Decadimenti di mesoni K per la ricerca di nuova fisica oltre
Mauro Piccini INFN Perugia
Perugia – 30 Marzo 2011
la ricerca di nuova fisica oltre
il Modello Standard
Sommario
Breve introduzione
– Il sistema de mesoni K e la violazione di CP
– Decadimenti rari dei K nel Modello Standard e oltre
L’esperimento NA62
– Il nuovo apparato sperimentale per la misura di BR(K+→→→→ππππ+νννν))))νννν_ K
– NA62 fase I: la misura di RK = Γ(K± →e± ν) / Γ(K± →µ± ν)
Attività del gruppo di Perugia
– Il RICH (Ring Imaging CHerenkov detector) di NA62 – Test su prototipi al CERN e a Perugia
– Il read-out del RICH, contributo al trigger di NA62
Mixing di quark nello SM
Per i quark gli stati di massa non
corrispondono agli autostati di sapore
Matrice CKM (Cabibbo-Kobayashi-Maskawa) :
• Elementi diagonali non nulli
Violazione del sapore
(angolo di Cabibbo, GIM)
Con 3 (o più) famiglie di quark:
' '
'
ub cb td
ud us
cd cs
ts tb
V V V V
d d
s s
b b
V
V V
V V
=
• Con 3 (o più) famiglie di quark:
Violazione di CP nello SM
Imponendo l’unitarietà della matrice CKM:
Nf=2 Nfasi= 0 ⇒ No Violazione di CP
Nf=3 Nfasi= 1 ⇒ Violazione di CP possibile
C= operatore carica, inverte la carica dello stato P= operatore parità, inverte le coordinate spaziali
Violazione diretta di CP
L’origine della violazione di CP può essere imputata all’interazione debole nell’ambito del Modello Standard oppure si può introdurre una nuova interazione ad hoc (teoria superdebole)
Uno dei sistemi ideali per studiare la violazione di CP è quello dei K neutri
Definendo gli autostati di sapore come K0=sd e K0=ds, gli autostati di CP sono:
Decade in 2π per conservare CP (vita media corta)
Decade in 3π per conservare CP (vita media lunga)
_
_
_Già nel 1964 evidenza sperimentale di violazione di CP, ridefinizione degli autostati di massa:
(vita media corta) (vita media lunga)
Nell’ambito del Modello Standard è prevista l’esistenza della violazione diretta di CP,
la componente a vita media lunga K2 decade in 2ππππ
NA48
Violazione diretta di CP nei decadimenti dei K neutri
Re(ε’/ε) = (14.7 ± 2.2) x 10-4
Misura di parametri di Violazione di CP
NA48
Ricerca di violazione diretta di CP nei decadimenti K±→ 3ππππ
Misura delle lunghezze di scattering ππππππππ
Decadimenti rari del KS, prima osservazione e misura del BR di
KS π πππ0e+e- e KS ππππ0µµµµ+µµµµ-
NA48/1
NA48/2
Decadimenti rari di K Decadimenti rari di K
Le relazioni per l’unitarietà della matrice CKM possono essere espresse in termini di triangoli nel piano complesso; a questo scopo conviene usare la parametrizazione di Wolfenstein:
Vus ~ λλλλ Vcb ~ λλλλ2 2 2 2 Α Α Α Α Vub ~ λλλλ3 3 3 3 Α(Α(Α(Α(ρρρρ−−−− iηηηη) ) ) V) td ~ λλλλ3 3 3 3 Α(1Α(1Α(1Α(1−−−−ρρρρ−−−− iηηη))))η
Ci sono sei relazioni da soddisfare per l’unitarietà, e quindi sei triangoli, in particolare:
VudV*ub + VcdV*cb + VtdV*tb = 0
CP
VcdV*cb
KL →π0µ+µ– λ
λ λ
λt = Vtd V*ts Im λλλλt = ΑΑΑΑ2 λλλλ5 ηηηη Re λλλλt = ΑΑΑΑ2 λλλλ5 ρρρρ Golden modes
Il decadimento
Il decadimento K K + + → → → → → → → →π π π π π π π π + + ν ν ν ν ν ν ν ν ν ν ν ν ν ν ν ν
_Nel calcolo teorico del BR, le incertezze dovute all’elemento di matrice adronico vengono inglobate in un termine già ben misurato - BR(K+→π0e+ν) - la restante parte dell’errore teorico deriva dai
