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Premio Internazionale Bonifacio VIII. III Edizione 2005 BIOGRAFIA:

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Premio Internazionale Bonifacio VIII III Edizione 2005

BIOGRAFIA:

Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, Gran Cancelliere della Pontificia

Università Gregoriana, è nato l'11 ottobre 1939 a Bródki in Polonia, nell'Arcidiocesi di Poznań. È il terzo dei quattro figli di Stanislao e Giuseppina Stawińska. Dopo gli studi filosofici-teologici compiuti nel Seminario arcivescovile di Poznań, è stato ordinato sacerdote il 27 maggio 1963.

Per tre anni ha lavorato nella parrocchia di Cristo Re a Poznań. Nel 1966 ha iniziato gli studi di Diritto Canonico nella Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove ha conseguito nel 1968 la licenza in Diritto Canonico, premiata con medaglia d'oro, e nel 1972 il dottorato, parimenti premiato con medaglia d'oro. Nella Pontificia Università Gregoriana c'era infatti l'usanza che in ogni Facoltà, al conseguimento dei titoli accademici, fra gli studenti che avevano ottenuto il massimo dei voti (summa cum laude), uno ricevesse in premio una medaglia d'oro.

La sua tesi dottorale, scritta in lingua latina, è stata pubblicata l'anno successivo: «De exclusione indissolubilitatis ex consensu matrimoniali eiusque probatione» (M. D'Auria Editore, Napoli, 1973, pp. 200). Due anni dopo ha concluso il corso triennale presso lo «Studio Rotale»

e ha ottenuto il diploma di Avvocato Rotale. Durante il periodo degli studi romani ha frequentato corsi linguistici in Germania e in Francia e ha svolto attività pastorale in diverse parrocchie in Germania e in Italia. Dall'ottobre 1972 fino al 15 novembre 1999 il suo lavoro principale è stato

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quello nel Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica: 1972-1977 facente funzioni di Notaio;

1977-1980 facente funzioni di Cancelliere; 1980-1982 Cancelliere; 1982-1998 Segretario; dal 5 ottobre 1998 al 15 novembre 1999 Prefetto. Nel frattempo il 6 dicembre 1977 è stato nominato Cappellano di Sua Santità. Il 21 dicembre 1982 è stato nominato Vescovo titolare di Agropoli e il 6 gennaio 1983 ha ricevuto l'ordinazione episcopale dalle mani di Giovanni Paolo II. Il 16 dicembre 1991 è stato elevato alla dignità arcivescovile (la sede titolare di Agropoli è stata «pro illa vice» elevata a sede titolare arcivescovile). Il 15 novembre 1999 è stato nominato da

Giovanni Paolo II Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica. Dalla stessa data - in quanto Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica - è Gran Cancelliere della Pontificia Università Gregoriana e del consociato Pontificio Istituto Biblico, nonché Gran Cancelliere del Pontificio Istituto di Musica Sacra; Gran Cancelliere del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana; Gran Cancelliere del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica;

Patrono del Pontificio Istituto Superiore di Latinità o Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche (nella Pontificia Università Salesiana). È Presidente della Pontificia Opera delle Vocazioni Sacerdotali; Presidente della Commissione Interdicasteriale Permanente per la Formazione dei candidati agli Ordini Sacri; Presidente della Commissione Interdicasteriale Permanente per una Distribuzione più equa dei Sacerdoti nel mondo. Diversi gli incarichi svolti negli anni presso la Curia Romana nonché nel campo universitario. Nel 1982 ha fatto parte della Commissione, composta da sette persone, che con il Santo Padre hanno studiato il progetto del nuovo Codice di Diritto Canonico; negli anni 1983-1985 ha fatto parte anche della Commissione per la riforma della Curia Romana; negli anni 1983-1998 è stato membro della Commissione Disciplinare della Curia Romana; dal 1988 al 1999 è stato Presidente della Commissione per gli Avvocati della Santa Sede e quelli presso la Curia Romana. Il 7 giugno 1998, come Inviato Speciale del Santo Padre, ha consacrato a suo nome la prima chiesa cattolica in Almaty, in Kazakhstan. Dal 5 ottobre 1998 al 15 novembre 1999 è stato Presidente della Corte di Cassazione della Città del Vaticano. Riguardo alla sua attività universitaria, nel periodo 1974-1982 ha collaborato con il P.

