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I centri antiviolenza

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Academic year: 2022

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(1)

Siena, 16 dicembre 2021

LA VIOLENZA DI GENERE AI TEMPI DEL COVID

I centri antiviolenza

Pietro Demurtas, CNR-IRPPS

Angela M. Toffanin, Università di Padova

(2)

LA PANDEMIA COME ACCELERATORE

Il caso della violenza maschile contro le donne

La pandemia e le misure di contenimento sociale

• non hanno fermato la violenza (in famiglia, al lavoro, via web)

• hanno esacerbato gli stereotipi di genere e le “maschilità

dannose” e portato ad un aumento del lavoro di cura non retribuito per le donne (Ilo, 2021)

• hanno influito su modalità organizzative e routine professionali

• hanno peggiorato e/o annullato la capacità dei servizi “generali” di intercettare la violenza

• le donne in situazione di violenza hanno continuato a cercare aiuto

• Cav e Cr sono «rimasti aperti»

(3)

DALL’ANALISI DEL SISTEMA ANTIVIOLENZA

Proposte trasformative per le politiche pubbliche

Il sistema antiviolenza come caso studio:

• il processo di regolamentazione in atto;

• standardizzazione e finanziamento degli interventi;

• la dimensione di genere e l’approccio intersezionale;

• il lavoro di rete e le politiche integrate come costitutive

Come la pandemia e le misure di contenimento sociale hanno influito sul sistema antiviolenza e in particolare sul sostegno alle

donne?

(4)

LE POLITICHE A CONTRASTO DELLA VIOLENZA

Il multiverso come metafora

Ambiti:

• prevenzione

• sostegno alle vittime (inclusi i figli/e)

• punizione degli autori

Attori:

• le donne, e i/le loro figli/e

• i servizi specializzati: CAV, CR, PAV

• i servizi generali (sanitari, sociali, ffoo, tribunali, prefetture, scuole, centri per l’impiego, mondo del lavoro, sindacati… )

• lo Stato (DPO)

• le Regioni

• gli Enti locali

• gli organismi sovranazionali (Coe, Unwomen, Onu, OMS, …)

• i movimenti femministi e delle donne

Interventi integrati che vedono coinvolti, molti soggetti

1990: 21 cav 2000: 80 cav 2010: 185 cav 2020: + 350 cav

• Legge 119 del 2013

• Intesa Stato-Regioni relativa ai requisiti minimi di cav e cr, 2014

85% dei cav è gestito da associazioni, cooperative, organizzazioni del privato sociale

(5)

LA VIOLENZA MASCHILE CONTRO LE DONNE Una criticità cronica, non un’emergenza

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50

1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Maschi Totale Femmine

Vittime di omicidio volontario per genere

Anni 1992-2017 (valori per 100.000 abitanti)

Fonte: Istat 2019 su dati Ministero dell’Interno - Dipartimento Polizia Criminale

Nel primo semestre del 2020

diminuiscono i reati contro la persona

netto calo degli omicidi

n° dei femminicidi invariato:

nel 2019: 56, nel 2020: 59 (il picco a gennaio) (dati Direzione Centrale della Polizia Criminale, 2020)

(6)

LA PANDEMIA OMBRA

Una vittimizzazione «normalizzata»?

Studi sulla recessione del 2008, l’epidemia di Ebola, i disastri ambientali (e i grandi tornei di calcio): esiste una relazione tra periodi di tensione e incremento della violenza maschile contro le donne (European Parliament, 2021)

Un approccio di genere aiuta a comprendere perché in queste

situazioni le donne siano

“ovviamente” una categoria subordinata vittimizzabile

La violenza come fenomeno strutturale

Il caso del personale del settore sanitario, tra:

• discriminazioni,

• ri-tradizionalizzazione dei ruoli e delle gerarchie di genere,

• stigmatizzazioni,

• molestie

Non solo violenza maschile contro le donne:

omotransfobia in famiglia

(7)

LE PROPORZIONI DELLA DOPPIA PANDEMIA

Un’approssimazione sulla vittimizzazione a partire dalle richieste d’aiuto. Le fonti ufficiali

