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Vediamo ora la Situazione Ciclica sui vari mercati che seguo (dati di chiusura del 27 novembre)

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Academic year: 2022

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(29-nov-2015)

Iniziamo con un breve quadro Intermarket:

Valute:

- Eur/Usd (1,0592) resta debole con una discesa che prosegue senza sosta dal 15 ottobre

- Usd/Yen (122,785) è in fase rialzista dal 15 ottobre, anche se dall’8 novembre ha rallentato con una lateralità

Commodities:

- Crb Index (183,2) resta debole ed è sui minimi annuali e di lungo periodo

- Petrolio (Crude Oil – 41,77$) è in fase discendente da inizio novembre, anche se begli ultimi gg ha tentato un debole rimbalzo

- Oro (1055,9$) è in discesa dal 15 ottobre ed è su minimi annuali e che non si vedevano dal 2009 Bonds (future):

- Bund (158,45- rendimento in discesa a 0,46%) resta in trend rialzista da giugno, con una ripresa di spinta dal 9 novembre

- T-note (127,02- rendimento leggermente sceso al 2,22%) resta in discesa da inizio ottobre, ma con un rimbalzo significativo dal 9 novembre

- Btp (139,98- rendimento in discesa a 1,40%) ha ripreso la strada del rialzo dal 9 novembre- lo Spread (94,3) rimane in tendenza discendente da inizio luglio

Volatilità:

- Vstoxx (23,07%) è stabile rispetto alla scorsa settimana ed è intorno alla media di lungo periodo - Vix (15,12%) è stabile rispetto alla scorsa settimana e sotto alla media di lungo periodo.

Tenendo conto di vari fattori Intermarket abbiamo un segnale complessivamente leggermente Rialzista per gli Indici Azionari.

In settimana i mercati Europeo hanno fatto nuovi massimi. Meno forte la crescita dei mercati Usa che comunque erano a scarti ridotti per la festività del 26 e 27 novembre.

I mercati sembrano avere anticipato ciò che è atteso dirà la Bce il 3 dicembre, ovvero un ampliamento del suo Qe, fatto scontato anche da un Bund sempre al rialzo ed un Euro costantemente debole. Impossibile stabilire quanto i mercato scontino questo evento. Quasi certamente se la Bce prenderà tempo vi sarà un’inversione generale dei trend in atto. Un altro fattore è l’attesa per la riunione della Fed del 16 dicembre- ma per ora è un evento ancora distante.

Aggiungo che vi sono 2 eventi di rilievo in Cina. Il 1° è un nuovo scandalo finanziario che ha fatto scendere oltre il 5% la borsa cinese nella giornata di venerdì 27- anche qui difficile dire se vi saranno ulteriori strascichi. Il 2° (ben più rilevante) è che il Fondo Monetario Internazionale

annuncerà il 30 novembre l’ingresso dello Yuan nel paniere delle valute riconosciute per gli scambi commerciali. E’ un evento che avrà varie tappe e che comporterà forti ripercussioni nel tempo su molto cambi (e non solo).

Di fondo resta una fase in cui i grandi operatori hanno difficoltà a vedere con buona chiarezza le migliori opportunità in termini di rendimento/rischio. Certamente viene apprezzato l’azionario Europeo- ma in un mondo quasi irreale creato dalle Banche Centrali, con prezzi delle varie borse (Bond, Azioni, Valute) sempre più sganciati all’economia reale, i rischi sono difficili da ponderare.

Vediamo ora la Situazione Ciclica sui vari mercati che seguo (dati di chiusura del 27 novembre)

Vediamo l’Eurostoxx e di seguito anche Dax e Fib per cui gli andamenti Ciclici sono quasi sempre assai simili- fatto non sempre evidente sull’S&P500 che pertanto viene analizzato separatamente.

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(Il grafico è realizzato con il software Cycles Navigator da me ideato – la linea gialla in basso e un Indicatore (Velocità Ciclica) che ci segnala la dinamica della spinta ciclica- tengo conto anche di altri Indicatori/Oscillatori Ciclici).

