Qualche accenno sui contenuti del
Titolo I
l'armonizzazione dei sistemi
contabili è stata rimandata a
successivo
provvedimento
• D.Lgs. 91 del 2011 ed Allegato 1
nel caso di acquisto di beni soggetti ad
inventario, è richiesto che sulle fatture sia annotata l'avvenuta presa in carico
con il numero d'ordine sotto il quale i beni sono
registrati (articolo 17,
comma 3).
A tal proposito, si ritiene utile sottolineare che, in ragione del
formato elettronico delle
fatture, si dovrà esclusivamente creare un collegamento univoco
fra il numero di fattura ed il numero d'ordine del relativo
bene. Al riguardo, sarà sufficiente annotare tale collegamento in un apposito
file.
non si inventariano, gli oggetti di facile consumo e i beni mobili di valore pari o
inferiore a duecento euro, IVA
compresa, salvo che non costituiscano elementi di una universalità di beni
mobili avente valore superiore a duecento euro, IVA compresa. Non si
inventariano le riviste ed altre pubblicazioni periodiche di qualsiasi genere, i libri desinati alle biblioteche di
classe, i quali ad ogni modo devono essere conservati nei modi di uso o con
le modalità previste dal regolamento
dell'Istituzione.
Gli artt. 32, 33 e 34 dettano indicazioni e criteri per la
redazione e la gestione omogenea degli inventari. Si vuole assicurare così facendo
una maggiore esaustività
ed omogeneità dei dati raccolti nei registri
inventariali.
L’art. 39 disciplina la materia delle manutenzioni degli edifici scolastici.
Articolo che ha sollevato molti dubbi riguardo alla sua corretta interpretazione
tanto che il Miur ha ritenuto necessario fornire approfonditi chiarimenti nella nota
74 del 5 gennaio 2019.
Alla luce dei chiarimenti forniti le ipotesi di intervento sugli immobili da parte delle II.SS
sembrano molto ridimensionate rispetto all’iniziale interpretazione dell’art. 39
indifferibilità, urgenza e necessità dell'intervento
finalizzato a garantire le attività didattiche
piccoli interventi manutentivi e/o di
riparazione, necessari ad eliminare difetti,
guasti e danneggiamenti degli edifici scolastici
o relative pertinenze che possano pregiudicare il
regolare svolgimento dell'attività didattica
Titolo V
"Attività negoziale"
(artt. 43-48)
regolamenta l'attività negoziale delle istituzioni scolastiche,
recependo le novità legislative in materia di
contratti pubblici apportate dal D.Lgs. 18
aprile 2016, n. 50
e dalla normativa in materia di
strumenti di acquisto e di negoziazione
messi a disposizione da
centrali di committenza (i.e.
articolo 1, commi 449 e 450 della
legge del 27 dicembre 2006, n.
296)
regolamenta l'attività negoziale delle istituzioni scolastiche, recependo le novità legislative in materia di contratti pubblici apportate dal D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, e dalla normativa in
materia di strumenti di acquisto e di negoziazione messi a disposizione da centrali di committenza (i.e. articolo 1, commi 449 e 450 della legge del 27 dicembre 2006, n. 296).
fatta salva la costituzione e la partecipazione ad associazioni, fondazioni o
consorzi, anche nella forma di società a responsabilità limitata
nonché la conclusione e
l'adesione ad accordi di rete ai sensi dell'articolo 7
del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo
1999, n. 275 e dell'articolo 1, commi 70, 71 e 72
della legge n. 107 del 2015".
L'articolo 43, comma 2, prevede che nell'ambito dell'autonomia negoziale le istituzioni scolastiche possono stipulare
convenzioni e contratti "[...] con esclusione dei contratti aleatori e, in
genere delle operazioni finanziarie speculative, nonché della
partecipazione a società di persone e società di capitali
L'articolo 45, comma 1, elenca le fattispecie in
cui il singolo
provvedimento inerente all'attività negoziale è di
competenza del Consiglio d'istituto
Il comma 2 elenca invece attività negoziali che, sebbene di competenza
del DS, devono essere esercitate nel rispetto della
regolamentazione contenuta in una delibera del Consiglio d'istituto, che
ne sancisce criteri e limiti.
dell'attività didattica l'attività negoziale del DS necessita
di una previa delibera del Consiglio d'istituto che, nei casi di cui al
comma 1, dovrà riguardare la singola operazione, mentre, nei casi di cui al comma 2, potrà avere
natura regolatoria e carattere generale.
