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FESTIVAL DELLA BELLEZZA VI EDIZIONE, A VERONA NYMAN, PATTI SMITH, ALESSIO BONI, CAPOSSELA, LAURA MORANTE

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Academic year: 2022

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“FESTIVAL DELLA BELLEZZA” VI EDIZIONE, A VERONA NYMAN, PATTI SMITH, ALESSIO BONI, CAPOSSELA, LAURA MORANTE

Annunciata la VI edizione del Festival della Bellezza di Verona, che si afferma tra le principali manifestazioni nazionali con grandi ospiti in eventi esclusivi e il programma ampliato a 28 appuntamenti in alcuni dei più prestigiosi teatri storici italiani. In scena per 20 giorni, dal 29 maggio al 16 giugno, più un evento in Arena il 26 agosto, p r e v e d e o l t r e 5 0 . 0 0 0 p r e s e n z e .

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“L’Anima e le forme” è il tema di questa nuova edizione, che fa riferimento all’omonimo testo di György Lukács sulle forme del rapporto tra uomo e assoluto. Gli appuntamenti proposti seguono il filo rosso di un’indagine sulla rappresentazione artistica dello spirito nelle sue varie espressioni, la musica, la letteratura, la filosofia, la pittura, il teatro, il cinema.

Il festival, ispirato a Dante e Shakespeare, si apre il 29 maggio al Teatro Romano con una riflessione sull’amore passione nell’Inferno dantesco con Massimo Cacciari e

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Giancarlo Giannini e si chiude all’Arena il 26 agosto con la prima mondiale del balletto Romeo & Giulietta di Prokofiev con Sergei Polunin.

Il legame tra poesia e musica si snoda in tutti gli appuntamenti musicali: dal concerto-reading di Patti Smith, che connette rock e simbolismo,

ai versi di Leonard Cohen nel g i o c o s a c r o d e l l ’ e r o s i n t e r p r e t a t i d a M a r c o Ongaro; Morgan propone dopo m o l t i a n n i a l c u n e s u e h i t d a l l ’ a l b u m C a n z o n i dell’appartamento insieme a canzoni di grandi artisti, come i Pink Floyd, David Bowie, i Queen;Vinicio Capossela presenta u n c o n c e r t o i d e a t o p e r i l

festival sugli incantamenti della Bellezza. Lo spirito classico della musica è invece espresso dal prodigio undicenne Alexandra Dovgan con la sua interpretazione dei preludi di Chopin.

L’espressione multiforme dell’anima trova un punto di raccordo nell’arte cinematografica legata alla letteratura, al teatro, a l l a m u s i c a . A l e s s i o Boni racconta la messa in scena dei protagonisti di capolavori letterari; Michael Nyman propone u n c o n c e r t o s p e c i a l e c o n memorabili colonne sonore e la proiezione di sequenze di film.

I due più visionari maestri del cinema vengono raccontati in loro vicende emblematiche: Federico Buffa porta in scena l’epopea di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, punto di svolta nella rappresentazione del rapporto tra l’uomo e il cosmo, Andrea De Carlo narra lo stile e la personalità di

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Federico Fellini e la loro collaborazione. Il cinema d’autore italiano è raccontato da due grandi protagonisti: Matteo Garrone parla di come prende forma artistica una storia di cronaca o letteraria, Laura Morante delle sue esperienze di musa e interprete per grandi registi in film divenuti cult movie.

L’indagine sull’anima conduce anche all’incontro dei due più g r a n d i e d e n i g m a t i c i e r o i l e t t e r a r i : M a s s i m o Recalcati riflette sulla figura di Gesù, Fabrizio Gifuni su quella di Amleto. Oltre ai capolavori di Shakespeare e Dante, il festival affronta anche l’altra somma architettura letteraria dello spirito, la Recherche di Marcel Proust, attraverso la sagace critica di Alessandro Piperno; in connessione col senso dello snobismo in Proust, sono proposti d u e a p p u n t a m e n t i s u l d a n d i s m o e l a v i t a c h e i m i t a l’arte: Vinicio Capossela racconta le gesta e la sensibilità d i O s c a r W i l d e , G i o r d a n o B r u n o

Guerri quelle di Gabriele D’Annunzio.

Sulla genesi dell’anima e i suoi equivoci è prevista una riflessione filosofica di Umberto Galimberti; Giuliano Ferrara narra la versione aristocratica dello spirito ai tempi dell’Ancien Régime; Arturo Brachetti racconta il rapporto tra personalità e trasformazione.

L’arte è come sempre protagonista di riflessioni intorno alla Bellezza. Vittorio Sgarbi porta in scena il suo spettacolo su

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Raffaello in prima nazionale, Melania Mazzucco analizza l’immagine della metafisica dal Beato Angelico a Paul Klee.

Philippe Daverio “Ambasciatore della Bellezza”: in questa edizione il festival ha anche un suo ambasciatore che per la prima volta porta il festival oltre le mura di Verona proponendo riflessioni connesse a quattro teatri storici di g r a n d e t r a d i z i o n e a r t i s t i c a . A l T e a t r o R o m a n o d i Verona racconta un artista emblematico per il tema dell’edizione, Piero della Francesca e le sue geometrie dell’anima; al Teatro Olimpico di Vicenza il significato dell’architettura di Palladio e lo spirito delle forme;

al Teatro Bibiena di Mantova una corrispondenza tra gli enfant prodige Mantegna e Mozart, superstar della loro epoca;

al Teatro del Vittoriale a Gardone Riviera il sex appeal dell’arte con riferimenti alla Belle Époque.

Con eventi ideati in format teatrale, concerti e spettacoli unici o in prima nazionale, il Festival della Bellezza è oggi un unicum nel panorama culturale italiano.

Promosso dal Comune di Verona, è organizzato dall’associazione Idem con la direzione artistica di Alcide Marchioro. Main Partner è Cattolica Assicurazioni, Partner il Banco Bpm; media partner è la Fondazione Corriere della Sera, radio partner Radio Pico, web partner Spettakolo.it.

