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L’IDEA DI LIVORNO: COME E’ NATA E COME SI E’ SVILUPPATA

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Academic year: 2021

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L’IDEA DI LIVORNO: COME E’ NATA E COME SI

E’ SVILUPPATA

I Centri Anziani di Livorno, i sindacati unitari Pensionati di Livorno e l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Livorno già da primi anni 2000 avevano come obiettivo quello di allestire una struttura capace di soddisfare le esigenze degli anziani dal punto di vista dell’aggregazione, del lavoro, dell’amicizia e del passatempo che non fosse un doppione di un altro “Centro Anziani” o di qualcosa già esistente.

Man mano che questa idea maturava si è venuta a sviluppare l’ipotesi di creare un posto dove poter far aggregare persone di una certa età, dar loro la possibilità di muoversi e lavorare, stando molto attenti alla spesa economica da sostenere: è nato così il progetto per un’area da adibire ad orti per anziani.

Di questo progetto sono stati investiti gli Uffici Tecnici dell’Amministrazione Comunale che in un primo tempo non hanno creduto molto a questa iniziativa poiché le origini del popolo livornese sono sicuramente legate al mare, con grandi pescatori, qualche cacciatore e pochissimi contadini.

Dopo due riunioni organizzative con i rappresentanti dei Centri Anziani, dei Sindacati anziani unitari e di dirigenti e funzionari che si occupano del “Settore Sociale” per conto dell’Amministrazione Comunale anche gli Uffici Tecnici sono stati convinti dell’idea e in funzione di ciò sono stati presi accordi con alcune realtà già esistenti in Emilia Romagna e più precisamente con gli Orti Sociali del Comune di Modena per un sopralluogo sul posto per verificarne la struttura, i loro punti di forza e quelli di debolezza.

Dopo altri due mesi di contatti, preparativi e “gemellaggi” tra i Centri Anziani livornesi e modenesi, un gruppo del Comune di Livorno e aperto a tutti i soggetti partecipanti alle prime riunioni e con i Tecnici Progettisti dell’Amministrazione Comunale di Livorno, nella primavera del 2003, ha effettuato un sopralluogo nel Comune di Modena, ospite dei Centri Anziani modenesi.

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- Alcuni dei partecipanti all’incontro di Modena -

L’incontro è stato proficuo sotto diversi punti di vista: innanzitutto da quello tecnico abbiamo potuto apprezzare le loro soluzioni progettuali, prendere spunto dai loro disegni, dalle loro forme di gestione, dalle loro dimensioni e dal loro modo di “vivere” il centro.

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Tornati a Livorno, abbiamo passato i successivi mesi nell’individuazione dell’area e delle soluzioni tecniche da adottare, il tutto sempre tenendo un occhio di riguardo alla spesa finale.

Due grosse spinte nel portare avanti questo progetto sono state sicuramente la possibilità di attingere a finanziamenti Regionali per promozioni Sociali, che ci assicuravano una copertura del 50% della spesa sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Livorno; l’altra spinta è stata l’individuazione dell’area: circa 20.000 m2

totali (di cui 11.000 immediatamente disponibili) in una zona di media periferia, raggiungibilissima da tutti i punti della città, adibita da sempre alla coltivazione di ortaggi da parte di vari contadini, con una buona disponibilità idrica nei due pozzi esistenti.

I Sindacati, per loro conto, hanno lanciato una campagna di informazione tra i loro tesserati che a presto sarebbero stati realizzati alcuni orti da assegnare ad anziani e nel breve tempo di soli due mesi hanno raccolto oltre 320 pre-domande.

Sollecitati dagli eventi, alla fine di Luglio 2003 eravamo pronti con il Progetto preliminare degli orti, per questo motivo abbiamo convocato una riunione aperta a tutti i soggetti per esporre le nostre idee:

- il progetto prevedeva la realizzazione di circa 200 orti di 32 m2 di superficie

ciascuno (4m x 8m);

- non erano previste recinzioni tra orti (contrariamente a quanto avevamo visto nelle realtà modenesi) in modo da rendere il centro il più aggregante possibile;

- erano previste delle adduzioni idriche facilitate in ogni singolo appezzamento; - due cisterne da 10.000 litri in modo da permettere comunque una riserva idrica; di circa 100 litri di acqua ad orto;

- due grosse pompe che lavoravano in serie in modo da erogare una spinta sufficiente a permettere la bagnatura di almeno 50 orti contemporaneamente;

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- l’eliminazione delle barriere architettoniche in tutta l’area degli orti;

- l’attrezzatura necessaria alla manutenzione degli orti (vanghe, rastrelli, zappe, carriole);

- un locale dove poter custodire tutta quanta l’attrezzatura;

- un gazebo di grande dimensioni posto al centro degli orti che fungesse da polarizzatore di incontri ed iniziative.

