3.7 < 5.0 dBA differenziale rispettato

R10 55.2 51.0 56.6 53.6 56.6-51.0=5.6 NON VERIFICA

R11 57.0 51.0 58.0 55.0 58.0-51.0=7.0 NON VERIFICA

R12 57.3 51.0 58.2 55.2 58.2-51.0=7.2 NON VERIFICA

R13 58.8 51.0 59.5 56.5 59.5-51.0=8.5 NON VERIFICA

R14 51.0 51.0 54.0 51.0 54.0-51.0=3.0 < 5.0 dBA differenziale rispettato R15 49.6 51.0 53.4 50.4 53.4-51.0=2.4 < 5.0 dBA differenziale rispettato R16 47.6 51.0 52.6 49.6 < 50.0 dBA limiti di applicabilità R17 46.3 51.0 52.3 49.3 < 50.0 dBA limiti di applicabilità R18 51.5 51.0 54.3 51.3 54.3-51.0=3.3 < 50.0 dBA limiti di applicabilità

FASE 2 Rec LP

dBA LR dBA

(LP+LR) LA dBA

attenuato LA est-int

dBA

(LA–LR) LD

dBA Rispetto Criterio

R1 67.4 51.0 67.5 64.5 67.5-

51.0=16.5

NON VERIFICA

R2 63.9 51.0 64.1 61.1 64.1-

51.0=13.1 NON VERIFICA

R3 62.7 51.0 63.0 60.0 63.0-

51.0=12.0

NON VERIFICA

R4 62.7 51.0 63.0 60.0 63.0-

51.0=12.0

NON VERIFICA

R5 62.7 51.0 63.0 60.0 63.0-

51.0=12.0 NON VERIFICA

R6 59.3 51.0 59.9 56.9 59.9-51.0=8.9 NON VERIFICA

R7 55.7 51.0 57.0 54.0 57.0-51.0=6.0 NON VERIFICA

R8 54.5 51.0 56.1 53.1 56.1-51.0=5.1 NON VERIFICA

R9 55.2 51.0 56.6 53.3 56.6-51.0=5.6 NON VERIFICA

R10 57.7 51.0 58.5 55.5 58.5-51.0=7.5 NON VERIFICA

R11 59.7 51.0 60.2 57.2 60.2-51.0=9.2 NON VERIFICA

R12 60.0 51.0 60.5 57.5 60.5-51.0=9.5 NON VERIFICA

R13 60.5 51.0 61.0 58.0 61.0-

51.0=10.0 NON VERIFICA

R14 55.7 51.0 57.0 54.0 57.0-51.0=6.0 NON VERIFICA

(29)

38

R15 55.5 51.0 56.8 53.8 56.8-51.0=5.8 NON VERIFICA

R16 53.3 51.0 55.3 52.3 55.3-51.0=4.3 < 5.0 dBA differenziale rispettato R17 52.6 51.0 54.9 51.9 54.9-51.0=3.9 < 5.0 dBA differenziale rispettato

R18 56.4 51.0 57.5 54.5 57.5-51.0=6.5 NON VERIFICA

FASE 3 Rec LP

dBA LR dBA

(LP+LR) LA dBA

attenuato LA est-int

dBA

(LA–LR) LD

dBA Rispetto Criterio

R1 58.0 51.0 58.8 55.8 58.8-51.0=7.8 NON VERIFICA

R2 58.6 51.0 59.3 56.3 59.3-51.0=8.3 NON VERIFICA

R3 57.5 51.0 58.4 55.4 58.4-51.0=7.4 NON VERIFICA

R4 51.9 51.0 54.5 51.5 54.5-51.0=3.5 < 5.0 dBA differenziale rispettato R5 49.5 51.0 53.3 50.3 53.3-51.0=2.3 < 5.0 dBA differenziale rispettato R6 51.0 51.0 54.0 51.0 54.0-51.0=3.0 < 5.0 dBA differenziale rispettato R7 51.8 51.0 54.4 51.4 54.4-51.0=3.4 < 5.0 dBA differenziale rispettato R8 47.2 51.0 52.5 49.5 52.5-51.0=1.5 < 5.0 dBA differenziale rispettato R9 46.9 51.0 52.4 49.4 52.4-51.0=1.4 < 5.0 dBA differenziale rispettato R10 48.2 51.0 52.8 49.8 52.8-51.0=1.8 < 5.0 dBA differenziale rispettato R11 52.1 51.0 54.6 51.6 54.6-51.0=3.6 < 5.0 dBA differenziale rispettato R12 51.9 51.0 54.5 51.5 54.5-51.0=3.5 < 5.0 dBA differenziale rispettato R13 52.0 51.0 54.5 51.5 54.5-51.0=3.5 < 5.0 dBA differenziale rispettato R14 51.1 51.0 54.1 51.1 54.1-51.0=3.1 < 5.0 dBA differenziale rispettato R15 53.1 51.0 55.2 52.2 55.2-51.0=4.2 < 5.0 dBA differenziale rispettato R16 51.6 51.0 54.3 51.3 54.3-51.0=3.3 < 5.0 dBA differenziale rispettato R17 51.1 51.0 54.1 51.1 54.1-51.0=3.1 < 5.0 dBA differenziale rispettato R18 53.4 51.0 55.4 52.4 55.4-51.0=4.4 < 5.0 dBA differenziale rispettato

Il criterio differenziale risulta potenzialmente superato in corrispondenza di molti recettori prossimi all’area di cantiere, particolarmente durante le operazioni di demolizione del fabbricato.