Il programma completo del festival è disponibile sul sito www.festivalbellezza.it.

Eventi al Teatro Romano:

29 maggio Massimo Cacciari – Giancarlo Giannini; 30 m a g g i o M i c h a e l N y m a n ; 3 1 m a g g i o A l e s s i o B o n i ; 2 g i u g n o F a b r i z i o G i f u n i ; 3 g i u g n o L a u r a M o r a n t e ; 4 giugno Federico Buffa; 5 giugno Vittorio Sgarbi; 6 giugno Umberto Galimberti; 7 giugnoMassimo Recalcati; 8

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giugno Vinicio Capossela; 9 giugno Giuliano Ferrara; 10 giugno Philippe Daverio; 11 giugno Patti Smith; 12 giugno Arturo Brachetti; 13 giugno Morgan; 14 giugno Matteo Garrone

Eventi al Giardino Giusti:

7 giugno Vinicio Capossela; 9 giugno Marco Ongaro; 10 giugno Giordano Bruno Guerri; 14 giugno Alessandro Piperno; 15 giugno Melania Mazzucco; 16 giugno Andrea De Carlo

Evento al Teatro Filarmonico:

16 giugno Alexandra Dovgan

Evento al Teatro Olimpico di Vicenza:

11 giugno Philippe Daverio

Evento al Teatro Bibiena di Mantova:

12 giugno Philippe Daverio

Evento al Teatro del Vittoriale a Gardone Riviera:

15 giugno Philippe Daverio

Evento all’Arena di Verona:

26 agosto Sergei Polunin

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LINK FESTIVAL, DAL 9 AL 12 MAGGIO A TRIESTE IL FESTIVAL DEL #BUONGIORNALISMO

Anche quest’anno l’attualità va in scena a Trieste con la 6^

edizione di Link, il Festival del #buongiornalismo del Premio Luchetta: proprio nel cuore di Trieste, la centralissima piazza Unità d’Italia, Link Festival riparte da giovedì 9 a domenica 12 maggio, in una location di straordinaria suggestione. Uno spazio fortemente interattivo e innovativo, la Fincantieri Newsroom, progettato per dialoghi e videodirette con la notizia. Una vera officina del ‘buon giornalismo’ in cui si alterneranno interviste d’autore, presentazioni dedicate alle novità editoriali e talk con grandi protagonisti dell’informazione del nostro tempo.

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Premio Lucchetta 2018

Tanti i temi di indagine per Link Festival 2019, promosso dalla Fondazione Luchetta, organizzato da Prandicom con la partnership di Fincantieri e della Regione Friuli

Venezia Giulia, realizzato a cura di Francesca Fresa per la direzione editoriale di Giovanni Marzini, con il patrocinio del Comune di Trieste che ha concesso la sua piazza più bella e scenografica. Link 2019 si conferma vivacissima

agorà intorno ai fatti che viviamo, la 6^ edizione innanzitutto ospiterà i vincitori del Premio Luchetta 2019, e con loro un grande giornalista al quale va il Premio Speciale della Fondazione Luchetta: è Riccardo Iacona, testimonial esemplare del giornalismo del nostro tempo.

Spiega la presidente della Fondazione, Daniela Luchetta che il Premio vuole riconoscere «un metodo di lavoro che, come nel fortunato format di PresaDiretta, entra nel cuore delle questioni attraverso indagini rigorose e contestualmente

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indica i modelli positivi con cui confrontarsi e verso i quali tendere per un’evoluzione ‘sostenibile’ delle criticità. La Fondazione Luchetta ha voluto premiare un approccio giornalistico in cui l’ascolto della voce dei cittadini si integra all’inchiesta e a una visione pragmatica di miglioramento. E soprattutto, attraverso il Premio Speciale, ringraziamo RiccardoIacona per l’intuito e la lungimiranza che, 25 anni fa, lo hanno portato a guardare ai tragici fatti di Mostar come a una chance di solidarietà concreta per i bambini vittime della guerra: un grande incendio divampa sempre da una prima scintilla e Riccardo Iacona è stato stato quella scintilla, 25 anni fa, per la nascita e la crescita della Fondazione Luchetta».

Riccardo Iacona

La consegna del Premio Speciale sarà l’evento inaugurale della prima giornata di Link 2019, giovedì 9 maggio alle 19.30. «Sono onoratissimo per questo premio che si incrocia con la mia storia professionale e con l’esperienza di inviato, parecchio tempo fa – ha dichiarato Riccardo Iacona – Ringrazio la Fondazione Luchetta, che oggi ha una rilevanza di primo piano grazie alle molteplici iniziative umanitarie di altissimo livello che ha portate avanti negli ultimi due decenni. Questa intensa attività è senz’altro il modo migliore per ricordare i colleghi che 25 anni fa perdevano la vita a Mostar e Mogadiscio».

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Beppe Severgnini

La prima giornata di Link chiuderà con un “Gala” decisamente imperdibile: alle 21 l’appuntamento è infatti con Beppe Severgnini, negli ultimi due anni direttore del magazine 7- Corriere della Sera, alle soglie di una rinnovata carriera di inviato. Al festival si racconterà attraverso un intimo e appassionato “Diario sentimentale”: Un viaggio ironico, delicato e istruttivo: dalla scuola di Montanelli a via Solferino, dal primo articolo per «La Provincia» di Cremona al

«New York Times», dai libri alla radio, dalla televisione alla direzione di 7. Una narrazione intima, una sorprendente messa in scena musicale che traspone in scena il libro “Italiani si rimane” e racconta il tempo che passa, il legame con la terra e la famiglia, il piacere di insegnare e veder crescere nuovi talenti. Il racconto e le letture saranno accompagnati da una colonna sonora: perché i Talking Heads e Bruce Springsteen, The National e Franco Battiato sono anche occasioni professionali. E hanno riempito la vita di molti. Sul palco con Severgnini ci sarà anche Serena Del Fiore, giovanissima artista radiofonica.

