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A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O
DATI
©NUMERO
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FEBBRAIO 2013
I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma
QUESTO MESE:
Direttore Responsabile Carlo d’Amato Tabelle a cura di Andrea Bucciarelli
Capo redattore Alessandro Salvati Grafici a cura di Vitalina Paris
Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione STATISTICHE
ISSN 2035-5645
DONNA TRA CRISI OCCUPAZIONALE E INFORTUNI
ALCUNI INDICATORI DELLA QUALITÀ DEL LAVORO GLI INFORTUNI SUL LAVORO
CONFERMANO UNA DIVERSITÀ DI GENERE
DONNA TRA CRISI OCCUPAZIONALE E INFORTUNI
RIPARTIZIONE INFORTUNI IN COMPLESSO CASI MORTALI (*)
GEOGRAFICA Femmine Maschi Totale % Femmine Femmine Maschi Totale % Femmine
sul Totale sul Totale
INFORTUNI DENUNCIATI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E SESSO - TUTTE LE GESTIONI ANNO EVENTO 2011
In Italia la partecipazione femmi- nile al mercato del lavoro rimane tra le più basse d’Europa: quasi una donna su due è inattiva. Il tasso d’inattività delle donne ita- liane è, infatti, del 48,5%, a fron- te della media Ue del 35,1%.
Dal punto di vista infortunistico, le denunce in rosa sono calate del 7,6% negli ultimi cinque anni:
sono passati dai 251.023 del 2007 ai 231.870 del 2011.
Il calo è stato notevolmente più contenuto rispetto a quello rileva- to per gli infortuni sul totale dei lavoratori, che nello stesso perio- do sono diminuiti del 20,5% (da 912.379 a 725.339 casi).
Nello stesso periodo, tuttavia, si registra un incremento di quasi 5 punti percentuali della quota sul totale femminile degli infortuni (da 27,5% a 32,0%), a fronte di un aumento dell’occupazione femminile solo del 2%.
I casi mortali tra le donne nello stesso quinquennio sono passati
da 96 a 89 (-7,3%) con un calo meno consistente rispetto a quello complessivo (-26,6%) e risultano avvenuti quasi esclusivamente durante il percorso casa-lavoro- casa (51 del 2011).
La riduzione dei casi in complesso
nel quinquennio 2007-2011, è stata rilevante in Agricoltura (-28,8%) e contenuta nell’Industria e Servizi (-7,7%), mentre sono aumentati gli infortuni per le Dipendenti conto Stato (+6,6%).
(Antonella Altimari)
Nord-Est 32,6%
Centro 22,5%
Sud 18,0%
Isole
6,7% Nord-Ovest 20,2%
Nord-Est 23,5%
Centro 21,5%
Sud 20,7%
Isole
9,8% Nord-Ovest 24,5%
FEMMINE MASCHI
TAV. 1: CASI MORTALI DENUNCIATI PER RIPAR- TIZIONE GEOGRAFICA E SESSO - TUTTE LE GESTIONI - ANNO EVENTO 2011
Nord-Ovest 68.792 141.641 210.433 32,7 18 195 213 8,5
Nord-Est 68.662 159.510 228.172 30,1 29 188 217 13,4
Centro 51.841 95.657 147.498 35,1 20 171 191 10,5
Sud 27.578 64.149 91.727 30,1 16 165 181 8,8
Isole 14.997 32.512 47.509 31,6 6 78 84 7,1
ITALIA 231.870 493.469 725.339 32,0 89 797 886 10,0 (*) Decessi avvenuti entro 180 giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio con esclusione di quelli per i quali nello stesso periodo è stata accertata la causa non professionale o non tutelata
DENTRO LA NOTIZIA
GLI INFORTUNI SUL LAVORO CONFERMANO UNA
DIVERSITÀ DI GENERE
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La differenza di genere presente sul fronte lavorativo emerge anche dalla lettura dei dati infor- tunistici che confermano, in ter- mini di numerosità delle denun- ce, la preponderanza maschile sul mercato del lavoro e la pre- senza delle donne solo in certi ambiti.