(30)

39 4. CONCLUSIONI

La relazione contiene i risultati dello studio relativo al clima acustico e delle eventuali variazioni di questo prodotto da un intervento di demolizione di un fabbricato ad uso produttivo con installazione temporanea di un impianto trattamento rifiuti inerti presso un cantiere in Comune di Santa Lucia di Piave per il successivo recupero del materiale inerte all’interno del cantiere.

Tramite rilievi strumentali e simulazioni è stata valutata la situazione acustica del sito interessato dall’installazione provvisoria dell’impianto di frantumazione del materiale da demolizione.

L’area oggetto di intervento ricade all’interno del piano di classificazione acustica in zona di classe V, area ad uso prevalentemente industriale, tuttavia alcuni recettori prossimi all’area di cantiere ricadono in aree di classe III e IV e pertanto soggetti a limiti inferiori.

I valori attuali di clima acustico risultano influenzati dal traffico stradale lungo le strade di contorno.

Sono state valutate tutte le possibili sorgenti sonore connesse alle differenti fasi di cantiere e individuati i recettori che maggiormente potrebbero risentire della rumorosità prodotta dalle attività di cantiere.

Per ogni fase lavorativa si sono stimati i livelli massimi in facciata ai recettori maggiormente prossimi.

Le simulazioni relative alla propagazione sonora nelle diverse fasi lavorative dimostrano il possibile superamento dei limiti di emissione e differenziali in corrispondenza di alcuni recettore residenziali prossimi all’area di cantiere.

Il Comune di Santa Lucia di Piave, con specifico regolamento ha previsto la possibilità di concedere deroga ai limiti di zona per le attività di cantiere nel rispetto dei parametri indicati al precedente punto 1f.

I valori stimati risultano in tutti i casi contenuti entro i 70 dB(A) autorizzabili in deroga dal Comune di Santa Lucia di Piave ai sensi della L.R. 21/1999 e del regolamento comunale vigente.

I valori più alti stimati risultano durante la fase di demolizione del fabbricato esistente in cui si prevede l’operatività di mezzi per le demolizioni, in corrispondenza del recettore R1, con valori massimi intorno ai 67.4 dB(A).

Le simulazioni sono state condotte considerando la contemporaneità di funzionamento delle attrezzature impiegate nelle diverse fasi di lavoro in relazione ai tempi di funzionamento previsti per ogni attrezzatura.

Si ritiene pertanto che possano essere eseguite le attività di cantiere previa richiesta di deroga al Comune di Santa Lucia di Piave.

Pordenone, 02/04/2021 In fede

Allegati:

scheda rilevamento fonometrico;

certificato di taratura della strumentazione;

copia attestato di riconoscimento iscrizione all’elenco nazionale dei tecnici competenti in Acustica

(31)

40

MISURA N. 1

Strumentazione impiegata

Tipo Modello Classe Matricola Taratura

Laboratorio Certificato Data Fonometro HD 2110 – Delta

Ohm 1 IEC804 04011630052 SIT 124 19000324 01/02/2019 Calibratore HD 9101 – Delta

Hom 1 IEC942 03029911 SIT 124 19000327 01/02/2019

Microfono MK 221 – MG Campo libero 35583 SIT 124 19000324 01/02/2019

Calibrazione Iniziale 93.9 Calibrazione Finale 94.0

Δ 0.1

Descrizione Prova

Descrizione Misura per determinazione dell’andamento temporale dei Livelli equivalenti nei periodi diurno e notturno

Altezza strumento 1,8 mt. da piano campagna

Tempo di osservazione 24 ore dalle 16:00 del 27/11/19 alle 12:00 del 29/11/19 Tempo di riferimento Diurno e Notturno

Condizioni meteo Coperto, vento leggero < 5m./sec. , temp. esterna tra +5c e +12c Sorgenti sonore Traffico stradale

Immagine posizionamento microfono

(32)

41 Riepilogo parametri di misura

1) periodo con forte pioggia

Parametri Acustici

Periodo Fascia oraria Leq dB(A) Note

Diurno 16-17 57.2

Diurno 17-18 57.9

Diurno 18-19 56.7

Diurno 19-20 53.8

Diurno 20-21 52.1

Diurno 21-22 49.8

Notturno 22-23 46.6

Notturno 23-24 48.9

Notturno 24-01 66.4 1

Notturno 01-02 39.7

Notturno 02-03 39.0

Notturno 03-04 48.2

Notturno 04-05 51.2

Notturno 05-06 47.8

Diurno 06-07 51.6

Diurno 07-08 56.4

Diurno 08-09 53.8

Diurno 09-10 51.6

Diurno 10-11 51.0

Diurno 11-12 53.8

Diurno 12-13 53.4

Diurno 13-14 52.6

Diurno 14-15 52.4

Diurno 15-16 53.0

Diurno 16-17 52.9

Diurno 17-18 53.5

Diurno 18-19 53.3

Diurno 19-20 51.3

Diurno 20-21 50.5

Diurno 21-22 48.8

Notturno 22-23 47.9

Notturno 23-24 44.7

Notturno 24-01 49.9

Notturno 01-02 35.3

Notturno 02-03 36.2

Notturno 03-04 35.2

Notturno 04-05 39.7

Notturno 05-06 45.6

Diurno 06-07 51.5

Diurno 07-08 56.3

Diurno 08-09 54.7

Diurno 09-10 51.5

Diurno 10-11 52.6

Diurno 11-12 54.4

Leq Diur no del 27 -11 54.2 Leq Diur no del 28 -11 51.8 Leq N otturno del 27 -1 1 57.7 Leq N otturno del 28 -1 1 44.9

(33)

42 Tracciato temporale del livello sonoro equivalente su lungo periodo (T=24 ore)

(34)

43

(35)

44

(36)

45

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