Gli incontri di Link Festival sono aperti al pubblico gratuitamente, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il programma del festival sarà reso pubblico nel mese, info www.luchettaincontra.it

Enrico Liotti

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Al Teatro Lyrick di Assisi il 3 e il 4 maggio debutta School of Rockil nuovo musical di Massimo Romeo Piparo

Se sei rock lo ami. Se non lo sei, lo diventi!

Al Teatro Lyrick di Assisi debutta il nuovo musical di Massimo Romeo Piparo

School of Rock

Musica energia e risate sul palcoscenico con il poliedrico Lillo

e uno strabiliante cast composto da 30 performer e tre postazioni di band dal vivo

con 14 giovani talenti protagonisti tra gli 11 e i 14 anni

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f o t o s c e n a d i Antonio Agostini

La musica come ragione di vita, un adulto un po’ stravagante e visionario che trascina una classe di ragazzi a diventare una rock-band di successo; il rock che diventa strumento per liberarsi e conquistare insieme il proprio ruolo: arriva ad Assisi l’attesissimo “School of Rock” con la regia e l’adattamento in italiano diMassimo Romeo Piparo. Il celebre musical che Andrew Lloyd Webber ha tratto dal film di Richard Linklater del 2003, sarà in scena al Teatro Lyrick il 3 e il 4 maggio alle ore 21.15 e chiuderà il sipario sulla stagione 2018/2019 “Lo spettacolo al centro”. Questo prestigioso titolo internazionale, per la prima volta in lingua non inglese, ha debuttato in un grande allestimento tutto italiano, prodotto dalla PeepArrow Entertainment in collaborazione con il Teatro Sistina, mantenendo intatta la forza di una storia divertente e frenetica, capace di comunicare passione ed entusiasmo a un pubblico di tutte le età.

In un esuberante trionfo di musica, energia e risate, a interpretare Dewey Finn, il chitarrista irriverente che nel film aveva il volto di Jack Black, ci sarà Lillo, alias Pasquale Petrolo (per questa occasione senza il compagno Greg), pronto a salire sul palco, per la prima volta in un Musical, con tutta la sua verve comica e il suo talento

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musicale.

“Sono felice e molto emozionato per questa grande prova – asserisce Lillo – School of Rock fa parte di quei pochissimi film che rivedo ciclicamente. È una commedia meravigliosa, super divertente, ricca di buona musica e di messaggi importanti. E poi Jack Black è esattamente il tipo di attore comico che tento di essere, molto fisico e con quella dose di infantilismo che io stesso amo tirar fuori tutte le volte che vado in scena. Massimo Romeo Piparo mi ha portato a Londra a vedere il musical di Andrew Lloyd Webber tratto dal film e sono rimasto folgorato dall’allestimento e dall’energia che i bambini sprigionano per tutto lo spettacolo con Dewey, il protagonista, bambino tra i bambini. Spesso mi dicono ‘tu sei il Jack Black italiano’, probabilmente si riferiscono alla stazza da ‘cicciottello’, ma a me piace pensare che sia per il modo che ho di affrontare i personaggi che interpreto. Con quella dose di ‘immaturità’ di cui vado molto fiero”.

f o t o s c e n a d i A n t o n i o Agostini

Accanto a Lillo, in un allestimento che si pregia della direzione musicale di Emanuele Friello con la sua Orchestra dal vivo, delle scene di Teresa Caruso, delle coreografie di Roberto Croce e di uno strabiliante cast: 30 performer e tre postazioni di band dal vivo, con 14 giovani talenti protagonisti tra gli 11 e i 14 anni (tra loro baby musicisti di incredibile talento) cresciuti tra i 90 allievi

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dell’Accademia Sistina; il ruolo della preside Rosalie Mullins sarà interpretato dalla sorprendente Vera Dragone, attrice di comprovata esperienza in teatro e nelle fiction ma al suo debutto nel Musical con un ruolo che vocalmente spazia da atmosfere alla Patty Smith alla “Regina della Notte” di Mozart; Patty Di Marco e Ned Schneebly, il vero Prof. amico da sempre del povero Dewey, saranno interpretati rispettivamente da Selene Demaria e Matteo Guma (di recente apparso nel campione di incassi Mamma Mia! come sostituto di Paolo Conticini nel ruolo di Sam). Da maestro del musical qual è, con una carriera costellata di successi incredibili – dal

“Mamma mia!” dei record, alla recente consacrazione del

“Rugantino” con Montesano, e l’internazionale “Jesus Christ Superstar” con Ted Neeley – per Piparo è stata naturale la scelta di adattare un testo inglese nella nostra lingua per permettere al pubblico italiano di comprenderne appieno la bellezza e la vis comica. Ma soprattutto il regista e produttore italiano ha voluto con forza accogliere nel cast di School of Rock molti dei “suoi” ragazzi, giovanissimi studenti dell’Accademia da lui ideata e diretta: non poteva esserci commedia musicale più adatta per portare sul palco il talento di piccoli ma già bravissimi artisti.

f o t o s c e n a d i A n t o n i o Agostini

“Seguendo il solco tracciato con Billy Elliot e Tutti Insieme Appassionatamente – afferma Massimo Romeo Piparo – ho fortemente voluto School of Rock come spettacolo dedicato a

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quella fascia di età che io amo moltissimo e che rappresenta ormai il nostro unico futuro, se non già l’inconfutabile presente. È una storia raccontata da bambini e rivolta agli adulti che spesso non sono capaci di ascoltare cosa un bambino chieda loro. La musica, come strumento di elevazione spirituale ma anche di emancipazione e libertà. È tutto qui il senso di questa meravigliosa storia dell’eterno Peter Pan che c’è in noi e che non vuole crescere per non dover affrontare il mondo tremendo dell’essere adulto. In School of Rock è il bambino che insegna ai grandi cosa sia il rispetto, l’amore, la comprensione. Ed è per questo che mi auguro di vedere i Teatri riempirsi di famiglie sedute insieme a divertirsi – ma a commuoversi nello stesso momento- davanti alla pirotecnia musicale di questo Musical. La dolce, ironica, istrionica verve di Lillo è quanto di meglio potessi augurarmi per condurre il racconto portandolo fino a toccare le corde più intime e profonde degli spettatori: un bambino tra i bambini che si riscopre adulto grazie ai bambini, ma non prima di aver regalato loro la forza di poter diventare adulti.”