L’idea ed il disegno fu molto apprezzato dai presenti anche se in molti non condividevano il fatto che i singoli appezzamenti non fossero recintati tra loro e a loro giudizio in una realtà come Livorno questo fatto sarebbe potuto diventare fonte di attrito e discussione; a queste tematiche abbiamo risposto ed insistito sulle nostre idee chiarendo il fatto che, con piccole risorse economiche, saremo potuti intervenire con delle recinzioni, anche in un secondo momento.

Dopo alcuni mesi spesi tra contatti con la Regione Toscana e gli Uffici dell’Assessorato al Sociale del Comune di Livorno nel Dicembre del 2003 abbiamo finalmente la copertura finanziaria del progetto: importo complessivo € 261.856,11 di cui € 130.000 coperti come contributo dalla Regione Toscana, che ritenne da subito il progetto orti sociali per anziani di Livorno degno del loro contributo, ed i rimanenti € 131.856,11 messi a disposizione dall’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Livorno.

Nel Luglio 2004 viene finalmente approvato il Progetto definitivo e l’Ufficio Contratti arriva ad assegnare i lavori mediante Gara Pubblica.

Il 5 Ottobre 2004, la Ditta Macchia s.r.l. di Collesalvetti (LI), si aggiudica la gara e ne firma il contratto di appalto e in data 18 Ottobre 2004 si ha l’inizio dei lavori.

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- Ecco come si trovava l’area prima del nostro intervento -

L’area era abbandonata da diversi anni, così il primo intervento è stato quello di ripulirla dalla vegetazione infestante, poi tirare dei piani per capirne le pendenze, dopodiché siamo passati alla tracciatura dei vialetti primari e secondari, delle aree adibite a servizi, facendo convogliare tutte le acque meteoriche verso il vertice di nord-est degli orti, incanalandole in un intreccio di fossette primarie da ovnord-est a nord-est e secondarie da sud a nord.

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Con l’evolversi delle lavorazioni si sono posti i cordoli in cemento a contenimento dei vialetti e del piazzale di ingresso, abbiamo iniziato a riempire con materiali aridi per formare la massicciata di fondo ed infine sono state posizionate le tubature necessarie alla realizzazione dell’impianto di irrigazione.

- Realizzazione dei vialetti -

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Nei mesi invernali ci siamo dovuti fermare per due volte a causa delle forti precipitazioni, che non ci hanno permesso di lavorare in maniera continuativa, ma l’inizio della primavera ha coinciso con un periodo favorevole di bel tempo che ci ha permesso di riprendere la movimentazione del terreno creando le giuste pendenze nei singoli appezzamenti, la ricarica definitiva con stabilizzato fine dei vialetti e del piazzale di ingresso, il posizionamento dei pozzetti irrigatori nei singoli orti, la realizzazione dell’impianto di irrigazione con pompe e cisterne ed i vari allacci.

- Predisposizione fognature per acque meteoriche e livellamento del terreno -

Per ultimi sono stati montati i manufatti come il gazebo ottagonale di 8 m di lato, il locale attrezzi, i bagni e le 30 panchine disseminate in tutta l’area. Infine sono stai numerati i singoli orti: 227, di cui 27 riservati (10 a casi sociali importanti e 7 alle scuole).

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- Montaggio del gazebo centrale -

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Due giorni prima dell’inaugurazione il tocco finale con la pulizia dell’area e la lavorazione del terreno per consegnare i singoli orti nel miglior modo possibile.

- La rifinitura dei singoli orti -

Il 25 Maggio 2005 riusciamo finalmente ad inaugurare gli orti: giornata splendida, abbiamo assistito a numerose inaugurazioni di parchi e giardini cittadini ma mai con una affluenza di pubblico come quella mattina.

Sono state stimate circa 400-500 persone ed i politici che si sono occupati della faccenda hanno voluto tutti partecipare ed intervenire all’inaugurazione.

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Alle 12.00 terminata la cerimonia alcuni assegnatari degli orti hanno da subito iniziato a lavorare il terreno ed a preparalo secondo le loro esigenze. Il mattino dopo alle ore 6.00 (ora d’apertura del cancello) c’erano già una decina di persone che aspettavano per iniziare a lavorare al proprio orto assegnato.

- Subito dopo l’inaugurazione in molti hanno iniziato a lavorare al proprio orto -

Dopo una settimana dall’inaugurazione si vedevano già numerosi appezzamenti allestiti di tutto punto con giovani piantine e semine che tappezzavano gran parte dell’area assegnata.

Dopo poche settimane orti nudi ne erano rimasti pochissimi e l’aspetto generale dell’area era completamente cambiato: sicuramente le piante coltivate hanno apportato quella nota di piacevolezza del paesaggio che prima non c’era.

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Visitando gli orti in diversi momenti durante l’anno ci rendiamo conto benissimo delle stagioni e del modo in cui queste influenzano le nostre coltivazioni e le nostre abitudini.

- Veduta degli orti in estate -

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