parametri della matrice CKM:
Nell’ambito dello SM il processo è descritto con diagrammi a un loop definiti diagrammi a pinguino:
BR(K+→π+ν ν) ≈ (1.6×10-5)|Vcb|4[ση2+(ρc-ρ)2] → (8.5 ± 0.7)×10-11 parametri della matrice CKM:
Decadimento sensibile a nuova fisica oltre lo SM, si possono testare
indirettamente scale fino a Λ~100 TeV (complementare rispetto a LHC);
molte le teorie in cui è previsto un BR maggiore:
Minimal Flavour Violation (MFV) Minimal Supersymmetric extension of SM (MSSM) Light Higgs Theory (LHT) _Stato dell’arte Stato dell’arte
Due esperimenti a BNL (Brookhaven National Laboratory-USA) dal 1997 al 2004, 7 candidati identificati in totale (di cui 4 compatibili con il fondo):
• K+ fermati su un bersaglio circondato dal rivelatore
• Accettanza molto bassa, ~ 0.1%
BR(K+ → → π→ → πππ+ νννν ) = (1.73νννν +1.15-1.05)× 10-10
Phys. Rev. Lett. 101 (2008) 191802
_
Compatibile
con lo SM
L’esperimento NA62 L’esperimento NA62
Collaborazione
Collaborazione NA62NA62
Bern ITP, Birmingham, Bristol, CERN, Dubna, Ferrara, Fairfax, Firenze, Frascati, Glasgow, IHEP, INR, Liverpool, Louvain, Mainz, Merced, Napoli, Perugia, Pisa, Roma I, Roma II, San Luis Potosi, SLAC, Sofia, TRIUMF, Torino
Schema del rivelatore Schema del rivelatore
Decadimenti di Kaoni in volo da un fascio “non separato” a 75 GeV/c, prodotto da un fascio di protoni a 400 GeV/c estratto dall’SPS contro un bersaglio fisso di berillio (fascio a ~800 MHz, ~6% kaons))
Le particelle non decadute viaggiano nel tubo a vuoto centrale
Goal: misura di O(100) eventi in 2 anni di presa dati riducendo l’errore sistematico fino al livello di qualche %
Tecnica di misura Tecnica di misura
Rispetto a un esperimento con decadimenti da K fermi:
Vantaggi:
Più facile rivelare fotoni da decadimenti di fondo Più facile avere fasci ad alta intensità
Svantaggi:
Rivelatore e regione di decadimento di grandi dimensioni
dimensioni
Necessità di misurare l’impulso di ogni K Fascio non separato di adroni
Segnale difficile da identificare e raro: BRBRSMSM=8x10=8x10--1111
Potenzialmente alta contaminazione da altri decadimenti di K
Punti chiave:
1. Reiezione cinematica 2. Veto
3. Trigger ad alte prestazioni
4. Identificazione delle particelle (PID)
Reiezione cinematica /I Reiezione cinematica /I
Pπ
Pν
πK
θ
PK
Pν
2 2
2
2 1 1 K K K
K K
miss P P
P m P
P m P
m π π
π π
π − θ
−
+
−
≅
92% del fondo cinematicamente separabile dal segnale
La variabile fondamentale è la massa mancante, utilizzata per definire due regioni di segnale poco popolate dal fondo
Estremamente importante avere buona risoluzione nella ricostruzione della massa mancante
Necessario misurare sia l’impulso del kaone che quello del pione
Ridurre il materiale (specialmente nella zona dello spettrometro magnetico) per minimizzare lo scattering scattering multiplomultiplo
Reiezione cinematica /II Reiezione cinematica /II
Misura dell’impulso in un fascio ad alta intensità → 3 stazioni inserite in un
sistema di dipoli
Il Gigatracker:
18000 pixel, rate di 150 kHz per ogni singolo pixel nella zona centrale
sistema di dipoli
Rivelatore sottile→200 µm di spessore per i pixel e 100 µm per il chip del readout
chip (<0.5% X/X0 per stazione)