Lo show, attraverso il linguaggio universale e dirompente della musica rock, racconta infatti una storia di talento e passione, che diverte e invita a credere in se stessi ma che soprattutto celebra il coraggio di trasgredire anche qualche regola pur di inseguire e realizzare un sogno.

La trama – Dewey Finn, un bravissimo chitarrista rock, è troppo scalmanato e la sua band decide di cacciarlo.

Perennemente senza soldi, sempre scansafatiche a meno che non si tratti di suonare, Dewey si spaccia per il supplente di una prestigiosa scuola. Ma, invece di insegnare materie di cui non sa nulla, il chitarrista inizia a tenere lezioni particolari ai suoi studenti, interamente incentrate sulla musica. Con grande sorpresa, scoprirà in loro un innato talento rock… i giovani allievi sotto la sua guida formeranno una band esplosiva, pronta a battersi in un famoso concorso di musica.

C’è un problema però: Dewey riuscirà a far gareggiare i suoi

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ragazzi senza farsi scoprire dalla preside della scuola e dai genitori?

School of Rock ha debuttato il 6 dicembre 2015 a Broadway al Winter Garden Theatre dopo alcune anteprime, con la regia di Laurence Connor e coreografie di JoAnn M. Hunter, con Alex Brightman e Sierra Boggess nei panni rispettivamente di Dewey F i n n e R o s a l i e M u l l i n s . I l M u s i c a l h a d e b u t t a t o successivamente nel West End al Gillian Lynne Theatre il 14 novembre 2016, dove è tutt’ora in scena.

Info e prenotazioni: www.teatrolyrick.com – 075 804 4359 (dal lunedì al sabato dalle ore 16.00 alle 19.30)

Bastiano e Bastiana Singspiel in un atto del giovane Mozart Al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste dal 19 al 28 aprile biglietto scontato del 50%

A partire dagli spettacoli di domani, 19 aprile, alle 11.00 e alle 20.30, e fino al 28 aprile la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste promuove la recita cantata (Singspiel) in un atto Bastiano e Bastiano assicurando lo sconto del 50% sul prezzo del biglietto.

Si potrà quindi vedere lo spettacolo – scritto da Wolfgang Amadeus Mozart all’età di soli dodici anni, con la regia, le scene e i costumi di Andrea Binetti, Maestro concertatore e

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direttore Roberto Gianola – a soli 3,50 euro per il biglietto intero e 2,50 per il ridotto. Una scelta voluta dalla Fondazione per avvicinare sempre più pubblico al teatro, anche in relazione ai tanti turisti attesi in città.

foto di Fabio Parenzan

Oltre a quest’iniziativa, tutte le rappresentazioni in programma nel periodo di riferimento, vedranno in scena nei ruoli di Bastiana Rinako Hara e di Bastiano Motoharu Takei che, insieme agli altri protagonisti interagiranno con il pubblico, rendendolo partecipe delle varie emozioni e coinvolgendolo in alcuni momenti scenici.

Lo spettacolo – al Ridotto del Teatro, nella sala Victor De Sabata – è infatti ambientato nel giardino del palazzo di Franz Anton Mesmer, amico della famiglia Mozart, che decise di commissionare al giovanissimo enfant prodigedella musica la stesura di un’opera. Il pubblico è protagonista della vicenda e, varcando la soglia della sala, viene trasportato idealmente nel 1768, diventando parte degli “invitati” del celebre medico

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ipnotizzatore per assistere alla prima assoluta di Bastiano e Bastiana.

L’originale in lingua tedesca, Bastien und Bastienne, porta il numero d’opera K 50 e il libretto originale è firmato da Friedrich Wilhelm Weiskern, Johann Müller e Andreas Schachtner ma il soggetto risale addirittura a Jean-Jacques Rousseau e al suo Le devin du village.

Per questo nuovo allestimento della Fondazione Andrea Binetti ha tradotto e riscritto totalmente sia i brevi testi recitati che le parti cantate riportate sullo spartito dal Maestro Roberto Gianola. Si tratta infatti di un Singspiel, un genere operistico in voga tra il XVIII e il XIX secolo, sorto e sviluppatosi in area tedesco-austriaca, caratterizzato dall’alternanza di parti recitate e parti cantate.

Oltre a essere un’interessante proposta per far conoscere al pubblico del Teatro un lavoro mozartiano, questo spettacolo è sicuramente per i giovanissimi un’occasione per avvicinarsi alla “musica seria” con un’opera che ha la giusta leggerezza e che soprattutto li rende protagonisti attivi, facendoli vivere la magia della musica e partecipare al meraviglioso “gioco del Teatro”.

AL COLLINE DI ROMAGNA È PODIO PER BALDON RALLY

La Peugeot 208 R2 del sodalizio vicentino chiude seconda, grazie a Schenetti, mentre la dea bendata mette i bastoni tra

le ruote alla vettura gemella di Leonessi.

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Castelgomberto (Vi), 17 Aprile 2019 – La ventinovesima edizione del Rally Colline di Romagna, disputato nel recente fine settimana, ha visto Baldon Rally protagonista di livello assoluto, grazie alle due punte messe in campo, seppur con alterne fortune, alla guida delle Peugeot 208 R2.

