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2022 le mostre da non perdere: da Canova a Klimt, passando per i Surrealisti

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Academic year: 2022

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2022 le mostre da non perdere: da Canova a Klimt, passando per i Surrealisti

Il 2022, a parte qualche scossone di gennaio, sembra che possa essere sempre più definito come l’anno della ormai famosa

“ripartenza”. Dopo tanto buio arriva la luce e, a giudicare dal palinsesto delle mostre d’arte, sembra che il 2022 voglia essere considerato come l’anno della bellezza, della grazia e dell’eleganza. Infatti già Schumann dichiarava che il dovere dell’artista è quello di mandare luce dentro le tenebre dei cuori degli uomini. Ecco quindi raccolte, in un simbolico viaggio che percorre tutta l’Italia, una selezione delle migliori mostre appena iniziate o in arrivo quest’anno.

Maier, a Torino

Da oggi 9 febbraio e fino al 26 giugno, le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospitano la mostra di Vivian Maier. 250 scatti di una delle più grandi esponenti della cosiddetta street photography. Un documento recente sui cambiamenti sociali attraverso la strada e la vita che anima i quartieri popolari in Europa e negli Stati Uniti. Più un repertorio inedito di scatti realizzati dall’artista proprio a Torino nel 1959.

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© Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY.

Tiziano, Henri Cartier-Bresson e Chagall le mostre a Milano

Parte dal 23 febbraio 2022 la mostra a Palazzo Reale di Milano Tiziano e l‘immagine della donna nel Cinquecento Veneziano. Questa mostra parla della donna dipinta da Tiziano e dai suoi contemporanei. Parla di bellezza, eleganza e sensualità, e del ruolo tutto particolare che la loro rappresentazione acquistò nella Venezia del Cinquecento. Circa un centinaio le opere esposte di cui 47 dipinti, 16 di Tiziano, molti dei quali in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna. A questi si aggiungono sculture, oggetti di arte applicata, una creazione omaggio di Roberto Capucci a Isabella d’Este (1994), libri e grafica.

L’esposizione, afferma la curatrice , aspira a riflettere sul ruolo dominante della donna nella pittura veneziana del XVI secolo, che non ha eguali nella storia della Repubblica o di altre aree della cultura europea del periodo. Veneri e figure mitologiche affolleranno le 8 sezioni del percorso che indagherà l’ampio spettro di tematiche legate all’immagine femminile e i diversi approcci di Tiziano oltre che di Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Veronese e Tintoretto

Tiziano, Tarquinio e Lucrezia, 1570-1576. Olio su tela. Vienna, Akademie der bildenden Künste.

China 1948-49 sarà al centro di un’interessantissima mostra al MUDEC di Milano, dal 18 febbraio al 3 luglio 2022. Il lavoro di Henri Cartier Bresson, il maestro della fotografia e fondatore dell’agenzia Magnum, con Robert Capa e Chim Seymour, documenta due momenti chiave nella storia della Cina. La caduta del partito Kuomintang e l’istituzione del regime comunista. Un reportage che segna una svolta nella storia del fotogiornalismo mondiale. Oltre 100 le stampe originali e una raccolta di documenti e materiali d’archivio. In esposizione anche il reportage realizzato, sempre in Cina, nel 1958. Un documento sugli esiti della Rivoluzione e dell’industrializzazione forzata delle regioni rurali.

Dal 16 marzo e fino al 31 luglio, sempre al MUDEC prenderà il via Marc Chagall. Una storia di due mondi con oltre 100 opere provenienti dalla straordinaria collezione dell’Israel Museum di Gerusalemme, nata grazie alle donazioni della famiglia e degli amici di Chagall.

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Canova le mostre di Rovereto, Bassano e Treviso

Fino al 18 aprile 2022, al Mart di Rovereto, è possibile visitare la mostra Canova tra innocenza e peccato. In occasione del secondo centenario della morte dell’artista, una grande esposizione esplora l’attualità della sua opera nei linguaggi contemporanei, dalla fotografia alle esperienze scultoree più recenti, mettendo in luce nessi, dialoghi, continuità e contrapposizioni. Il vero protagonista è il corpo, in un allestimento nel quale predominano il bianco e il nero.

Antonio Canova, Ninfa dormiente, 1820. Museo Gypsotheca, Possagno.

Il Museo Civico di Bassano del Grappa festeggia la rinascita della “coppiera degli Dei”: Ebe, il celebre gesso dello scultore di Possagno andato in pezzi in seguito al bombardamento su Bassano nel 1945, è stato ricomposto. E si può ammirare in tutta la sua grazia e fiorente bellezza in una mostra aperta fino al 30 maggio. Per più di 70 anni i frammenti sono stati conservati nei depositi dei Musei Civici. Solo la recente messa a punto di nuove tecnologie ha reso possibile il restauro.

Dal 25 marzo 2022, anche la città di Treviso rende omaggio allo scultore con L’Ottocento svelato. Da Canova al Romanticismo storico, una mostra al Museo Balio che riunirà importanti opere del maestro di Possagno e il meglio della ricchissima raccolta d’arte ottocentesca dei Civici Musei.