Ottima risoluzione temporale per stringere le finestre di coincidenza con gli altri
rivelatori→ risoluzione temporale minore di 200 ps raggiunta in test già effettuati
Reiezione cinematica /III Reiezione cinematica /III
Spettrometro magnetico funzionante in vuoto per ridurre lo scattering multiplo 4 camere con 4 viste (piani di tubi) (ridondanza)
Magnete Ptkick = 256 MeV/c
Tubi a straws lunghi 2.1 m, fatti di mylar spesso 9.6 mm (<0.1% X/X per vista) spesso 9.6 mm (<0.1% X/X0 per vista) Foro centrale per far passare le particelle non decadute del fascio (raggio 6 cm) Prototipi già testati al CERN nel 2007 e nel 2010
σσ σσ σσ
σσ(P(Pππππππππ)/P)/Pππππππππ~ 0.3%~ 0.3% ⊕ ⊕ ⊕ ⊕ ⊕0.007%*P ⊕ ⊕ ⊕0.007%*Pπ π π π π π π π ((GeVGeV/c)/c) σσ
σσ σσ
σσ((dXdX//dZdZ)/()/(dXdX//dZdZ)~ 45)~ 45--15 15 µµµµµradµµµrad
Veto e PID Veto e PID
8% di decadimenti dei K (potenziale fondo) non è cinematicamente
separabile dal segnale (+ code di risoluzione)
La reiezione di questi decadimenti si basa esclusivamente sui sistemi di veto e sulla PID
Richieste per il sitema di veto:
Richieste per il sitema di veto:
Grandi angoli (8.5-50 mrad): inefficenza <10-4 Angoli intermedi (1-8.5 mrad): inefficienza <10-5 Angoli piccoli (<1 mrad): inefficienza <10-3
Richieste per la PID:
Identificazione dei K nel fascio iniziale prima del loro decadimento Separazione π−µ: probabità di errore id ID minore di 10-2
Veto a largo angolo (LAV) Veto a largo angolo (LAV)
12 stazioni (ad anello) lungo la regione di decadimento (in vuoto)
Piena copertura angolare fra 8.5 e 50 mrad I vetri-pimbo del calorimetro
dell’esperimento OPAL sono stati riutilizzati
Piu di 2500 cristalli (canali) in totale
Blocchi controllati e testati a Frascati:
inefficienza < 10-4 per positroni a 476 MeV
risoluzione temporale di 700 ps
3 anelli già costruiti
Fra 1.5 e 8 mrad viene riutilizzatto il vecchio calorimetro elettromagnetico a kripton liquido di NA48
Più di 13000 celle quasi omogenee (poco materiale passivo)
27 lunghezze di radiazione X0
Ottima risoluzione nella misura dell’energia Ottima risoluzione temporale (200 ps)
Veto ad angoli intermedi Veto ad angoli intermedi
Ottima risoluzione temporale (200 ps)
Read-out completamente nuovo con ADC a 14 bits 40 MHz Le prestazioni come
rivelatore in veto sono state misurate con un presa dati dedicata ed un fascio di K a 75 GeV
Veto a piccoli angoli Veto a piccoli angoli
Tre piccoli rivelatori fanno parte di questa categoria:
CHANTI: Posizionato dopo l’ultima stazione del Gigatracker per rivelare particelle provenienti da interazioni del fascio nei collimatori e nel Gigatracker stesso
IRC: Per rivelare i fotoni in prossimità del tubo a vuoto dove passano le particelle del fascio non decadute, posizionato prima dell’LKr
le particelle del fascio non decadute, posizionato prima dell’LKr
SAC: Posizionato alla fine dell’aria sperimentale, per rivelare i fotoni che passano attraverso il foro centrale dell’LKr
Per tutti e tre i rivelatori la ricerca e lo sviluppo sono in fase avanzata, alcuni prototipi sono già stati prodotti
PID dei K del fascio PID dei K del fascio
Scopo: Identificazione del Kaone nel fascio non separato per
associarlo temporalmente ai prodotti di decadimento rivelati a valle.