Riflettori puntati su Sandro Schenetti, autore assieme ad Alberto Corradi di una lotta senza tregua con Lessi, conclusa con il secondo posto in classe R2B per soli cinque decimi.

Il pilota di Maranello, buon conoscitore della trazione anteriore francese, partiva a testa bassa e firmava le prime due prove speciali, portandosi al comando delle operazioni.

Dopo aver lasciato il successo a Lessi, nella terza, Schenetti segnava il miglior tempo nella quarta, mantenendo la leadership per 3”4.

Sul quinto impegno di giornata avveniva il primo scambio di posizioni, con l’emiliano che scendeva al secondo posto, per un solo decimo.

Pronto riscatto sulla penultima speciale dove Schenetti vinceva e riprendeva la testa per 1”5, prima che il colpo di reni del rivale facesse svanire il sogno di una vittoria accarezzata.

A consolare la delusione per il successo mancato arrivava un ottimo settimo posto nella classifica assoluta, quinto di gruppo R.

Siamo molto contenti del risultato di Schenetti” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “e, nonostante siamo consapevoli che mancare la vittoria per cinque decimi possa rodere, siamo gratificati del fatto che la nostra Peugeot 208 si è rivelata, ancora una volta, affidabile. Ha vinto più speciali rispetto a tutta la concorrenza e ha lottato per tutta la gara sul filo dei secondi con Lessi, presentandosi al via dell’ultima prova speciale ancora in testa. Peccato per una vittoria potenziale sfumata ma è, per noi, un risultato che va comunque incorniciato, visto

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anche un meteo incerto che ha reso la scelta delle gomme un rebus di difficile soluzione.”

Una banale uscita di strada, avvenuta sulla prima prova speciale, si rivelava fatale per Marco Leonessi, assieme a Daiana Darderi sulla seconda Peugeot 208 R2 targata Baldon Rally.

La difficoltà nel riprendere la via, costatagli quasi venti minuti, aveva sostanzialmente spento, per il pilota di Cesena, ogni ambizione di ben figurare.

Nonostante la sventura iniziale Leonessi, prese le misure alla vettura con la quale era al debutto, iniziava a segnare riscontri cronometrici interessanti, terzo di classe dalla quarta speciale sino alla conclusione di giornata.

Davvero un peccato la sfortuna che ha colpito Leonessi” – sottolinea Baldon – “perchè la beffa più grande è stata quella di non riuscire a ripartire subito. Perdendo oltre quindici minuti, pagando anche una penalità ad un controllo orario, la gara è stata compromessa dai primi chilometri. I tempi segnati nella seconda metà di gara hanno confermato il suo valore e siamo certi che avrà modo di rifarsi, magari di nuovo alla guida della nostra Peugeot 208 R2.”

22 aprile Pasquetta all’Archeodromo di Poggibonsi – Mostra a Buonconvento

Anche quest’anno il giorno di Pasquetta l’Archeodromo di Poggibonsi apre le porte per passare una giornata del tutto inconsueta riportando gli ospiti indietro nel tempo.

Lunedì 22 aprile dalle 14.30 alle 19.00, anche se giorno di

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festa, gli abitanti del villaggio saranno a lavoro, alle prese con la costruzione di nuove capanne.

Il nuovo granaio è appena finito, e già c’è bisogno di costruire la nuova casa di Garipaldo, il fornaio.

Mentre nel villaggio proseguono le occupazioni quotidiane e Garipaldo sforna focacce per il dominuse i suoi ospiti, gli altri abitanti lavorano nella costruzione della sua nuova casa.

Vi aspettano quindi per aiutarli nel loro lavoro e per i più piccoli (e non solo) verranno allestite postazioni con alcuni divertenti giochi medievali in cui potrete cimentarvi in entusiasmanti gare e tornei, dalla corsa con le doghe, alla disfida del guanciale, ai giochi da tavolo, a diverse prove di abilità.

L’ingresso è libero.

PRESENTAZIONE DEGLI EVENTI DEL 25-28 APRILE A MONFALCONE Monfalcone in Fiore e SaMarc de bocui

Due eventi di qualità animeranno il cuore di Monfalcone da giovedì 25 a domenica 28 aprile, nella splendida piazza della Repubblica, allestita a festa nel segno dei fiori (la rosa è il simbolo usato per promuovere entrambe le manifestazioni),

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della tradizione e della storia di queste terre. Si tratta di Monfalcone in Fiore e SaMarc de bocui, presentati oggi con una conferenza stampa dal Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint. “Monfalcone torna a essere quella di una volta” – ha affermato il Sindaco Anna Maria Cisint – “riscoprendo la sua preziosa identità culturale attraverso la valorizzazione della storia della città e la bellezza della sua immagine in fiore.

Monfalcone in Fiore e SaMarc de bocui sono due iniziative molto attrattive, che quest’anno il Comune propone nelle stesse giornate, sebbene siano rivolte anche a pubblici differenti, ma legate insieme dalla qualità, dal luogo che le ospita (piazza della Repubblica) e dalla rosa, presa a simbolo per la loro promozione”.

Il Comune di Monfalcone, insieme all’Associazione Nord Est Evolution, con la collaborazione della Camera di Commercio di Gorizia, di Ascom Monfalcone e Mandamento e del Consorzio Vivacentro Monfalcone, promuove la manifestazione “Monfalcone in Fiore”, giunta quest’anno alla sua IX edizione e arricchita da tante novità. Rispetto alla precedente edizione, Monfalcone in Fiore 2019, oltre alla bella esposizione tradizionale, a cura dei fiorai Karma e Fiori Aurelia e dei vivai Camolese e Sciannameo, propone alcuni spazi espositivi con delle novità assolute, dedicate ai fiori della Liguria (provenienti direttamente dal vivaio Fantino Enrico), alle piante grasse e succulente (Carnivorous plants FVG di Cividale), alle piante carnivore (vivaio Orlando di Cividale), a svariate piante di agrumi e ulivi, ai derivati delle piante e alle piante aromatiche (Giove officinali, dal Trentino)”.

