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Qualche accenno sui contenuti del

Titolo I

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l'armonizzazione dei sistemi

contabili è stata rimandata a

successivo

provvedimento

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• D.Lgs. 91 del 2011 ed Allegato 1

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(60)

nel caso di acquisto di beni soggetti ad

inventario, è richiesto che sulle fatture sia annotata l'avvenuta presa in carico

con il numero d'ordine sotto il quale i beni sono

registrati (articolo 17,

comma 3).

(61)

A tal proposito, si ritiene utile sottolineare che, in ragione del

formato elettronico delle

fatture, si dovrà esclusivamente creare un collegamento univoco

fra il numero di fattura ed il numero d'ordine del relativo

bene. Al riguardo, sarà sufficiente annotare tale collegamento in un apposito

file.

(62)

non si inventariano, gli oggetti di facile consumo e i beni mobili di valore pari o

inferiore a duecento euro, IVA

compresa, salvo che non costituiscano elementi di una universalità di beni

mobili avente valore superiore a duecento euro, IVA compresa. Non si

inventariano le riviste ed altre pubblicazioni periodiche di qualsiasi genere, i libri desinati alle biblioteche di

classe, i quali ad ogni modo devono essere conservati nei modi di uso o con

le modalità previste dal regolamento

dell'Istituzione.

(63)

Gli artt. 32, 33 e 34 dettano indicazioni e criteri per la

redazione e la gestione omogenea degli inventari. Si vuole assicurare così facendo

una maggiore esaustività

ed omogeneità dei dati raccolti nei registri

inventariali.

(64)

L’art. 39 disciplina la materia delle manutenzioni degli edifici scolastici.

Articolo che ha sollevato molti dubbi riguardo alla sua corretta interpretazione

tanto che il Miur ha ritenuto necessario fornire approfonditi chiarimenti nella nota

74 del 5 gennaio 2019.

Alla luce dei chiarimenti forniti le ipotesi di intervento sugli immobili da parte delle II.SS

sembrano molto ridimensionate rispetto all’iniziale interpretazione dell’art. 39

indifferibilità, urgenza e necessità dell'intervento

finalizzato a garantire le attività didattiche

piccoli interventi manutentivi e/o di

riparazione, necessari ad eliminare difetti,

guasti e danneggiamenti degli edifici scolastici

o relative pertinenze che possano pregiudicare il

regolare svolgimento dell'attività didattica

(65)

Titolo V

"Attività negoziale"

(artt. 43-48)

regolamenta l'attività negoziale delle istituzioni scolastiche,

recependo le novità legislative in materia di

contratti pubblici apportate dal D.Lgs. 18

aprile 2016, n. 50

e dalla normativa in materia di

strumenti di acquisto e di negoziazione

messi a disposizione da

centrali di committenza (i.e.

articolo 1, commi 449 e 450 della

legge del 27 dicembre 2006, n.

296)

(66)

regolamenta l'attività negoziale delle istituzioni scolastiche, recependo le novità legislative in materia di contratti pubblici apportate dal D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, e dalla normativa in

materia di strumenti di acquisto e di negoziazione messi a disposizione da centrali di committenza (i.e. articolo 1, commi 449 e 450 della legge del 27 dicembre 2006, n. 296).

fatta salva la costituzione e la partecipazione ad associazioni, fondazioni o

consorzi, anche nella forma di società a responsabilità limitata

nonché la conclusione e

l'adesione ad accordi di rete ai sensi dell'articolo 7

del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo

1999, n. 275 e dell'articolo 1, commi 70, 71 e 72

della legge n. 107 del 2015".

(67)

L'articolo 43, comma 2, prevede che nell'ambito dell'autonomia negoziale le istituzioni scolastiche possono stipulare

convenzioni e contratti "[...] con esclusione dei contratti aleatori e, in

genere delle operazioni finanziarie speculative, nonché della

partecipazione a società di persone e società di capitali

L'articolo 45, comma 1, elenca le fattispecie in

cui il singolo

provvedimento inerente all'attività negoziale è di

competenza del Consiglio d'istituto

Il comma 2 elenca invece attività negoziali che, sebbene di competenza

del DS, devono essere esercitate nel rispetto della

regolamentazione contenuta in una delibera del Consiglio d'istituto, che

ne sancisce criteri e limiti.

dell'attività didattica l'attività negoziale del DS necessita

di una previa delibera del Consiglio d'istituto che, nei casi di cui al

comma 1, dovrà riguardare la singola operazione, mentre, nei casi di cui al comma 2, potrà avere

natura regolatoria e carattere generale.