Questo permette di rilasciare le
condizioni sullo scattering multiplo nel gas residuo presente nella zona di decadimento ( è sufficiente
di decadimento ( è sufficiente ottenere un vuoto a livello di 10-5 mbar).
Tecnica: Rivelatore Cherenkov differenziale (il radiatore e H2)
Riutilizzabile un vecchio rivelatore costruito al CERN negli anni ’70 Nuovo readout (fotomoltiplicatori e elettronica di lettura)
Nuovo sistema di specchi deflettori per diminuire il rate sul singolo canale in lettura
Identificazione di Identificazione di µ µ µ µ µ µ µ µ
Dopo il calorimetro elettromagnetico ci sono dei blocchi di ferro ai quali sopravvivono solo i µ
MUV1-2: Identificano il muone e contribuiscono alla reizione di decadimenti con µ nelo stato finale (assieme al RICH)
MUV3: Identificazione veloce dei µ a scopi di trigger, moduli di scintillatore con superficie 22x22 cm2 letti da 2 PM
Risoluzione temporale migliore di 1 ns gia raggiunta in test su fascio
LKr
MUV 1-2 MUV 3
Risoluzione temporale migliore di 1 ns gia raggiunta in test su fascio
Trigger e acquisizione dati Trigger e acquisizione dati
• L0L0: Trigger
hardware, scelta basata su segnali veloci prodotti dai sistemi di lettura
• L1L1: Trigger
software basato sulle informazioni
provenienti da
RICH MUV CEDAR STRAWS LKR LAV
L0TP
L 0
1 MHz
1 MHz 1 MHz
10 MHz
provenienti da singoli rivelatori
(più dettagli, migliori risoluzioni)
• L2L2: Trigger
Software basato sui dati di tutti i
rivelatori
(informazioni correlate)
PC PC PC PC
L0 trigger
Trigger primitives
Data CDR
O(KHz)
E B
GigaEth SWITCH
PC PC PC PC PC PC PC PC PC PC PC PC PC PC
L 2 L 1
PC PC PC PC PC PC
NA62: proiezioni NA62: proiezioni
4.8·1012 decadimenti per anno (ragionevole, circa 4 mesi di presa dati)
flusso x50 rispetto a NA48 (con la stessa intensità di protoni dall’SPS)
reiezione ππππ0 a livello di 2·108
Accettanza per il segnale O(10%)
Assunzione: 100% efficienza di trigger
NA62 fase I
RK e SUSY:
Masiero, Paradisi, Petronzio
(hep-ph/0511289 PRD74,2006)
violazioni supersimmetriche del sapore leptonico (SUSY LFV) possono modificare il valore di Rk del 2-3 %
Test dell’Universalità Leptonica e dell’accoppiamento V-A
Predizione accurata del Modello Standard:
RK =
= (2.477 ± 0.001) ×××× 10-5
( )
( )
K(
QED)
e K
e
e R
m m
m m
m m K
e
K δ
ν µ
ν
µ µ
µ
+
−
= −
→ Γ
→ Γ
±
±
±
±
1
2
2 2
2 2
2 2
Definizione di R
K=Γ(K
±→e
±ν) / Γ(K
±→µ
±ν)
Rk del 2-3 %
RKSUSY = RKSM · (1+∆∆∆∆RSUSY) con |∆∆∆∆RSUSY| ~ 2-3%
= (2.477 ± 0.001) ×××× 10-5
V. Cirigliano, I. Rosell (JHEP 0710, 2007, 005)
Misura con parte dei dati raccolti nel 2007 ad hoc:
Phys.Lett.B698:105-114,2011
In accordo con lo SM
Il RICH di NA62 Il RICH di NA62
Per ridurre il fondo del decadimento
K
+µ
+ν
a livello del % rispetto al segnale e necessario un fattore di soppressione 10-12, fattoreraggiungibile se oltre alla cinematica e al MUV (già visti) si utilizza un RICH (Ring Imaging Cherenkov detector) .