Per cogliere tali aspetti è sufficien- te osservare che i due terzi delle 725mila denunce di infortunio sul lavoro del 2011 vedono coinvolti gli uomini (493.469 denunce contro 231.870) e che la gestione dell’Industria e Servizi, maggior- mente interessata dal fenomeno tanto per le donne (86%) quanto per gli uomini (91%), mostra però una sostanziale differenza dei sessi in termini di distribuzione per settori di attività economica denotando una maggiore con- centrazione delle donne nelle atti- vità meno rischiose dei Servizi (70% contro 40%).
Altre differenze possono essere colte in merito agli infortuni in iti- nere (82.591), che nonostante si dividano in termini assoluti equa- mente tra i sessi con poco più di 41mila unità ciascuno, vengono ad assumere però rilevanza par- ticolarmente diversa se conside- rati in senso relativo: per le lavo- ratrici ogni sei denunce una riguarda il tragitto casa-lavoro o viceversa, mentre per gli uomini tale rapporto si dilata ad uno ogni dodici e si allontana ulterior- mente per le denunce mortali
(rispettivamente uno su due con- tro uno su cinque).
La sede della lesione maggior- mente interessata resta la mano, anche se per le donne presenta un’incidenza inferiore rispetto agli uomini (21% contro 28%) dovuta al maggior peso assunto dalle altre sedi principali, quali la colonna vertebrale (14% contro
10%) e il ginocchio (10% e 8%).
Da segnalare infine che la caduta dell’infortunato, terza causa di infortunio nell’Industria e Servizi e prima nell’Agricoltura per gli uomini, è invece prima per le donne in entrambe le gestioni comportando rispettivamente il 23% e il 36% dei casi.
(Federica Cipolloni)
NATURA LESIONE VALORI ASSOLUTI VALORI PERCENTUALI
Femmine Maschi Complesso Femmine Maschi Complesso INFORTUNI IN OCCASIONE DI LAVORO INDENNIZZATI PER NATURA DELLA LESIONE E SESSO ANNO EVENTO 2011
Contusione 40.185 84.808 124.993 35,7% 28,0% 30,1%
Lussazione, distorsione, distrazione 34.887 76.291 111.178 31,0% 25,2% 26,7%
Ferita 14.881 71.709 86.590 13,2% 23,6% 20,8%
Frattura 13.908 41.562 55.470 12,3% 13,7% 13,3%
Lesioni da altri agenti 2.973 7.042 10.015 2,6% 2,3% 2,4%
Lesioni da sforzo 2.784 6.642 9.426 2,5% 2,2% 2,3%
Corpi estranei 703 8.691 9.394 0,6% 2,9% 2,3%
Perdita anatomica 237 2.386 2.623 0,2% 0,8% 0,6%
Lesioni da agenti infettivi e parassitari 138 257 395 0,1% 0,1% 0,1%
Non determinato 2.015 3.838 5.853 1,8% 1,2% 1,4%
TOTALE 112.711 303.226 415.937 100,0% 100,0% 100,0%
TAV. 2: INFORTUNI IN OCCASIONE DI LAVORO INDENNIZZATI PER DEVIAZIONE E SESSO IND. E SERVIZI E AGRICOLTURA - ANNO EVENTO 2011
caduta di personaperdita di controllomov. senza sforzo fis.mov. sotto sforzo fis.
rottura sorpresa, violenza
fuoriuscita elettricità, incendio 0
5 10 15 20 25 30
perdita di controllocaduta di personamov. senza sforzo fis.mov. sotto sforzo fis.
rottura sorpresa, violenza
fuoriuscita elettricità, incendio 0
5 10 15 20 25 30
MASCHI FEMMINE
(Valori%)(Valori%)
AREA
GEOGRAFICA SESSO
APPUNTI PROFESSIONALI
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ALCUNI INDICATORI DELLA QUALITÀ
DEL LAVORO
Si è svolta nei giorni 20 e 21 febbraio l’XI conferenza di stati- stica “Conoscere il presente, progettare il futuro”, durante la quale si è sottolineato come la statistica non debba più servire a misurare unicamente il passa- to, ma debba essere in grado di misurare rischi ed opportunità per aiutare i decisori basandosi su analisi di scenario, da realiz- zarsi anche grazie alla condivi- sione dei dati (Open data).
Grande spazio è stato dato ad un progetto promosso dall’Istat, in collaborazione con il Cnel, al fine di misurare e valutare il progresso della società italiana mediante grandezze non solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale: si tratta del Bes, benessere equo e soste- nibile. Sono stati identificate 12 dimensioni del benessere rile- vanti per il nostro paese e sele- zionati 134 indicatori per misu- rare i domini identificati.