ISTAT, «Violenza di genere al tempo del Covid-19: le chiamate al numero verde 1522»

2.705 2.373 3.370 3.021

6.500

3.318 2.779

4.438 3.935

8.780

5.129 6.097

5.701 6.333

5.054

0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000

2016 2017 2018 2019 2020

Segnalazione violenza e richieste di aiuto Altre Informazioni Non valide

• Istat: analisi delle richieste d’aiuto al 1522

• Commissione femminicidio

• Rete D.i.Re. e attiviste di CAV e Shelters

• Irpps-CNR

• Forze di polizia

• ONU e OMS

(Viero, 2021, Toffanin 2021)

• + 79,5% delle chiamate al 1522; + 71% contatti via chat (Istat 2021)

• Nel periodo aprile-maggio, diminuiscono le segnalazioni alle procure, ma aumentano nel periodo successivo (Commissione femminicidio 2020)

• Cosa accade sul fronte dei contatti ai CAV?

(8)

LE RICHIESTE D’AIUTO COME FRUTTO…

• dell’aumento della visibilità sociale

• del peggioramento delle situazioni?

• del riconoscimento della possibilità di ricevere aiuto

(adeguato e in sicurezza)

?

… dai silenzi delle donne…

Per le politiche pubbliche: spostare il focus…

… agli sforzi per farle sentire al

sicuro

nell’intraprendere un percorso di uscita

dalla violenza

SG inaccessibili, non più sentinelle

2006 2014

Non ha parlato della violenza

subita da partner o ex 32,2% 24,1%

Non ha denunciato 93,3% 88,2%

Istat - Indagine sulla Sicurezza delle donne, 2006 e 2014

(9)

I Centri Antiviolenza ai tempi del Coronavirus

Dati sulla rilevazione

• Inizia: 8 aprile

• Termina: 4 maggio (fine della Fase 1 )

Invio questionario a 335 CAV

(indagini Istat e Cnr-Irpps nel 2018)

Tasso di risposta del 70%

Dei 235 CAV che hanno risposto:

7 hanno comunicato di aver interrotto le attività prima dell’emergenza sanitaria

1 ha dichiarato di averla sospesa per cause legate all’emergenza stessa.

Le analisi di seguito si riferiscono ai 227 CAV attivi durante l’emergenza.

(10)

I CENTRI ANTIVIOLENZA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS LE NUOVE MODALITÀ OPERATIVE

10,6

57,3 32,2

Accessibile fisicamente

Lavora prevalentemente in remoto Lavora solo in remoto

CentriAntiviolenza secondo le modalità di lavoro attivate per far fronte all’emergenza (%)

Fonte: Cnr-Irpps (2020)

(11)

Le voci delle operatrici

In «prima linea»:

le difficoltà del lavoro in remoto

«Alcuni Centri sono stati costretti a utilizzare i dispositivi personali delle operatrici (cellulari, connessione dati wi-fi), chiediamo quindi che vengano accettate come spese anche il rimborso di tali costi»

«Occorre che insieme alla garanzia di finanziamenti adeguati e soprattutto

tempestivi, vi sia la possibilità di organizzare anche tecnologicamente i centri

antiviolenza per la sicurezza delle donne e delle operatrici»

(12)

LE 3E DELLA DOPPIA PANDEMIA

EMERSIONE: emersione delle richieste di aiuto

EMERGENZA: accesso all’ospitalità in casa rifugio

EMPOWERMENT: obiettivo finale del

percorso di fuoriuscita dalla violenza

(13)

EMERSIONE:

VARIAZIONE NEL NUMERO DI NUOVI CONTATTI A SEGUITO DELLE MISURE DI CONTENIMENTO A CONTRASTO DEL COVID-19 (%)

4,0 7,0

19,8 69,2

Non risponde Incremento Invariato Riduzione

Fonte: Cnr-Irpps (2020)

(14)

EMERSIONE:

DONNE CHE CHIEDONO AIUTO PER LA PRIMA VOLTA

5,4

2,8

Prima dell'emergenza Durante l'emergenza

- 49,5%

Fonte: Cnr-Irpps (2020)

Numero medio di nuovi contatti a settimana prima e dopo l’emergenza (valori medi e variazione %)