- Ciclo Trimestrale (figura in alto- dati ad 1 ora) – come avevo sottolineato la scorsa settimana, delle improvvise vicende esogene ai mercati (come l’attentato di Parigi) porta a delle potenziali mutazioni delle forme cicliche tempi/prezzi. In tal senso il minimo a V del 16 novembre (vedi freccia color ciano) ed il successivo forte rialzo con nuovi massimi ciclici, pone lì l’inizio di una nuova fase ciclica, con un ciclo precedente che sarebbe durato circa 60 gg (rispetto alla partenza del 24 agosto) e quindi entro valori medi accettabili.

In realtà consideravo il superamento di 3500 come conferma chiave di una nuova fase ciclica.

Questo valore è stato superato il 26 e 27 novembre durante la giornata (sia per Future che per Index), ma la chiusura è stata di poco inferiore. Questo è l’unico dubbio che rimane, oltre a delle forme cicliche poco omogenee. Per il resto una nuova fase ciclica può condurre ad una prevalenza rialzista almeno sino a metà dicembre- poi si valuterà.

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L’alternativa rimasta in essere sarebbe quella di un ciclo partito il 24 agosto e che a questo punto si allungherebbe di parecchio con forme sempre più anomale. Anche un ciclo partito sui minimi del 24 settembre (vedi freccia gialla) perde di consistenza per una serie di motivazioni cicliche.

Vediamo comunque come si svilupperà la settimana con l’importante riunione della Bce.

- Vediamo ora il Ciclo Settimanale (figura in basso - dati a 15 minuti)- che è partito il 24 novembre pomeriggio ed è in buona spinta. In base alle sue forme tempi/prezzi sembra intorno alla sua metà che spesso fa da spartiacque tra forze cicliche rialziste e ribassiste (riferite a questo ciclo).

In teoria, vista la forza dei cicli superiori, potremmo avere 1 gg (o poco più) di ulteriore rialzo o lateralità- a seguire 2 gg di indebolimento (per ora atteso leggero) per andare alla chiusura ciclica.

Chiaramente non si può escludere un indebolimento anticipato già da lunedì, ciò farebbe perdere un po’ di forza ai cicli superiori e comunque sarebbe di debole entità (in base alle strutture cicliche superiori).

Per quanto riguarda Dax ed il FtseMib le forme cicliche sono del tutto simili come tempi a quelle viste sopra per l’Eurostoxx. Il Dax per la 2° settimana ha mostrato una forza ciclica relativa superiore all’Eurostoxx con nuovi massimi ciclici più elevati. Per il FtseMib permane una

situazione di forza relativa inferiore, con un recupero inferiore e prezzi che non hanno raggiunto i massimi ciclici del 23 ottobre.

Mostro i grafici di seguito (con il Dax su cui evidenzio l’ipotesi di un Ciclo Trimestrale partito il 29 settembre):

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Effettivamente le forme tempi/prezzi del ciclo Trimestrale così sagomato ben si sposano con le forme cicliche prospettiche (linea bianca), con il minimo del 16 novembre che costituirebbe il minimo centrale (vedi freccia ciano). Resterebbe la questione di dove collocare il movimento dal 24 agosto a 29 settembre che invece appare più idoneo come tempi a far parte del ciclo probabilmente terminato il 16 novembre.

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Si noti come per il FtseMib il movimento dopo il minimo del 29 settembre (freccia rossa) non sembri così slegato dal precedente, come per gli altri mercati Europei. Anche se non abbiamo fatto dei nuovi massimi ciclici, il minimo del 16 novembre (freccia ciano) sembra la partenza di una nuova fase ciclica.

Vediamo alcuni livelli di Prezzi di rilievo, che sono prezzi “critici” e non dei target price. Sono valori validi soprattutto per questa settimana e determinati in base a Proiezioni Cicliche di Tempi/Prezzi-Volumi. Non sono tutti prezzi che saranno necessariamente raggiunti, ma solo con una prosecuzione della forza o delle debolezza (alle volte anche con movimenti “fuori statistica”

come intensità).