Prof. Ignacio Gordon nell'organizzare corsi internazionali, chiamati «Renovationis canonicae pro iudicibus» presso la Pontificia Università Gregoriana. Tra il 1975 e il 1999 è stato primo Docente, e dal 1983 Professore Invitato, nella Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Gregoriana di Roma, tenendovi corsi speciali di diritto matrimoniale e processuale canonico. Tra il 1980 e il 1984 ha insegnato diritto amministrativo canonico alla Pontificia

Università Lateranense di Roma. Dal 1986 al 1998 è stato professore dello Studio Rotale, dove ha insegnato la giustizia amministrativa canonica. Ha tenuto importanti conferenze o relazioni durante Congressi o Convegni nazionali e internazionali in diversi centri di studio di varie Nazioni e, tra queste: Italia, Polonia, Francia, Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Austria, Spagna, Svizzera, Malta, Croazia, Canada, Stati Uniti d'America, Brasile, Argentina, Russia, Bielorussia. Ha pubblicato i seguenti libri: De exclusione indissolubilitatis ex consensu matrimoniali eiusque probatione, M. D'Auria Editore, Napoli, 1973, pp. 200;

Documenta recentiora circa rem matrimonialem et processualem, vol. I (insieme con I. Gordon), Roma 1977; vol. II, Roma 1980; Študie z procesného kanonického práva, Spišská Kapitula (Slovacchia) 1995, pp. 244; Filozofia prawa w nauczaniu Jana Pawła II, Poznań 1996; Postup pri preložení a odvolaní farára, Bratislava; Tanulmányok az egyházi házasság-és perjogról, Budapest 2000. È coautore di diversi altri libri. Inoltre ha curato (insieme con V. Cárcel) Dilexit iustitiam. Studia in honorem Aurelii Card. Sabattani, Città del Vaticano 1984, pp. 638. Ha scritto numerosi articoli e recensioni in riviste specializzate, negli atti di congressi o convegni nonché in diversi libri collettivi. Complessivamente la sua bibliografia, in dodici lingue (latino, polacco,

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italiano, tedesco, francese, inglese, slovacco, spagnolo, portoghese, ceco, ungherese, russo e anche neerlandese e maltese) - includendo anche le recensioni e gli scritti di carattere

divulgativo e pastorale e contando due o più edizioni dello stesso articolo come due o più pubblicazioni - supera le 550 pubblicazioni. Appartiene alla redazione di diverse riviste di diritto canonico; è membro di numerose associazioni scientifiche canonistico. È postulatore della Causa di Canonizzazione di Edmund Bojanowski, proclamato santo da Giovanni Paolo II a Varsavia il 13 giugno 1999, e di suor Sancia (Giovanna) Szymkowiak. Numerosi sono i titoli onorifici e i premi che ha ricevuto. È cittadino onorario delle città statunitensi di Trenton e di Princeton, nel New Jersey, della città italiana di Agropoli e della città slovacca di Levoča. Nel 1998 le autorità polacche gli hanno conferito la medaglia «Polonia semper fidelis» per i meriti per la biografistica polacca. Lo stesso anno ha ricevuto il dottorato «honoris causa»

dell'Accademia di Teologia cattolica di Varsavia (divenuta nel 1999 Università «Stefan Wyszyński»). Nel 1999 ha ricevuto il dottorato «honoris causa» dell'Università Cattolica di Lublino, in Polonia. L'8 giugno 2000 ha ricevuto dal Ministero dell'educazione in Slovacchia la

«Grande Medaglia di san Gorazdo» per i meriti della propagazione della scienza nella Slovacchia e sulla Slovacchia. L'8 febbraio 2001 ha ricevuto il dottorato «honoris causa» in teologia dell'Università di Passau.

Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, Diacono di San Nicola in Carcere.

È membro:

* delle Congregazioni: per la Dottrina della Fede; per i Vescovi; per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; per l'Evangelizzazione dei Popoli;

* del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica;

* del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi;

* del Consiglio Speciale per l'Oceania del Sinodo dei Vescovi.

DISCORSO:

L’ACCADEMIA BONIFACIANA AL SERVIZIO DEL BENE DELL’UMANITÀ

Discorso in occasione del conferimento del Premio Internazionale “Bonifacio VIII”

2005, Anagni 18 marzo 2005

Eccellenza, Signor Sindaco,

Presidente e Membri dell’Accademia Bonifaciana,

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Dottor Marino della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Reverendi Sacerdoti, Signore e Signori,

1. - A nome di tutti i premiati vorrei soprattutto dire che ci sentiamo davvero onorati per il conferimento alle nostre persone del prestigioso Premio Internazionale “Bonifacio VIII”, ideato dall’Accademia Bonifaciana di questa incantevole Città di Anagni, ricca di storia e di arte nonché dotata di un fascino del tutto particolare. Esprimiamo, quindi, viva riconoscenza per questo gesto di benevolenza ed amicizia. Rivolgiamo la nostra gratitudine a quanti hanno promosso e sostenuto questa iniziativa: al Presidente dell’Accademia, Cavaliere Dottore Sante De Angelis, al Consiglio Direttivo dell’Accademia, al Comitato Scientifico del Premio, presieduto da Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Lorenzo Loppa, al Direttore Artistico, dottor Michele Marino, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come pure a tutti gli Enti patrocinatori. Ci è gradita l’occasione anche per manifestare l’apprezzamento e sincere congratulazioni all’Autore della pregevole opera scultorea, il Maestro Egidio Ambrosetti. Sempre a nome di tutti i premiati, ringrazio sentitamente pure per l’organizzazione di questa distinta celebrazione odierna. Ci sentiamo onorati dalla presenza di tante prestigiose persone. A tutti va il nostro cordiale grazie.