(15)

EMERSIONE:

VARIAZIONE NEL NUMERO DEI CONTATTI DELLE DONNE CHE AVEVANO GIÀ INIZIATO PERCORSO DI FUORIUSCITA (%)

19,4

41,9 38,8

Incremento Invariato Riduzione

Fonte: Cnr-Irpps (2020)

(16)

50,2 57,6

84,7 90,1

di cui: software di videochiamata di cui: social network

di cui: email Comunica mediante web

I MEZZI DI COMUNICAZIONE DURANTE IL LAVORO IN REMOTO

(N=203, valori percentuali)

Centri per servizio telefonico garantito (%) Centri per modalità comunicazione attivata via web (%)

Fonte: Cnr-Irpps (2020)

3,9

44,8 50,2

1,0

Servizio telefonico in orari specifici (no segr. Tel.) Segreteria telefonica

Servizio telefonico h24 Non risponde

(17)

Le voci delle operatrici

Il problema dei contatti durante il lockdown

«Nella contingenza risulta problematico per le donne contattare il centro antiviolenza data la forzata convivenza»

«Situazione molto critica per le donne prima fase abbassamento notevole delle richieste attualmente invece aumento richieste in emergenza con collocamento»

«Dopo un trend di richieste molto basso dal 7 marzo a metà aprile, le richieste

sono incredibilmente aumentate, forse anche frutto di quella ‘convivenza

forzata’. Il dato evidente è che queste richieste sono tutte in grave situazione

emergenziale».

(18)

LE MAGGIORI CRITICITA’ : OSPITALITA’ E CONNESSIONI SUL TERRITORIO CRITICITÀ SEGNALATE DAI CENTRI NEL CORSO DELLA FASE 1 (%)

9,3

28,6

37,4 38,8

41,9 45,4

58,6

Altro Gestione dei casi di violenza da parte delle

Forze dell’ordine

Strumentazioni per il lavoro in remoto delle operatrici

Tutela dei figli e delle donne negli incontri protetti con il padre

Garanzia di distanziamento sociale nelle CR

Risposta dei servizi socio-assistenziali Accoglienza in emergenza

Fonte: Cnr-Irpps (2020)

* Domanda a risposta multipla

(19)

EMERGENZA:

LA MESSA IN SICUREZZA DELLA DONNA DURANTE L’EMERGENZA

15,9

35,2 47,6

1,3

Sì, secondo le consuete procedure consuete Sì, secondo nuove procedure

No Non sa

6 8

11 15

16

25

Quarantena c/o domicilio della donna con supporto operatrici

da remoto

Attivazione delle FFOO anche per allontanamento del

maltrattante

Quarantena presso struttura di sorveglianza sanitaria Quarantena verso struttura

protetta ad hoc Valutazione sanitaria e dotazione di DPI per iserimento

in CR

Quarantena c/o alberghi, b&b e appartamenti individuati ad hoc

Centri che hanno attivato procedure d’urgenza (%) Centri secondo le nuove procedure attivate (N=80, v.a.)

Fonte: Cnr-Irpps (2020)

(20)

Le voci delle operatrici

Le difficoltà dell’ospitalità in emergenza

«Le Prefetture di alcune città non erano informate della circolare e non si sono mai messe in contatto con i Cav per trovare soluzioni abitative.»

«Questa condizione ha reso necessario attrezzarsi per le temporanee ospitalità con le disponibilità private individuate da ciascuna associazione nei propri territori, e pagate da ciascuna associazione con proprie risorse»

«Nelle Case rifugio mancano tablet, pc e stampanti per garantire a bambini e bambine, ragazzi e ragazze un’adeguata fruizione della scuola on-line. Il diritto all’istruzione e alla partecipazione alle attività scolastiche è uno dei principi su cui si fondano le Case rifugio»

«In questa emergenza, l'allontanamento del maltrattante potrebbe risultare più efficace e di più facile gestione. La possibilità, che esiste già nell'ordinamento, dovrebbe essere presa in maggiore considerazione dai Tribunali soprattutto in questo periodo»

(21)

EMPOWERMENT (indicatori indiretti)

