P5_TA(2002)0137
Risultati del Consiglio europeo di Barcellona del 15 e 16 marzo 2002
Risoluzione del Parlamento europeo sui risultati del Consiglio europeo di Barcellona del 15 e 16 marzo 2002
Il Parlamento europeo,
– vista la comunicazione della Commissione "La strategia di Lisbona - produrre il
cambiamento" COM(2002) 14 e gli altri 21 documenti del Consiglio e della Commissione presentati alla Consiglio europeo,
– vista la sua risoluzione del 28 febbraio 20021 sulla strategia per la piena occupazione e l'inclusione sociale in preparazione del Vertice di primavera 2002 di Barcellona: il processo di Lisbona e la via da percorrere (2001/2196),
– vista la sua risoluzione del 28 febbraio 20022 sulla strategia di sviluppo sostenibile in vista del Consiglio europeo,
– viste la sua raccomandazione al Consiglio del 13 dicembre 2001 sulla crisi in Medio Oriente3, nonché la sua risoluzione del 7 febbraio 2002 sulla situazione in Medio Oriente4,
– viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo,
A. considerando che la finalità del Consiglio europeo di primavera di esaminare i progressi compiuti nell'ambito della strategia decennale di modernizzazione decisa nel marzo 2000 a Lisbona e completata con una dimensione ambientale nel giugno 2001 a Göteborg, nonché di dare un impulso politico ai settori prioritari concordati per il prossimo anno, I. La strategia di Lisbona
Contesto politico ed economico generale
1. accoglie favorevolmente il risultato globale del Consiglio europeo di Barcellona a seguito dell'esame della strategia di Lisbona svolto lo scorso anno a Stoccolma; ribadisce che il policy mix di Lisbona che prevede una riforma economica, la piena occupazione, una coesione sociale e uno sviluppo sostenibile a reciproco sostegno dovrebbe essere
mantenuto sotto forma di significativi progressi in tutti questi settori in occasione di ogni Vertice di primavera;
2. accoglie con favore il fatto che il Consiglio europeo abbia rinviato le sue conclusioni sul Vertice mondiale relativo allo sviluppo sostenibile al Consiglio europeo di Siviglia del
1 P5-TA(2002)0079.
2 P5-TA(2002)0081.
3 "Testi approvati" in tale data, punto 7.
4 P5-TA(2002)0054.
giugno 2002, per consentire piene consultazioni a livello UE sulla comunicazione recentemente adottata dalla Commissione dal titolo "Verso un partenariato globale per uno sviluppo sostenibile" (COM(2002) 82); chiede che le istituzioni dell'Unione si preparino nel migliore dei modi a questo appuntamento e si impegna a svolgere sul tema un ampio dibattito durante la tornata di maggio 2002;
3. accoglie favorevolmente l'iniziativa della Presidenza spagnola di includere i paesi
candidati nella strategia di Lisbona e si attende la loro inclusione nella relazione di sintesi della Commissione per il riesame del prossimo anno;
4. nel realizzare queste riforme di modernizzazione, insiste sull'importanza di mantenere i valori del modello sociale europeo, evitando nel contempo interventi statali che creano dipendenza e riconoscendo che i sistemi di previdenza sociale saranno rafforzati dal ricorso al "metodo aperto di coordinamento"; plaude all'impegno del Consiglio sul pieno impiego e al confermato obiettivo di creare nuovi posti di lavoro e di migliore qualità;
sottolinea che il miglioramento della qualità del lavoro fornirà un importante contributo allo sviluppo sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale;
5. si compiace della riconferma da parte del Consiglio europeo dell'importanza della ratifica del protocollo di Kyoto e della sua entrata in vigore prima del Vertice mondiale per lo sviluppo sostenibile di Johannesburg; ritiene che l'UE dovrebbe compiere maggiori sforzi per dare attuazione alla strategia di sviluppo sostenibile stabilita in occasione del
Consiglio europeo di Göteborg nella prospettiva di raggiungere un equilibrio tra le sue dimensioni economica, sociale e ambientale e dovrebbe pertanto pervenire ad un accordo su misure concrete, come un calendario in materia di interventi, obiettivi, ulteriori
indicatori e azioni di seguito; chiede nuovamente che si compiano i più ampi preparativi nell'ambito delle istituzioni UE, compresa una piena partecipazione del Parlamento europeo, per il seguito dei processi di Lisbona e Göteborg, nonché in preparazione del Vertice mondiale per lo sviluppo sostenibile che si svolgerà a Johannesburg; a tale proposito, esprime le sue più vive preoccupazioni per il programma USA sul cambiamento climatico e ribadisce il proprio impegno nei confronti del processo di Kyoto;
6. ritiene che vi sia la tendenza crescente a creare aspettative troppo ampie in termini di risultati da realizzare da un vertice all’altro e ritiene che l’accento vada posto sul conseguimento di obiettivi reali e raggiungibili per favorire la crescita economica in Europa;