In tal senso una ulteriore prosecuzione rialzista può portare a:

- Eurostoxx: oltre 3500 c’è 3540- 3600- 3650 - Dax: oltre 11370 c’è 11450- 11570- 11650 - Fib: oltre 22750 c’è 22900- 23200 - 23500

Valori oltre a quello sottolineato confermerebbero ulteriore forza ciclica che potrebbe portare verso i livelli successivi (conferma di un nuovo ciclo Trimestrale).

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Da lato opposto un indebolimento può portare a:

- Eurostoxx: 3450- 3400- 3370- poi 3340

- Dax: 11230- 11150- 11050- 10950-10860- poi 10750 - Fib: 22300- 22000- 21800- poi 21550.

Valori sino ai primi 2 scritti sopra sono “naturali” correzioni di un ciclo Settimanale- valori sotto al 1° farebbero perdere forza al ciclo Settimanale. Valori (a sorpresa) sotto al 2° sottolineato (in

corsivo) avrebbero effetti anche sui cicli superiori che perderebbero forza e si potrebbe procedere su livelli inferiori (ipotesi di un ciclo Trimestrale partito il 24 agosto ancora in essere).

Vediamo ora l’S&P500:

-Ciclo Trimestrale (figura in alto- dati ad 1 ora) – la situazione è simile a quella vista per gli Indici Europei, con una partenza più probabile di una nuova fase ciclica il 16 novembre (freccia ciano)- tuttavia per ora qui non si sono verificati nuovi massimi ciclici che sono a 2110. Rimane

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sempre in piedi la possibilità di un ciclo lungo partito il 24 agosto, ma che se così fosse a breve potrebbe indebolirsi. Questa possibilità ha perso di consistenza e lo farebbe ancor di più con un ulteriore rialzo o anche con un trascorrere del tempo senza apprezzabili ribassi (più sotto i livelli critici).

- Ciclo Settimanale (dati a 15 minuti)- è partito il 24 novembre come per l’Europa, ma ha meno forza. Ricordo che il miniS&P500 ha avuto orari ridotti il 26 e 27 novembre, con Wall Street chiusa il 26 novembre. Al di là di questo siamo intorno alla metà ciclo e ci potrebbe essere una fase di incertezza per 1-1,5 gg e poi un indebolimento di circa 2 gg per andare alla chiusura ciclica.

A livello di Prezzi una ulteriore salita potrebbe portare a: 2100 e 2110- oltre c’è 2120/2125. Tutto ciò avvalorerebbe un nuovo ciclo Trimestrale. Ci sarebbero anche prezzi più elevati, ma è meno probabile (che non significa impossibile) vedere ulteriori massimi su un mercato che attende un rialzo dei tassi della Fed.

Dal lato opposto ci possono essere “naturali” correzioni verso 2075- 2065, che porterebbero il ciclo Settimanale in fase di debolezza. Sotto abbiamo 2055 e 2040- prezzi inferiori (un po’ a sorpresa in questa fase, ma meno che per l’Europa), confermata da valori verso 2020 e poi 2000 (ipotesi di un ciclo Trimestrale lungo partito il 24 agosto).

Passiamo ora ai Cicli sull’Euro/Dollaro (Forex e Future):

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- Ciclo Trimestrale (figura in alto - dati a 1 ora) – è partito sui minimi del 21 luglio. Il rialzo successivo è arrivato sino a 1,150 (15 ottobre), fatto abbastanza sorprendente come tempistiche. Ciò ha ritardato la parte debole del ciclo, che tuttavia poi ha avuto una notevole forza, con prezzi che sono arrivati sotto 1,060. Questo fatto ha condotto ad un allungamento del ciclo Trimestrale di cui si attendeva una conclusione nelle ultime 2 settimane. Come tempi ciclici siamo oltre i 4 mesi, fatto già verificatosi in passato, ma sempre più andiamo fuori statistica 8cosa che non significa

impossibile a verificarsi).

Attendiamo un inizio di una nuova fase che potrebbe portare ad almeno 3 settimane di leggero rimbalzo.