LE VARIAZIONI DURANTE IL LOCKDOWN NELLE RELAZIONI CON GLI ALTRI SOGGETTI PRESENTI SUL TERRITORIO (%)

21,6 22,0

2,2 2,6 4,0 4,8 9,7 14,5 17,2 18,1

59,0 50,2

36,6 33,0 38,3 31,3

48,5 34,4

48,9 48,5

17,2 23,3

53,7

48,9

52,9

53,3

33,5

26,4

33,0 30,8

2,2 4,4 7,5

15,4 4,8 10,6 8,4

24,7

0,9 2,6

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0

aumentate invariate diminuite/interrotte Nessuna relazione precedente

Fonte: Cnr-Irpps (2020)

(22)

EMPOWERMENT (indicatori indiretti)

LA VARIAZIONE NELLE PRESTAZIONI (%)

5,7 7,9

11,9 10,1 10,1 9,7

18,5 17,6

28,6 54,6

14,5 16,3

17,2 21,1 24,7

26,9 21,6

37,0 33,0

16,3

79,7 75,8

70,9 68,7

65,2 63,4

59,9 45,4

38,3 29,1

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0100,0 Sostegno specifico per donne migranti

Sostegno all'autonomia lavorativa Sostegno all'autonomia abitativa Orientamento ai servizi territoriali Colloquio di accoglienza Sostegno figli/e vittime di violenza assistita Ospitalità in emergenza Consulenza e assistenza legale Consulenza psicologic Ascolto telefonico

Più frequente Stessa frequenza Meno frequente Fonte: Cnr-Irpps (2020) Fonte: Cnr-Irpps (2020)

Diminuzione di richieste

(23)

Le voci delle operatrici

Il problema della mancanza di coordinamento locale

«I centri antiviolenza sono operativi 24 ore su 24, purtroppo le istituzioni e i servizi socio/assistenziali spesso non rispondono nemmeno al telefono»

«Gli accessi al Pronto Soccorso sono anche diminuiti perché le donne hanno paura che, frequentando l'ambiente ospedaliero, possano essere contagiate dal coronavirus»

«L'interruzione delle attività scolastiche ha comportato l'interruzione degli spazi a disposizione degli studenti per esprimere un eventuale disagio interno alla famiglia»

«Anche rispetto ad altri periodi, le Forze dell'Ordine pare stiano scoraggiandodi più le donne che vogliono fare denuncia o a intraprendere un percorso di fuoriuscita dalla violenza, adducendo frasi del tipo: ‘ora non conviene fare nulla, è tutto fermo’»

(24)

I CENTRI ANTIVIOLENZA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

LE RICHIESTE DELLE OPERATRICI AI DECISORI POLITICI (%)

13,2 15,8 15,8

24,6 27,6

36,4 42,5

56,1

64,5

Incrementare pubblicità su 1522 e operatività dei CAV

Prolungare congedo straordinario dal lavoro per motivi di violenza (art. 24 del d. lgs. 80/2015) Estensione dei permessi di soggiorno per le migranti

e i loro figli e sospensione audizioni per protezioni…

Sospensione delle visite protette stabilite in pendenza di procedimento penale per reati di cui

Assicurare la fornitura di dispositivi di protezione sanitaria e di sanificazione degli ambienti

Predisporre strutture di accoglienza ulteriori Maggiore coordinamento tra soggetti impegnati nel

contrasto alla violenza contro le donne

Erogazione di contributi economici per le donne vittime di violenza

Risorse economiche per i centri antiviolenza e le case rifugio

Tra le altre richieste (campo aperto)…

11% dei CAV segnala

un aumento delle richieste di sostegno economico!

Fonte: Cnr-Irpps (2020)

(25)

Le voci delle operatrici

Cambiare la società per combattere la violenza

«Dobbiamo disegnare un futuro diverso! Ora più che mai,

dobbiamo spingere per costruire un'economia più inclusiva

che garantisca più autonomia alle donne, al fine di creare una

società equa. Ritengo che, questo sia il primo punto per

contrastare la violenza di genere»

(26)

INFORMAZIONI SULL’INDAGINE:

Sito ViVa

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