Vasilij Kandinskij a Rovigo

Wassily Kandinsky, Improvvisazione 11, 1910. St. Petersburg, Russian State Museum. Scala.

A Palazzo Roverella di Rovigo, fino al 26 giugno 2022 Vasilij Kandinskij. L’obiettivo dei curatori di questa mostra è quello di mettere in luce “ le costanti che, dai primi anni del Novecento fino alla fine, hanno contraddistinto il suo modo personalissimo di dipingere”. Spazio dunque alla ricerca di un’autenticità interiore, alla volontà di creare un mondo visivo nuovo e libero. In evidenza il legame con l’arte popolare russa, in particolare con le espressioni creative dei popoli della Siberia.

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Attraverso una scelta di opere i visitatori potranno seguire Kandinsky in tutte le sue tappe fondamentali: dagli esordi a Monaco di Baviera all’approdo a Murnau, oltre al passaggio dalla figurazione all’astrazione e, ovviamente,l’esperienza del “Cavaliere azzurro”.

La magia dei Surrealisti in mostra a Venezia

Dal 9 aprile al 26 settembre al Museo Peggy Guggenheim di Venezia va in scena Surreallismo e magia. La modernità incantata.

Nata dalla collaborazione tra la Collezione Peggy Guggenheim e il Museum Barberini, è la prima mostra internazionale ad affrontare l’interesse dei surrealisti per la magia, l’esoterismo, la mitologia e l’occulto. Con una sessantina di opere l’esposizione offre un’ampia ed esaustiva panoramica del Surrealismo nel suo complesso. Prende, inoltre, in esame gli innumerevoli modi in cui la magia e l’occulto ne hanno caratterizzato lo sviluppo, dalla Pittura metafisica di Giorgio de Chirico all’iconico dipinto di Max Ernst La vestizione della sposa, del 1940, per arrivare all’immaginario occulto delle ultime opere di Leonora Carrington e Remedios Varo.

Donatello e il Rinascimento a Firenze

Dal 19 marzo al 31 luglio a Palazzo Strozzi e ai Musei del Bargello di Firenze, Donatello, il Rinascimento racconterà l’intero percorso del più grande scultore quattrocentesco. Il progetto nasce come una celebrazione di Donatello in dialogo con musei, collezioni e istituzioni di Firenze e di tutto il territorio italiano oltre che tramite fondamentali collaborazioni internazionali. L’intento è quello di allargare la riflessione su questo maestro nel tempo e nello spazio, nei materiali, nelle tecniche e nei generi, e ad abbracciare finalmente le dimensioni dell’universo donatelliano. In collaborazione con la Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst dei Musei Statali di Berlino e il Victoria and Albert Museum di Londra.

Roma ospita Klimt

A Palazzo Braschi, con l’esposizione Klimt. La Secessione e l’Italia l’artista austriaco torna a Roma, dove 110 anni fa, dopo aver partecipato con una sala personale alla Biennale di Venezia del 1910, fu premiato all’Esposizione Internazionale dʼ Arte del mostra ripercorre le tappe dell’intera parabola artistica di Gustav Klimt, ne sottolinea il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indaga sul suo rapporto con l’Italia, narrando dei suoi viaggi e dei suoi successi espositivi.

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Klimt e gli artisti della sua cerchia sono rappresentati da oltre 200 opere tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture. La mostra propone opere iconiche di Klimt come la famosissima Giuditta I, Signora in bianco, Amiche I (Le Sorelle) (1907) e Amalie Zuckerkandl (1917-18). Sono stati anche concessi prestiti del tutto eccezionali, come La sposa (1917-18), che per la prima volta lascia la Klimt Foundation, e Ritratto di Signora (1916-17), trafugato dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato nel 2019.

Warhol e Banksy a Catania

Fino al 2 giugno 2022 al Palazzo della Cultura di Catania si può ammirare un dialogo insolito tra Warhol e Banksy. Un confronto tra due artisti e due personalità apparentemente distanti: il favoloso mondo di Andy Warhol, l’artista più fotografato al mondo, contro l’anonimo Banksy che non ha mai posato per una foto. Da una parte, dunque, Warhol e le sue opere divenute un prodotto di consumo e il suo nome un vero e proprio brand, e dall’altra Banksy grande esperto di comunicazione che continua a far parlare di sé trasformando il vandalismo di strada in un evento internazionale da prima pagina. Ormai un brand di successo riconosciuto in tutto il mondo, e non solo in quello dell’arte. Banksy, come Warhol, diventato un vero e proprio marchio come la Coca-Cola o la Nike.

Due artisti le cui più celebri opere mai realizzate sono loro stessi: “Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti” diceva Warhol e Banksy risponde: “Ognuno nella vita avrà 15 minuti di anonimato”. Figure geniali, capaci di creare un cocktail potente di celebrità, satira e voyerismo e che hanno saputo trasformare la loro arte in un evento straordinario.

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