Tra le altre novità, si segnalano la presenza da Magnano in Riviera del prof. Alfredo Carnesecchi con “01 Zafferano,” il più grande e prestigioso produttore di zafferano e derivati del Nord Est, e da Treviso l’azienda Feltrin con i suoi liquori, estratti, creme e grappe aromatizzate e da Udine la Julia Srl con i suoi derivati alimentari di cosmesi, oli e prodotti a base di canapa, con vendita di piante da appartamento certificate a norma di legge.

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La rievocazione storica del rito antichissimo e misterioso della festa degli innamorati, SaMarc de bocui, è promossa dall’Associazione Gruppo Incontri Bisiachi e dal Comune di Monfalcone, nella stessa Piaza Granda (come si chiamava piazza della Repubblica).

“In occasione del SaMarc de bocui (San Marco dei Boccioli), la festa dei “morosi bisiachi” – ha affermato Aldo Buccarella, ricordando che è nata dall’usanza di donare una rosa rossa alla donna del cuore, durante la ricorrenza del 25 aprile, festa di San Marco – “viene proposto un ricco calendario di eventi culturali, storici ed enogastronomici in memoria di questo rito antichissimo, le cui origini sono ancora sconosciute. Per la prima volta, viene ricordato anche il Magnar da Doxe, l’unico giorno in cui tutta la città di Venezia mangiava insieme al Doge il piatto tradizionale dei Risi e Bisi”.

Un rito legato a due leggende

Come si legge in una ricerca curata da Aldo Buccarella, durante l’amministrazione della Serenissima, Monfalcone apprese il rito e l’assimilò alle proprie usanze, celebrandolo con uguali fasti di quelli veneziani, fino al passaggio della città al dominio dell’Austria, che abolì la festa perché considerata di spirito irredentista.

SaMarc de bocui è legato a due leggende: la prima narra che dal sangue del santo martirizzato fossero fioriti dei boccioli di rosa, mentre la seconda concerne una storia d’amore ispirata al “Romeo e Giulietta” shakespeariano. Il mito vuole che un roseto, donato al marinaio Basilio per aver trafugato e riportato a Venezia le spoglie del santo, delimitasse, alla morte dell’uomo, le case dei due figli eredi. Un giorno, in seguito a dei dissapori, le due famiglie si inimicarono e il roseto cessò di fiorire, fino al 25 aprile di parecchi anni dopo, quando i rispettivi figli s’innamorarono, ricongiungendo i due lembi spezzati del legame. Il roseto, per coronare l’unione, produsse tanti boccioli rossi, uno dei quali venne

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donato dal fidanzato all’amata.

Il programma di SaMarc de bocui

La rievocazione storica ha inizio giovedì 25 aprile, alle ore 10.30, con il ricordo delle contadine che venivano in città a offrire le rose rosse (Gloriet de le rose), e alle 12.00 con l’apertura dello stand enogastronomico in “Piaza Granda”. Alle 12.30 segue l’assaggio con le autorità del Magnar da Doxe, i

“Risi e Bisi”, piatto della tradizione locale, che viene poi servito (dalle 13.00 alle 15.00) durante il Pranzo in Famea.

Venerdì 26 aprile, dalle 16.00 alle 18.00, sono organizzati dei Zughi de ‘na volt’, giochi dedicati ai bambini di ieri e di oggi (come al zercio, le figurine, al canpanon, i quatro cantoni, al ziro d’Italia cu i tapi) mentre dalle 17.00 è riproposto il Magnar da Doxe durante la Zena in Famea, con accompagnamento musicale. Dalle 20.00 alle 24.00 al Mini Max (su prenotazione) è proposto il Bal de la Rosa , la rievocazione del ballo che veniva organizzato la sera della vigilia della festa, con cena a lume di candela.

Sabato 27 aprile, oltre ai consueti appuntamenti con i giochi di una volta e i piatti della tradizione enogastronomica, al Teatro Comunale di Monfalcone va in scena (alle 17.30) la commedia dialettale “I Rusteghi” di Carlo Goldoni, con la compagnia “La Rinascita Teatrale d’arte” di Paese (Treviso) e la regia di Renzo Santolin.

Domenica 28 aprile, dalle 10.45 alle 13.00 è in programma la rievocazione storica con l’esibizionein corteo del Gruppo Storico Città di Palmanova e del Gruppo spontaneo “Nobiltà Mofalconese” e i rappresentanti degli “Alabardieri”, i

“Popolani”, i “Nobili”, i “Tamburini”, i “Picchieri” e gli

“Sbandieratori di Cordovado”.

Dopo il consueto Pranzo in Famea, dalle 16.00 alle 20.00, Piaza Granda ospita il Bal de la Rosa per rievocare la festa popolare che veniva organizzata il pomeriggio sui prati

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davanti a Porta Palma, dopo le feste civili e religiose.

Dialoghi e pensieri per il presente: ad Arezzo torna Etica-mente Dal 19 aprile

Dialoghi e pensieri per il presente: ad Arezzo torna Eticamente, la rassegna organizzata dalla Fondazione Guido d ’ A r e z z o e d a l l ’ A s s o c i a z i o n e C a s t e l s e c c o , c o n l a collaborazione dell’Università di Siena – Dipartimento di Arezzo, che quest’anno giunge alla sua terza edizione.

Un viaggio dedicato all’etica che tocca temi differenti nella volontà di offrire spunti di approfondimento, grazie all’intervento di alcuni dei protagonisti della scena culturale italiana che si mettono in dialogo con il pubblico, favorendo il confronto e invitando a una reale partecipazione.

“L’etica è ciò che guida ogni aspetto del nostro vivere – sottolinea Alessandro Ghinelli, presidente della Fondazione Guido d’Arezzo – Il dialogo e il confronto sono alla base del nostro essere umani. Ecco perché crediamo in questa rassegna e la sosteniamo vedendo in essa un’occasione importante per la crescita della nostra collettività”.