è prevista l'adozione da parte del MIUR di linee guida e di schemi di atti di gara riguardanti le procedure di affidamento particolarmente complesse, quali quelle aventi ad oggetto l'acquisizione di servizi assicurativi, ferma la facoltà di deroga per
l'istituzione scolastica che indichi nel provvedimento di indizione le ragioni di
tale scelta (articolo 43, commi 6 e 7).
Pubblicato il Quaderno n.
1 Miur che fornisce
istruzioni di carattere generale per la corretta applicazione del Codice
dei Contratti Pubblici
L’obiettivo del documento è quello di supportare le istituzioni scolastiche al
fine di garantire il rispetto della normativa in materia di acquisti,
caratterizzata:
da una notevole complessità
da stringenti obblighi di centralizzazione da mutevolezza della relativa normativa
di attuazione
dalle specificità del settore scolastico
Pubblicato il Quaderno n.
1 Miur che fornisce
istruzioni di carattere generale per la corretta applicazione del Codice
dei Contratti Pubblici
a corredo delle linee guida, viene altresì messa a disposizione la seguente documentazione:
Allegato 1: Tabella riepilogativa delle cause ostative e relativa documentazione di accertamento
Allegato 2: Tabelle per la procedura di verifica dell’anomalia Allegato 3: Format di “Regolamento per la nomina delle commissioni di gara”
Allegato 4: Format di “Determina di nomina della Commissione giudicatrice”
Allegato 5: Format di “Dichiarazione di accettazione dell’incarico e contestuale dichiarazione di inesistenza di cause di incompatibilità e di astensione”
Allegato 6: Format di “Determina per l’affidamento diretto mediante Trattativa Diretta sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA)”
Allegato 7: Format di “Determina per l’affidamento diretto mediante Ordine Diretto sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA)”
Allegato 8: Format di “Determina per l’affidamento diretto mediante richiesta di preventivi”
Pubblicato il Quaderno n.
1 Miur che fornisce
istruzioni di carattere generale per la corretta applicazione del Codice
dei Contratti Pubblici
Allegato 9: Format di “Determina per l’affidamento diretto mediante pubblicazione di avviso”
Allegato 10: Format di “Determina per l’indizione di procedura negoziata senza bando mediante Richiesta di Offerta (RdO) sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA)”
Allegato 11: Format di “Determina di aggiudicazione di procedura negoziata senza bando mediante Richiesta di Offerta (RdO) sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA)”
Allegato 12: Format di “Determina per l’indizione di procedura negoziata senza bando con previo preavviso”
Allegato 13: Format di “Determina per l’indizione di procedura negoziata sotto soglia senza preavviso”
Allegato 14: Format di “Determina di aggiudicazione di procedura negoziata senza bando”
Allegato 15: Format di “Determina per l’indizione di procedura aperta”
Allegato 16: Format di “Determina di aggiudicazione di procedura aperta”.”
Pubblicato il Quaderno n.
1 Miur che fornisce
istruzioni di carattere generale per la corretta applicazione del Codice
dei Contratti Pubblici
Con la nota 4939 del 20 febbraio 2019, l’Autorità
di Gestione ha inteso formulare
raccomandazioni nei confronti delle Istituzioni
beneficiarie di risorse derivanti da fondi comunitari affinché provvedano ad adeguare
il prima possibile le proprie attività di acquisto di beni e servizi
alle nuove disposizioni dettate dal D.I. n.
129/2018.
Ha fornito una sintesi molto efficace dell’attuale quadro normativo in materia di
attività negoziale del DS.:
(i) la soglia, entro cui il Dirigente scolastico può ricorrere in autonomia all’affidamento diretto viene innalzata da € 2.000 (v. articolo 34, comma 1°, del
D.I. n. 44/2001) a € 10.000;
(ii) viene eliminato l’obbligo per il Dirigente scolastico di procedere alla scelta del contraente «previa comparazione delle offerte di almeno tre ditte direttamente interpellate», qualora l’importo, posto a base dell’acquisto di beni e servizi, fosse superiore a «€ 2.000 oppure il limite preventivamente fissato dal Consiglio d'istituto» (v. articolo 34, comma 1°, del D.I. n. 44/2001);
(iii) rimane ferma la possibilità di effettuare affidamenti diretti al di sopra di € 10.000 fino a € 40.000 (soglia individuata dall’articolo 36, comma 2, lett. a) del D.Lgs. 50/2016), con la precisazione che il Consiglio d’istituto deve preventivamente adottare una delibera che definisca i criteri ed i limiti di tali affidamenti, secondo quanto chiarito nella succitata nota AOODGRUF prot. n.