- Ciclo Settimanale (figura in basso - dati a 15 minuti) – è partito sui minimi del 18

novembre ed è l’ennesimo ciclo ribassista. Non è chiaro se il minimo del 26 novembre (vedi freccia ciano) possa essere la fine di questo ciclo, fatto che potrebbe portare a 2-3 gg di rimbalzo, che sarebbero di più se partissero anche della fasi cicliche superiori. L’alternativa sarebbe 1 gg (o poco più) di ulteriore indebolimento per trovare la fine del ciclo.

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A livello di Prezzi (validi soprattutto per questa settimana), un ulteriore indebolimento può portare sotto 1,0565- oltre c’è 1,050 e fino a valori tra 1,045 e 1,040. Oltre non ho chiare proiezioni cicliche, visti i tempi in esaurimento (ma chiaramente vi sono anche livelli inferiori).

Dal lato opposto un po’ di ripresa (legata ad un nuovo ciclo Settimanale) potrebbe portare verso 1,065 e 1,070. Eventuali valori superiori a 1,0765 ridurrebbero la spinta ribassista sui cicli superiori ed avremmo un primo segnale di una potenziale nuova fase ciclica Trimestrale. Poi si potrebbe procedere verso 1,080 e 1,085 che confermerebbero un nuovo ciclo Trimestrale (anche se

servirebbero conferme da opportuni Indicatori tempi/prezzi che ho inserito nel Cycles Navigator).

Passiamo alla situazione Ciclica sul Bund Future:

- Ciclo Trimestrale (figura in alto - dati ad 1 ora) – è partito una nuova fase ciclica sui minimi dell’1 settembre. Il minimo a V del 9 novembre (vedi freccia ciano) ed il successivo forte recupero hanno mutato la forma di questo ciclo che risulta diviso in 3 sotto-cicli Mensili. Il 1° è terminato il 7 ottobre (vedi freccia rossa)- il 2° è terminato il 9 novembre (vedi freccia ciano). Il 3°

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(ed ultimo) sotto- ciclo Mensile sta avendo una forza inattesa. Infatti, in base alle forme tempi/prezzi si attendeva un indebolimento (leggero) già dalla scorsa settimana. Per altre motivazioni cicliche come tempo limite possiamo mettere l’1-2 dicembre, ma rialzi ulteriori a quella data porterebbero a cambiare le strutture cicliche che si allungherebbero.

Resta il fatto di una struttura con forme “anomale”, che potrebbero non finire qui, visto quanto sta accadendo anche sugli indici azionari.

- Ciclo Settimanale (figura in basso - dati a 15 minuti)- è partito sui minimi del 23 novembre ed ha avuto una buona spinta rialzista. In base alle forme cicliche, mancherebbero almeno 2 gg di leggero indebolimento per andare alla chiusura di questo ciclo. Tuttavia vi sono dei dubbi sui cicli superiori che potrebbero portare a differenti soluzioni cicliche.

A livello di Prezzi (validi soprattutto per questa settimana), una “naturale” correzione potrebbe portare verso 158 e 157,5- valori inferiori indebolirebbero il ciclo Settimanale. Valori sotto 157 e poi verso 156,5 ridurrebbero decisamente la spinta ciclica (legato ad un ciclo Trimestrale che va verso la conclusione).

Dal lato opposto un ulteriore rialzo ha come primo livello 159. Oltre non ci sarebbe che 159,5 e 160, ma difficile (che non significa impossibile) pensare che vengano raggiunti senza prima una correzione.

Operatività (che personalmente sto seguendo) Future

Per il Trading Intraday vi rimando al Report di lunedì mattina (entro ore 9:30),

- il 2 novembre dicevo che c’era la possibilità di fare Spread Trading con i future su indice (o strumenti analoghi). Long di 2 Eurostoxx (o in alternativa 3 miniFib) e Short di 1 miniS&P500. E’

una strategia che va tenuta almeno sino alla scadenza del 18 dicembre. Per ora la mantengo.

Opzioni (ed Etf)

- con le Opzioni ho perso l’occasione di entrare al rialzo- ci sarebbe ancora tempo per farlo, ma attendo almeno un ritracciamento (ovvero la fase debole dell’attuale ciclo Settimanale), per avere con un miglior profilo di rendimento/rischio. Valuterò in settimana.