La costruzione e il funzionamento del RICH di NA62 sono sotto la
responsabilità dei gruppi di Perugia (G. Anzivino, P. Cenci, E. Marinova, responsabilità dei gruppi di Perugia (G. Anzivino, P. Cenci, E. Marinova, M. Pepe, R. Piandani, M. P.)
Il RICH sarà determinante anche nella decisione del trigger di primo livello (hardware) per decidere se gli eventi saranno acquisiti (trigger di molteplicità).
Inoltre misurerà il tempo di transito dei prodotti di decadimento carichi da associare ai K carichi tracciati nel Gigatracker e identificati nel
CEDAR
Principio di funzionamento Principio di funzionamento
Il RICH rivela i fotoni prodotti per effetto C. da particelle cariche che viaggiano in un mezzo a velocità maggiori della luce nel mezzo stesso.
L’angolo di emissione di tali fotoni rispetto alla direzione della particella può essere messo in relazione alla velocità della particella stessa.
Il RICH permette di misurare l’angolo Cherenkov dei fotoni emessi e Il RICH permette di misurare l’angolo Cherenkov dei fotoni emessi e quindi la velocità della particella tramite la ricostruzione dell’anello che si ottiene se si rivelano i fotoni nel piano focale di uno specchio sferico che li ha riflessi.
Se si misura indipendentemente l’impulso della particella (con uno spettrometro) si può risalire alla massa della particella e quindi
identificarla.
Mirror Mosaic 17 m focal length
2 x ~1000 PMT Vessel:
~18 m long,
~3.7 m diameter
Schema Schema
Beam Pipe
Beam
Filled with Neon
Mezzo radiatore: Neon a pressione atmosferica
(n-1) = 62.8 x10-6 a λ=300 nm (bassa dispersione)
basso peso atomico X0 piccola riduzione dello scattering multiplo
p2soglia = m2/(n2-1) = (12 GeV/c)2 per π
Specchi: Forma esagonale
inscritti in cerchio di diametro 70 cm
Caratteristiche del RICH Caratteristiche del RICH
inscritti in cerchio di diametro 70 cm
17 m di lunghezza focale, 18 specchi + 2 semi- esagonali al centro
Fotomoltiplicatori: Hamamatsu R7400 U03 Collettori di luce: Coni di Winston
18 mm di diamentro
Prototipi del RICH Prototipi del RICH
2 prototipi testati su fascio nel 2007 (RICH-100) e nel 2009 (RICH-400);
utilizzato sempre lo stesso cilindro lungo ~18 m e di diametro ~60 cm riempito con Ne a 1 atm.
Provati 2 specchi con f=17 m, d=50 cm, e spessore 2.5 cm
Prototipo RICH-100:
96 PM Hamamatsu R7400 U03/U06
Misura risoluzione temporale e scelta PM Prototipo RICH-400:
414 PMT Hamamatsu R7400 U03
Misura della separazione π−µ
Risultati del test 2009 Risultati del test 2009
Illuminazione PM @15 GeV
π ππ
π “µµµµ”
e
@15 GeV @35 GeV
Raggio anello
Il “µ” @ 15 (35) GeV/c in realtà è un π @ 20 (46.2) GeV/c
Fattore di soppressione integrato per µµµ: ~0.7%µ
Risoluzione temporale
Attività recenti sul RICH Attività recenti sul RICH
I test del 2007 e del 2009 hanno evidenziato che le prestazioni necessarie per il RICH di NA62 sono raggiungibili e che la tecnica di costruzione è adeguata allo scopo e fattibile.