74/2019.
Con la nota 4939 del 20 febbraio 2019, l’Autorità di
Gestione ha voluto fornire inoltre istruzioni operative sulla predisposizione del Programma Annuale nel
caso di utilizzo dei finanziamenti vincolati, destinati, in particolare, alla
realizzazione di progetti finanziati dall’Unione Europea, ovvero dal Fondo
per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), in maniera
da garantire che i
beneficiari mantengano un sistema di contabilità
separata o una codificazione contabile
adeguata per tutte le transazioni relative ad un’operazione, così come
previsto dai regolamenti comunitari.
Ha affermato la necessità per le risorse finanziarie relative ai progetti PON/FSC non ultimati nell’esercizio precedente,
confluite nell’avanzo di amministrazione ed al fine di consentire il loro immediato utilizzo di procedere ad un’operazione di riporto nell'esercizio finanziario 2019 in virtù
della formale autorizzazione già concessa dall’Autorità di Gestione.
Ha ribadito che è necessario che ciascuna Istituzione scolastica proceda alla corretta codificazione dei progetti in questione, al
fine di garantire la rappresentazione omogenea dei fatti contabili ed il regolare andamento della separatezza di gestione da altri finanziamenti fino alla conclusione degli
stessi.
Per semplificare l’attività degli istituti è stata predisposta dall’Autorità di Gestione una apposita tabella di
riclassificazione dei progetti in linea con il nuovo piano dei conti.
Con la nota 4939 del 20 febbraio 2019, l’Autorità di
Gestione ha voluto fornire inoltre istruzioni operative sulla predisposizione del Programma Annuale nel
caso di utilizzo dei finanziamenti vincolati, destinati, in particolare, alla
realizzazione di progetti finanziati dall’Unione Europea, ovvero dal Fondo
per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), in maniera
da garantire che i
beneficiari mantengano un sistema di contabilità
separata o una codificazione contabile
adeguata per tutte le transazioni relative ad un’operazione, così come
previsto dai regolamenti comunitari.
L
a classificazione per le entrate farà riferimento alla fonte di finanziamento nel seguente modo:A) Progetti PON entrata 02 (livello 1 -aggregato)
Finanziamenti dall'Unione Europea e, a seconda del tipo di finanziamento, 01 Fondi sociali europei (FSE) (livello 2 voce)
ed istituire a livello 3 (campo libero) la sottovoce Pon per la scuola (FSE)– 02 Fondi europei di sviluppo regionale (FESR)
(livello 2 voce) ed istituire a livello 3 (campo libero) la sottovoce Pon per la scuola (FESR);
B) Progetti POC – Obiettivi di servizio entrata 03 (livello 1 - aggregato) Finanziamenti dallo Stato e, a seconda del tipo di
finanziamento, 04 Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) (livello 2 voce) ed istituire a livello 3 (campo libero) la
sottovoce a gestione AdG Pon per la scuola; 06 Altri finanziamenti vincolati dallo Stato ed istituire a livello 3
(campo libero) la sottovoce Programma operativo complementare competenze e ambienti per
l’apprendimento (POC) ovvero Obiettivi di servizio (OdS).
per il raccordo delle spese con il nuovo piano dei conti è stata predisposta apposita tabella di riclassificazione dei
vari progetti. La tabella è allegata alla nota 4939
secondo quanto comunicato dall’Autorità di Gestione con nota n. 5294 del 22/02/2019 per le Istituzioni Scolastiche
che ancora non hanno approvato il P.A e.f. 2019, il cui termine è stato prorogato sino al 15 marzo p.v., la classificazione delle spese ha carattere prescrittivo e, pertanto, va predisposta nei modelli contabili interessati; -
per le Istituzioni Scolastiche che hanno già approvato il Programma Annuale in parola, le stesse, al momento, possono gestire le spese con la classificazione adottata
che, tuttavia, dovrà essere modificata secondo le indicazioni impartite, in occasione delle verifiche, modifiche e assestamento al programma annuale ai sensi
dell’art. 10 del DI n. 129/2018.
Grazie per l’attenzione.