- il 17 e 18 novembre mattina ritenevo vi potesse essere un potenziale ribasso e dicevo che avrei fatto o Vertical Put debit Spread su scadenza gennaio oppure (cosa che ho preferito) solo acquisto di Put Out of the Money (ovvero a strike piuttosto bassi) su scadenza gennaio.

Ho anche delle posizioni ribassiste su scadenza dicembre (già ridotte 2 settimane fa).

A questo punto spero in una correzione (legata alla aorte debole dell’attuale ciclo Settimanale) per uscire con tutte le posizioni dicembre e metà di quelle gennaio.

Per quelle su scadenza marzo attendo.

- il 10 novembre puntando ad un miniS&P500 che non tornasse molto sopra 2110, ho fatto Vertical Call credit Spread su scadenza dicembre: Vendita Call 2125 ed acquisto Call 2140. Le mantengo.

- sono entrato più volte su Etf long su Eurostoxx e FtseMib. Sono già uscito in utile con 1/3 della posizione sui rialzi di inizio ottobre. Per il FtseMib alleggerito le posizioni per prezzi sotto 21900, potrei riacquistare al rialzo per ritracciamenti verso 22250. Invece potrei acquistare ancora long Eurostoxx per correzioni sotto 2450.

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- Ho incrementato più volte le posizioni su Etf short sull’S&P500 sui vari rialzi. L’ultima volta per prezzi oltre 2000 e poi ho incrementato la posizione sui recenti rialzi oltre 2050 e poi oltre 2100.

Ora attendo- ma potrei iniziare ad uscire in buon utile solo per prezzi sotto 2000.

- su Eur/Usd ho chiuso in buon utile tutte le posizioni ribassiste per prezzi sotto 1,085- con il senno del poi mi dispiace, ma ho comunque guadagnato. Sono intenzionato ad assumere qualche

posizione rialzista per eventuali ulteriori ribassi (anche con le Opzioni)- diciamo per prezzi sotto 1,050- poi incrementerei su ulteriori ribassi.

- sul Bund, ho chiuso in utile tutte le posizioni ribassiste per prezzi sotto 156. Ora attendo, ma su decisi rialzi oltre 159,5 potrei assumere posizioni moderatamente ribassiste con Vertical Put debit Spread su scadenza febbraio. Poiché queste opzioni sono legate al future marzo che quota quasi 2 figure in più, gli strike idonei sarebbero: acquisto Put febbraio 161,5 e vendita Put 161.

Altri ETF:

- Avevo acquistato mesi fa Etf long sul Crude Oil (Etfs Wti 2 Mth Oil Securities- codice Isin:

GB00B0CTWK84.) per prezzi sotto 55$ e poi sotto 45$. Avevo chiuso metà posizione in utile a maggio per prezzi oltre 60$. Per prezzi sopra 50$ sono in utile.

Successivamente dicevo che potevo acquistarne ancora per prezzi sotto i 50$ (avvenuto il 22 luglio). In realtà ho deciso di acquistare Etf rialzista sul Brent (Etfs Brent1 month- Isin:

GB00B0CTWC01) per prezzi del Brent sotto i 55$. Ora attendo sviluppi.

- Oltre 8 mesi fa dicevo che era sensato iniziare ad accumulare posizioni al rialzo sul CRB Index (indice delle Commodities) –uso l’Etf della Lyxor sul tale indice (codice Isin: FR0010270033).

Per Crb Index sotto 200 (fondamentale minimo del febbraio 2009) dicevo che si poteva acquistarne ancora. Per prezzi verso185 si poteva acquistarne ancora. La posizione è in perdita e non c’è che attendere.

Ricordo che alle volte le discese di questo indice sono compensate da rafforzamenti del Dollaro rispetto all’Euro, visto che l’Etf è in euro.

- Ho da molti mesi posizioni short sul T-note 10 y: Etf della Boost 3x short (isin: IE00BKS8QT65).

Come avevo scritto il 31 agosto ho incrementato queste posizioni, puntando ad un aumento dei tassi Fed. Ora il Trend sta prendendo lentamente la via del ribasso e non c’è che attendere, ma per T-note sopra 127,5 potrei incrementare la posizione su questo Etf short.

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