Conservare lo slancio
7. ritiene che l'imminente ripresa mondiale offra una grande opportunità per rafforzare il coordinamento delle politiche economiche e ribadire una strategia di politica economica ben definita, basata sulla crescita e su politiche macroeconomiche orientate verso la stabilità nonché su progressi continui di riforma economica; riconosce la necessità di rafforzare la politica economica e degli investimenti su scala europea al fine di favorire gli investimenti pubblici e privati e l’occupazione grazie ad un giustificato coordinamento economico;
8. accoglie favorevolmente l'impegno del Consiglio europeo per il patto di stabilità e di crescita; si aspetta che gli Stati membri mettano in atto le necessarie riforme al fine di raggiungere l'obiettivo a medio termine di un saldo di bilancio prossimo al pareggio o
positivo entro il 2004;
9. per affrontare l'importante sfida dell'invecchiamento della popolazione, appoggia
l'esortazione del Consiglio ad accelerare la riforma dei sistemi pensionistici per garantire che essi siano finanziariamente sostenibili e, nel contempo, conseguano i loro obiettivi sociali; ritiene che sia necessaria una nuova strategia di natura multidisciplinare e chiede pertanto che, quando la Commissione e il Consiglio elaboreranno la loro relazione congiunta sui sistemi pensionistici per il Consiglio europeo di primavera del 2003, il Parlamento venga pienamente associato; prende atto dei primi passi del Consiglio europeo volti a scoraggiare il prepensionamento e ad accrescere le opportunità per i lavoratori anziani di rimanere sul mercato del lavoro;
10. ribadisce che il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona per quanto concerne i tassi di occupazione e un'economia europea basata sulla conoscenza costituisce un elemento chiave della strategia; evidenzia che le riforme devono portare a migliori posti di lavoro al fine di creare un’economia basata sulla conoscenza, e che sono quindi necessari
sostanziali investimenti nelle persone e nel loro potenziale, in particolare in materia di istruzione, formazione e apprendimento lungo tutto l’arco della vita;
11. accoglie favorevolmente il riconoscimento del ruolo delle PMI quali principali motori dell'innovazione, ma fa notare al Consiglio europeo che la responsabilità della messa in atto di quasi tutti i punti d'azione contenuti nella Carta europea delle piccole imprese ricade sugli Stati membri;
Politiche attive verso la piena occupazione
12. riconoscendo che in alcuni Stati membri la riforma di un mercato del lavoro rigido verso un mercato del lavoro più flessibile, equilibrato e stabile si è purtroppo trascinata per troppo tempo, accoglie favorevolmente l'intenzione del Consiglio europeo di riesaminare gli orientamenti in materia di occupazione e le misure volte a migliorare la qualità della formazione professionale; insiste affinché, dovendo essere i progressi economici e sociali di reciproco sostegno, tali riforme siano ottenute in stretta cooperazione con le parti sociali; prende atto della volontà espressa di un maggiore coinvolgimento dei lavoratori nei cambiamenti che li riguardano; chiede al Consiglio europeo di Siviglia di sancire un nuovo strumento BEI in materia di singoli conti di apprendimento/progetti di
apprendimento lungo tutto l’arco della vita;
13. ricorda che il Consiglio "Occupazione e politica sociale" del 7 marzo 2002 aveva
sottolineato la necessità di continuare ad operare in favore della parità fra uomini e donne, sviluppando nuove misure che facilitino l'accesso e la permanenza di uomini e donne sul mercato del lavoro, e aveva chiesto nuove misure volte a conciliare la vita familiare e lavorativa, in particolare attraverso la creazione di servizi per la cura dell'infanzia e delle altre persone a carico; accoglie pertanto con favore le conclusioni del Consiglio europeo di Barcellona, che ha invitato gli Stati membri a fornire, in linea con i loro sistemi nazionali, specifiche prestazioni di assistenza all'infanzia entro il 2010;
Collegare le economie europee
14. ritiene che il processo di liberalizzazione in corso, che estenderà la competizione nelle industrie di rete, possa e debba essere completato nel pieno rispetto di servizi d'interesse generale di alta qualità e di elevati livelli di sicurezza; si compiace quindi delle decisioni
fondamentali concordate a Barcellona per garantire servizi pubblici di alta qualità nell’Unione europea, quale elemento di fondamentale importanza per i cittadini e per la coesione territoriale e sociale;
15. accoglie favorevolmente l'accordo raggiunto nel settore dell'energia e attende la reazione del Consiglio alla prima lettura del Parlamento europeo per quanto riguarda l'apertura dei mercati dell'energia elettrica e del gas; si attende che il prossimo Consiglio europeo fissi una data per l'apertura dei mercati dell'energia agli utenti domestici; ritiene che il