“Quella che proponiamo – dichiara Mario Bruni presidente dell’Associazione Castelsecco – è, nelle nostre intenzioni, una rassegna che intende sottolineare la necessità di un continuo confronto su argomenti che riguardano ciascuno di noi, anche se non sempre ne sembriamo del tutto consapevoli.

Vogliamo privilegiare il senso critico e con esso favorire una

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maggiore consapevolezza, requisito essenziale per ogni nostra scelta. Per questo il nostro invito a partecipare è rivolto a tutti ed in particolare ai giovani”.

“La Fondazione Guido d’Arezzo – afferma il suo direttore Roberto Barbetti – ha contribuito alla organizzazione di questa rassegna e ha reso disponibile la galleria d’arte contemporanea come sede principale dell’evento perché si è v o l u t o c r e a r e u n a i n t e r a z i o n e f r a i l d i a l o g o d i approfondimento etico e l’arte figurativa, pensando che le opere esposte della mostra “In itinere” potessero creare esse stesse un fondale di significato, ai molteplici significati che saranno esplicitati nel confronto fra i vari relatori. Un espediente che si forma, con questi precisi intenti, per la prima volta anche per arricchire l’offerta culturale della nostra città”.

Sei gli incontri in programma che saranno caratterizzati da un tono divulgativo e colloquiale, dove si affronteranno temi a p p a r e n t e m e n t e s e n z a t e m p o r i c o n d u c e n d o l i all’attualità.L’obiettivo di Eticamente, non è quello di indicare delle verità ma piuttosto sollecitare domande, così da stimolare quei necessari momenti di riflessione che, costantemente,dovrebbero stare alla base delle scelte, personali e collettive.

Sarà dedicato a “ETICA E MUSICA” il primo appuntamento della rassegna, in programma venerdì 19 aprile alle ore 17.30 negli spazi della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea (Piazza San Francesco, 4). Interverranno Antonello Farulli (musicista, docente, musicologo, scrittore) e Igor Vazzaz (musicista, cantautore, attore, critico teatrale). A condurre l’incontro sarà Simone Zacchini (docente, musicista, scrittore).

Sergio Rizzo (giornalista, scrittore e vice direttore La Repubblica) e Sergio Valzania (giornalista, docente, scrittore, già direttore di Rai Radio 2 e Radio 3) saranno protagonistilunedì 29 aprile del confronto su “ETICA E

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INFORMAZIONE” (Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Piazza San Francesco, 4 – ore 17.30). A condurre sarà Carlo Sorrentino (docente, scrittore, esperto di comunicazione).

Venerdì 3 maggio saranno invece Vittorio Cogliati Dezza (docente, scrittore, già presidente di Legambiente) con Francesco Petrelli (responsabile relazioni istituzionali di Oxfam Italia) a parlare di “ETICA E AMBIENTE” mentre martedì 7 maggio sul tema “ETICA E PENA” si confronteranno Renzo Sabbatini (docente, scrittore) e Giuseppe Fanfani (avvocato, già Parlamentare, già componente del CSM). Conduce Paolo Basco (direttore del carcere di Arezzo e di Massa).

Il calendario prosegue venerdì 17 maggio con “ETICA E MEMORIE”: Natalia Cangi(direttrice Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano) e Camillo Brezzi (direttorescientifico Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano) daranno vita a un confronto che sarà arricchito da letture a cura di Andrea Biagiotti (attore, regista, docente).

A concludere Eticamente sarà l’incontro “ETICA E POLITICA” in programma venerdì 24 maggio che vedrà protagonisti Francesco Carrassi (giornalista, direttore La Nazione), Mario Rodriguez (docente, scrittore, politologo, esperto di comunicazione) e Luca Caneschi (giornalista, direttore di Tele Etruria) che condurrà la serata.

Tutti gli appuntamenti di Eticamente avranno inizio alle ore 17.30 presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea (Piazza San Francesco, 4), ad eccezione di quello martedì 7 maggio che avrà luogo nell’Aula Magna Università (area del Pionta – orario di inizio da definire).

Info: 0575 356203; www.fondazioneguidodarezzo.com

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MERIGAR (GR) TRA CULTURA, FORMAZIONE, NATURA E BENESSERE

“Residenza della montagna di fuoco”: è questo il significato in tibetano di Merigar. In questo luogo immerso nella natura, circondato da boschi di faggi e castagni, che sorge nei pressi di Arcidosso (GR), alle pendici del Monte Labbro, da anni si coltiva la conoscenza di diversi ambiti della cultura tibetana. Fondato nel 1981 dal maestro Chögyal Namkhai Norbu, insieme al primo gruppo di suoi studenti, da allora è divenuto punto di riferimento per lo studio e la pratica di diversi aspetti della cultura orientale, del Buddhismo e non solo.

A Merigar si possono frequentare lezioni di yoga, di danza, di meditazione, oppure partecipare a incontri culturali e a corsi di formazione. Inoltre è possibile partecipare a visite guidate degli edifici del centro (il Tempio della Grande Contemplazione, i reliquiari e la biblioteca). In estate c’è un fitto calendario di free class, ovvero corsi gratuiti di yoga, danza e meditazione.

Per chi ancora non conoscesse questo luogo incantevole, nel corso dell’anno vengono organizzate diverse visite guidate gratuite, che per il 2019 si svolgeranno nei seguenti giorni:

22 aprile, 5 e 19 maggio, 2 e 16 giugno, 7 e 21 luglio, 4, 11, 15 agosto, 1 e 15 settembre, 6, 20, 27 ottobre, 3 novembre, 8 e 29 dicembre.

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S p a z i o a n c h e a g l i incontri culturali, con l’iniziativa RACCONTI IN BIBLIOTECA, a partire dal27 aprile fino al 6 settembre, quest’anno in versione itinerante, fra la biblioteca di Merigar e Arcidosso.