Di particolare interesse per l’Inail risulta la quinta dimensio- ne “Lavoro e conciliazione dei tempi di vita”, a cui ha contri- buito in merito alla costruzione di uno degli attuali 15 indicato- ri denominato “Tasso di infortu- ni mortali e inabilità permanen- te”, presente fino al livello regionale a partire dal 2001. Il
tasso è costruito rapportando il numero di infortuni mortali e inabilità permanente al totale occupati (al netto di alcune categorie, ad esempio le forze armate).
Un altro indicatore atto a misu- rare la qualità dell’occupazione femminile in funzione della pos- sibilità di conciliazione tra vita lavorativa e privata è quello espresso dal rapporto tra tasso
di occupazione delle donne di 25-49 anni con almeno un figlio in età 0-5 anni e il tasso di occu- pazione delle donne di 25-49 anni senza figli. A questi indica- tori si aggiunge l’indice di asim- metria del lavoro familiare che descrive la divisione dei carichi di lavoro domestico e di cura tra i partner con l’obiettivo di rile- vare disuguaglianze di genere.
(Liana Veronico)
TAV. 3: MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIA- TE PER SESSO - TUTTE LE GESTIONI
ANNI MANIFESTAZIONE 2007-2011
2007 2008 2009 2010 2011
0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000
Femmine Maschi
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TASSO DI OCCUPAZIONE PER AREA GEOGRAFICA E SESSO - ANNI 2004 - 2011
Nord Maschi 75,0 75,1 75,9 76,3 76,2 74,5 73,8 73,8
Femmine 54,9 55,1 56,4 56,8 57,5 56,5 56,1 56,6
Totale 65,0 65,2 66,2 66,7 66,9 65,6 65,0 65,2
Centro Maschi 71,9 71,4 72,9 73,0 73,0 72,1 71,4 70,7
Femmine 50,2 50,8 51,3 51,8 52,7 52,0 51,8 51,7
Totale 60,9 61,0 62,0 62,3 62,8 61,9 61,5 61,1
Mezzogiorno Maschi 61,8 61,9 62,3 62,2 61,1 59,0 57,6 57,4
Femmine 30,7 30,1 31,1 31,1 31,3 30,6 30,5 30,8
Totale 46,1 45,8 46,6 46,5 46,1 44,6 43,9 44,0
Fonte: Istat
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L’OSSERVATORIO STATISTICO
a cura di Adelina Brusco
LA PRODUZIONE INAIL
GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO
INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Dicembre 2011 32.027 2.795 34.822
Dicembre 2012 28.039 2.353 30.392
Variazione % -12,45 -15,81 -12,72
Gen. 2011 - Dic. 2011 437.850 37.544 475.394 Gen. 2012 - Dic. 2012 386.852 34.284 421.136
Variazione % -11,65 -8,68 -11,41
(1)Per data di definizione.
Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012
0 500 1000 1500 2000 2500
TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012
0 300 600 900
TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012
0 40 80 120 160
TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Dicembre 2011 2.144 316 2.460
Dicembre 2012 1.961 268 2.229
Variazione % -8,54 -15,19 -9,39
Gen. 2011 - Dic. 2011 28.433 3.892 32.325
Gen. 2012 - Dic. 2012 25.343 3.494 28.837
Variazione % -10,87 -10,23 -10,79
(2)Per data di erogazione.
RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Dicembre 2011 604 107 711
Dicembre 2012 504 79 583
Variazione % -16,56 -26,17 -18,00
Gen. 2011 - Dic. 2011 7.590 1.228 8.818
Gen. 2012 - Dic. 2012 6.962 1.168 8.130
Variazione % -8,27 -4,89 -7,80
(3)Per data di costituzione della rendita.
RENDITE A SUPERSTITI (4)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Dicembre 2011 113 10 123
Dicembre 2012 107 7 114
Variazione % -5,31 -30,00 -7,32
Gen. 2011 - Dic. 2011 1.461 164 1.625
Gen. 2012 - Dic. 2012 1.297 185 1.482
Variazione % -11,23 12,80 -8,80
(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).
Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012
0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000
TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA