INTERAZIONE
RADIAZIONE-MATERIA
Radiazioni ionizzanti
Interazione di particelle cariche: p
range
perdita di energia per ionizzazione perdita di energia per radiazione perdita di energia per radiazione
Interazione di particelle neutre:
neutroni fotoni:
effetto fotoelettrico effetto Compton
effetto Compton
produzione di coppie attenuazione
strato emivalente
strato emivalente
Radiazioni ionizzanti
Ogni radiazione, interagendo con la materia, cede energia alla struttura atomica/molecolare del materiale attraversato alla struttura atomica/molecolare del materiale attraversato.
Se l’energia ceduta è sufficiente (radiazioni ionizzanti: E ≥ 100 eV) (radiazioni ionizzanti: E ≥ 100 eV),
si verificano nel materiale effetti distruttivi
(frammentazioni, rotture di legami, ionizzazione,...).
Radiazioni ionizzanti:
- elettromagnetiche g (m=0, E=h ν )
Æraggi X e γ
- corpuscolari (m>0, E= ½ mv
2)
Æparticelle α, β
±, p, n,
...Particelle cariche: α, β art c car ch , β , p
±, p
Æ
ionizzazione diretta
degli atomi del mezzoParticelle neutre: n, X, γ
Æ
ionizzazione indiretta
t it d i di ti ll i h d iÆ
ionizzazione indiretta
tramite produzione di particelle cariche secondarieInterazione di particelle cariche p
Tutte le particelle cariche (e±, p, α, nuclei) interagiscono principalmente a causa delle interazioni coulombiane con gli
elettroni del mezzo attraversato perdendo rapidamente la loro elettroni del mezzo attraversato, perdendo rapidamente la loro energia cinetica.
La perdita di energia della particella carica appare La perdita di energia della particella carica appare
principalmente sotto forma di ionizzazione ed eccitazione del mezzo materiale attraversato.
L’energia cinetica ceduta dalla particella è praticamente tutta assorbita dal mezzo a una distanza caratteristica, che dipende
d ll h d ll ll d d l
dalle caratteristiche della particella incidente e del mezzo
attraversato.
Range g
Range = g distanza media
percorsa dalla radiazione incidente nella materia
Indica la capacità di penetrare a fondo nella materia.E’ ù l è l’
è definito solo
per particelle
h ! E’ tanto più alto quanto maggiore è l’energia
(una particella si ferma quando esaurisce la propria energia).
cariche!
Per un fascio di particelle cariche di data energia, si verifica
sperimentalmente che il numero p N0 di particelle trasmesse rimane pressoché
costante fino a un certo spessore,
dopo il quale crolla bruscamente. N0/2 Range medio <r>
x
distanza percorsa dal 50% delle particelle
<r>
Range ed energia di particelle diverse g g p
R(E) Dipendenza del range dall’energia i ( t t bi l i )
(cm)
R(E) H2O
scala
logaritmica
protoni
in acqua (~ tessuto biologico)
(cm) 100
elettroni protoni
10
e
alfa
1 e
p
0.01 0.1 1 10 100 1000 (MeV)
0.1 E
scala logaritmica
scala logaritmica
dE/dx
Ionizzazione specifica / potere frenante / stopping power = perdita di energia per unità di percorso
dE/dx
Æ energia/lunghezzadE/dx
Æ energia/lunghezzaMisurata in eV/cm (spesso
keV/μm
oMeV/mm
)F n m n st tistic : Dividendo per la densità del mezzo ρ:
Fenomeno statistico:
perdita di energia diversa a ogni singolo urto
ÆStraggling = fluttuazioni energetiche
Dividendo per la densità del mezzo ρ:
(dE/dx)/ρ
misurata in MeV·cm2/g
Elettroni:
Piccola massa Æ grandi deviazioni Æ traiettoria a zig-zag
Æ lt i bil
Per particelle cariche pesanti (p,α):
(dE/dx)/ρ ∝ (q
2/v
2)·(Z/A)
dipende quasi solo (Z/A~0 5)Æ range molto variabile
Particelle cariche pesanti:
Grande massa Æ piccole deviazioni Ætraiettoria quasi rettilinea
dipende quasi solo (Z/A 0.5)
dalla particella incidente (carica e velocità)
(dE/dx)
α~ 4 (dE/dx)
pÆ range quasi costante
(dE/dx)
α4 (dE/dx)
pLET
Trasferimento Lineare di Energia
Rapporto tra l’energia totale T trasferita alla materia
lungo un cammino
E LET lungo un cammino
e la lunghezza R del cammino percorso
LE /R LET = T/R
(misurato in keV/μm, MeV/mm) Alto LET
Æ alta densità di ionizzazione Æ alta probabilità di colpire e danneggiare
un sito biologico G d i bilità
un sito biologico Grande variabilità
Bremsstrahlungg
Le particelle cariche perdono energia, oltre che per ionizzazione,
h i i t (“ di i di f t ” b t hl )
anche per irraggiamento (“radiazione di frenamento” o bremsstrahlung)
Questo processo è particolarmenteQ p p
importante per gli elettroni. Essi sentono forte repulsione coulombiana dagli elettroni
atomici, possono perdere anche notevoli
e
-e
- quantità di energia a ogni urto e venirefortemente deviati.
Pertanto subiscono successive accelerazioni Pertanto subiscono successive accelerazioni e decelerazioni, e – come tutte le particelle cariche accelerate – emettono radiazioni
elettromagnetiche, sotto forma di fotoni di
γ
elettromagnetiche, sotto forma di fotoni di energia hν, sempre minore o al limite uguale all’energia degli elettroni incidenti.
γ
Interazione di particelle neutre p
Al contrario delle particelle cariche, neutroni e fotoni possono
essere assorbiti completamente in un’unica collisione (il neutrone da un nucleo, il fotone da un elettrone atomico o da un nucleo).
Al contrario delle particelle cariche non esistono distanze non esistono distanze Al contrario delle particelle cariche, non esistono distanze non esistono distanze che fotoni o neutroni non possano attraversare
che fotoni o neutroni non possano attraversare.
L’assorbimento di neutroni e fotoni nella materia – e quindi L assorbimento di neutroni e fotoni nella materia e quindi
l’attenuazione di un fascio - ha un comportamento probabilistico.
Neutroni:
•Cattura neutronica
Fotoni:
•Effetto fotoelettrico
•Cattura neutronica
•Urti elastici
•Urti anelastici
•Effetto fotoelettrico
•Effetto Compton
•Produzione di coppie pp
Neutroni
Classificazione delle interazioni secondo l’energia dei neutroni: f g
freddi (E~meV), termici (E≤0.01 eV), epitermici (E≤100 keV), veloci (E~MeV)
Cattura neutronica: n +
AZZX Æ
A+1ZZX
• spesso seguita da decadimento γ (Æ reazioni n.γ o di cattura radiativa)
• spesso con nucleo finale radioattivo
• più probabile a bassa energia (~ 1/Ep p g ( 2))
I materiali sottoposti a bombardamento neutronico diventano radioattivi!
Es. n+
147N Æ
146C + p +0.63 MeV
Æ rilascio energia nel corpo umanoUrti con nucleoni:
Es. n
7N Æ
6C p 0.63 MeV
Æ rilascio energia nel corpo umanon+
105B Æ
73Li + α +2.79 MeV
Æ Boron Neutron Cancer Therapy• cessione di energia a protoni
• eccitazione dei nuclei con successiva emissione di raggi γ
In tutti i processi l’effetto è la ionizzazione secondaria In tutti i processi l effetto è la ionizzazione secondaria
Fotoni
Tre processi principali:
Effetto fotoelettrico:
Interazione con elettroni atomici interni Effetto Compton:
Interazione con elettroni atomici esterni Produzione di coppie:
Interazione con campo coulombiano p del nucleo
In dipendenza da:
In dipendenza da
• energia dei fotoni
• n.atomico del materiale
Effetto fotoelettrico
Effetto Compton p
Produzione di coppie pp
ANNICHILAZIONE !
Produzione di coppie pp
Visualizzazione in camera a bolle (rivelatore di particelle cariche) di due esempi di produzione di coppie
γÆe
+e
-: γ
1) “tripletto”:
nel campo di un elettrone atomico nel campo di un elettrone atomico
2) “coppia”:
nel campo di un protone nel campo di un protone
Annichilazione di antimateria e materia
Assorbimento/Attenuazione
Un fascio di N0 fotoni, attraversando uno spessore Δx di materiale, viene attenuato in quanto i singoli fotoni vengono assorbiti o deviati secondo i tre attenuato in quanto i singoli fotoni vengono assorbiti o deviati secondo i tre processi descritti.
Il no di fotoni che interagiscono g Fotoni diffusi nello spessore di materiale Δx
(e che quindi vengono sottratti al fascio originario) è
Fascio primario
N Fascio attenuato
Δx
Δ N ∝ -N
0Δ x
N0P Fascio attenuato
Δ N = - μ N
0Δ x
NAttenuatore
Δ N = μ N
0Δ x
Il numero di fotoni ancora presenti nel fascio alla profondità x è:p
N(x) = N 0 e - μ x
…come nella legge del decadimentoradioattivo!
radioattivo!
Assorbimento esponenziale p
I(x) I(x+Δx) μ
= coefficiente di tt i li
intensità trasmessa
X, γ
attenuazione lineare del materiale (cm
-1) 1/μ = spessore dopo
100trasmessa
(%)
I
Δx x
1/μ = spessore dopo
il quale il fascio si riduce a I
0/e = 37% I
075 100
Δx x
x = 0
Dipende dal materiale
e dall’energia del fascio
5075
/
Non esistono spessori che fermano totalmente
25 Io/e
μ/ρ
= coefficiente di attenuazione di massa d l l (
2/ )
che fermano totalmente il fascio!