completamento del mercato interno e le ulteriori liberalizzazioni in settori fondamentali come l’energia non costituiscono un fine a se stante, ma possono essere uno strumento per conseguire una forma di crescita più competitiva, qualitativa e sostenibile con servizi migliori, più economici e più efficaci per i cittadini;
16. ribadisce l'importanza del progetto GALILEO e si compiace per il ruolo svolto dalla Presidenza spagnola e dalla Commissione nel compiere un'importante passo avanti per quanto concerne questo ambizioso progetto; sollecita gli Stati membri ad avviare rapidamente l’attività preparatoria per recuperare il tempo perduto;
17. accoglie favorevolmente i progressi compiuti nella creazione del Cielo unico entro il 2004, che garantirà uno spazio aereo europeo altamente efficiente, nonché un livello di capacità rispondente alla domanda degli utenti;
18. appoggia il sostegno dato alla rapida attuazione del secondo pacchetto ferroviario volto all'apertura graduale alla concorrenza della fornitura di servizi, nonché di altre reti e modalità di trasporto;
19. prende atto del modo in cui la Presidenza spagnola ha accelerato l'integrazione dei mercati finanziari e ottenuto tutti i benefici di un'efficace canalizzazione del risparmio, riducendo i costi di accesso ai capitali per incentivare gli investimenti nell'Unione europea;
20. ribadisce la sua convinzione che l'accordo raggiunto per quanto riguarda le proposte Lamfalussy consentirà il raggiungimento degli obiettivi e il rispetto delle scadenze del piano d'azione per i servizi finanziari; a questo proposito, si attende di ricevere quanto prima la posizione comune del Consiglio sui regimi pensionistici aziendali;
21. accoglie favorevolmente il rilancio dell'iniziativa e-Europe attraverso un piano d'azione e- Europe 2005 destinato ai cittadini e alle imprese; al fine di sbloccare il lento avvio del commercio elettronico, ritiene che debba essere conferita priorità alla trasposizione della legislazione quadro dell'Unione europea, favorendo l'introduzione delle reti a banda larga e misure volte a rafforzare la concorrenza e assicurando transazioni in linea sicure e la sicurezza delle reti;
Un'economia competitiva basata sulla conoscenza
22. elogia il Consiglio europeo per aver deciso di incrementare la spesa globale in materia di R&S e innovazione, con l'obiettivo di avvicinarsi al 3% del PIL entro il 2010; si attende un ulteriore rafforzamento dei legami tra la ricerca e l'innovazione finanziate dall'UE nelle imprese, ad esempio nell'ambito delle tecnologie pulite;
23. ritiene che il Consiglio europeo avrebbe potuto andare oltre nel sostenere la tempestiva
proposta della Commissione per un piano d'azione sulle scienze della vita e la biotecnologia, che riconosce l'emergere di questioni ambientali ed etiche; deplora
vivamente che non siano stati rispettati i termini per l'adozione del brevetto comunitario e l'aggiornamento delle norme sugli acquisti pubblici ed auspica che non vi siano ulteriori ritardi nella loro finalizzazione;
24. ammonisce, sulla via stabilita per sviluppare sistemi educativi nazionali a tutti i livelli, contro un eccessivo accento sulle competenze professionali, a scapito di altri obiettivi educazionali come l'educazione civica, le competenze sociali, l'apprendimento di lingue straniere e la comprensione delle culture;
Miglioramento dei metodi di lavoro
25. accoglie con favore l'impegno del Consiglio europeo di proporre una soluzione, entro il Consiglio europeo di Siviglia, al grave problema dei metodi di lavoro del Consiglio, incluso il mancato mantenimento, da parte di altre formazioni del Consiglio, di impegni da esso assunti e scadenze da esso stabilite;
26. invita il Parlamento, il Consiglio e la Commissione, nell'evidenziare la propria
disponibilità a far fronte alla propria responsabilità legislativa e ad operare rapidamente, ad unirsi per decidere una serie di orientamenti per una maggiore efficienza e trasparenza nel processo legislativo europeo;
27. ritiene che tali discussioni debbano estendersi alla revisione del metodo aperto di coordinamento tra gli Stati membri in settori quali le pensioni, l'assistenza sanitaria e l'istruzione, per garantire che il Parlamento europeo sia pienamente associato al lavoro del Consiglio e della Commissione in tali settori;
28. invita il Consiglio europeo a prendere le mosse dai risultati del Consiglio europeo di Barcellona e a riconoscere la necessità che le istituzioni comunitarie cooperino
reciprocamente e con i paesi candidati, affinché in futuro la strategia politica annuale, la strategia di Lisbona e i relativi orientamenti siano reciprocamente collegati;