Nucl. Instrum. Meth. A 621 (2010) 205.
Nucl. Instrum. Meth. A 593 (2008) 314.
Attualmente, per quanto riguarda il gruppo di Perugia, il lavoro prosegue sui seguenti argomenti:
Analisi di parte dei dati del test del 2009
Analisi di parte dei dati del test del 2009
- Effetti di contaminazione del Neon - Riflettività dei coni di Winston
Completamento e ottimizzazione del Monte-Carlo di NA62
- Librerie per la simulazione veloce del RICH - Simulazione completa del LKr
Studi sul funzionamento dei fotomoltiplicatori immersi nel Neon
Implementazione del Read-out del RICH e della parte di Trigger basata sul RICH
Test e caratterizzazione dei fotomoltiplicatori
PM immersi nel Neon PM immersi nel Neon
Configurazione base:
La finestra di quarzo (incollata alla
flangia) garantisce la separazione fra il Ne nel cilindro e l’aria nella zona dei PM.
Tuttavia la presenza della finestra introduce due riflessioni parziali,
riducendo di circa il 10% il numero di fotoni che raggiungono i PM.
Nuova configurazione:
I PM sono immersi nel Neon, la separazione fra Ne e aria è garantita da un feed-through che garantisce anche la connessione elettrica fra partitore e PM.
Da provare:
Tenuta
Assenza di scarica (200V fra 2 mm in Ne)
Il separatore Il separatore
Essenziale il contributo
dell’officina meccanica e del laboratorio di elettronica per la
preparazione e la realizzazione dei componenti utilizzati nelle
verifiche in laboratorio
Durante i test di tenuta preziosa la collaborazione del Prof. Sacchetti collaborazione del Prof. Sacchetti
Risultati Risultati
La realizzazione di un separatore che garantisca la purezza del Ne è possibile.
Tuttavia con i PM immersi nel Neon sono state misurate scariche già a 700 V (punto di lavoro a 900 V).
Lasciando contaminare il Neon dall’aria le scariche iniziano già a partire da 500 V.
La catena di
La catena di rreadout eadout
Nel nostro laboratorio abbiamo implementato (in scala, 24 canali rispetto ai 2000 finali) l’intera catena di read-out del RICH
Distributore HV Preamplificatori Discriminatori PC di acquisizione
TDC
Scheda gestione dati
Camera contenimento del laser
Flangia PM Discriminatori
Generatore del clock HV
Risoluzione temporale PM Risoluzione temporale PM
Il sistema permette di verificare le risoluzioni temporali e le efficienze dei 2000 fotomoltiplicatori che saranno utilizzati nel RICH
TELL1/TEL62 TELL1/TEL62
Carte con TDC
E’ il cuore del sistema di lettura e di trigger
CPU (linux SLC4)
FPGA (Field programmable Gate Array) Per la gestione dei dati provenienti dai TDC
4 porte Gb
FPGA per la gestione dati
Tell1 sviluppata per LHCb Nucl Instrum Meth A 560 (2006) 494.
Tel62 nuova versione per NA62:
+ unità logiche nelle FPGA (a parità di connessioni)
memorie DDR2 per la scrittura temporanea dei dati più capienti
TEL62 TEL62
Oltre a gestire la ricezione dei tempi misurati dai TDC, provvede al Oltre a gestire la ricezione dei tempi misurati dai TDC, provvede al riordino e all’impacchettamento dei dati e alla loro spedizione ai PC di acquisizione attraverso le porte Gbit ethernet.
Nelle FPGA saranno implementati algoritmi di selezione veloci che contribuiranno al trigger di livello 0 (L0) dell’intero esperimento