Personalmente poi è una vera gioia per me vedere qui il Coro del Pontificio Istituto di Musica Sacra, con il quale sono unito con vincoli del tutto particolari.

2.- In questa piacevole circostanza vorrei rilevare un aspetto che mi fa grande piacere: il conferimento della onorificenza ad un Cardinale e ad altre persone che rappresentano i valori cristiani della vita e della carità, oltre che ad eminenti personaggi della cultura e dell’ordine sociale e politico, sta a significare che l’Accademia Bonifaciana, conformemente alla sua

ispirazione storica, attribuisce una spiccata importanza al settore spirituale e morale della vita e della cultura. Per questo motivo desidero esprimere vivi rallegramenti. Si tratta, infatti, di una cosa molto importante. Il vero progresso nella realtà odierna esige più di qualsiasi altra cosa proprio lo sviluppo della vita morale e dell’etica. Senza questo, il solo sviluppo della tecnica e della ricchezza materiale - come palesemente dimostrano i fatti - conduce a guerre sempre più orribili, alle ingiustizie più dolorose, alle oppressioni più raffinate. Proprio i mezzi economici e le moderne conquiste della scienza e della tecnica hanno permesso di compiere i crimini più orrendi. Lo sviluppo della tecnica, per poter realmente servire agli uomini, esige un

proporzionato sviluppo della vita morale. “Il senso essenziale... [del] dominio dell’uomo sul mondo visibile, a lui assegnato come compito dallo stesso Creatore, - osserva Giovanni Paolo II - consiste nella priorità dell’etica sulla tecnica, nel primato della persona sulle cose, nella

superiorità dello spirito sulla materia” (Enciclica Redemptor hominis, n. 16). Altrimenti lo

sviluppo della tecnica si rivolge contro l’uomo, non rende la nostra vita più umana, non migliora i rapporti fra le persone, riduce spesso gli uomini ad essere schiavi delle cose, dei sistemi

economici, della produzione, degrada la soggettività della persona umana e disgrega la società.

Guai se l’unità dell’Europa dovesse fondarsi soltanto sull’economia e sulla tecnica e non coinvolgesse in modo sostanziale anche i valori più alti che formano le sue radici, nonché il rispetto della dignità della persona umana e la vera solidarietà. Di qui il mio sincero

apprezzamento del fatto che l’Accademia Bonifaciana - conferendoci la onorificenza - ha dimostrato sensibilità ai valori etici e spirituali della convivenza umana. Infatti, io ad esempio non sono esperto nella tecnica né nella economia o in altra materia di questo genere, ma il mio più grande desiderio e l’unico intento del mio operato è quello di contribuire al progresso

spirituale dell’umanità, avendo presente lo stupendo insegnamento di Cristo.

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3.     - Il Dottor Sante De Angelis, Presidente dell’Accademia, comunicandomi la notizia del conferimento del Premio, fra l’altro ha scritto una cosa molto significativa, e cioè che

l’Accademia “ha ideato questo Premio, unico nel suo genere, perché tiene in considerazione la perdonanza bonifaciana e l’attuale periodo che stiamo vivendo, dove la Pace in alcuni punti del mondo è ancora un’utopia ... Per questo ci sentiamo di dare rilievo e valore ad una cultura che sia sempre rivolta alla Pace”. Questa osservazione conferma fortemente quanto ho appena sottolineato. Infatti, la pace presuppone un notevole sviluppo spirituale dell’umanità. Essa, prima di poter determinare le relazioni internazionali, deve essere costruita nel cuore degli uomini. La pace non è possibile senza perdono, senza rispetto della dignità di ogni persona umana e dei suoi diritti, e senza che ogni nazione e ciascun uomo, soprattutto se è direttamente responsabile per la vita politica o sociale, faccia l’esame di coscienza per quanto sia colpevole, direttamente o indirettamente, nel processo di generare le guerre o il terrorismo. Comunque, anche in questa prospettiva i miei occhi guardano Cristo, che è venuto “per dirigere i nostri passi sulla via della pace” (Lc 1,79), e ha detto: “Beati gli operatori della pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9). Mi piace evidenziare che nella menzionata comunicazione è stato fatto un collegamento fra “la perdonanza bonifaciana” di sette secoli fa e Giovanni Paolo II che ai nostri tempi si presenta “artefice e araldo della pace nel mondo”, pure egli premiato da codesta Accademia.

4.- Dopo aver espresso i nostri più sinceri sentimenti di gratitudine e di apprezzamento, vorrei ora, concludendo, formulare i più fervidi auguri - all’Accademia Bonifaciana, al suo Presidente e ai suoi Membri, nonché a tutte le forze operative della città di Anagni - perché possano

contribuire e sperimentare il vero progresso integrale della cittadinanza; il progresso cioè sia nell’aspetto della prosperità materiale e della soluzione delle questioni sociali, sia nella

prospettiva della vita culturale e di contributo scientifico, e non in minor grado, nel campo della vita etica e morale. Siano fruttuosi i vostri sforzi nel costruire una solida civiltà della Pace.

Il   Signore Vi benedica!

Zenon Card. Grocholewski

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