Diversi gli argomenti che verranno affrontati con lo spirito condividere conoscenze: centrale sarà lo studio della mente, il buddismo e alcuni temi e figure della letteratura e della storia tibetana.

Il 1° maggio sarà dedicato ad un tema molto importante: come assistere efficacemente una personanella fase ultima della vita, nel corso del seminario “L’ultimo viaggio”, organizzato in collaborazione con l’associazione Tutto è vita. La giornata è anche un percorso formativo che può rilasciare crediti ECM.

A fine maggio (31 maggio – 2 giugno) si terrà un altro interessante seminario, intensivo ed esperienziale, sul potere dello stato fluido della piena presenza, condotto da Elio Guarisco. Applicando metodi di mindfulness e meditazione progressivamente più profondi, uniti ad esercizi di respirazione e movimento, ci si riconnetterà alla propria presenza spontanea, familiarizzando con essa sino al punto di rimanere connessi o di poterla richiamare in ogni circostanza.

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Si prosegue a giugno con tre importanti appuntamenti: dal 14 al 16 giugno, “Presentazioni da standing ovation”, condotto dalla giornalista RAI Valentina Lo Surdo, un corso intensivo per tutti coloro che hanno l’esigenza di presentare il proprio lavoro in video, in audio o in aula, e vogliono migliorarsi, essere più efficaci, catturare l’attenzione e superare paure e timidezza; dal 20 al 23 giugno durante corso di “Meditazione in movimento, La Danza del Vajra per il beneficio degli esseri”, Adriana Dal Borgo e Stoffelina Verdonk proporranno innanzitutto diversi esercizi per guidare ogni partecipante in una esperienza concreta di rapporto “nuovo” con il corpo, le emozioni e i pensieri, parte dell’Insegnamento Dzogchen trasmesso da Chögyal Namkhai Norbu; dal 27 al 30 giugno, quattro giorni con Adriana Dal Borgo per cantare, studiare i testi e le danze tibetane di una raccolta inedita delle danze gioiose Khaita, chiamata Barsam. Si impareranno delle danze in c e r c h i o , s e m p l i c i e d a c c e s s i b i l i , d a l l e m e l o d i e particolarmente dolci ed armoniose.

Per chi è interessato allo yoga e alla respirazione, i principali appuntamenti saranno il 6 e 7 lugliocon un weekend dedicato alla Meditazione e allo Yoga, poi il 17 e 25 luglio si svolgerà un Corso di formazione per istruttori di Harmonious Breathing con Fabio Andrico, aperto a tutti coloro che già hanno una buona esperienza di Yantra Yoga o di altri Yoga o lavoro sulla respirazione, e l’appuntamento annuale con le Vacanze Yoga, dal 17 al 25 agosto.

Il 13 luglio riparte il training per traduttori dal tibetano, per chi vuole approfondire la propria conoscenza del tibetano classico.

Agosto inizia con due giorni (1-2 agosto) dedicati alla Meditazione con Fabio Risolo.

Dall’11 al 15 agosto, cinque giorni in cui si alterneranno

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spiegazioni ed esperienze, guidate da diversi istruttori, incentrate sulla presenza e consapevolezza di corpo, energia e mente secondo l’opera “Nascere, Vivere e Morire” di Chögyal Namkhai Norbu.

Dal 17 al 25 agosto le Vacanze Yoga, immersi nella natura incontaminata che circonda la località di Merigar, si potrà trascorrere una vacanza diversa, rilassante e piacevole, per adulti e bambini, tra yoga, meditazione e danze gioiose Khaita, per distendersi, divertirsi, migliorare il coordinamento fisico e la presenza mentale.

Gli eventi estivi si concludono con un seminario sui Sogni Lucidi con Michael Katz (7-8 settembre), per rafforzare la creatività, l’autosservazione, la crescita spirituale e psicologica attraverso le potenti tecniche del sogno lucido che derivano principalmente dalla tradizione tibetana dello yoga del sogno.

26 aprile/4 maggio 2019 – Udine – Teatro Nuovo e Visionario FAR EAST FILM FESTIVAL 21 JEON DO-YEON SUL PALCO DEL FEFF 21

È la più grande attrice coreana di tutti i tempi. È stata

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incoronata al Festival di Cannes per la memorabile interpretazione in Secret Sunshine (a Cannes ha poi vestito anche i panni della giurata). È una regina, una diva, un’icona. È, semplicemente, Jeon Do-yeon. Serve aggiungere altro? Venerdì 26 aprile, la più grande star femminile del cinema asiatico contemporaneo salirà sul palco del Far East Film Festival: l’Opening Night della ventunesima edizione è pronta a scintillare più che mai! Jeon Do-yeon accompagnerà a Udine la prima mondiale del potentissimo dramma Birthday, diretto da

Lee Jong-un e prodotto da Lee Chang-dong (il regista di Secret Sunshine, tanto per chiudere il cerchio), e ritirerà il Gelso d’Oro alla Carriera, affiancando nella hall of fame udinese i nomi di altri giganti orientali come Jackie Chan, Joe Hisaishi, Feng Xiaogang e Brigitte

Lin. Lasciando la parola a Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, direttori artistici del festival: «Ci siamo innamorati di Jeon Do-yeon agli albori del FEFF con il fantastico Happy End. Ci siamo emozionati vedendola premiata a Cannes per Secret Sunshine. Ci siamo commossi ammirandola in Birthday. Il Golden Mulberry Award rappresenta il nostro personale segno di gratitudine nei suoi confronti!». Dopo aver annunciato la presenza dei super ospiti Anthony Wong e Yao Chen, dunque, il FEFF 21 sorprende il pubblico con questa clamorosa notizia last minute: l’arrivo di una regina, di una diva, di un’icona che ha scolpito il proprio nome nella storia del cinema. E non solo del cinema coreano…

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