29. si compiace del sostegno fornito dal Consiglio europeo al dialogo politico con il Parlamento europeo; al riguardo, attende con urgenza la costituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale su una migliore regolamentazione del metodo di lavoro prima della presentazione del piano di azione della Commissione;
30. accoglie positivamente l'iniziativa del Segretario generale del Consiglio sig. Javier Solana di prendere, d'accordo con il Presidente del Consiglio, tutti gli opportuni contatti con i membri del Consiglio europeo nella prospettiva di presentare una relazione al Consiglio europeo di Siviglia nel giugno 2002, che proponga misure specifiche per migliorare l'efficacia del Consiglio ed assicurare una maggiore trasparenza del processo legislativo;
II. Altre questioni
Medio Oriente
31. si compiace per i termini della dichiarazione del Consiglio europeo di Barcellona sul Medio Oriente, che rispecchia la propria diagnosi sulla gravità della situazione; chiede un immediato cessate il fuoco e la fine di ogni forma di violenza, essendo persuaso che non
vi sia soluzione militare al conflitto e che solo il negoziato e il dialogo possano riportare la pace e la sicurezza nella regione;
32. si compiace, insieme al Consiglio europeo, della risoluzione 1397 approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nonché dell'iniziativa presentata dal principe ereditario Abdallah d'Arabia Saudita; ribadisce la propria disponibilità a fungere da intermediario con gli altri interlocutori internazionali, la Lega araba, i paesi della regione, gli Stati Uniti, le Nazioni Unite e la Russia;
33. esorta pertanto le autorità israeliane e palestinesi a passare ad una nuova fase sia accettando osservatori internazionali e avviando nuovi negoziati sulla base della
risoluzione 1397 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e della recente iniziativa dell'Arabia Saudita che lottando contro il terrorismo e la violenza indiscriminata nei confronti dei civili;
34. ribadisce la sua richiesta per un immediato ed effettivo ritiro dell’esercito israeliano dai territori sotto il controllo dell’Autorità palestinese e la cessazione delle esecuzioni sommarie; invita l’Autorità palestinese ad assumersi piena responsabilità per la lotta al terrorismo; esorta Israele ad abolire le misure di isolamento nei confronti del popolo palestinese, a congelare gli insediamenti e a rispettare la quarta Convenzione di Ginevra;
35. esprime infine la sua disponibilità e il proprio sostegno all'iniziativa adottata dal suo Presidente di offrire la sede del Parlamento europeo come forum di pace e incontro tra Shimon Peres e Yasser Arafat;
Serbia e Montenegro
36. si compiace dell’accordo concluso il 14 marzo 2002 a Belgrado tra i leader della Serbia e del Montenegro sul principio di un'unica entità costituzionale per la Serbia e il
Montenegro, raggiunto grazie alla mediazione dell'Alto rappresentante del PESC; esprime il proprio auspicio che l’attuazione di questo accordo costituisca un decisivo contributo alla stabilità della regione; concorda con il Consiglio europeo sul sostegno all’attuazione dell’accordo attraverso il processo di stabilizzazione e di associazione nel pieno rispetto della politica di condizionalità;
Zimbabwe
37. esprime il proprio accordo con il Consiglio europeo secondo cui queste elezioni non si possono considerare libere e regolari; denuncia il governo dello Zimbabwe quale responsabile delle massicce irregolarità che si sono prodotte; si congratula con la sua popolazione per il comportamento civile, pacifico e democratico che ha dimostrato ed evidenzia la propria preoccupazione per la minacciata violazione dei diritti civili e politici; ritiene che l'Unione europea non possa abbandonare questo paese a se stesso e debba compiere gli sforzi necessari per aiutare lo Zimbabwe ad avviarsi sulla via della democrazia e dello Stato di diritto;
Monterrey
38. esprime la propria soddisfazione, in vista della Conferenza di Monterrey, per l'accordo concluso dai ministri degli Affari esteri per quanto riguarda l'aiuto allo sviluppo ma ricorda che, anche se questo obiettivo di giungere a una percentuale media dello 0,39%
del PIL a livello UE per il 2004 è un primo passo importante, l'impegno assunto è quello di portare l'aiuto allo sviluppo allo 0,7% del PIL, in linea con l'obiettivo fissato dall'ONU;
Gibilterra
39. si compiace del rilancio del processo su Gibilterra avviato a Bruxelles nel 1984; sostiene gli sforzi dei governi britannico e spagnolo volti a concludere un accordo prima
dell’estate del 2002 ed invita la Commissione ad esperire le eventuali modalità in cui l’UE potrebbe consolidare l'eventuale accordo raggiunto;
°
° °
40. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio europeo, alla Commissione, al Consiglio nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dei paesi candidati.