(68)

è prevista l'adozione da parte del MIUR di linee guida e di schemi di atti di gara riguardanti le procedure di affidamento particolarmente complesse, quali quelle aventi ad oggetto l'acquisizione di servizi assicurativi, ferma la facoltà di deroga per

l'istituzione scolastica che indichi nel provvedimento di indizione le ragioni di

tale scelta (articolo 43, commi 6 e 7).

Pubblicato il Quaderno n.

1 Miur che fornisce

istruzioni di carattere generale per la corretta applicazione del Codice

dei Contratti Pubblici

(69)

L’obiettivo del documento è quello di supportare le istituzioni scolastiche al

fine di garantire il rispetto della normativa in materia di acquisti,

caratterizzata:

da una notevole complessità

da stringenti obblighi di centralizzazione da mutevolezza della relativa normativa

di attuazione

dalle specificità del settore scolastico

Pubblicato il Quaderno n.

1 Miur che fornisce

istruzioni di carattere generale per la corretta applicazione del Codice

dei Contratti Pubblici

(70)

a corredo delle linee guida, viene altresì messa a disposizione la seguente documentazione:

Allegato 1: Tabella riepilogativa delle cause ostative e relativa documentazione di accertamento

Allegato 2: Tabelle per la procedura di verifica dell’anomalia Allegato 3: Format di “Regolamento per la nomina delle commissioni di gara”

Allegato 4: Format di “Determina di nomina della Commissione giudicatrice”

Allegato 5: Format di “Dichiarazione di accettazione dell’incarico e contestuale dichiarazione di inesistenza di cause di incompatibilità e di astensione”

Allegato 6: Format di “Determina per l’affidamento diretto mediante Trattativa Diretta sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA)”

Allegato 7: Format di “Determina per l’affidamento diretto mediante Ordine Diretto sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA)”

Allegato 8: Format di “Determina per l’affidamento diretto mediante richiesta di preventivi”

Pubblicato il Quaderno n.

1 Miur che fornisce

istruzioni di carattere generale per la corretta applicazione del Codice

dei Contratti Pubblici

(71)

Allegato 9: Format di “Determina per l’affidamento diretto mediante pubblicazione di avviso”

Allegato 10: Format di “Determina per l’indizione di procedura negoziata senza bando mediante Richiesta di Offerta (RdO) sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA)”

Allegato 11: Format di “Determina di aggiudicazione di procedura negoziata senza bando mediante Richiesta di Offerta (RdO) sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA)”

Allegato 12: Format di “Determina per l’indizione di procedura negoziata senza bando con previo preavviso”

Allegato 13: Format di “Determina per l’indizione di procedura negoziata sotto soglia senza preavviso”

Allegato 14: Format di “Determina di aggiudicazione di procedura negoziata senza bando”

Allegato 15: Format di “Determina per l’indizione di procedura aperta”

Allegato 16: Format di “Determina di aggiudicazione di procedura aperta”.”

Pubblicato il Quaderno n.

1 Miur che fornisce

istruzioni di carattere generale per la corretta applicazione del Codice

dei Contratti Pubblici

(72)

Con la nota 4939 del 20 febbraio 2019, l’Autorità

di Gestione ha inteso formulare

raccomandazioni nei confronti delle Istituzioni

beneficiarie di risorse derivanti da fondi comunitari affinché provvedano ad adeguare

il prima possibile le proprie attività di acquisto di beni e servizi

alle nuove disposizioni dettate dal D.I. n.

129/2018.

Ha fornito una sintesi molto efficace dell’attuale quadro normativo in materia di

attività negoziale del DS.:

(i) la soglia, entro cui il Dirigente scolastico può ricorrere in autonomia all’affidamento diretto viene innalzata da € 2.000 (v. articolo 34, comma 1°, del

D.I. n. 44/2001) a € 10.000;

(ii) viene eliminato l’obbligo per il Dirigente scolastico di procedere alla scelta del contraente «previa comparazione delle offerte di almeno tre ditte direttamente interpellate», qualora l’importo, posto a base dell’acquisto di beni e servizi, fosse superiore a «€ 2.000 oppure il limite preventivamente fissato dal Consiglio d'istituto» (v. articolo 34, comma 1°, del D.I. n. 44/2001);

(iii) rimane ferma la possibilità di effettuare affidamenti diretti al di sopra di € 10.000 fino a € 40.000 (soglia individuata dall’articolo 36, comma 2, lett. a) del D.Lgs. 50/2016), con la precisazione che il Consiglio d’istituto deve preventivamente adottare una delibera che definisca i criteri ed i limiti di tali affidamenti, secondo quanto chiarito nella succitata nota AOODGRUF prot. n.