0
1/μ spessore x
del materiale (cm
2/g)
Dipende quasi soltanto
dall’energia del fascio
dall energia del fascio
Spessore di dimezzamento p
1/ μ =
spessore dopo il quale rimane il 37 % dell’intensità del fascio (=1/e)1/ μ
spessore dopo il quale rimane il 37 % dell intensità del fascio (=1/e)Spessore di dimezzamento x
1/2=
spessore dopo il quale rimane il50 %
(emispessore, strato emivalente) dell’intensità del fascioRelazione tra 1/ μ e x
1/2:
x
1/2<
1/μ
n(t) n
0n(x
1/2) = n
0/2 = n
0e
-μx1/2e
-μx1/2= 1/2
n
0-μx
1/21/2= ln ½ = -ln2 = -0.693
x
1/2= 0 693/μ
0.50 n
00.37 n
0x
1/20.693/μ
1/ μ
x
1/2x
0
0
…come tempo di dimezzamento!
1/ μ
0
1/2Assorbimento complessivo p
μ = μ
fotoel1 keV 1 MeV 1 GeV
μ E μ μ
fotoel+ μ
Compton+ μ
coppie10 6 10 6
(u.a.)
rame μ
coppieCu (Z=29)
μ
fotoel.μ
fotoel∝ ρ Z
4/E
310 3 10 3
μ
Comptonμ totale μ
fotoelCompton∝ ρ Z/E
μ
coppie∝ ρ Z
2lnE
1 1
μ
1 keV 1 MeV 1 GeV E
10 eV
μ
coppie1 keV 1 MeV 1 GeV
10 eV
Assorbimento in diversi materiali
(MeV)
μ /ρ
(cm2/g) 0.1 1 10 E
μ/ρ
= coefficiente di
tt i di
100 (cm2/g)
i b
attenuazione di massa
del materiale (cm
2/g) Quasi indipendente dal
10
piombo
Quasi indipendente dal
tipo di materiale
Es. raggi X da 25 keV
1
gg
L’intensità si riduce di un fattore 7 (~14%) in 30 m di ossigeno
oppure 0.12 mm di rame 1
acqua l i
oppurepp 32 μm di piombo
Raggi X da
X½ in tessuto
X½ in piombo
0.1 acqua calcio
da in tessuto in piombo 10 keV 0.131 cm 0.00076 cm 100 keV 4.05 cm 0.012 cm
1 MeV 9.8 cm 0.89 cm 0.01
Dimostrazione pratica p
Sorgente radioattiva:
2211Na
(T1/2 = 2.6 y)D dim t : 90% β+ 10% tt l tt i ; t mbi iti d d
Decadimento: 90% β+, 10% cattura elettronica; entrambi seguiti da dec.γ 90%: 2211Na Æ 2210Ne* + β++ ν 2210Ne* Æ 2211Ne + γ (Eγ=1274 keV) 10%: 2211Na + e- Æ 2210Ne* + ν 2210Ne* Æ 2211Ne + γ (Eγ=1274 keV)
Sistema di scintillatori interfacciati a un calcolatore.
Misura della frazione di γ incidenti e della loro energia.
Esperienza realizzata da
Paolo Vitulo
g
Paolo Vitulo… grazie!
Piombo:
Piombo:
x1/2 = 1 cm per γ da 1274 keV Spessore di piombo da 5 cm (= 5 x1/2 ):
riescono ad attraversarlo circa il 3 % dei γ emessi.
Penetrazione (range) ( g )
R di i i β l
Range R (∝E) =
distanza media
d
60C d l tt i t i Radiazioni α,β,γ
in diversi materiali... ... e nel corpo umano (impiego terapeutico) distanza media
percorsa nella materia
cm
γ da
60Co γ da elettroni protoni E=1.3 MeV E=25 MeV E=200 MeV
0 10
0 10 cm
20 cm 20
Schermi protettivi p
Rilascio energia in tessuto biologico g g
unità
relative
protoni 200 MeV4 relative
(cute=1)p
3
γ 22 MeV picco di Bragg2
protoni con modulaz. energiaelettroni
1
γ 1.3 MeV (60Co)p g
0 10 20 cm profondità di tessuto
X 200 keV elettroni
22 MeV
0 10 20 cm profondità di tessuto
Rilascio di energia nei tessuti biologici g g
Se una particella carica pesante entra nella materia è rallentata prevalentemente da numerose collisioni con gli e- atomici del mezzo. La probabilità di tali collisioni aumenta con il diminuire d ll’ i d ll i ll Q i di i f i di i i d d d ll l i i i dell’energia della particella. Quindi i fasci di ioni perdono grande parte della loro energia cinetica iniziale in una zona relativamente stretta al termine del loro percorso (picco di Bragg).
La deposizione di dose nella parte iniziale è relativamente bassa.
Ril i di i Rilascio di energia di diverse radiazioni
in tessuto biologico