74/2019.

(73)

Con la nota 4939 del 20 febbraio 2019, l’Autorità di

Gestione ha voluto fornire inoltre istruzioni operative sulla predisposizione del Programma Annuale nel

caso di utilizzo dei finanziamenti vincolati, destinati, in particolare, alla

realizzazione di progetti finanziati dall’Unione Europea, ovvero dal Fondo

per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), in maniera

da garantire che i

beneficiari mantengano un sistema di contabilità

separata o una codificazione contabile

adeguata per tutte le transazioni relative ad un’operazione, così come

previsto dai regolamenti comunitari.

Ha affermato la necessità per le risorse finanziarie relative ai progetti PON/FSC non ultimati nell’esercizio precedente,

confluite nell’avanzo di amministrazione ed al fine di consentire il loro immediato utilizzo di procedere ad un’operazione di riporto nell'esercizio finanziario 2019 in virtù

della formale autorizzazione già concessa dall’Autorità di Gestione.

Ha ribadito che è necessario che ciascuna Istituzione scolastica proceda alla corretta codificazione dei progetti in questione, al

fine di garantire la rappresentazione omogenea dei fatti contabili ed il regolare andamento della separatezza di gestione da altri finanziamenti fino alla conclusione degli

stessi.

Per semplificare l’attività degli istituti è stata predisposta dall’Autorità di Gestione una apposita tabella di

riclassificazione dei progetti in linea con il nuovo piano dei conti.

(74)

Con la nota 4939 del 20 febbraio 2019, l’Autorità di

Gestione ha voluto fornire inoltre istruzioni operative sulla predisposizione del Programma Annuale nel

caso di utilizzo dei finanziamenti vincolati, destinati, in particolare, alla

realizzazione di progetti finanziati dall’Unione Europea, ovvero dal Fondo

per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), in maniera

da garantire che i

beneficiari mantengano un sistema di contabilità

separata o una codificazione contabile

adeguata per tutte le transazioni relative ad un’operazione, così come

previsto dai regolamenti comunitari.

L

a classificazione per le entrate farà riferimento alla fonte di finanziamento nel seguente modo:

A) Progetti PON entrata 02 (livello 1 -aggregato)

Finanziamenti dall'Unione Europea e, a seconda del tipo di finanziamento, 01 Fondi sociali europei (FSE) (livello 2 voce)

ed istituire a livello 3 (campo libero) la sottovoce Pon per la scuola (FSE)– 02 Fondi europei di sviluppo regionale (FESR)

(livello 2 voce) ed istituire a livello 3 (campo libero) la sottovoce Pon per la scuola (FESR);

B) Progetti POC – Obiettivi di servizio entrata 03 (livello 1 - aggregato) Finanziamenti dallo Stato e, a seconda del tipo di

finanziamento, 04 Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) (livello 2 voce) ed istituire a livello 3 (campo libero) la

sottovoce a gestione AdG Pon per la scuola; 06 Altri finanziamenti vincolati dallo Stato ed istituire a livello 3

(campo libero) la sottovoce Programma operativo complementare competenze e ambienti per

l’apprendimento (POC) ovvero Obiettivi di servizio (OdS).

(75)

per il raccordo delle spese con il nuovo piano dei conti è stata predisposta apposita tabella di riclassificazione dei

vari progetti. La tabella è allegata alla nota 4939

(76)

secondo quanto comunicato dall’Autorità di Gestione con nota n. 5294 del 22/02/2019 per le Istituzioni Scolastiche

che ancora non hanno approvato il P.A e.f. 2019, il cui termine è stato prorogato sino al 15 marzo p.v., la classificazione delle spese ha carattere prescrittivo e, pertanto, va predisposta nei modelli contabili interessati; -

per le Istituzioni Scolastiche che hanno già approvato il Programma Annuale in parola, le stesse, al momento, possono gestire le spese con la classificazione adottata

che, tuttavia, dovrà essere modificata secondo le indicazioni impartite, in occasione delle verifiche, modifiche e assestamento al programma annuale ai sensi

dell’art. 10 del DI n. 129/2018.

(77)

Grazie per l’attenzione.

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